Commento al tema di Economia aziendale

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1 Commento al tema di Economia aziendale Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici è incentrato sul controllo di gestione ed è articolato in una parte obbligatoria e tre percorsi alternativi tra cui il candidato deve scegliere quello che intende svolgere. La parte iniziale è focalizzata sul controllo di gestione che tende ad assicurare l impiego efficiente ed efficace delle risorse acquisite dall azienda per raggiungere gli obiettivi fissati dalla pianificazione aziendale. Successivamente la traccia propone la situazione operativa dell impresa Alfa spa la cui Funzione Ricerca e Sviluppo ha messo a punto un prodotto innovativo che verrà commercializzato con tre commesse. Viene fornita la mappa che illustra il processo produttivo delle tre commesse evidenziando: - il passaggio delle commesse ai reparti di lavorazione; - il contributo offerto alla lavorazione del Centro supporto assistenza tecnica e controllo qualità. Dall analisi della mappa emerge quanto segue: - la commessa 1 è lavorata nei tre reparti produttivi; - la commessa 2 è lavorata nel reparto A e nel reparto B; - la commessa 3 è lavorata nel reparto B e nel reparto C. La presenza di un Centro assistenza tecnica e controllo qualità rende necessario imputare i costi sostenuti in tale centro sui tre reparti di lavorazione. Tale imputazione può essere realizzata in modo diretto, con parametri oggetti, oppure in modo indiretto attraverso un parametro di reparto (per esempio i costi di manodopera indiretta sostenuti nel Centro assistenza e controllo qualità possono essere ripartiti in funzione dei costi di manodopera indiretta sostenuti nei diversi reparti). Per calcolare il costo industriale delle commesse è necessario imputare i costi sostenuti nei reparti di produzione sulle commesse che vengono lavorate nei reparti stessi con l obiettivo di addensare costi maggiori alle commesse che richiedono lavorazioni in più reparti. Può essere utilizzato come criterio di imputazione il numero di prodotti lavorati nei singoli reparti. Il costo industriale delle singole commesse si ottiene sommando ai costi diretti una quota di costi indiretti sostenuti nei reparti in cui la commessa subisce lavorazione. La traccia prosegue richiedendo la redazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico dell esercizio 2008 imponendo alcuni vincoli numerici e logici: - la società Alfa svolge attività industriale e presenta la forma giuridica di società per azioni; - il Patrimonio netto ammonta a euro ; - il totale dell Attivo risulta di euro ; - la differenza tra il Valore della produzione e i Costi della produzione è di euro Si rende, inoltre, necessario rispettare le correlazioni tra i documenti contabili quali: - l utile dell esercizio che compare nel Patrimonio netto dello Stato patrimoniale e nel Conto economico - gli accantonamenti ai Fondi per rischi e oneri che devono emergere sia dal Conto economico sia dalla variazione del Fondo nel passivo dello Stato patrimoniale - gli ammortamenti calcolati sulle immobilizzazioni immateriali e materiali che devono comparire tra i costi del Conto economico e come rettifica delle immobilizzazioni presenti nell Attivo. Di seguito proponiamo gli schemi sintetici a stati comparati dello Stato patrimoniale e del Conto economico. 1

2 Stato patrimoniale sintetico al 31/12/2008 Attivo Passivo A) Crediti v/soci 0 0 A) Patrimonio netto B) B) Fondi per rischi e oneri C) Attivo circolante C) TFR D) Ratei e risconti D) Debiti E) Ratei e risconti Totale Totale Conto economico sintetico dell esercizio A) Valore della produzione B) Costi della produzione Differenza (A B) C) Proventi e oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 0 0 E) Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito dell esercizio Utile dell esercizio Il primo percorso a scelta richiede la predisposizione del budget economico per l'esercizio 2009 di Alfa spa e i correlati budget delle vendite, della produzione e degli investimenti fissi, tenendo presente un incremento delle vendite del 4%. Per realizzare un incremento delle vendite ipotizziamo l aumento della produzione e il conseguente incremento dei costi del personale e delle materie. La maggiore produzione potrà richiedere l acquisizione di nuovi impianti. L incremento delle vendite contribuirà a migliorare il risultato economico di esercizio. Per la redazione del budget delle vendite ipotizziamo che nel raggruppamento A) Valore della produzione per l esercizio 2008 sia compreso il valore delle vendite nette pari a euro per cui l incremento delle vendite del 4%, previsto dalla traccia, porta ad inserire nel budget economico vendite pari a euro. Se ipotizziamo il prezzo unitario di vendita pari a 107,25 euro la quantità di prodotti venduti risulta di unità. Il budget delle vendite risulta come segue: Totale annuo Quantità Prezzo unitario Valore ,25 euro ,00 euro Il budget della produzione è compilato sulla base delle quantità di prodotti da realizzare tenendo conto sia delle vendite programmate, sia delle rimanenze finali di prodotti, sia delle esistenze iniziali. 2

