Introduzione alle metodologie di intervento validate

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduzione alle metodologie di intervento validate"

Transcript

1 Introduzione alle metodologie di intervento validate Lorenzo Cassardo N.P.I. Nord - A.S.L. Città di Torino Rosa Colella L Associazione di Idee

2 Criticità nella valutazione degli interventi per i DSA Mancanza di studi comparativi Esistono studi di efficacia solo per gli approcci comportamentisti, per gli altri approcci è più difficile isolare obiettivi e collegare gli strumenti ai cambiamenti Studi solo su bambini nord-americani ed europei, le variabili socio-culturali sicuramente influiscono

3 Criticità nella valutazione degli interventi per i DSA La ricerca sull efficacia dei trattamenti nei DSA presenta caratteristiche uniche perché solo questi interventi sono indirizzati: ad ogni area dello sviluppo a tutte le aree di comportamento adattivo a tutto un insieme di risposte comportamentali anomale, comprendenti sintomi positivi e negativi

4 Caratteristiche fondamentali degli interventi Intervento precoce

5 Interventi precoci Lo sviluppo del cervello dopo la nascita è fortemente condizionato dall esperienza, che affina le connessioni tra neuroni e la loro specializzazione: le esperienze producono attivazioni neuronali capaci di indurre processi di trascrizione genica e cambiamenti nelle sinapsi

6 Interventi precoci Gli interventi precoci potrebbero non solo contrastare i comportamenti devianti ma modificare l organizzazione e l espressività del patrimonio biologico, prevenendo o limitando lo stabilirsi dei comportamenti sociali anomali

7 Ma... Purtroppo le conoscenze sulle regioni cerebrali responsabili della processazione delle informazioni sociali sono ancora parziali e dunque gli interventi non riescono ancora ad essere focali (esempio: deficit dell interesse per le facce che si ripercuote sullo sviluppo dell intersoggettività)

8 Ma... Purtroppo il difetto originario nei DSA riguarda proprio quelle aree su cui agiscono gli interventi riabilitativi per entrare in comunicazione con il bambino e introdurre gli input terapeutici

9 Caratteristiche fondamentali degli interventi Intervento precoce Intervento individualizzato Coinvolgimento della famiglia Coinvolgimento della scuola Intervento di Rete

10 Trattamenti Modelli comportamentali: modificare le condotte deficitarie o ridurre i comportamenti abnormi ABA, TEACCH Modelli basati sullo sviluppo: ridurre o superare la differenza tra sviluppo tipico ed atipico DIR Modello neo-evolutivo: integrare l analisi del comportamento con gli approcci evolutivi Early Start Denver Model (ESDM)

11 Trattamenti Parent Training Interventi riabilitativi specifici per il linguaggio e la comunicazione Interventi riabilitativi neuropsicomotori Farmaci e diete Psicoterapia Trattamenti non validati/non consigliati

12 Modello D.I.R. L affettività e le emozioni integrano tutto il funzionamento cognitivo e collegano le sensazioni in entrata con attività motorie coordinate Dobbiamo creare il contesto in cui il potenziale del bambino possa fiorire

13 D = Livelli Funzionali ed Emozionali dello sviluppo 1. Regolazione e interesse nel mondo 2. Coinvolgimento e partecipazione ( innamoramento ) 3. Reciprocità comunicazione intenzionale a due vie 4. Problem Solving sociale (pensiero simbolico) 5. Creazione di idee 6. Creazione di ponti logici tra idee ed emozioni

14 Livello 1 Regolazione e interesse nel mondo Nelle protoconversazioni precoci un bambino di due mesi e la propria madre comunicano attraverso svariate modalità percettive ed espressive, passandosi informazioni relative ad emozioni e ritmi interni, principalmente attraverso il contatto oculare, la voce, l espressione faciale ed i gesti. Soggettività: essere abili nel mostrare la propria intenzionalità e consapevolezza Intersoggettività: essere capaci di adattare tale soggettività alla soggettività dell altro.

