Sensi speciali. Sensi somatici. Recettori. trutture di natura roteica poste sulla embrana o nel citolasma

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sensi speciali. Sensi somatici. Recettori. trutture di natura roteica poste sulla embrana o nel citolasma"

Transcript

1 I recettori sensoriali Recettori trutture di natura roteica poste sulla embrana o nel citolasma Cellule specializzate per la trasduzione di stimoli di varia natura in segnali elettrici Vista Sensi speciali Udito, equilibrio Olfatto Gusto Sensi somatici Tatto,Dolore, Temperatura Posizione del corpo Proprio cettiva

2 Recettore: struttura specializzata stimolata da modificazioni ambientali esogene ed endogene E in grado di trasformare diversi tipi di energia in impulsi nervosi che vengono inviati al Sistema Nervoso Centrale L informazione viene qui decodificata ed analizzata, determinando la sensazione Stimolo adeguato: variazione ambientale che, con minima incidenza energetica specifica, genera l impulso nel recettore

3 Meccanismi di codificazione dello stimolo Codificazione della qualità e della posizione dello stimolo: ogni modalità sensoriale possiede una via specifica ( via privata ) sia nel midollo spinale che nell encefalo (densità recettoriale) Codificazione dell intensità dello stimolo: modificazione della frequenza di scarica e della popolazione di recettori attivati Sintonizzazione delle frequenze: gli inputs sensoriali sono proiettati in più aree encefaliche

4 Trasduzione dello stimolo in impulsi nervosi La stimolazione del recettore determina l apertura dei canali del Na + e del K + (potenziale recettoriale graduato); quando il potenziale recettoriale raggiunge il valore soglia (potenziale generatore) si ingenera il potenziale d azione. Se lo stimolo è sotto-liminale, l evento elettrico non si propaga ma influenza elettrotonicamente le regioni vicine Relazione stimolo-risposta: la maggior parte dei recettori funziona entro un ampio range di intensità di stimolazione. L entità della risposta è proporzionale al logaritmo dell intensità della stimolazione

5 Trasmissione degli inputs sensoriali Fibre nervose: A,B,C (diverse per e velocità di conduzione) -Propriocettori e recettori tattili: fibre di tipo A -dolore acuto: fibre A; -dolore persistente: fibre C Recettori tattili: fibre Aβ (Stimolazioni pressorie grossolane fibre C) Afferenze cinestesiche (capsule articolari e legamenti): fibre A Afferenze termiche: terminazioni nervose libere non mielinizzate. Il numero di recettori è scarso; sono pertanto necessari notevoli fenomeni di sommazione spaziale

6 Arco riflesso Interneurone (a livello spinale o encefalico) Neurone afferente Neurone efferente Struttura recettoriale Effettore

7 Circuiti nervosi presenti nei mammiferi Divergente: un neurone influenza molti altri neuroni Convergente: un neurone riceve informazioni da un ampia gamma di altri neuroni Parallelo: un singolo impulso può avviare una serie di impulsi in altri neuroni

8 Esempi di recettori sensoriali strutture specializzate osservabili a a livello uperficiale (cute,sottocute) o in profondità muscoli, articolazioni,tendini, visceri) con roprietà di trasformare differenti tipi di nergia in impulsi elettrici

9 Classificazione dei recettori in base al tipo di stimolo a cui sono sensibili Meccanocettori Segnalano deformazioni meccaniche del recettore o delle cellule adiacenti al recettore stesso Termocettori Nocicettori Segnalano variazioni della temperatura (alcuni sensibili al freddo e altri al caldo) Segnalano un danno tissutale sia di natura fisica che chimica (recettori dolorifici) Recettori elettromagnetici Segnalano stimoli lumino si a livello della retina Chemocettori Segnalano stimoli di natura chimica (gustativi, olfattivi, po 2 e pco 2, osmolarità

10 Meccanocettori Sensibilità tattile della cute Terminazioni nervose libere Terminazioni ad estremità espansa Dischi di Merkel Terminazioni arboriformi Corpuscoli di Ruffini Terminazioni capsulate Corpuscoli di Meissner Terminazioni nervose annesse ai peli Sensibilità profonde Terminazioni nervose libere Terminazioni ad estremità espansa Terminazioni arboriformi Corpuscoli di Ruffini Terminazioni capsulate Corpuscoli di Pacini Terminazioni muscolari Fusi neuromuscolari Organi tendinei del Golgi Udito Recettori cocleari Equilibrio Recettori vestibolari Pressione arteriosa

