Lavorare in sicurezza con le sorgenti radioattive

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lavorare in sicurezza con le sorgenti radioattive"

Transcript

1 Lavorare in sicurezza con le sorgenti radioattive Prevenire Proteggere Misurare gli effetti Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione

2 Prevenzione Anche se è banale, la regola principale per prevenire gli effetti delle sorgenti radioattive è: Utilizzare la quantità più piccola possibile Se la Attività utilizzata è inferiore a limiti fissati per legge e diversi per ogni radioisotopo, NON si applicano le normative sulla radioprotezione perché gli effetti sono trascurabili

3 La NON rilevanza radiologica delle pratiche Non sono soggette a radioprotezione le pratiche con quantità trascurabili di radioisotopi Isotopo 3 H Attività limite 5 MBq Vecchie unità 135 µci La dose efficace a cui è esposto chi manipola quantità così limitate è inferiore a 10 µsv per anno Sono escluse dalle pratiche anche materie radioattive con concentrazioni molto basse, inferiori a 1 Bq/g 14 C 32 P 33 P 35 S 125 I 500 kbq 100 kbq 500 kbq 5 MBq 50 kbq 13.5 µci 2.7 µci 13.5 µci 135 µci 1.35 µci

4 Nel caso di tubi a Raggi X Sono soggetti a radioprotezione i tubi a RaggiX con tensione anodica superiore a 30 kv con tensione anodica compresa tra 5 kv e 30 kv se l intensità di dose a 10 cm di distanza è superiore a 1 µsv/ora La legislazione assimila ai tubi a Raggi X anche le valvole e i tubi catodici (compreso il televisore e il monitor del computer) E allora? Dobbiamo preoccuparci anche per la radioprotezione del TV e del PC?

5 Tubi catodici NON sono soggetti a radioprotezione i tubi catodici (TV e monitor del PC) inseriti in apparecchiature che forniscono immagini quando la intensità di esposizione a 5 cm dalla superficie esterna della apparecchiatura è inferiore a 5 µsv/ora. Anche se la tensione anodica supera i 30 kv Tranquilli! I vostri monitor e TV non devono subire i controlli dell Esperto Qualificato!

6 Classificazione dei Laboratori I laboratori sono classificati in funzione di 1. attività totale presente in ogni momento 2. attività acquistata in un anno Perché la distinzione? Perché le sorgenti radioattive decadono e/o sono smaltite Se acquisto 1 mci di P32 ogni mese, avrò : 1. meno di 1.5 mci di attività totale presente mci di attività acquistata in un anno

7 Laboratori in esenzione (tutti voi) I limiti da rispettare sono i seguenti per i diversi radioisotopi : Isotopo Attività presente Attività annua Att. presente (vecchie unità) Att. annua (vecchie unità) 3 H 1 TBq 50 TBq 27 Ci 1351 Ci 14 C 10 GBq 500 GBq 270 mci Ci 32 P 100 MBq 5 GBq 2.7 mci mci 33 P 100 GBq 5 TBq 2.7 Ci Ci 35 S 100 GBq 5 TBq 2.7 Ci Ci 125 I 1 GBq 50 GBq 27 mci Ci Al di sotto di questi valori NON è necessario il Nulla Osta, basta la comunicazione preventiva di pratica almeno 30 giorni prima dell inizio della pratica

8 Laboratori A e B Superando i limiti indicati in tabella, si entra in categoria A (grossi laboratori, centrali nucleari) Isotopo 3 H 14 C 32 P 33 P 35 S 125 I Attività presente 1 PBq 10 TBq 0.1 TBq 100 TBq 100 TBq 1 TBq Attività annua 50 PBq 500 TBq 5 TBq 5 PBq 5 PBq 50 TBq Att. presente (vecchie unità) 27 kci 270 Ci 2.7 Ci 2.7 kci 2.7 kci 27 Ci Att. annua (vecchie unità) MCi kci Ci kci kci kci Rimanendo al di sotto dei limiti della tabella si rientra nella categoria B

