Il nuovo Isee: novità e continuità
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- Rebecca Di Lorenzo
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1 Regione Emilia-Romagna Seminario PRIMO APPROFONDIMENTO SUL NUOVO ISEE Il nuovo Isee: novità e continuità Stefano Toso Università di Bologna 3 aprile 2014 Auditorium, Viale Aldo Moro 18, Bologna
2 Il vecchio Isee: le criticità Modalità di calcolo dell indicatore (non inclusione dei redditi esenti Irpef nella componente reddituale dell Isee ed eccessivo importo delle franchigie patrimoniali) sottovalutazione della ricchezza e incapacità di rilevare correttamente la condizione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevolate Definizione di nucleo familiare (famiglia anagrafica) impedimento a una corretta differenziazione dell indicatore per le diverse tipologie di prestazioni e insorgenza di comportamenti opportunistici, con particolare riferimento ai servizi per i minori La scala di equivalenza (peso «troppo basso» agli individui successivi al secondo, soprattutto in presenza di bambini) risulterebbero penalizzate le famiglie numerose
3 Il vecchio Isee: le criticità (2) Il sistema dei controlli (dati rilevanti autodichiarati, controlli non sistematici) oltre il 10% della popolazione Isee presenta una DSU da cui risulta un Isee=0 e per circa un quinto di essa l Isee non supera i euro. Anche a causa dell entità delle franchigie, quasi il 60% della popolazione Isee ha un patrimonio nullo. L 80% della popolazione Isee dichiara un patrimonio mobiliare nullo e solo circa il 6% delle DSU presenta un valore superiore alla franchigia! [Rapporto Isee 2012] «Falsi positivi» Quadro normativo incompleto (mancato decreto attuativo, pur previsto dal d.lgs. 109/98, che avrebbe dovuto disciplinare la definizione del nucleo familiare per l accesso a prestazioni sociosanitarie rivolte a persone con handicap permanente e grave e ad anziani non-autosufficienti) Crescente contenzioso fra comuni e cittadini.
4 Il nuovo Isee (Dpcm 159/2013): le novità La riforma attribuisce all Isee lo stato di «livello essenziale delle prestazioni», ossia di metro unificato, sull intero territorio nazionale, di valutazione della condizione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevolate, ai sensi dell art. 117 della Costituzione. La riforma mantiene la possibilità per gli enti erogatori di introdurre accanto all Isee criteri ulteriori di selezione volti a identificare specifiche platee di beneficiari, ma pone un limite a tale possibilità se in contrasto con quanto disciplinato in sede di definizione dei livelli essenziali delle specifiche prestazioni.
5 Il nuovo Isee: le novità (2) I redditi esenti Irpef concorrono al calcolo della componente reddituale dell Isee, ma per le famiglie in cui sono presenti disabili è prevista una franchigia che distingue tra disabilità media, grave e non autosufficienza. Per le persone non autosufficienti è ammessa, entro limiti predefiniti, la deduzione dei trasferimenti esenti d imposta, se questi coincidono con le spese sostenute per l impiego di badanti o per pagare la retta del ricovero in struttura residenziali.
6 Il nuovo Isee: le novità (3) Il calcolo della componente patrimoniale dell Isee è aggiornato per tenere conto delle valorizzazioni introdotte ai fini Imu (incremento per i fabbricati adibiti ad abitazione principale pari al 60% dei pregressi valori Ici); vengono inoltre ridotte le franchigie patrimoniali, sia mobiliari sia immobiliari.
7 Il nuovo Isee: le novità (4) I coefficienti della scala di equivalenza rimangono inalterati, ma vengono introdotte nuove maggiorazioni per dare più peso alle famiglie numerose con almeno tre figli minori o ai nuclei in cui entrambi i genitori lavoratori abbiano figli di età inferiore a tre anni.
8 Il nuovo Isee: le novità (5) Il calcolo dell Isee viene differenziato a seconda della tipologia di prestazioni (di natura sociosanitaria, rivolte ai minorenni ovvero per il diritto allo studio universitario). Ad es. ai fini del calcolo dell Isee degli anziani non autosufficienti che chiedono servizi residenziali di cura il nuovo Isee tiene conto della presenza dei figli non inclusi nel nucleo familiare dell assistito (l Isee dell anziano è integrato di una componente aggiuntiva per ciascun figlio, calcolata sulla base della situazione economica dei figli stessi), mentre per le prestazioni non residenziali il nucleo familiare del beneficiario include esclusivamente, se presenti, il coniuge e i figli: il disabile adulto che vive con i propri genitori può quindi fare nucleo a sé.
9 Il nuovo Isee: le novità (6) In particolari condizioni (che comportano una significativa riduzione del valore dell indicatore, in relazione a variazioni della situazione lavorativa, ad esempio a causa della perdita del posto di lavoro) si può definire un «Isee corrente», riferito ad un periodo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione.