11 Sensibilità tattile della cute Sensibilità profonde

12 Sensibilità profonde Fuso neuromuscolare rgano tendineo di Golgi

13 Udito Equilibrio Pressione arteriosa

14 Termocettori Rispondono alla temperatura FRIGOCETTORI CALOCETTORI Dubbi sulla identità anatomica: Corpuscoli di Krause (freddo Terminazioni libere (caldo) emperatura di attivazione: FREDDO tra 12 e 37 C (max 32). Poi riprendono a scaricare tra 45 e 50 C reddo paradosso: immersi in una vasca con acqua 42 C, se viene messa acqua a 47 C si avverte n freddo intenso CALDO tra 20 e 47 C (max tra 38 e 43 C) Sensazioni trasportate da fibre Aδ e C (lente Se si tocca un oggetto freddo e lo si allontana rimane la sensazione di freddo La percezione della temp. è

15 Nocicettori Terminazioni nervose libere Nella cute sono suddivisi in due classi: ECCANONOCICETTORI timoli meccanici rispondono solo a OCICETTORI PLURIMODALI rispondono a timoli dolorifici di varia natura (termici, chiici ecc.) ono in grado di generare un cremento della risposta quando stimolo viene prolungato nel empo iperalgesia

16 Chemocettori Gusto Gemme gustative Olfatto Recettori dell epitelio olfattivo Concentrazione di O2 e CO2 nel sangue Osmolarità dei liquidi organici

17 Classificazione dei recettori in base alla localizzazione Propriocettori Si trovano nei muscoli, tendini, articolazioni e danno luogo ad informazioni che riguardano i movimenti e la posizione del corpo nello spazio. Esterocettori Sono rappresentati da tutti i recettori cutanei (tattili, dolorifici, termici) e danno informazione de cambiamenti che avvengono nelle immediate vicinanze della cute. Inoltre, a questo gruppo apparten gono anche i recettori specifici della retina, dell orecchio interno della mucosa nasale: essi percepiscono a distanza le variazioni dell ambiente lontano dall animale Enterocettori Trasmettono impulsi originati dag organi interni (visceri cavi, cuore, ecc.).

18 Attivazione dei recettori sensoriali Si ha in seguito all incontro con uno stimolo pecifico detto stimolo adeguato: questo è aratteristica unica di ogni recettore. s: fotorecettori luce recettori auditivi onde sonore n realtà in alcuni casi il recettore può essere attivato nche da stimoli non specifici ma la risposta non è funzio ale. Es: forte compressione sul globo oculare crea una ensazione luminosa. Come fanno tipi differenti di recettori a rilevare tipi differenti di stimoli? La specificità del recettore è dovuta a - caratteristiche molecolari della membrana - struttura del recettore - particolare organizzazione del recettore con altre cellule accessorie

19 Ognuno dei principali tipi di sensazioni di cui possiamo avere esperienza (dolore, tatto, visione, suoni ecc.) si definisce MODALITA SENSORIALE ma le fibre nervose trasportano solo impulsi elettrici come è possibile che vengano trasmesse differenti modalità sensoriali? iascuna via nervosa afferente va a termina- e in un area specifica del S.N.C e il tipo i sensazione che viene avvertita è deter- inato da quella particolare area del.n.c alla quale giunge la via nervosa Fantaipotesi: facendo terminare il nervo ottico dove termina l acustico e viceversa si potrebbe vedere il tuono e sentire il fulmine.

20 Relazione tra intensità dello stimolo e potenziale recettoriale ampiezza aumenta rapidamente all inizio, ma uccessivamente, a più alte intensità di stimolo umenta progressivamente sempre meno. no stimolo molto debole di solito riesce a gene are almeno qualche impulso, mentre una stimol ione molto intensa causa incrementi progressiamente minori della frequenza dei potenziali azione

21 l recettore è in grado di discriminare le variaioni di intensità di stimoli deboli assai meglio i quelle di stimoli molto forti. iò permette al recettore di avere un campo i intensità di risposta estremamente mpio a livelli molto bassi

22 Meccanismi di insorgenza dei potenziali recettoriali Deformazione meccanica del recettore Azione di una sostanza chimica sulla membran Modificazioni di temperatura della membrana Effetti di radiazioni elettromagnetiche Modificano le caratteristiche della membrana del recettore e permettono il flusso di ioni attraverso i suoi canali

23 Corpuscolo di Pacini E situato prevalentemente sotto la cute. E formato da una terminazione nervosa amielinica incapsulata da diversi str ti di tessuto connettivo (tipo cipolla). La terminazione appartie ne ad una fibra nervosa mielinica. o stimolo adeguato per il corpuscolo di Pacin costitutito da pressioni profonde applicate alla ute. ueste pressioni agiscono sulla capsula di tessuto onnettivo e quindi sulla terminazione nervosa de erminando nella membrana di quest ultima l aper- ura di canali del sodio.

