Speciale de I Quaderni dell OML

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1 Speciale de I Quaderni dell OML Osservatorio Mercato del Lavoro ANNO XIII N 39 Giugno 2014 Unione Europea FSE Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Regione Liguria

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3 ARSEL Liguria Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il Lavoro O.M.L. Osservatorio Mercato del Lavoro Notizie Flash n.39 Il mercato del lavoro in Liguria 2012/2013 A cura di Adriana Rossato Con la collaborazione di Lia Orzati Idea grafica a cura di Federico Corsi Chiuso redazionalmente nel mese di Maggio 2014

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5 Presentazione pag. V Occupazione e disoccupazione pag. 1 La media pag. 1 Il mercato del lavoro provinciale pag. 13 Il IV trimestre 2013 pag. 19 Le Comunicazioni Obbligatorie: anno 2013 pag. 26 Gli iscritti ai Centri per l Impiego pag. 33 Gli ammortizzatori sociali pag. 35 La disoccupazione ordinaria dal 2008 al 2012 pag. 35 I dati del Sistema Informativo del Lavoro sulla mobilità pag. 42 La Cassa Integrazione Guadagni pag. 44 Imprese pag. 65 Le imprese nel biennio 2012/2013 pag. 65 Le imprese artigiane pag. 79 Note conclusive pag. 99

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7 Presentazione Prima di entrare nel vivo della presentazione del rapporto permettetemi di ringraziare pubblicamente lo staff dell OML di Arsel, guidato con estrema professionalità dalla dott.ssa Adriana Rossato, che rende sempre leggibile il complicato quadro socio- economico della nostra Regione consentendo a sociologi, economisti e decisori della governance pubblica di condurre analisi e descrivere situazioni campioni di ripresa della nostra Regione. L annuale presentazione del rapporto congiunturale sul mercato del lavoro curato dall OML di ARSEL costituisce una utile occasione per fermarsi a riflettere sui numeri della Liguria e, quindi, sulla evoluzione (o sulla involuzione) del contesto socio-economico della nostra regione. La situazione della Liguria, inserita peraltro in un più generale contesto di difficoltà a livello nazionale ed internazionale, continua a presentare livelli di criticità elevati, testimoniati sia dalla persistente flessione dei posti di lavoro sia dalla crescita della disoccupazione e dall approfondirsi della marginalizzazione dei soggetti più deboli sul mercato del lavoro, in primo luogo i giovani ed i lavoratori espulsi dal contesto produttivo la cui condizione, assottigliandosi le risorse degli ammortizzatori sociali, assume contorni sempre più preoccupanti. Nel report di quest anno, oltre alle analisi sul biennio condotte attraverso la consultazione delle principali fonti statistiche ed amministrative (INPS, ISTAT, SIL, Unioncamere), l OML ha ampliato la parte di analisi relativa ai percettori di ammortizzatori sociali ricavati dalle informazioni messe a disposizione dall INPS a partite da gennaio Se dunque le informazioni messe a disposizione da questo rapporto consentono di formulare una diagnosi sufficientemente chiara delle criticità del sistema socio economico ligure e soprattutto del mercato del lavoro regionale, occorrerebbe con altrettanta chiarezza individuare la cura strutturale per supportare la comunità regionale ormai da tempo in condizioni di difficoltà. Anche in questo caso lo strumento OML potrebbe essere adeguatamente utilizzato non soltanto per il contributo di analisi che produce, ma anche come strumento per mettere in rete tra loro i diversi soggetti istituzionali, le forze sociali ed economiche, il mondo della scuola, dell Università e della cultura, in definitiva essere utilizzato come strumento per produrre, raccogliere e testare idee e proposte che possano contribuire al rilancio del nostro territorio. Il Direttore Generale ARSEL Liguria Dott. Roberto Dasso V

8 La media L occupazione I dati diffusi dall Istituto Centrale di Statistica relativi alla media 2013 mostrano una caduta dell occupazione di ben 479mila unità (-2,1%) rispetto al La riduzione è più forte nelle regioni meridionali (-4,6% pari a 282mila unità) e su tutto il territorio nazionale; colpisce soprattutto la componente maschile, che diminuisce del 2,6% (-350mila unità), mentre quella femminile ha una contrazione più contenuta (-1,4% pari a 282mila unità). Nel Nord è il Nord Est a perdere la maggior parte di posti di lavoro con 90mila unità in meno (-1,8%) mentre nel Nord Ovest la contrazione è di 34mila unità (-0,5%), di cui 19mila solo in Liguria dove gli occupati scendono dalle 632mila alle 613mila unità (-3%), per effetto della marcata diminuzione dell occupazione maschile. Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni /2013 v.a. v.% Liguria ,0% Nord Ovest ,5% Nord Est ,8% Italia ,1% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 1

9 I tassi di attività rimangono sostanzialmente invariati sui valori del 2012, con le contrazioni più evidenti nel Mezzogiorno, dove l indicatore passa dal 53% al 52,5% e nel Nord Est dove dal 70,9% si attesta al 70,4%. In Liguria il tasso diminuisce di un solo decimo di punto percentuale per fermarsi al 67,6% anche se la stabilità non è da imputarsi ad una ritrovata dinamicità del mercato del lavoro quanto piuttosto alla crescita delle persone in cerca di occupazione. In Italia assistiamo ad una diminuzione dell occupazione che riguarda sia l industria che il terziario mentre in Liguria la perdita di posti di lavoro avviene esclusivamente nel settore dei servizi che rappresenta il 78,1% dell occupazione regionale. Si tratta tra l altro di una flessione importante, con 21mila unità in meno (-4,2%) rispetto all anno precedente, mentre il comparto industriale ha una buona tenuta (+2mila unità pari al +1,7%) dovuta alla crescita di 5mila unità del manifatturiero, che viene parzialmente erosa dalla perdita di 4mila unità delle costruzioni (-9%). Tab. 3 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni 2012/2013 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura 13 2,1% 13 2,1% 0 0,0% Industria ,8% ,7% 2 1,7% stretto 75 11,9% 80 13,1% 5 6,7% Servizi ,1% ,1% -21-4,2% Totale ,0% ,0% -19-3,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/ Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab. 2 - DINAMICA DEL TASSO DI ATTIVITA' ANNI -CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori percentuali) Liguria 67,7% 67,6% Nord 70,3% 70,3% Nord Ovest 69,9% 70,2% Nord Est 70,9% 70,4% Centro 67,5% 67,4% Mezzogiorno 53,0% 52,5% Italia 63,7% 63,5% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (media 2012/media 2013) 2

10 Analizzando l occupazione congiuntamente alla variabile genere è interessante sottolineare come l occupazione maschile sia quella che mostra più evidenti segnali di sofferenza sebbene anche quella femminile sia in calo; ed è proprio in Liguria che questo divario si fa più marcato. Se nel Nord Ovest l occupazione maschile diminuisce dall 1,3% e quella femminile aumenta di un timido 0,6%, in Liguria la componente maschile scende del 4,2%, una variazione che avvicina la nostra regione al Mezzogiorno dove la flessione è del 4,9%, mentre i posti di lavoro femminili diminuiscono dell 1,1%, una perdita più contenuta rispetto alla media nazionale (-1,4%) e al Nord Est (-2,2%). Tab. 4 - OCCUPATI PER GENERE (*) (valori assoluti in migliaia - variazioni in percentuale) Maschi Femmine Maschi e Maschi Femmine femmine Maschi e femmine Variazioni 2012/2013 Maschi Femmine Maschi e Femmine Liguria ,2% -1,1% -3,0% Nord ,4% -0,6% -1,1% Nord-Ovest ,3% 0,6% -0,5% Nord-Est ,5% -2,2% -1,8% Centro ,3% -0,4% -1,5% Mezzogiorno ,9% -3,9% -4,5% Italia ,6% -1,4% -2,1% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 3

11 In Italia la discesa del numero degli occupati riguarda la fasce di età (-482mila unità) e (-235mila unità) mentre gli over 50 salgono di 239mila unità, in Liguria invece la diminuzione è generalizzata è riguarda tutte le classi considerate, con il picco tra anni (-29,6% pari a -8mila unità) ad eccezione di quella dove tra il 2012 e il 2013 abbiamo un incremento dell occupazione del 7,5% (+7mila unità). Tab. 5 - OCCUPATI PER CLASSE DI ETA' E GENERE Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) LIGURIA Maschi Femmine Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% anni 11 3,2% 8 2,9% 19 3,1% anni 55 16,2% 47 17,3% ,6% anni ,0% 81 29,8% ,9% anni ,5% 85 31,3% ,3% anni 55 16,2% 44 16,2% ,3% anni ,1% ,4% ,2% 65 anni e oltre 10 2,9% 7 2,6% 17 2,8% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 4

