SCHEDA DI SICUREZZA. CALCE S. PELLEGRINO S.p.A. FERROSAN 1. IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

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1 SCHEDA DI SICUREZZA 1. IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ 1.1. Identificazione della miscela Nome commerciale: FERROSAN 1.2. Uso della miscela Utilizzazione della miscela: malte per finitura per edilizia (PC0) SU3 Usi industriali SU22 - Usi professionali PROC0 (Miscelazione o mescola in processi in lotti per la formulazione di preparati (contatto in fasi diverse e/o contatto possibile - ambiente industriale/professionale) 1.3. Identificazione della società CALCE S. PELLEGRINO S.p.A. Direzione Commerciale ICICO Via T. da Belledo, Lecco tel Indirizzo Tecnico Competente responsabile della redazione della SDS: fmeschini@unicalce.it (dott. Meschini Francesco) 1.4. Numero telefonico di chiamata urgente: (dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30) 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Classificazione della miscela ai sensi della direttiva 1999/45/CE: PERICOLOSA La miscela soddisfa i criteri previsti dal Regolamento n. 1907/06 (REACH Art. 31, c. 1) e, pertanto richiede una scheda dati di sicurezza compilata a norma dell'allegato II del Regolamento REACH. Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o l'ambiente sono riportate alle sez. 11 e 12 della presente scheda. 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela Irritante (Xi) Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente: R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle R 43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Rischi più importanti Rischi per la salute/accidentali Sintomi di esposizione: Pericoli ambientali: 2.2. Informazioni da indicare sull'etichetta L inalazione della polvere può causare irritazione delle vie respiratorie In caso di esposizione/contatto prolungato può provocare irritazione della pelle Il contatto ripetuto e prolungato sulla pelle umida, a causa della traspirazione o della umidità, può provocare irritazione e/o dermatiti In caso di contatto prolungato con la pelle, può provocare sensibilizzazione non classificato pericoloso per l ambiente Pagina 1 di 8

2 Simbolo(i) e indicazione(i) di pericolo: Xi IRRITANTE Frasi di rischio (R): R 36/37/38 R 43 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Consigli di prudenza: (S): S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini S22 Non respirare le polveri S24/25 Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi S26 In caso di contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia S46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta 2.3. Altri pericoli La miscela non rispetta i criteri per PBT o vpvb in conformità dell'allegato XIII. Sez. 3 COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI Descrizione chimica: miscela di materiali solidi utilizzata come malta, intonaco nell edilizia; contiene cemento e idrossido di calcio, sabbie calcaree ed additivi. N EINECS N CAS Nome chimico, numero di identificazione della sostanza e numero di registrazione Conc (%p/p) Cemento Portland n.d Classificazione Direttiva 67/548/CEE Xi ; R36/37/38, R43 Classificazione Regolamento 1272/2008 Eye Irrit. 2, H319; STOT SE 3 H335; Skin Irrit. 2 H315; Skin Sens. 1 H317 Nota Viene indicata, in questa sezione, la classificazione della(e) sostanza(e) menzionata(e) comprensiva delle lettere corrispondenti ai simboli di pericolo e dei codici delle relative frasi di rischio (R) assegnate in funzione dei loro rischi per la sicurezza, per la salute e per l'ambiente. Il significato di ciascun codice di rischio è indicato nella sezione 16 (frasi di rischio e indicazioni di pericolo più importanti utilizzate nelle sez. 2 e 3 di questa scheda di sicurezza). n.d. Non disponibile 4. MISURE DI PRONTO SOCCORSO 4.1. Descrizione delle misure di pronto soccorso Contatto con la pelle: In presenza di arrossamenti cutanei, lavare la parte interessata con abbondante acqua e sapone a ph neutro o adeguato detergente leggero Contatto con gli occhi: Lavare immediatamente e abbondantemente con acqua corrente per almeno 15 minuti, tenendo la palpebre bene aperte. Ricorrere a cure mediche. Inalazione: In caso di esposizione ad elevata concentrazione di polvere, portarsi in ambiente non inquinato e consultare un medico Ingestione: Nel caso di ingestione, sciacquare la cavità orale con abbondante acqua. Non provocare il vomito e consultare un medico. Non somministrare nulla per via orale se il soggetto è incosciente e se non autorizzati dal medico. Pagina 2 di 8

