RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011
|
|
- Ada Carboni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011
2 SORVEGLIANZA SANITARIA
3 SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2 del D.L. 81/2008 per lavoratore si intende ogni persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale,, svolge un attivit attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte, una professione..
4 SORVEGLIANZA SANITARIA VISITE PREVENTIVE (prima dell esposizione esposizione a l rischio) VISITE PERIODICHE (periodismo( in base alla valutazione del rischio) VISITE SU RICHIESTA DEL LAVORATORE VISITE AL RIENTRO DA ASSENZA PER MOTIVI DI SALUTE > 60 GG VISITE ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO / ESPOSIZIONE (se esposizione deliberata al Myc. Tubercolosis) VISITE STRORDINARIE IN CASO DI CONTATTO CON FONTE
5 SORVEGLIANZA SANITARIA INQUADRAMENTO CLINICO ANAMNESTICO: - Per identificare condizioni personali di aumentata suscettibilità all infezione / progressione della malattia tubercolare (integra la valutazione del livello personale di rischio) - Per individuare eventuali segni precoci di malattia tubercolare in atto SORVEGLIANZA DELL INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE - Per identificare i soggetti infettati e prevenire la malattia - Per verificare l adeguatezza l delle misure di controllo della trasmissione dell infezione - Per riclassificare i livelli di rischio
6 SORVEGLIANZA DELL INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE LA PROCEDURA RACCOMANDATA E E BASATA SUL TEST TUBERCOLINICO ( TST ) LA PROCEDURA PUO ESSERE INTEGRATA DAL TEST INTERFERON GAMMA ( TIG ) COME CONFERMA DELLA POSITIVITA DEL TEST TUBERCOLINICO NEI SOGGETTI IMMUNODEPRESSI IL TIG PUO SOSTITUIRE IL TST
7 SORVEGLIANZA DELL INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE SORVEGLIANZA PREVENTIVA - MISURA BASALE L obiettivo principale in visita preventiva è di stabilire una misura basale di riferimento per i controlli periodici successivi all inizio dell esposizione esposizione a rischio in ambito lavorativo Considerata la bassa incidenza dell effetto effetto Booster e la discompliance dei lavoratori, non è più raccomandata la ripetizione del test a 20 giorni nei soggetti con TST basale non significativo
8 SORVEGLIANZA PREVENTIVA - MISURA BASALE TST LIVELLI DI SIGNIFICATIVITA DEL DIAMETRO DI INDURIMENTO < 5mm = NON SIGNIFICATIVO (NEGATIVO) = > 5 mm - < 10 mm SIGNIFICATIVO (POSITIVO) se: presenza all RX Torace di fibrosi compatibile con esiti di TB TB accertata o sospetta soggetti HIV positivi o altre condizioni di immunodepressione contatti recenti di casi contagiosi = > 10 mm - < 15 mm SIGNIFICATIVO (POSITIVO) se: soggetti appartenenti a gruppi ad alto rischio che non rispondono o ai criteri precedenti è il cut off di significatività raccomandato per la misura basale nel personale sanitario ai fini dell elaborazione elaborazione statistica dei dati della survey tubercolinica => 15 mm = SIGNIFICATIVO (POSITIVO)
9 SORVEGLIANZA PERIODICA IL FOLLOW UP TST BASALE NON SIGNIFICATIVO Si prosegue sorveglianza con TST TST BASALE SIGNIFICATIVO / ITG NEGATIVO Si prosegue sorveglianza con ITG TST BASALE SIGNIFICATIVO /ITG POSITIVO Si prosegue con sorveglianza clinica
10 SORVEGLIANZA PERIODICA FOLLOW UP IL PERIODISMO Livello di rischio A: non necessaria Livello di rischio B: opzionale Livello di rischio C: biennale Livello di rischio D: annuale (semestrale se non disponibili strutture per un adeguato isolamento respiratorio) Livello di rischio E: trimestrale / semestrale fino a che la situazione non torni accettabile
11 SORVEGLIANZA PERIODICA VIRAGGIO follow up con TST Incremento del diametro di indurimento = > a 10 mm tra due TST in soggetti con precedente (di norma entro due anni) TST <10 mm eventualmente confermato con TIG VIRAGGIO follow up con TIG TIG positivo in precedente TIG negativo
12 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA L IDENTIFICAZIONE E LA RICERCA DEI CONTATTI È NECESSARIA SOLO SE IL CASO È CONTAGIOSO Esame BAAR positivo su campione respiratorio (escreato, aspirato faringeo bronchiale gastrico, BAL) Esami molecolari (MT complex PCR) su campione respiratorio positivi o non effettuati (in( caso di negatività la ricerca dei contatti è rimandata all esito dell esame esame colturale) Il caso è stato presente nella struttura per almeno 8 ore non Isolato (o nel caso siano state eseguite manovre a rischio)