24 l conseguente ingresso di ioni Na + depolarizza la embrana stessa e produce il potenziale gene atore. e questo è di sufficiente ampiezza, potrà depola izzare la membrana del primo, più vicino nodo di anvier sino alla soglia dando inizio ad un poten- iale d azione.

25 intensità dello stimolo è codificata intensit ome frequenza di scarica dei otenziali d azione DICE DI FREQUENZA DELL INTENSITA DELLO STIMOLO l numero dei potenziali azione insorgenti nella nità di tempo è funzione ell intensità della presione (aumenta il numero ei canali Na + aperti). ltro meccanismo: ODICE DI POPOLAZIONE aumento di pressione etermina l attivazione i un maggior numero di orpuscoli di Pacini, in uanto l aumento di presione va ad interessare n area cutanea più vasta.

26 Il sistema nervoso risponde a stimoli ripetitivi con meccanismi di adattamento Spesso quando uno stimolo viene applicato in odo continuo, l encefalo gradatamente ne erde coscienza. Ciò avviene ad esempio a fronte di un rumore i fondo (ticchettio di un orologio): dopo un erto tempo non lo si avverte più. adattamen- Questo fenomeno è denominato adattamen to sensoriale e può avvenire sia con un meccanismo cerebrale che con variazioni insorgen ti a livello recettoriale. Esistono: RECETTORI A RAPIDO ADATTAMENTO Esempio: Corpuscolo di Pacini RECETTORI A LENTO ADATTAMENTO

27 Come si spiega l esistenza l di recettori a lento e a rapido adattamento? Occorre ammettere che i recettori a lento adattamento siano in grado di mantenere costante, per tutta la durata dell applicazione dello stimolo un certo grado di depolarizzazione, mentre nei recettori a rapido adattamento il potenziale precipita rapidamente. L intimo meccanismo che porta all adattamento sembra legato alle specifiche proprietà dei recettori, ma il problema per il momento non può dirsi risolto.

28 e modalità di adattamento adattamento sono caratteristiche pecifiche di ciascun tipo di recettore. ra i meccanocettori, quello meglio studiato è il orpuscolo di Pacini. uando si applica una forza deformante questa viene potenziale recettoriale. rasmessa ed evoca il potenziale opo pochi centesimi di secondo il liquido extracellare all interno del corpuscolo (struttura viscoelastica) i ridistribuisce e la pressione risulta dissipata pe ui il potenziale recettoriale non viene più gene- ato, nonostante la compressione continui. uando la forza deformante viene rimossa si producono venti opposti. l corpuscolo di Pacini genera segnali all inizio e lla fine della compressione

29 Il tatto La pelle è particolarmente sensibile a ogni forma di contatto. Possono essere distinte sensazioni tattili di diversa natura, come il caldo, il freddo, la pressione e il dolore grazie ai vari tipi di recettori Nella fisiologia classica il tatto viene annoverato tra i sensi minori. In realtà questa è una semplificazione erronea: ciascun movimento, soprattutto l afferrare e il tenere in mano gli oggetti, si realizza grazie alla collaborazione finemente coordinata di sensibilità e motilità

30 ellule di Merkel: sono i più semplici sensori di tatto. ono localizzati nello strato basale della epidermide. rasmettono gli impulsi che ricevono ad una ingola fibra nervosa (sensori proporzionali). egistrano la pressione esercitata sulla cute. ondamentali per la sensibilità fine. sempio: discriminazione lettere in rilievo orpuscoli di Meissner:Al confine tra epidermide e erma. Costituiti da una decina di cellule incolonate tra le quali decorre una fibra afferente. Non eagiscono a pressione persistente ma solo a varia-

