IMPIANTO IDROELETTRICO DI QUINCINETTO. Progetto di variante alla subconcessione idroelettrica

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1 STUDIO FROSIO S.r.l. codice fiscale e partita iva: capitale sociale: i.v. Sede Legale: Largo G. Donegani, Milano - Italia Sede Operativa: Via P. F. Calvi, Brescia - Italia Sede Amministrativa: Via G. Fara, Milano - Italia tel info@studiofrosio.it - Comune di PONT SAINT MARTIN Provincia di AOSTA IMPIANTO IDROELETTRICO DI QUINCINETTO PRESA DI PONT SAINT MARTIN Progetto di variante alla subconcessione idroelettrica Relazione integrativa di cui alla richiesta del 24/01/2017 prot. 702/TQ Progettisti: dott. ing. Luigi Lorenzo Papetti dott. ing. Sergio Mazzoleni Relatore dott. arch. Paola Giacopelli STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 1/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

2 INDICE 1 PREMESSA 3 2 SVILUPPO E SEZIONE TIPO DELLA PISTA DI CANTIERE 3 3 COERENZA DEL PROGETTO CON LE NTA DEL PRG DI PONT SAINT MARTIN E CON LE NORME COGENTI DEL PTP NTA DEL PRG DEL COMUNE DI PONT SAINT MARTIN PTP 8 STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 2/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

3 1 PREMESSA Le presenti integrazioni intendono fornire le informazioni richieste di cui alla comunicazione del 24/01/2017 prot. 702/TQ e di seguito elencate. informazioni dettagliate sullo sviluppo e sezione tipo della pista di cantiere; coerenza del progetto con le NTA del PRG di Pont Saint Martin 1 e con le norme cogenti del PTP. 2 SVILUPPO E SEZIONE TIPO DELLA PISTA DI CANTIERE Di seguito si riporta una ortofoto con indicazione dell accessibilità all area di cantiere (in verde). È stato indicato in rosso il tracciato temporaneo individuato per la fase di cantiere, lungo circa 380 m, e in blu il tracciato definitivo per la fase di esercizio, lungo circa 400 m. PISTA DI CANTIERE PROVVISORIA L = 380 m PISTA PER ACCESSO DEFINITIVO L = 400 m AREA DI CANTIERE Figura 1 Ortofoto con indicazione dell accessibilità all area di cantiere. Si specifica che non sono previsti scavi o nuovi rilevati per la realizzazione della pista di cantiere. Essa sarà delimitata da una recinzione di cantiere, che sarà rimossa al termine dei lavori. Per la regolarizzazione della pista stessa sarà posato uno strato di circa 30 cm di tout venant di cava stabilizzato. Nel tratto evidenziato in rosso nella immagine sopra riportata il tout venant sarà rimosso a fine lavori, mentre sarà mantenuto per la pista di accesso definitivo (in blu nella immagine stessa). 1 Nella richiesta era il Comune indicato Châtillon, ma diamo per scontato che si tratti di un refuso non essendo Châtillon il Comune interessato dalla opere. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 3/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

4 Di seguito si riportano alcune sezioni tipo della pista con indicata la recinzione di cantiere. Figura 2 Sezione tipo pista di cantiere identificato con il tratto di colore blu. Figura 3 Sezione tipo pista di cantiere identificato con il tratto di colore rosso. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 4/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

5 Figura 4 Sezione tipo pista di cantiere identificato con il tratto di colore rosso nei pressi dell alveo. 3 COERENZA DEL PROGETTO CON LE NTA DEL PRG DI PONT SAINT MARTIN E CON LE NORME COGENTI DEL PTP 3.1 NTA DEL PRG DEL COMUNE DI PONT SAINT MARTIN Con riferimento alla variante sostanziale approvata conformemente ai provvedimenti della Giunta regionale n del 23/10/2009 e del Consiglio comunale n. 27 del 26/11/2009, nello Studio Preliminare Ambientale veniva indicata la seguente zonizzazione riferita all area d intervento: unità di paesaggio tipo DP, corsi d acqua Cartografia della zonizzazione dei servizi e della viabilità del PRG: sottozona Eh3* Carta uso del suolo e strutture agricole: segnala la presenza di aree fluviali Carta dei vincoli Legge 431 del 1985: è indicata la fascia di rispetto del fiume. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 5/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

6 Figura 5 - Estratto NTA del PRG di Pont Saint Martin (fonte: Comune di Point Saint Martin). Come evidenziato nelle aree denominate Eh3 sono ammesse opere di captazione e sfruttamento delle risorse idriche e altre infrastrutture pubbliche o d'interesse pubblico. L intervento si colloca all interno degli ambiti inedificabili in quanto interessa: Fascia A area di deflusso della piena come risulta dall immagine seguente. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 6/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

