PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 1/7

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1 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 1/7 Responsabilità Settore Nominativo Firma Redatto da: AAGG Ramazzotti Verificato da: DIR Bonino Autorizzato da: AU Cavaliere Revisione n. Motivo della revisione Data 0 Prima emissione 15/05/2017 INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE RIFERIMENTI, DEFINIZIONI E SIGLE DI STRUTTURA Riferimenti Definizioni Sigle di struttura DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE RESPONSABILITÀ Attività Premessa Responsabilità per l applicazione delle sanzioni Misure nei confronti degli Amministratori e dei Sindaci Misure nei confronti dei Dirigenti Misure nei confronti di Dipendenti Misure nei confronti dei Consulenti/Collaboratori esterni Modalità di gestione delle non conformità Documenti utilizzati da questa procedura Lista di distribuzione PARAMETRI DI CONTROLLO MODULISTICA E DOCUMENTI CONNESSI ALLA PROCEDURA... 7

2 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 2/7 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE Scopo della procedura è di definire il Sistema Disciplinare che viene applicato nel caso di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01 e s.m.i. e/o di violazioni di quanto previsto dal Sistema 231. La procedura si applica a tutte le attività del Sistema RIFERIMENTI, DEFINIZIONI E SIGLE DI STRUTTURA 2.1 Riferimenti La presente procedura fa riferimento a: Decreto legislativo 08/06/2001 n.231 recante Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica e s.m.i.; Codice di Comportamento approvato dall azienda; Regio Decreto 1938/41; Procedura PR110 Diritti e doveri dei lavoratori; Contratti di lavoro applicati in azienda; Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015 Linee Guida per l attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici. 2.2 Definizioni Codice di Comportamento: definito anche Codice etico Si è il documento ufficiale che contiene l insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell azienda nei confronti di tutti i suoi stakeholder (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.). Il Codice di Comportamento mira a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, al di là ed indipendentemente da quanto previsto a livello normativo. Il Codice svolge un importante ruolo come strumento di governance, di indirizzo e di comunicazione su quelli che sono gli obblighi e gli impegni che l azienda stessa assume nei confronti dei vari portatori d interesse. 2.3 Sigle di struttura C231: Rappresentante della Direzione per il Sistema 231, che può essere definito per brevità "Coordinatore 231" OdV: Organismo di Vigilanza

3 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 3/7 D.Lgs 231/01: Decreto Legislativo 231 e s.m.i. Rx.: Responsabili dei Settori aziendali 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE RESPONSABILITÀ 3.1 Attività Premessa La violazione delle norme del Codice di Comportamento e/o delle Regole di Comportamento, nonché delle procedure previste dal Sistema 231 comportano azioni disciplinari, a prescindere dall eventuale instaurazione di un giudizio penale nei casi in cui il comportamento costituisca reato, secondo quanto definito dalle normative vigenti e, in particolare, nel rispetto delle procedure previste dall art. 7 dello Statuto dei Lavoratori e della legislazione applicabile (quale, ad esempio il CCNL Terziario e Servizi applicato dalla società), dai contratti collettivi di lavoro e da contratti e/o accordi individuali, come nel caso di Dirigenti o dell organo amministrativo e dalla risoluzione del contratto qualora la violazione delle norme etiche fosse invece posta in essere da un lavoratore autonomo, fornitore o altro soggetto avente rapporti contrattuali con l azienda, secondo le clausole risolutive espresse nei contratti di fornitura o collaborazione che fanno esplicito riferimento al rispetto delle disposizioni del codice etico. In capo all Organismo di Vigilanza potrebbero insorgere responsabilità penali in caso di commissione di illeciti da parte dell OdV stesso a seguito del mancato esercizio del potere di vigilanza sull attuazione e sul funzionamento del modello, in quanto potrebbe risultare punibile a titolo di concorso omissivo nei reati commessi dall ente, a seguito del mancato esercizio del potere di vigilanza e controllo sull attuazione di modelli organizzativi allo stesso attribuito. Qualora le leggi e norme relative all anticorruzione e alla trasparenza prevedano sanzioni specifiche, il Sistema 231 si uniformerà a questi criteri Responsabilità per l applicazione delle sanzioni L applicazione delle sanzioni è compito delle Funzioni preposte nell ambito dell azienda per il personale dipendente, secondo quanto previsto dalle procedure aziendali, dell Amministratore Unico per il Dirigente e l Organismo di Vigilanza e delle Funzioni definite dalle procedure aziendali per i lavoratori autonomi, i fornitori e gli altri soggetti esterni che abbiano rapporti con l azienda Misure nei confronti dell Amministratore Unico e dei Sindaci Per l Amministratore Unico e i Sindaci, altresì, è previsto che all atto della nomina e/o al ricevimento di una copia del Sistema 231, debbano sottoscrivere la