15 Livello 1 Regolazione e interesse nel mondo

16 Livello 2 Coinvolgimento e innamoramento

17 Livello 3 Comunicazione intenzionale a due vie 3-9 mesi di età Oltre al coinvolgimento, inizia la comunicazione con il genitore Apprendimento causa-effetto (il sorriso del bambino porta ad un sorriso del genitore) Apprendimento della reciprocità sociale: comprensione e risposta ai segnali emozionali dell altro Differenziazione tra le proprie emozioni (sentimenti diversi portano a reazioni diverse nel genitore)! Occorre imparare a leggere e comprendere i segnali sociali nel loro contesto! Tale apprendimento persiste in età successive

18

19 Livello 4 Problem Solving condiviso

20 Livello 4 Problem Solving condiviso Si forma il senso del sé grazie a: Interazione e feedback proveniente dall ambiente Apprendimento delle emozioni positive e negative Apprendimento operativo in termini di pattern, non solo singoli comportamenti. Tali pattern sono legati alla curiosità, amore, rabbia, gelosia, paura, e definiscono il bambino e le aspettative che gli altri hanno sul suo comportamento. Il bambino sta imparando i concetti che fonderanno il linguaggio, attualmente non ancora presenti come parole o simboli. Le parole arriveranno come etichette per concetti che il bambino già conosce.

21

22 Livello 5 Creazione di idee

23 Livello 6 Creazione di ponti logici tra Idee e Emozioni

24 Principi per supportare il pensiero logico Entrare nel mondo del bambino attraverso scambi continui, circoli comunicativi reciproci ed il gioco simbolico. La porta d ingresso è l interesse spontaneo del bambino La via d ingresso è l iniziativa del bambino: da seguire per condurlo ad esplorare il mondo sociale condiviso Sfidare il bambino a muoversi verso i livelli di sviluppo superiori

25 I = Capacità di Processazione 1. Modulazione sensoriale 2. Processazione sensoriale 3. Processazione affettivo-sensoriale 4. Pianificazione motoria e sequenziale

26 R = Relazioni ed Interazioni emotivamente significative Lavoro negli ambienti naturali del bambino, con i genitori e con la scuola

27 Terapie ed attività specifiche in base alle caratteristiche individuali Supporto alla famiglia D.I.R. Interventi bio-medici Intervento a casa Intervento a scuola

28 Parent Training Programma OMS Caregiver Skills Training per famiglie di bambini con disturbi o ritardi dello sviluppo 1. Come coinvolgere i bambini 2. Mantenere i bambini coinvolti 3. Condividere l interesse con un altra persona

29 Parent Training Programma OMS Caregiver Skills Training per famiglie di bambini con disturbi o ritardi dello sviluppo 4. Comprendere la comunicazione 5. Promuovere la comunicazione 6. Prevenire i comportamenti problema

30 Parent Training Programma OMS Caregiver Skills Training per famiglie di bambini con disturbi o ritardi dello sviluppo 7. Insegnare dei comportamenti alternativi ai comportamenti problema 8. Insegnare abilità nuove in piccoli passaggi e aiutare per gradi 9. Strategie per la risoluzione dei problemi e cura di sé

31 In pratica: Interventi personalizzati e con obiettivi definiti Comunicazione al livello del bambino Attenzione alla sensorialità/regolazione Organizzare l ambiente di lavoro e di relax, l agenda, definire le regole,...

Introduzione alle metodologie di intervento validate

Introduzione alle metodologie di intervento validate Introduzione alle metodologie di intervento validate Lorenzo Cassardo N.P.I. Nord - A.S.L. Città di Torino Valerio Trione Presidio Sanitario San Camillo Criticità nella valutazione degli interventi per

Dettagli

Pietre angolari teoriche su cui si basa il modello:

Pietre angolari teoriche su cui si basa il modello: Una recente ipotesi patogenetica dell'autismo prende in considerazione il disturbo delle connessioni cerebrali: tale disturbo altererebbe lo sviluppo dei circuiti neurali a livello della corteccia frontale

Dettagli

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi

Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi La comunicazione e

Dettagli

Il Modello DIR/Floortime approfondimento FEDC

Il Modello DIR/Floortime approfondimento FEDC IRCCS Stella Maris DIR e Integrazione di modelli evolutivi Associazione di Promozione Sociale DIRimé Italia The interdisciplinary council of developmental and learning disorders Il Modello DIR/Floortime

Dettagli

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura.

