La nuova normativa ambientale e la riduzione delle emissioni dei composti organici volatili
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1 La nuova normativa ambientale e la riduzione delle emissioni dei composti organici volatili Treviso, 13 Aprile 2007 Franco Giacomin 1
2 Ambito di applicazione Soglie minime ategorie di attività di consumo (t/a) ivestimento adesivo 5 ivestimento autoveicoli 0,5 rimorchi 0,5 sup. metalliche e plastica 5 sup. legno 15 sup. tessili, di tessuto, di film e di carta 5 cuoio 10 erniciatura in continuo di metalli 25 ulitura a secco abbricazione di calzature 5 abbricazione di preparati per rivestimenti, inchiostri e adesivi 100 abbricazione di prodotti farmaceutici 50 tampa Flessografia 15 Offset 15 Laminazione associata all'attività di stampa 15 Rotocalcografia per pubblicazioni 25 Rotocalcografia 15 Offset dal rotolo 30 Laccatura 15 onversione di gomma 15 ulizia di superficie con prodotti etichettati R45,R46,R60 ed R61 1 altri classificati R40 ed R68 2 strazione di olio vegetale e grasso animale e raffinazione olio ve 10 initura di autoveicoli 0,5 ivestimento di filo per avvolgimento 5 pregnazione del legno 25 tratificazione di legno e plastica 5
3 Le attività nella provincia Rivestimento superfici di legno (89) Rivestimento superfici di metallo, plastica, carta e gomma (43) Fabbricazione di preparati per rivestimenti, inchiostri ed adesivi (11) Pulizia di superficie (6) Estrazione di olio vegetale (1) Calzaturifici (5) Stampa (2) Finitura di autoveicoli (115) Pulitura a secco (240) 3
4 Le attività nella provincia Finitura di autoveicoli (115) Predisposizione di una specifica autorizzazione che individua quale adeguamento i contenuti del D.Lgs. n. 161/2006 Pulitura a secco (240) Autorizzazione di carattere generale n.918/04 del e n. 185/06 del Altre attività (157) Predisposizione di linee guida per l elaborazione della comunicazione prevista dal D.M. 44/2004 e per la stesura dei progetti di adeguamento 4
5 L evoluzione (involuzione) della norma di settore Il testo della direttiva comunitaria 99/13/CE è il risultato di un compromesso tra diversi Paesi e diversi approcci con alcuni elementi innovativi (schema di riduzione) ed altri aspetti del tutto nuovi e da sperimentare (emissioni diffuse, criteri per elaborazione del P.G.S.) I dubbi interpretativi del documento Comunitario non sono stati chiariti con l emanazione del D.M. 44/2004 che ha, al contrario, inserito ulteriori elementi di discussione (concetto di capacità nominale e correlazione non meglio specificata con l emissione totale, lifting del concetto di equivalenza) Il D.Lgs. 152/2006 nel trasporre la norma vigente (Allegato III alla Parte V^) stabilisce che nell atto autorizzatorio sia indicato il consumo massimo teorico di solventi 5
6 I punti cardine della normativa il principio di flessibilità, secondo il quale un gestore può scegliere l'approccio a lui più consono per ridurre le emissioni, nonché le soluzioni tecnologiche che ritiene più adeguate, anche economicamente per: garantire il rispetto di limiti specifici per le emissioni convogliate e diffuse ridurre la formazione delle emissioni all origine secondo uno schema di intervento (riduzione) il principio di equivalenza, che stabilisce la neutralità della norma rispetto alla scelta del gestore, purché si pervenga allo stesso risultato qualunque sia l'approccio intrapreso 6
7 Quantificazione dell emissione totale Allegato III Valore limite di emissione negli scarichi gassosi (mgc/m 3 ) Valore limite di emissione diffusa (% input) Valore limite di emissione totale (t/anno kg/h) Allegato IV Quantificazione dell emissione totale con: - procedura proposta - altra procedura alternativa che soddisfi il principio di equivalenza Portate volumiche (Nm 3 /h) Operatività (h/gg-h/anno) 7