31 rpuscoli di Ruffini: Nel derma. Ammassi cellulari apattiti, contengono un fitto groviglio di fibre nervose tate di numerose giunzioni. Somigliano agli organi del lgi e anch essi misurano la tensione del testo. Reagiscono maggiormente agli stimoli veci rispetto a quelli lenti ma non si adattano mai mpletamente (sensori proporzionali-differenziali). rpuscoli di Pacini: Ancora più in profondità. ascun corpuscolo è composto da un guscio che ntiene fino a 60 strati di cellule appiattite e circondano una grossa terminazione nervocentrale. Essa scarica solo all inizio e al terine di una sollecitazione, per tale ragione i corpuscoli no particolarmente sensibili alle vibrazioni, in cui rezione e velocità dello stimolo variano continuamente.

32 Terminazioni nervose annesse ai peli. Molti mammiferi possiedono, vicino agli occhi e alla bocca, peli particolarmente sviluppati (vibrisse ) che possiedono funzione sensoriale. Molto sviluppati negli animali notturni e in quelli che vivono in tunnel sotterranei

33 u ogni centimetro quadrato di pelle mediamen e circa 130 recettori tattili

34 Fusi neuro-muscolari Presentano 2-10 fibre intrafusali (in parallelo con le fibre extrafusali) ancorate ad un estremità all endomisio di quest ultime ed innervate da motoneuroni Aγ. La distensione delle fibre extrafusali determina la deformazione della zona equatoriale e la stimolazione delle terminazioni anulospirali (fibre Aα) che attivano i motoneuroni per le fibre extrafusali (lunghezza statica) Ai lati delle anulospirali possono essere presenti le terminazioni a fiorame (fibre Aβ) con soglia di attivazione più elevata; stimolano i motoneuroni dei flessori ed inibiscono i motoneuroni degli estensori ipsilaterali. L effetto è opposto sull arto controlaterale (lunghezza dinamica).

35 Fuso neuro-muscolare

36 Innervazione motrice e sensitiva del fuso-neuromuscolare

37 Organo tendineo del Golgi e fuso neuro-muscolare

38 Organi muscolo-tendinei del Golgi Terminazioni nervose situate fra le lacinie del tendine e pertanto in serie rispetto alle fibre muscolari Mediante fibre sensitive Ib inviano inputs ad un interneurone inibitorio che sinapta con il motoneurone per lo stesso muscolo, inibendolo; è anche presente la stimolazione dei motoneuroni per i muscoli antagonisti Vengono stimolati sia dallo stiramento passivo del muscolo (anche se scarsamente) che,soprattutto, dalla sua contrazione, durante la quale scaricano continuamente al fine di evitare la lacerazione delle fibre muscolari

SENSIBILITA SOMATICA. Pr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro

SENSIBILITA SOMATICA. Pr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro SENSIBILITA SOMATICA Pr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro SENSIBILITA SOMATICA (GENERALE) SUPERFICIALE TATTILE TERMO-DOLORIFICA PROFONDA PROPRIOCETTIVA

Dettagli

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell

Dettagli

LA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI

LA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI LA PERCEZIONE DELL'AMBIENTE: I RECETTORI RECETTORE NERVOSO È una struttura costituita da una terminazione neuronale unita quasi sempre a elementi non nervosi che condizionano l'eccitabilità del neurone

Dettagli

Fasi dei processi sensoriali

Fasi dei processi sensoriali Il sistema visivo Fasi dei processi sensoriali Sebbene i sistemi sensoriali siano diversi vi sono tre fasi comuni a tutti: la presenza di uno stimolo fisico una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo

Dettagli

Modello del fuso neuromuscolare

Modello del fuso neuromuscolare Modello del fuso neuromuscolare Il fuso neuromuscolare è rappresentabile attraverso un elemento in grado di ricevere input di due diversi tipi: uno di natura elettrica, che rappresenta la frequenza di

Dettagli

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara Il sistema nervoso Il neurone È costituito da: Corpo cellulare (o soma) Neurite o Assone (è la fibra nervosa) Dendriti (sono brevi prolungamenti) Le fibre nervose Le fibre nervose, riunite in fasci, formano

Dettagli

I segnali elettrici generati nei neuroni sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici:

I segnali elettrici generati nei neuroni sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici: I segnali elettrici generati nei neuroni sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici: Potenziali graduati (risposte passive): modulabili in ampiezza,

Dettagli

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni

Dettagli

DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze

DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze 19.01.05 - DN 1.2 P. Forster & B. Buser 1/ 6 Dolore acuto

Dettagli

Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale

Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale Nocicezione processi coinvolti nella trasduzione periferica e trasmissione centrale dei segnali provenienti dal tessuto danneggiato Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente

Dettagli

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,

Dettagli

Il potenziale d azione si propaga a grandi distanze senza decremento permettendo la conduzione dell informazione nervosa.