12 Dal punto di vista del titolo di studio i laureati liguri sono su percentuali più elevate rispetto al dato nazionale (+4,6 punti percentuali) mentre è interessante notare la variazione dell occupazione che riguarda i diplomati, se negli anni scorsi in Liguria il peso di questa componente era maggiore rispetto al dato nazionale (+1,1 punti percentuali nel 2012), nel 2013 assistiamo ad un inversione di tendenza con la percentuale italiana superiore di 2 decimi di punti percentuali a quella ligure. Tab. 6 - OCCUPATI PER TITOLO DI STUDIO E GENERE Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) LIGURIA Maschi Femmine Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Licenza elementare, nessun titolo 15 4,4% 10 3,7% 24 3,9% Licenza media 99 29,2% 62 22,7% ,3% Diploma ,7% ,3% ,4% Laurea e post-laurea 70 20,6% 72 26,4% ,4% Totale ,0% ,0% ,0% ITALIA Licenza elementare, nessun titolo 763 5,7% 346 3,7% ,8% Licenza media ,2% ,7% ,8% Diploma ,0% ,8% ,6% Laurea e post-laurea ,2% ,8% ,8% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 5

13 In Italia diminuisce l occupazione a tempo pieno di 586mila unità (-3,1%) mentre aumenta il part time involontario (+108mila unità). In Liguria il ricorso al part time è più massiccio, arrivando ad incidere per il 19,4% dell occupazione complessiva rispetto al 17,5% medio. Tab. 7 - OCCUPATI A TEMPO PARZIALE E OCCUPATI DIPENDENTI A TEMPO DETERMINATO PER GENERE Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) LIGURIA Maschi Femmine Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Tempo parziale 29 24,2% 91 75,8% ,0% % tempo parziale su tot occ 8,5% 33,3% 19,4% ITALIA Tempo parziale ,9% ,1% ,0% % tempo parziale su tot occ 7,7% 31,5% 17,5% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 6

14 I tassi di occupazione sono in generalizzata diminuzione. In Italia l indicatore scende dal 56,8% al 55,6%, nel Nord Ovest la contrazione è più contenuta e pari a 6 decimi di punto percentuale con l indicatore che si attesta al 63,8% mentre in Liguria si passa dal 62% del 2012 al 60,7% del Tab. 8 - DINAMICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori percentuali) TASSI DI OCCUPAZIONE ANNI CONFRONTO RIPARTIZIONALE Liguria 62,0% 60,7% Nord Ovest 64,2% 63,8% Nord Est 66,2% 64,9% Italia 56,8% 55,6% Italia Nord Est 55,6% 56,8% 64,9% 66,2% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Nord Ovest 63,8% 64,2% Liguria 60,7% 62,0% 7

15 La disoccupazione Nella media 2013 continua a crescere la disoccupazione che a livello italiano sale di 369mila unità (+13,4%) un dato che si traduce in un numero di persone senza occupazione pari a L incremento riguarda soprattutto giovani under 35 ed è dovuto principalmente a coloro che hanno perso un precedente lavoro. Nel Nord Ovest i disoccupati aumentano di 72mila unità (+12,1%) con il dato ligure particolarmente preoccupante, infatti si passa dalle 56mila alle 68mila unità con un incremento del 21,4% superiore non solo alla media del Nord Ovest ma anche a quella nazionale. Tab. 9 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni /2013 v.a. v.% Liguria ,4% Nord Ovest ,1% Nord Est ,4% Italia ,4% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/Media 2013) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 8

16 Nella media del 2013 il tasso di disoccupazione nazionale raggiunge il 12,2%, +1,5 punti percentuali rispetto all anno prima. Tale incremento riguarda in maniera omogenea tutto il Paese con il picco del 19,7% del Mezzogiorno- e coinvolge entrambe le componenti di genere. Il tasso di disoccupazione aumenta anche per gli stranieri passando dal 14,1% del 2012 al 17,3% del Particolarmente preoccupante la situazione dei giovani, con l indicatore che nella classe anni cresce di 4,7 punti percentuali arrivando al 40%. Nel Nord Ovest il tasso di disoccupazione sale dal 8% all 8,9%, mentre in Liguria la crescita è di ben 1,8 punti percentuali, dall8,1% al 9,9%. TASSO DISOCCUPAZIONE Tab DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori percentuali) Liguria 8,1% 9,9% Nord Ovest 8,0% 8,9% Nord Est 6,7% 7,7% Italia 10,7% 12,2% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/Media 2013) Italia Nord Est Nord Ovest Liguria 10,7% 7,7% 6,7% 8,9% 8,0% 9,9% 8,1% 12,2%

17 L aumento della disoccupazione in Liguria è da imputarsi quasi esclusivamente alla crescita del 41,7% degli uomini che passano dalle 24mila alle 34 mila unità, mentre la disoccupazione femminile sale di sole mille unità e per la prima volta nel 2013 gli uomini in cerca di occupazione (34mila) superano le donne nella medesima condizione (33mila). Il tasso di disoccupazione femminile continua ad essere più elevato rispetto a quello maschile il cui indicatore ha subito un notevole incremento, passando dal 6,4% del 2012 al 9,9% del 2013, mentre l aumento di quello femminile è più modesto, dal 10,3% al 10,9%. Tab ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni v.a. v.a. v.a. v.% Maschi ,7 Femmine ,1 Totali ,4 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/Media 2013) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER 2012 GENERE IN LIGURIA (valori percentuali) Maschi 6,4 9,9 Femmine 10,3 10,9 Totali 8,1 9,9 Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2012/Media 2013) 10

18 Il tasso di disoccupazione è più elevato tra i possessori di titolo di studio medio bassi, anche se a parità di livello di istruzione il tasso femminile è sempre più alto di quello maschile ad eccezione dei possessori di licenza elementare, infatti in questo caso in Liguria l indicatore femminile è del 10,4% e quello maschile del 26,5% mentre a livello nazionale si registra una sostanziale parità. Tab. 13- TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER TITOLO DI STUDIO E GENERE Anno 2013 (valori percentuali) LIGURIA ITALIA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Licenza elementare, nessun titolo 26,5 10,4 21,0 18,2 18,3 18,2 Licenza media 12,2 16,6 14,0 14,6 17,1 15,4 Diploma 7,6 10,6 9,0 10,2 12,9 11,4 Laurea e post-laurea 3,2 5,9 4,6 5,7 8,7 7,3 Totale 9,2 10,9 9,9 11,5 13,1 12,2 Fonte: dati ISTAT-Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2013) 11

19 Continua la crescita di coloro che sono alla ricerca di un occupazione avendone perduta una precedente che rappresentano il 73,8% in Italia, il 78,9% del Nord Ovest e il 77,9% della Liguria. In Liguria tra i disoccupati con esperienze pregresse aumentano solo gli uomini di 7mila unità mentre le donne rimangono ferme sulle 26mila, stesso fenomeno che si verifica tra coloro che sono alla ricerca di un primo impiego: gli uomini sono in crescita di 4mila unità e le donne attestate sullo stesso valore del Tab.14 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE CON O SENZA ESPERIENZA LAVORATIVA PER GENERE Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Con esperienza Senza esperienza Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Liguria Nord Ovest Nord Est Italia Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab.15 - TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E CLASSE DI ETA'IN LIGURIA (valori percentuali) Maschi Femmine Maschi e Femmine anni 39,9 44,8 42, anni 30,1 27,8 29, anni 29,4 27,8 28, anni 36,6 43,8 39, anni 15,4 13,0 14, anni 6,8 9,7 8, anni 5,3 9,2 7, anni 6,2 4,8 5,6 35 e più 5,9 8,3 6,9 15 anni e più 9,2 10,9 9,9 Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) 12

20 Il mercato del lavoro a livello provinciale A livello provinciale è soprattutto Genova a perdere posti di lavoro (-11mila unità) seguita da Imperia (-6mila unità) e Savona (-3mila unità) mentre a La Spezia gli occupati aumentano di mille unità. Sul fronte dell occupazione femminile l unica contrazione si riscontra a Imperia (-6mila unità) mentre nelle altre province c è un aumento generalizzato anche se di sole mille unità. Tab.1 - OCCUPATI IN LIGURIA E NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Occupazione Occupazione femminile Variazioni /2013 v. a. v. % v. a. v. % v.a. v.% Imperia 87 13,8% 81 13,2% -6-6,9% Savona ,6% ,6% -3-2,7% Genova ,1% ,0% -11-3,2% La Spezia 86 13,5% 87 13,5% 1 1,2% LIGURIA ,0% ,0% -19-3,0% Imperia 39 14,1% 33 12,1% -6-15,4% Savona 48 17,4% 49 17,9% 1 2,1% Genova ,4% ,4% 1 0,7% La Spezia 36 13,1% 37 13,6% 1 2,8% LIGURIA ,0% ,0% -3-1,1% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2012/ Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 13

