L A G I U N T A P R O V I N C I A L E
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- Valentino Fumagalli
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1 L A G I U N T A P R O V I N C I A L E L Anno duemilasette il giorno ventuno del mese di novembre si è riunita la Giunta Provinciale convocata per le ore 15,00 e presieduta da GIUSEPPA ROZZO in qualità di Vicepresidente con l intervento dei Signori: GASBARRA ENRICO PRESIDENTE ASSENTE AMBROSI PIERO ASSESSORE CECCHINI CLAUDIO ASSESSORE CIVITA PIER MICHELE ASSESSORE ASSENTE COLACECI AMALIA ASSESSORE MALASPINA GLORIA ASSESSORE MANZI BRUNO ASSESSORE MONTEFORTE DANIELA ASSESSORE ASSENTE NINCI PATRIZIA ASSESSORE PALUZZI EZIO ASSESSORE PANATTA ADRIANO ASSESSORE ROMANZI LUCIANO ASSESSORE ROSATI ANTONIO ASSESSORE URILLI SERGIO ASSESSORE VITA VINCENZO MARIA ASSESSORE e con la partecipazione del sottoscritto Dott. FRANCESCO COLACICCO Segretario generale ha adottato la seguente D E L I B E R A Z I O N E N. 1430/43 del 21 novembre 2007 PROT. N./ FASC. N. / Approvazione del Piano Triennale di Azioni Positive ex lege n.125/1991 e modificata dal D.Lgs 196/2000.
2 2 1430/43 OGGETTO: Approvazione del Piano Triennale di Azioni Positive ex lege n.125/1991 e modificata dal D.Lgs 196/2000. Su proposta dell On.le Presidente Enrico Gasbarra, VISTO: LA GIUNTA PROVINCIALE la Legge n. 125/1991 "Azioni Positive per la realizzazione delle parità uomo-donna nel lavoro" modificata dal D.Lgs. 196/2000 che prevede che le P.A "...predispongano Piani di Azioni Positive di durata triennale al fine di promuovere l'inserimento delle donne nell'ambito lavorativo ad ogni livello, ad ogni settore e di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità ; in particolare l'art. 7 comma 5 del D.LGS 196/2000 che stabilisce che "Le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni e tutti gli enti pubblici non economici...predispongano piani di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito rispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne; altresì, l art.57 del D.Lgs. n.165/2001 ove si indicano misure atte a creare effettive condizioni di pari opportunità e relazioni sulle condizioni oggettive in cui si trovano le lavoratrici rispetto alle attribuzioni, alle mansioni, alla partecipazione ai corsi di aggiornamento, ai nuovi ingressi, oltre all adozione di piani triennali per le azioni positive da finanziare nell ambito delle disponibilità di bilancio; la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità - 27 luglio 2007 Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche ; PREMESSO: che la Provincia di Roma valorizza la differenza di genere e persegue il principio delle pari opportunità tra persone di sesso diverso, promovendo azioni dirette a realizzarlo in ogni campo della vita civile e sociale, in primo luogo nelle scelte istituzionali di competenza degli organi provinciali (comma 3 art. 11 dello Statuto della Provincia di Roma); che in riferimento al riassetto normativo in tema di pari opportunità, di cui al DLgs 11 aprile 2006 n. 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell art. 6 della Legge 28 novembre 2005, n. 246 e dalla legislazione comunitaria, nel 2003, la Provincia di Roma pone tra i suoi obiettivi programmatici, un progetto di autoriforma dell Ente fondato, tra l altro, sul principio della democrazia di genere, di cui alla normativa nazionale e comunitaria che detta la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica; che con propria deliberazione n. 1122/56 del 23/12/2003 la Provincia adotta il proprio Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi individuando, fra i principi fondamentali cui si ispira l organizzazione, la pari dignità e pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori, nell accesso, nelle
3 3 1430/43 condizioni di lavoro, nell avanzamento professionale e di carriera, nella formazione e nell aggiornamento professionale"; che la Provincia ha istituito il Comitato Pari Opportunità con propria deliberazione n. 26/9 del 9 marzo 1990, in attuazione delle norme contrattuali (D.P.R. 268/87 e D.P.R. 333/90) e ricostituito e regolamentato detto organismo con propria deliberazione n. 8/2 del 15/1/1997, in forza della legge n. 125 del 1991 denominata Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna sul lavoro ; che al CPO compete, in particolare, progettare e proporre piani di azioni positive a favore delle lavoratrici e misure atte a consentire l effettiva parità nonché di proporre, in particolare, elaborati in ordine a criteri e modalità relativi alle seguenti materie: accesso a progressione di carriera, attribuzioni di incarichi e responsabilità, assegnazione alle strutture operative, mobilità, mansioni, formazione ed aggiornamento professionale, orari di lavoro del personale, quando si ravvisa