9 Riassumendo ci sono 4 casi 1. Non rilevanza radiologica, cioè non devo fare nulla. Ad esempio se ho una sorgente di 14 C di attività inferiore a 500 kbq (13.5 µci) 2. Esenzione da Nulla Osta (devo soltanto comunicare l intenzione di lavorare con le sorgenti radioattive). Ad esempio se ho meno di 100 MBq (2.7 mci) di 32 P 3. Nulla Osta per laboratorio di Categoria B, ad esempio con una sorgente di 32 P di attività inferiore a 100 GBq (2.7 Ci) 4. Al di sopra di tutti i limiti è necessario il Nulla Osta per laboratorio di Categoria A

10 Perché i valori sono diversi per ogni radioisotopo La pericolosità (e quindi i limiti di legge) dei radioisotopi dipende da alcuni fattori 1. Tipo di radiazioni emesse (α β γ) 2. Energia delle radiazioni 3. Tempo di dimezzamento 4. Specie chimica e affinità con il metabolismo 5. Volatilità

11 Il più tranquillo è il Trizio 3 H Radiazioni emesse : β Energia massima : 18.6 kev Tempo di dimezzamento : 12.4 anni Note : 1. Nessun pericolo di irraggiamento esterno 2. Modesto pericolo di contaminazione interna 3. E problematico è rilevare le radiazioni del Trizio che sono troppo deboli per qualunque strumento portatile, occorre un beta-counter. 4. Lo smaltimento è costoso in rapporto ad altri radioisotopi più pericolosi.

12 Il peggiore è il 32 P Radiazioni emesse : β Energia massima : 1709 kev Tempo di dimezzamento : 14.3 giorni Note : 1. Pericolo di irraggiamento esterno, occorre proteggersi 2. Pericolo di contaminazione interna, occorre usare correttamente le sorgenti 3. E facile rilevare le radiazioni del 32 P con uno strumento portatile. 4. Lo smaltimento può essere effettuato autonomamente a costi molto bassi.

13 Dove posso effettuare la manipolazione dei radioisotopi Distinguiamo tre aree di lavoro 1. Tavolo 2. Cappa 3. Glove-box (camera a guanti) e due tipologie di zone classificate 1. Zona sorvegliata (il caso più comune) 2. Zona controllata (la cella calda) ovviamente distinguiamo i vari radioisotopi

14 Valori massimi raccomandati di attività manipolata in laboratorio (valori validi solo per le soluzioni acquose) Isotopo Zona Sorvegliata Zona Controllata Tavolo Cappa Tavolo Cappa Glove-Box 3 H 3 MBq 30 MBq 10 MBq 100 MBq 10 GBq 14 C 10 MBq 100 MBq 30 MBq 300 MBq 5 GBq 32 P 500 kbq 5 MBq 2 MBq 20 MBq 2 GBq 33 P 4 MBq 40 MBq 10 MBq 100 MBq 10 GBq 35 S 5 MBq 50 MBq 20 MBq 200 MBq 20 GBq 125 I 800 kbq 8 MBq 3 MBq 30 MBq 3 GBq

15 Il pericolo maggiore : la contaminazione interna I valori massimi raccomandati della tabella precedente indicano un limite al di sopra del quale si assume un rischio di contaminazione interna (rischio, non un danno reale) Il principio di base è semplice, si assume che: 1. Lavorando sul banco si inala non più di 1/100 della attività manipolata (ipotizzando di inalare tutto ciò che evapora) 2. Lavorando sotto cappa si inala non più di 1/ Lavorando con la glove-box si inala non più di 1/ Rispettando attentamente le norme di sicurezza la radioattività inalata o ingerita è trascurabile