21 OCCUPAZIONE LIGURE - ANNO Genova 55,0% La Spezia 14,2% Imperia 13,2% Tab. 2 - TASSI DI OCCUPAZIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI E PESO PERCENTUALE DELL'OCCUPAZIONE FEMMINILE Anno 2013 (valori percentuali) Genova 56,4% Savona 17,6% OCCUPAZIONE FEMMINILE LIGURE 2013 La Spezia 13,6% Imperia 12,1% TASSO DI OCCUPAZIONE PESO % OCCUPAZIONE FEMMINILE SU OCCUP. TOTALE PROVINCE E REGIONE 2013 Imperia 57,5% Savona 60,1% Genova 61,5% La Spezia 61,8% LIGURIA 60,7% Imperia 40,7% Savona 45,4% Genova 45,7% La Spezia 42,5% LIGURIA 44,5% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) Savona 17,9% 14

22 I tassi di occupazione più elevati sono quelli delle classi di età centrali anni (78,6%) e anni (75,8%) mentre è marcata la sofferenza per i giovani tra i anni per cui l indicatore è del 14,5%. Analizziamo nel dettaglio le peculiarità provinciali: a Genova c è il più alto tasso di occupazione tra i anni (50,2%), in crescita di 4,2 punti percentuali rispetto al 2012, ma il più basso nella classe anni (13,4%), in diminuzione di 5,7 punti percentuali; a Savona si mantiene stabile sull 81% il tasso tra i anni, aumenta di 5,3 punti percentuali quello tra i anni e diminuisce di quasi 7 punti percentuali quello dei giovani tra i anni; La Spezia è la provincia con la diminuzione più contenuta del tasso di occupazione complessivo ( solo 1,6 punti percentuali in meno) nonostante sia l unica in cui aumenta il tasso di occupazione tra i anni che passa dal 15,6% al 17,8%; ad Imperia la caduta del tasso dal 61,1% al 57,5% è da imputarsi quasi esclusivamente al crollo dell occupazione giovanile, infatti nella classe si passa dal 25,7% del 2012 al 13,8% del Tab. 2 bis - TASSI DI OCCUPAZIONE PER CLASSE DI ETA' NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013 (valori percentuali) Classi di età Imperia Savona Genova La Spezia Liguria anni 13,8 15,9 13,4 17,8 14, anni 30,7 29,3 29,1 32,8 29, anni 71,4 68,3 65,4 65,4 66, anni 71,9 81,0 78,1 83,6 78, anni 74,7 71,0 77,9 75,1 75, anni 42,4 44,9 50,2 45,7 47, anni 57,5 60,1 61,5 61,8 60,7 Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) 15

23 Continua la diminuzione dei lavoratori autonomi che tra il 2012 e il 2013 subiscono una riduzione di 12mila unità (-6,9%) mentre la contrazione degli occupati alle dipendenze è di 7mila unità (-1,5%). Il lavoro autonomo diminuisce soprattutto a Imperia e a Genova mentre rimane stabile a La Spezia. L occupazione alle dipendenze subisce la contrazione più forte proprio nel capoluogo ligure (-5mila unità). Tab. 3 - OCCUPATI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) 2013 Dipendenti Indipendenti Totale v. a. v. % v. a. v. % v. a. v. % Imperia 56 69,1% 25 30,9% ,0% Savona 70 64,8% 38 35,2% ,0% Genova ,6% 79 23,4% ,0% La Spezia 66 75,9% 21 24,1% ,0% LIGURIA ,4% ,6% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 16

24 Il 78,1% dei liguri è occupato nel terziario, settore che nel 2013 ha perso 21mila posti di lavoro di cui la metà nella sola Genova. L occupazione industriale cresce di 2mila unità con un incremento di 6mila unità nella sola La Spezia, di cui la metà nel manifatturiero. A Imperia rimane ferma sulle 14mila unità mentre a Savona a Genova rispetto al 2012 la riduzione è rispettivamente di mille e duemila unità. Tab. 4 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA E NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Agricoltura Industria Industria in senso stretto Servizi Totale v. a. v. % v. a. v. % v. a. v. % v. a. v. % v. a. v. % Imperia 7 8,5% 14 17,1% 7 8,5% 61 74,4% ,0% Savona 3 2,8% 21 19,6% 13 12,1% 83 77,6% ,0% Genova 2 0,6% 66 19,6% 46 13,6% ,8% ,0% La Spezia 1 1,1% 20 23,0% 14 16,1% 66 75,9% ,0% LIGURIA 13 2,1% ,7% 80 13,1% ,1% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 17

25 L aumento della disoccupazione riguarda tutte le province con le punte massime di Genova e Savona che crescono di 5mila unità, seguite da Imperia che aumenta di 3mila unità; in controtendenza troviamo invece La Spezia dove coloro che cercano lavoro rimangono stabili sulle 10mila unità. E interessante sottolineare come, se fino al 2012 la maggior parte dei disoccupati era composta da donne, nel 2013 a Genova e La Spezia il divario di genere si riduce tanto che, in entrambe le province, gli uomini arrivano a rappresentare il 50% della disoccupazione complessiva. I tassi di disoccupazione sono in aumento ad eccezione di La Spezia dove l indicatore passa dal 10,8% al 9,9%. Il tasso di disoccupazione femminile cresce soprattutto a Savona (+1,6 punti percentuali) mentre a Genova e Imperia l incremento è al di sotto del punto percentuale. A La Spezia invece il tasso femminile è in diminuzione dal 13,4% all 11,1%. Tab.6 - TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E CLASSE DI ETA' NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013 (valori percentuali) Tab.5 - DISOCCUPAZIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Anno 2013(*) (valori assoluti in migliaia -valori percentuali) 2013 Disoccupati Tasso di disoccupazione Totale Femmine Totale Femmine Imperia ,3 13,3 Savona ,6 11,6 Genova ,1 10,0 La Spezia ,9 11,1 Liguria ,9 10,9 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Maschi anni anni anni anni anni anni anni anni 35 e più Imperia 24,8-18,7 17,7 10, ,9 Savona 41,6-25,6 23,8 8, ,2 Genova 38,8-33,1 32,5 18, ,5 La Spezia 53,2-37,0 37,0 15, ,0 Liguria 39,9 36,6 30,1 29,4 15,4 6,8 5,3 6,2 5,9 Femmine anni anni anni anni anni anni anni anni 35 e più Imperia 77,9-39,4 39,4 14, ,0 Savona 43,3-29,7 29,7 12, ,1 Genova 41,0-25,2 25,2 13, ,4 La Spezia 38,1-27,7 27,7 12, ,0 Liguria 44,8 43,8 27,8 27,8 13,0 9,7 9,2 4,8 8,3 Totale anni anni anni anni anni anni anni anni 35 e più Imperia 41,5-25,8 25,3 11, ,5 Savona 42,5-27,6 26,7 10, ,6 Genova 39,9-29,0 28,7 16, ,8 La Spezia 47,8-33,2 33,2 14, ,7 Liguria 42,1 39,7 29,0 28,6 14,3 8,1 7,0 5,6 6,9 Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media 2013) 18

26 Il IV trimestre 2013 L occupazione Nel quarto trimestre 2013 in Italia il numero degli occupati diminuisce di 397mila unità (-1,7%). La riduzione degli uomini (-294mila unità) si associa a quella comunque più contenuta delle donne (-103mila unità). Allo stesso tempo continuano a calare i giovani occupati e i lavoratori nella fascia anni mentre sono in crescita gli over 50. Se nel Nord Est la caduta occupazionale è in linea con la media italiana (-1,5%), nel Nord Ovest la perdita di posti di lavoro è più contenuta (-0,4%) nonostante le preoccupante situazione della Liguria, con gli occupati che passano dalle 626mila alle 601mila unità (-4%). Sebbene oltre la metà degli occupati siano uomini, è proprio la componente maschile che perde il maggior numero di posti di lavoro, ben 19mila (-5,4%) rispetto alle -6mila unità (-2,2%) della componente femminile. Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni 4 trimestre trimestre trim-12/4 trim-13 v.a. v.% Liguria ,0% Nord Ovest ,4% Nord Est ,5% Italia ,7% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 trimestre 201 2/4 trimestre 2013) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab. 2 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA 4 Trimestre Trimestre 2013* (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni 4 trimestre trimestre trim-12/4 trim-13 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Maschi ,9% ,1% -19-5,4% Femmine ,1% ,9% -6-2,2% Totale ,0% ,0% -25-4,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 trimestre 201 2/4 trimestre 2013) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 19

27 Nel IV trimestre 2013 tra le aree considerate la Liguria è quella che subisce la contrazione più forte del tasso di occupazione, sia rispetto alla media italiana che al Nord Ovest, infatti l indicatore scende dal 61,6% al 59,6% con la caduta maggiore per la componente maschile che diminuisce di 2,9 punti percentuali attestandosi sul 66,4% mentre quello femminile, seppur inferiore (53%) è in diminuzione di un solo punto percentuale. Tab. 3 - DINAMICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI CONFRONTO RIPARTIZIONALE 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori percentuali) Italia Nord Est Nord Ovest Liguria TASSO DI OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE 4 TRIMESTRE TRIMESTRE ,0% 55,0% 60,0% 65,0% 70,0% 4 trim13 4 trim12 4 trim12 4 trim13 Maschi Liguria 69,3% 66,4% Nord Ovest 71,8% 70,8% Nord Est 74,4% 73,6% Italia 66,1% 64,8% Femmine Liguria 54,0% 53,0% Nord Ovest 55,9% 56,3% Nord Est 57,8% 56,7% Italia 47,1% 46,7% Totale Liguria 61,6% 59,6% Nord Ovest 63,9% 63,6% Nord Est 66,1% 65,2% Italia 56,5% 55,7% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 trimestre 2012/4 trimestre 2013) 20