Il potenziale d azione si propaga a grandi distanze senza decremento permettendo la conduzione dell informazione nervosa. Il potenziale d azione si propaga a grandi distanze senza decremento permettendo la conduzione dell informazione nervosa. Soprasoglia La conduzione del potenziale d azione si basa sulla generazione di

Dettagli

Classificazione fibre muscolari

Classificazione fibre muscolari Classificazione fibre muscolari Tipo fibra II B II A I Colore bianca rosa rossa Tipo di contrazione scossa rapida scossa rapida scossa lenta Affaticabilità rapida intermedia scarsa Metabolismo glicolitico

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali

2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali 2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Organizzazione generale delle vie

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Propagazione e trasmissione di segnali nervosi

Propagazione e trasmissione di segnali nervosi Propagazione e trasmissione di segnali nervosi La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio,

Dettagli

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SISTEMA NERVOSO AUTONOMO TRE DIVISIONI: SISTEMA NERVOSO SIMPATICO SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO SISTEMA NERVOSO ENTERICO COMPONENTI CENTRALI E PERIFERICHE: REGOLANO LE FUNZIONI VITALI DEL CORPO IN ASSENZA

Dettagli

BASI delle ATTIVITA MOTORIE

BASI delle ATTIVITA MOTORIE BASI delle ATTIVITA MOTORIE Maria Chiara Gallotta Stanza 59 1 piano palazzo IUSM Tel 06 36733211 mariachiara.gallotta@iusm.it Ricevimento Martedì 10:00-12:00 Forme e classificazioni del movimento Movimento

Dettagli

ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE. FGE aa.2015-16

ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE. FGE aa.2015-16 ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE FGE aa.2015-16 ARGOMENTI INNERVAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO PLACCA NEURO MUSCOLARE UNITÀ NEURO MOTORIE TIPI DI CONTRAZIONE SCOSSE SEMPLICI RELAZIONI TENSIONE-LUNGHEZZA

Dettagli

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

TRASDUTTORI di FORZA E PRESSIONE

TRASDUTTORI di FORZA E PRESSIONE Fra i trasduttori di forza, gli estensimetri, o stain gage, si basano sull aumento di resistenza che si produce in un filo metallico sottoposto a trazione a causa dell aumento di lunghezza e della contemporanea

Dettagli

Sensi somatici Tatto Pressione Propriocezione Temperatura Dolore

Sensi somatici Tatto Pressione Propriocezione Temperatura Dolore Sensi somatici Sono quelli che si trovano distribuiti su tutto il corpo. Sono associati ai visceri, alla pelle, ai muscoli e alle articolazioni. Essi includono: Tatto Pressione Propriocezione Temperatura

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla

Dettagli

Meccanica muscolare. Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo

Meccanica muscolare. Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo Meccanica muscolare Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo Quando i muscoli si contraggono sviluppano forza (spesso

Dettagli

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll

http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva

Dettagli

La sensibilità tattile

La sensibilità tattile La sensibilità tattile Sensazione di : contatto, pressione, vibrazione, solletico Meccanocettori Sensazione Ruolo dei diversi recettori a rapido e lento adattamento nella sensazione 5 4 Stimolo RA SA

Dettagli

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA DOMANDE A SCELTA MULTIPLA Nome e cognome Alle domande rispondere con V (vero) o F (falso) nell apposita casella riservato alla giuria 1-I neuroni: Sono costituiti da corpo cellulare, assone e dendriti

Dettagli

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014 La Velocità Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele La velocità Definizione e funzionamento Velocità (1) La velocità è la capacità di compiere movimenti di una certa ampiezza in un tempo limitato.