che ci sia incidenza sulla condizione delle lavoratrici; che la Giunta nell adunanza del 20/06/2007 ha istituito un Tavolo di lavoro per la redazione del Piano Triennale di Azioni Positive, coordinato dalla Presidente del CPO, dal Capo di Gabinetto, in collaborazione con l Ufficio delle Consigliere di Parità e costituto dalla Direzione del Dip. I Risorse Umane, dalla Direzione del Dip. XI Servizi per il Lavoro e la Formazione, da rappresentanti del CPO e dalle rappresentanze sindacali dell Ente; ed ha altresì approvato il progetto Parità in Primo Piano un percorso formativo articolato in cinque workshop, destinato alle/i componenti del CPO ed alle professionalità dell Ente impegnate sui temi della parità, per elaborare proposte inerenti il piano di azioni positive - presentato dalla Consigliera di Parità provinciale al Comitato Pari Opportunità ed alla Commissione delle Elette; che il tavolo insediato il 18/9/2007 ha raccolto ed elaborato le proposte sul tema della parità e delle pari opportunità che via via sono state indicate dal progetto formativo di cui sopra, nonché dai vari settori dell Amministrazione, fungendo da cabina di regia nella programmazione degli incontri del tavolo e nella programmazione delle attività e delle iniziative per la stesura delle linee guida inerente il Piano; che in considerazione della succitata Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità - 27 luglio 2007 Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche - punto di partenza dei lavori del suddetto tavolo insediato il 18/9/ è stato quello di porre in essere azioni, anche di carattere sperimentale, che possano produrre effetti significativi a favore della conciliazione, della crescita professionale e di carriera delle donne e che possano incidere più in generale sul benessere lavorativo di 1355 lavoratrici e 1673 lavoratori della Provincia di Roma, definendo, contestualmente, un modello di intervento interdisciplinare ed interistituzionale, trasferibile sul territorio per implementare piani triennali di azioni positive finalizzati all integrazione dell ottica di genere nelle politiche dei Comuni, delle comunità montane e degli enti pubblici territoriali; che per la stesura del Piano il tavolo di lavoro si è avvalso anche della consulenza fornita dall Associazione Gender Equality Labour & Life curatrice del percorso formativo di cui sopra -e che ha avuto come punto di snodo la lettura e l analisi del sistema di lavoro della Provincia in un ottica di genere;
4 4 1430/43 che l obiettivo del Piano di Azioni Positive della Provincia di Roma è quello di integrare la dimensione di genere nell organizzazione del lavoro e nelle politiche di gestione e sviluppo del personale in un ottica di mainstreaming e di promuovere azioni tese non solo al superamento delle disparità di genere tra i lavoratori dell amministrazione, ma soprattutto a porre le basi per un piano strategico di parità a livello territoriale, con particolare attenzione alle persone in situazione di difficoltà e privilegiando la metodologia della progettazione partecipata; che, a tal fine gli assi di intervento individuati risultano essere: 1. Benessere e promozione della qualità del lavoro attraverso la rilettura dei processi aziendali critici per le pari opportunità; l individuazione delle necessità e criticità dovute alle specifiche esigenze e le discriminazioni da rimuovere per garantire la qualità del lavoro per donne e uomini all interno dell organizzazione; la promozione di un adeguato grado di benessere fisico e psicologico alimentando costruttivamente la convivenza sociale di chi vi lavora attraverso iniziative orientate a migliorare, a rendere più amichevole il contesto lavorativo. La salute come valore importante da sviluppare; 2. Formazione alle pari opportunità quale leva essenziale per l affermazione di una cultura organizzativa orientata al rispetto e alla valorizzazione delle diversità e al superamento degli stereotipi nell ottica di un generale miglioramento dei servizi resi ai cittadini ed alle imprese. La formazione e l aggiornamento del personale, ivi compreso quello con qualifica dirigenziale, contribuiscono allo sviluppo della cultura di genere innanzi tutto attraverso la diffusione della conoscenza della normativa a tutela delle pari opportunità e sui congedi parentali; 3. Comunicazione e Condivisione con azioni di sensibilizzazione rivolte alle lavoratrici e lavoratori sui diritti di parità garantiti dal contratto e dalle leggi. Assicurare inoltre, l informazione sulla risorsa che rappresenta il Comitato Pari Opportunità a cui potersi rivolgere per migliorare la conoscenza di tutta l organizzazione; 4. Conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro tema rilevante nell affrontare il diritto alla carriera delle donne attraverso azioni