13 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA Nel controllo dei contatti sono stabiliti dei livelli di priorità in relazione alla durata e tipologia del contatto ed alla suscettibilità dell esposto esposto Si procede secondo il principio dei cerchi concentrici: inizialmente l indagine l interessa i contatti ad alto rischio, per estendersi a tutti i contatti qualora si siano riscontrate > 2 conversioni nei contatti ad alto rischio
14 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA AD ALTO RISCHIO Contatto diretto (addetto alla cura personale del caso) per un tempo cumulativo indicativamente > 8 ore Contatto indiretto (presenza nella zona potenz.. contaminata) per un tempo cumulativo indicativamente> 8-12 ore Operatori addetti o presenti a manovre ad alto rischio sul paziente senza protezione adeguata Contatti ad elevata suscettibilità individuale (condizioni di Immunodepressione,, IRC, silicosi, gastrectomie,.)
15 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA TST BASALE NON SIGNIFICATIVO Esecuzione TST a tempo 0 (entro giorni) ed a 60 giorni TST BASALE SIGNIFICATIVO / ITG NEGATIVO Esecuzione ITG a tempo 0 ed a 60 giorni TST BASALE SIGNIFICATIVO /ITG POSITIVO Si prosegue con sorveglianza clinica
16 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA VIRAGGIO controlli con TST Incremento del diametro di indurimento = > a 5 mm confermato con TIG VIRAGGIO controlli con TIG TIG positivo in precedente TIG negativo
17 SORVEGLIANZA STRAORDINARIA IN CASO DI VIRAGGIO - Esecuzione Rx Torace - Valutazione pneumologica ed ev. chemioprofilassi - Follow up clinico: periodismo e modalità concordate con lo specialista pneumologo
La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socioassistenziali. Parma, 19 maggio 2006 La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari Dr. Alessandro Romanelli - Medico
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva
DettagliLa tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008
La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro
DettagliAGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI
AGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI Gestione dei contatti Realizzato con un finanziamento del Ministero della Salute Coordinamento: dr. Enrico Girardi, Istituto
DettagliTAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario
Genova, 11 aprile 2016 TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Paolo Durando Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze
DettagliRaccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi nelle comunità residenziali
Regione Piemonte Assessorato Sanità Assistenza Direzione Sanità Pubblica Settore Igiene e Sanità Pubblica Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi nelle comunità residenziali in applicazione
DettagliQUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?
QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)
SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliProposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la. Obiettivi e Strumenti
Proposta di riorganizzazione della rete sanitaria per il controllo e la cura delle infezioni da HIV nel Lazio Obiettivi e Strumenti Enrico Girardi per il gruppo tecnico HIV LaziozioSanità -ASP UOC Epidemiologia
DettagliSpecialista in Medicina del Lavoro
LA SORVEGLIANZA SANITARIA ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 TESTO UNICO IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prof. Vincenzo Terracino consulente Specialista in Medicina del
DettagliALLEGATO 3A CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO
ALLEGATO 3A CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO LAVORATORE.sesso M F LUOGO E DATA DI NASCITA... Codice fiscale Domicilio (Comune e Prov.). Via Tel.. Medico curante Dott... Via Tel. Datore di lavoro Attività
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliTesto della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti
Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Il numero della diapositiva di riferimento è riportato all inizio del testo. 1. Quest
DettagliMalattie Dimenticate e Salute Globale
Malattie Dimenticate e Salute Globale Venezia, 31 maggio - 1 giugno 2012 Dr.ssa Vanessa Martini Direzione Generale della Prevenzione Ministero della Salute Italia: bassa incidenza TB nella popolazione
DettagliCodice DB2017 D.D. 30 giugno 2014, n. 604 Indicazioni operative per la gestione dei contatti di un caso di tubercolosi e ricerca del caso fonte.