28 Come era già successo nel biennio 2011/2012 (relativamente al IV trimestre) anche nel successivo biennio 2012/2013 i servizi sono il comparto economico in maggiore difficoltà, con una perdita di 31mila posti di lavoro (-6,2%) mentre nell industria l occupazione cresce di 5mila unità (+4,3%). Tab. 4 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA* 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) 4 trimestre trimestre 2013 Variazioni 4 trim-12/4 trim-13 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura 10 1,6% 11 1,8% 1 10,0% Industria ,7% ,3% 5 4,3% Servizi ,7% ,9% -31-6,2% Totale ,0% ,0% -25-4,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 trimestre 201 2/4 trimestre 2013) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA 4 TRIMESTRE TRIMESTRE Agricoltura Industria Servizi trimestre trimestre

29 La disoccupazione In Italia nel IV trimestre 2013 le persone in cerca di occupazione superano i 3milioni, in crescita di 267mila unità (+8,9%) rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno. Come lo scorso anno la crescita della disoccupazione coinvolge entrambe le componenti di genere, sale invece il numero di giovani under 35 alla ricerca di impiego che rappresentano quasi la metà dei nuovi disoccupati. Nel Nord la disoccupazione cresce in misura maggiore rispetto alla media nazionale, con il +11,8% del Nord Est e il +11,3% del Nord Ovest. In Liguria la crescita è di ben il 21,4%, con i soggetti in cerca di un impiego che passano dalle 56mila alle 68mila unità. Tab. 5 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni 4 Trimestre Trimestre Trim-12/4 Trim-13 v.a. v.% Liguria ,4% Nord Ovest ,3% Nord Est ,8% Italia ,9% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 Trimestre 201 2/4 Trimestre 2013) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 22

30 In Liguria l aumento della disoccupazione riguarda esclusivamente la componente maschile (+12mila unità pari al +48%). Rispetto al IV trimestre 2012 quando le donne in cerca di lavoro erano la maggioranza dei disoccupati, un anno dopo abbiamo un inversione di tendenza, con gli uomini che diventano maggioritari e pari alle 37mila unità contro le 31mila delle donne. Tab. 6 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA* 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni 4 Trimestre Trimestre Trim-12/4 Trim-13 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Maschi 25 44,6% 37 54,4% 12 48,0% Femmine 31 55,4% 31 45,6% 0 0,0% Totale ,0% ,0% 12 21,4% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 Trimestre 201 2/4 Trimestre 2013) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti In Italia nel IV trimestre 2013 il tasso di disoccupazione raggiunge il 12,7%, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto ad un anno prima. Sia per gli uomini che per le donne l indicatore è in crescita e si attesta rispettivamente sull 11,9% e sul 13,8%. L indicatore è in aumento su tutto il territorio nazionale e per quanto riguarda il Nord è particolarmente preoccupante la crescita del tasso maschile ligure che sale dal 6,6% al 10%, dato al di sotto della media nazionale ma più elevato rispetto al corrispondente del Nord Ovest. Il tasso femminile invece è in linea con quello del Nord e sostanzialmente stabile rispetto al IV trimestre

31 Tab. 7 - DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE ANNI. CONFRONTO RIPARTIZIONALE 4 Trimestre Trimestre 2013 (valori percentuali) TASSI DI DISOCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE 4 TRIMESTRE TRIMESTRE Trim12 4 Trim13 12,7% Italia Maschi 11,6% Liguria 6,6% 10,0% Nord Ovest 7,6% 8,8% Nord 8,1% Nord Est 6,2% 6,6% Italia 10,7% 11,9% Est 7,2% Femmine Nord 9,4% Liguria 10,2% 10,3% Ovest Nord Ovest 9,6% 10,1% 8,5% Nord Est 8,5% 10,1% Italia 12,8% 13,8% Liguria 10,1% Totale 8,2% Liguria 8,2% 10,1% Nord Ovest 8,5% 9,4% Nord Est 7,2% 8,1% Italia 11,6% 12,7% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 Trimestre 2012/4 Trimestre 2013) 4 trim13 4 trim12 24

32 Nel IV trimestre 2013 come è già stato rilevato cresce solo la disoccupazione maschile e in particolar modo aumentano coloro che hanno perduto una precedente occupazione (+8mila unità), sebbene salga anche il numero degli uomini alla ricerca del primo impiego (+5mila unità). Tab. 8 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE IN LIGURIA 4 Trimestre Trimestre 2013(*) (valori assoluti in migliaia) 4 trim12 4 trim13 v.a. v.a. Maschi Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative 4 9 Totale Maschi Femmine Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative 7 7 Totale Femmine Totale Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (4 Trimestre 2012/4 Trimestre 2013) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 25

33 Le Comunicazioni Obbligatorie: anno 2013 Dall analisi delle Comunicazioni Obbligatorie riferite al risulta come siano stati i liguri che nel corso dell anno hanno firmato almeno un contratto di lavoro, l 8,1% in meno rispetto al 2012 ( unità). Tra gli avviati si riscontra una sostanziale parità di genere e anche considerando la variabile età la distribuzione risulta abbastanza equilibrata. Solo dai 45 anni in poi la forbice aumenta: nelle classi e anni le donne superano gli uomini di 1,1 punti percentuali, mentre dai 55 anni in poi la situazione si inverte in favore degli uomini (+1,8 punti percentuali). Tab.1 Avviati domiciliati in Liguria per genere e fasce d'età (*) Anno 2013 (valori assoluti) Fasce di età Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a < e oltre Totale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale Tab. 1a Avviati domiciliati in Liguria per genere e fasce di età (*) Anno 2013 (valori percentuali) Fasce di età Femmine Maschi Totale v% v% v% <16 0,0% 0,0% 0,0% ,8% 4,9% 4,4% ,1% 15,4% 15,3% ,5% 15,4% 15,4% ,4% 12,8% 12,6% ,6% 12,3% 12,4% ,5% 11,6% 12,1% ,2% 10,1% 10,7% ,2% 7,1% 7,6% 55 e oltre 8,6% 10,4% 9,5% Totale 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale 1 Estrazioni effettuate a Maggio Si ricorda che per tempo determinato non si intendono i contratti a tempo determinato in senso stretto ma tutte le forme contrattuali che prevedono una data di fine definita, così come sotto l etichetta tempo indeterminato vengono considerate le forme contrattuali per cui non viene indicata una data di fine. Il lavoro precario invece comprende: borsa lavoro, collaborazione coordinata e continuativa, contratto di formazione lavoro, contratto di inserimento lavorativo, contratto di reinserimento, lavoro a scopo di somministrazione, lavoro a progetto, lavoro intermittente, lavoro o attività socialmente utile, lavoro occasionale, lavoro ripartito. 26

34 Avviati per classi di età Totale avviati e oltre 17,1% Fino a 34 anni 47,7% ,2% 27

35 Rispetto ai settori di attività, l 81% dei lavoratori ha firmato un contratto per il settore terziario, il 15,1% per l industria e il 3% per l agricoltura. Considerando la variabile genere nei servizi la percentuale di donne neoassunte sale al 92,2% contro il 69,7% degli uomini anche se nel commercio e nel turismo, comparti chiave del terziario ligure, non si riscontrano significative differenze di genere. Nell industria invece gli uomini sono il 24,9% degli avviati contro il 5,2% delle donne. Sottolineiamo come quasi la metà degli avviati nell industria lavorino nelle costruzioni. Tab.2 Avviati domiciliati in Liguria per genere e settore di attività(*) Anno 2013 (valori assoluti) Settore di attività Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a Agricoltura Industria di cui costruzioni Terziario di cui commercio di cui turismo Non definito Totale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. Tab.2a Avviati domiciliati in Liguria per genere e settore di attività(*) Anno 2013 (valori percentuali) Femmine Maschi Totale v% v% v% Agricoltura 1,7% 4,3% 3,0% Industria 5,2% 24,9% 15,1% di cui costruzioni 14,0% 48,3% 42,4% Terziario 92,2% 69,7% 81,0% di cui commercio 12,6% 12,7% 12,6% di cui turismo 23,4% 25,7% 24,4% Non definito 0,9% 1,1% 1,0% Totale Settore di attività 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. 28

