IL CONSIGLIO COMUNALE

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1 IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: con deliberazione del C.C. n. 42 del 30/08/2010 veniva approvato il progetto definitivo e adottata la variante urbanistica per la realizzazione di area a parcheggio a servizio del traffico Rondò via Ceglie Messapica; con deliberazione della Giunta Comunale n. 363 del 19/11/2003 veniva approvato il progetto definitivo in oggetto e si disponeva di accendere apposito mutuo di ,90 da destinare al finanziamento della spesa occorrente per la realizzazione di tali lavori, come previsto nel programma delle opere pubbliche approvato con la deliberazione consiliare n. 13 del 01/03/2003; con nota n del 28/01/2004, acquisita al n del prot. del Comune in data 11/02/2004, la Cassa DD.PP. trasmetteva il provvedimento di concessione del mutuo di ,90 per i predetti lavori; con nota acquisita al n prot. del Comune in data 27/07/2005, l ing, Francesco Notaro consegnava gli elaborati costituenti il progetto esecutivo dei suddetti lavori; con deliberazione della Giunta Comunale n. 302 del 27/10/2006 l Amministrazione Comunale, avendo ritenuto l area destinata a parcheggio notevolmente sopra dimensionata rispetto alle esigenze del traffico correlate alla zona da servire, stabiliva di ridefinire il programma costruttivo dei lavori di realizzazione di un area per parcheggio a servizio del traffico di cui al progetto definitivo, redatto dall Ing. Notaro, attraverso la riduzione dell area destinata a parcheggio, e la sistemazione e l allargamento dell intera strada vicinale Virgilio, e con conseguente riduzione del costo di tale opera nei limiti di ,86; con determinazione dirigenziale n del 29/12/2006, veniva ridefinito l originario incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva dei predetti lavori, all ing. Francesco Notaro per adeguarlo alla nuova configurazione prospettata per tale opera ed incentrata nel ridimensionamento dell area destinata nel progetto definitivo a parcheggio e la sistemazione e l allargamento dell intera strada vicinale Virgilio ; con nota prot. n del 24/05/2010, l ing. Francesco Notaro trasmetteva a questa Amministrazione il progetto definitivo così come modificato relativo ai lavori di realizzazione area parcheggio a servizi del traffico Rondò Via Ceglie ; Visto il progetto definitivo dei lavori sopra specificati, redatto dall ing. Francesco Notaro, a tanto incaricato, giusta nota di trasmissione prot. n del 24/05/2010, sopra menzionata, costituito dagli elaborati cui alla deliberazione di adozione che qui vengono richiamati ; Rilevato che le nuove aree interessate dai lavori previsti nel progetto in esame ricadono in zona che, nello strumento urbanistico vigente, non è destinata a pubblici servizi e, quindi, l opera non risulta conforme alle previsioni urbanistiche; Considerato che nella fattispecie trovano applicazione le disposizioni di cui all art. 10 e seguenti del d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni, a cui fa rinvio l art. 12 della legge regionale 22 febbraio 2005, n. 3 Disposizioni regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità per i casi di opere non conformi allo strumento urbanistico; Richiamate, in proposito, le disposizioni di cui all rt. 10, comma 2 del d.p.r. 327/2001 che, nell ipotesi in cui la realizzazione di un opera pubblica o di pubblica utilità non è prevista dal piano urbanistico generale, statuisce che il vincolo preordinato all esproprio può essere disposto, 1

