Relatore: dott. Andrea Cavallero S.O.C. Cardiologia UTIC Ospedale Cardinal Massaia Asti
|
|
- Paola Casati
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Corso di Laurea in Infermieristica Sede di Asti ADVANCES IN CARDIAC ARRHYTHMIAS and GREAT INNOVATIONS IN CARDIOLOGY XXIX GIORNATE CARDIOLOGICHE TORINESI Torino 27 ottobre 2017 PREVENZIONE SECONDARIA NELLA PERSONA AFFETTA DA SINDROME CORONARICA ACUTA: EDUCAZIONE ALL AUTOGESTIONE DELL ATTIVITA FISICA Secondary prevention in patients suffering from Acute Coronary Sindrome: physical activity self-management Relatore: dott. Andrea Cavallero S.O.C. Cardiologia UTIC Ospedale Cardinal Massaia Asti
2 SINDROME CORONARICA ACUTA (SCA) Occlusione parziale, totale o intermittente di una coronaria STEMI Angina instabile R T P Q S NSTEMI R P Q R S T P Q T S
3 FUMO DI SIGARETTA IPERCOLESTEROLEMIA DIABETE OBESITA ALCOL IPERTENSIONE STRESS FARMACI FAMIGLIARITA SEDENTARIETA 50% RISCHIO MALATTIA CORONARICA [Giannuzzi et al. LG 2006]
4 ATTIVITA FISICA: Riduzione del 50% di complicanze cardiovascolari [Greco et al. 2014] effetto antitrombotico stress pressione arteriosa HDL aritmie maligne Controllo fattori di rischio Più del 30% della popolazione completamente sedentaria [PASSI ] Tasso di sedentarietà più alto del nord Italia [PASSI, ] Ultimo posto tra le nazioni che svolgono attività fisica regolare in UE [European Commission, 2014]
5 OBIETTIVI: Indagare la quantità e la qualità delle informazioni fornite ai pazienti in termini di attività fisica e la loro aderenza Ideare un programma di prevenzione delle recidive basato sull attività fisica Valutare la praticità e l applicabilità clinica del programma AMBULATORIO DI PREVENZIONE SECONDARIA E FOLLOW-UP CARDIOLOGICO S.O.C. di Cardiologia UTIC Osp. Cardinal Massaia Correzione Stili di vita Fattori di rischio Incontri e telefonate SCA Età < 75 anni Attività fisica?
6 QUESTIONARIO TELEFONICO Pazienti dimessi dall ambulatorio di follow-up da luglio 2015 a maggio 2016 con diagnosi di stemi, nstemi e angina Quantità e qualità delle informazioni ricevute in regime di ricovero sull attività fisica da svolgere a domicilio ai fini della prevenzione secondaria Aderenza all attività fisica eventualmente consigliata
7 IL CAMPIONE: 86 pazienti UOMINI ANGINA NSTEMI DONNE 48 STEMI
8 15 x1 IL CAMPIONE: 20 x2 (9) 30 x2 (5) 10 x3 (2) 15 x3 (3) 20 x3 (4) 30 x1 15 x7 (2) 20 x7 (2) 30 x7 (11) 60 x7 (5)
9 2Hx1 ADERENZA ALL ATTIVITA FISICA: 30 x2 (3) 1Hx2 (6) 1,5Hx2 2Hx2 20 x3 (3) 30 x3 1Hx3 (5) 1Hx4 (2) 30 x5 (3) 1,5Hx7 (2) 45 x5 (2) 1 x5 1,5Hx5 1Hx6 20 x7 (3) 30 x7 (9) 45 x7 (3) 1Hx7 (9)
10 Efficacia dell attività fisica nella prevenzione di recidive Difficoltà logistiche nell accesso a Cardiologie Riabilitative Scarsa qualità e quantità degli interventi educativi nella S.O.C. Stratificazione del rischio preliminare Programma di prescrizione ed educazione all autogestione dell attività fisica a completa gestione infermieristica inserito nel percorso di follow-up ambulatoriale della cardiologia di Asti Sicurezza Aumentare l aderenza all attività fisica nei pazienti affetti da SCA
11 Diagnosi di SCA Intervento educativo IL PROGRAMMA:
12 Diagnosi di SCA DIMISSIONE W2 CONTATTO TELEFONICO 1 MESE INCONTRO AMBULATORIALE Intervento educativo Stratificazione del rischio e assegnazione del protocollo Frazione di eiezione 6 minutes Rivascolarizzazione walking test completa o incompleta Grado di sedentarietà con GPAQ Condizioni di rischio (aritmie, anemia ) Avvio attività fisica Secondo 6 minutes walking test Monitoraggio Rischio lieveallenamenti, Rischio moderato sintomi e Rischio valori scala elevato di borg Aggiornamento della cartella infermieristica W10 CONTATTO TELEFONICO FE > 55% Rivascolarizzazione completa 3 MESI Attivo INCONTRO AMBULATORIALE 6 MESI INCONTRO AMBULATORIALE Ax2 A1x2 A1x3 Terzo Ax3 6 minutes walking 30x2/7 20x3/7test Monitoraggio 20x3/7 +5 allenamenti, ogni +5 ogni sintomi e valori scala di borg +5 ogni 15gg Aggiornamento 4w della cartella 4w infermieristica 30x2/7 +5 ogni 15gg Quarto 6 minutes walking test Monitoraggio allenamenti, sintomi e valori scala di borg Aggiornamento della cartella infermieristica Avvio attività aerobica dopo prova da sforzo IL PROGRAMMA:
13 LA SPERIMENTAZIONE: APPLICABILITA PRATICITA Arruolamento di 4 pazienti: dimissione sesso età diagnosi incontro prot. 29/07 M 61 NSTEMI 01/09 A1 28/07 M 51 Angina 01/09 A 28/07 M 53 STEMI 09/09 C 30/07 M 55 STEMI 09/09 B
14 CONCLUSIONI: Fumo Dieta Elaborazione modulistica Stratificazione rischio Protocolli Ambulatorio di prevenzione secondaria e follow-up cardiologico ATTIVITA FISICA Incontri e telefonate obesità Aderenza alla terapia Realizzazione di protocolli di prescrizione basati su stratificazione del rischio
15 GRAZIE PER L ATTENZIONE
Progetto Giulietta- Educazione al paziente dimesso dopo Sindrome Coronarica Acuta. l esperienza delle tre Cardiologie dell Azienda USL di Bologna
Bologna, 20 settembre 2012 Progetto Giulietta- Educazione al paziente dimesso dopo Sindrome Coronarica Acuta l esperienza delle tre Cardiologie dell Azienda USL di Bologna Roberta Baletti Coordinatrice
DettagliAssessorato Politiche per la Salute. La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna.
La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna clara curcetti Reggio Emilia, 25 settembre 2009 XIII CONFERENZA NAZIONALE HPH IL CONTESTO Patologia cardiovascolare
DettagliUnità Operativa di Cardiologia I UTIC / Area critica Ospedale San Camillo - Forlanini ROMA. R.Piccari, S.Bartolini, F.Fiori
Unità Operativa di Cardiologia I UTIC / Area critica Ospedale San Camillo - Forlanini ROMA R.Piccari, S.Bartolini, F.Fiori Riva del Garda 15/11/2012 Background scientifico Le sindromi coronariche acute
DettagliINDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio
INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio 2008 al primo semestre 2010 Premessa La Riabilitazione
DettagliSTEMI la fase cronica
dal 1846 STEMI la fase cronica 21 gennaio 2017 Giovanni Pasanisi U.O. di Cardiologia, Ospedale del Delta, AUSL di Ferrara Stratificazione prognostica post-stemi Aspetti di terapia Prevenzione secondaria
DettagliIl programma regionale della prevenzione: La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari
Il programma regionale della prevenzione: La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari Antonio Brambilla Pierluigi Macini DG Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna
DettagliANTONIO MAGGI Fondazione Poliambulanza
Percorsi terapeutici tra acuzie e cronicità: la legge regionale 23/2015 Cardiologia e pneumologia riabilitative quali strategie e sinergie ANTONIO MAGGI Fondazione Poliambulanza TERRITORIO Il crescente
DettagliLa Cardiologia Riabilitativa del Paziente dopo Rivascolarizzazione Percutanea: Tutto a Tutti?