16 Evitare la contaminazione interna, ridurre la esposizione esterna La esposizione esterna non può essere del tutto eliminata, però può essere facilmente ridotta con gli schermi La esposizione alle mani non può essere eliminata con gli schermi, come si può ridurre? Tempo : fate le operazioni in modo rapido ma sicuro Distanza : usate strumenti (pinze, pipettatrici, telemanipolatori) non le mani

17 Se abbiamo qualche dubbio : misuriamo Una valutazione della dose alle mani o al corpo intero può essere effettuata con un dosimetro personale, ne esistono fondamentalmente di due tipi 1. Per il corpo intero, con rivelatore fotografico 2. Per le mani con rivelatore TLD Il periodo di utilizzazione del dosimetro varia da uno a tre mesi in funzione del rischio

18 Il dosimetro più comune : il dosimetro fotografico Il dosimetro fotografico è costituto da una pellicola dosimetrica e da un contenitore, che fa parte integrante del dosimetro. Nel contenitore sono presenti tre filtri in rame (0.03 mm, 0.5 mm, 1.2 mm) e un filtro in piombo (0.8 mm), si hanno in totale 5 zone con caratteristiche differenti di attenuazione della radiazione. La pellicola dosimetrica è avvolta in un involucro opaco e può essere aperta solo in camera oscura.

19 La valutazione della dose dall annerimento della pellicola dosimetrica. a c b d Il dosimetri a, b, c, d sono stati irraggiati con dosi crescenti, l annerimento è funzione della dose. In prima approssimazione si può confrontare l annerimento con una scala di grigi tarata. Per effettuare una misura precisa si utilizza un Fotodensitometro che misura la Densità Ottica : I 0 D = Log I I 0 = Intensità luminosa entrante I = Intensità luminosa uscente

20 Sensibilità del dosimetro fotografico al variare della energia della radiazione. a c b d Il dosimetri a, b, c, d sono stati irraggiati con radiazioni energia via via crescente. La variabilità maggiore si ha in corrispondenza del filtro di Cu da 1.2 mm posto in basso a destra di ogni dosimetro. Nel dosimetro d esposto a radiazioni di 1250 kev (Co 60) l annerimento nelle zone sotto i filtri è superiore a quello nella finestra circolare (in basso a sinistra). Nel dosimetro irraggiato con radiazioni di alta energia è visibile l effetto prodotto dai fotoni Compton, che producono una sfumatura nei bordi dei filtri.

21 Vantaggi del dosimetro a Termoluminescenza (TLD) Il dosimetro fotografico è troppo voluminoso e pesante per essere utilizzato per la dosimetria alle mani Per la dosimetria alle mani si utilizzano degli anelli che hanno al loro interno un piccolo cristallo di una sostanza sensibile alle radiazioni ionizzanti La sostanza è LiF (Fluoruro di Litio) ma tanti altri Sali sono sensibili alle radiazioni, anche il NaCl! Semplicemente il LiF è il materiale migliore Il cristallo di LiF è molto piccolo (4 x 4 x 0.8 mm 3 ) Il cristallo irraggiato emette luce se viene scaldato, da qui il termine TLD : Termo Luminescence Dosimetry

22 Informazione sulla dose sotto forma di cariche intrappolate A seguito della interazione della radiazione ionizzante con il cristallo di LiF (Fluoruro di Litio), vengono liberate delle coppie di cariche elettriche (elettroni e buche). Dopo un breve percorso all'interno del cristallo gli elettroni e le buche rimangono intrappolati nei difetti reticolari della struttura cristallina. Il numero di coppie prodotte ed intrappolate nel cristallo dipende dalla energia depositata nel cristallo dalla radiazione ionizzante, quindi dipende dalla dose assorbita. Il cristallo di LiF conserva questa informazione sulla dose assorbita finché non viene scaldato..

