Crescita. Quantitativa: Moltiplicazione cellulare Volume dell organismo Qualitativa: Differenziazione e sviluppo delle diverse funzioni

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1 Il neonato

2 Crescita Quantitativa: Moltiplicazione cellulare Volume dell organismo Qualitativa: Differenziazione e sviluppo delle diverse funzioni

3 Caratteristiche del neonato Lunghezza: circa 51 cm. Peso: tra 2.7 e 4.1 Kg. Capacità sensoriali e percettive (è in grado di rilevare le modificazioni ambientali) Capacità di rispondere agli stimoli ambientali, ai fini dell adattamento, attraverso: Comportamenti riflessi (universali di I tipo) Imitazione

4 Riflessi Comportamenti involontari elicitati da uno stimolo Sono importanti indicatori dell integrit integrità strutturale e funzionale del cervello del bambino Alcuni sono funzionali solo nei primi mesi di vita

5 Esempi di riflessi Riflesso Stimoli elicitanti Descrizione Durata Rooting Rotaz. del capo Toccare i lati della bocca o la guancia Il bambino si gira verso lo stimolo elicitante mesi Grasping presa Toccare il palmo della mano afferra 0-4 mesi Suzione Toccare la bocca o le labbra succhia mesi Moro Rumore forte o shock fisico Inarcamento del dorso; abduzione ed estensione degli arti mesi

6 Riflesso Stimoli elicitanti Descrizione Durata Babinsky Accarezzare la pianta del piede Stende le dita e poi le richiude mesi Nuoto Porre il bambino in acqua Movimenti di nuoto con braccia e gambe mesi Stepping Marcia automatica Tenere alzato con i piedi che sfiorano una superficie Movimenti di deambulazione mesi Labyrinthine Porre a pancia in giù Porre a faccia in su Piega gambe e braccia Stende gambe e braccia 0 4 mesi

7 A partire dai comportamenti riflessi hanno origine numerosi altri comportamenti appresi, che, attraverso le interazioni con l ambiente, diventano comportamenti volontari

8 Stati di coscienza del neonato sonno profondo sonno leggero sonnolenza allerta tranquilla attività vigile pianto I neonati dormono da 11 a 21 ore al giorno

9 Crescita cerebrale: i neuroni Lo sviluppo del cervello supera quello degli altri organi Durante il periodo fetale vengono prodotti c/a neuroni al giorno Alla nascita 25% dell adulto A 3 mesi 40% A 6 mesi 50% A 10 anni 100%

10 Le sinapsi L aumento delle funzioni non è determinato dal n di neuroni, ma di sinapsi A 2 anni ogni neurone ha circa sinapsi, dopo inizia lo sfoltimento

11 Le aree cerebrali Per prime si sviluppano le aree subcorticali La corteccia cerebrale si sviluppa più lentamente La corteccia occipitale (visione) prima della corteccia prefrontale (funzioni esecutive)

12 Ritmi di crescita La crescita è asimmetrica relativamente a: organi e funzioni processi E più rapida durate: i primi 2 anni la pubertà Lunghezza: dopo 1 anno (il doppio) ) 2 anno: 1 cm. al mese Peso: 5 mese (il doppio) 1 anno (il triplo)

13 Le scale di sviluppo Negli anni 30 cominciarono ad essere costruite le prime scale di sviluppo (Gesell, Bayley, Griffith, Denver Stati Uniti; Buhler Vienna) Riguardano varie categorie di comportamenti e abilità: motorio e posturale, linguaggio, interazioni sociali, manipolazione, imitazione. I punteggi ottenuti consentono di ricavare il QS QS = rapporto tra il punteggio ottenuto dal soggetto e quello di un campione rappresentativo di bambini della stessa età La correlazione tra QS e QI è bassa

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15 Fattori che regolano i ritmi di crescita Fattori intrinseci preordinati geneticamente (sistema neuro-endocrino = ormoni) Fattori estrinseci: Dieta, clima, ecc. Storia di interazioni organismo-ambiente