3 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati 4.3. Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico oppure di trattamenti speciali Informazione per il medico: trattamento sintomatico. 5. MISURE ANTINCENDIO I cementi non sono infiammabili né esplosivi e non facilitano né alimentano la combustione di altri materiali Mezzi di estinzione Mezzi estinguenti idonei: Da non utilizzare: Equipaggiamento speciale di protezione per gli addetti all estinzione: Eventuali rischi di esposizione: In caso di incendio nell area circostante, possono essere utilizzati tutti i mezzi di estinzione incendi. Non applicabile. normale equipaggiamento per la protezione da calore. Visiera per la protezione degli occhi e della faccia. Nessuno. Procedure particolari: Non applicabile ATTENZIONE 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Nessuno in particolare 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Riferirsi alla sezione 8 per l utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. 6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza evitare il contatto con gli occhi e con la pelle e non respirare le polveri. Ove necessario, predisporre i dispositivi di protezione individuale per li occhi, le vie respiratorie e la pelle (vedere punto 8.2.1) Precauzioni ambientali in caso di sversamento accidentale, raccogliere il prodotto con aspirazione a secco, evitandolo scarico o la dispersione in corsi d acqua o fognature Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica usare metodi di pulizia a secco che non disperdono polvere nell ambiente 7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Evitare interventi che producano la diffusione di polveri ed evitare il contatto con gli occhi e la pelle. Qualora ciò non fosse possibile, utilizzare i necessari dispositivi di protezione individuale (vedere punto 8.2.1) Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilità Conservare il preparato fuori dalla portata dei bambini, lontano dagli acidi, in appositi contenitori chiusi (sili di deposito e sacchi), in luogo fresco ed asciutto ed in assenza di ventilazione, per conservarne le caratteristiche tecniche, evitando, in ogni caso, la dispersione di polveri (vedere punto 10) Usi finali particolari n. a. Pagina 3 di 8

4 8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1. Valori limite d'esposizione Sostanza TLV-TWA STEL Il valore limite di soglia ponderato nel tempo (TLV-TWA) adottato negli ambienti di lavoro dell Associazione degli Igienisti Industriali Americani (ACGIH) per il particolato è pari a 10 mg/m3 (frazione inalabile) e a 3 mg/m3 (frazione respirabile). 8.2 Controllo dell esposizione Controllo dell'esposizione professionale Negli impianti dove si manipola, si trasporta, si carica a scarica e si immagazzina il premiscelato, devono essere prese idonee misure per la protezione dei lavoratori e per il contenimento delle immissioni di polveri negli ambienti di lavoro. Qualora sia necessaria una protezione individuale, devono essere utilizzati appropriati dispositivi di protezione individuale (DPI) per la: - protezione delle vie respiratorie: facciali filtranti certificati secondo UNI EN 149oppure maschere antipolvere certificate secondo UNI EN 140; - protezione delle mani: guanti a tenuta, rispetto alle sostanze fortemente basiche, certificati secondo UNI EN 374 parte 1,2,3; - protezione degli occhi: occhiali a maschera, certificati secondo UNI EN 166; - protezione della pelle: indumenti da lavoro Controlli dell esposizione ambientale Negli impianti dove si manipola, si trasporta, si carica e scarica e si immagazzina il premiscelato, devono essere adottate idonee misure per il contenimento delle immissioni di polveri negli ambienti di lavoro. In particolare, le misure preventive devono assicurare il contenimento della concentrazione di particolato inalabile entro il valore di soglia ponderato nel tempo(tlv-twa), adottato dall Associazione degli Igienisti Ambientali Americani (ACGIH) Misure precauzionali da adottare n. a. Apparecchiature di controllo n. a. raccomandate Sez. 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE CARATTERISTICHE 9.1 Informazioni generali Aspetto: solido/polvere, grigio Odore: nessuno 9.2 Importanti informazioni sulla salute umana, la sicurezza e l ambiente ph (prodotto puro): 12 Miscibilità con acqua: miscibile Punto/intervallo di distillazione ( C): n.a. Punto di infiammabilità (Pensky/Martens) ( C): n.a. Peso specifico (g/ml): 1,400 Tensione di vapore a 20 C (mm Hg): n.a. Pagina 4 di 8