36 Anche nel 2013 il tempo determinato è la forma contrattuale più diffusa (45,1%), al secondo posto troviamo il tempo indeterminato (22,4%) e a seguire il lavoro flessibile (20,6%). E interessante segnalare come rispetto al 2012 il lavoro flessibile abbia diminuito la sua incidenza di circa 5 punti percentuali e dal secondo posto sia così scivolato al terzo, scalzato dal tempo indeterminato. Tale erosione è dovuta soprattutto alla drastica riduzione che ha subito il lavoro intermittente tra il 2012 e il 2013 a causa dei mutamenti normativi introdotti dalla L.92/2012. Tab.3 Avviati domiciliati in Liguria per tipo di contratto(*) Anno 2013 (valori assoluti) Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Altre tipologie contrattuali Tirocinio Non definito Totale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. -si veda la tabella tipologie contrattuali- Tab.3a Avviati domiciliati in Liguria per tipo di contratto(*) Anno 2013 (valori percentuali) Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a Apprendistato 5,5% 6,4% 6,0% Lavoro flessibile 20,8% 20,4% 20,6% Tempo indeterminato 23,6% 21,2% 22,4% Tempo determinato 44,6% 45,6% 45,1% Altre tipologie contrattuali 1,8% 2,7% 2,2% Tirocinio 3,7% 3,7% 3,7% Totale 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. -si veda la tabella tipologie contrattuali- 29

37 Avviati per tipologia contrattuale Totale avviati Tempo determinato 45,1% Tempo indeterminato 22,4% Altre tipologie contrattuali 2,2% Lavoro flessibile 20,6% Apprendistato 6,0% Tirocinio 3,7% 30

38 I cessati Nel 2013 i lavoratori che hanno concluso almeno un rapporto di lavoro sono stati : il 7,9% in meno ( unità) rispetto al 2012, con un saldo tra avviati e cessati negativo di circa 9mila unità. Tra i cessati, come già avveniva nel 2012, continuano a prevalere i lavoratori a tempo determinato (41,7%) seguiti dal tempo indeterminato (28,3%) e dal lavoro flessibile (20,1%). Tab.4 Cessati domiciliati in Liguria per genere e tipologia contrattuale(*) Anno 2013 (valori assoluti) Tipologia contrattuale Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Altre tipologie contrattuali Tirocinio Non definito Totale Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. -si veda la tabella tipologie contrattuali- Tab.4a Cessati domiciliati in Liguria per genere e tipologia contrattuale(*) Anno 2013 (valori percentuali) Tipologia contrattuale Femmine Maschi Totale v.a v.a v.a Apprendistato 4,5% 5,0% 4,7% Lavoro flessibile 20,7% 19,5% 20,1% Tempo indeterminato 27,5% 29,0% 28,3% Tempo determinato 42,4% 41,1% 41,7% Altre tipologie contrattuali 1,7% 2,4% 2,0% Tirocinio 3,2% 3,0% 3,1% Totale 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale I settori di attività sono il risultato dell'aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. -si veda la tabella tipologie contrattuali- 31

39 Cessati per tipologia contrattuale Totale avviati Tempo indeterminato 28,3% Tempo determinato 41,7% Altre tipologie contrattuali 2,0% Lavoro flessibile 20,1% Apprendistato 4,7% Tirocinio 3,1% 32

40 Gli iscritti ai Centri per l Impiego Nei primi mesi del 2014 il complesso delle persone in cerca di un impiego iscritte nei CPI liguri è pari a , di questi il (70,5%) risultano disoccupati e i restanti (29,5%) inoccupati. Tra i disoccupati, coloro che sono alla ricerca di lavoro perché espulsi dalle realtà produttive sono soprattutto concentrati nelle classi adulte (35-49 anni), dove incidono per il 40,2% (pari a unità); i giovani tra i 15 ed i 24 anni costituiscono il 10,5% (pari a unità). Tra gli inoccupati, ben il 19% è costituito da giovani tra i 20 e i 24 anni, percentuale che sale al 27,6% se consideriamo il complesso dei giovani tra i anni. Considerando invece la globalità dei disoccupati e degli inoccupati i giovani tra i 15 ed i 24 anni costituiscono il 13,8% (pari a unità). E interessante rilevare come il numero degli inoccupati rimanga sostanzialmente stabile in tutte le classi di età e al di sotto delle unità, ad eccezione dei anni dove supera di poco le unità, dei dove arriva a e degli over 55 che toccano quota Differente è invece la situazione dei disoccupati iscritti presso i Centri per l Impiego liguri, questi ultimi aumentano al crescere dell età, con il valore minimo nella classe anni (891 unità) e il massimo tra i anni ( unità), per poi discendere leggermente nella classe successiva, abbassarsi di oltre duemila unità tra i anni e toccare l apice tra gli over 55 ( unità). Tab.1 ISCRITTI PRESSO I CENTRI PER L'IMPIEGO IN LIGURIA A FEBBRAIO 2014 (valori assoluti - valori percentuali) Età Disoccupati Inoccupati Totale Totale % ,4% ,4% ,7% ,3% ,5% ,9% ,5% ,6% 55 e oltre ,8% Totale ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L Elaborazione su dati S.I.L regionale 33

41 34

42 L introduzione di nuovi ammortizzatori sociali e le trasformazioni che gli stessi hanno subito nell ultimo quinquennio con l estensione della platea di beneficiari e in alcuni casi la modifica delle tradizionali modalità di accesso e somministrazione degli interventi, hanno dato modo ai ricercatori di poter ricavare una poderosa quantità di dati, a volte apparentemente contradditori, dalle diverse fonti istituzionali. Proviamo, anche grazie ad una presentazione cronologica dei dati disponibili, a fare un po di chiarezza. Il primo blocco di dati che presentiamo si riferisce ai beneficiari di disoccupazione ordinaria normale e a requisiti ridotti prima del 2013, ossia prima della Riforma Fornero che ha introdotto l ASPI e la mini ASPI. La disoccupazione dal 2008 al 2012 Dai dati di fonte INPS riferiti alla disoccupazione ordinaria non agricola, i beneficiari di indennità di disoccupazione nell anno 2012 sono stati , con un aumento del 79,9% rispetto al 2008 e del 14,2% rispetto al Tale incremento si traduce in una crescita degli importi indennizzati che nel 2012 balzano a Euro, +16,9% rispetto al 2011 e più che raddoppiati rispetto alle spese sostenute dall Istituto nel Cfr.Banca d Italia Bollettino economico aprile

43 Tab.1 BENEFICIARI DELLA DISOCCUPAZIONE ORDINARIA NON AGRICOLA E IMPORTI INDENNIZZATI -LIGURIA (valori assoluti) Anno Numero Beneficiari Importi indennizzati Fonte: ARSEL Liguria -OML Elaborazioni su dati INPS Beneficiari indennità disoccupazione ordinaria - Liguria

44 Per la disoccupazione non agricola a requisiti ridotti, l INPS fornisce il numero dei trattamenti anziché quello dei beneficiari. I trattamenti nel 2012 sono stati pari a 9.758, in diminuzione del 4% rispetto al 2011 ma in crescita dell 11,7% rispetto al Per quanto riguarda gli importi indennizzati è interessante rilevare come nonostante tra il 2011 e il 2012 i trattamenti siano diminuiti, nello stesso periodo ci sia comunque stato un incremento degli importi indennizzati che sono passati da Euro a Euro (+14,2%). Tab.2 NUMERO TRATTAMENTI DISOCCUPAZIONE REQUISITI RIDOTTI E IMPORTI INDENNIZZATI -LIGURIA (valori assoluti) Anno Numero Trattamenti Importi indennizzati Fonte: ARSEL Liguria -OML Elaborazioni su dati INPS 37

45 Relativamente al 2013 e ai primi 2 mesi del 2014 l INPS fornisce un primo monitoraggio basato esclusivamente sulle domande di accesso agli interventi e non sui beneficiari. Le domande per accedere agli ammortizzatori sociali A partire dal primo Gennaio 2013 è entrata in vigore Aspi che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti normali erogata in favore dei lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente l occupazione. L INPS ha reso pubblico il numero di domande presentate in Liguria da Gennaio a Dicembre 2013 che risultano pari a , mentre per i mesi di Gennaio e Febbraio 2014 sono pari a Sempre dal primo Gennaio 2013 è entrata in vigore anche la nuova miniaspi che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti erogata in favore dei lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente la disoccupazione. Da Gennaio a Dicembre 2013 le domande risultano pari a unità, mentre per i mesi di Gennaio e Febbraio 2014 sono Nel complesso quindi possiamo dire che per i primi 2 mesi del 2014 tra Aspi e Mini Aspi le domande di disoccupazione presentate sono state pari a L INPS fornisce la serie storica mensile delle domande presentate per gli ammortizzatori sociali a partire da Febbraio 2013 fino a Febbraio Nel corso del 2013 sono state le domande presentate per il complesso degli interventi disoccupazione, ASPI, miniaspi e mobilità-, con la punta massima toccata ad Ottobre domande- soprattutto per effetto della crescita delle domande di ASPI che arrivano a mentre a Febbraio 2013 erano Sia dall analisi del complesso delle domande annuali che di quelle mensili si osserva come la quota più consistente sia rappresentata dall ASPI seguita dalla miniaspi. 1 Si ricorda che, secondo la precedente normativa che disciplinava la disoccupazione a requisiti ridotti, la domanda di disoccupazione si poteva presentare fino a tre mesi dell anno successivo alla perdita del lavoro. I lavoratori che hanno perso il lavoro nel 2012 e hanno fatto domanda di indennità di disoccupazione a requisiti ridotti entro marzo 2013 hanno beneficiato di un trattamento definito Mini Aspi 2012.Il numero di domande di Mini Aspi 2012 sono