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. LE ABILITA SOCIALI I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. Volkmar Le difficoltà sociali dell autistico non

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori Simone Cuva, Paola Venuti Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione Università

Dettagli

Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria

Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria CARTA DEI SERVIZI - 2018 - 1 La Fenice INDICE La Carta dei Servizi pag. 2 Principi Fondamentali pag. 2 Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria

Dettagli

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI

Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Master secondo livello PROGRAMMA SEMINARI Considerato il livello del master di secondo livello e l impossibilità di affrontare le basi dello sviluppo cognitivo e la sua patologia, l iscrizione al master

Dettagli

Formazione Metodologie di intervento Autismo e difficoltà sociocomunicative. Lalli Gualco Howell Maggio 2015

Formazione Metodologie di intervento Autismo e difficoltà sociocomunicative. Lalli Gualco Howell Maggio 2015 Formazione Metodologie di intervento Autismo e difficoltà sociocomunicative Lalli Gualco Howell Maggio 2015 Premessa Il nostro lavoro si deve basare su: Sociale Comunicazione Emozioni Autoregolazione Sostegno

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati

La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati IL CANNOCCHIALE 2012-oggi Avvio formazione specifica Valutazione e sperimentazione Avvio

Dettagli

La formazione degli insegnanti per l inclusione degli alunni con disturbi dello spettro autistico nella scuola L esperienza nella provincia di Trento

La formazione degli insegnanti per l inclusione degli alunni con disturbi dello spettro autistico nella scuola L esperienza nella provincia di Trento Paola Venuti, Stefano Cainelli, Carolina Coco La formazione degli insegnanti per l inclusione degli alunni con disturbi dello spettro autistico nella scuola L esperienza nella provincia di Trento AUTISMI

Dettagli

Introduzione alla Comunicazione Aumentativa Alternativa

Introduzione alla Comunicazione Aumentativa Alternativa Introduzione alla Comunicazione Aumentativa Alternativa DOTT.SA ALESSANDRA CIANNELLA TERAPISTA DELLA NEUROPSICOMOTRICITÀ DELL ETÀ EVOLUTIVA NPIA _ ASST PAVIA RIVANAZZANO TERME, 1 MARZO 2016 Il servizio

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

FRONT-OFFICE E ACCOGLIENZA PER TUTTI Valentina Pacini

FRONT-OFFICE E ACCOGLIENZA PER TUTTI Valentina Pacini FRONT-OFFICE E ACCOGLIENZA PER TUTTI Valentina Pacini CONOSCERE L AUTISMO PER FAVORIRE L ACCOGLIENZA E L INCLUSIONE NELLE BIBLIOTECHE, MUSEI E ARCHIVI Dott. ssa Valentina Pacini Fondazione Opera Santa

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico 2018 2019 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 M-PSI/04 9 Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza 54 No Classe Corso di

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa

Dettagli

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59

Indice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59 Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive

Dettagli

PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE:

PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE: PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE: DALL INCOMPATIBILITÀ AD OGGI per lo psicoterapeuta la rappresentazione del Sé e degli oggetti interni può essere modificata attraverso l intervento psicoterapeutico, per Kandel

Dettagli

LA FACILITAZIONE AL GIOCO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Dr.ssa Claudia Boni

LA FACILITAZIONE AL GIOCO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Dr.ssa Claudia Boni LA FACILITAZIONE AL GIOCO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr.ssa Claudia Boni Psicologa -Terapista neuropsicomotricità età evolutiva Spoke Autismo Casa del Giardiniere AUSL di BOLOGNA CONVEGNO AUTISMO:

Dettagli

Disabilità intellettiva. Generalità

Disabilità intellettiva. Generalità Disabilità intellettiva Generalità Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-IV 1. Funzionamento intellettivo, misurato tramite QI, significativamente al di sotto della norma 2. Importante compromissione

Dettagli

LA RIABILITAZIONE. Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH

LA RIABILITAZIONE. Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH LA RIABILITAZIONE Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH STRATEGIE DI INTERVENTO Le Strategie di Intervento si riferiscono alle procedure utilizzate per conseguire gli obiettivi del Progetto

Dettagli

L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO. Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro

L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO. Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro DSM-5 Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi

Dettagli

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede

Indice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo

Dettagli

Indicatori di Disturbi dello Spettro dell Autismo in età precoce

Indicatori di Disturbi dello Spettro dell Autismo in età precoce EVIDENZE NEL SOSPETTO DI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: come raccoglierle, comunicarle, utilizzarle 29 settembre 2018 Ospedale degli Infermi ASLBI, Ponderano Indicatori di Disturbi dello Spettro dell

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo

Dettagli

CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta

CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO CLINICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte

Dettagli

Early Start : Centro di Trattamento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico

Early Start : Centro di Trattamento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico Fondazione Stella Maris Mediterraneo di Chiaromonte IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pisa) Azienda Sanitaria di Matera - Azienda Sanitaria di Potenza Early Start : Centro di Trattamento precoce dei Disturbi

Dettagli

I sentieri «nascosti» della Riabilitazione Psichiatrica Nei Servizi di Salute Mentale

I sentieri «nascosti» della Riabilitazione Psichiatrica Nei Servizi di Salute Mentale I sentieri «nascosti» della Riabilitazione Psichiatrica Nei Servizi di Salute Mentale Antonelli Francesca Stefano Altobelli TeRP -Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica La Riabilitazione Psichiatrica

Dettagli

Disciplina Contenuti SSD Classificazione e criteri diagnostici

Disciplina Contenuti SSD Classificazione e criteri diagnostici Psicologo per la presa in carico della famiglia con figlio autistico e l organizzazione di percorsi psicoeducativi per adolescenti e adulti con ASD (Autism Spectrum Disorder) PRIMO MODULO (20 CFU) Classificazione

Dettagli

Con questo intervento. Integrazione delle modalità di intervento evolutive e comportamentali. Stato dell arte

Con questo intervento. Integrazione delle modalità di intervento evolutive e comportamentali. Stato dell arte Integrazione delle modalità di intervento evolutive e comportamentali Dal Col, PhD, Psicologa e Psicoterapeuta, Psicomotricista e Terapista della famiglia LABORATORIO PSICOEDUCATIVO di La Valle Agordina

Dettagli

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia

Diagnosi differenziale tra sordità e autismo. Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia Diagnosi differenziale tra sordità e autismo Magda Di Renzo Comunicazione e linguaggio Autismo deficit primario Sordità deficit secondario Sensorialità integra. Deficit nella simbolizzazione Sensorialità

Dettagli

Early Days Autism Center - Play, Relate, Communicate -

Early Days Autism Center - Play, Relate, Communicate - Early Days Autism Center - Play, Relate, Communicate - Chi è il Terapeuta ESDM? Ogni professionista può studiare l ESDM e integrarlo nei propri piani di trattamento. Tuttavia, i professionisti che desiderano

Dettagli

Pedagogia e Didattica speciale (1) M-PED/03

Pedagogia e Didattica speciale (1) M-PED/03 Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale / Master in Didattica e Psicopedagogia per alunni con DISTURBO AUTISTICO Primo modulo [20 CFU] MED/9 M-PSI/04 IUS/09 Classificazione, criteri diagnostici

Dettagli

L AAC nelle disabilità verbali e cognitive. possibilità e limiti

L AAC nelle disabilità verbali e cognitive. possibilità e limiti L AAC nelle disabilità verbali e cognitive possibilità e limiti Il linguaggio è così fittamente intessuto dell esperienza umana che pensare una vita senza di esso è quasi impossibile. L afasia o la perdita