La Cardiologia Riabilitativa del Paziente dopo Rivascolarizzazione Percutanea: Tutto a Tutti? Roberto F.E. Pedretti I.R.C.C.S. Fondazione Salvatore Maugeri Istituto Scientifico di Pavia Istituto Scientifico
DettagliMa si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?
Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza
DettagliIn-hospital outcome and management of patients with Acute Coronary Syndrome and Diabetes in Lombardia: insights from the "ACS and Diabetes Registry
In-hospital outcome and management of patients with Acute Coronary Syndrome and Diabetes in Lombardia: insights from the "ACS and Diabetes Registry Dott. A. Demarchi IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia
DettagliIL RECUPERO OCCUPAZIONALE NELL'AMBITO DEL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE DEL PAZIENTE CARDIOPATICO: ASPETTI CLINICI E RELAZIONALI
IL RECUPERO OCCUPAZIONALE NELL'AMBITO DEL PROGETTO RIABILITATIVO INDIVIDUALE DEL PAZIENTE CARDIOPATICO: ASPETTI CLINICI E RELAZIONALI Dott.ssa Manuela Gavioli Responsabile U.O.S.D. Cardiologia Riabilitativa
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all insorgenza dei sintomi. Relatori: Dott. A. Bonso Dott. G. Bilardo Dott. C. Piergentili 12 febbraio
DettagliLo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza
Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza Lo Studio QUADRI Federica Michieletto Servizio sanità pubblica Direzione per
DettagliIl PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo
RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN RETE Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo Significativo
DettagliValutare la prevenzione: trasparenza, confronto, indicatori.
Valutare la prevenzione: trasparenza, confronto, indicatori. Malattie cardiovascolari Laura Ferrari Dipartimento di Prevenzione Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento Padova, 4 novembre 2011
DettagliL analisi dei bisogni di salute nella popolazione della Regione Lazio
L analisi dei bisogni di salute nella popolazione della Regione Lazio Nera Agabiti Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio Episcopio Salone Riario Borgo di Ostia Antica 7 novembre 2013 LEGGE 189/2012..
DettagliSISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute
Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche
DettagliEVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO
EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per ASL di residenza: proporzione di pazienti sopravvissuti
DettagliIl follow-up del paziente sottoposto a rivascolarizzazione coronarica percutanea
Il follow-up del paziente sottoposto a rivascolarizzazione coronarica percutanea Il follow up dei pazienti dimessi dopo una pci non ha un percorso uniforme. Sono diversi gli studi che dimostrano non solo
DettagliL IMPORTANZA della L importanza dell organizzazione. ORGANIZZAZIONE nelle reti specialistiche:
L IMPORTANZA della L importanza dell organizzazione ORGANIZZAZIONE nelle reti specialistiche: nelle RETI SPECIALISTICHE: lo STEMI Lo S T E M I Sebastiano Marra, FESC Direttore SEBASTIANO Dipartimento Cardiovascolare
DettagliANNI Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2 1) Regione: PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 Regione Autonoma della Sardegna ANNI 2010-2012 2) Titolo del progetto
DettagliLa rete postsindromecoronarica. Consensusnazionale. Zoran Olivari Dipartimento cardiovascolare, Ospedale Cà Foncello, Treviso
La rete postsindromecoronarica Consensusnazionale Zoran Olivari Dipartimento cardiovascolare, Ospedale Cà Foncello, Treviso Treviso, 5 novembre 2015 La rete postsindrome coronarica Dalconsensus nazionale
DettagliLA CARDIOLOGIA DI IMOLA
LA CARDIOLOGIA DI IMOLA e le sue PROSPETTIVE Dott. C. Antenucci Direttore dell U.O. di Cardiologia ed UTIC Imola, 27 Giugno 2009 UTIC RIA CARD DEA USI MURG PS La cardiologia nel DEA Il dolore toracico
DettagliIL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI
IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI 2013-2016 Dott.ssa Di Vincenzo Marina Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche Ancona, 16
DettagliINTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.
INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliPROGETTO PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI
Direzione Generale V Politiche Sanitarie, Risorse Naturali e Tutela Ambientale Servizio Igiene e Prevenzione PROGETTO PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI
DettagliPrevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Montona, Croazia 10 Giugno 2014 Dr.ssa Laura Beltrame CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE s.r.l. PRESIDIO OSPEDALIERO
DettagliLA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA
LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA Silvana Piazzi, Roberto Bettini, Antonella Lama, Laura Valentini, con la collaborazione di Moratti Elisa Le malattie
DettagliLa Cardio-Riabilitazione. Riabilitazione: nuova opportunità per i pazienti cardiopatici
La Cardio-Riabilitazione Riabilitazione: nuova opportunità per i pazienti cardiopatici Dott. Giovanni Pasanisi Unità Operativa di Cardiologia Ospedale del Delta, AUSL di Ferrara Definizione di riabilitazione
DettagliLa ricerca: significati, ambiti ed opportunità per le professioni sanitarie. Paola Di Giulio, Torino Reggio Emilia, 2 dicembre 2011
La ricerca: significati, ambiti ed opportunità per le professioni sanitarie Paola Di Giulio, Torino Reggio Emilia, 2 dicembre 2011 Alcune premesse di base Necessità di collegamento tra ricerca e pratica
DettagliScompenso cardiaco: Prevenzione secondaria
4th TURIN CARDIOVASCULAR NURSING CONVENTION Scompenso cardiaco: Prevenzione secondaria PL. Temporelli Angela Zappia Fondazione Salvatore Maugeri, IRCCS, Veruno Divisione di Cardiologia Riabilitativa Scompenso
DettagliINNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ I NUOVI TOOLS PER LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. Dott.ssa Alessandra Taraschi MMG ASL Città di Torino
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ I NUOVI TOOLS PER LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE Dott.ssa Alessandra Taraschi MMG ASL Città di Torino Un nuovo tool in prevenzione secondaria. Prevenzione secondaria.. Perché?
DettagliDimissioni. Arrivederci e grazie? Indagine sui bisogni informativi alla dimissione del paziente
Dimissioni Arrivederci e grazie? Indagine sui bisogni informativi alla dimissione del paziente M. Di Stefano, A. Sansalone, R. Vicari 7 Congresso Infermieristico I tre volti della sindrome coronarica acuta
DettagliCome migliorare l organizzazione per la cura dei pazienti con Scompenso Cardiaco?
FERRANTE SAMUELA Bologna 24 gennaio 2014 Di fronte alla nuova pandemia lo in Italia E IN CONTINUO AUMENTO 2 causa di ricovero ospedaliero 2% della spesa complessiva dei SSN Alla luce di questi dati si
DettagliRiabilitazione dopo sindrome coronarica acuta
Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie
DettagliLe reti per i pazienti con infarto miocardico senza sopraslivellamento di ST (NSTEMI)
Antonio Manari U.O. Cardiologia Interventistica Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova Reggio Emilia Le reti per i pazienti con infarto miocardico senza sopraslivellamento di ST (NSTEMI) S. Margherita 16
DettagliCONVEGNO CARD TRIVENETO 2017
CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017 Il management di iniziativa di fronte alla sfida dell integrazione istituzionale, organizzativa e assistenziale Udine,13 ottobre 2017 Relazione: La sinergia tra Distretto e
DettagliC.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello. S.C. Cardiologia Rivoli
C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello S.C. Cardiologia Rivoli L EPIDEMIA DEL MILLENNIO COS E LO SCOMPENSO CARDIACO E un deficit della funzione di pompa del cuore con incapacità di assicurare una adeguata
DettagliProgetto Porta a spasso il tuo cuore
Progetto Porta a spasso il tuo cuore FITWALKING IN PAZIENTE CON SINDROME CORONARICA ACUTA 24 ottobre 2015 U.T.I.C - OSP. S. G. BOSCO - ASL TO2 R. Figus L Celozzi U.T.I.C - OSP. S. G. BOSCO - ASL TO2 R.
