La riforma della PAC per una agricoltura sostenibile e di eccellenza

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1 La riforma della PAC per una agricoltura sostenibile e di eccellenza Loredana De Petris IX Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare e Presidente Gruppo Misto Senato della Repubblica Roma, 25 settembre 2018

2 A. La riforma della PAC B. L impatto dell agricoltura sull ambiente C. L agricoltura biologica nella PAC: la situazione attuale

3 A. La riforma della PAC (pt. 1/2) La Commissione europea ha presentato nel giugno scorso una prima versione dei Regolamenti per la riforma della PAC relativa al periodo Il quadro finanziario evidenzia, in primo luogo, un calo del rilievo della PAC nell ambito del bilancio dell Unione che passa dal 37,6% del periodo al 28,5% per il periodo in esame, con un importo totale che ammonta a 365 miliardi di euro, e con un taglio reale dei fondi che si attesta attorno al 15% secondo la stima del Parlamento europeo. Per quanto concerne l Italia, i pagamenti diretti (I pilastro) dovrebbero attestarsi a 24,9 miliardi di euro, con una riduzione del 3,9% rispetto al periodo , mentre per lo sviluppo rurale (II pilastro) la riduzione risulterebbe ben più consistente, attorno al 15%, con un ammontare complessivo di 8,8 miliardi di euro. La nuova PAC proposta si articola in nove obbiettivi fondamentali, alcuni dei quali riguardano direttamente il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale. Fra gli obiettivi fissati si evidenziano in particolare: 1) contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ad essi, come pure allo sviluppo dell'energia sostenibile; 2) promuovere lo sviluppo sostenibile e un'efficiente gestione delle risorse naturali come l'acqua, il suolo e l'aria;

4 A. La riforma della PAC (pt. 2/2) 3) contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi. In molti hanno espresso critiche in merito alla coerenza fra obbiettivi dichiarati in materia ambientale, da un lato, e strumenti e risorse effettivi delineati dalla proposta di riforma. In particolare le misure in materia ambientale sono questa volta in gran parte rimesse alla responsabilità degli Stati membri (greening su base volontaria), con il rischio che vengano fortemente depotenziate, mentre il forte taglio finanziario ai programmi per lo sviluppo rurale incide proprio nel comparto dove era più significativa la presenza di misure per l ambiente. Attualmente i regolamenti che compongono la riforma della PAC sono all esame del Consiglio Agricoltura e Pesca, ma, secondo le previsioni più accreditate, non saranno approvate entro questa legislatura europea, ma rimesse alle istituzioni dell Unione che scaturiranno dalle prossime elezioni.

5 B. L impatto dell agricoltura sull ambiente (pt. 1/3) Secondo il quinto rapporto dell IPCC, il panel di esperti ONU, le anomalie climatiche potranno provocare una riduzione della produttività agricola su scala globale compresa tra il 9 e il 21%, da qui al D altra parte l agricoltura viene ritenuta responsabile dell 11% delle emissioni di gas serra a livello globale. La gestione convenzionale dei campi ha fatto sì che terreni coltivati e pascoli abbiano perso tra il 25 e il 75% del carbonio che contenevano (liberando gas serra), mentre il potenziale tecnico complessivo del sequestro di carbonio nei terreni degli ecosistemi agricoli è compreso tra 1,2 e 3,1 miliardi di tonnellate di carbonio all anno, una quantità che corrisponde a 27 volte le emissioni italiane di CO2 del In generale, l agricoltura chimica richiede maggiori quantità di energia e particolarmente di idrocarburi. Secondo i dati pubblicati dal Rodale Institute nel 2011, i sistemi di agricoltura biologica utilizzano il 45% in meno di energia rispetto a quelli convenzionali e producono il 40% in meno di gas serra rispetto all agricoltura basata su metodi convenzionali. Sulla base di questi dati di fatto, il coordinamento delle Associazioni ambientaliste ha lanciato una campagna unitaria per chiedere l introduzione nella riforma di misure più incisive in materia di contrasto ai cambiamenti climatici ed agricoltura sostenibile.

6 B. L impatto dell agricoltura sull ambiente (pt. 2/3) Fra queste in particolare: 1) inserire nella PAC un riferimento più esplicito al ruolo di strumento finanziario per l attuazione degli accordi internazionali, dalla Strategia UE per la Biodiversità al rispetto degli impegni degli accordi di Parigi sul clima; 2) destinare una quota minima del 30% del budget del primo pilastro per i regimi per il clima e l ambiente; 3) riconoscere il valore aggiunto delle aree naturali per le aziende agricole, con il passaggio dell attuale Indennità Natura 2000 dal II al I Pilastro e l incremento percentuale delle aree d interesse ecologico che le aziende devono garantire nell ambito della loro superficie agricola totale; 4) prevedere l obiettivo generale della ristrutturazione delle filiere zootecniche, definendo uno o più obiettivi specifici legati a questo tema, con particolare attenzione alla riduzione del loro impatto ambientale.

7 B. L impatto dell agricoltura sull ambiente (pt. 3/3) 5) escludere dal regime dei pagamenti accoppiati le produzioni agricole e zootecniche ad elevato impatto ambientale; 6) prevedere nel Piano strategico nazionale della PAC, come obiettivo generale al 2027, il 40% della SAU nazionale certificata in agricoltura biologica, per un raddoppio effettivo delle superfici agricole rispetto all obiettivo al 2020.

8 C. L agricoltura biologica nella PAC: la situazione attuale La politica agricola comunitaria sovvenziona per il 97,7% l agricoltura convenzionale e quando ai fondi Ue si aggiungono anche quelli italiani, il risultato non cambia. È quanto è emerso dal Rapporto Cambia la Terra. Così l agricoltura convenzionale inquina l economia presentato recentemente a Bologna in occasione del SANA. Secondo i dati elaborati dall Ufficio Studi della Camera dei deputati, su 41,5 miliardi di euro destinati all Italia, all agricoltura biologica vanno appena 963 milioni di euro. In altri termini, il bio che rappresenta il 14,5% della superficie agricola utilizzabile riceve il 2,3% delle risorse europee, anche solo in termini puramente aritmetici, senza calcolare il contributo del biologico alla difesa dell ambiente e della salute, circa sei volte meno di quanto gli spetterebbe. Se ai dati dei fondi europei si aggiunge il cofinanziamento nazionale per l agricoltura, pari a circa 21 miliardi, il risultato rimane praticamente invariato: su un totale di fondi europei e italiani di circa 62,5 miliardi, la parte che va al biologico è di 1,8 miliardi, il 2,9% delle risorse. Pertanto gli italiani e gli europei pagano per sostenere pratiche agricole che alla fine si ritorcono contro l ambiente. Inoltre sono gli operatori del biologico a sopportare i costi aggiuntivi prodotti dall inquinamento causato dalla chimica di sintesi: il costo della certificazione, il costo della maggiore quantità di lavoro necessaria a produrre in maniera efficace e a proteggere il raccolto dai parassiti, il costo della fasce di rispetto tra campi convenzionali e campi biologici.

9 Grazie per l attenzione! Per ulteriori informazioni:

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