46 Tab. 3 DISOCCUPAZIONE, ASPI, MINIASPI E MOBILITA' - ANNO 2013 LIGURIA (valori assoluti) Tipo di intervento* Domande presentate Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Disoccupazione ordinaria e speciale edile Mobilità Disoccupazione/ASPI ai lavoratori sospesi ASPI Mini ASPI Totale Fonte: dati INPS * Da Gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove misure per la disoccupazione involontaria ASPI e MiniASPI pertanto le domande pervenute che si riferisono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate nell'ambito della disoccupazione ordinaria, mentre per i licenziamenti successivamente al 31 dicembre 2012 le domande pervenute sono classificate nell'ambito ASPI e Mini ASPI 1 Si tenga conto che parte delle domande di ASPI ai lavoratori sospesi di competenza del 2013 e tutte quelle di competenza del 2014 non vengono al momento prese in esame per motivi di carattere amministrativo 39

47 Se analizziamo Febbraio 2014, l ultimo mese per cui i dati sono disponibili, le domande complessive sono di cui il 68,4% rappresentate dall ASPI e il 23,4% dalla miniaspi. Rispetto ad un anno prima le domande totali sono aumentate del 20,2% (556 unità) con il maggior incremento dovuto alla miniaspi che passa da 358 domande a 775, mentre la crescita dell ASPI in termini percentuali è più contenuta (+29,2%). Tab. 4 DISOCCUPAZIONE, ASPI, MINIASPI E MOBILITA' - FEBBRAIO 2013/2014 LIGURIA (valori assoluti -variazioni assolute e percentuali) Domande presentate Tipo di intervento* feb-13 feb-14 V.A. V% Disoccupazione ordinaria e speciale edile ,3% Mobilità ,8% Disoccupazione/ASPI ai lavoratori sospesi ,0% ASPI ,2% Mini ASPI ,5% Totale ,2% Fonte: ARSEL Liguria - OML elaborazione su dati INPS 40

48 Se la ricostruzione storica è importante, è però di fondamentale importanza sapere ad oggi quanti sono in Liguria coloro che stanno beneficiando di ammortizzatori sociali, i cosiddetti percettori. La situazione a Maggio 2014: i percettori di ammortizzatori sociali L INPS inoltre fornisce i dati mensili riferiti ai percettori di ammortizzatori sociali che comprendono non solo i nuovi percettori ma anche quelli attivi. Al 5 Maggio 2014 in Liguria i percettori risultano , il 2,2% dei percettori italiani ( lavoratori). Tra i percettori liguri oltre la metà sono beneficiari dell ASPI (53,4%) mentre con molto distacco troviamo la disoccupazione ordinaria con requisiti normali (15,5%), la mini ASPI (11,5%) e la mobilità ordinaria (7,7%). Tab. 5 PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN LIGURIA AL 5 MAGGIO 2014* (valori assoluti e valori percentuali) Tipo Prestazione v.a v% Mobilità ordinaria ,7% Mobilità in deroga 273 0,7% Mini ASPI ,5% Disoccupazione ordinaria e trattamento speciale edilizia L.427/ ,2% Disoccupazione ordinaria con requisiti normali ,5% ASPI ,4% Altro ,0% Totale Percettori ,0% Fonte: ARSEL Liguria - OML elaborazione su dati INPS *L'INPS effettua un monitoraggio statistico su base mensile dei nuovi percettori, dei percettori attivi e delle dichiarazioni giornaliere 41

49 I dati sulla mobilità possono essere ricavati anche dal Sistema Informativo del Lavoro. In questo caso si ottiene un informazione diversa rispetto a quella di fonte INPS, infatti dal SIL si estrapolano le informazioni che vengono comunicate ai Centri per l Impiego ingresso in mobilità, sospensione -, mentre per l INPS la contabilizzazione del numero dei percettori è legata direttamente all erogazione del sussidio. I dati del Sistema Informativo sul Lavoro sulla mobilità Dall analisi dei dati contenuti nel Sistema Informativo del Lavoro (SIL) è possibile ricavare il numero di lavoratori in mobilità attiva. Ricordiamo che con la Legge di Stabilità 2013 non è stata prorogata la possibilità di iscrizione in lista di mobilità dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese che occupano meno di 15 dipendenti (L.236/1993), per cui i dati di seguito riportati si riferiscono esclusivamente ai beneficiari dell Ex L.223/1991. Al 31 Dicembre 2013 i lavoratori in mobilità attiva erano pari a 4.424, di cui il 70,3% uomini, con un incremento complessivo del 10,9% rispetto al 31 Dicembre Tab.1 Lavoratori in mobilità attiva (Ex L.223/91) (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Ex L. 223/91 al 31/12/2012 Ex L. 223/91 al 31/12/2013 v.a v.a F M Totale Variazioni v.a v% F 118 9,9% M ,3% Totale ,9% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. Elaborazione su dati S.I.L. regionale 42

50 Al 31 Marzo 2014 sono i lavoratori in mobilità collettiva, di questi il 69% sono uomini e il 31% donne. Rispetto allo stesso periodo del 2013 abbiamo un aumento complessivo dei lavoratori del 19% (735 unità), tale crescita riguarda soprattutto le donne (+22,8% rispetto al +17,3% degli uomini). Tab.2 Lavoratori in mobilità attiva (Ex L.223/91) (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Ex L. 223/91 al 31/3/2013 Ex L. 223/91 al 31/3/2014 v.a v.a F M Totale Variazioni v.a v% F ,8% M ,3% Totale ,0% Fonte: ARSEL Liguria- O.M.L. Elaborazione su dati S.I.L. regionale 43

51 L INPS fornisce inoltre i dati sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni. Sottolineiamo come la contrazione delle ore di CIG in deroga tra il 2012 e il 2013 sia dovuta ad una mancata autorizzazione delle ore stesse da parte della Regione per motivazioni legate alla copertura economica piuttosto che ad un effettiva contrazione di domande da parte delle aziende.. La Cassa Integrazione Guadagni (2012/2013) Nel biennio 2012/2013 in Italia le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate diminuiscono dell 1,4% per effetto della contrazione della deroga che scende del 22,9% mentre la straordinaria è in aumento del 14,6% e l ordinaria del 2,4%. In Liguria nel 2013 sono state complessivamente autorizzate ore di CIG, in crescita del 12,1% rispetto al Come per l Italia assistiamo ad una caduta delle ore in deroga che arrivano quasi a dimezzarsi mentre salgono di quasi il 60% sia le ore ordinarie sia quelle straordinarie. Tab. 1 - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN LIGURIA E ITALIA 2012/2013 (valori assoluti - valori percentuali) CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIGURIA - ANNO 2013 LIGURIA Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.A. V. % Interventi ordinari ,1% Interventi straordinari ,4% Interventi in deroga ,6% Totale generale ,1% ITALIA Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.A. V. % Interventi ordinari ,4% Interventi straordinari ,6% Interventi in deroga ,9% Totale generale ,4% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS Interventi straordinari 47,7% Interventi ordinari 30,6% Interventi in deroga 21,7% 44

52 Se la CIG tradizionalmente ha coinvolto maggiormente la componente operaia, negli ultimi anni abbiamo però assistito, se non a un inversione di tendenza, ad un recupero della componente impiegatizia, fenomeno che subisce una battuta di arresto nel 2013, dove per tutti e tre i tipi di intervento diminuisce il peso percentuale delle ore autorizzate in favore degli impiegati -rispetto al Tab. 2 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO E CATEGORIA PROFESSIONALE IN LIGURIA (valori assoluti - valori percentuali) 2013 Tipologia intervento Operai Impiegati Totale V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Interventi ordinari ,0% ,0% ,0% Interventi straordinari ,2% ,8% ,0% Interventi in deroga ,7% ,3% ,0% Totale generale ,2% ,8% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS DISTRIBUZIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE LIGURIA ANNO 2013 Impiegati 27,8% Operai 72,2% 45

