RAPPORTO Consumi e dipendenza da sostanze nella provincia di Ferrara. Ferrara 17 giugno 2008
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1 GIORNATA MONDIALE CONTRO LA DROGA RAPPORTO Consumi e dipendenza da sostanze nella provincia di Ferrara Cristina Sorio Responsabile Osservatorio Dipendenze Patologiche Ferrara 17 giugno 2008
2 LA MAGGIORE ETÀ del SerT Le sfide CULTURALI (ideologia v/s evidenza scientifica; devianza v/s malattia) ORGANIZZATIVE (mancanza di formazione specifica; scarsità di risorse; assenza di un modello organizzativo territoriale multidisciplinare) EPIDEMIOLOGICHE (Aids, mortalità per overdose, patologie correlate) QUALITÀ (pz al centro dei percorsi di cura individualizzati; l integrazione nel sistema dei servizi)
3 Spazio Giovani SerT COD Unità di Strada Promeco Equipe Carcere Sistema dei servizi Osserva torio Centri Alcologi ci Strutture Terapeut ico-riab. Centri Antifu mo Centro GAP Strutture Pedagog. Riab. Struttura special madrebambino
4 UTENTI IN CARICO anno 2007 (n= Utenti/operatori =40:1) Gap 29 TD extra prov. 325 Tabagisti 186 Tossicodip. 965 Alcolisti = = 689 Utenti/operatori =20,8:1
5 Trend degli utenti in trattamento per sostanza d abuso Eroina Cannabinoidi Cocaina
6 Trend dell utenza alcolista in carico
7 UTENTI TOSSICODIPENDENTI PER SOSTANZA PRIMARIA D ABUSO Cannabis; 121 (12,7%) Sintetiche 9 Altre 7 Cocaina 99 (10,4%) Eroina 716 (75,2%)
8 UTENTI TOSSICODIPENDENTI PER SOSTANZA SECONDARIA D ABUSO Alcol; 76 Eroina; 24 Sintetiche; 13 Cannabis; 71 Cocaina; 194
9 INDICATORI EPIDEMIOLOGICI CHIAVE OEDT Consumo di droghe tra la popolazione generale e la popolazione scolare Prevalenza del consumo problematico di droghe tra la popolazione Le malattie infettive correlate all uso di droghe La mortalità La domanda di trattamento
10 La diffusione della tossicodipendenza sul territorio regionale PIACENZA PARMA MODENA FERRARA 54,1 RAVENNA REGGIO EMILIA IMOLA RIMINI Sino a 45,0 per ab. Da 45,01 a 50,0 per ab. Da 50,01 a 55,0 per ab. BOLOGNA Media Regione: 57,3 Min Modena 38,9 Max Bologna 88,2 FORLÌ CESENA Oltre 55,01 per ab. TASSO DI PREVALENZA * Totale utenti tossicodipendenti / Popolazione residente anni
11 Centro Nord 5,7 Ovest 3,0 Sud Est 5,4 Tasso di prevalenza provinciale: 5,4* popolazione target Min Jolanda 0,65 - Max Ro 11,1
12 TREND NUOVI UTENTI PER SOSTANZA PRIMARIA (%) ,9 36,5 7, ,3 16, Eroina Cannabis Cocaina
13 UTENTI IN CARICO DA ANNI PRECEDENTI PER SOSTANZA PRIMARIA (%) , ,1 11,2 82, ,3 8,8 Eroina Cannabis Cocaina
14
15 COCAINA - La cocaina dopo la cannabis è la seconda sostanza illecita usata più di frequente in numerosi stati europei. Oltre 12 milioni di europei hanno provato almeno una volta la cocaina pari al 4% degli adulti. In cima alle classifiche l Italia con il 5% - Raddoppia il consumo recente di cocaina nella popolazione passando da 2,4 milioni nel 2005 a 4,5 milioni di persone nel Il consumo nell ultimo anno è compreso tra lo 0,1% della Grecia e il 3% della Spagna. L Italia ha una prevalenza del 2% - Il consumo è più diffuso tra i giovani adulti (15-34 anni). Circa 7,5 milioni di giovani (5,3%) ammettono di averla provata almeno una volta. - L Italia si colloca al secondo posto con una prevalenza superiore al 5% - Tra gli studenti di anni ha provato la cocaina almeno una volta nella vita il 2% La stima del consumo nei locali da ballo in alcuni paesi europei oscilla tra il 10 e il 75%
