SERVIZIO CIVILE NAZIONALE FORMAZIONE OLP. Modulo 2 - l OLP nel progetto
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- Elisabetta Bassi
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1 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE FORMAZIONE OLP Modulo 2 - l OLP nel progetto
2 La normativa vigente Che cosa è il Servizio Civile Nazionale? Quando e come nasce? Il Servizio Civile Nazionale (SCN) viene istituito il 6 marzo del 2001 con la legge n. 64 e viene reso attuativo con il Decreto legislativo del 5 aprile 2002 n. 77
3 Finalità del SCN secondo la legge 64/2001, art.1 a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; b) favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; c) promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storicoartistico, culturale e della protezione civile; e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.
4 SCN dall obbligo alla volontarietà Fino al 2005 ogni cittadino italiano di sesso maschile, compiuta la maggiore età, deve svolgere un anno di servizio militare, così come riportato all art. 52 della Costituzione Italiana: La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica. Pertanto, il Servizio di leva è obbligatorio E dal 1972 viene riconosciuto il diritto di obiettare attraverso l obiezione di coscienza.
5 SCN dall obbligo alla volontarietà Dal 1 gennaio 2005 cessa il servizio di leva obbligatorio A decorrere dalla data della sospensione del servizio di leva obbligatorio, anche il servizio civile, come quello di leva, è prestato su base esclusivamente volontaria da OBBLIGO da a GRATUITA OBBLIGO 1972 Obiezione di coscienza 2001 Servizio Civile Nazionale Volontario
6 Chi può fare SCN, quando e dove? Chi può prestare Servizio Civile Nazionale Volontario Secondo il d.lgs. 5/4/2002 n Disciplina del Servizio civile nazionale a norma dell'articolo 2 della L. 6 marzo 2001, n. 64: (3. Requisiti di ammissione) Sono ammessi a svolgere il servizio civile, a loro domanda, senza distinzioni di sesso i cittadini italiani, muniti di idoneità fisica, che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo.
7 Chi può fare SCN, quando e dove? Quando: Al SCN si accede mediante bando: una volta l anno viene pubblicato un bando ordinario per la selezione di x volontari. Dove: Presso enti/organizzazioni privati con progetti approvati e Presso enti/organizzazioni privati con progetti approvati e finanziati aventi le seguenti caratteristiche: a) assenza di scopo di lucro; b) capacità organizzativa e possibilità d'impiego in rapporto al servizio civile volontario; c) corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all'articolo 1; d) svolgimento di un'attività continuativa da almeno tre anni.
8 I progetti di SCN Ne consegue che non esiste un servizio uguale per tutti, perché: diversi sono i progetti e settori di impiego (assistenza; ambiente; protezione civile; tutela del patrimonio artistico, culturale; servizio civile all'estero) diversi sono gli enti (Enti pubblici, Associazioni, Cooperative etc.) unico è invece lo status del volontario in SCN Nel SCN esercitano un ruolo di tutela e vigilanza: lo Stato (Presidenza del Consiglio dei Ministri) la Regione (Servizio Politiche Sociali)
9 I progetti di SCN I progetti di SCN si sviluppano in 43 punti (scheda progetto); A caratterizzare ciascun progetto sono: Il settore di impiego (assistenza; ambiente; protezione civile; tutela del patrimonio artistico, culturale; servizio civile all'estero) Le attività del servizio riportate al punto 8 ed in particolare al punto 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto La formazione specifica e le competenze acquisibili (dal punto 35 al punto 41) che variano da progetto a progetto; La formazione generale (dal punto 29 al punto 34) invece segue delle linee guida nazionali ed è più o meno simile nei contenuti in tutti i progetti.
10 La Carta di impegno etico del SCN La carta di impegno etico viene sottoscritta dagli enti che partecipano ai progetti di Servizio Civile e rappresenta la consapevolezza da parte dell ente di partecipare all attuazione di una legge che ha come finalità il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e nonviolenti, mediante servizi di utilità sociale. Finalità del SCN è anche la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani. Spetta ai volontari il diritto e il dovere alla formazione. Con riferimento all attività che concretamente i volontari sono chiamati a svolgere, spetta loro il diritto alla piena e chiara informazione da parte dell ente; con la sottoscrizione della Carta di impegno etico, gli enti si sono inoltre impegnati a stabilire le modalità di presenza dei volontari nell ente, a impiegarli esclusivamente per le finalità del progetto, garantendone il pieno coinvolgimento nelle diverse fasi, e a predisporre momenti di confronto, verifica e discussione. In questo stile di cooperazione, sorge il corrispondente dovere dei volontari di apprendere, farsi carico delle finalità del progetto, partecipare responsabilmente alle attività dell ente indicate nel progetto di SCN.