Dettagli

Sviluppo del tronco encefalico

Sviluppo del tronco encefalico Tronco encefalico Sviluppo del tronco encefalico Proencefalo mesencefalo rombencefalo mesencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Tronco encefalico Tronco Encefalico: visione esterna VISIONE VENTRALE VISIONE

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

Il dolore acuto e transitorio è localizzato e risulta chiaramente legato ad uno stimolo (meccanico, termico o chimico) di alta intensità

Il dolore acuto e transitorio è localizzato e risulta chiaramente legato ad uno stimolo (meccanico, termico o chimico) di alta intensità DOLORE NEUROPATICO FISIOPATOLOGIA, DIAGNOSI E TERAPIA 2008 Definizione Il dolore, esperienza spiacevole, sensitiva ed emozionale, associata con danno tissutale reale o potenziale oppure descritta nei termini

Dettagli

Cellula nervosa tipo. Polarizzazione dinamica. Specificità delle connessioni. Fessura sinaptica Terminazione sinaptica. dendri te Segmento iniziale

Cellula nervosa tipo. Polarizzazione dinamica. Specificità delle connessioni. Fessura sinaptica Terminazione sinaptica. dendri te Segmento iniziale Le funzioni del sistema nervoso, anche le più complesse, si fondano sulle proprietà funzionali dei neuroni. L attività specifica dei neuroni consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni.

Dettagli

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG)

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) 004 Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) Lezione n. Che cos è un interruttore? L interruttore è un dispositivo meccanico che chiude un contatto elettrico (fig.).

Dettagli

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento ERIICA La struttura generale e il rivestimento Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti In un organo ci sono tessuti di tipo diverso Un sistema è costituito

Dettagli

La fisiologia del dolore non è completamente chiara infatti all'interno del corpo ci sono molti mediatori che stimolano i recettori del dolore come:

La fisiologia del dolore non è completamente chiara infatti all'interno del corpo ci sono molti mediatori che stimolano i recettori del dolore come: IL DOLORE Il dolore è un segnale che ci protegge da eccessive stimolazioni potenzialmente pericolose, i recettori del dolore sono rappresentati da un certo tipo di neuroni che quando vengono stimolati

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini. Dichiarazione

Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini. Dichiarazione Schemi di Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini Dichiarazione Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. Queste immagini vengono utilizzate per l

Dettagli

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE La tecnologia oggi permette di effettuare misure di grandezze elettriche molto accurate: precisioni dell ordine dello 0,1 0,2% sono piuttosto facilmente raggiungibili. corrente:

Dettagli

Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta

Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta DOLORE ACUTO POSTOPERATORIO E TECNICHE DI ANALGESIA Francesco Deni Laura Corno DEFINIZIONE..Il

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

Midollo spinale e nervi spinali

Midollo spinale e nervi spinali Midollo spinale e nervi spinali 33 SEGMENTI CORNA GRIGIE LATERALI CORNA GRIGIE DORSALI O POSTERIORI CORNA GRIGIE VENTRALI O ANTERIORI COLONNA BIANCA POSTERIORE TRATTI COLONNA BIANCA LATERALE COLONNA BIANCA

Dettagli

Campi magnetici. in terapia fisica

Campi magnetici. in terapia fisica Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità

Dettagli

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona 5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie

Dettagli

Foremg elettromiografo holter 4 canali

Foremg elettromiografo holter 4 canali Foremg elettromiografo holter 4 canali L elettromiografia, o EMG, è lo studio della funzione muscolare attraverso il segnale elettrico che il muscolo emana. L attività muscolare genera un campo elettrico

Dettagli

Cosa avviene nel corpo:

Cosa avviene nel corpo: Stress ed emozioni STRESS ed EMOZIONI Ogni qual volta una persona si trova dinanzi ad un pericolo nel suo organismo avviene un processo di attivazione, cioè la produzione di molte energie che scatta nel

Dettagli

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL Roberto Bagnoli MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL www.climbingtraining.it DESCRIZIONE SW DA ALLENAMENTO 6 7 6 permettono invece di far lavorare soggetti di livello molto diverso sulla stessa inclinazione.

Dettagli

Sistema Nervoso.