REGIONE PIEMONTE BU40 02/10/2014 Codice DB2017 D.D. 30 giugno 2014, n. 604 Indicazioni operative per la gestione dei contatti di un caso di tubercolosi e ricerca del caso fonte. La tubercolosi rientra
DettagliNOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI
NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI Premessa La presente informarla che, sulla base delle recenti normative (Schema di intesa 1 in materia di accertamenti
DettagliLA PROTEZIONE DEGLI OPERATORI DELLA SANITÀ, IN OSPEDALE E NEL TERRITORIO. PROTOCOLLI DI SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Martinelli Roberta Dott. Martinelli Roberta ASL 1 P.O. S. Salvatore L Aquila Settore
DettagliIstituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma
Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI OPERATORI
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliDI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE
ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento
DettagliPIANO ANNULAE 2012 PER LA SICUREZZA E LA GESTIONE DEL RISCHIO AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO S.ORSOLA MALPIGHI BOLOGNA
1 Definizione Obiettivi Strategici Aziendali Gestione del Rischio 2 Adozione del registro dei pericoli e mappatura delle prevalenti criticità aziendali Redazione del documento Sicurezza delle Cure con
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliProcedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO
Procedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO Edizione aggiornata Agosto 2014 Documento redatto da : Ferdinando
DettagliISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C.
ISIS C. FACCHINETTI : GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PROCEDURA GESTIONE QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ RGQ DS DATE 25/05/11 25/05/11 25/05/11 NOMINATIVO ANNA MARIA BRESSAN CARLO
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliAspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco
Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare 1- La grande
DettagliCOMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera
DettagliPIANO SORVEGLIANZA SANITARIO (D.Lgs 81/2008)
AREA ORGANIZZAZIONE Gestione del Personale Tel. 0332 275275/276 - Fax 0332 429035 personale@comune.malnate.va.it Il Responsabile: Antonella Pietri PIANO SORVEGLIANZA SANITARIO (D.Lgs 81/2008) OGGETTO DEL
DettagliTUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Dott.ssa Antonina Sanna Maggio 2014
TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Dott.ssa Antonina Sanna Maggio 2014 La normativa vigente D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. -Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
Dettagli+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT
La via di penetrazione più comune per il M.T. è quella aerogena Goccioline di Pflügge Sospensione nell aria Evaporazione e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali.possibilità di essere
DettagliDIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE
A.P.A.M.I.L. Associazione Piemontese e Aostana di Medicina e Igiene del Lavoro Sezione interregionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE
DettagliConferenza Stato Regioni
12/09/13 Conferenze Stato Regioni e Unificata Conferenza Stato Regioni Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante Prevenzione della tubercolosi
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE
REGOLAMENTO REGIONALE L.R. n.18 del 19 luglio 2013 Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all attività sportiva agonistica Integrazioni alla Legge Regionale n. 26 del 9 agosto
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliPrevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati
Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati Approvato come Accordo nella Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome del 7 febbraio 2013 2 INDICE PREMESSA... 3 1.
DettagliGiornata di Studio TuBerColosi: ieri e oggi
Regione Liguria Università degli Studi di Genova Giornata di Studio TuBerColosi: ieri e oggi Strategie regionali di prevenzione e linee guida Dott.ssa Speranza Sensi - Dirigente Servizio Igiene Pubblica
DettagliTEST DI SCREENING: MANTOUX
TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
Dettagli4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE
136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato
DettagliSorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Nuovi metodi per la diagnosi di laboratorio della tubercolosi Dott.ssa Amalia Penna Laboratorio di
DettagliInquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi
Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08 Riferimenti legislativi Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Decreto Interministeriale 13 aprile 2011 Decreto del capo Dipartimento della Protezione
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliLa diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare
Diagnostica di laboratorio della tubercolosi: le antiche certezze e le nuove frontiere La diagnosi immunologica dell infezione tubercolare Dr. Chiara Agrati, PhD Laboratorio di Immunologia cellulare INMI
DettagliRegione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità. Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi tra i lavoratori della sanità
Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Raccomandazioni per la prevenzione della Tubercolosi tra i lavoratori della sanità DATA DI PUBBLICAZIONE: DICEMBRE 2007 Presentazione Da diversi
DettagliLINEE GUIDA TUBERCOLOSI
LINEE GUIDA TUBERCOLOSI REDAZIONE Dr. L. Aprea - Prof.ssa M.V. Torregrossa - Dr.ssa S. Trapani APPROVAZIONE Dott. C. Scaglione AUTORIZZAZIONE Ing. M. La Rocca STATO DELLE REVISIONI Si ringraziano per la
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
DettagliS.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.
