CATEGORIA: POESIA. ZILIO ANNA Classe 5^A Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII Marchesane di Bassano del Grappa

Transcript

1 CATEGORIA: POESIA ZILIO ANNA Al Social Day, con i miei compagni mi sono divertita molto e raccolto fondi per aiutare i meno fortunati del mondo. Sono tanto orgogliosa per quello che ho fatto e so di aver compiuto un buon atto. Questo progetto aiuta molte persone e crea tra tutti più unione. Ho partecipato con entusiasmo a questo progetto perché volevo aiutare chi ha qualche problema o un difetto. Ora che purtroppo il Social Day è finito mi rimane la gioia di aver aiutato e contribuito. Il Social Day cambia le regole del gioco e lo fa con amore, che non è cosa da poco!

2 MALASPINA ILARIA Al Social Day sono andata ed ero molto emozionata. Con questa grande responsabilità porteremo nel mondo pace, giustizia e solidarietà. Noi, classi quinte, ci siamo impegnate e le mani ci siamo sporcate! Ai bisognosi vogliamo dare un aiutone perciò bisogna darne la dimostrazione. Al Social Day mi sono divertita e mi sono sporcata tutte le dita. I poveri abbiamo aiutato e abbiamo dato loro il ricavato. Per donare felicità non basta solo il riso ci vuole anche un semplice sorriso. Sono orgogliosa del mio atto e vorrei che fosse rifatto. Il Social Day può cambiare le regole del gioco perché a lui basta poco. Non so chi o cosa mi abbia spinto ho solo seguito il mio istinto.

3 DAL MOLIN ALESSIA Sabato 5 aprile al Social Day abbiamo partecipato e abbiamo tanto lavorato. La maestra Mariantonia ci aveva accennato che dovevamo impegnarci tanto. Ci siamo divertiti molto e pure chiacchierato ma siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Con il ricavato diversi progetti abbiamo finanziato e persone povere abbiamo aiutato. Una bella esperienza è stata e speriamo che non venga dimenticata. Il Social Day le regole del gioco può cambiare, altrimenti come fai ad aiutare? La cosa più bella è stata aiutare gli altri con una pensata. La cosa che mi fa piangere il cuore è che Libera ci riesce da sola a farsi promotore, con amore.

4 CATEGORIA: TESTO FERRARI GIULIA Classe 5^B Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII Marchesane di Bassano del Grappa SOCIAL DAY 2014 Sabato 5 aprile: giornata nuvolosa ma piena di significato perché in alcune località italiane era in atto il Social Day, un evento che finanzia progetti nel Terzo Mondo o in Italia. L elemento fondamentale di questa iniziativa è, come rappresentato dallo slogan, sporcarsi le mani. Infatti i ragazzi della scuola primaria, media e superiore sono invitati a collaborare ad un progetto nel proprio paese. Con la mia classe abbiamo fatto queste attività: messo la vernice protettiva sulle tribune di un campo da calcetto, raccolto i rifiuti nel parco, tolto le erbacce dal campo da tennis e dal patronato e preparato dei buonissimi bigoli per la serata conviviale con i genitori. Tra compagni abbiamo scherzato e ci siamo divertiti a lavorare insieme. Mi sono sentita molto orgogliosa di quel che ho fatto perché mi sono resa utile per la raccolta di fondi per i bisognosi. In principio ero un pò incerta se parteciparvi o no, ma dopo averne discusso a lungo, guardato qualche filmato su YouTube, ascoltato le spiegazioni dell insegnante e aver sentito l entusiasmo dei ragazzi del video e il coinvolgimento della maestra, mi sono convinta. Purtroppo ora è finito (anche se lo rifaremo in seconda media) ma porterò sempre con me il ricordo di questa giornata diversa dalle altre e la gioia provata lavorando per aiutare il prossimo.

5 BERTOLO ALESSIA Classe 5^B Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII Marchesane di Bassano del Grappa Sabato 5 aprile 2014 si è svolta la giornata del Social Day, durante la quale i bambini e i ragazzi delle scuole primarie, secondarie e superiori della provincia di Vicenza, hanno dato la loro disponibilità a fare lavori utili. E stata la mia prima esperienza ed ero felice di fare qualcosa di utile per chi sta peggio di me. Mi sentivo grintosa e pronta a sporcarmi le mani e fare qualcosa insieme ai miei compagni. Era la prima volta che pulivo il giardino, che dipingevo le panchine e soprattutto che cucinavo: fare la pasta e venderla alla fine della messa ed offrirla alle nostre famiglie, è stata una grande soddisfazione perché i soldi che abbiamo guadagnato non ci sono stati dati per beneficenza, ma li abbiamo guadagnati lavorando ed impegnandoci. Partecipare a questo progetto è stato positivo perché mi sono sentita parte di un gruppo, di una squadra ed ho capito che cambiare si può, se si è uniti, volenterosi e convinti di fare del bene.