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1 L apprendimento dell italiano L2 Strumenti di relazione Maurizio Sarcoli + Francesco Bianchi

2 Approccio attivo Nell approccio attivo all apprendimento risiede parte dei progressi di chi si trova nella necessità o nella volontà di acquisire padronanza in una determinata materia. Il metodo attivo è la creazione di uno spazio e di un tempo in cui ognuno ha la possibilità di esprimere i propri pensieri. Cura delle attività facilitanti l apprendimento Buona e personalizzata modalità di accoglienza ( Non basta accogliere, bisogna attendere ) Sviluppo di un adeguata strategia comunicativa Elaborazione -anche critica - di una propria modalità di porsi nella relazione 2

3 I mondi possibili Karl Manheim, sociologo: La nostra conoscenza del mondo si arricchisce con la sovrapposizione di punti di vista diversi. ( Ideology and Utopia ) Non si può, in sostanza, pensare ad un progetto di facilitazione dell apprendimento senza porre in una importante posizione la comunicazione, la relazione, i mondi possibili che si trovano ad incontrarsi. Ognuno di noi è parte di cornici, che in vari modi indirizzano, influenzano, creano ciò che pensiamo e ciò che facciamo; ciò che noi siamo in determinate situazioni, il nostro comportarci 3

4 Domande legittime ed illegittime ( ) le domande a cui non si può rispondere e el domande che non conoscono un unica soluzione vanno accolte con viva soddisfazione. ( ) La maggior parte del tempo di una lezione viene impiegata per porre domande illegittime ed esigere risposte. Una domanda è illegittima, così la definirei, se la sua risposta è già nota. Se un insegnante pone questo tipo di domande, è una porcheria e una meschinità, poiché egli già conosce bene le risposte. Le domande legittime, al contrario, sono domande autentiche: per loro non esiste ancora alcuna risposta pronta. Non sarebbe bello se un istituzione come la scuola si interessasse in via prioritaria di domande legittime? (Heinz von Foerster) 4

5 L arte di Ascoltare Le sette regole dell arte di Ascoltare (Marianella Sclavi): 1. non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca 2. quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista 3. se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva 4. le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale ed analogico 5. un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali ed irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze 6. un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occaioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti 7. per divenire esperto dell arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l umorismo viene da sé 5

6 Aneddoti Mi è sempre capitato di valutare più produttive le occasioni di incontro in cui stavo meglio e mi godevo fino in fondo il tempo passato insieme. (Francesca Fondelli) L insegnante ripeteva al ragazzo cinese, scandendo sempre più le parole: <<Come ti chiami, te?>> e poi <<Quanti anni hai, te?>>. Il ragazzo, sentita l ultima domanda, rispose: <<7>>. E l insegnante: <<Come 7? Te, quanti anni hai?>> e poi guardando me: <<Eppure un po d italiano lo parlava!?!>>. In seguito ho scoperto che il ragazzo ha un fratello di sette anni di nome Te. (Tiziana Chiappelli) 6

7 e trucchi Evitare di ricostruire il finale di una frase iniziata da uno studente, si corre il rischio (soprattutto con i minori) di instaurare (o rafforzare se già inparte presente) un meccanismo di pensiero interrotto. Ottimo chiedere allo studente in difficoltà di questo tipo di concludere la frase 1) nella sua lingua 2) con un disegno 3) con un mimo. Anche se la lezione è programmata, i materiali pronti e nella nostra testa è chiara l impostazione della serata rimane preferibile cogliere gli spunti che spontaneamente si generano durante la lezione. Mai lasciare cadere proposte, idee, parole che sentiamo interessare gli studenti! Lasciamoci accettare il rischio! Parlare di me,sempre con molta franchezza, generalmente il momento autobiografico appassiona e crea un clima rilassato grazie al quale le persone possono a loro volta parlare di sé; inoltre fornisce un utile spunto per avviare piccole discussioni. (Bercigli Veronica) Spesso, per rompere il ghiaccio, ricorro ad aneddoti autobiografici perché creano sempre momenti di complicità nella classe e spingono i ragazzi alla comunicazione, alla voglia di parlare di sé. (Sara Vannuccini) 7

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9 Piccola bibliografia L apprendimento attivo (J. Liss) La comunicazione ecologica (J. Liss) Arte di ascoltare e mondi possibili (M. Sclavi) Verso un ecologia della mente (G. Bateson) Come ci si inventa (E.von Glasersfeld, H.von Foerster) La verità è l invenzione di un bugiardo (H.von Foerster) Pragmatica della comunicazione umana (P. Watzlawick) La realtà inventata (P. Watzlawick) Non solo parole (P. De Sario) L ascolto si impara (D. Novara) Il costruttivismo radicale (E. von Glasersfeld) Costruttivismo in educazione (E. von Glasersfeld) Sistemi che osservano (H. von Foerster) Bambini si nasce (F. Tonucci) Bambini si diventa (F. Tonucci) 9

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