S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliTecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri
SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI
comparto edilizia movimentazione manuale dei carichi SORVEGLIANZA SANITARIA E DATI TECNOPATICI Lodi, 30/06/2015 Dr. Valerio Stori ASL LODI Requisiti del MC (laurea e specializzazione) Laurea in Medicina
Dettagli1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,
DettagliCorso di laurea in Ostetricia
Corso di laurea in Ostetricia SCHEDA PER L ILLUSTRAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO DISCIPLINARE Insegnamento Modulo Docente del Modulo Email da fornire agli studenti Settore scientifico disciplinare Programma
DettagliCOMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1
REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Finalità e Ambito di applicazione Art. 1 Il presente Regolamento disciplina - in coordinamento con
DettagliCompetenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri
Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11 M.C. Romano, M. Ranieri Le giornate di Corvara 18 Convegno di Igiene Industriale Corvara (Bz)) 28-30 marzo 2012
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
DettagliPROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO
ASS 4 MEDIO FRIULI PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO Dr.ssa Mauro Katia Dipartimento di Prevenzione DEFINIZIONI Incidente a Rischio Biologico: si definisce
DettagliSicurezza nelle aziende agricole
D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 106/2009 Dott. Agr. Valerio Cocco Perché parlare di sicurezza? Obbligo di legge Troppi incidenti in agricoltura Definizione di rischio «rischio»: probabilità di raggiungimento
DettagliAlcol e droghe INDICE. Anno 2010 Alcol e droga, cosa sono e come prevenire il rischio v.01 POLISTUDIO
Alcol e droghe INDICE Definizioni Normativa Effetti Patologie, rischi e danni Alcol e luoghi di lavoro Sostanze psicotrope Obblighi del datore di lavoro Obblighi del lavoratore Obblighi del medico competente
DettagliLa Sorveglianza sanitaria
La Sorveglianza sanitaria AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE N. 2 Via Cusmano 1, 93100 - CALTANISSETTA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dr. Francesco Di Rosa Dirigente Fisico UOC Radioterapia Esperto Qualificato
DettagliOggetto: Consulenza ed assolvimento adempimenti come da D.Lgs. 81 del 2008 e s.m.i.
