Corso Pianificazione d emergenza del livello provinciale Rischio idrogeologico - Frane
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1 Borgo di Fossanova, Priverno (LT) gennaio, 1 febbraio 2012 Corso Pianificazione d emergenza del livello provinciale Rischio idrogeologico - Frane Claudio Bicocchi Regione Lazio - Direzione Ambiente
2 Richieste di intervento per frane in Provincia di Latina Essenzialmente: sui rilievi calcarei vulcaniti arc. Pontino
3 Quali azioni di Protezione civile? Intervenire sugli eventi di frana mentre essi si evolvono NON è, in genere, possibile poiché: la loro velocità di accadimento è in genere inversamente proporzionale alla massa coinvolta ed al numero di eventi (moltissimi eventi rapidi con piccoli crolli, pochissimi eventi di grandi masse in lento movimento) intervenire con mezzi meccanici su masse in equilibrio instabile può essere molto pericoloso Quindi, un volta riconosciuto il problema, vi sono due alternative: 1. Starne alla larga con una corretta pianificazione del territorio 2. Protezione dell esistente con interventi preventivi adeguati (da non escludere la delocalizzazione)
4 Frane ed insediamenti Frane e turismo: Escursionismo Campeggi ed aree di sosta Aree costiere Frane e viabilità Alcune considerazioni su:
5 Frane ed insediamenti Ovvero, in cosa può trasformarsi un impluvio torrentizio
6 Frane ed insediamenti alvei ed impluvi non dovranno più essere soggetti ad urbanizzazione ed è vietata la loro copertura (art. 115 del D.Lvo 152/2006) gli interventi di adeguamento delle sezioni devono essere adeguatamente dimensionati le Norme di Attuazione degli strumenti urbanistici devono vietare le fondazioni dirette su versanti instabili gli strumenti urbanistici devono recepire le perimetrazioni dei Piani di Assetto idrogeologico (uno degli aspetti sottoposti a verifica ai sensi dell art. 89 del D.P.R. 380/2001)
7 Frane e turismo - Escursionismo -
8 Frane e turismo - Escursionismo - Almeno due insegnamenti: non permettere la frequentazione di sentieri impostati su falde detritiche di versante (frequenti al piede delle scarpate sui rilevi calcarei) in corrispondenza di versanti particolarmente problematici (molto fratturati), gli eventi di rapido crollo possono verificarsi a prescindere dalle condizioni meteo
9 Frane e turismo - Campeggi ed aree di sosta -
10 Frane e turismo - Campeggi ed aree di sosta - Nelle aree dell Appennino calcareo i nuovi insediamenti, con particolare riferimento a quelli ad uso pubblico, devono essere verificati relativamente alle possibili traiettorie di massi derivanti da eventi di crollo
11 Frane e turismo - Le aree costiere -
12 Frane e turismo - Le aree costiere - poiché le falesie sono originate dal fenomeno di erosione marina, attivo anche sulla spiaggia emersa, non è possibile garantire la sicurezza senza un notevole impatto sulla componente paesaggio in ogni caso, la frequentazione delle spiagge al di sotto delle falesie relitte deve essere fatta in relativa sicurezza ponendo in essere barriere invalicabili o opere di consolidamento e sbarramento
13 Frane in ambito costiero
14 Frane in ambito costiero la frequentazione di spiagge, ubicate in prossimità di falesie attive, deve tener conto anche della possibile diffusione di onde derivanti dalla repentina caduta in mare di masse più o meno cospicue di ammasso roccioso
15 Frane e viabilità
16 Frane e viabilità troppo spesso le infrastrutture di comunicazione che si sviluppano in ambito collinare e montano sono coinvolte da fenomeni di dissesto dei versanti, di ogni tipo dato l enorme sviluppo della rete viaria, la mitigazione del rischio su tutta la rete è un obiettivo pressoché irraggiungibile, sia in relazione ai fenomeni che interessano i versanti naturali, sia in relazione a quelli che si originano dai tagli del versante realizzati per la costruzione delle strade questi ultimo sono spesso abbandonati alla loro naturale evoluzione con conseguenze spesso gravi per beni e persone la progettazione di nuove infrastrutture viarie deve garantire fin da subito la stabilità dei fronti di taglio senza incrementare una problematica già fin troppo sviluppata
17 Frane e condizioni meteo
18 Frane e condizioni meteo la stabilità delle coltri detritiche sui versanti è inversamente proporzionale al contenuto in acqua nell ammasso in quanto essa svolge la doppia funzione di appesantimento dell ammasso stesso e di alterazione delle caratteristiche di coesione è quindi fondamentale una efficace e rapida regimazione delle acque di ruscellamento conseguenti alle piogge il dissesto può manifestarsi anche dopo l evento meteorico a seguito della concentrazione sul versante di acque di infiltrazione provenienti dalle aree circostanti il manifestarsi di risorgive e deformazioni su versanti impostati su detrito sciolto è quindi un importante segnale di allarme utile ad attivare azioni preventive di protezione civile
19 Frane e primo intervento rapida segnalazione e presidio delle aree interessate
20 Frane e primo intervento rapida segnalazione e presidio delle aree interessate
21 Frane e primo intervento rapida segnalazione e presidio delle aree interessate
22 Frane e interventi di mitigazione Richieste di intervento al novembre 2011 sull intero territorio regionale REGIONE LAZIO Dinamica fluviale Dinamica gravitativa Totali N Importo N Importo N Importo Altissima , , ,09 Alta , , ,90 Media , , ,83 Bassa , , ,64 Da verificare , , ,31 Nulla , , ,73 Totale , , ,49
23 Frane e interventi di mitigazione Richieste di intervento al novembre 2011 in Provincia di Latina Provincia di LATINA Dinamica fluviale Dinamica gravitativa Totali N Importo N Importo N Importo Altissima , , ,65 Alta , , ,82 Media , , ,32 Bassa , , ,58 Da verificare , , ,97 Nulla - 0, , ,00 Totale , , ,34
24 Conclusioni: Frane e pianificazione - Piani per l Assetto Idrogeologico PAI - recepimento delle prescrizioni dei PAI caratterizzazione geomorfologica delle aree perimetrate e non, in funzione dell aggiornamento del Piano adozione di rapide e snelle procedure di primo intervento
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