16 MODELLI DI CONSUMO Consumatori socialmente integrati: cocaina sniffata, diffusa trasversalmente nella popolazione, uso occasionale o abituale, funzionale all affermazione di sé, all aumento dell autostima, ai modelli di efficienza e competitività. Le esigenze di compatibilità sociale esercitano un controllo del consumo. Policonsumatori: sperimentatori che associano in modo sequenziale o contemporanea farmaci legali, sostanze alteranti legali e droghe illegali alla ricerca dell effetto top attraverso l interazione di diversi principi attivi. Mix mirati di sostanze associando cocaina ad alcol, o cocaina ad amfetamina per gli di effetti eccitanti o diversamente mixando cocaina con eroina fumata per gli effetti sedativi o extasy a ketamina per l alterazione della percezione. Tra i tossicodipendenti: uso concomitante o in alternativa all eroina: consumatori di eroina per via ev che si iniettano cocaina o miscele di cocaina ed eroina. Fumatori di cocaina/crack: limitata a gruppi chiusi e marginali, il consumo è intenso e c è più probabilità che porti all eroina fumata. E il modo più pericoloso di usare cocaina.
17 STUDENTI DI ANNI CHE HANNO USATO COCAINA (UNA O PIÙ VOLTE NEGLI ULTIMI 12 MESI) 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 3,9 3,8 3,5 3,6 3,3 3,2 Italia Emilia Romagna Ferrara Studio ESPAD-Italia - Campione RER: 3000 studenti
18 LA DOMANDA DI TRATTAMENTO In continuo incremento la domanda di trattamento per cocaina che rappresenta la terza droga più usata EU 13% ITA 14% RER 15,7% FE 10,4% Negli ultimi anni tra gli utenti si è assistito ad un incremento dell uso primario di cocaina passato dal 2,2% nel 2000 al 10,4% del Raddoppia anche la proporzione di soggetti che utilizzano come opzione secondaria la cocaina: 28,6% nel 2000 e 50,9% nel 2007.
19 COCAINA: IN AUMENTO LA DOMANDA DI TRATTAMENTO Rapporto tra utenti in carico con sostanza primaria cocaina e popolazione target di età anni Piacenza Anno 2004 FE 4,9* Parma Modena Ferrara Ravenna Reggio Emilia Imola Rimini Sino a 5 per ab. Da 5,1 a 6 per ab. Bologna Forlì Da 6,1 a 7 per ab Media Regione: 6,28 Cesena Oltre 7,1 per ab Piacenza Parma Modena Ferrara Ravenna Reggio Emilia Imola Rimini Anno 2006 FE 6,5* Sino a 5 per ab. Da 5,1 a 6 per ab. Bologna Forlì Da 6,1 a 7 per ab Oltre 7,1 per ab Media Regione: 8,99 Min Modena 5,2 Max Bologna 14,4 Cesena Feonte: Osservatorio RER 2006