10 Il nuovo Isee: le novità (7) Potenziata l attività di controllo, sia ex-ante sia ex-post: l Agenzia delle Entrate effettuerà controlli sostanziali della posizione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei soggetti beneficiari di prestazioni, secondo liste selettive; è prevista inoltre la riduzione delle aree di autodichiarazione, l incrocio delle diverse banche dati fiscali e contributive (Inps, Agenzia delle Entrate, ecc.), l integrazione di informazioni a livello nazionale e locale.
11 Il nuovo Isee: chi guadagna, chi perde? L Isee è solo un metro di misura della condizione economica, mentre la determinazione delle soglie di accesso alle prestazioni e/o la compartecipazione ai costi è di competenza degli enti erogatori delle prestazioni: non saranno quindi tanto o solo le nuove modalità di calcolo dell Isee, quanto piuttosto l individuazione di nuove soglie e/o di nuovi profili tariffari, a dettare vantaggi e svantaggi rispetto al sistema vigente.
12 Il nuovo Isee: i problemi aperti Mancata estensione dell Isee a prestazioni means-tested che non lo utilizzavano precedentemente, di cui è titolare il governo centrale e che rappresentano la parte preponderante della spesa per assistenza complessiva. Continuano a non essere assoggettate all Isee prestazioni che, per i criteri di selettività con cui sono erogate (il reddito a fini fiscali Irpef), non vanno solo alle famiglie povere o in condizione di quasi-povertà, ma si estendono a fasce della popolazione che occupano decili di Isee medio/medio-alto.
13 Ripartizione della spesa per alcune prestazioni assistenziali tra le famiglie italiane nel 2012 (valori %) (famiglie ordinate per livelli crescenti di ISEE) Decili di famiglie Ripartizione della spesa pensione sociale assegni familiari integrazione al minimo indennità accompagnamento a 1 16,3 11,1 6,3 7,9 2 21,5 17,2 12,6 11,0 3 15,1 16,6 13,6 14,8 4 10,2 13,9 13,3 11,9 5 9,2 12,3 12,7 12,0 6 9,0 9,9 10,4 9,0 7 5,6 6,7 9,7 10,1 8 5,3 5,5 8,7 7,8 9 5,6 4,1 7,6 8,1 10 2,2 2,7 5,0 7,5 totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Spesa (milioni di euro) (stima) (a) Di cui: indennità di accompagnamento anziani: milioni di euro. Fonte: Irs [2013]
14 Il nuovo Isee: i problemi aperti (2) nonostante si ritenga che la scala Isee non tiene sufficientemente conto dei bisogni delle famiglie numerose e, per questo motivo, siano state introdotte nuove maggiorazioni legate alla numerosità e all età dei figli, la scala Isee rimane una delle scale più «generose» tra quelle utilizzate a livello internazionale (Ocse, Eurostat) e nazionale.
15 Scale di equivalenza a confronto Numero dei componenti Isee a Fattore famiglia lombardo b Carbonaro Ocse modificata c Eurostat (radice quadrata componenti) Povertà assoluta d 1 1,00 1,00 1,00 1,0 1,0 1,00 2 1,57 1,57 1,67 1,5 1,4 1,37 3 2,04 2,07 2,22 1,8 1,7 1,66 4 2,46 2,69 2,72 2,1 2,0 1,96 5 2,85 3,36 3,17 2,4 2,2 2,29 (a) (b) (c) (d) Previste maggiorazioni di 0,2, 0,35 e 0,5 nel caso, rispettivamente, di nuclei familiari con tre, quattro e almeno cinque figli; di 0,2 per nuclei familiari con figli minorenni, elevata a 0,3 in presenza di almeno un figlio con meno di 3 anni, in cui entrambi i genitori abbiano svolto attività di lavoro/impresa per almeno sei mesi nell anno di riferimento dei redditi dichiarati. Previste maggiorazioni cumulative se sono presenti componenti a carico con meno di 26 anni (0,1 per il primo, 0,15 per il secondo e 0,2 per il terzo). Si assume che i primi due componenti abbiano almeno 15 anni, mentre i rimanenti meno di quell età. Coefficienti riferiti a famiglie residenti in grandi comuni del Centro Italia. Fascia di età dei componenti: primo e secondo componente anni, terzo e quarto 4-10 anni, quinto anni.
16 Conclusioni La riforma perfetta non esiste e i punti di forza del nuovo Isee sono così numerosi che la riforma va giudicata positivamente. La riforma è in grado di produrre effetti positivi quanto più il potenziamento del sistema dei controlli faciliterà l emersione del patrimonio mobiliare ed eviterà che la capacità selettiva dell indicatore sia limitata alla sola componente immobiliare. Il nuovo Isee può migliorare l efficacia redistributiva della spesa per l assistenza, mitigandone l ancora eccessiva categorialità e potenziando l equità complessiva del sistema.
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