5 Esplodibilità: non esplodente 10. STABILITÀ E REATTIVITÀ Reattività Se miscelato con acqua, indurisce formando un massa generalmente stabile che non reagisce con l ambiente Stabilità chimica L integrità della confezione ed il rispetto delle modalità di conservazione menzionate al punto 7.2 (appositi contenitori chiusi, luogo fresco ed asciutto ed assenza di ventilazione) sono condizioni indispensabili per il mantenimento dell efficacia dell agente riducente nel periodo di conservazione specificato sul sacco Possibilità di reazioni pericolose Il contatto di polvere di alluminio con il cemento umido provoca la formazione di idrogeno Condizioni da evitare Il preparato reagisce indurendo per idratazione con acqua/umidità Materiali incompatibili A contatto con acidi può provocare reazioni esotermiche Prodotti di Nessuno decomposizione pericolosi 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE Non sono disponibili dati tossicologici sul preparato in quanto tale. Si tenga, quindi, presente la concentrazione delle singole sostanze al fine di valutare gli effetti tossicologici derivanti dall'esposizione al preparato. Sono di seguito riportate le informazioni tossicologiche riguardanti le principali sostanze presenti nel preparato. Vie di penetrazione: Effetti tossicocinetici, effetti sul metabolismo e distribuzione Effetti cronici Inalazione: Un esposizione prolungata alla polvere in concentrazioni superiori ai limiti di esposizione professionale può provocare tosse e difficoltà respiratorie. Dermatite da contatto allergica/effetti di sensibilizzazione: Alcuni individui possono manifestare una risposta allergica in caso di contatto prolungato con il premiscelato, a causa della presenza in tracce di elementi solubili (ad es. sali di cromo VI). La risposta può manifestarsi in varie forme che variano da un leggero prurito fino ad una dermatite grave. Condizioni sanitarie aggravate dalla esposizione L esposizione prolungata ad elevate concentrazioni di polveri respirabile può aggravare disturbi respiratori già esistenti e/o disfunzioni come l enfisema o l asma e può aggravare patologie preesistenti della pelle e/o degli occhi Effetti acuti (tossicità acuta, irritazione e corrosività), - Per inalazione, può provocare irritazione delle vie respiratorie ed infiammazione delle mucose nasali; - per ingestione, può provocare ulcerazioni della bocca e dell esofago; - per contatto prolungato su pelle umida, può provare irritazioni o screpolature; - a contatto degli occhi, può provocare irritazione delle palpebre (blefarite) e della cornea (congiuntivite) e una lesione dei globi oculari. Tossicità dermica acuta: Studi al vivo ed in vitro sugli animali (test su conigli per 24 ore 2 g/kg) hanno dimostrato che non esiste tossicità acuta sul derma; esiste un effetto che sensibilizza la pelle e le mucose. Pagina 5 di 8

6 Sensibilizzazione Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Tossicità a dose ripetuta Effetti CMR (cancerogenicità, mutagenicità e tossicità per la riproduzione) Mutagenesi: non classificato mutageno Cancerogenesi: non classificato cancerogeno 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE Tossicità Il prodotto non è classificato pericoloso per l ambiente. Sono possibili effetti di ecotossicità solo nel caso di dispersione di ingenti quantità in acqua a causa del conseguente innalzamento del ph Persistenza e degradabilità Non attinente, poiché il cemento è un materiale inorganico. Dopo l indurimento, il cemento non presenta rischi di tossicità Potenziale di bioaccumulazione Non attinente, poiché il cemento è un materiale inorganico. Dopo l indurimento, il cemento non presenta rischi di tossicità Mobilità nel suolo Il prodotto asciutto è chimicamente stabile e non volatile. Può diffondersi durante la manipolazione sotto forma di polvere Risultati della valutazione PBT e vpvb La miscela non contiene sostanze classificate persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vpvb) Altri effetti nocivi Nessuno 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO Il prodotto eventualmente destinato allo smaltimento deve essere gestito secondo le disposizioni della Parte IV Norme in materia di gestione dei rifiuti del D.Lgs 152/2006 Norme in materia ambientale e decreti attuati relativi. Il cemento non presenta, comunque, alcun tipo di rischio per l eventuale smaltimento 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Numero di identificazione (Nr. ONU): non applicabile Denominazione ufficiale (proper shipping name): non applicabile Pagina 6 di 8