53 Anche nel 2013 ad eccezione della deroga, in favore di cui circa la metà delle ore vengono autorizzate per il commercio, nei rimanenti tipi di intervento la maggior richiesta proviene dall industria. Vediamo nel dettaglio l incidenza dei settori economici entro i diversi tipi di CIG. Interventi ordinari: l industria assorbe il 57,5% delle ore, in aumento di 3,7 punti percentuali rispetto al 2012, mentre l edilizia passa dal 46,2% al 42,5%. All interno dell industria la maggior parte delle ore riguardano il meccanico metallurgico (68,1%) mentre è in aumento la chimica che dal 7,3% sale all11,4%. Interventi straordinari: l industria continua ad essere la maggior beneficiaria con circa il 90% delle ore autorizzate e al suo interno il 67,6% sono assorbite dal meccanico metallurgico. Rispetto al 2012 non ci sono importanti mutamenti nella distribuzione degli interventi industriali, mentre cresce il peso del commercio che dal 4,6% va all 8,5%. Interventi in deroga: come già avveniva nel 2012 il commercio assorbe la metà delle ore autorizzate, l industria aumenta di 3,3 punti percentuali la sua incidenza attestandosi al 29,3%, l artigianato invece scende dal 15,2% al 9,8%. All interno dell industria si segnala la crisi della chimica, comparto che dal 3,1% del 2012 passa al 29% del 2013 e i trasporti la cui situazione continua ad essere preoccupante. 46

54 Tab. 3 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - INTERVENTI ORDINARI, STRAORDINARI E IN DEROGA IN LIGURIA PER RAMO DI ATTIVITA' 2012/2013 (valori assoluti - valori percentuali) 2012 Ramo di attività Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,8% ,0% ,0% di cui Alimentare ,4% ,9% ,6% Meccanico e metallurgico ,0% ,9% ,3% Legno ,8% ,6% ,8% Tessile e abbigliamento ,3% ,2% ,6% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,3% ,8% ,1% Lavorazione minerali non 2013 metalliferi ,9% ,9% ,4% Ramo di attività Ordinaria Straordinaria In deroga Carta, stampa ed editoria ,4% ,6% ,4% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Installazione impianti per Industria ,5% ,8% ,3% l'edilizia ,8% ,6% ,0% di cui Trasporti e comunicazioni ,4% ,5% ,7% Alimentare ,6% ,6% ,3% Altro ,5% 936 0,0% ,0% Meccanico e metallurgico ,1% ,6% ,2% Edilizia ,2% ,4% ,7% Legno ,4% ,2% ,6% Artigianato ,2% Tessile e abbigliamento ,7% ,3% 340 0,0% Commercio ,6% ,6% Chimica, petrolchimica, Settori vari ,6% gomma e materie plastiche ,4% ,5% ,0% Totale ,0% ,0% ,0% Lavorazione minerali non metalliferi ,9% ,3% ,5% Carta, stampa ed editoria ,0% ,8% ,1% Installazione impianti per l'edilizia ,8% ,7% ,1% Trasporti e comunicazioni ,0% ,7% ,5% Altro ,1% ,1% ,7% Edilizia ,5% ,8% ,8% Artigianato ,8% Commercio ,5% ,2% Settori vari ,8% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 47

55 Rispetto al 2012 a La Spezia le ore sono in diminuzione (-32,6%) mentre nelle restanti province sono in aumento in un range che va dal +2,1% di Imperia al +42% di Savona. Generalizzata invece è la caduta delle ore in deroga. Analizziamo nel dettaglio la situazione delle singole province: a Genova diminuisce la deroga del 38,7% mentre gli interventi ordinari e straordinari fanno registrare crescite robuste, rispettivamente 51,8% e del 65,8%; a Imperia nonostante il crollo delle ore straordinarie (-61,4%) e la flessione della deroga (-39,2%) gli interventi ordinari triplicano passando da a ore; La Spezia sembra essere la provincia maggiormente in salute in quanto contestualmente alla diminuzione del 67,9% della deroga è in flessione, seppur molto più contenuta, anche la straordinaria sebbene la CIG ordinaria faccia registrare un aumento del 59,9%; a Savona invece la deroga diminuisce ma in misura più contenuta rispetto alle altre province (-22,7%) mentre la CIG straordinaria aumenta in maniera più consistente (+75,8%) e a ciò si accompagna anche una crescita delle ore ordinarie (55,6%). 48

56 Tab. 4 - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI -2012/2013- (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Genova Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.% Interventi ordinari ,8% Interventi straordinari ,8% Interventi in deroga ,7% Totale generale ,2% Imperia Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.% Interventi ordinari ,3% Interventi straordinari ,4% Interventi in deroga ,2% Totale generale ,1% La Spezia Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.% Interventi ordinari ,9% Interventi straordinari ,5% Interventi in deroga ,9% Totale generale ,6% Savona Tipologia di intervento Variazioni 2012/13 V.% Interventi ordinari ,6% Interventi straordinari ,8% Interventi in deroga ,7% Totale generale ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS DISTRIBUZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI - ANNO 2013 La Spezia 13,1% Savona 30,1% Imperia 3,6% Genova 53,2% 49

57 A livello di ripartizione della CIG complessiva entro le quattro province osserviamo come Genova sia quella con incidenza maggiore (53,2), però rispetto al 2012 sottolineiamo come il peso di La Spezia sia sceso dal 21,9% al 13,1% e quello di Savona sia salito dal 23,8% al 30,1%. Tab.5 - DISTRIBUZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI ANNO 2013 Interventi Interventi Interventi V.A. V.% ordinari straordinari in deroga Genova ,2% Imperia ,6% La Spezia ,1% Savona ,1% Liguria ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS DISTRIBUZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI ANNO Genova Imperia La Spezia Savona Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga 50

58 Essendo Genova capoluogo di regione non c è da stupirsi come richieda la maggior parte delle ore di CIG per ogni tipo di intervento, anche se nel caso della deroga tra il 2012 e il 2013 l incidenza delle ore richieste aumenta in modo decisamente marcato passando dal 48,8% al 54,9%. A La Spezia invece la CIG in deroga passa dal 31,6% del 2012 al 18,6%, stessa cosa avviene anche per le ore straordinarie la cui incidenza diminuisce in maniera meno brusca dal 10,3% al 6,3%-. A Savona le ore ordinarie e straordinarie aumentano rispettivamente di 6,3 e 3,2 punti percentuali mentre nell imperiese non si registrano cambiamenti rilevanti rispetto al Tab. 6 - DISTRIBUZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI (valori percentuali) Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Genova 40,7% 38,8% 58,8% 61,5% 48,8% 54,9% Imperia 4,4% 6,9% 2,4% 0,6% 4,9% 5,5% La Spezia 19,8% 19,9% 10,3% 6,3% 31,6% 18,6% Savona 35,1% 34,3% 28,4% 31,6% 14,8% 21,0% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 51

59 Analizziamo di seguito la situazione delle province liguri considerando congiuntamente il tipo di intervento e il ramo di attività. Genova Interventi ordinari: a livello di distribuzione delle ore per macroareee, rispetto al 2012 la situazione rimane pressoché invariata con le ore ripartite tra edilizia e industria, anche se all interno dell industria aumenta notevolmente l incidenza del meccanico metallurgico, mentre gli altri comparti subiscono variazioni meno consistenti. Da segnalare come permangano criticità soprattutto nella chimica (13,2%). Interventi straordinari: troviamo una situazione pressoché immutata rispetto al 2012 con il 92,2% delle ore in favore dell industria, il 6,3% del commercio e l 1,5% dell edilizia, anche nell industria la composizione rimane sbilanciata in favore del meccanico metallurgico (69,5%). Interventi in deroga: il commercio è sempre il macrosettore che assorbe il maggior numero di ore aumentando la sua incidenza dal 48,6% al 58,2%, l industria invece scende dal 29,6% al 24,1% così come l artigianato che dal 15,5% scende al 10,4%. Da segnalare come peggiori la situazione dei trasporti che nel 2013 rappresentano la metà delle ore dell industria. 52

60 Tab. 7a - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - GENOVA: TIPO DI INTERVENTO PER RAMO DI ATTIVITA' (valori assoluti - valori percentuali) 2012 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,2% ,7% ,6% di cui Alimentare 824 0,1% ,6% ,5% Meccanico e metallurgico ,4% ,9% ,1% Legno ,6% ,4% ,9% Tessile e abbigliamento ,9% ,4% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,2% ,5% ,3% Lavorazione minerali non metalliferi ,7% Carta, stampa ed editoria ,5% ,6% ,4% Installazione impianti per l'edilizia ,7% ,6% ,8% Trasporti e comunicazioni ,5% ,1% ,6% Altro ,4% 936 0,0% ,0% Edilizia ,8% ,9% ,8% Artigianato ,5% Commercio ,4% ,6% Settori vari ,5% Totale ,0% ,0% ,0% 2013 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,9% ,2% ,1% di cui Alimentare ,8% ,5% ,6% Meccanico e metallurgico ,9% ,5% ,1% Legno ,2% ,7% ,7% Tessile e abbigliamento ,6% ,5% - - Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,2% ,7% ,3% Lavorazione minerali non metalliferi ,3% ,1% Carta, stampa ed editoria ,6% ,2% ,3% Installazione impianti per l'edilizia ,6% ,7% ,0% Trasporti e comunicazioni ,6% ,0% ,6% Altro ,2% ,2% ,2% Edilizia ,1% ,5% ,6% Artigianato ,4% Commercio ,3% ,2% Settori vari ,7% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 53