Sistema Nervoso. Sistema Nervoso www.fisiokinesiterapia.biz Neuroni Sensoriali afferenti SNC (encefalo e midollo spinale) Neuroni efferenti segnale Neuroni autonomi Neuroni Motori somatici recettori sensoriali simpatici

Dettagli

FAME, APPETITO E SAZIETA

FAME, APPETITO E SAZIETA FAME, APPETITO E SAZIETA 1 FAME Necessità di un organismo ad assumere cibo Nel sistema nervoso centrale, a livello ipotalamico, si distinguono due zone il centro della fame il centro della sazietà La prima

Dettagli

Sistemi Nervoso e Endocrino coordinano e integrano le funzioni di tutti i sistemi del corpo al fine di mantenere l OMEOSTASI

Sistemi Nervoso e Endocrino coordinano e integrano le funzioni di tutti i sistemi del corpo al fine di mantenere l OMEOSTASI Sistemi Nervoso e Endocrino coordinano e integrano le funzioni di tutti i sistemi del corpo al fine di mantenere l OMEOSTASI Encefalo CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Nervi Midollo spinale

Dettagli

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente I riflessi Automatismo motorio, mediato dal SNC in risposta a un certo stimolo che si ripete in maniera stereotipata ogni volta che viene evocato e si attua indipendentemente dalla coscienza del soggetto.

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

TEMPERATURA CORPOREA TERMOREGOLAZIONE?

TEMPERATURA CORPOREA TERMOREGOLAZIONE? TERMOREGOLAZIONE? TEMPERATURA CORPOREA SI INTENDE LA TEMPERATURA RETTALE PECILOTERMI ECTOTERMI ( a sangue freddo ) OMEOTERMI ENDOTERMI ( a sangue caldo ) ZTN (ZonaTermicaNeutrale) È l'intervallo della

Dettagli

PRINCIPI DI TRASDUZIONE

PRINCIPI DI TRASDUZIONE PRINCIPI DI TRASDUZIONE Passiva Trasduzione resistiva Trasduzione capacitiva Trasduzione induttiva Attiva Trasduzione fotovoltaica Trasduzione piezoelettrica Trasduzione elettromagnetica Trasduzione fotoconduttiva

Dettagli

NEUROSCIENZE CAPITOLO 2 LA PERCEZIONE ED IL MOVIMENTO

NEUROSCIENZE CAPITOLO 2 LA PERCEZIONE ED IL MOVIMENTO CAPITOLO 2 LA PERCEZIONE ED IL MOVIMENTO - LA SENSIBILITA SOMATICA NEUROSCIENZE Diversi sensi somatici. La sensibilità somatica si avvale di recettori distribuiti in tutto il corpo, a differenza dei sistemi

Dettagli

Tessuto epiteliale Tessuto connettivo Tessuto muscolare Tessuto nervoso TESSUTO

Tessuto epiteliale Tessuto connettivo Tessuto muscolare Tessuto nervoso TESSUTO Tessuto epiteliale TESSUTO Ogni cellula del nostro organismo ha lo stesso patrimonio genetico ma, allora, perché ogni cellula è diversa da un altra? Del messaggio genetico ricevuto ogni cellula legge un

Dettagli

Potenziale di membrana: Differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare dovuta ad una diversa distribuzione ionica ai due lati

Potenziale di membrana: Differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare dovuta ad una diversa distribuzione ionica ai due lati Potenziale di membrana: Differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare dovuta ad una diversa distribuzione ionica ai due lati della membrana. Il potenziale di membrana (negativo

Dettagli

Dott. Leo Di Bartolo Marsala Cantine Donnafugata 28/06/2014 Ipoacusia e sordità: 18268 Malattia Professionale INAIL 2014: elenco liste malattie riconosciute Il D.M. del 27 Aprile 2004, che ha sostituito

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

Minzione (Svuotamento della vescica)

Minzione (Svuotamento della vescica) Minzione (Svuotamento della vescica) Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da un aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione

Dettagli

Classificazione dei tessuti

Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche

Dettagli

LE MEMBRANE DEL CORPO. Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi

LE MEMBRANE DEL CORPO. Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi LE MEMBRANE DEL CORPO Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi LE MEMBRANE DEL CORPO Membrane epiteliali: sono membrane di rivestimento Membrane

Dettagli

N 15 IL SISTEMA NERVOSO

N 15 IL SISTEMA NERVOSO N 15 IL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso può essere distinto in due grandi parti: sistema nervoso centrale (SNC); sistema nervoso periferico (SNP), al quale appartiene una terza componente, il sistema

Dettagli

Elettricità e magnetismo

Elettricità e magnetismo E1 Cos'è l'elettricità La carica elettrica è una proprietà delle particelle elementari (protoni e elettroni) che formano l'atomo. I protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni hanno carica elettrica

Dettagli

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi 5 maggio 2005 - Corso di Laboratorio Monitoraggio Frane STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi FINALITA

