D.L.vo 81/08 Novità STRUTTURA AMBITO OGGETTIVO DI APPLICAZIONE AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE. Il TU: 13 Titoli e 306 articoli
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- Gilda Martino
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1 D.L.vo 81/08 Novità ARGOMENTI NOVITA Il TU: 13 Titoli e 306 articoli Titolo I diviso in 4 Capi Capo I Disposizioni generali Capo II definisce il Sistema Istituzionale della Tutela e Sicurezza Capo III recepisce le principali disposizioni del D.Lgs n. 626/94 Capo IV disciplina il nuovo sistema di sanzioni penali. STRUTTURA Titoli da II a XI (disciplina dei luoghi di lavoro, delle attrezzature e dispositivi individuali di protezione, cantieri temporanei e mobili, segnaletica, movimentazione manuale dei carichi, videoterminali, agenti fisici, sostanze pericolose, agenti biologici e atmosfere esplosive) Titolo XII ulteriori disposizioni in materia penale e di procedura penale Titolo XIII disposizioni finali, abrogazioni e entrata in vigore AMBITO OGGETTIVO DI APPLICAZIONE Si applica: a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno Salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità Valutazione dei rischi: estesa a quelli collegati allo stress lavorocorrelato, secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 2004, alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri Paesi AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE È RIVOLTO A TUTTI I LAVORATORI, AUTONOMI E SUBORDINATI, NONCHÉ AI SOGGETTI AD ESSI EQUIPARATI: lavoratore: indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore, pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione irrilevante la forma contrattuale prescelta nuovi soggetti equiparati : associati in partecipazione, beneficiari di tirocini formativi e di orientamento, volontari, L.S.U. lavoratori a progetto e co.co.co si applica la disciplina ove la prestazione si svolga nei luoghi di lavoro del committente prestazioni di lavoro occasionale e accessorio (con esclusione dei piccoli lavori domestici a carattere straordinario) lavoro somministrato e distacco, il principale obbligato per tutti gli obblighi di prevenzione e protezione è l impresa utilizzatrice (o distaccataria), salvo l obbligo per il somministratore (o distaccante) di informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle mansioni per i quali è assunto
2 telelavoro, si applicha comunque l insieme di previsioni in materia di videoterminali Definizioni: Datore di lavoro: non più in colui che è titolare (art. 4 D.Lgs 626/94) ma in colui che esercita i poteri decisionali e di spesa Dirigente, prescindendo dalla qualifica formale è colui che attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su essa Preposto: colui che sovraintende all attività lavorativa, garantisce l attuazione delle direttive ricevute, ne controlla l esatta esecuzione da parte dei lavoratori esercitando un funzionale potere di iniziativa GESTIONE DELLA PREVENZIONE Quadro completo delle prerogative di soggetti per evitare il cumulo delle responsabilità : l art. 17 individua i compiti propri del datore di lavoro che non possono essere delegabili l art. 18 i compiti comuni (nei limiti delle proprie attribuzioni) al datore di lavoro e al dirigente l art. 19 i compiti del preposto l art. 20 i compiti dei lavoratori Medico competente: custodia della cartella sanitaria e di rischio consegna al datore di lavoro alla cessazione dell incarico della documentazione sanitaria in suo possesso consegna documentazione al lavoratore all atto della cessazione del rapporto di lavoro con l azienda Sorveglianza sanitaria: le visite mediche preventive intese a constatare l assenza di controindicazioni al lavoro e l idoneità del lavoratore alla mansione specifica non potranno essere svolte in fase preassuntiva in caso di inidoneità alla mansione specifica sopraggiunta ed accertata dal medico competente, il lavoratore eventualmente adibito a mansioni inferiori conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedenti DELEGA DI FUNZIONI Requisiti di legittimità della delega di funzioni in materia di sicurezza: forma scritta e data certa requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate del delegato attribuzione dei i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti
3 dall esercizio delle funzioni delegate e autonomia di spesa funzioni non delegabili: obbligo di valutazione di tutti i rischi ex art. 28 T.U. e nomina del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione resta fermo per il datore di lavoro il dovere di vigilanza anche attraverso l adozione dei modelli di organizzazione e gestione previsti dall art. 30 del T.U. ai sensi della l. 231/2001 non limita la possibilità della delega a prescindere da particolari requisiti dimensionali dell impresa VALUTAZIONE DEI RISCHI Il documento deve essere predisposto dal datore in collaborazione con il RSPP ed anche con il medico competente nei in cui è disposta la sorveglianza sanitaria. Sono compresi i rischi collegati allo stress lavoro correlato e ai fattori socio ambientali ai quali sono esposti i lavoratori particolarmente deboli come le donne, i giovani e i lavoratori stranieri. Requisiti: data certa nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Rappresentante per la Sicurezza individuazione delle procedure per l attuazione delle misure di sicurezza da adottare indicazione dei soggetti ad essa preposti indicazione delle mansioni che possono esporre i lavoratori a rischi specifici e che richiedono una capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento SPP Nei casi di aziende con più unità produttive nonché nei casi di gruppi di imprese, si può istituire un unico servizio di prevenzione e protezione Le competenze degli addetti al Servizio acquisite in formazione dovranno essere registrate nel libretto formativo del cittadino di cui all art. 2, comma 1, lettera i) del D.lgs 276/2003 FORMAZIONE, INFORMAZIONE PREVENZIONE I contenuti della formazione e della informazione devono essere facilmente comprensibili per i lavoratori Per i lavoratori immigrati dovrà previamente essere verificata la comprensione delle lingua L addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro Introdotto, ex novo, l obbligo di formazione dei preposti La disciplina della formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, in ordine alle modalità, durata e contenuti specifici è rimessa alla contrattazione collettiva di livello nazionale
4 Le competenze acquisite dal RLS con formazione andranno registrate nel libretto formativo del cittadino Verifica dell idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici attraverso il nuovo sistema di qualificazione delle imprese. In attesa che il sistema diventi operativo, il committente dovrà richiedere all appaltatore: certificato di iscrizione alla CCIA autocertificazione (ai sensi dell art. 47 DPR n. 445/2000) dell impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale. APPALTI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza dei lavori : deve essere elaborato in cooperazione tra committente ed appaltatore deve essere allegato al contratto di appalto ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso di svolgimento alla data del 31 dicembre 2008, il documento unico deve essere redatto ed allegato entro tale data. L indicazione specifica dei costi della sicurezza deve essere fornita con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. La responsabilità solidale del committente per gli infortuni è esclusa per i danni che siano conseguenza dei rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici SANZIONI PENALI Nuove sanzioni penali per datore dirigente-datore di lavoro distinte da quelle del preposto Estensione delle sanzioni previste anche per fatti imputabili ai datori di lavoro, dirigenti e preposti di fatto Applicazione del sistema della prescrizione ed estinzione del reato (artt. 20 e ss. del D.Lgs 758/1994) Possibilità di definire la contravvenzione richiedendo al Giudice di sostituire la pena dell arresto con il pagamento di una somma di denaro (da 8mila a 24mila euro), previa eliminazione delle irregolarità delle fonti di rischio e delle eventuali conseguenze dannose Riduzione della pena fino ad un terzo per il soggetto che si adopera concretamente per la rimozione delle irregolarità riscontrate dagli organi di vigilanza e delle eventuali conseguenze dannose del reato SANZIONI AMMINISTRATIVE Recepite le disposizioni di contrasto per l emersione del lavoro irregolare di cui all art. 5 della L 123/2007 che dispongono la sospensione dell attività e la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche nei casi di gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro con riferimento alle violazioni degli artt. 4,7 e 9 della L.66/2003 la
5 norma prevede che si proceda "considerando le specifiche gravità di esposizione al rischio di infortunio" nelle ipotesi di revoca del provvedimento di sospensione dell attività è prevista una somma aggiuntiva in misura fissa pari ad euro 2.500,00. arresto fino ad un anno per il datore di lavoro che non ottemperi al provvedimento di sospensione e prosegua l attività esenzione della responsabilità nel caso in cui l impresa abbia adottato idonei modelli organizzativi di cui alla l. 231/2001 ABROGAZIONI abrogazione esplicita di leggi e singole previsioni normative sostanzialmente recepite l abrogazione implicita di ogni altra disposizione legislativa e regolamentare nella materia disciplinata dal decreto legislativo medesimo incompatibile con lo stesso Scheda a cura di Cesare Pozzoli
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