16 Le capacità sensoriali del neonato Senso Vista Udito Odorato Gusto Tatto Cosa sa fare il neonato Immaturità del sistema visivo (retina) e scarsa acuità visiva. Mette a fuoco solo a circa cm. Segue gli oggetti in movimento. Discrimina alcuni colori (rosso, blu, verde); è sensibile ai cambiamenti di luminosità Risponde a diversi suoni, specie la voce umana; ha capacità di percezione fonetica: discrimina alcuni suoni verbali (es.pa/ba) e la voce della madre; si calma se sente suoni ritmici ( es. battito cardiaco) Reagisce ad alcuni odori (es. ammoniaca, anice). Discrimina l odore della madre Discrimina dolce/salato; acido; amaro Reagisce alle stimolazioni tattili in quasi tutte le parti del corpo, specie mani e contorno bocca

17 Vista in età infantile Equipaggiamento visivo fondamentale: bulbi oculari cristallino retina corteccia visiva (occipitale) I neonati possiedono questo fondamentale apparato visivo, sebbene alcune componenti non siano ancora formate al primo anno di età, e alcune proseguano lo sviluppo durante la fanciullezza (Hainline, 1998) es.: il cristallino non è in grado di mettere a fuoco da una serie di distanze. 17 Sviluppo prenatale e infanzia

18 Valutazioni della vista in età infantile Metodo della preferenza visiva: procedura di verifica delle abilita percettive e cognitive del bambino, basata sull analisi della durata della sua preferenza visiva fra due o più stimoli. VEP (visually evoked potential): misurazioni EEG dell attività cerebrale attivate quando il bambino visualizza schemi a strisce. 18 Sviluppo prenatale e infanzia

19 Valutazione delle abilità percettive e cognitive in età infantile Abituazione-recupero: procedura di analisi delle abilita percettive e cognitive infantili, basata sulla presentazione ripetuta di un elemento fino alla stabilizzazione del livello di interesse del bambino, e sulla successiva presentazione di un nuovo elemento, al fine di osservare se il bambino mostra un rinnovato interesse ed e cosi in grado di distinguere il nuovo elemento da quello che gli e familiare. 19 Sviluppo prenatale e infanzia

20 I neonati percepiscono le forme in modo strutturato i colori e le tonalità la profondità/tridimensionalità (dai 3 mesi) esperimento del precipizio visivo la costanza di dimensione e forma dell oggetto il collegamento tra le diverse parti di un oggetto 20 Sviluppo prenatale e infanzia

21 Percezione spaziale La percezione della profondità è stata analizzata ed è risultata presente in bambini tra i 6 i 14 mesi. E stata studiata attraverso il cosiddetto precipizio visivo (Gibson e Walk, 1960) che consiste nel creare l impressione illusoria che, superando un certo punto di una superficie di vetro, ci sia il baratro. In età precedenti sono stati utilizzate altre procedure più indirette (es. il battito cardiaco), che, però hanno dato risultati ambigui: Da 2 a 6 mesi : riduzione del battito cardiaco (riconoscimento visivo) Dai 6 mesi in avanti Dai 6 mesi in avanti : aumento del battito cardiaco (paura di cadere?)

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23 I neonati rilevano le configurazioni sonore del linguaggio e della musica le strutture del linguaggio le caratteristiche fondamentali della musica, come il ritmo (e dopo pochi mesi di vita strutture musicali più complesse) 23 Sviluppo prenatale e infanzia

24 Strumenti di misurazione dell udito del neonato EOAE (evoked otoacoustic emissions): emissioni otoacustiche evocate Metodo HAS (high amplitude sucking suzione ad alta intensità o non nutritiva): procedura che serve a misurare le abilita uditive del bambino (specialmente riguardo al linguaggio e alla musica). Il bambino succhia con maggiore intensità se e interessato a far comparire o a far durare un suono. 24 Sviluppo prenatale e infanzia

25 Abilità tattili, gustative e olfattive nell infanzia Il gusto e l olfatto sono probabilmente necessari alla sopravvivenza fin dall inizio della vita, tant e che maturano presto per diminuire con l età. I neonati reagiscono come se percepissero in modo diverso i quattro gusti base dolce, acido, salato e amaro attraverso differenti espressioni facciali, intensità della suzione e deglutizione della soluzione che sentono in bocca. I neonati possono mostrare un espressione positiva del viso se esposti a profumi considerati piacevoli anche dagli adulti e negativa verso odori considerati spiacevoli o nocivi. 25 Sviluppo prenatale e infanzia

26 Sviluppo motorio Le principali abilità motorie si sviluppano nei primi 2 anni di vita Lo sviluppo delle abilità motorie favorisce il passaggio da una quasi totale dipendenza dall adulto a una crescente autonomia *esplorazione dell ambiente *manipolazione degli oggetti E legato allo sviluppo del SN, in particolare della corteccia cerebrale