8 Lo schema di riduzione La procedura alternativa, definita dalla norma in allegato IV alla Parte V^ del D.Lgs. 152/2006, risulta inapplicabile in quanto: vale solo per preparati con residuo solido a parità di secco chi più consuma più è autorizzato ad emettere solventi chi utilizza prodotti a maggior residuo secco (e quindi a minor impatto ambientale) è autorizzato ad emettere di più di chi non può (o non vuole) utilizzare prodotti con analoghe caratteristiche non è univocamente determinabile il residuo secco dei prodotti vernicianti contenenti solventi reattivi non viene rispettato (se non casualmente) il principio di equivalenza 8
9 Schema di riduzione Il meccanismo di calcolo R.S.) x (fattore moltiplicativo) x (% emissione diffusa) = Emissione Bersaglio perazioni di stampa = 4 ivestimento adesivo del legno, carta, tessuti = 4 erniciatura in continuo = 3 ivestimento per materiali a contatto con alimenti = 2,33 ivestimenti aerospaziali = 2,33 ltri rivestimenti e offset da rotolo = 1,5 9
10 I limiti alle emissioni Le aziende nel Trevigiano hanno optato per il rispetto di limiti, espressi in flusso di massa orari e su base annua, per: Emissione totale Emissione convogliata Emissione diffusa I limiti vengono definiti considerando l impiantistica del processo che utilizza i solventi, la gestione degli impianti (operatività) ed i limiti specifici individuati in allegato III 10
11 L adeguamento L adeguamento interessa circa il 50% delle aziende esistenti con interventi che privilegiano la sostituzione dei prodotti o l introduzione di misure gestionali; sono previsti 5 nuovi impianti di abbattimento che si aggiungono a quelli esistenti: 27 nel settore legno 9 nei settori metallo plastica 2 nel settore stampa 7 in altri settori 11
12 Le verniciature Numero di aziende Verniciatura legno Consumo > 15 t/a 89 Verniciatura metallo Consumo > 5 t/a 39 Tenore medio di COV nei prodotti vernicianti Diluenti + solventi/input COV 48,8 % 52,9 % 39,5 % 34,7 % Rapporto COV/residuo secco 2,03 1,00 12
13 Il bilancio di massa dei solventi O 1 Emissioni negli scarichi gassosi O2 Solventi organici scaricati nell acqua O3 Solventi organici contaminanti nei prodotti I1 Input O4 Ventilazione I2 Riuso nel processo O5 Composti organici persi a causa di reazioni chimiche O4 O6 Emissioni Solventi organici diffuse contenuti nei rifiuti O9 Solventi scaricati in altro modo O8 Solventi di riuso all esterno O7 Solventi organici a validità commerciale 13
14 Il Piano di Gestione dei Solventi e la verifica di conformità Il P.G.S. risulta uno strumento inadeguato per verificare il rispetto di limiti alle emissioni espressi su base annua (emissione totale, emissione convogliata e diffusa) Il P.G. S., cosi come definito dalla norma, non consente la misura diretta ed immediata dei fenomeni emissivi ma valuta a consuntivo la distribuzione del solvente che entra nel processo produttivo 14
15 Il Piano di Gestione dei Solventi e l ottimizzazione del processo Il P.G.S. può rivelarsi un efficace strumento a disposizione dell azienda per ottimizzare la gestione del processo evidenziando sprechi, modalità operative non corrette e limiti delle tecnologie utilizzate (es. frequenza e modalità lavaggio attrezzature, gestione rifiuti contenenti solventi, efficienze di captazione dei sistemi di aspirazione ) 15
16 Le modifiche Le modifiche nell uso di solventi che comportano un incremento delle emissioni autorizzate non superiore al 10% o 25% non sono definite sostanziali e non necessitano pertanto di preventiva autorizzazione 16
17 I termini per l adeguamento Il termine ultimo per l adeguamento degli impianti esistenti è il 31 ottobre 2007 In assenza di esplicito diniego da parte della Provincia il gestore dell impianto deve comunque realizzare l adeguamento con le modalità rappresentate nel progetto allegato alla comunicazione pervenuta entro il 12 marzo
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