20 PROFILO UTENTI IN CARICO CON USO PRIMARIO DI COCAINA (Periodo di osservazione ) 2006) Soggetti in trattamento=164 Maschi=141 Femmine=23) Rapporto M/F 6:1 Età media 31 anni (17-50) Celibi/nubili = 69,5% Coniugati = 16,5% Media inferiore = 50,6% Media superiore = 24,4% Professionale = 14% Lavoro regolare = 70,7% Disoccupati = 12,2% Tipo di lavoro operaio/altro 31,7% altro lavoro dip.. 18,3% contadino/artigiano 14,6% dirigente/imprenditore 11% Canale di invio: Prefettura 43.3 Autonomo 24.4 Carcere 15.2 Rapporti con la giustizia: carcere/misure alternative 23,8% denunce/condanne 14% incensurato 11% Stato di salute - Hiv+ = 0,6% - Hcv+= 7,3% - Hbv+ =6,1% Decessi = 1 Programma terapeutico - Completato 51,8 - Interrotto 17,1
21 MODALITÀ DI CONSUMO DEGLI UTENTI IN TRATTAMENTO Solo cocaina 66,5 Sniffata 74,4 secondaria cannabis 56, Cocaina con secondaria 31,1 Policonsu matori; 2,4 Uso frequente 40,3 Fumata 12,8 Ev 6,7 secondaria alcol 21,8
22 EROINA ha registrato un picco all inizio degli anni novanta per poi stabilizzarsi nel periodo successivo rimane la droga principale per la quale i pazienti chiedono di entrare in terapia EU 50% ITA 71,3% RER 71,6% Ferrara 75,2% è in aumento il numero di pazienti consumatori di oppiacei che continuano il trattamento nel corso di molti anni diminuisce l incidenza del consumo di eroina ev ma aumenta il consumo problematico di eroina fumata
23 EROINA: rimane la droga prevalente degli utenti in trattamento Fonte: Osservatorio RER 2006 PIACENZA PARMA MODENA FERRARA 37,8 RAVENNA REGGIO EMILIA IMOLA RIMINI Sino a 30 per ab. BOLOGNA Da 30,1 a 35 per ab. Da 35,1 a 40 per ab Oltre 40,1 per ab Media Regione: 41,03 Min Piacenza 26,2 Max Bologna 66,6 FORLÌ CESENA Rapporto tra utenti in carico con sostanza primaria eroina e popolazione target di età anni (* abitanti)
24 NUOVI UTENTI CON SOSTANZA PRIMARIA EROINA Totale= 97 M/F=4,7: ,7 52,6 60,4 57,7 53,6 41,2 55,7 Maschi Invio autonomo Cocaina 2 Freq quotidiana Ev Fumata Fonte: Osservatorio Ausl Ferrara
25 UTENTI GIÀ IN CARICO CON SOSTANZA PRIMARIA EROINA Totale = 623 M/F=5,5: ,8 58,1 61,2 86,7 6,9 48,7 Maschi Invio autonomo Cocaina 2 Ev Fumata Fonte: Osservatorio Ausl Ferrara
26 I RISCHI PER LA SALUTE La td soprattutto per via ev rappresenta uno dei maggiori fattori di esposizione all Hiv e Hcv per le quali non sono disponibili vaccini Con la vaccinazione contro il virus dell epatite B si è ridotta la diffusione nella popolazione generale e soprattutto tra gli utenti Sert I principali fattori di rischio legati al diffondersi delle infezioni opportunistiche sono l uso promiscuo di strumenti di iniezione delle sostanze e i rapporti sessuali non protetti Dalla metà degli anni 90 si incrementa la modalità di esposizione legata ai rapporti sessuali non protetti in tutte le fasce di età
27 POSITIVI HIV E HCV TRA GLI UTENTI IN CARICO (%) 52,7 51,3 52,7 51,5 53,8 53, ,8 10,8 10,5 9,9 10 9,7 9,6 50, Hiv Hcv
28 HIV: non va abbassata la guardia casi di sieroconversione tra gli utenti già in carico già in carico nuovi
29 EPATITE C: L EPIDEMIA NASCOSTA Distribuzione dei positivi al TEST HCV tra gli utenti SerT (%) nuovi già in carico
30 IL RISCHIO DI MORTALITA RISCHIO DI MORTALITÀ generale tra i Td da eroina ev risulta essere elevato (SMR=15,6 M=12; F=20) PROBABILITÀ DI SOPRAVVIVERE dopo 10 anni è dell 82%, dopo 15 anni del 66% AIDS, OVERDOSE E INCIDENTI stradali soprattutto nei maschi costituiscono le principali componenti dell eccesso di mortalità, si segnalano inoltre un eccesso di rischio per cirrosi, cause infettive e tumore del polmone nei maschi