27 Abilità motorie nell infanzia 27 Sviluppo prenatale e infanzia

28 Considerazioni conclusive sullo sviluppo sensoriale e motorio Le precoci capacità sensoriali e motorie del bambino sono importanti precursori e mediatori dello sviluppo cognitivo e sociale La discreta variabilità individuale evidenziata nelle ricerche mette in discussione le teorie stadiali basate sul principio della maturazione e rende sempre più convincenti le teorie dei sistemi dinamici. Pur nella variabilità, si individuano delle tappe fondamentali che devono però essere considerate solo schemi indicativi per gli operatori e per i genitori

29 Abilità cognitive nell infanzia Rispetto a Piaget, la maggior parte degli attuali punti di vista sullo sviluppo cognitivo si basa su modelli di elaborazioni cognitive più strettamente collegati alle funzioni e ai sistemi del cervello attenzione, memoria di lavoro, memoria a lungo termine, categorizzazione Metacognizione: conoscenza o consapevolezza, da parte dell individuo, dei propri contenuti mentali. Migliora durante l infanzia. Talvolta il termine si riferisce a una conoscenza sulla conoscenza o a una cognizione sulla cognizione. 29 Sviluppo prenatale e infanzia

30 Attenzione I neonati sono in grado di percepire cambiamenti che si verificano nell ambiente e di esplorare gli oggetti che sono in grado di mettere a fuoco La presenza di attenzione selettiva è dimostrata dalla capacità di inseguire con lo sguardo oggetti grandi e/o in movimento. Sono attratti da stimoli nuovi, complessi e strutturati, preferibilmente con contorni curvilinei,

31 L attenzione come metodo per lo studio della percezione L attenzione focalizzata rappresenta un indice importante per lo studio dello sviluppo delle prime capacità cognitive Direzione dello sguardo e tempi di fissazione sono parametri che indicano la capacità di selezionare, elaborare, immagazzinare le informazioni che provengono dall ambiente Con l aumentare dell età aumenta la velocità di analisi ed elaborazione delle informazioni

32 Costanze percettive Perché ci sia riconoscimento, il bambino deve essere in grado non solo di discriminare,, ma anche di generalizzare gli attributi, sempre mutevoli, degli stimoli. La capacità di generalizzazione si sviluppa gradualmente. Nel bambino piccolo sono presenti: La costanza della forma (riconoscimento di un oggetto anche se cambia orientamento e inclinazione) La costanza della dimensione (l oggetto mantiene la sua dimensione anche se si allontana o si avvicina)

33 Apprendimento e memoria in età infantile Memoria e apprendimento sono attivi dalla nascita. In particolare, l ippocampo, essenziale nella memoria esplicita e nel trasferimento di informazioni dalla memoria di lavoro alla memoria a lungo termine, appare svilupparsi presto nell infanzia (anche prima della corteccia visiva) (Nelson, 2002). In ogni modo, parti dell ippocampo e le sue connessioni con la corteccia prefrontale dell encefalo, importanti per il consolidamento di nuovi ricordi, raggiungono la maturità funzionale solo ai mesi di età (Bauer, 2007) 33 Sviluppo prenatale e infanzia

34 Localizzazione dell ippocampo L ippocampo è una struttura cerebrale importante per il consolidamento dei ricordi. È al centro dell attenzione del dibattito sulla memoria degli infanti. 34

35 Categorizzazione nell infanzia 2 strumenti centrali per lo sviluppo della conoscenza in età infantile (e per tutta la vita). Categorizzazione: attività di raggruppamento o organizzazione degli oggetti in base alle caratteristiche simili. Concetti: rappresentazioni mentali su cui si basano le categorie. 35 Sviluppo prenatale e infanzia

36 Ragionamento e problem solving nell infanzia Il dibattito sul fatto che gli infanti siano esplicitamente consapevoli e in grado di controllare il loro ragionamento continua. Tuttavia, un ampia serie di prove indica che, nei limiti del loro sviluppo fisico e motorio, della loro conoscenza, attenzione e memoria di lavoro, essi manifestano comportamenti e risposte che dimostrano elementari abilita di ragionamento e di problem solving. 36 Sviluppo prenatale e infanzia

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