DettagliPerché vieni qui vagando per i pascoli a cercare il vento? Gilgamesh
Perché vieni qui vagando per i pascoli a cercare il vento? Gilgamesh Definizione Si intende per MONTAGNOTERAPIA un originale approccio metodologico a carattere terapeutico e riabilitativo e/o socio educativo,
DettagliCASO CLINICO COME OTTENERE L ADERENZA ALLA TERAPIA E RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI: LA RETE POST SINDROME CORONARICA ACUTA
Aggiornamenti in Cardiologia Autunno 2015 Treviso, 5 novembre 2015 COME OTTENERE L ADERENZA ALLA TERAPIA E RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI: LA RETE POST SINDROME CORONARICA ACUTA CASO CLINICO dott.ssa
DettagliTreviso, febbraio 2014
Tutoring Cardiologico ad alta specialità L implementazione della cura ospedaliera del paziente con Sindrome Coronarica acuta: Metodologie pratiche ed opinioni a confronto diretto Treviso, 10-11 febbraio
DettagliEVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO
EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi
Dettagli1991 stage di una settimana c/o Cardiologia Osp. S. Raffaele (San Donato Milanese-MI)
Curriculum vitae Nome Biondi Antonella Data e luogo di nascita 10/12/1961 - Torino Residente Torino - C.so Montegrappa n 42 e-mail: antonella.biondi@unito.it / biondi@asl3.to.it C.F: BNDNNL61T50L219I La
DettagliPrevenzione innanzitutto
Prevenzione innanzitutto Dr.ssa Annalisa Bertoldi Cardiologia Riabilitativa Villa Rosa Pergine Valsugana La Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari Le MCV rappresentano tuttora la principale causa di
DettagliPiano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON ICTUS Versione III Aprile 2012 1 FASE 1: IDENTIFICAZIONE
DettagliRuolo dello psicologo in cardiologia
Advances in Cardiac Arrhythmias and Great Innovations in Cardiology - XXVII Giornate Cardiologiche Torinesi Ruolo dello psicologo in cardiologia Dott.ssa Stefania Molinaro Psicologa e psicoterapeuta Torino
DettagliCAPITOLO 5. LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA
CAPITOLO 5 LA CARDIOLOGIA RIABILITATIvA Che cos è la cardiologia riabilitativa? Un tempo la cura dell infarto miocardico comprendeva periodi prolungati di riposo a letto e di ricovero in ospedale. Il recupero
Dettagli(a) la fase della prevenzione
(a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco
DettagliLa riabilitazione cardiologica dopo rivascolarizzazione Come si programma e si misura l efficacia di un training fisico personalizzato
www.fisiokinesiterapia.biz La riabilitazione cardiologica dopo rivascolarizzazione Come si programma e si misura l efficacia di un training fisico personalizzato Premessa (1) Da un censimento delle strutture
DettagliErcole Vellone, PhD Rosaria Alvaro, MSN Università di Roma Tor Vergata
Ercole Vellone, PhD Rosaria Alvaro, MSN Università di Roma Tor Vergata Definire il self-care nello scompenso cardiaco (SC) Illustrare I principali risultati sullo studio del self-care condotto dalla Cattedra
Dettagli8 marzo Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere
8 marzo 2011 Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere 5 5 Prevalenza dei Fattori di Rischio in Italia (Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare) DONNE SBDP mmhg BLOOD
DettagliQualità di vita dopo SCA Indagine sui nostri pazienti
Qualità di vita dopo SCA Indagine sui nostri pazienti Lucia Pedrazzini Infermiera specializzata in cure intensive Piergiorgio Zini Infermiere in cure intensive Niki Scarpellini Infermiere in cure intensive
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliSCOMPENSO CARDIACO IN PIEMONTE E VALLE D AOSTA: Risultati dell indagine del gruppo infermieri ANMCO Regionale.
CONVENGO REGIONALE CONGIUNTO PIEMONTE VALLE D AOSTA ANMCO SIC TORINO, 31 Marzo 2017 SCOMPENSO CARDIACO IN PIEMONTE E VALLE D AOSTA: Risultati dell indagine del gruppo infermieri ANMCO Regionale. CPSI Boldrin
DettagliClinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA
Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.
DettagliPOTENZIALITÀ DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA BASATI SUI DATI RIFERITI: IL SISTEMA PASSI
POTENZIALITÀ DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA BASATI SUI DATI RIFERITI: IL SISTEMA PASSI Le analisi sull uso dei farmaci: metodi ed esperienze in Italia Gianluigi Ferrante - Istituto Superiore di Sanità, CNRVF
DettagliV Corso Interattivo con i Medici di Medicina Generale. Approccio alle problematiche cardiovascolari nel paziente iperteso.