7 Figura 6 Ortofoto con indicazione degli ambiti inedificabili. In giallo l area d intervento. (fonte: Geoportale Valle d Aosta). Secondo quanto definito nella DGR 2939 del 10 ottobre 2008 (in relazione all art. 36 della LR 11/98), sono consentiti in fascia A: h) gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (ad eccezione delle piste di sci, degli impianti a fune, delle strade comunali e regionali, delle autostrade e delle ferrovie) e a rete come indicate nella parte definizioni generali, non altrimenti localizzabili [ ] Tra le infrastrutture puntuali il testo annovera: Centralina idroelettrica senza presenza umana continuativa Si ritiene dunque l intervento compatibile con la normativa vigente essendo appunto l impianto in argomento strettamente connesso con il rilascio del DMV presso lo sbarramento esistente e dunque non altrimenti localizzabile. L intervento risulta in linea con quanto previsto dalla normativa, in quanto tratta dell adeguamento di una concessione già in essere, nonché delle relative opere di derivazione esistenti. Non sono previste dunque né modifiche di destinazione d uso né modifiche del carico insediativo, in quanto l impianto risulta completamente automatizzato e telecontrollato. Per quanto concerne i terreni a rischio inondazioni (art.36), l intervento è compatibile con la pianificazione dell Autorità di Bacino del Fiume Po, come illustrato nell allegato Studio di compatibilità delle opere con lo stato di dissesto idraulico. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 7/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

8 3.2 PTP L attuazione del PTP ha luogo osservando le indicazioni contenute nelle cartografie, con le specificazioni recate dagli strumenti urbanistici comunali ai sensi delle NTA, ed applicando le norme di attuazione del PTP medesimo. Dunque di seguito si riporta un estratto delle NTA del Piano Territoriale Paesistico d interesse per l intervento in oggetto. Si precisa che l intervento risulta in linea con gli obiettivi di piano in quanto garante della valorizzazione della risorsa idrica: l impianto, attraverso il recupero dell energia altrimenti persa, risulta infatti esso stesso garanzia del rilascio del Deflusso Minimo Vitale e al tempo stesso incrementa la produzione di energia da fonte rinnovabile. L intervento come detto è un aggiornamento della componente tecnologica già presente e integrandosi con la concessione idroelettrica tuttora in essere risulta un ottimizzazione della risorsa idrica. Per quanto riguarda le fasce fluviali, l impianto idroelettrico ricade inevitabilmente all interno della fascia fluviale A di cui all art.35. Lo studio di compatibilità delle opere con lo stato di dissesto idraulico allegato conferma le attuali condizioni, dimostrando la compatibilità del progetto con la pianificazione dell Autorità di Bacino del Fiume Po. Titolo II Norme per parti di territorio Articolo 14: Sistema fluviale 1. Nel sistema fluviale, da non confondersi con le fasce fluviali di cui all art. 35, l indirizzo caratterizzante è costituito dalla valorizzazione delle risorse idriche e dalla riqualificazione (RQ) degli ecosistemi fluviali e degli insediamenti esistenti, per usi ed attività agrosilvopastorali (A); sono inoltre ammessi, nel rispetto delle determinazioni di cui all articolo 35, i seguenti interventi, soggetti a particolare attenzione riguardante gli insediamenti esistenti e la valorizzazione degli usi naturalistici e ricreativi [ ] 3. Nel sistema fluviale: a) devono essere realizzati interventi di mantenimento e riqualificazione volti a migliorare stabilmente le condizioni di sicurezza idraulica (in particolare la capacità di contenimento e di laminazione delle piene), il grado di naturalità, l efficienza e la continuità degli ecosistemi fluviali (con particolare riguardo per le aree spondali e le zone umide latistanti), a ridurre i fattori di rischio e le situazioni di degrado ambientale, a ripristinare nella maggior misura possibile la dinamica evolutiva naturale dei corsi d acqua, e a restituire loro i terreni impropriamente sottratti; b) sono vietati usi, attività ed interventi tali da aggravare le interferenze antropiche nelle dinamiche evolutive dei corsi d acqua e i rischi idraulici ed idrogeologici, o tali da ridurre la fruibilità e l accessibilità dei corsi d acqua stessi e delle loro sponde, o STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 8/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

9 tali da richiedere opere di difesa e di sistemazione idraulica, con le sole eccezioni degli insediamenti consolidati e di quelli espressamente previsti dal PRGC e coerenti con le determinazioni del presente PTP, ivi comprese le opere per utilizzi delle acque per scopi irrigui, idroelettrici, industriali e per consumi umani, purché i nuovi interventi non comportino riduzioni significative delle aree di espansione e laminazione delle piene; [ ] Titolo III Norme per settori Articolo 35 - Fasce fluviali e risorse idriche 1. I terreni a rischio di inondazione di cui alle relative disposizioni di legge regionale, si identificano con le fasce fluviali delimitate dal Piano stralcio delle fasce fluviali dell Autorità di bacino del fiume Po (PSFF) e con quelle delimitate dai comuni ai sensi del provvedimento della Giunta regionale in coerenza con il PSFF, precisamente: a) le fasce di deflusso; b) le fasce di esondazione; c) le aree di inondazione per piena catastrofica. 2. Nelle fasce fluviali, di cui alle lettere a) e b) del comma 1, si applica la disciplina prevista dal PSFF o dal provvedimento della Giunta regionale, di cui al comma 1, con le ulteriori limitazioni e specificazioni recate dai PRGC, in base agli indirizzi di cui alle presenti norme. La DGR 2939 del 10 ottobre 2008 (in relazione all art. 36 della LR 11/98), specifica nella disciplina d uso di tali aree che sono consentiti: h) gli interventi di nuova costruzione di infrastrutture puntuali, lineari (ad eccezione delle piste di sci, degli impianti a fune, delle strade comunali e regionali, delle autostrade e delle ferrovie) e a rete come indicate nella parte definizioni generali, non altrimenti localizzabili [ ] Si ritiene dunque l intervento compatibile con la normativa vigente. STUDIO FROSIO S.r.l. pag. 9/9 REV 0 10/03/2017 COMM: 1148 FILE: rel05int17

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