Riforma PAC Quali novità per il settore vitivinicolo

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1 Riforma PAC Quali novità per il settore vitivinicolo

2 Da una PAC fondata sulle definizioni ad una PAC fondata sugli obiettivi

3 Il New Delivery Model e il Piano Strategico Nazionale Una rivoluzione? Una sfida?

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6 Maggiore sussidiarietà vs Rinazionalizzazione della PAC? Quale ruolo per le Regioni? Quali tempi?

7 I programmi di sostegno al settore vitivinicolo Conferma delle misure + Conferma di una envelope dedicata

8 Condizionalità Uno degli obiettivi della prossima PAC consiste nell incentivare pratiche di coltivazione/produzione/trasformazione sostenibili. Di conseguenza, il principio di un minor impatto ambientale pare doversi applicare in maniera trasversale a tutte le misure di sostegno/tutela dei vari prodotti agricoli, vino incluso.

9 Autorizzazioni Conferma dello strumento di gestione del potenziale produttivo + Introduzione di elementi di flessibilità

10 Flessibilità: calcolo dell 1% Lo Stato membro potrà mettere a disposizione ogni anno autorizzazioni all impianto corrispondenti a: 1% della superficie vitata impiantata al 31 luglio dell anno precedente (come oggi); oppure 1% di una superficie costituita da: la superficie vitata impiantata al 31 luglio la superficie corrispondente ai diritti di reimpianto in portafoglio al 1 gennaio 2016.

11 Impatto atteso Considerato che a tale data l Italia disponeva di circa ettari di diritti di reimpianto in portafoglio, ipoteticamente la superficie da adibire a nuovi impianti potrebbe essere di h h = h. Una superficie leggermente superiore a quella messa a disposizione nel 2018, che è stata di ettari.

12 Una nuova definizione di DOP a) "denominazione di origine", il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali e debitamente giustificati, di un paese che serve a designare un prodotto di cui all'articolo 92, paragrafo 1, conforme ai seguenti requisiti: i) la qualità e le caratteristiche del prodotto sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai suoi fattori naturali e umani; ii) le uve da cui è ottenuto il prodotto provengono esclusivamente da tale zona geografica; iii) la produzione avviene in detta zona geografica e iv) il prodotto è ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera; a) denominazione di origine, un nome che serve a designare un prodotto di cui all articolo 92, paragrafo 1: i) le cui qualità e caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai suoi fattori naturali e, se pertinenti, ai fattori umani; ii) originario di un luogo, di una regione o, in casi eccezionali, di un paese determinati; iii) ottenuto da uve che provengono esclusivamente da tale zona geografica; iv) la cui produzione avviene in detta zona geografica; e v) che è ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera o da un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis.

13 Nuove varietà Gli Stati membri potranno classificare varietà appartenenti alla Vitis Vinifera o alla Vitis Labrusca e gli ibridi tra Vinifera, Labrusca e altre specie del genere Vitis. Nello specifico, agli Stati membri dovrebbe essere permesso di classificare i seguenti vitigni, precedentemente vietati: Noah, Othello, Isabelle, Jacquez, Clinton e Herbemont.

14 Vitigni Ibridi I vitigni ibridi potranno essere ammessi anche per la produzioni di vini a DOP, se previsto nel relativo disciplinare di produzione.

15 Vini a ridotto tenore alcolico Vino dealcolizzato Vino parzialmente dealcolizzato

16 Due nuove definizioni Vino dealcolizzato Il termine dealcolizzato può essere associato al nome della categoria di prodotto vitivinicolo solo se: a) è ottenuto da: vino, vino spumante, vino spumante di qualità, vino spumante di qualità del tipo aromatico, vino spumante gassificato, vino frizzante, vino frizzante gassificato; b) il trattamento di dealcolizzazione è conforme alle pratiche enologiche autorizzate; c) il titolo alcolometrico totale non è superiore 0,5% vol. Vino parzialmente dealcolizzato Il termine dealcolizzato può essere associato al nome della categoria di prodotto vitivinicolo solo se: a) è ottenuto da: vino, vino spumante, vino spumante di qualità, vino spumante di qualità del tipo aromatico, vino spumante gassificato, vino frizzante, vino frizzante gassificato; b) il trattamento di dealcolizzazione è conforme alle pratiche enologiche autorizzate; c) il titolo alcolometrico totale è superiore a 0,5% vol. e in conseguenza del processo di dealcolizzazione il titolo alcolometrico totale è diminuito di più del 20% rispetto al valore iniziale.

17 Il processo di dealcolizzazione Si introduce una nuova pratica enologica. Il processo di dealcolizzazione può consistere in uno o più dei seguenti trattamenti: - evaporazione sotto vuoto parziale; - tecniche di membrana; - distillazione. Il processo di dealcolizzazione non deve dare luogo a difetti organolettici del prodotto.

18 Cosa prevede la disciplina vigente? Prodotti vitivinicoli Allegato VII, parte II, del reg. UE n. 1308/2013 Il vino: - titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 8,5 % vol, se prodotto esclusivamente con uve raccolte nelle zone viticole A e B; - titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 9 % vol per le altre zone viticole; - se a denominazione di origine protetta o a indicazione geografica protetta, ha un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 4,5 % vol. Prodotti vitivinicoli aromatizzati Attenzione: prodotti composti in parte da prodotti vitivinicoli. Tra parentesi è indicata la % del volume totale del prodotto richiesta. Vino aromatizzato (75%): effettivo > 14,5% vol. e < 22% vol. ed un totale non < a 17,5% vol. Bevanda aromatizzata a base di vino (50%): effettivo > 4,5% vol. e > a 14,5% vol. Cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli (50%): effettivo > 1,2% vol. e < 10% vol.

19 Grazie per l attenzione