Dettagli

APPRENDIMENTO Meccanico

APPRENDIMENTO Meccanico Significativo Colui che apprende mette in relazione le nuove informazioni con le conoscenze che già possiede APPRENDIMENTO Meccanico Colui che apprende memorizza le nuove informazioni senza collegarle

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Se non si definiscono validi criteri diagnostici non si

Dettagli

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri UNITÀ FORMATIVA 1 Nome e Cognome Esperti Descrizione sintetica del progetto Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri Il linguaggio

Dettagli

Una grande famiglia... Lo SPETTRO

Una grande famiglia... Lo SPETTRO Una grande famiglia... Lo SPETTRO AUTISMO DGS SINDROME DI ASPERGER SINDROME DI RETT SINDROME DI HELLER AUTISMO LOW FUNCTIONING L autismo risulta associato a Disabilità Intellettiva nel 70% dei casi Il

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI I. C. FRISI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI UNA SCUOLA INCLUSIVA Una scuola inclusiva sa rispondere adeguatamente alle difficoltà degli alunni e le sa prevenire. Ove è possibile si eliminano

Dettagli

QUESTIONARIO PER INSEGNANTI/EDUCATORI

QUESTIONARIO PER INSEGNANTI/EDUCATORI KA2 STRATEGIC PARTNERSHIP PROJECT n 2016-1-LT01- KA201-023166 ABA - OUR NEW VIEW IN SPECIAL EDUCATION QUESTIONARIO PER INSEGNANTI/EDUCATORI INFORMAZIONI GENERALI SESSO FEMMINA ( ) MASCHIO( ) ALTRO ( )

Dettagli

INNNOVAZIONE E SVILUPPO DEI PDTA NEL DISTRETTO PATIENT AND COMMUNITY ORIENTED TRIESTE 7 DICEMBRE 2012

INNNOVAZIONE E SVILUPPO DEI PDTA NEL DISTRETTO PATIENT AND COMMUNITY ORIENTED TRIESTE 7 DICEMBRE 2012 INNNOVAZIONE E SVILUPPO DEI PDTA NEL DISTRETTO PATIENT AND COMMUNITY ORIENTED TRIESTE 7 DICEMBRE 2012 1 Individuazione del percorso diagnostico terapeutico riabilitativo (PDTA) per i disturbi dello spettro

Dettagli

I Disturbi dello Spettro Autistico

I Disturbi dello Spettro Autistico I Disturbi dello Spettro Autistico Azienda Unica della Romagna Ravenna Programma Autismo e Disturbi dello Sviluppo, UO. NPIA Dott.ssa P.Siboni-Psicologa, Coordinatore Dott.ssa Alessandra Ferrini Psicologa

Dettagli

Silvia Zanotti Marta Godio. Parma, 13 aprile 2013

Silvia Zanotti Marta Godio. Parma, 13 aprile 2013 Silvia Zanotti Marta Godio Parma, 13 aprile 2013 La relazione primaria madre-bambino è una relazione dinamica caratterizzata da sincronia, reciprocità, coinvolgimento e modulazione affettiva. Ciascuno

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni

Dettagli

I.C. GUIDO ROSSI Via Risorgimento N 86 SS. COSMA E DAMIANO (LT) Tel/fax

I.C. GUIDO ROSSI Via Risorgimento N 86 SS. COSMA E DAMIANO (LT) Tel/fax I.C. GUIDO ROSSI Via Risorgimento N 86 SS. COSMA E DAMIANO (LT) Tel/fax 0771-608553 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) Cognome Nome Residenza Data di nascita Scuola Classe Sezione Servizio Socio

Dettagli

L'ESPERIENZA DELLE S.C. NPI ASL TO2: INTERVENTI BASATI SU RETI CHE CURANO

L'ESPERIENZA DELLE S.C. NPI ASL TO2: INTERVENTI BASATI SU RETI CHE CURANO L'ESPERIENZA DELLE S.C. NPI ASL TO2: INTERVENTI BASATI SU RETI CHE CURANO Sono i programmi di investimento sui bambini ad avere i risultati più alti, dobbiamo arricchire la vita dei bambini quando sono