spett.le A.N.D.I. via Massaua, n. 1 70100 BARI (BA) c.a. dott. Roberto MAFFEI Oggetto: Consulenza ed assolvimento adempimenti come da D.Lgs. 81 del 2008 e s.m.i. Inviamo la ns. miglior offerta per l assolvimento
Dettagli2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016
Il Distributore si impegna, anche tramite terzi ed in relazione agli impianti per i quali è concessionario del servizio di distribuzione del gas naturale e di gas diversi dal gas naturale, a fornire le
DettagliASPETTI SANITARI E VIGILANZA
ASPETTI SANITARI E VIGILANZA Ne consegue che la tutela della salute del lavoratore e fondamentale nel ns ordinamento giuridico; ma come si tutela la salute del lavoratore? 1)assicurando ambienti di lavoro
DettagliBK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa. UOC PSAL Dr.ssa MR.Aiani- Dr.ssa C. Cecchino
BK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa 1 Per la trasmissione del micobatterio per via aerea non è necessario che vi sia emottisi 2 La penetrazione del micobatterio nell organismo avviene prevalentemente:
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (RISK ASSESSMENT)
CT DOI 23 CENTRO Revisione 0 Pag. 1 a 7 Indice 1 DESCRIZIONE ATTIVITÀ Pag. 1.1 ANALISI DEI RISCHI 1.2 ASSEGNAZIONE IPR 2 ELENCO DEI PROCESSI E IPR OTTENUTI 2.1 Processo di selezione e donazione 2.2 Processo
DettagliSCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI
SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA
DettagliNormativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena
Normativa di riferimento Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena 1 Comma 3 Art. 180 D.Lgs. 81/08 La Protezione dei lavoratori dalle radiazioni Ionizzanti è disciplinata
DettagliMSF e salute del migrante: gli interventi su Tubercolosi e Chagas. Corso Simit, Verona 7/10/2012
MSF e salute del migrante: gli interventi su Tubercolosi e Chagas Corso Simit, Verona 7/10/2012 La realtà dei CIE italiani Nel 2011, gli ospiti transitati nei CIE sono stati 7735, di cui solo la metà
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliSTOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA
STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA Prefazione Alla fine degli anni 90, i programmi di controllo della tubercolosi (TBC) in Italia sono stati adeguati alla mutata realtà epidemiologica, caratteristica di un
DettagliMinistero della Salute. Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati
Ministero della Salute Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati Approvato come Accordo nella Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome del 7 febbraio 2013 2
DettagliPATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA
PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE
DettagliIn copertina: Hieronimus Bosch IL CONCERTO DELL UOVO XVI secolo
Maggio 2009 Documenti a cura di: Domenico D Oca (Medico Competente ASL RM C) Fulvio d Orsi (SPRESAL ASL RM C) Vittorio Giuggioli (Medico Competente ASL RM C) Giacomo Guerriero (RSPP ASL RM C) Mauro Pastorelli
DettagliPreparazione degli strumenti
La Borsa degli strumenti per l assistenza di base ai pazienti con Tubercolosi Modulo introduttivo - SET THE BAG Preparazione degli strumenti Informazioni sul modulo introduttivo destinatari medici di medicina
DettagliManuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale
Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni
DettagliLa sicurezza: un presupposto imprescindibile
La sicurezza: un presupposto imprescindibile Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 7 dicembre 2012 Premessa L insufficiente reperimento di donatori, il rapporto rischi/benefici attesi con il trapianto
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale
Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Riferimento Data entrata in vigore Approvato da PR PART ON/MACC/X Rev. 0 del 01/06/2016 IMQ
DettagliCONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Accordo 7 febbraio 2013
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Accordo 7 febbraio 2013 Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per
DettagliQuantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis
Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Magrini A. Coppeta L. Pietroiusti A. Pannunzio L. Babbucci A. Università
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
Dettagli1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO
1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO SIGNIFICATO E RUOLO DEL CENTRO SCREENING NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA BOLOGNA, 10 MARZO 2005 dr.ssa
DettagliRischio Biologico: la prevenzione per il personale della Marina Militare
Rischio Biologico: la prevenzione per il personale della Marina Militare C.A. (SAN) Gennaro BANCHINI Capo del 1 Ufficio Studi e Dottrina Ispettorato di Sanità M.M. RISCHIO BIOLOGICO: LA PREVENZIONE RISCHIO
DettagliProcedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella
Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliAUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA
REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliIndagine Confindustria sul Mercato del Lavoro
Centro Studi Unindustria & CSC Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Novembre 2013 SOMMARIO L Indagine Occupazione Assenze Retribuzioni 1 L Indagine Imprese associate al Sistema Confindustria Struttura
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliI registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili
I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre
DettagliProblematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia
Problematiche e criticità del medico competente Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Il Medico Competente ed il Codice Etico ICOH (Commissione
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliMASTER di PRIMO LIVELLO
MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I
DettagliConvenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità
Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Le fonti del sistema statistico nazionale e il problema della definizione della disabilità
DettagliCircolare N.78 del 4 Giugno 2014
Circolare N.78 del 4 Giugno 2014 DVR, coordinatore per la progettazione, idoneità tecnico professionale. I chiarimenti ministeriali in materia di sicurezza sul lavoro Gentile cliente, con la presente desideriamo
Dettagli