4 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 4/7 dichiarazione di conoscenza del contenuto del medesimo anche in ordine alle previsioni disciplinari ivi contenute. Il presente sistema sanzionatorio, in ogni caso, non incide su quanto già previsto in materia di responsabilità degli amministratori e sindaci nello svolgimento delle loro funzioni dalla normativa vigente nel Codice Civile, da leggi speciali e, eventualmente, dallo statuto societario. In caso di violazione del Sistema 231 da parte dell Amministratore Unico, l Organismo di Vigilanza informa il Collegio Sindacale e i soci: ciascun sindaco o socio singolarmente, ovvero ciascun Organo nel suo complesso, potrà provvedere ad assumere le iniziative più opportune ed adeguate coerentemente alla gravità della violazione e conformemente ai poteri previsti dalla legge e/o dallo statuto. Al fine di garantire il pieno esercizio del diritto di difesa dev essere previsto un termine entro il quale l interessato possa far pervenire giustificazioni e/o scritti difensivi e possa essere ascoltato. Come misura sanzionatoria massima è prevista la convocazione dell assemblea dei soci avente come o.d.g. la proposta di revoca dell incarico e/o la proposta d esperimento di un azione di responsabilità. In ogni caso resta salva la facoltà per la società di proporre azione risarcitoria anche laddove, in conseguenza della violazione posta in essere dall Amministratore Unico o dal Sindaco, siano stati emessi dall autorità giudiziaria nei confronti della Società medesima provvedimenti sanzionatori ex D. Lgs. 231 e s.m.i Misure nei confronti dei Dirigenti In considerazione del rapporto fiduciario che lega i dirigenti alla società, nello svolgimento delle attività nelle aree a rischio reato, essi hanno l obbligo di rispettare e far rispettare le prescrizioni contenute nel Sistema 231. Il Sistema 231, pertanto, è portato a conoscenza di tutti i dirigenti della società, mediante consegna diretta e sottoscrizione della dichiarazione di conoscenza del contenuto dello stesso anche in ordine alle prescrizioni disciplinari ivi contenute. Sono da considerare sanzionabili tutti quei comportamenti integranti violazione dei principi di comportamento e regole procedurali previsti nel Sistema 231. Al fine di regolare le conseguenze dell adozione dei detti comportamenti va osservato che, per i dirigenti, qualora l interpretazione delle clausole contrattuali possa dare adito a dubbi sulla sua applicabilità alle sanzioni conseguenti a reati 231, la società ha previsto di esplicitare nel contratto individuale una clausola in cui è statuito che la cosciente e/o persistente violazione dei principi di comportamento e delle regole procedurali contenuti nel Sistema 231, si costituisce come inadempimento che consentirà alla società di avvalersi del diritto di risolvere anticipatamente il rapporto contrattuale in ogni caso nel rispetto degli obblighi previsti dal CCNL Dirigenti.