23 1 elettrone intrappolato Il dosimetro a Termoluminescenza : la lettura della informazione A seguito del riscaldamento del cristallo termoluminescente si ha emissione di luce a causa della ricombinazione delle cariche elettriche intrappolate nei difetti reticolari. 2 3 buca intrappolata emissione di un fotone Per liberare un elettrone da una trappola occorre una certa quantità di energia; questa energia viene fornita all'elettrone intrappolato tramite il riscaldamento del cristallo (fase 1). A questo punto l'elettrone può muoversi all'interno del cristallo (fase 2) fino a raggiungere un difetto reticolare in cui è intrappolata una buca, con la quale si ricombina (fase 3) emettendo un fotone.

24 Un altro vantaggio del TLD Il cristallo TLD 1. può essere riutilizzato molte volte 2. ma la lettura cancella l informazione Il dosimetro fotografico 1. può essere impiegato una sola volta 2. ma la lettura può essere ripetuta e il dosimetro può essere conservato per tempi lunghi

Metodi di datazione di interesse archeologico

Metodi di datazione di interesse archeologico Metodi di datazione di interesse archeologico Radioattività La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi fisico-nucleari attraverso i quali alcuni nuclei atomici instabili o radioattivi

Dettagli

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Programma Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Classificazione dei Lavoratori Classificazione delle Zone Obblighi dei Lavoratori Calcolo della Dose

Dettagli

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non

Dettagli

Gestione dei rifiuti radioattivi

Gestione dei rifiuti radioattivi Gestione dei rifiuti radioattivi Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Come smaltire rifiuti contaminati da sostanze radioattive? Per la legge i rifiuti si distinguono

Dettagli

Nozioni di radioprotezione

Nozioni di radioprotezione Nozioni di radioprotezione Osvaldo Rampado S.C. Fisica Sanitaria 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Tommaso Mosso S.C. Radiodiagnostica 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino RADIOPROTEZIONE.in

Dettagli

Strumenti e dispositivi di radioprotezione

Strumenti e dispositivi di radioprotezione Strumenti e dispositivi di radioprotezione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Materiale didattico a cura della Dott.ssa Michela Lecchi La radioprotezione La radioprotezione ha come oggetto principale la

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA DI MEDICINA NUCLEARE CON SORGENTI RADIOATTIVE NON SIGILLATE

GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA DI MEDICINA NUCLEARE CON SORGENTI RADIOATTIVE NON SIGILLATE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea per l Ambiente e il Territorio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI

Dettagli

MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA DOSE EFFICACE PER I LAVORATORI ESPOSTI

MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA DOSE EFFICACE PER I LAVORATORI ESPOSTI MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA DOSE EFFICACE PER I LAVORATORI ESPOSTI Premessa La presente relazione fornisce i criteri e le modalità mediante i quali verranno valutate le dosi efficaci per lavoratori dipendenti,

Dettagli

LED GUIDA ALL ACQUISTO. Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led

LED GUIDA ALL ACQUISTO. Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led GUIDA ALL ACQUISTO Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led TIPI DI CONNETTORE E27 E14 GU10 MR16 G24 R7S vs (fluorescenti compatte) vs LAMPADINE INCANDESCENTI

Dettagli

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: XRD, XRF e ECD

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: XRD, XRF e ECD Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: XRD, XRF e ECD Dott. Pier Luca Rossi U.O. Fisica Sanitaria Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Viale Berti Pichat 6/2 QUADRO NORMATIVO PRATICHE

Dettagli

Normativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena

Normativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena Normativa di riferimento Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena 1 Comma 3 Art. 180 D.Lgs. 81/08 La Protezione dei lavoratori dalle radiazioni Ionizzanti è disciplinata

Dettagli

MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE

MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE richiedente: COMUNE DI RODENGO SAIANO -- DICEMBRE 2014-- PREMESSA Il Radon 222 ( 222 Rn) è un

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

13/11/2013. Corsodi Formazioneper ASPP/RSPP ModuloB5 per Agenziadelle Dogane. 13/11/2013 A cura di GabrieleCampurra

