LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA
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- Dante Armando Di Pietro
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1 Seminario MATERIALI INNOVATIVI E ECOSOSTENIBILI PER LE INFRASTRUTTURE DI ROMA CAPITALE LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA Roma, 2 luglio 2014
2 La produzione di rifiuti inerti a Roma A Roma si stima una produzione procapite di 1t/annodi rifiuti inerti (escluse le terre da scavo), provenienti da attivitàdi costruzione e demolizione. Considerando il numero di abitanti della cittàdi Roma pari a , si ottiene una produzione totale di rifiuti inerti che ammonta a : t/anno
3 Distribuzione territoriale degli impianti di recupero inerti a Roma
4 Rifiuti inerti riciclati e prodotti all interno del territorio comunale di Roma Secondo i dati MUD del 2013, sono stati lavorati, presso gli impianti autorizzati ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/06, circa: ton di rifiuti da C&D, in impianti presenti nel Comune di Roma, ad esclusione delle Terre e Rocce da scavo ton di rifiuti da C&D, in impianti presenti al di fuori del Comune di Roma, ad esclusione delle Terre e Rocce da scavo. Per un tot di ton di rifiuti inerti recuperati di provenienza all interno del Territorio del Comune di Roma
5 Potenzialità impiantistiche a Roma Considerando i soli impianti autorizzati ai sensi dell art. 208 del D.Lgs.152/06, la potenzialitàimpiantistica offerta dal Comune di Roma è di ton/anno. Quindi il tasso di recupero, sulla base dei dati di produzione stimati èdel 21%. Il rimanente 79% dei rifiuti da C&Dprodotti, viene smaltito in minima parte in discariche autorizzate e in larga parte in modo illegale (cassonetti per RSU, bordo strada, sul territorio, ecc).
6 La produzione di rifiuti inerti in Italia La produzione dei rifiuti speciali èstata quantificata a partire dalle informazioni contenute nelle banche dati MUD relative alle dichiarazioni annuali effettuate ai sensi della normativa di settore. I dati illustrati sono stati estrapolati dal Rapporto Rifiuti Speciali n. 174/2012, redatto dall ISPRA, si riferiscono all anno 2010 e sono stati desunti dalle dichiarazioni presentate nell anno La produzione dei rifiuti speciali non pericolosi afferenti al settore delle Costruzioni e Demolizioni (CER 17), desunta dalle elaborazioni MUD e dalle stime ISPRA, risulta pari, nel 2010, a 57,4 milioni di ton (42,3%).
7 Il quantitativo di rifiuti non pericolosi stimato (57,4 milioni di ton) comprende anche il terreno derivante dalle operazioni di bonifica. In particolare, circa 13 milioni di ton(22%del totale di rifiuti del capitolo 17) sono costituiti da terre e rocce (CER ). Quindi nel 2010 la produzione di rifiuti inerti in Italia ammonta a 44,4 milioni di ton.
8 La produzione di rifiuti inerti (ton) in Europa (Eurostat 2010) Francia t Germania t Regno Unito t Paesi Bassi t Italia t
9 Assessorato allo Sviluppo delle La produzione di rifiuti inerti (ton) in Europa (Eurostat 2010) Italia Spagna Finlandia Polonia Belgio Portogallo Svezia Repubblica Ceca Austria Lussemburgo Danimarca Ungheria Grecia Slovacchia Irlanda Slovenia Cipro Malta Estonia Lituania Romania Bulgaria Lettonia Croazia Regno Unito Paesi Bassi Germania Francia Il quantitativo di rifiuti da C&Driportato, comprende sia quelli pericolosi, sia quelli non pericolosi.
10 Problematiche Nonostante la buona capacitàimpiantistica del territorio romano, la percentuale di rifiuti da C&D non recuperata è molto elevata (79%). I rifiuti smaltiti in modo illegale, in genere O sono indirizzati nel canale dei rifiuti solidi urbani (RSU), quindi conferiti nei cassonetti dell AMA, comportando un aggravio di carattere tecnico ed economico nelle operazioni di smaltimento; O vengono abbandonati lungo le strade, comportando operazioni di bonifica immediata, che si traduce in un ulteriore costo di smaltimento a spese della comunità;
11 O viene scaricato nel territorio (per esempio in cave dismesse, nei cantieri, ecc.) e anche in questo caso sono necessarie delle operazioni di bonifica seppure non immediate. Il danno ambientale ed economico èstato stimato in euro/anno
12 Soluzioni attuabili dal Comune di Roma NelDGRL 34 del 26/01/2012: Prime linee guida per la gestione della filiera di riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiutiinerti nella Regione al punto 2.3: Adempimenti delle pubbliche amministrazioni e delle stazioni appaltanti, si legge: I Comuni dovranno prevedere, fra la documentazione necessaria al rilascio di autorizzazioni edilizie (permesso di costruire/scia/dia), il Piano di gestione dei rifiuti.
13 Per i lavori eseguiti per conto di Committenti Pubblici, il Direttore dei Lavori accerta l avvenuto corretto conferimento dei rifiuti prima dell approvazione dello stato di avanzamento lavori (SAL). E necessario che i Comuni prevedano che il rilascio della licenza di abitabilità sia subordinato all esibizione delle copie dei Formulari di Identificazione del Rifiuto, delle dichiarazioni degli impianti sulle quantità ricevute dalle singole unità locali, e quanto altro occorrente a documentare il regolare conferimento dei rifiuti.
14 TITOLO EDILIZIO N. DICHIARAZIONE DI CONFERIMENTO DEI RIFIUTI (Resa ai sensi del DPR445/2000) (da presentare a fine lavori/sal) Il sottoscritto nato a Il in qualità di rappresentante legale dell impresa/direttore dei Lavori Forma giuridica Codice fiscale P. IVA con sede legale in, via/piazza, n. CAP ; Tel, fax DICHIARA Ai sensi del DPR445/2000, T.U delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, consapevole delle sanzioni penali previste dall art.76 del medesimo DPR445/2000, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci su indicata, che i rifiuti prodotti durante l esecuzione delle attività di cui al Titolo edilizio n. Sono stati destinati alle seguenti operazioni: CER Quantità (kg) FIR Impianto/discarica ricevente Codice recupero/smaltimento
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