Dettagli

Firenze, 29 Novembre 2007 Dott.ssa in Fisioterapia Rosella Guglielmi APPROCCI RIABILITATIVI AI DISTURBI DEL CONTROLLO MOTORIO

Firenze, 29 Novembre 2007 Dott.ssa in Fisioterapia Rosella Guglielmi APPROCCI RIABILITATIVI AI DISTURBI DEL CONTROLLO MOTORIO Firenze, 29 Novembre 2007 Dott.ssa in Fisioterapia Rosella Guglielmi APPROCCI RIABILITATIVI AI DISTURBI DEL CONTROLLO MOTORIO Riabilitazione Integrata in Gruppo per il Paziente Neuroleso Terapia di Gruppo???

Dettagli

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Laboratorio teatrale educa all autonomia: con il teatro è possibile conoscere le proprie capacità (comunicative, emotive, creative, di relazione,

Dettagli

Un aiuto per imparare il mestiere più difficile del mondo

Un aiuto per imparare il mestiere più difficile del mondo Scuola per genitori Un aiuto per imparare il mestiere più difficile del mondo La fase prenatale Sé e sviluppo secondo la Psicoterapia della Gestalt Il sé nella cultura occidentale Sé e relazione Il confine

Dettagli

STRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI. Dott.ssa Erika Belcastro 1

STRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI. Dott.ssa Erika Belcastro 1 STRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI Dott.ssa Erika Belcastro 1 COME INIZIARE IL LAVORO EDUCATIVO? Il lavoro educativo ha il suo punto di avvio con la VALUTAZIONA FUNZIONALE

Dettagli

Autismo. Differenze tra DSM IV DSM V

Autismo. Differenze tra DSM IV DSM V Autismo Autismo Differenze tra DSM IV DSM V DSM IV Disturbi Pervasi dello Sviluppo Disturbo autistico, disturbo di Asperger, disturbo disintegrativo della fanciullezza (o disturbo di Heller), disturbo

Dettagli

ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA

ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva Seregno, 22 Settembre 2017 Dott.ssa Maria Russo maria.russo.ped@gmail.com SINTOMI PRIMARI

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Nico Pinna Parpaglia POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail ssic80200l@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Dettagli

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia

Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia

Dettagli

LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO DOTT. SSA LUCIANA GUERRIERO PSICOLOGO CLINICO Fondazione Salernum ANFFAS onlus

Dettagli

Dott.Claudio Passantino. PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013

Dott.Claudio Passantino. PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013 PROGRAMMA INTEGRAZIONE PER ALUNNI H per DOCENTI CURRICULARI CTRH MESSINA 25/11/2013 Questi bambini nascono due volte. Devono imparare in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda

Dettagli

LA COMPETENZA EMOTIVA

LA COMPETENZA EMOTIVA LA COMPETENZA EMOTIVA Corso di Psicologia delle Disabilità e dell Integrazione Eleonora Farina Università degli Studi di Milano Bicocca Scindere il lato cognitivo della nostra coscienza da quello affettivo

Dettagli

AUTISMO: le risposte dei servizi alle domande delle famiglie

AUTISMO: le risposte dei servizi alle domande delle famiglie AUTISMO: le risposte dei servizi alle domande delle famiglie Imperia, 30/11/2013 La riabilitazione: percorso guidato dalle linee guida e la E.B.M. al progetto riabilitativo individualizzato Dr. Valeria

Dettagli

Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al)

Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al) L integrazione creativa tra Musica in culla e Musicoterapia Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al) Lorenzo - Malformazioni

Dettagli

Piano Didattico Personalizzato

Piano Didattico Personalizzato I.C. 4 De Lauzieres Ambito 0021 80055 Portici (Napoli) C.F. 80020500635 Via Salute, 45 Tel. 081-775.32.81- Fax. 081-775.84.94 Piano Didattico Personalizzato alunni con BES - Scuola dell Infanzia 1. Dati

Dettagli

I trattamenti efficaci secondo le LINEE GUIDA 21

I trattamenti efficaci secondo le LINEE GUIDA 21 I trattamenti efficaci secondo le LINEE GUIDA 21 Le Linee Guida 21 LINEE GUIDA 21 AUTISMO «Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti». (Nel MARZO 2005 sono state

Dettagli

Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott.

Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott. Comunicazione Aumentativa Alternativa e Autismo: un progetto a supporto della comunicazione e dell interazione sociale. Dott.ssa Claudia Fiacco Obiettivo del progetto Fornire una modalità comunicativa

Dettagli

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI)

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Cesare Cornoldi (Università di Padova) Gian Marco Marzocchi (Sissa La Nostra Famiglia) Sintomi primari e problemi associati

Dettagli

Palacongressi di Rimini Dicembre 2016

Palacongressi di Rimini Dicembre 2016 Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 PROGETTO SPERIMENTALE MATRICE ECOLOGICA E MULTIDISCIPLINARIETA : un modello integrato di servizi per minori con patologie ad alto impatto socio-sanitario Dott.

Dettagli

LE ABILITA DI CONVERSAZIONE E I SOCIAL SKILLS TRAINING PER L AUTISMO

LE ABILITA DI CONVERSAZIONE E I SOCIAL SKILLS TRAINING PER L AUTISMO LE ABILITA DI CONVERSAZIONE E I SOCIAL SKILLS TRAINING PER L AUTISMO dott.ssa Chiara Sangiorgi, logopedista c.sangiorgi@domuslaetitiae.com dott.ssa Serena Cossa, psicologa s.cossa@domuslaetitiae.com dott.ssa

Dettagli

Disturbo da deficit d attenzione/iperattività

Disturbo da deficit d attenzione/iperattività Disturbo da deficit d attenzione/iperattività Disturbi da deficit d attenzione/iperattività Criteri diagnostici: Pattern di comportamento caratterizzato da persistente disattenzione e/o iperattività/impulsività

Dettagli

I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA

I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA 2 Aggressione a persone o animali Distruzione di propietà Frode o furto Gravi violazioni di regole Specificazioni Esordio nell infanzia

Dettagli

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO .POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno

Dettagli

Ruolo e funzione dell insegnante di sostegno per promuovere l inclusione attraverso la progettazione in ICF.

Ruolo e funzione dell insegnante di sostegno per promuovere l inclusione attraverso la progettazione in ICF. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di Torino Ufficio Inclusione Ruolo e funzione dell insegnante di

Dettagli

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris Le caratteristiche Dott.Marco de Caris m.decaris@email.it Preoccupazioni legate ad un inadeguato sviluppo sociale: "Non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui" "Preferisce giocare da

Dettagli

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali

Dettagli

AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ

AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: DESIDERO, SOGNO SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ Docenti e genitori dell'ultima classe della scuola d infanzia

Dettagli

PSICOTERAPIA DIADICA EVOLUTIVA (DDP)

PSICOTERAPIA DIADICA EVOLUTIVA (DDP) Presentano PSICOTERAPIA DIADICA EVOLUTIVA (DDP) Interventi psicologici e approcci genitoriali con bambini e adolescenti che hanno vissuto traumi in età evolutiva e presentano difficoltà di attaccamento.

Dettagli

COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito

COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito L idea Lungo periodo di applicazione pratica sulla disabilità relazionale fino alla pubblicazione del libro Prima non

Dettagli

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) Cognome Nome Residenza Dss. n Data di nascita Scuola Classe Sezione Servizio Socio Sanitario che ha in carico l alunno Periodo INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Dettagli

Via Marsala 12, Corato (Italia) PEC:

Via Marsala 12, Corato (Italia) PEC: Curriculum vitae INFORMAZIONI PERSONALI De Robertis Monica Via Marsala 12, 70033 Corato (Italia) 3477751109 0808726133 monica.derobertis@libero.it PEC: monicaderobertis@psypec.it Data di nascita 12/07/1989