13/11/2013. Corsodi Formazioneper ASPP/RSPP ModuloB5 per Agenziadelle Dogane. 13/11/2013 A cura di GabrieleCampurra 1 Gabriele Campurra 2 1 Gabriele Campurra 3 Effetti sull uomo Somatici (sull individuo irradiato) Stocastici (probabilistici, casuali, statistici, differiti) Deterministici (stretta correlazione doseeffetto,

Dettagli

La nuova direttiva UE sulle sostanze radioattive nell acqua potabile

La nuova direttiva UE sulle sostanze radioattive nell acqua potabile Abteilung 29 Landesagentur für Umwelt Amt 29.8 Labor für physikalische Chemie Ripartizione 29 Agenzia provinciale per l ambiente Ufficio 29.8 Laboratorio di chimica fisica La nuova direttiva UE sulle sostanze

Dettagli

FASCICOLO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA

FASCICOLO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE FASCICOLO 6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA COMPLESSIVA STRUTTURE UNIVERSITARIE IL RETTORE Fabio Rugge IL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

RT CONTROLLO RADIOGRAFICO CORSO PER OPERATORI DI II LIVELLO TOTALE ORE : 120 (Pluri-Settoriale) - 80 (Settore Lettura Lastre) PARTE 1 - PRINCIPI DEL CONTROLLO RADIOGRAFICO 1.1) Scopo e limitazioni del

Dettagli

Radioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino

Radioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Radioprotezione: come attuarla Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Cos è la Radioprotezione? E una disciplina che si occupa della protezione

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

I SISTEMI DI RADIOPROTEZIONE NELLA STRUTTURA DI MEDICINA NUCLEARE

I SISTEMI DI RADIOPROTEZIONE NELLA STRUTTURA DI MEDICINA NUCLEARE Ufficio Stampa I SISTEMI DI RADIOPROTEZIONE NELLA STRUTTURA DI MEDICINA NUCLEARE VALUTAZIONE DEL RISCHIO E STRATEGIE PER RIDURLO In generale, la somministrazione di materiale radioattivo a pazienti sottoposti

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Documento unico formato da 7 pagine INDICE ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LEONARDO DA VINCI Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina

Dettagli

Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni ionizzanti

Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni ionizzanti Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni ionizzanti Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo t pertanto t il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto

Dettagli

Spettrometria di massa

Spettrometria di massa Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

Argomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL.

Argomenti Trattati. Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori. Sistemi di protezione presso gli acceleratori dei LNL. Argomenti Trattati Sistemi di protezione dei lavoratori e dei visitatori Sistema controllo accessi Sistema di allarme radiazioni Informazione e formazione Sistemi di protezione presso gli acceleratori

Dettagli

1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI

1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI 1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI La normativa di riferimento in materia di protezione contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti è rappresentato

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA. PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice

Dettagli

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri

Dettagli

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Attività svolte dalla Comunità Montana Ponente Savonese Giacomo Roccaforte Descrizione Sperimentazione Presso il Vivaio Isolabella

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti

Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti olution Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti ligh TEMPERATURA DI COLORE 000K 4000K 5000K 6500K CERTIFICAZIONE FOTO BIOLOGICA EN62471 E14 E27 E40 MR16 GU10 G1 G24 R7S LE LAMPADINE A LED Sfruttano

Dettagli

ELETTROGRAFIA GDV DELLE FINESTRE ENERGETICHE MIK - CELJE (riassunto)

ELETTROGRAFIA GDV DELLE FINESTRE ENERGETICHE MIK - CELJE (riassunto) ELETTROGRAFIA GDV DELLE FINESTRE ENERGETICHE MIK - CELJE (riassunto) Prof.dr. Peter Bukovec Facoltà di Chimica e Tecnologia chimica Università di Lubiana Le finestre energetiche MIK hanno un effetto positivo