2 dandosene espressamente atto, con il ricorso alla variante semplificata al suddetto piano, da porre in essere con le modalità e secondo le procedure di cui al successivo art. 19, comma 2 e seguenti del citato d.p.r.; Letto ed esaminato il disposto dell art. 19 del già citato d.p.r. n. 327/2001 e dell art. 16, comma 3, della legge regionale n. 13/2001, secondo cui, quando l opera da realizzare non risulta conforme alle previsioni urbanistiche, l approvazione del progetto preliminare o definitivo, da parte del Consiglio Comunale, costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico; Fatto richiamo, altresì, all art. 12, comma 3 della legge regionale n. 3 del 22 febbraio 2005 con cui si specifica che nei casi previsti dall art. 19 del d.p.r. n. 327/2001, l approvazione del progetto preliminare o definitivo, deliberata dal Consiglio Comunale, previa valutazione delle eventuali osservazioni prodotte da terzi interessati, costituisce variante allo strumento urbanistico, senza necessità di approvazione regionale; Dato atto che la realizzazione di tale opera interessa aree di proprietà privata da acquisire mediante procedura espropriativa e che gli adempimenti relativi alla comunicazione ai proprietari delle aree occorrenti per i predetti lavori dell avviso dell avvio del procedimento, come previsto dalle disposizioni del DPR 327/2001, modificato ed integrato dal D.lvo n. 320 del 27/12/2002, prescrivono la preventiva apposizione del vincolo preordinato all esproprio per avviare la relativa procedura; Evidenziato che a norma dell art. 8 del d.p.r. n. 327/2001 la procedura ablativa degli immobili richiede, tra l altro, oltre all apposizione del vincolo preordinato all esproprio anche la dichiarazione di pubblica utilità dell opera, che ai sensi del successivo art. 12 del suddetto DPR e dell art 10 della legge regionale 22/02/2005, n. 3 è disposta quando l autorità espropriante approva il progetto definitivo dell opera pubblica o di pubblica utilità; Ritenuto, pertanto, in conformità alle richiamate disposizioni legislative statali e regionali, di prendere atto della approvazione del progetto da parte della Provincia di Brindisi dell approvazione del progetto definitivo, con conseguente adozione di variante urbanistica da parte del Comune e contestuale dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell art. 12 del sopra richiamato d.p.r. 327/2001 e dell art. 10 della legge regionale 3/05; Dato atto che l Amministrazione Comunale ha posto in essere gli adempimenti relativi alla comunicazione ai proprietari interessati, inclusi nel piano particellare di esproprio, dell avvio del procedimento per l apposizione del vincolo preordinato all esproprio, giuste note protocollo n dell 1/06/2010, n dell 1/6/2010 e n dell 1/6/2010; Accertato che nel termine di trenta (30) giorni dal ricevimento dell avviso di avvio del procedimento di esproprio, non sono pervenute a questa amministrazione comunale memorie scritte e documenti da parte delle ditte interessate, all esproprio di cui trattasi; Precisato che il decreto di esproprio sarà emanato entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia della presente deliberazione, conformemente a quanto disposto dall art. 13, comma 3, del d.p.r. n. 327/2001 in caso di mancanza di una espressa determinazione di tale termine nel provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità; Dato atto che ai sensi dell art.12 della L.R. 3 del 2005 nei casi previsti dal comma 1 dell articolo citato e dall'articolo 19 del d.p.r. 327/2001 e successive modifiche, l adozione della delibera di variante urbanistica, deliberata dal competente Consiglio Comunale, previa valutazione delle 2

3 eventuali osservazioni prodotte da terzi interessati, costituisce variante allo strumento urbanistico, senza necessità di approvazione regionale; Dato ulteriormente atto che ai sensi dell art. 14 della L.R. 13/2001 quando il progetto costituisce variante agli strumenti urbanistici comunali o provinciali, l'approvazione del progetto costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico dando atto che entro quindici giorni dalla data del deposito della delibera di adozione presso la Segreteria Comunale, chiunque poteva presentare le proprie osservazioni e/o opposizioni, anche ai sensi dell'articolo 9 della legge 7 agosto 1990, n. 241; Visti il codice dei contratti relativi a lavori,servizi e forniture, approvato con D.L.vo ,n. 163; il d.p.r. 21 dicembre 1999, n. 554 (regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici) e successive disposizioni integrative contenute nel d.p.r. 30 agosto 2000, n. 412; la legge regionale 11 maggio 2001, n. 13 (norme regionale in materia di opere e lavori pubblici); il d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità); la legge regionale 22 febbraio 2005, n. 3 (norme regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità); il Regolamento Comunale per l organizzazione degli Uffici e dei Servizi; il T.U. delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lg.vo n. 267; Accertata la propria competenza ai sensi della vigente normativa legislativa e regolamentare in materia; Dato atto che l argomento di che trattasi è stato trattato dalla competente commissione consiliare nella seduta del 09/07/2010; Visti i pareri di regolarità tecnico amministrativa e contabile, espressi ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché il parere di conformità espresso dal segretario generale e riportati sul frontespizio del presente atto; Con la seguente votazione, espressa per appello nominale di cui 19+1 (Sindaco) consiglieri presenti e votanti. Con voti favorevoli : 16+1 (Sindaco); Astenuti : 3 (Resta, Filomeno, Fanizza). D E L I B E R A 1) di prendere atto delle premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2) di prendere atto che non sono pervenute osservazioni nei 30 giorni successivi l avviso dell avvio del procedimento, ai sensi dell art. 11, c.2, D.P.R. 327/2001 (T.U. Espropri), ne osservazioni ai sensi della L. 241/1990 nei giorni di pubblicazione della delibera di adozione di variante n. 42 del 30/08/2010; 3

