PALAZZINA B. COMMITTENTE: Sig. Di Quinzio Gabriele - Ranieri Lauretta Strada Monte Calvo Poggio (IM)
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- Arrigo Danieli
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1 COMMITTENTE: Sig. Di Quinzio Gabriele - Ranieri Lauretta Strada Monte Calvo Poggio (IM) OGGETTO: Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili. Progettazione preliminare di un sistema linea vita. Legge Regionale n. 5 del 15 Febbraio PALAZZINA B Sanremo, 04 Maggio 2011
2 FINALITA E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente elaborato, redatto su incarico dei sig.ri Di Quinzio Gabriele e Ranieri Lauretta in qualità di propietari del Fabbricato sito in Strada Monte Calvo Poggio (IM) F. 28 mapp identificato come Fabbricato B, viene svolto in ottemperanza alle linee guida della Legge Regionale n. 5 del 15 Febbraio 2010 recante Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili. Tale Legge Regionale è stata emanata in attuazione al Decreto Legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008 (Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) ed alla Legge Regionale n. 30 del 13 Agosto 2007 (Norme regionali per la sicurezza e la qualità del lavoro). La Legge Regionale di cui all'oggetto dispone che tutti gli interventi di nuove costruzioni, ristrutturazioni ed ampliamenti in edilizia, nonché le semplici manutenzioni in copertura o installazioni di impianti tecnici, telematici, fotovoltaici, devono presentare caratteri tali da eliminare il rischio di caduta dall'alto, fornendo un sistema di ancoraggio permanente e sicuro per i lavoratori che operano sul tetto. Inoltre già a partire dal mese di aprile 2008, come recita espressamente l'articolo 115 del D.L. 81/2008, chiunque si trovi a dover salire su un tetto in assenza di opere provvisionali (ponteggi, mezzi con cestello, parapetti) deve poter ancorare i propri DPI a dei dispositivi permanenti di protezione dalle cadute dall'alto che siano essi Linee Vita classiche (dispositivi in Classe C) o ancoraggi di classe A1 o A2. In merito a quanto sopra riportato è fatto obbligo che le coperture piane o a falda inclinata poste ad altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile devono essere dotate di dispositivi fissi e permanenti a Norma UNI EN 795. Va precisato che l'approccio metodologico proposto per effettuare una corretta valutazione dei rischi di incidenti relativi allo stazioneamento sui tetti (lastrici solari o a falda inclinata) dovrebbe consentire all'amministratore del condominio l'individuazione e l'adozione delle misure di prevenzione e di protezione più idonee al contesto lavorativo. L'utilizzo dei dispositivi collettivi di protezione rappresenta, insieme alle misure di carattere tecnicoorganizzative, uno degli strumenti più idonei a garantire l'efficacia e l'efficienza dell'intero processo ed a raggiungere sistemi di sicurezza elevati. LE CADUTE DALL'ALTO La letteratura nel campo degli infortuni sul lavoro ci informa che il settore delle costruzioni è quello caratterizzato dal maggior numero di infortuni mortali conseguenti a cadute dall'alto connesse con l'effettuazione di lavori in quota. Un'esposizione al rischio per la salute e la sicurezza per il lavoratore particolarmente elevata si ha per coloro i quali operano sui tetti degli edifici (lastrici solari piani o tetti a falde inclinate). Nasce pertanto la necessità oltre che l'obbligo di adottare anche per coloro i quali lavorano per brevi periodi temporali su tali
3 strutture (per esempio antennista, elettricista, manutentore di impianti ecc) misure di prevenzione e protezione della sicurezza. I RISCHI CONNESSI ED I DISPOSITIVI COLLETTIVI CLASSIFICATI UNI EN 795 Si deve provvedere all'analisi dei pericoli presenti nei suindicati luoghi di lavoro e valutarli individualmente, inserendo tutte le misure necessarie all'eliminazione del rischio medesimo. Generalmente i rischi di caduta dall'alto possono essere ridotti o quasi del tutto eliminati attraverso: l individuazione e l adozione delle misure di prevenzione e di protezione a carattere organizzativo; l individuazione e l adozione delle misure di prevenzione e protezione a carattere tecnico; l individuazione e l adozione dei dispositivi di protezione collettiva ; l aggiornamento di misure e di sistemi di prevenzione e di protezione in relazione ai mutamenti organizzativi e all evoluzione della tecnica; l individuazione e l adozione