S.C. Medicina Interna 1 Direttore: Dott. F. Orlandini Ospedale Sant Andrea USL 5 Spezzino In collaborazione con Settore Aggiornamento e Formazione ASL 4 Chiavarese V Corso Interattivo con i Medici di Medicina
DettagliLa Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì
La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio
DettagliLa diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI
La diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI Massimo O. Trinito Asl Roma C - Coordinatore regionale PASSI Roma, 14 giugno 2011 La Sorveglianza
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliTrattamento della cardiopatia ischemica del paziente diabetico. Pasquale Caldarola
Trattamento della cardiopatia ischemica del paziente diabetico Pasquale Caldarola Bari 27 Settembre 2017 1 Terapia della SCA Controllo glicemico UO Cardiologia Ospedale San Paolo Bari 2 3 Terapia della
DettagliRIABILITAZIONE AMBULATORIALE
DIRETTORE Dr. Marco Sicuro - COORDINATORE INFERMIERISTICO AFD Gisella Romeo Piera M. Donà 24 Ottobre 2015 RIABILITAZIONE AMBULATORIALE Vantaggi e svantaggi S.S. RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA S.C. CARDIOLOGIA
DettagliPaziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con scompenso cardiaco Classificazione
DettagliGiuseppe Favretto. UO di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva O. Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV)
Giuseppe Favretto UO di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva O. Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV) poche analogie / tante differenze Riabilitazione Cardiovascolare (WHO-ESC
DettagliCardioAlessandria Settembre L organizzazione slow. Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste
CardioAlessandria 22-23 Settembre 2017 L uomo, il cuore e la tecnologia: impatto della medicina narrativa e dell organizzazione slow L organizzazione slow Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste
DettagliMalattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana
Malattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana I dati delle rilevazioni multicentriche del CNESPS Luigi Palmieri, Angela Spinelli, Maria Masocco Centro Nazionale di Epidemiologia,
DettagliSINDROME CORONARICA ACUTA
SINDROME CORONARICA ACUTA Terapia antiaggregante e anticoagulante Quale e per quanto tempo Silvia Brach Prever Cardiologia Ospedale San Giovanni Bosco STUDI SUGLI ANTIAGGREGANTI Terapia antiaggregante
DettagliPiano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON SCOMPENSO CARDIACO Versione III Aprile 2011 1 FASE 1:
DettagliMMG partecipanti. Stefano Quadrelli Antonella Silletti Pietro Speziali Andrea Verri
MMG partecipanti Roberto Casadio Giuliano Ermini Vincenzo Lafratta Carla Marzo Giampiero Mazzoni Stefano Quadrelli Antonella Silletti Pietro Speziali Andrea Verri la Tabella 1 MMG 9 Assistiti 15 anni 13471
DettagliProgetto PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI. (Età < 80 anni)
Allegato 3 Progetto PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HAN GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI RACCOLTA DATI CLINICI E MONITORAGGIO DEL PROFILO DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTI CON 1 INFARTO
DettagliSorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Sorveglianza PASSI Asl Roma D Risultati dell indagine PASSI 2009-2012 nella prevenzione del rischio cardiovascolare Dr.ssa Rosanna Trivellini Coordinatore Aziendale Sorveglianza
DettagliL esperienza dell infermiere di transizione e di quello delle AFT (Medicina d iniziativa) Anna Maria Cammilli
L esperienza dell infermiere di transizione e di quello delle AFT (Medicina d iniziativa) Anna Maria Cammilli Registro ANMCO IN-HF: Reingressi a 30 gg per SC: 6,3% Reingressi a 12 mesi per SC 40% 872 376
DettagliI dati della sorveglianza PASSI in Area Vasta Emilia Nord
I dati della sorveglianza PASSI in Area Vasta Emilia Nord Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi Dipartimento di Sanità Pubblica, Ausl di Modena Conferenza stampa di presentazione del rapporto
DettagliDiabete e fattori di rischio cardio e cerebrovascolari: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI
Diabete e fattori di rischio cardio e cerebrovascolari: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Massimo O. Trinito -Vito Ruscio Coordinatore regionale PASSI - Coordinamento PASSI Asl RmG Roviano, 6 giugno
DettagliLa collaborazione tra Assessorato della Salute e Società Scientifiche di cardiologia nella Regione Sicilia