Dettagli

In tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi

In tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi 1. OGGETTO E SCOPO Scopo di questa procedura è descrivere le responsabilità e le modalità di corretto confezionamento/conferimento rifiuti radioattivi per loro smaltimento, nel rispetto del D. Lgs. 230/95

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

Il concetto di stop in fotografia

Il concetto di stop in fotografia Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA Prof. Paolo ZAZZINI Ing. Nicola SIMIONATO COME FUNZIONA UNA CELLA FOTOVOLTAICA EFFETTO FOTOVOLTAICO: Un flusso luminoso che incide su un materiale semiconduttore opportunamente

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

Azienda Ospedaliera Policlinico di Tor Vergata - Roma

Azienda Ospedaliera Policlinico di Tor Vergata - Roma Azienda Ospedaliera Policlinico di Tor Vergata - Roma Corso di formazione obbligatoria sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro La sicurezza ed il lavoro con le Radiazioni Ionizzanti (Art. 22, D.Lgs.

Dettagli

GESTIONE FATTURE (VELINE)

GESTIONE FATTURE (VELINE) GESTIONE FATTURE (VELINE) Sommario Importazione Veline da Excel... 2 Generazione di una Velina da uno o più Ordini... 3 Creazione di una Velina prelevando i prodotti da più Ordini... 4 Gestione scadenze

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: RAVENNA

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: RAVENNA Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: RAVENNA Dott. Pier Luca Rossi U.O. Fisica Sanitaria Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Viale Berti Pichat 6/2 QUADRO NORMATIVO PRATICHE

Dettagli

Modulo di Registrazione RIFIUTI RADIOATTIVI. Sopralluogo

Modulo di Registrazione RIFIUTI RADIOATTIVI. Sopralluogo Pagina 1 di 6 Sopralluogo Materiale a corredo del sopralluogo: dosimetri personale e integratore, geiger, camera a ionizzazione Si No copia dei N.O. ex art. 27 D. Lgs. 230/95 o convalida di autorizzazione

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI I pannelli solari utilizzano l'energia solare per trasformarla in energia utile e calore per le attività dell'uomo. PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI

Dettagli

NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012

NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012 NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012 ISTITUTO L.PIRELLI - ROMA EMISSIONE DI NEUTRONI LENTI DA PLASMA IN CELLA ELETTROLITICA DOMENICO CIRILLO PRESUPPOSTI IN QUESTA PRESENTAZIONE SI ILLUSTRANO EVIDENZE

Dettagli

N. 2 / 14 MESSAGGIO MUNICIPALE CONCERNENTE UN CREDITO DI FR. 146'000. PER LE INFRASTRUTTURE DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA

N. 2 / 14 MESSAGGIO MUNICIPALE CONCERNENTE UN CREDITO DI FR. 146'000. PER LE INFRASTRUTTURE DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA N. 2 / 14 MESSAGGIO MUNICIPALE CONCERNENTE UN CREDITO DI FR. 146'000. PER LE INFRASTRUTTURE DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA Tenero, 10 febbraio 2014 Preavviso: gestione Lodevole Consiglio comunale, Signore

Dettagli

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione V Convegno Nazionale NAD 10 Anni di impegno guardando al futuro DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione Fabio Chiaravalli - SOGIN Direttore Ambiente,

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO

LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO SCHEDA LA PERSONALIZZAZIONE DEL PASSORTO Per personalizzazione si intente la parte del documento compilata dall ufficio emittente, che solitamente si riduce alla cosiddetta pagina dati ossia quella che

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE La tecnologia oggi permette di effettuare misure di grandezze elettriche molto accurate: precisioni dell ordine dello 0,1 0,2% sono piuttosto facilmente raggiungibili. corrente:

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI

I CIRCUITI ELETTRICI I CIRCUITI ELETTRICI Ogni dispositivo elettronico funziona grazie a dei circuiti elettrici. Le grandezze che descrivono un circuito elettrico sono: l intensità di corrente elettrica (i), cioè la carica