concrete, efficaci e misurabili individuando le esigenze relative alla realizzazione di asili nido, servizi per l infanzia, soggiorni estivi nel periodo di chiusura delle scuole, servizi di assistenza per anziani e per la famiglia, ma anche rafforzando iniziative come quella già in atto della Banca del tempo aziendale e la promozione delle Banche del tempo territoriali. Telelavoro e piani di spostamento casa-lavoro; 5. Discriminazioni, molestie. molestie sessuali, soprusi con la predisposizione delle attività per avviare il Codice di Condotta 6. Rafforzamento del Comitato Pari Opportunità Attraverso la revisione/integrazione del Regolamento del CPO in considerazione del riassetto normativo sulla parità per rafforzare il ruolo di detto organismo nella contrattazione collettiva, nella contrattazione integrativa, nella predisposizione dei piani triennali di azioni positive, nel passaggio dalle pari opportunità alla valorizzazione delle differenze. Si tratta, in ultima analisi, di promuovere una azione positiva, attraverso la quale dare efficacia all azione di parità e di pari opportunità nell Ente, in sinergia con le forze impegnate su questo tema;
5 5 1430/43 che, il Tavolo ha inteso inoltre utilizzare per la concreta applicazione del Piano Triennale di Azioni Positive le molteplici opportunità offerte dai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per svolgere e implementare le sue funzioni istituzionali; che il tavolo di lavoro, nella seduta del 19/11/2007, ha chiuso i lavori con la stesura definitiva del Piano che sarà sottoposto all approvazione della Giunta nella seduta del 21/11/2007; che alla medesima riunione ha partecipato anche la Presidente della Commissione delle elette che ha fornito nell'occasione il parere consultivo positivo al Piano per le Azioni Positive 2007/2009; VISTO: il Piano per le Azioni Positive allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale; che il dott. Antonio Calicchia, Capo di Gabinetto, nonché dirigente preposto al Servizio 2 della stessa struttura, ai sensi dell art. 49, comma 1, del T.U. 267/2000, ha espresso parere favorevole di regolarità tecnica ed ha accertato la coerenza con i programmi e gli indirizzi generali dell Amministrazione in qualità di Direttore Dipartimentale, ai sensi dell art. 16, comma 3, lett. d) della propria delibera n. 1122/56 del ; che il Ragioniere Generale, dott. Maurizio Salvi, ai sensi dell art. 49 comma 1 del T.U. 267/2000, ha espresso parere favorevole di regolarità contabile; che il Segretario Generale, dott. Francesco COLACICCO, ai sensi dell art. 97, commi 2/4 del T.U. 267/2000, e della direttiva di Giunta del , nulla osserva; a voti unanimi, D E L I B E R A 1. di approvare l'allegato Piano triennale di Azioni Positive della Provincia di Roma redatto dal tavolo di lavoro suddetto e coordinato dalla Presidente del CPO, dal Capo di Gabinetto, in collaborazione con l Ufficio delle Consigliere di Parità e costituto dalla Direzione del Dip. I Risorse Umane, dalla Direzione del Dip. XI Servizi per il Lavoro e la Formazione, da rappresentanti del CPO e dalle rappresentanze sindacali dell Ente; 2. di demandare l attuazione del Piano triennale di Azioni Positive al tavolo di coordinamento delle politiche di genere istituito con Determinazione Dirigenziale n. 171 dell 8/11/2007 e composto dalla Presidente del CPO, dalla Consigliera di Parità provinciale, dal Capo di Gabinetto e dai rappresentanti del Dip. I, Del Dip. XI, dell Ufficio Europa, della Comunicazione Istituzionale, finalizzato a rendere organiche ed integrate le azioni positive intraprese o che si intendono intraprendere in tale ambito nei vari settori dell Amministrazione, ed a promuovere nel territorio provinciale politiche di parità e della valorizzazione delle differenze. 3. di dare atto che alla copertura di oneri finanziari derivanti dall attuazione per PIANO TRIENNALE si provvederà mediante ulteriori provvedimenti di impegno della spesa.
6 6 1430/43 Quindi, LA GIUNTA PROVINCIALE Considerata l urgenza di provvedere, ad unanimità di voti, DELIBERA Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, quarto comma del Testo Unico n. 267/2000.
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24 Pag. 24 (seguito della delib.ne n. 1430/43) IL PRESIDENTE (Giuseppa Rozzo) IL SEGRETARIO GENERALE (Francesco Colacicco) La presente deliberazione, è stata pubblicata all albo pretorio dell Amministrazione Provinciale di Roma in data e vi rimarrà per 15 giorni. IL SEGRETARIO GENERALE. La presente deliberazione è divenuta esecutiva per decorrenza termini ai sensi dell art. 134, comma 3, del D.Lgs 18/08/2000, n.267 dal.. IL SEGRETARIO GENERALE Copia conforme all originale dell atto sopra descritto. Roma, lì IL SEGRETARIO GENERALE
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