La collaborazione tra Assessorato della Salute e Società Scientifiche di cardiologia nella Regione Sicilia Giovanni De Luca Dirigente responsabile U.O. «Qualità e Governo Clinico» Dipartimento Attività
DettagliCorso di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Sede TO2
PROGETTO DI APPRENDIMENTO CLINICO DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DISTACCATA TO2 P.D.T.A. IN AMBITO CARDIOLOGICO PRESSO L OSPEDALE S.G.BOSCO - ASL TO2. Introduzione Nell ambito
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliRAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI. Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011
RAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI GLI STRUMENTI DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO: STATO DELL ARTE NELLE AUSL Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011 Agenda Nota introduttiva sul tema
DettagliLa continuità assistenziale: ambulatorio cardiopatia ischemica: Roberta Sandri
La continuità assistenziale: ambulatorio cardiopatia ischemica: CPSI Roberta Sandri Definizione di counseling Carl. R. Rogers: counseling come una relazione nella quale il cliente è assistito nelle proprie
DettagliDiego Vanuzzo CENTRO DI PREVENZIONE UDINE DIREZIONE CENTRALE SALUTE FRIULI
II sistemi di valutazione nei programmi di prevenzione delle malattie cardiovascolari, della diffusione delle malattie infettive nelle Regioni del Triveneto Indicatori di performance e di risultato t nei
DettagliPiano Regionale di Prevenzione (PRP) ALLEGATO B Protocolli operativi dei percorsi AFA ed EFA Modulistica
Allegato alla Delib.G.R. n. 44/34 del 22.9.2017 Piano Regionale di Prevenzione (PRP) 2014-2018 Programma P-1.3 Identificazione precoce dei soggetti a rischio di malattie croniche non trasmissibili (MCNT)
DettagliStudio START Scheda Follow-up a 1 anno
Studio START Scheda Follow-up a 1 anno Ospedale/Unità Operativa Città Codice Ospedale e UO Codice paziente Iniziali Cognome e Nome Sesso O M O F Data di nascita Data di arruolamento Visita effettuata no
DettagliTRASPORTI SECONDARI. Alessandro Quilici S.C.Cardiologia Ciriè-Ivrea
DEFINIZIONI CON «TRASPORTO PRIMARIO» SI INTENDONO I TRASPORTI DAL TERRITORIO VERSO L'OSPEDALE, MENTRE IL «TRASPORTO SECONDARIO» COMPRENDE I TRASFERIMENTI INTER-OSPEDALIERI. I TRASFERIMENTI INTER-OSPEDALIERI:
DettagliRimini 19/11/10. S.C.medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza Ospedali Riuniti Foggia.Direttore dott. Vito Procacci
Regione Puglia AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA OSPEDALI RIUNITI FOGGIA S.C. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA Dir: Dr V. Procacci SUPPORTO TELECARDIOLOGICO PER IL TRIAGE IN PS NEI SOGGETTI
DettagliCaso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo»
Caso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo» Uomo 64 anni Diabetico NID Obeso Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Ipercolesterolemia Sindrome delle apnee ostruttive notturne
DettagliPrevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico
Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito
Dettagliquali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI
quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI Michela Morri Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Rimini Le malattie cronico-degenerative
DettagliRuolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco
Ruolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco L'infermiere interviene principalmente nella fase dell'assistenza (Caring), anche attraverso il monitoraggio dei trattamenti in
DettagliLa gestione del paziente metabolico nell ambulatorio del M.M.G.
Cuore e diabete: fattori di rischio diagnosi e terapia La gestione del paziente metabolico nell ambulatorio del M.M.G. Guarino dr. Angelo - Medicina Generale Aulss 21 Legnago (VR) Legnago, 7 maggio 2011
DettagliLa continuità assistenziale: perché è importante?
La continuità assistenziale: perché è importante? Risposta a livelli di complessità differenti Necessità di prendere in carico paziente e famiglia Riferimento sicuro per paziente e famiglia Collaborazione
DettagliLa storia dell'oral care in AMD D.Mannino Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino Morelli Reggio Calabria
La storia dell'oral care in AMD D.Mannino Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino Morelli Reggio Calabria Ai sensi dell art. 3.3 del Regolamento applicativo dell Accordo Stato-Regioni 05.11.2009,
Dettagli