31 ,5 19,8 12,4 9,9 9,1 7,4 5,8 6,6 1,7 3,3 2,5 Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Imola Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Mortalità proporzionale dei Td SerT distinti per Ausl 18, ,4 12,4 Cause di morte degli utenti SerT della Regione Emilia-Romagna 10,7 14 6,6 5 0,8 0,8 Aids Overdose Incidente Epatopatia Suicidio Sist.circ. Tumore App.resp. Sconosciuta Altro
32 DECESSI TRA GLI UTENTI SERT Overdose Aids Epatopatie
33 L OFFERTA DI TRATTAMENTO INTEGRATO 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 12,0 4,4 23,3 27,5 9,2 5,7 4,7 Sostegno psicologico Psicoterapia La maggiore compliance alla cura si registra nei trattamenti con metadone ad elevati dosaggi e nei trattamenti integrati Servizio sociale Metadone Buprenorfina Farmaci non sostitutivi In strutture ria bilia tive La ritenzione in trattamento è protettiva rispetto al rischio mortalità
34 ALCOL STUDIO ESPAD ITALIA 2006 Il consumo di alcol negli ultimi 12 mesi nella popolazione generale: ITA 78,8% RER 79,4% Ferrara 81,2% Il consumo di alcol negli ultimi 12 mesi nella popolazione anni: ITA 69,6% RER 86,6% Ferrara 87,5%
35 Studenti di scuola media superiore che hanno consumato alcol negli ultimi 12 mesi PIACENZA PARMA MODENA FERRARA 87,5% RAVENNA REGGIO EMILIA IMOLA Rimini BOLOGNA < 86,30% 86,30% - 86,55% > 86,55% FORLÌ CESENA Studio ESPAD-Italia Campione RER: 3000 studenti Bologna Min 85,8% - Modena Max 88%
36 Studenti di scuola media superiore che si sono ubriacati almeno una volta negli ultimi 12 mesi PIACENZA PARMA MODENA FERRARA 44% RAVENNA REGGIO EMILIA IMOLA Rimini BOLOGNA < 42,00% 42,00% - 43,00% > 43,00% FORLÌ CESENA Studio ESPAD-Italia Campione RER: 3000 studenti Forlì Cesena Min 41% - Pr Pc Fe Max 44%
37 QUINDICENNI DELLA PROVINCIA DI FERRARA CHE HANNO CONSUMATO SOSTANZE negli ultimi 12 mesi ,5 68,1 60,6 47, ,8 20 4,4 6,3 4,8 3,5 2,9 0,5 0 Birra Superalcolici Sigarette Cannabinoidi Ecstasy Cocaina Eroina studenti 15 anni studenti 15 anni
38 Profilo dell utenza ALCOLISTA Gli utenti accedono ai centri alcologici dopo anni di alcolismo e dopo il degradarsi delle relazioni sociali, familiari o della situazione economicolavorativa Età media = 47 anni (M-F) Maschi 68,5% Rapporto M/F = 2,2:1 Bevande d abuso: Vino, 68,0% Birra, 16,5% Superalcolici, 10,8%
39 Andamento dei tassi di prevalenza degli ALCOLDIPENDENTI 2,5 2 1,5 1 0,59 0,66 0,81 0,91 1,02 1,16 0,98 1,34 1,28 1,6 1,56 1,74 1,69 1,89 1,91 1,72 1,7 0,5 0 0,68 0,32 0,37 0,36 0, Prevelenza Prov. FE Prevalenza RER
40 Rapporto utenti in carico con sostanza primaria alcol e popolazione target (tasso * ) PIACENZA PARMA MODENA FERRARA 17 RAVENNA REGGIO EMILIA IMOLA Rimini Sino a 16,00 per ab. Da 16,01 a 18,00 per ab. BOLOGNA Forlì Da 18,01 a 20,00 per ab Oltre 20,01 per ab Media Regione: 19,1 Min Cesena 13,7 Max Imola 34,1 Cesena