Dettagli

Collegamento a terra degli impianti elettrici

Collegamento a terra degli impianti elettrici Collegamento a terra degli impianti elettrici E noto che il passaggio di corrente nel corpo umano provoca dei danni che possono essere irreversibili se il contatto dura troppo a lungo. Studi medici approfonditi

Dettagli

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011 Pagine 1 di 5 INDICE 1) Scopo e campo di applicazione 2) Riferimenti 3) Risorse e responsabilità 4) Applicabilità 5) Metodo di prova con strumentazione portatile 6) Registrazione ed archiviazione dei documenti

Dettagli

ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO

ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO According Dangerous Road è un accordo che regola il trasporto di merci pericolose in tutto il mondo ed è stipulato fra la maggior parte delle nazioni, che devono rispettarlo

Dettagli

ECCO COME FUNZIONA. Ti mostriamo ora come acquistare un volantino.

ECCO COME FUNZIONA. Ti mostriamo ora come acquistare un volantino. ECCO COME FUNZIONA Riteniamo importante che l esecuzione di un ordine online debba avvenire nel modo più rapido possibile. Al giorno d oggi si ha infatti molto altro da fare che rimanere seduti davanti

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

La radioattività e la datazione al radio-carbonio

La radioattività e la datazione al radio-carbonio 1 Espansione 2.2 La radioattività e la datazione al radio-carbonio Henry Becquerel. I coniugi Pierre e Marie Curie. La radioattività La radioattività è un fenomeno naturale provocato dai nuclei atomici

Dettagli

IL CONTATORE ELETTRONICO:

IL CONTATORE ELETTRONICO: IL CONTATORE ELETTRONICO: COME UTILIZZARLO E I VANTAGGI 1 PREMESSA Il contatore elettronico è un sistema destinato a cambiare in termini di semplicità, trasparenza e rapidità il rapporto tra SIE srl e

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE RICHIESTA DEL CLIENTE/DATORE DI LAVORO L input

Dettagli

Sistema automatizzato per lo studio della fisica nucleare - multicanale automatizzato

Sistema automatizzato per lo studio della fisica nucleare - multicanale automatizzato Sistema automatizzato per lo studio della fisica nucleare - multicanale automatizzato Premessa La comprensione dei fenomeni fisici che riguardano l energia atomica e nucleare è necessaria per condividere

Dettagli

Certificazione Energetica

Certificazione Energetica CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più Le operazioni più comuni Le operazioni più comuni Personalizzare l interfaccia Creare un nuovo file Ieri ci siamo occupati di descrivere l interfaccia del nuovo Office, ma non abbiamo ancora spiegato come

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE

P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE ELABORATO P.S.C. Allegato 8 VALUTAZIONE PREVENTIVA RISCHIO RUMORE Pagina 1 di 10 1. BIBLIOGRAFIA... 3 2. VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AL RUMORE. 4 2.1 PREMESSA... 4 2.2 FASCE DI ESPOSIZIONE...

Dettagli

Paola Angelini. Servizio Sanità pubblica

Paola Angelini. Servizio Sanità pubblica Paola Angelini Servizio Sanità pubblica Modena, 1 aprile 2011 D.Lgs. 230/95 e s.m.i. detenzione = impiego comunicazione preventiva nulla osta all'impiego Categoria B Categoria A LIMITI LIMITI INFERIORI

Dettagli

Note Operative per Accedere alla Posta Elettronica Certificata (PEC) Obbligo Iscrizioni 2011

Note Operative per Accedere alla Posta Elettronica Certificata (PEC) Obbligo Iscrizioni 2011 Note Operative per Accedere alla Posta Elettronica Certificata (PEC) Obbligo Iscrizioni 2011 Indirizzo web = https://webmail.pec.leonet.it/ E possibile accedere anche dal nostro sito www.agriro.net (alias