Dettagli

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

Corso di elettrocardiografia essenziale

Corso di elettrocardiografia essenziale Corso di elettrocardiografia essenziale Napoli Novembre 2004 ANMCO SIC GISE SIMEU SIS 118 ECG 12 derivazioni preospedaliero Il personale, chiamato ad intervenire nei casi di pazienti con sospetta SCA,

Dettagli

SISTEMA NERVOSO SOMATICO

SISTEMA NERVOSO SOMATICO SISTEMA NERVOSO SOMATICO PARTE PRIMA FGE aa.2015-16 Sistema interagente con l ambiente Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato del sistema Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

E possibile classificazione i trasduttori in base a diversi criteri, ad esempio: Criterio Trasduttori Caratteristiche

E possibile classificazione i trasduttori in base a diversi criteri, ad esempio: Criterio Trasduttori Caratteristiche PREMESSA In questa lezione verranno illustrate la classificazione delle diverse tipologie di trasduttori utilizzati nei sistemi di controllo industriali ed i loro parametri caratteristici. CLASSIFICAZIONE

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? y s a t ecs Informazioni per i giovani www.droganograzie.it ECSTASY Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto

Dettagli

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione La Minzione 1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione 2 fase: attivazione del riflesso della minzione che permette

Dettagli

1.Sistemi sensoriali 1 Fisiologia dei recettori

1.Sistemi sensoriali 1 Fisiologia dei recettori 1.Sistemi sensoriali 1 Fisiologia dei recettori Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Terminologia: sensibilità generale

Dettagli

Obiettivi della lezione scorsa

Obiettivi della lezione scorsa Obiettivi della lezione scorsa 1) Imparare il significato dei termini contrazione, tensione, carico, scossa. 2) Esaminare la differenza fra una contrazione isotonica ed isometrica. 3) Capire la differenza

Dettagli

Cap 12 12 -- Misure di vi braz di vi ioni

Cap 12 12 -- Misure di vi braz di vi ioni Cap 12 - Misure di vibrazioni Le vibrazioni sono poi da sempre uno strumento di diagnostica di macchine e sistemi meccanici 1 Le direttive CEE 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE, obbliga tutti

Dettagli

SVILUPPO DELLA RAPIDITA

SVILUPPO DELLA RAPIDITA SVILUPPO DELLA RAPIDITA Appunti 1 Corso sulla Preparazione fisica II livello A cura di Giovanni Ugo Foscolo dell Organico Didattico di SdS Coni Liguria Genova, autunno/inverno 2010 http://sds.coniliguria.it

Dettagli

Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva

Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva benefici Rimodellamento della postura scheletrica Rilassamento psico-fisico Rilassamento muscolare Potenziamento muscolare Abbattimento dello stress Accrescimento

Dettagli

Sistema nervoso. Funzioni:

Sistema nervoso. Funzioni: Sistema nervoso Funzioni: 1. Fornire sensazioni provenienti dall ambiente esterno e interno 2. Integrare le funzioni sensoriali 3. Coordinare le attività volontarie e involontarie 4. Regolare e controllare

Dettagli

Terremoti a cura di Francesco Speciale

Terremoti a cura di Francesco Speciale Terremoti a cura di Francesco Speciale Il terremoto o sisma viene definito come una rapido e violento scuotimento del suolo dovuto a improvvise lacerazioni che si manifestano a grandi profondità nelle

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

Cenni sui trasduttori. Con particolare attenzione al settore marittimo

Cenni sui trasduttori. Con particolare attenzione al settore marittimo Cenni sui trasduttori Con particolare attenzione al settore marittimo DEFINIZIONI Un Trasduttore è un dispositivo che converte una grandezza fisica in un segnale di natura elettrica Un Sensore è l elemento

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO

ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO L unita funzionale del SN è il neurone -neuroni afferenti sensitivi -interneuroni -neuroni efferenti Trasporto assonale Cellule gliali: sono le cellule di supporto del

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

Proprietà delle fibre dolorifiche

Proprietà delle fibre dolorifiche IL DOLORE 1 Proprietà delle fibre dolorifiche La percezione del dolore è generata da terminazioni nervose libere che costituiscono la parte sensitiva dei nocicettori (recettori del dolore) Gli assoni che

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare Introduzione Muscolo scheletrico Muscolo cardiaco Muscolo liscio Eccitabilità Contrattilità

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli