CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI
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- Faustino Capelli
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1 Milano, Gennaio 2012 NORMA UNI GIUGNO 2011 CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Gà la norma UNI 9795/2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d incendio si occupa di verifiche e manutenzione di tali impianti, l art. 8, cita infatti: la verifica deve comprendere: l accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo; il controllo che i componenti siano conformi alla relativa parte della UNI EN 54; il controllo che la posa in opera sia stata eseguita in conformità alla norma UNI 9795; l esecuzione di prove di funzionamento (tra le quali anche quella sulla centrale di controllo), di allarme incendio, di avaria e di segnalazione di fuori servizio; La norma UNI 9795/2010 indica dettagliatamente quali siano le prove di funzionamento da effettuare sul campo, sui vari tipi di rivelatori. A verifica avvenuta deve essere rilasciata un apposita dichiarazione. Per quanto riguarda l esercizio dei sistemi di rivelazione incendi, l art. 9.1 dice che il mantenimento delle condizioni di efficienza dei sistemi è di competenza dell utente che deve provvedere: alla loro manutenzione, richiedendo, dove necessario, le opportune istruzioni al fornitore; a fare eseguire come minimo due ispezioni di controllo all anno; alla continua sorveglianza dei sistemi; A cura dell utente deve essere tenuto un apposito registro (da mettere a disposizione dell autorità competente), firmato dai responsabili e costantemente aggiornato su cui devono essere annotati: i lavori svolti sui sistemi o nell area sorvegliata (per esempio: ristrutturazione, variazioni di attività, modifiche strutturali, etc.), qualora essi possano influire sull efficienza dei sistemi stessi; le prove eseguite; i guasti, le relative cause e gli eventuali provvedimenti attuati per evitarne il ripetersi; gli interventi in caso di incendio precisando: cause, modalità ed estensione del sinistro, numero di rivelatori entrati in funzione, punti di segnalazione manuale utilizzati ed ogni altra informazione utile per valutare l efficienza dei sistemi; le operazioni di controllo e manutenzione periodiche evidenziando, in particolare le eventuali variazioni riscontrate sia nel sistema sia nell area sorvegliata, rispetto alla situazione dell ultima verifica precedente e le eventuali carenze riscontrate;
2 All articolo 9.2, la norma UNI 9795/2010 riprende frasi e concetti sulle responsabilità del datore di lavoro nell attività di manutenzione, ripresi dal DM 10/03/98. Oltre a questo viene detto, sempre in accordo con il decreto, che ogni sistema in esercizio deve essere sottoposto ad almeno due visite di controllo e manutenzione all anno, con intervallo fra le due non minore di 5 mesi. I risultati delle operazioni di controllo devono risultare, oltre che nell apposito registro, anche nel certificato di ispezione. Inoltre, la norma UNI 9795/2010, elenca le operazioni da effettuare occasionalmente dopo che si è verificato un guasto sull impianto o un intervento dell impianto a seguito di un incendio: provvedere alla sostituzione tempestiva degli eventuali componenti danneggiati; fare eseguire, in caso d incendio, un accurato controllo dell intera installazione al fornitore incaricandolo, nel contempo, di ripristinare la situazione originale, qualora fosse stata alterata; ripristinare i mezzi di estinzione utilizzati; La norma UNI 9795 indica la periodicità semestrale degli interventi di controllo, ma non specifica nel dettaglio cosa fare. A questo punto, viste le necessità sia tecnologiche sia normative, viene in aiuto la nuova Norma UNI pubblicata a Giugno La UNI 11224/2011 vuole porre l attenzione sul fatto che la prevenzione degli incendi non può solo essere identificata nella fase di progettazione e nella scelta della tipologia dei materiali da installare (UNI9795/2010), ma anche e soprattutto dal corretto controllo iniziale e dalla manutenzione. Questa norma spiga quali siano le accortezze da utilizzarsi in maniera procedurale per il controllo iniziale, e i successivi controlli periodici dei sistemi antincendio. La verifica deve essere tenuta al fine di verifica di funzionalità degli impianti sottoposti a controllo. Scopo e campo di applicazione: Verifica della funzionalità e del mantenimento della piena efficienza degli impianti e sistemi già esistenti o di nuova realizzazione.