4 3) di dare atto che ai sensi dell art.12 della L.R. 3 del 2005 nei casi previsti dal comma 1 dell articolo citato e dall'articolo 19 del d.p.r. 327/2001 e successive modifiche, l'approvazione, con contestuale adozione di variante urbanistica del progetto preliminare o definitivo, deliberata dal competente Consiglio Comunale, previa valutazione delle eventuali osservazioni prodotte da terzi interessati, costituisce variante allo strumento urbanistico, senza necessità di approvazione regionale; 4) di dare ulteriormente atto che ai sensi dell art. 14 della L.R. 13/2001 quando il progetto costituisce variante agli strumenti urbanistici comunali o provinciali, l'approvazione del progetto costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico dando atto che entro quindici giorni dalla data del deposito della delibera di adozione presso la Segreteria Comunale, chiunque poteva presentare le proprie osservazioni e/o opposizioni, anche ai sensi dell'articolo 9 della legge 7 agosto 1990, n. 241; 5) di approvare l adozione di variante urbanistica in via definitiva relativa al progetto definitivo dei lavori di realizzazione area parcheggio a servizi del traffico Rondò Via Ceglie, rielaborato dall ing. Francesco Notaro, incaricato dall Amministrazione a redigere il progetto, dell importo complessivo di ,86, di cui cui ,46 per lavori a base d asta, 3.417,06 per oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso d asta, ed ,34 a disposizione dell Amministrazione, per somme a disposizione dell Amministrazione, secondo un quadro economico già deliberato dal C.C. in data 30/08/2010 delibera n. 42;costituito dagli elaborati e tavole indicate nelle premesse e che qui si intendono totalmente riportati; 6) di dare formalmente atto che l approvazione del progetto definitivo di cui sopra costituisce adozione di variante come da deliberazione di C.C. n. 42 del 30/08/2010 allo strumento urbanistico, relativamente alla realizzazione dell opera di che trattasi con conseguente apposizione del vincolo preordinato all esproprio; 7) di dare atto che la spesa di ,86 occorrente per la realizzazione dei lavori in oggetto è finanziata con mutuo contratto con la Cassa DD.PP. impegnata sul cap /763 Realizzazione area parcheggio al servizio del traffico R.P. 2003, mutuo estinto ai sensi dell art. 48 della legge 448/2001; 8) di dichiarare l opera di cui trattasi, come rappresentata negli elaborati grafici in premessa elencati, di pubblica utilità, ai sensi dell art. 12 del d.p.r. n. 327/01 e successive modifiche ed integrazioni e dell art. 10 della legge regionale n. 3 del 22 febbraio 2005; 9) di dare atto che le ditte interessate dalla procedura espropriativa sono quelle riportate nel piano particellare d esproprio, compreso negli elaborati progettuali, e che le stesse, nel termine di trenta (30) giorni dal ricevimento dell avviso di avvio del procedimento di esproprio, non hanno fatto pervenire a questa amministrazione comunale memorie scritte e documenti; 10) di disporre che il decreto di esproprio dovrà essere emanato non oltre il termine di cinque anni dalla data di efficacia del presente provvedimento, ai sensi dell art. 13, comma 3, del d.p.r. n. 327/2001; 4

5 11) di approvare in via definitiva, la variante urbanistica per la realizzazione di area a parcheggio a servizio del traffico Rondò via Ceglie Messapica già adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 42 del 30/08/2010; 12) di demandare al competente ufficio tecnico comunale tutti gli adempimenti di propria competenza; 13) di dare atto che la deliberazione di cui trattasi, con separata votazione all unanimità dei presenti e votanti, è stata dichiarata immediatamente eseguibile. 5