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NORME PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NORME PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NORME PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Umberto Parolini NORME DI RIFERIMENTO Art. 34 Costituzione Legge 8 ottobre 2010, n.170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici

Dettagli

VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine

VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO. Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine VENERDI 9 GIUGNO 2017 I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Accedere la Sublime Formazione per accompagnatori di territorio e guide alpine Argomenti del corso 1 parte - Teorica Definizione di disturbo dello

Dettagli

Il Rapporto scuola- famiglia. Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza

Il Rapporto scuola- famiglia. Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza Il Rapporto scuola- famiglia Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza La famiglia di fronte alla disabilità Studi sugli aspetti patologici emergenti: 1. Farber (1959): la

Dettagli

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Nel trattamento riabilitativo le disabilità devono essere considerate problemi dello sviluppo

Dettagli

Cosa sono le emozioni?

Cosa sono le emozioni? Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto

Dettagli

Disturbi specifici dell apprendimento. Elena Bortolotti

Disturbi specifici dell apprendimento. Elena Bortolotti Disturbi specifici dell apprendimento Elena Bortolotti I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) NORMATIVA ITALIANA la Consensus Conference La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida non solo

Dettagli

Autismo e educazione: mai troppo presto

Autismo e educazione: mai troppo presto LIONS - Ufficio Scolastico Regionale - ANGSA Bologna Bologna, 23 aprile 2016 Autismo e educazione: mai troppo presto Paola Visconti Equipe ASD Centro Disturbi dello Spettro Autistico Unità Operativa Complessa

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO -

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Allegato n. 3 ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - SSD Settori Scientifico disciplinari Insegnamenti ai sensi del D.M. 30.09.2011 (Allegato

Dettagli

"Sportello Autismo: buone e comuni prassi"

Sportello Autismo: buone e comuni prassi Buone prassi per una scuola alternativa a favore dell Autismo Lo Sportello Autismo in Regione Veneto "Sportello Autismo: buone e comuni prassi" Padova 7 aprile 2017 SPORTELLO AUTISMO Territoriale Vicenza

Dettagli

Educazione alla Salute NPI Fossano (a.s. 2015/2016)

Educazione alla Salute NPI Fossano (a.s. 2015/2016) Educazione alla Salute NPI Fossano (a.s. 2015/2016) Personaggi nelle leggende e nella narrativa Nella leggenda e nella narrativa si trovano descrizioni di personaggi che richiamano tale sindrome: Fra Ginepro

Dettagli

LeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi

LeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi LeggiAmo Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione

Dettagli

Il Progetto Tartaruga

Il Progetto Tartaruga Il Progetto Tartaruga PROSPETTIVA PSICODINAMICA EMOZIONE AUTISMO PROSPETTIVA COGNITIVISTA COGNIZIONE ELEMENTI DI INTEGRAZIONE ATTENZIONE CONGIUNTA STATI MENTALI FORME E STEREOTIPIE VISIONE GLOBALE DEL

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

D I S T U RBI D E LLO

D I S T U RBI D E LLO L I N T E RV E N T O LO G O PE D I C O N E I D I S T U RBI D E LLO S PE T T RO A U T I S T I C O PRA T O, 10-11 N O V E M BRE 2 0 17 15-16 D I C E M BRE 2 0 17 D O C E N T I dott.ssa Maria Montuschi dott.ssa

Dettagli

Riferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e

Riferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e SCUOLA: Circolo Didattico Luzzi (Cs) Anno Scolastico 2017/ 18 Area 3 Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile U:F: - Promuovere le life skills attraverso l educazione emotiva ed affettiva UNITA

Dettagli

Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Paola Venuti

Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Paola Venuti DALLA DIAGNOSI AL PROGETTO EDUCATIVO A.D.O.S. Bisogni educativi speciali per i soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Paola Venuti AUTISTIC DIAGNOSTIC OBSERVATION SCALE (ADOS) Osservazione del

Dettagli

LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE

LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE La psicomotricità rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l espressività corporea.

Dettagli