3 Termini e definizioni Rivelatori Rivelatore d incendio: Componente di un sistema di rivelazione incendio, che contiene almeno un sensore che costantemente o a intervalli frequenti sorveglia almeno un fenomeno fisico e/o chimico associato all incendio e che fornisce almeno un corrispondente segnale alla centrale di controllo e segnalazione (UNI EN 54). Rivelatore di calore: Rivelatore sensibile all innalzamento della temperatura (UNI EN 54-5). Rivelatore di fumo: Rivelatore sensibile alle particelle dei prodotti della combustione e/o della pirolisi sospesi nell atmosfera (aerosol) (UNI EN 54-7). I rivelatori di fumo possono essere suddivisi in: Rivelatore di fumo di tipo ottico: Rivelatore sensibile ai prodotti della combustione che sono in grado di influenzare l assorbimento o la diffusione della radiazione nelle bande dell infrarosso, del visibile e/o dell ultravioletto dello spettro elettromagnetico Rivelatore di fumo lineare che utilizza un raggio ottico: Rivelatore costituito da almeno un trasmettitore e un ricevitore e che può comprendere un riflettore/i per la rivelazione di fumo mediante l attenuazione e/o la variazione dell attenuazione di un raggio ottico (UNI EN 54-12). Rivelatore di fiamma: Rivelatore sensibile alla radiazione emessa dalle fiamme di un incendio (UNI EN 54-10). Rivelatore multi-criterio: Rivelatore sensibile a più di un fenomeno causato dall incendio (ciascun fenomeno appartenente alla propria sezione delle UNI EN 54). Rivelatore termico lineare (cavo termosensibile): Rivelatore che risponde alla temperatura sorvegliata in prossimità di una linea continua. Rivelatore ad aspirazione (ASD aspirating smoke detectors): Rivelatore di fumo nel quale aria e aerosol passano attraverso un dispositivo di campionamento e sono trasportati a uno o più elementi sensibili al fumo attraverso un sistema di aspirazione.
4 Verifica Iniziale Inizialmente si verifica la corrispondenza delle attrezzature poste in opera a quanto preventivamente deciso e riportato nel progetto esecutivo, tale tipologia di controllo deve essere effettuato da personale idoneo e qualificato, e deve porre l attenzione a tutta la completezza della documentazione prevista dalla legge compresa la dichiarazione di conformità dell impianto. Documenti che devono essere prodotti a secondo dell ispezione e che devono essere tassativamente riportati sui registri: Controllo iniziale: rapporti di prova, liste di riscontro e controllo funzionale come minimo secondo quanto previsto Sorveglianza: semplice registrazione conforme al piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema Controllo periodico: registrazione attività dei controlli su formato, stabilito dal responsabile del sistema Manutenzione ordinaria:registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione Manutenzione straordinaria: registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione Revisione sistema:rapporto di prova e liste di riscontro e controllo funzionalità. Fasi e periodicità La manutenzione (obbligatoria secondo la legislazione vigente) dei sistemi di rivelazione incendio deve essere eseguita con la periodicità minima: Controllo iniziale: Occasionale prima della consegna di un nuovo sistema o nella presa in carico di un sistema in manutenzione. Sorveglianza: Continua secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema. Controllo periodico: Almeno ogni 6 mesi secondo il piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema. Manutenzione ordinaria: Occasionale secondo esigenza per riparazioni di lieve entità. Manutenzione straordinaria: Occasionale secondo esigenza per riparazioni di particolare importanza. Verifica generale sistema: Almeno ogni 10 anni secondo indicazioni normative e legislative in funzione delle apparecchiature impiegate o delle istruzioni dei costruttori delle apparecchiature.
5 Documentazione da predisporre prima di operare sul sistema Manualistica Disegni e documentazione di progetto Norme di riferimento Strumenti di prova adatti ed in corso di validità della certificazione Oscilloscopi ed analizzatori per la comunicazione dei sistemi seriali Prove da effettuarsi secondo i punti della norma Prova della centrale Prova dei rivelatori di fumo puntiformi Prova dei rivelatori di fumo lineari Prova dei rivelatori di temperatura puntiformi Prova dei rivelatori di temperatura lineari Prova dei sistemi di rivelazione ad aspirazione Prova dei pulsanti di allarme incendio Prova dei rivelatori di fiamma puntiformi Prova dei segnalatori ottico acustici Prova dei dispositivi attuatori dei sistemi di estinzione Prova dei dispositivi di commutazione Per maggiori approfondimenti e dettagli, si rimanda alla UNI 11224/2011 Sanfratello Sergio
6 DISPOSITIVO DI TEST PER LOOP ANALOGICO DISPOSITIVO DI TEST PER RIVELATORI PUNTIFORMI TERMICI DISPOSITIVO DI TEST PER RIVELATORI PUNTIFORMI DI FUMO SIMULATORE FUMO PER RIVELATORI
7 MULTIMETRO OSCILLOSCOPIO
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