61 Savona Interventi ordinari: rispetto al 2012 aumenta il peso dell industria che si attesta al 79,3% mentre diminuisce quella dell edilizia dal 28,2% al 20,7%, con un aumento di quasi 30 punti percentuali del meccanico metallurgico (75,4% nel 2013) e una diminuzione del peso della lavorazione dei minerali non metalliferi e dei trasporti. Interventi straordinari: le ore in favore dell industria sono sempre maggioritarie (88,4%) anche se il loro peso diminuisce in favore del commercio che dal 5,5% passa all 11,6%. Aumenta il meccanico metallurgico che nel 2013 rappresenta il 66,2% delle ore per l industria mentre non vengono richieste ore per la chimica che solo nel 2012 rappresentava il 28,4% degli interventi industriali. Interventi in deroga: cambia la distribuzione delle ore rispetto al 2012, con l industria che passa dal 28,6% al 47,6% e il commercio che dal 36,9% scende al 27,2% mentre edilizia e artigianato si attestano rispettivamente sul 15,5% e sull 8,5%. Nel comparto industriale segnaliamo la preoccupante situazione della chimica che nel 2012 rappresentava il 2,3% delle ore dell industria mentre un anno dopo schizza al 80,6%. 54

62 Tab. 7b - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - SAVONA: TIPO DI INTERVENTO PER RAMO DI ATTIVITA' (valori assoluti - valori percentuali) 2012 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,8% ,5% ,6% di cui Alimentare ,7% ,3% Meccanico e metallurgico ,9% ,1% ,7% Legno ,2% ,8% Tessile e abbigliamento ,8% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,3% ,4% ,3% Lavorazione minerali non metalliferi ,6% ,7% ,3% Carta, stampa ed editoria ,5% ,3% ,7% Installazione impianti per l'edilizia ,7% ,6% Trasporti e comunicazioni ,1% ,5% ,4% Altro ,2% Edilizia ,2% ,4% Artigianato ,2% Commercio ,5% ,9% 2013 Settori vari ,9% Ordinaria Straordinaria In deroga Totale ,0% ,0% ,0% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,3% ,4% ,6% di cui Alimentare ,6% ,7% - - Meccanico e metallurgico ,4% ,2% ,3% Legno ,7% ,3% Tessile e abbigliamento ,1% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,8% ,6% Lavorazione minerali non metalliferi ,5% ,0% - - Carta, stampa ed editoria ,0% ,6% - - Installazione impianti per l'edilizia ,1% ,8% - - Trasporti e comunicazioni ,6% ,0% ,8% Altro ,1% ,9% Edilizia ,7% ,5% Artigianato ,5% Commercio ,6% ,2% Settori vari ,3% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 55

63 Imperia Interventi ordinari: continua la crisi dell edilizia che nel 2013 assorbe l 87,3% delle ore. All interno dell industria che rappresenta il 12,7% delle ore ordinarie si segnala il peggioramento della chimica che nel 2012 incideva per il 4,6% e un anno dopo pesa per il 48,6%. Interventi straordinari: nel 2013 cambia completamente lo scenario rispetto all anno precedente. La maggior parte di ore sono autorizzate in favore del commercio (70,7%), che nel 2012 non aveva fatto richiesta di ore straordinarie, e il 29,3% per l industria, settore che nel 2012 rappresentava il 63,3% delle ore straordinarie. Interventi in deroga: il commercio è sempre il sempre in difficoltà anche se dal 69,9% scende al 49,2% mentre l industria sale dal 15,4% al 37,5%; all interno di tale comparto la quasi totalità degli interventi è destinata ai trasporti. 56

64 Tab. 7c - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - IMPERIA: TIPO DI INTERVENTO PER RAMO DI ATTIVITA' (valori assoluti - valori percentuali) 2012 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,5% ,3% ,4% di cui Alimentare ,6% Meccanico e metallurgico ,0% ,6% Legno Tessile e abbigliamento Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche 735 4,6% Lavorazione minerali non metalliferi 144 0,9% ,0% - - Carta, stampa ed editoria Installazione impianti per l'edilizia ,4% ,4% - - Trasporti e comunicazioni ,5% ,6% ,9% Altro ,5% Edilizia ,5% ,7% ,4% Artigianato ,0% Commercio ,9% Settori vari ,3% Totale ,0% ,0% ,0% 2013 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,7% ,3% ,5% di cui Alimentare ,7% - - Meccanico e metallurgico ,9% ,3% Legno Tessile e abbigliamento Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,6% Lavorazione minerali non metalliferi 862 1,8% Carta, stampa ed editoria Installazione impianti per l'edilizia ,8% Trasporti e comunicazioni ,3% ,4% Altro ,3% Edilizia ,3% ,9% Artigianato ,7% Commercio ,7% ,2% Settori vari ,7% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 57

65 La Spezia Interventi ordinari: anche nel 2013 le ore risultano equidistribuite tra industria e edilizia, con la prima che assorbe il 52,4% e la seconda il 47,6%. All interno dell industria il meccanico metallurgico fa la parte del leone in termini di ore autorizzate anche se preoccupa la situazione della chimica (24,5%) e dell installazione degli impianti per l edilizia (16,2%). Interventi straordinari: rispetto al 2012 cresce il peso dell edilizia (13,2%) e del commercio (8,1%) mentre diminuisce quello dell industria che pure continua a rappresentare il 78,8%, al suo interno nel 2013 non ci sono stati scossoni, come nel 2012 ha continuato a prevalere il meccanico metallurgico seguito dal installazione degli impianti per l edilizia. Interventi in deroga: il commercio continua a d assorbire oltre la metà delle ore (58,3%), seguito da industria (21,9%), artigianato e edilizia. Nel industria rispetto al 2012 diminuisce il peso del legno che passa dal 50,8% al 37,5% e cresce quello dell installazione degli impianti per l edilizia che dallo 0,2% si attesta al 14,2%. 58

66 Tab. 7d - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - LA SPEZIA: TIPO DI INTERVENTO PER RAMO DI ATTIVITA' (valori assoluti - valori percentuali) 2012 Ordinaria Straordinaria In deroga V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Industria ,2% ,3% ,8% di cui Alimentare ,0% Meccanico e metallurgico ,7% ,8% ,9% Legno ,4% ,8% Tessile e abbigliamento ,7% ,2% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,7% ,5% Lavorazione minerali non metalliferi ,2% ,8% ,6% Carta, stampa ed editoria ,6% ,0% Installazione impianti per l'edilizia ,6% ,9% ,2% Trasporti e comunicazioni ,5% ,3% Altro ,2% ,4% Edilizia ,8% ,8% ,2% 2013 Artigianato ,1% Ordinaria Straordinaria In deroga Commercio ,8% ,2% V.A. V.% V.A. V.% V.A. V.% Settori vari ,7% Industria ,4% ,8% ,9% Totale ,0% ,0% ,0% di cui Alimentare ,3% 968 0,2% 409 0,3% Meccanico e metallurgico ,1% ,3% ,0% Legno ,9% ,5% Tessile e abbigliamento ,7% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,5% ,6% ,7% Lavorazione minerali non metalliferi ,6% ,8% ,9% Carta, stampa ed editoria ,6% 54 0,0% ,4% Installazione impianti per l'edilizia ,2% ,1% ,2% Trasporti e comunicazioni ,6% ,7% Altro ,4% ,5% Edilizia ,6% ,2% ,8% Artigianato ,3% Commercio ,1% ,3% Settori vari ,6% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS 59

67 La Cassa Integrazione Guadagni I trimestre In Italia nel I trimestre 2014 le ore complessivamente autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni sono pari a , in diminuzione dell 1,2% rispetto al corrispondente trimestre del La diminuzione riguarda esclusivamente gli interventi ordinari (-23,4%) mentre crescono quelli in deroga e gli straordinari, rispettivamente del 14,6% e del 10,2%. Molto diversa invece è la situazione in Liguria dove nei primi 3 mesi del 2014 le ore autorizzate sono , il 40,9% in meno rispetto al I trimestre Gli interventi straordinari arrivano addirittura a dimezzarsi ma importanti ridimensionamenti avvengono anche sul fronte della deroga (-34,2%) e degli interventi ordinari (-29,1%). Tab. 1 - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN LIGURIA E ITALIA I TRIMESTRE 2013/2014 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) LIGURIA Tipologia di intervento I trimestre 2013 I trimestre 2014 Variazioni I trim 2013/2014 V.A. V. % Interventi ordinari ,1% Interventi straordinari ,5% Interventi in deroga ,2% Totale generale ,9% ITALIA Tipologia di intervento I trimestre 2013 I trimestre 2014 Variazioni I trim 2013/2014 V.A. V. % Interventi ordinari ,4% Interventi straordinari ,2% Interventi in deroga ,6% Totale generale ,2% Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS Interventi straordinari 42,4% Ore autorizzate Cassa Integrazione Guadagni Liguria - I trimestre 2014 Interventi in deroga 21,2% Interventi ordinari 36,4% 60