3 Quantità Vendite programmate rimanenze finali esistenze iniziali Quantità da produrre Il budget degli investimenti considera le operazioni che si prevede di realizzare sulle immobilizzazioni in base ai piani strategici aziendali. Se ipotizziamo l acquisto di impianti per aumentare la produzione dovremo prevedere maggiori costi di ammortamenti e manutenzione. L ammortamento sui nuovi impianti dovrà essere calcolato tenendo conto dell effettivo tempo di utilizzo. Il budget economico riepiloga i costi e i ricavi previsti per l'esercizio 2009; il valore finale esprime l attesi risultato economico di periodo. Budget economico dell esercizio 2009 Ricavi di vendita Incremento delle rimanenze prodotti Valore della produzione Costi di acquisto delle materie Costi del personale Costi di produzione indiretti Decremento rimanenze materie Costi commerciali e amministrativi Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione Oneri finanziari Risultato economico lordo Imposte sul reddito dell'esercizio Utile d'esercizio Il secondo percorso a scelta richiede lo sviluppo di alcuni punti della Nota integrativa documento che fornisce informazioni aggiuntive sui dati contabili dello Stato patrimoniale e del Conto economico. Il prospetto che evidenzia i movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni immateriali e materiali riporta il costo originario dei beni, il valore del fondo ammortamento, il valore di bilancio al 31/12/2007, gli acquisti realizzati nell esercizio 2008, l ammortamento e il valore di bilancio al 31/12/2008. Il prospetto che evidenzia i movimenti intervenuti nel Patrimonio netto contiene il valore delle singole voci del Patrimonio netto all inizio dell esercizio, le variazioni intervenute durante l anno e il valore al 31/12/2008. Ipotizziamo la seguente destinazione dell utile dell esercizio 2007: - 5% alla riserva legale per euro % alle riserve statutarie per euro % alle altre riserve per euro Otteniamo il risultato che segue: 3

4 Capitale Riserva Riserve Altre Utile Totale sociale legale statutarie riserve dell esercizio Importo all 1/1/ Accantonamenti a riserve Dividendi pagati Utile dell esercizio Totale al 31/12/ Il prospetto che analizza i crediti e i debiti evidenzia le diverse tipologie e l importo al termine dell esercizio. Di ogni valore viene illustrato l importo scadente nell esercizio, l importo con scadenza oltre l esercizio e quello con scadenza oltre i cinque anni. Il terzo percorso a scelta richiede la riclassificazione dello Stato patrimoniale secondo criteri finanziari, l analisi per indici e il calcolo dei margini ritenuti utili per presentare una relazione sulla situazione finanziaria e patrimoniale della società. Lo Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari mette in evidenza la struttura degli impieghi (che devono essere esposti in ordine di liquidabilità) e delle fonti di finanziamento (che devono essere esposti in base alla loro esigibilità). Per riclassificare lo Stato patrimoniale secondo criteri finanziari ipotizziamo che i ratei e i risconti attivi rappresentino disponibilità finanziarie, i fondi per rischi e oneri esprimano debiti a breve scadenza, i ratei e risconti passivi rappresentino debiti a breve scadenza e il reddito dell esercizio sia destinato agli azionisti dopo gli accantonamenti a riserve. Gli schemi che seguono propongono lo Stato patrimoniale riclassificato senza tener conto della seguente destinazione dell utile dell esercizio 2008: - alla riserva legale euro - alle riserve statutarie euro - alle altre riserve euro. Stato patrimoniale sintetico riclassificato secondo criteri finanziari (senza tener conto della distribuzione dell'utile) Impieghi Fonti : Disponibilità liquide rimanenze disponibilità finanziarie Debiti a breve scadenza Attivo immobilizzato Debiti a media-lunga scadenza Patrimonio netto: capitale sociale riserve utile d esercizio Totale fonti Stato patrimoniale sintetico riclassificato secondo criteri finanziari (tenendo conto della distribuzione dell'utile) Impieghi Fonti : Debiti a breve scadenza disponibilità liquide