41 STIMA DELLA PREVALENZA DI SOGGETTI CON PROBLEMI ALCOL CORRELATI (6,3%) 89 (12,4%) 335 (46,9%) 246 (34,4%) 0 Concomitanti SerT Ospedale Td SerT con consumo di alcol Alcolisti SerT Ricoverati in Ospedali Totale
42 PATOLOGIE PREVALENTI dati SDO 70 66, , ,3 Sindromi psicotiche 0,9 3,2 Dipendenza Abuso Danni epatici Altri danni organici
43 Centro Nord 29,7 Sud Est 25,7 Ovest 16,0 Provincia di Ferrara 25,6 Min Masi Torello 0,66 Max Migliaro 4,62
44 L ALCOL continua ad essere la sostanza più diffusa tra i ragazzi. Lo si ritrova in ogni contesto di aggregazione con stili di consumo trasversale rispetto all età e il sesso è utilizzato molto frequentemente in combinazione con altre sostanze illecite, è spesso una sostanza il cui uso inizia prima dell utilizzo di altre sostanze, Cresce il consumo al di fuori dei pasti, con segnali di binge drinking I Centri alcologici raggiungono il 65,6% dei soggetti con problemi alcol correlati che si sono rivolti ai servizi pubblici e privati della provincia La stima del numero oscuro evidenzia una quota di popolazione non ancora in contatto con i servizi Rapporto sconosciuti/ conosciuti TOTALE 5,7 : 1 Maschi 2,2 : 1 Femmine 3,5 : 1
45 Il sistema dei servizi Ha raggiunto livelli di efficacia ed efficienza accreditati nell ambito del sistema qualità. Questo ha permesso di: dare risposte appropriate ed eque al problema della dipendenza e ridurne i danni rispondere in maniera integrata (farmacologica, psicologica, sociale ed educativa) ai problemi individuali dei pazienti creare un sistema con i servizi del privato sociale per garantire la continuità terapeutica e la scelta del trattamento giusto per il problema rilevato
46 Le nuove sfide MERCATO Capillarizzazione dei luoghi di vendita e di consumo, Modificazione delle sostanze per varietà e principio attivo, Maggiore accessibilità dei prezzi STILI DI CONSUMO Abbassamento dell età dei consumatori, Droga come bene di consumo, Primato della cocaina e l affermarsi del policonsumo IMMAGINARIO COLLETTIVO Scarsa percezione del rischio nei giovani Alta tolleranza sociale negli adulti per certi comportamenti e certe droghe
47 Il Piano sociale e sanitario afferma un idea di welfare di comunità basato su una forte presenza del pubblico e contemporaneamente su processi decisionali, programmatori ed attuativi di servizi ed interventi sociali e sanitari, fortemente partecipati dalle organizzazioni della società civile, del terzo settore e dalle stesse persone e famiglie che esprimono esigenze di sostegno e di cura.
48 Qualificazione dei servizi La direzione verso la prossimità costituisce un indirizzo fondamentale per l evoluzione del sistema dei servizi e degli interventi integrati. L accesso ai servizi è da assicurare non solo tramite la capacità di accogliere e orientare, ma anche svolgendo funzioni di mediazione sociale nei contesti di vita delle persone, in ambito scolastico, extra scolastico, nei luoghi di lavoro, nei contesti abitativi, nei luoghi di aggregazione.
49 Grazie per l attenzione osservatorio.sert@ausl.fe.it
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