dei DPI. Risulta fondamentale una corretta scelta del sistema anticaduta da adottare, sia esso un sistema di arresto caduta (che limita la caduta nel vuoto del lavoratore in uno spazio breve) o un sistema di prevenzione caduta (detto anche "a caduta impedita": è un sistema anticaduta progettato per prevenire / impedire la possibilità di cadere oltre il bordo). I dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto devono essere collegati a punti (o linee) di ancoraggio sicuri, che si rendono obbligatori in Liguria come prescritto dalla Legge Regionale n. 05 del 2010, e possono essere ritenuti tali solo se realizzati conformemente alla normativa UNI EN 795. La norma tecnica UNI EN 795 classifica gli ancoraggi in classi differenti: A1 Strutturale per superfici orizzontali, verticali ed inclinate A2 Strutturale per tetti inclinati B Provvisorio trasportabile C Linea di ancoraggio flessibile orizzontale (α 15 ) - detta impropriamente linea vita D Rotaia di ancoraggio rigida orizzontale E Corpo morto per superfici orizzontali (α 5 ). DPI L'uso dei dispositivi di protezione individuale è strettamente correlato con l'installazione delle linee vita sulla copertura dell'edificio. Ogni lavoratore dovrà possedere ed utilizzare
4 secondo le linee guida e le indicazioni del costruttore i propri DPI. Per tali componenti si intendono imbracature anticaduta e cinture conformi alla norma UNI EN 361; cordini di sicurezza conformi alla norma UNI EN 353 e 355; moschettoni di sicurezza conformi alla norma UNI EN 362; dispositivi retrattili conformi alla norma UNI EN 360 ed altri dispositivi certificati. PROCEDURA APPLICATIVA In merito all'installazione dei dispositivi fissi e permanenti presso lo stabile interessato dal presente elaborato, va premesso che la Ditta esecutrice dei lavori dovrà possedere i requisiti necessari per l'installazione dei prodotti certificati. La Ditta dovrà eseguire i lavori come dal presente progetto che prevede la posa in opera di numero 02 pali in acciaio inox per ancoraggio a 360 in classe A1 sul colmo delle falde in posizione pressochè centrale e da ganci sottotegola in acciaio zincato in classe A2 negli spigoli della copertura per evitare l'effetto pendolo nel caso l'operatore debba lavorare in prossimità del perimetro. Inoltre dovranno essere posizionati due ganci sempre sottotegola in acciaio zincato in classe A2 come da planimetria allegata in prossimità dei punti di accesso alla copertura per assicurare il sicuro sbarco sulla stessa. L'accesso alla copertura avverrà tramite scala portatile conforme al DM 81/08 e le due posizioni di accesso saranno segnalate tramite idonee targhette identificative. A fine lavori dovrà essere eseguito il collaudo in presenza del progettista e, qualora fosse possibile, di un rappresentante della commitenza. Infine verranno forniti il fascicolo tecnico comprendente le dichiarazioni relative all'installazione dell'impianto, le certificazioni dei prodotti, la documentazione progettuale con la planimetria e l'indicazione circa la cartellonistica di riferimento. MATERIALI DA UTILIZZARE Il progetto preliminare prevede l'installazione di una linea vita passante lungo il colmo della copertura come da planimetria allegata. E' previsto l'impiego dei seguenti materiali: 1. n. 02 pali per ancoraggio a 360 in acciaio zincato con golfare in acciaio inox e con piastre inclinate (materiale classe A1 Uni En 795) di acciaio Fe 360 B aventi dimensioni 200 x 200 x 10 mm; 2. N. 10 ancoraggi in classe A2 ancoraggi strutturali sottotegola GS1 o GSS anti effetto pendolo e idonei al percorso di risalita.
5 Si specifica che assieme alla documentazione relativa alla fornitura dei materiali ed all'installazione (certificati di conformità degli ancoraggi di classe A1, A2 e C e certificato di corretta posa in opera su manuale dei prodotti), dovrà essere redatta a cura di ingegnere abilitato la dichiarazione di idoneità delle strutture. Pertanto in fase di realizzazione dell'opera il tecnico incaricato avrà facoltà di prevedere interventi aggiuntivi per assicurare la tenuta delle strutture ed il corretto ancoraggio. Si rassegna la presente in conformità con l'incarico affidatoci. ALLEGATI: 1. Planimetria della copertura dello stabile Palazzina B con individuazione dei dispositivi fissi anticaduta UNI EN 795. Sanremo, 04 Maggio 2011 Dott. Ing. Claudio Ammendolia Dott. Ing. Mario Caprini
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