5 rimanenze disponibilità finanziarie Attivo immobilizzato Debiti a media-lunga scadenza Capitale proprio: capitale sociale riserve euro( ) = Totale fonti Il calcolo dei margini permette di ottenere informazioni sull andamento gestionale. 1. Il Patrimonio circolante netto evidenzia l'utilizzo degli impieghi a breve scadenza (Attivo corrente) nella copertura dei debiti a breve scadenza. Si calcola come differenza tra Attivo corrente e i Debiti a breve scadenza. Si nota un netto miglioramento nel 2008: euro ( ) = euro Il margine di tesoreria indica la capacità dell'azienda di coprire i debiti a breve scadenza con le proprie risorse liquide o prontamente liquidabili: Si calcola come di seguito: (Disponibilità liquide + Disponibilità finanziarie) Debiti a breve scadenza. L esercizio 2008 segnala un risultato positivo: euro ( ) = euro Il margine di struttura primario evidenzia la capacità dell'azienda di fronteggiare l'investimento in immobilizzazioni con il capitale proprio. Si calcola come di seguito: (Capitale proprio Attivo immobilizzato). Pur mantenendosi negativo il margine evidenzia un netto miglioramento nell esercizio euro ( ) = euro Il margine di struttura secondario mette in evidenza il miglioramento della capacità dell'impresa di fronteggiare l'investimento in immobilizzazioni con il capitale permanente formato dalle fonti di finanziamento che rimangono investite in azienda per lungo tempo. Si calcola come di seguito: Capitale permanente (Patrimonio netto + Debiti a medio e lunga scadenza) Attivo immobilizzato. euro ( ) = euro

6 L'analisi per indici informa sul trend dell'attività aziendale ed è realizzata confrontando gruppi di valori; i risultati ottenuti vengono raggruppati in base all'analisi che si desidera eseguire. L'analisi patrimoniale della struttura del patrimonio accerta le condizioni di equilibrio nella composizione delle fonti e degli impieghi; si realizza attraverso il calcolo degli indici sulla composizione degli impieghi e delle fonti. Gli indici sulla composizione degli impieghi sono: 1) Rigidità degli impieghi 2) Elasticità degli impieghi 3) Indice di elasticità x 100 Gli indici sulla composizione delle fonti sono: 1) Incidenza dei debiti a breve termine 2) Incidenza dei debiti a medio-lungo termine 3) Incidenza del capitale proprio 4) Grado di capitalizzazione Debiti a breve termine Debiti a m/l scadenza Capitale proprio x 100 Capitale proprio Capitale di debito Da tali indici emerge la diminuita rigidità degli impieghi e la riduzione della capitalizzazione aziendale. L'analisi finanziaria esamina la capacità dell'azienda di fronteggiare il proprio fabbisogno finanziario senza compromettere l'equilibrio economico; si realizza attraverso il calcolo degli indici di solidità, di liquidità e di rotazione. Gli indici di solidità evidenziano la capacità dell'azienda di reperire fonti di finanziamento adeguate per realizzare investimenti in immobilizzazioni: 6

7 1) Indice di autocopertura delle immobilizzazioni 2) Indice di copertura globale delle immobilizzazioni 3) Indice di disponibilità Capitale proprio Capitale permanente Debiti a breve scadenza Gli indici segnalano il miglioramento nella correlazione tra fonti e impieghi. Gli indici di liquidità evidenziano la capacità dell'azienda di fronteggiare gli impegni finanziari di prossima scadenza: 1) Indice di liquidità secondaria 2) Indice di liquidità primaria Disponibilità finanziarie + disponibilità liquide Debiti a breve termine Disponibilità liquide Debiti a breve termine Gli indici mettono in evidenza una scarsa liquidità aziendale. Gli indici di rotazione esprimono la velocità di rigiro degli impieghi o di alcuni elementi patrimoniali. Indicano il numero di volte in cui, negli esercizi considerati, gli elementi patrimoniali ritornano in forma liquida attraverso le vendite. Tanto più gli indici sono elevati tanto migliore è la situazione aziendale. 1) Indice di rotazione dell'attivo circolante Ricavi di vendita ) Indice di rotazione dei crediti commerciali Ricavi di vendita + IVA Crediti verso clienti Dall'analisi della rotazione emerge una soddisfacente rotazione dei crediti, migliorata durante l'esercizio Prof.ssa Lucia Barale 7

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