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

XRF - Fluorescenza a raggi X

XRF - Fluorescenza a raggi X XRF - Fluorescenza a raggi X La Fluorescenza a raggi X (X-Ray-Fluorescence) è una metodologia che consente di determinare la composizione qualitativa e quantitativa di solidi, liquidi e polveri, usando

Dettagli

PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI RISPARMIO ENERGETICO

PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI RISPARMIO ENERGETICO IPIA C.A. DALLA CHIESA OMEGNA PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO classi 4 e 5 TIEL TIM a.s. 2011/2012 PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI RISPARMIO ENERGETICO prof. Massimo M. Bonini COMPONENTI ELETTRICI

Dettagli

Nascita e morte delle stelle

Nascita e morte delle stelle Nascita e morte delle stelle Se la materia che componeva l universo primordiale fosse stata tutta perfettamente omogenea e diffusa in modo uguale, non esisterebbero né stelle né pianeti. C erano invece

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

(Versione Gas 4) Manuale d istruzione

(Versione Gas 4) Manuale d istruzione (Versione Gas 4) Manuale d istruzione GAS MEASUREMENT INSTRUMENTS LTD. PRIMA DELL USO 1.Verificare che lo strumento non abbia dei guasti. 2.Verificare gli accessori. 3.Leggere il manuale d uso. 4.Accendere

Dettagli

Scanner serie i5000. Informazioni sul codice patch. A-61801_it

Scanner serie i5000. Informazioni sul codice patch. A-61801_it Scanner serie i5000 Informazioni sul codice patch A-61801_it Informazioni sul codice patch Sommario Dettagli sul modello patch... 4 Orientamento del modello patch... 5 Dettagli sul modello di barra...

Dettagli

Informatica pratica. L'immagine digitale

Informatica pratica. L'immagine digitale Informatica pratica L'immagine digitale Riassunto della prima parte Fino ad ora abbiamo visto: le cose necessarie per utilizzare in modo utile il computer a casa alcune delle tante possibilità dell'uso

Dettagli

Blanke Profilo di chiusura

Blanke Profilo di chiusura Dati tecnici Blanke Profilo di chiusura per la chiusura decorativa e sicura dei bordi nei rivestimenti di piastrelle Utilizzo e funzioni: Blanke Profilo di chiusura è un profilo speciale per la protezione

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di

Dettagli

Istruzioni. Gruppo 1 : Set ID code XX, dosimetri n 1,2, 10 (esposizione bassa) Gruppo 2 : Set ID code XX, dosimetri n 11,12, 20 (esposizione alta)

Istruzioni. Gruppo 1 : Set ID code XX, dosimetri n 1,2, 10 (esposizione bassa) Gruppo 2 : Set ID code XX, dosimetri n 11,12, 20 (esposizione alta) Istruzioni 1. Applicare le etichette ricevute per posta su ogni dosimetro; 2. suddividere i dosimetri in due gruppi e imbustarli in due buste distinte radon impermeabili nel seguente modo (10 dosimetri

Dettagli

Vernici isolanti per risparmio energetico?

Vernici isolanti per risparmio energetico? DOCUMENTO DI CHIARIMENTO 10 febbraio 2016 Vernici isolanti per risparmio energetico? ANIT,, pubblica periodicamente documenti di approfondimento o chiarimento sulla normativa di efficienza energetica e

Dettagli

CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012. Illuminazione architettonica per interni.

CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012. Illuminazione architettonica per interni. CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012 Illuminazione architettonica per interni. Illuminazione a LED: campi di applicazione: Le ridotte dimensioni e la possibilità di realizzare un ampia gamma di colori di luce,

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello

Dettagli

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA N 04 MODALITA DI INDOSSAMENTO DEI FACCIALI FILTRANTI

SCHEDA INFORMATIVA N 04 MODALITA DI INDOSSAMENTO DEI FACCIALI FILTRANTI SCHEDA INFORMATIVA N 04 MODALITA DI INDOSSAMENTO DEI FACCIALI FILTRANTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3.

Dettagli