5 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 5/7 Nell ipotesi, invece, di colposa violazione dei principi di comportamento e delle regole procedurali contenuti nel Sistema 231, la violazione medesima potrà essere annotata nello stato di servizio del dirigente. Tali infrazioni potranno essere considerate dall organo amministrativo in sede di determinazione degli aumenti di compenso fatti salvi gli scatti d anzianità previsti dalla contrattazione collettiva. In ogni caso resta salva la facoltà per la società di proporre azione risarcitoria anche laddove, in conseguenza della violazione posta in essere dal dirigente, siano stati emessi dall autorità giudiziaria nei confronti della Società medesima provvedimenti sanzionatori ex Decreto Misure nei confronti di Dipendenti Le violazioni dei principi di controllo, delle procedure del Sistema 231 adottate in attuazione ai suoi principi costituiscono illecito disciplinare. Pertanto ai dipendenti che lo violano sono comminabili le sanzioni previste dalle norme disciplinari contenute nel CCNL Terziario e Servizi, nel rispetto del principio della gradualità della sanzione e della sua proporzionalità alla gravità dell infrazione. Resta salva la facoltà per la società di proporre azione risarcitoria anche laddove, in conseguenza della violazione posta in essere dal dipendente, siano stati emessi dall autorità giudiziaria nei confronti della Società medesima provvedimenti sanzionatori ex Decreto Misure nei confronti dei Consulenti/Collaboratori esterni L inosservanza e la violazione dei principi e delle procedure indicate nel Sistema 231 da parte dei soggetti aventi rapporti contrattuali con la società, può determinare, grazie all attivazione di opportune clausole all interno del rapporto contrattuale sotteso, la risoluzione del rapporto contrattuale ferma restando la facoltà di richiedere il risarcimento dei danni verificatisi in conseguenza dei detti comportamenti, ivi inclusi i danni causati dall applicazione da parte dell autorità giudiziaria delle misure previste dal Decreto. Come previsto dalle procedure aziendali, nei nuovi rapporti contrattuali è prevista una dichiarazione del contraente, resa anche per conto dei soggetti che con lo stesso a loro volta collaborano, di conoscenza del contenuto del Modello, anche in riferimento alle misure disciplinari ivi previste, con esplicita assunzione dell obbligo al rispetto delle disposizioni in esso contenute pena la risoluzione del rapporto contrattuale ed il risarcimento del maggior danno sofferto dalla Società in ragione del comportamento illecito anche derivante dall applicazione delle misure previste dal Decreto.

6 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 6/7 Per i rapporti già in essere alla data d approvazione del presente Modello è prevista, per ciascun contratto in essere, la sottoscrizione di un apposita clausola integrativa contemplante il contenuto e l impegno innanzi descritto. In tutti i casi, resta salva l eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivino danni concreti alla Società, come nel caso di applicazione alla stessa da parte del giudice delle misure previste dal D. Lgs. 231/ Modalità di gestione delle non conformità Le non conformità relative al Sistema Disciplinare sono rappresentate dalla mancata applicazione delle sanzioni previste dalla presente procedura, che sono classificabili come NC di livello 1: mancata sanzione a seguito del verificarsi di un reato; NC di livello 2: mancata segnalazione di un evento sanzionabile; NC di livello 3: evento rilevante ai sensi del DLgs 231/2001. Le azioni da adottare differiscono a seconda della gravità della NC e devono essere avviate da C231 non appena ne giunge a conoscenza: per NC di livello 1: comunicazione immediata al Legale Rappresentante e convocazione dell OdV, a cui sottoporre i risultati dell analisi preliminare condotta; per NC di livello 2: segnalazione al Legale Rappresentante e comunicazione all OdV per determinare la necessità di una convocazione per definire le azioni correttive e preventive necessarie. per NC di livello 3: registrazione dell evento, esame con i diretti responsabili (se non coinvolti) e segnalazione al Legale Rappresentante e all OdV se ritenuto tale da dimostrare un incremento dei rischi di reato oppure se ripetitivo. Le NC sono registrate nel file M-PE Registro NC Documenti utilizzati da questa procedura Procedure e modulistica dei Sistemi di Gestione CCNL 3.4 Lista di distribuzione La procedura è accessibile tramite la rete locale aziendale. 4. PARAMETRI DI CONTROLLO Numero di NC rilevate nel corso dell anno e loro gravità

7 PE02 SISTEMA DISCIPLINARE 7/7 5. MODULISTICA E DOCUMENTI CONNESSI ALLA PROCEDURA Non è prevista una modulistica specifica