11 Quali diritti ha un volontario? essere impegnati per le finalità del progetto, essere coinvolti nelle diverse fasi di attività e di lavoro del progetto, lavorare in affiancamento a persone più esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; potersi confrontare con l ente secondo procedure certe e chiare fin dall inizio a partire delle loro modalità di presenza nell ente, disporre di momenti di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza Carta di impegno etico
12 Quali doveri ha l ente? Gli enti sono tenuti a cooperare per l'efficiente gestione del servizio civile e la corretta realizzazione dei progetti. - Impiegare il volontario nel rispetto della sua dignità e personalità assicurando che non vengano posti in essere atti di vessazione fisica e morale. - Impiegare il volontario esclusivamente nelle attività indicate nel progetto astenendosi dal chiedere prestazioni o adempimenti non previsti. - Impiegare il volontario presso le sedi di attuazione accreditate secondo i piani di azione, l orario di servizio e l articolazione settimanale previsti dal progetto. - Garantire la presenza, in sede, per almeno dieci ore settimanali, dell OLP, designato quale referente del volontario per tutte le questioni inerenti la realizzazione del progetto stesso. - Garantire formazione generale e formazione specifica relativa alle peculiari attività previste dal progetto stesso. - Effettuare il monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto nonché per la verifica degli esiti della formazione svolta L 64/01 Circ. 8/9/05
13 Quali doveri ha un volontario? adottare un comportamento improntato a senso di responsabilità, tolleranza ed equilibrio e partecipare con impegno alle attività volte alla realizzazione del progetto. Per meglio comprende il senso di queste parole mi piace consigliarvi la visione del secondo cortometraggio del film Tickets (2005)
14 Quanto impegna? 12 mesi per 30 ore settimanali ovvero 1400 ore annue + 20 giorni di permesso retribuito L orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto DLgs 77/02
15 Lo status del volontario in SCN: il servizio Dal prontuario per la disciplina dei rapporti fra enti e volontari del 4 febbraio 2009 (scaricabile dal sito web Per ogni volontario che assume servizio deve essere predisposta una cartella personale, da conservare in apposito archivio presso la sede centrale o locale dell Ente nella quale viene tenuta tutta la documentazione riferita all interessato con particolare riferimento a: copia del progetto approvato; permessi, malattie e/o infortuni, ivi compresa la documentazione sanitaria; fotocopia del contratto di servizio civile controfirmato dal volontario riportante la data di assunzione in servizio; formazione svolta sia generale che specifica; richieste avanzate dal volontario; eventuale documentazione relativa ai servizi di vitto ed alloggio utilizzati; provvedimenti disciplinari; ogni altra documentazione attinente al servizio svolto.
16 Lo status del volontario in SCN: malattia e infortuni Il volontario, in caso di malattia o infortunio, ne darà tempestivamente comunicazione alla sede dell ente di assegnazione, facendo pervenire la relativa certificazione sanitaria esclusivamente sui moduli di prescrizione sanitaria rilasciata dai medici di base o dalle strutture della Azienda sanitaria locale. Tale documentazione è conservata dall ente nella cartella personale del volontario (7.2 del Prontuario per la disciplina rapporti fra enti e volontari). Spetta al volontario, durante i primi quindici giorni di malattia, l assegno mensile per l intero importo. Per il periodo eccedente e per ulteriori quindici giorni di malattia, l importo economico è decurtato in proporzione ai giorni di assenza. Superati questi ulteriori quindici giorni, il volontario è escluso dalla prosecuzione del progetto. In tal caso, il volontario, sempre che il servizio sia stato svolto per un periodo non superiore a sei mesi, potrà presentare nuova domanda di servizio civile in uno dei bandi successivi.