7 La materia non è da considerarsi pericolosa ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di trasporto di merci pericolose su strada (A.D.R.), su ferrovia (R.I.D.), per via navigabile interna (A.D.N.), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA T.I.). 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Regolamento (CE) n. 2037/2000 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, Allegato I Regolamento (CE) n. 2037/2000 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, Allegato II Regolamento (CE) n. 850/2004 relativo agli inquinanti organici persistenti, Allegato I Regolamento (CE) n. 689/2008 sull esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose, Allegato I, Parte 1 Regolamento (CE) n. 689/2008 sull esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose, Allegato I, Parte 2 Regolamento (CE) n. 689/2008 sull esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose, Allegato I, Parte 3 Regolamento (CE) n. 689/2008 sull esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose, Allegato V Regolamento (CE) n. 1907/2006, articolo 59(1): elenco delle sostanze candidate Valutazione della sicurezza chimica: non effettuata 16. ALTRE INFORMAZIONI Data: 15/11/2010 Tipo di revisione: tutte le sezioni Conforme al Regolamento (CE) N. 453/2010 Frasi di rischio più importanti utilizzate nelle sezioni 2 e 3 della presente scheda di sicurezza R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle R 41 Rischio di gravi lesioni oculari R 43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Indicazioni di pericolo utilizzate nella sezione 3 della presente scheda di sicurezza H315: Provoca irritazione cutanea H317: Può provocare una reazione allergica della pelle H319: Provoca grave irritazione oculare H335: Può irritare le vie respiratorie Scheda di sicurezza basata su - Direttiva 1999/45/CE e succ. agg. e mod. - Dlgs. 14/3/2003 n.65 e succ. agg. e mod. - Decisione 2000/532/CE e succ. agg. e mod. Direttiva 67/548/CEE e succ. agg. e mod. - Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) Pagina 7 di 8

8 - Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) - Regolamento (CE) n. 790/ Regolamento (CE) n. 453/2010 Normativa e fonti di riferimento - Direttiva 67/548/CEE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose). - Dlgs. 52/97 e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose). - Direttiva 1999/45/CE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi). - Dlgs. 14/3/2003 n.65.(classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi). - Regolamento (CE) n. 1272/2008 ( classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele - Dlgs. 152/2006 Norme in materia ambientale e succ. agg. e mod. - ADR Accordo internazionale per il trasporto di merci pericolose su strada. - International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG Code). - International Air Transport Association (IATA). - SAX'S, Dangerous Properties of Industrial Materials Note n.a. = non applicabile n.d. = non determinato Ulteriori informazioni I dati e le informazioni contenute in questa scheda vengono fornite in buona fede e sono basate sulle nostre più recenti conoscenze relative al prodotto in oggetto alla data di edizione della scheda stessa. Tuttavia alcuni dati sono tuttora in corso di revisione, il loro carattere è puramente informativo, non rappresentano alcuna garanzia delle caratteristiche del prodotto e non motivano alcun rapporto giuridico contrattuale. L'elencazione dei testi legislativi, regolamentari ed amministrativi non deve essere considerata come esauriente. È compito del destinatario del prodotto di riferirsi ai testi ufficiali per l'utilizzo, l'immagazzinamento e la manipolazione del prodotto, attività per le quali è il solo responsabile. L'utilizzatore deve inoltre fornire alle persone che possono entrare in contatto con il prodotto (impiego, immagazzinamento, pulizia dei contenitori, interventi diversi) tutte le informazioni necessarie alla sicurezza del lavoro, alla protezione della salute e dell'ambiente, trasmettendo loro copia di questa Scheda informativa di Sicurezza. La CALCE S. PELLEGRINO S.p.A. non potrà essere ritenuta responsabile per qualsiasi danno derivante dall impiego del prodotto di cui sopra. Pagina 8 di 8