17 Lo status del volontario in SCN: malattia e infortuni In caso di infortunio la denuncia del sinistro deve essere inviata a cura del volontario al broker assicurativo, entro quindici giorni dal momento dell infortunio (punto 7.7). Per gli infortuni avvenuti durante l orario di servizio, e per Per gli infortuni avvenuti durante l orario di servizio, e per effetto delle attività svolte nel servizio i giorni di assenza non vanno computati nel numero dei giorni di malattia spettante nell arco del servizio ( ) al volontario per il periodo di svolgimento del servizio civile spetta l intero compenso fino a completa guarigione clinica definita con apposito certificato medico (punto 7.9).
18 Lo status del volontario in SCN: permessi Nell arco dei dodici mesi di attuazione del progetto il volontario usufruisce di un massimo di venti giorni di permesso retribuito per esigenze personali, ivi compresi, gravi e giustificati motivi, quali a titolo esemplificativo gravi necessità familiari, esami universitari e tesi di laurea, licenze matrimoniali Il permesso consente al volontario di assentarsi dal servizio per un periodo superiore alle 24 ore e non è frazionabile in permessi orari I permessi vengono fruiti dal volontario, in accordo con l ente, compatibilmente con le esigenze del progetto di servizio e della formazione; di norma debbono essere richiesti all operatore locale di progetto della sede di attuazione del progetto almeno quarantotto ore prima della data di inizio La fruizione di giorni di permesso eccedenti i venti previsti deve essere comunicata dall ente all Ufficio nazionale, che adotta il provvedimento di esclusione dal progetto.
19 Lo status del volontario in SCN: orario di servizio 11.1 I progetti devono prevedere un orario di attività non inferiore alle trenta ore settimanali, ovvero un monte ore annuo minimo di millequattrocento ore Nel caso in cui il progetto abbia optato per la soluzione del monte ore annuo i volontari dovranno essere impiegati in modo continuativo per almeno dodici ore settimanali, da articolare su cinque o sei giorni a seconda di quanto previsto per la realizzazione del progetto. I venti giorni di permesso non rientrano nel computo del monte ore previsto dal progetto: al termine dei dodici mesi di validità del progetto, il volontario dovrà avere effettivamente svolto almeno millequattrocento ore di servizio ed aver usufruito dei venti giorni di permesso Nelle millequattrocento ore rientra anche il periodo di formazione Il monte ore previsto non può essere esaurito prima del termine del progetto, né è possibile tenere in servizio i volontari oltre il periodo di dodici mesi.
20 Lo status del volontario in SCN: attestazione del servizio Hanno diritto ad ottenere l attestato da cui risulta l effettuazione del periodo di servizio svolto con l indicazione dell Ente e del progetto i volontari che hanno effettuato 12 mesi di servizio ed i volontari assegnati quali subentranti che hanno effettuato almeno 9 mesi di servizio L attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile di almeno 6 mesi e lo stesso sia stato interrotto per documentati motivi di salute o di forza maggiore per causa di servizio, secondo quanto previsto dall art. 13, comma Coloro che non si trovano nelle condizioni indicate nei due punti precedenti potranno richiedere all Ufficio nazionale una certificazione relativa al periodo di servizio civile prestato.
21 Ruolo delle Regioni In attuazione della L. 64/2001 il DLgs 77/2002, decreta: al punto 2 Ufficio nazionale per il servizio civile : 1. L Ufficio nazionale cura l organizzazione, l attuazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale, nonché la programmazione, l indirizzo, il coordinamento ed il controllo, elaborando le direttive ed individuando gli obiettivi degli interventi per il servizio civile su scala nazionale. 2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano curano l attuazione degli interventi di servizio civile secondo le rispettive competenze *. * Sono iscritti all albo nazionale gli enti pubblici e le organizzazioni private con sedi di attuazione dei progetti di SCN in almeno 4 regioni. Sono iscritti all albi regionali gli enti pubblici e le organizzazioni private con sedi di attuazione dei progetti di SCN in non più di 4 regioni.
22 Ruolo delle Regioni Il 26/01/2006 viene ratificato il Primo protocollo d'intesa tra l'ufficio Nazionale per il Servizio Civile e le Regioni: alle Regioni vengono attribuite le competenze in materia di Servizio Civile Nazionale per i progetti presentati dagli enti definiti di competenza regionale ; l 8 maggio 2006 con la DGRM n. 500 la Regione Marche istituisce il suo albo;
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