Per l edilizia veneta segnali positivi dal mercato e dai bandi per lavori pubblici

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1 BIMESTRALE DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONI EDILI, IMPIANTISTICA E PROGETTAZIONE DI CONFINDUSTRIA VICENZA Per l edilizia veneta segnali positivi dal mercato e dai bandi per lavori pubblici argomenti Ater, consegnati 600 alloggi in quattro anni mattoni di storia La Grande Guerra cento anni fa: gli Ossari del Grappa e del Cimone edito da IPI SRL Società unipersonale

2 in questo numero EDITORIALE Per l edilizia veneta segnali positivi dal mercato e dai bandi per lavori pubblici 05 PRIMOPIANO ANCE Rapporto congiunturale sull industria delle costruzioni in Veneto 06 ARGOMENTI Ater, consegnati 600 alloggi in 4 anni 24 L ANALISI Le imprese non devono sopportare gli oneri dei ritardi nei trasferimenti 26 MATTONI DI STORIA Sacrari e Ossari per costruire la memoria/2: gli Ossari del Grappa e del Cimone 36 NOTIZIARIO COSTRUTTORI 42 PREZZI UNITARI DELLE OPERE EDILI 63 2 a parte Direttore responsabile Stefano Tomasoni Collaboratori Carlo Casarotti Maurizio Mascarin Simone Sinico Progetto Grafico e Stampa Giovanni Nicola Roca UTVI srl - Vicenza Editore IPI Istituto Promozionale per l Industria SRL Società unipersonale Piazza Castello 3 Vicenza Pubblicità OEPI Peschiera del Garda Loc. OTTELLA 3/B int. 25 Tel ANNO SESSANTATREESIMO N. 3 GIUGNO numero d 5,50 arretrati d 9,00 abbonamento annuo d 30,00 IVA compresa (su c/c postale n intestato a IPI SRL Società unipersonale Vicenza) Pubblicità non superiore al 50% Registrazione Tribunale di Vicenza n 58 del 5/3/1953 CANTIERI VICENTINI offre nuove immagini e contenuti marcatamente di filiera, ed è rivolto alle imprese vicentine di costruzione edili, di costruzione impianti tecnologici e agli studi di progettazione. È vietata la riproduzione anche parziale di articoli e illustrazioni senza autorizzazione e senza citare la fonte. Gli articoli pubblicati impegnano soltanto la responsabilità degli autori 3

3 editoriale L edilizia riparte dal mercato immobiliare Le previsioni congiunturali per l anno 2015 indicano un graduale miglioramento dell economia italiana, confermato dai dati del primo trimestre, che segna un aumento del PIL dello 0,3%. la previsione si attesta sullo 0,7% su base annua (dati del DEF presentato dal Governo). Nulla di eccezionale, ma almeno un inversione di tendenza, in gran parte dovuta alla fortunata convergenza di fattori positivi: la riduzione del prezzo del petrolio, il tasso di cambio euro/dollaro più favorevole, l immissione di liquidità da parte della BCE. Si tratta di fattori esterni, che non originano da una ripresa strutturale della nostra economia. Prova ne sia che i settori più legati all andamento economico interno, come l edilizia, stentano più di altri a registrare un cambio di ritmo. Per le costruzioni il 2014 è stato l ennesimo anno negativo su tutti i fronti, fatta eccezione per il solito comparto della riqualificazione, trainato dalla proroga degli incentivi fiscali. Anche il 2015 sarà un anno difficile, ma si avvertono alcuni segnali positivi nei comparti strategici del mercato immobiliare e delle opere pubbliche. Qualcosa si muove soprattutto nell acquisto delle abitazioni: nel 2014, dopo sette anni consecutivi di calo, le compravendite sono aumentate del 3,6% in Italia e del 5% nel Veneto e il trend positivo prosegue anche nel Su questi segnali positivi incide sicuramente il diverso atteggiamento delle banche, che, a partire dal 2014, sembrano aver ridotto la diffidenza verso il settore immobiliare residenziale: i mutui per l acquisto di abitazioni sono aumentati in Italia del 13,4%, nel Veneto dell 11,1%. Certo, questi dati vanno letti alla luce di quanto avvenuto in questi anni: dal 2007 al 2013 c è stato un vero e proprio crollo del finanziamento bancario (nel Veneto: - 65%). Ma non c è dubbio che la maggiore disponibilità degli istituti di credito, accompagnata da tassi d interesse mai così bassi (il livello medio si attesta al di sotto del 3%), sta creando le condizioni per una maggiore accessibilità delle famiglie all acquisto della casa, come confermato dall ISTAT che, ad aprile 2015, ha registrato una propensione all acquisto di abitazioni più che raddoppiata ed un aumento di domande di mutui del 72% rispetto all anno precedente. Ma per dare continuità a questi numeri e non lasciare il futuro di questa ripresina al caso è necessario un cambio di strategia da parte dello Stato che, in questi anni, ha preso dal settore aumentando a dismisura la pressione fiscale sugli immobili: solo nel 2014 il prelievo fiscale sulla casa ha fruttato alle casse dello Stato ben 42,1 miliardi di euro di gettito. Per agganciare la ripresa e creare più ricchezza e più consumi, è venuto il momento di dare, riducendo questa enorme zavorra. 5

4 Sicurezza del territorio Accesso al credito Fondi europei Rigenerazione urbana Semplificazione burocratica A cura di Per l edilizia veneta segnali positivi dal mercato e dai bandi NOTA DI SINTESI per lavori pubblici L economia italiana verso L economia italiana sta sperimentando, dalla fine del 2014, un graduale miglioramento e la stima preliminare Istat del Pil relativa ai primi tre mesi del 2015 conferma, per il nostro Paese, la probabile uscita dalla recessione. I primi tre mesi dell anno in corso segnano, rispetto al trimestre precedente, un aumento del Pil pari allo 0,3%. Già nel quarto trimestre 2014 si era registrata una variazione nulla rispetto al terzo, che ha interrotto la serie negativa dei Il Rapporto congiunturale sull industria la ripresa delle costruzioni in Veneto rileva che continua la situazione di crisi sul fronte della produzione, mentre si riscontrano segnali positivi nel Direzione Affari Economici e Centro Studi mercato immobiliare, nei mutui erogati alle famiglie periodi precedenti. per l acquisto di un abitazione e nei bandi di gara per lavori pubblici. La dinamica tendenziale per il 2014 rimane comunque negativa (-0,4% rispetto al 2013) ma di intensità sensibilmente più ridotta rispetto al -1,7% del 2013 ed al -2,8% del L economia italiana sta sperimentando, dalla fine del 2014, un graduale miglioramento e la stima preliminare Istat del Pil relativa ai primi tre mesi del 2015 conferma, per il nostro Paese, la probabile uscita dalla recessione. I primi tre mesi dell anno in corso segnano, rispetto al trimestre precedente, un aumento del Pil pari allo 0,3%. Già nel quarto trimestre 2014 si era registrata una variazione nulla rispetto al terzo, che ha interrotto la serie negativa dei periodi precedenti. La dinamica tendenziale per il 2014 rimane comunque negativa (-0,4% rispetto al 2013) ma di intensità sensibilmente più ridotta rispetto al -1,7% del 2013 ed al -2,8% del Le previsioni per il 2015 dei principali istituti di ricerca ed organismi internazionali sono improntate ad 6 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0 1,0-0,8 PIL - Valori concatenati base dati destagionalizzati var.% rispetto al trimestre precedente -1,3-2,4-2,9-0,4 0,5 0,0 0,8 0,6 0,4 0,4 0,4 0,2-0,5-0,6-0,5-0,6-1,1-1,0-0,9 0,0 0,1 0,0-0,1-0,2-0,2 0,3 0,0-4,0 I trim I trim I trim I trim I trim I trim I trim I trim.2015* *stima preliminare del Pil Elaborazione Ance su dati Istat Le previsioni per il 2015 dei principali istituti di ricerca ed organismi internazionali sono improntate ad una lieve crescita, che oscilla tra lo 0,6% della Commissione Europea e dell Ocse e lo 0,7% del DEF presentato al Consiglio dei Ministri il 7 aprile 2015, dell Istat e del FMI. Sulla crescita del Pil incidono la riduzione del prezzo del petrolio, il tasso di cambio Euro/dollaro più favorevole e l immissione di liquidità messa in campo III trim IV trim I trim II trim III trim IV trim I trim II trim III trim IV trim I trim II trim III trim IV trim I trim.2015*

5 primopiano una lieve crescita, che oscilla tra lo 0,6% della Commissione Europea e dell Ocse e lo 0,7% del DEF presentato al Consiglio dei Ministri il 7 aprile 2015, dell Istat e del FMI. Sulla crescita del Pil incidono la riduzione del prezzo del petrolio, il tasso di cambio Euro/dollaro più favorevole e l immissione di liquidità messa in campo dalla Banca centrale europea. Per il settore delle costruzioni, in particolare, continua la situazione di crisi sul fronte della produzione mentre si riscontrano segnali positivi nel mercato immobiliare, nei mutui erogati alle famiglie per l acquisto di un abitazione e nei bandi di gara per lavori pubblici. Nel 2014, per il settimo anno consecutivo, il settore delle costruzioni è stato caratterizzato da una forte crisi, sia nella componente privata (ad eccezione dei lavori di riqualificazione del patrimonio abitativo) che in quella pubblica. In sette anni, dal 2008 al 2014, il settore delle costruzioni ha perso il 32% degli investimenti pari a circa 64 miliardi di euro. La nuova edilizia abitativa segna una riduzione del 62,3%, l edilizia Solo non gli residenziale investimenti privata in riqualificazione del patrimonio abitativo dal 2008 al del 23,6%, mentre le opere 2014 pubbliche mostrano registrano un aumento una dei livelli produttivi del 18,5% grazie anche flessione del 48,1%. In questo all effetto comparto di stimolo produttivo derivante la dalla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. Senza l apporto di caduta è iniziata già a partire dal 2005 con una flessione questo comparto, la caduta degli investimenti in costruzioni avrebbe raggiunto il 44,2%. complessiva del 54,1%. Solo gli investimenti in riqualificazione Per il 2015 del si patrimonio stima un ulteriore abitativo dal 2008 al 2014 mostrano contenuta un aumento rispetto agli dei anni livelli precedenti, si colloca sul riduzione degli investimenti che, seppur più -2,4%. INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI (*) 2014 ( ) Milioni di euro ( ) 2015 ( ) ( ) ( ) Variazioni % in quantità COSTRUZIONI ,1% -9,5% -3,8% -3,8% -6,7% -6,9% -3,5% -2,4% -32,0% -33,6%.abitazioni ,0% -9,1% -0,1% -7,4% -6,9% -5,7% -2,4% -1,3% -28,7% -29,7% - nuove ( ) ,2% -18,4% -4,9% -16,0% -16,9% -19,0% -10,2% -8,8% -62,3% -65,6% - manutenzione straordinaria( ) ,5% 3,1% 4,8% 0,6% 0,8% 2,9% 1,5% 2,0% 18,5% 20,9%.non residenziali ,0% -9,9% -7,4% -0,1% -6,4% -8,0% -4,6% -3,5% -35,0% -37,2% - private ( ) ,1% -12,3% -2,8% 8,0% -3,6% -7,2% -4,3% -3,0% -23,6% -25,9% - pubbliche ( ) ,2% -7,0% -12,6% -10,5% -10,6% -9,3% -5,1% -4,3% -48,1% -50,3% (*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà ( ) Stime Ance Elaborazione Ance su dati Istat produttivi del 18,5% grazie anche La caduta all effetto dei di livelli stimolo produttivi investimenti nel settore in costruzioni ha inciso avrebbe sensibilmente raggiunto il 44,2%. derivante dalla proroga del potenziamento sull occupazione: degli dall inizio incentivi della Per crisi, il 2015 i posti si stima di lavoro un ulteriore persi riduzione nelle costruzioni e sono risparmio energetico. che raggiungono che, seppur circa più contenuta unità rispetto considerando agli anni precedenti, degli investimenti fiscali per le ristrutturazioni edilizie anche i settori collegati. Senza l apporto di questo comparto, la caduta degli si colloca sul -2,4%. Molto rilevanti sono anche le perdite in termini di imprese: tra il 2008 e il 2013 sono uscite dal settore delle costruzioni circa imprese con oltre un addetto. 7 In questo contesto ancora negativo sul fronte della produzione per il settore, emergono tuttavia, alcuni segnali positivi, in termini di numero di compraven-

6 primopiano La caduta dei livelli produttivi nel settore ha inciso sensibilmente sull occupazione: dall inizio della crisi, i posti nel mercato immobiliare residenziale, nei mutui erogati Per di il lavoro settore alle famiglie per l acquisto di un abitazione. In Veneto il settore delle costruzioni, parallelamente a quanto osservato persi nelle costruzioni sono che raggiungono delle Nel vello 2014, nazionale, secondo manifesta le stime ancora, Ance-Ance nel 2014, Veneto, cali produttivi gli investimenti segnali positivi in costruzioni nel mercato diminuiscono immobiliare rispetto residenziale, ai livelli nei mutui eroga ma si regis circa unità considerando anche i settori costruzioni collegati. prosegue il Molto rilevanti sono anche le perdite in termini di imprese: tra il 2008 Per il settore e il 2013 sono In Veneto uscite il dal settore settore produttivi, delle delle costruzioni, ma La dell anno famiglie precedente per l acquisto del di un abitazione. calo dei livelli 3,3% in termini reali. Nel flessione parallelamente 2014, dei secondo livelli a produttivi le quanto stime osservato Ance-Ance è particolarmente a Veneto, livello con nazionale, si sostenuta gli investimenti in co delle costruzioni circa imprese oltre un manifesta osservano addetto. ancora, zioni per nel la produzione 2014, diminuiscono cali produttivi rispetto di nuove ma abitazioni, si ai registrano livelli dell anno precedente del 3,3 costruzioni alcuni segnali che nel 2014 segnali positivi nel mercato immobiliare termini residenziale, reali. nei mutui erogati alle In questo contesto prosegue ancora il negativo sul fronte positivi della produzione per il nel famiglie per l acquisto di un abitazione. perde La flessione un ulteriore dei 8%; livelli seguono produttivi l edilizia è particolarmente non residenziale sostenuta per la produ calo settore, dei livelli mercato emergono tuttavia, alcuni segnali privata ed i lavori pubblici con riduzioni che si attestano produttivi, ma Nel 2014, secondo immobiliare le stime Ance-Ance di nuove Veneto, abitazioni, gli investimenti che nel 2014 in costruzioni di compravendite diminuiscono di rispetto unità ai rispettivamente livelli non residenziale dell anno 6,3% precedente privata e ed al i lavori 4,7%. del 3,3% pubblici La in riqualificazione con riduzioni che si attesta perde un ulteriore 8%; seguono l e positivi, in termini si osservano di numero immobiliari residenziali alcuni segnali (+3,6% termini nel reali. spettivamente al 6,3% e al 4,7%. La riqualificazione degli immobili reside 2014 rispetto al degli immobili residenziali risulta l unico comparto in positivi nel li risulta l unico comparto in crescita (+2,6% nel confronto con l anno p 2013), di erogazioni mercato di mutui La flessione alle famiglie dei livelli (+13,4% produttivi è crescita particolarmente dente). (+2,6% nel sostenuta confronto per la con produzione l anno precedente). nel 2014 nel immobiliare di nuove abitazioni, che nel 2014 perde un ulteriore 8%; seguono l edilizia confronto con il 2013) e nei bandi di Il calo degli in nel non residenziale privata ed i lavori Il pubblici calo degli con investimenti riduzioni che in costruzioni si attestano nel ri-201spettivamente in numero al e 6,3% +18,6% e al 4,7%. stato La stenuto riqualificazione ancora senza più sostenuto gli degli effetti immobili positivi senza gli derivanti residenzia- effetti positivi dalla proroga derivanti del potenziament sarebbe stato ancora p gara per lavori pubblici (+30,3% in valore rispetto al 2013). li risulta l unico comparto in crescita dalla gli incentivi (+2,6% proroga nel fiscali del confronto (55% potenziamento e con 65%) l anno relativi degli precedente). e di riqualificazione energetica. agli incentivi interventi fiscali di ristrutturazione e In Veneto, l economia, che rappresenta il 9,1% del Pil (55% e 65%) relativi agli interventi di ristrutturazione nazionale, nel 2014, manifesta Il calo un degli primo investimenti lieve segnale in costruzioni edilizia nel e 2014 di INVESTIMENTI riqualificazione sarebbe stato IN COSTRUZIONI energetica. ancora più IN sostenuto senza gli effetti positivi derivanti dalla proroga del potenziamento de- VENETO (*) positivo +0,1% contro una dinamica gli incentivi ancora fiscali (55% negativa e 65%) relativi La contrazione 2014 agli interventi 2007in atto 2008 di ristrutturazione nella 2009 nuova 2010 edilizia edilizia residenziale e di riqualificazione energetica Abitazioni ,6-2,2-11,8-6,0-2,9-2,9-4,4-1,3-1,2-27, Milioni di - nuove costruzioni ,3-4,7-21,4-13,0-7,6-8,5-14,5-8,0-7,1-56,5 euro - manutenzioni straordinarie e Variazioni % in quantità ,0 1,3 0,8 1,2 1,2 1,5 2,9 2,6 2,0 13,2 recupero COSTRUZIONI ,5-5,0-10,5-7,1-5,1-6,1-6,5-3,3-2,0-37,4-38,6 Costruzioni non residenziali private ,5-6,7-9,2-8,0-6,5-9,0-9,1-6,3-3,0-44,4 Abitazioni ,6-2,2-11,8-6,0-2,9-2,9-4,4-1,3-1,2-27,4-28,3 - nuove costruzioni Costruzioni 0,3-4,7 non residenziali -21,4-13,0-7, ,5-7,2-14,5-10,0-8,0-9,3-7,1-8,9-56,5-8,9-10,6-59,6-9,0-4,7-3,4-51,3 pubbliche - manutenzioni straordinarie e (*) 1,0 Investimenti 1,3in costruzioni 0,8 al netto 1,2dei costi 1,2 per trasferimento 1,5 di proprietà 2,9 2,6 2,0 13,2 15,4 recupero Elaborazione Ance - Ance Veneto Costruzioni non residenziali private ,5-6,7-9,2-8,0-6,5-9,0-9,1-6,3-3,0-44,4-46, Milioni di euro Variazioni % in quantità INVESTIMENTI COSTRUZIONI IN COSTRUZIONI IN VENETO -1,5 (*) -5,0-10,5-7,1-5,1-6,1-6,5-3,3-2,0-37,4 La contrazione in atto nella nuova edilizia residenziale (-8% nel 2014) i Costruzioni non residenziali ,2-10,0-9,3-8,9 neto -8,9riflette -10,6 il significativo -9,0-4,7 calo -3,4 dei -51,3 permessi -52,9 di costruire. Secondo la r pubbliche zione Istat sull attività edilizia, il numero complessivo delle abitazioni (nu (*) Investimenti in costruzioni al netto dei costi per trasferimento di proprietà Elaborazione Ance - Ance Veneto ampliamenti) per le quali è stato ritirato il permesso di costruire pass del 2004 a del 2012, con una flessione complessiva del 76 La contrazione in atto nella nuova edilizia residenziale (-8% nel 2014) in Veneto riflette il significativo calo dei permessi di costruire. Secondo la rilevazione 2013). Istat L aumento sull attività del edilizia, Pil il numero complessivo PERMESSI delle DI abitazioni COSTRUIRE* (nuove (Numero) e ABITAZIONI (nuove e ampliamenti) IN VENETO per l Italia (-0,4% rispetto al ampliamenti) per le quali è stato ritirato il permesso di costruire passa da regionale nel 2014 è stato determinato soprattutto dalla del 2004 a del 2012, con una flessione complessiva del 76,7%. dinamica positiva delle esportazioni e da un recupero, Var% 2012/ ,7% seppur lieve, dei consumi privati, mentre ABITAZIONI il contributo (nuove e ampliamenti) IN VENETO PERMESSI DI COSTRUIRE* (Numero) degli investimenti è ancora negativo La previsione per il 2015 conferma e rafforza il lieve Var% 2012/ recupero dell attività economica già rilevato nell anno precedente: secondo quanto stimato da Prometeia-Unionca ,7% mere-veneto a fine aprile 2015, il Pil in Veneto aumenterà dell 1,1% in termini reali su base annua, evidenziando una crescita più robusta della media nazionale (+0,7%) In Veneto il settore delle costruzioni, parallelamente a quanto osservato a livello nazionale, manifesta ancora, *La rilevazione Istat si riferisce a permessi di costruire, Dia e Scia relativi ai nuovi fabbricati residenziali compresi quelli da ricostruire in caso di totale demolizione del fabbricato preesistente. nel 2014, cali produttivi ma si registrano segnali positivi Elaborazione Ance su dati Istat *La rilevazione Istat si riferisce a permessi di costruire, Dia e Scia relativi ai nuovi fabbricati residenziali compresi quelli da ricostruire in caso di totale demolizione del fabbricato preesistente. Elaborazione Ance su dati Istat RAPPORTO CONGIUNTURALE ANCE VENETO MAGGIO

7 primopiano (-8% nel 2014) in Veneto riflette il significativo calo dei permessi di costruire. Secondo la rilevazione Istat sull attività edilizia, il numero complessivo delle abitazioni (nuove e ampliamenti) per le quali è stato ritirato il permesso di costruire passa da del 2004 a del 2012, con una flessione complessiva del 76,7%. Gli indicatori per il 2013 ed il 2014, disponibili a livello nazionale, sono in ulteriore calo: relativamente alle nuove abitazioni concesse che rappresentano circa il 90% del numero totale dei permessi (nuove abitazioni e ampliamenti) si segnala una riduzione significativa nel 2013 del 34,8% su base annua e dell 11,4% nei primi sei mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Per l anno 2014, in Italia, si stima in circa il numero di nuove abitazioni concesse e, nel confronto con il 2005, anno nel quale il numero dei permessi si è attestato a circa unità, si registra una flessione complessiva che supera l 80%. Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che sono giunti a rappresentare nel 2014 il 36,3% del valore degli investimenti in costruzioni nella Regione, sono l unico comparto a mostrare un aumento dei livelli produttivi. Rispetto al 2013 si stima una crescita del 2,6% in termini reali, collegabile al potenziamento della proroga degli incentivi fiscali. Gli investimenti privati in costruzioni non residenziali segnano nel 2014 una riduzione del 6,3% in quantità. Ad incidere pesantemente su questo comparto produttivo permane un elevata capacità produttiva inutilizzata. Per gli investimenti in costruzioni non residenziali pubblici, si stima nel 2014 una flessione del 4,7% in quantità più contenuta rispetto all anno precedente. Tale stima tiene conto di un andamento dei bandi di gara per lavori pubblici nella Regione, che seppur ancora negativo nel complesso degli importi banditi (-16,2% rispetto al 2013), risulta in aumento per i lavori di taglio fino ai 50 milioni di euro (+15,2% in valore) che, rispetto alle grandi opere, potrebbero avere tempi di cantierizzazione mediamente più rapidi. Dal 2007 al 2014, il settore delle costruzioni in Veneto ha perso il 37,4% degli investimenti pari a circa 7,7 miliardi di euro. In otto anni, per la nuova edilizia abitativa la flessione raggiunge il 56,5%, l edilizia non residenziale privata segna una riduzione del 44,4%, mentre le opere pubbliche registrano una caduta del 51,3%. Solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali mostra una crescita dei livelli produttivi (+13,2%). Le valutazioni fornite dalle imprese associate nell indagine rapida svolta ad aprile 2015, indicano, per la prima volta dopo tanti anni, un aspettativa di allentamento della crisi. Le previsioni di attività, seppur ancor in calo, si posizionano su livelli di intensità più contenuti rispetto a quelli espressi nelle precedenti indagini. Per il 2015 si stima per gli investimenti in costruzioni in Veneto una riduzione del 2% in quantità. Nell analisi per singoli comparti, la nuova edilizia abitativa perde nel 2015 il 7,1% nel confronto con il 2014, mentre per gli investimenti in costruzioni non residenziali privati e pubblici il calo si attesta, rispettivamente, al 3% e al 3,4% in termini reali. Il recupero abitativo, registra un ulteriore aumento del 2% rispetto ai livelli dell anno precedente. La previsione per il 2015 degli investimenti in costruzioni tiene conto, oltre che delle indicazioni fornite dalle imprese nell indagine rapida, anche dell impatto sugli investimenti derivante dalla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l efficientamento 9

8 primopiano INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI IN VENETO mobilità stradale, ecc..) per circa 160 milioni di euro. Var.% in quantità annuali 2007 La crisi ha inciso 2008 sensibilmente sul tessuto imprenditoriale ,0 e sull occupazione 2010 nella regione Nel 2014 secondo i dati Cerved-Group le imprese di costruzioni entrate in procedura fallimentare sono state 313, in -2,0-1, , ,0-3,3 aumento del % rispetto all anno precedente. Complessivamente dal 2009 i fallimenti in Veneto sono stati 1.663, su -5,0-5,1-6,0-6,1-6,5 un totale di avvenuti in Italia (circa il 10%). -8,0-7,1 Sotto il profilo occupazionale i dati delle Casse Edili -10,0 continuano ad evidenziare, in Veneto, cadute rilevanti: nel -10, le ore lavorate sono diminuite del 6,9% rispetto al -12,0 2013; gli operai iscritti hanno evidenziato una riduzione tendenziale dell 8,3%, mentre per le imprese il calo si è Elaborazione Ance Ance - Veneto attestato al 6,9%. Dal 2008 al 2014, in Veneto la contrazione ha raggiunto il 45,5% per le ore lavorate, il 40,4% per gli La previsione per il 2015 degli investimenti in costruzioni tiene conto, oltre che delle indicazioni fornite dalle imprese nell indagine rapida, anche energetico (previsti dalla Legge di Stabilità per il 2015) operai e il 36,9% per le imprese iscritte. Anche i dati dell impatto sugli investimenti derivante dalla proroga del potenziamento degli incentivi e del fiscali Piano per Casa le ristrutturazioni ancora in edilizie vigore fino maggio Istat evidenziano una significativa riduzione del numero e e per l efficientamento Sotto energetico (previsti A ciò dalla si aggiungono Legge di Stabilità alcuni per provvedimenti il 2015) occupazione e del Piano relativi Casa ziare, alle ancora in di Veneto, occupati cadute nelle rilevanti: costruzioni nel 2014 nella le regione. ore lavorate Nel 2014 sono diminuite gli del il profilo occupazionale i dati delle Casse Edili continuano ad eviden- in vigore fino maggio A ciò si aggiungono alcuni provvedimenti opere pubbliche che non sono però sufficienti ad invertire 6,9% relativi rispetto addetti al nel 2013; settore gli si operai sono ulteriormente iscritti hanno ridotti evidenziato del 4,3% una su riduzione alle opere pubbliche che non sono però sufficienti ad invertire il ciclo tendenziale e che, il ciclo e che, nel 2015, producono effetti limitati sui base dell 8,3%, annua, sintesi mentre di per una le flessione imprese dell 1% il calo si dei è attestato lavoratori al 6,9%. nel 2015, producono effetti limitati sui livelli produttivi. Dal 2008 livelli produttivi. dipendenti al 2014, in e Veneto del 6,6% la contrazione degli indipendenti. ha raggiunto il 45,5% per le ore Riguardo ai lavori pubblici va rilevata l attenzione che il Governo lavorate, ha posto il 40,4% per gli operai e il 36,9% per le imprese iscritte. Anche i dati verso l edilizia Riguardo prevedendo ai lavori nel pubblici Decreto va Legge rilevata Sblocca l attenzione Italia Istat che evidenziano milioni Complessivamente una significativa in sei riduzione anni (IV del trimestre numero 2008 di occupati -IV trimestre nella regione. 2014), Nel gli occupati 2014 gli addetti nelle costruzioni nel settore in si Veneto sono ulteriormente si nelle costruzioni De- le risorse di euro per il Governo l accelerazione ha posto di interventi verso l edilizia infrastrutturali. prevedendo Tuttavia, nel messe a disposizione e il loro profilo temporale eccessivamente creto Legge Sblocca Italia milioni di euro ridotti lungo per del non sono 4,3% ridotti su base di annua, sintesi unità, di pari una ad flessione un calo dell 1% in termini dei lavoratori sono in grado di avere un impatto immediato sul settore delle costruzioni dipendenti e e del 6,6% degli indipendenti. sul mercato l accelerazione interno che l attuale di interventi situazione infrastrutturali. economico-finanziaria Tuttavia, del le Paese percentuali del 35,6%. Le perdite sono concentrate soprattutto nelle nei costruzioni lavoratori dipendenti, in Veneto in si diminuzione sono ridotti di di unità, pari Dall'inizio della Complessivamente in sei anni (IV trimestre IV trimestre 2014), gli richiederebbe risorse con messe urgenza. a disposizione e il loro crisi profilo in Veneto temporale occupati In Veneto, eccessivamente l importo delle opere lungo finanziate non sono ad in oggi grado persi con di questo avere provvedimento un ad impatto immediato sul settore delle costruzioni e sul mercato prattutto a nei lavoratori occupati dipendenti, (-33,4%). in diminuzione di unità (-35,8%), un calo unità in (-35,8%), termini percentuali mentre per del gli 35,6%. indipendenti Le perdite il calo sono si attesta concentrate so- ammonta a circa 136,3 milioni di euro. occupati nelle costruzioni In questo contesto, per fare in modo che gli investimenti in opere mentre pubbliche per gli indipendenti il calo si attesta a occupati (-33,4%). interno che l attuale situazione economico-finanziaria del tornino a crescere, con effetti positivi su PIL e occupazione, serve OCCUPATI NELLE COSTRUZIONI IN VENETO un accelerazione Paese richiederebbe dei programmi con previsti urgenza. e l avvio di nuove iniziative per rilanciare le In opere Veneto, pubbliche. l importo delle opere finanziate ad oggi con que- Var. assoluta IV trim IV trim.2008 A tal fine, sto nel provvedimento primo trimestre ammonta 2015, l Ance a circa ha 136,3 effettuato milioni una di ricognizione euro. di opere rapidamente cantierabili, prive di finanziamento o il cui avvio è bloccato a causa del Patto di stabilità interno, alla quale hanno attivamente parte- In questo contesto, per fare in modo che gli investimenti Totale Occupati (-35,6%) cipato gli in enti opere locali pubbliche veneti. tornino a crescere, con effetti positivi Da questa su iniziativa PIL e occupazione, sono emersi circa serve un accelerazione progetti diffusi su dei tutto programmi per previsti un importo e l avvio complessivo di nuove di oltre iniziative 9,8 miliardi per rilanciare di euro. In par- Dipendenti il territorio nazionale, (-36,8%) ticolare, per le opere il Veneto, pubbliche. si tratta di 436 opere (scuole, riqualificazione urbana, mobilità stradale, ecc..) per circa 160 milioni di euro. A tal fine, nel primo trimestre 2015, l Ance ha effettuato La crisi ha inciso sensibilmente sul tessuto imprenditoriale e Indipendenti sull occupazione una ricognizione nella regione. di opere rapidamente cantierabili, prive (-33,4%) Nel 2014 di secondo finanziamento i dati Cerved-Group o il cui avvio le è imprese bloccato di costruzioni a causa del entrate in procedura Patto fallimentare di stabilità sono interno, state 313, alla in quale aumento hanno del 2% attivamente rispetto all anno precedente. partecipato Complessivamente gli enti locali dal veneti i fallimenti in Veneto sono stati Elaborazione Ance su dati Istat (Ateco 2007), Rilevazione continua sulle forze di lavoro 1.663, su un totale di avvenuti in Italia (circa il 10%). Da questa iniziativa sono emersi circa Mercato progetti diffusi In questo contesto si manifestano, invece, segnali positivi nel mercato immobiliare. Parallelamente In questo contesto a quanto si manifestano, osservato a livello invece, nazionale, segnali nel po se- su tutto il territorio nazionale, per un immobiliare importo complessivo di oltre 9,8 miliardi di euro. In particolare, residenziale: per il si Veneto, condo i dati sitivi dell Agenzia nel mercato delle immobiliare. Entrate, il numero Parallelamente di abitazioni a quanto compravendute interrompe il si tratta di 436 opere (scuole, riqualificazione trend negativo urbana, registra osservato in Veneto un a livello aumento nazionale, del 5% rispetto nel 2014 al 2013, secondo crescita i dati superiore a quella rilevata a livello medio nazionale (+3,6% su base annua). nel 2014 La crescita rilevata nel 2014 nella regione Veneto coinvolge sia i comuni capoluogo 10 sia gli altri comuni della provincia. I comuni capoluogo registrano nella media annua un aumento del numero di abitazioni compravendute del 7,9% su base annua. Anche nei comuni non capoluogo (dove si concentra IUNTURALE ANCE VENETO MAGGIO

9 primopiano imi segnali positivi incide, certamente, il diverso atteggiamento che, nel 2014, brano sembrano aver ridotto aver ridotto la diffidenza la diffidenza verso verso il settore il settoe residenziale. immobiliare Var. % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente residenziale. infatti, chiuso con un incremento delle -8,4 erogazioni -5,3 8,8 di mutui -17,8per -47,5-14,4 9,4 5,1 8,5 20,0 11,1-65,1 Il 2014 si è, infatti, chiuso con un incremento delle abitazioni da parte delle famiglie Elaborazione pari, Ance in Italia, su dati al Banca +13,4%. d'italia neto nell ultimo anno i mutui per l acquisto di abitazioni soti, +11,1% rispetto al o è da apprezzare questa rinnovata apertura del sistema bancare le famiglie, dall altro è necessario imprese sottolineare che questi se- Ma per le L accesso al credito per le imprese continua, invece, a rimanere problematico. dell Agenzia delle Entrate, il numero di abitazioni compravendute registra in Veneto un aumento del 5% rispetto al 2013, crescita superiore a quella rilevata a livello medio nazionale (+3,6% su base annua). La crescita rilevata nel 2014 nella regione Veneto coinvolge sia i comuni capoluogo sia gli altri comuni della provincia. I comuni capoluogo registrano nella media annua un aumento del numero di abitazioni compravendute del 7,9% su base annua. Anche nei comuni non capoluogo (dove si concentra circa il 77% degli scambi), si osserva un aumento tendenziale del 4,1% del numero di transazioni effettuate. erogazioni di mutui per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie pari, in Italia, al +13,4%. Anche in Veneto nell ultimo anno i mutui per l acquisto di abitazioni sono aumentati, +11,1% rispetto al Se da un lato è da apprezzare questa rinnovata apertura del sistema bancario a finanziare le famiglie, dall altro è necessario sottolineare che questi segnali positivi avvengono dopo un vero e proprio crollo del finanziamento bancario per le famiglie: in Veneto, tra il 2007 e il 2013, le erogazioni di mutui sono diminuite di oltre il 65% (stesso valore di quanto registrato in Italia). COMPRAVENDITE DI UNITA' IMMOBILIARI AD USO ABITATIVO IN VENETO - Numero 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-9,0 COMPRAVENDITE DI UNITA' IMMOBILIARI AD USO ABITATIVO IN VENETO Var.% annuali -11,7 1,0-2,7-8,5 5, (+5%) -20,0-19, , ,0-27, Elaborazione Ance su dati dell'agenzia delle Entrate Elaborazione Ance su dati Ministero dell'interno e Agenzia delle Entrate I AD USO -8,5 5, COMPRAVENDITE DI UNITA' IMMOBILIARI AD USO ABITATIVO IN VENETO - Numero Il diverso atteggiamento delle banche verso l immobiliare Su questi primi segnali positivi incide, certamente, il diverso atteggiamento delle banche che, nel 2014, sembrano aver ridotto la diffidenza verso il settore immobiliare residenziale Il 2014 si è, infatti, chiuso con un incremento delle erogazioni di mutui per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie pari, in Italia, al +13,4% Anche in Veneto nell ultimo anno i mutui per l acquisto di abitazioni sono aumentati, +11,1% rispetto al (+5%) Se da un lato è da apprezzare questa rinnovata apertura del sistema bancario a finanziare le famiglie, dall altro è necessario sottolineare che questi segnali positivi avvengono dopo un vero e proprio crollo del finanziamento bancario per le famiglie: in Veneto, tra il 2007 e il 2013, le erogazioni di mutui sono diminuite di oltre il 65% (stesso valore di quanto registrato in Italia) Elaborazione Ance su dati Ministero dell'interno e Agenzia delle Entrate FLUSSO DI NUOVI MUTUI EROGATI PER ACQUISTO DI ABITAZIONI DA PARTE DELLE FAMIGLIE IN VENETO Milioni di euro Su questi primi segnali positivi incide, certamente, il diverso atteggiamento delle banche che, nel 2014, sem I trim II trim III trim IV trim /2007

10 primopiano Il diverso atteggiamento delle banche verso l immobiliare Su questi primi segnali positivi incide, certamente, il diverso atteggiamento delle banche che, nel 2014, sembrano aver ridotto la diffidenza verso il settore immobiliare residenziale. Il 2014 si è, infatti, chiuso con un incremento delle erogazioni di mutui per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie pari, in Italia, al +13,4%. Anche in Veneto nell ultimo anno i mutui per l acquisto di abitazioni sono aumentati, +11,1% rispetto al Se da un lato è da apprezzare questa rinnovata apertura del sistema bancario a finanziare le famiglie, dall altro è necessario sottolineare che questi segnali positivi avvengono dopo un vero e proprio crollo del finanziamento bancario per le famiglie: in Veneto, tra il 2007 e il 2013, le erogazioni di mutui sono diminuite di oltre il 65% (stesso valore di quanto registrato in Italia). FLUSSO DI NUOVI MUTUI EROGATI PER ACQUISTO DI ABITAZIONI DA PARTE DELLE FAMIGLIE IN VENETO Milioni di euro ,4-5,3 8,8-17,8-47,5-14,4 9,4 5,1 8,5 20,0 11,1-65,1 Elaborazione Ance su dati Banca d'italia mutui destinati a nuovi investimenti I trim. sono II tornati trim. III a trim. crescere IV trim. del ,7%, 2013/2007 aumento totalmente ascrivibile all ultimo trimestre dell anno (+74% rispetto al quarto trimestre 2013). In Veneto Var. le % erogazioni rispetto allo stesso per periodo investimenti dell'anno precedente nel non residenziale sono aumentate, nel 2014, del 20,4% ma, diversamente a quanto registrato in Italia, nella regione l inversione di tendenza in tale comparto, è avvenuta già nel secondo trimestre del 2014, confermata nei mesi successivi. Ma per le imprese permangono ancora problemi L accesso al credito per le imprese continua, invece, a rimanere problematico /2007 I trim. II trim. III trim. IV trim Nel 2014, i finanziamenti per investimenti in edilizia residenziale in Italia hanno continuato a diminuire di un ulteriore 18,3% rispetto al 2013, con un crollo totale, tra il 2007 e il 2013, di oltre il 70%. Anche in Veneto, Var. % rispetto nel allo 2014, stesso periodo i finanziamenti dell'anno precedente per nuovi investimenti nel settore abitativo hanno registrato una variazione negativa, -12,4% rispetto al 2013; tra il 2007 e il 2014, le imprese venete hanno avuto a disposizione il 74,5% in meno di mutui per investire in tale settore. Per quanto riguarda, invece, il settore non residenziale in Italia, nel 2014, i Residenziale Non residenziale Residenziale -10,9-22,1-1,3-18,3-26,4-29,4-26,4-12,7-24,5 12,0-12,4-74,5 Non residenziale -10,9-24,8-3,2-2,1-43,3-37,5-9,9 14,0 48,2 29,2 20,4-72,9 Elaborazione Ance su dati Banca d'italia FLUSSO DI NUOVI MUTUI EROGATI PER INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI IN VENETO Milioni di euro La questione Dall analisi della situazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione nel L accesso al irrisolta credito dei per le imprese settore continua, dei lavori pubblici invece, emerge a costruzioni, un quadro uno in chiaroscuro, dei settori più in colpiti cui permangono più ombre che luci. dal fenomeno in Italia. ritardati di rimanere problematico. pagamenti RAPPORTO CONGIUNTURALE della ANCE VENETO MAGGIO 2015 L entrata in vigore della direttiva europea e 11 le misure finora Nel 2014, P.A. i finanziamenti per I ritardi investimenti di pagamento in edilizia della P.A. adottate continuano dai vari infatti Governi a determinare hanno avuto una situazione di sofferenza nel settore delle costruzioni, uno dei settori più effetti positivi, residenziale in Italia hanno continuato a diminuire di un ma purtroppo ancora troppo limitati sull andamento dei colpiti dal fenomeno in Italia. ulteriore 18,3% rispetto al 2013, con un crollo totale, ritardi di pagamento. Nel secondo semestre 2014, i tre L entrata in vigore della direttiva europea e le misure finora adottate dai vari tra il 2007 e il 2013, di oltre Governi il 70%. hanno avuto effetti positivi, quarti delle ma purtroppo imprese di ancora costruzioni troppo registrano limitati ritardi nei Anche in Veneto, nel 2014, sull andamento i finanziamenti dei per ritardi nuovi di pagamento. pagamenti Nel della secondo Pubblica semestre Amministrazione. 2014, i tre investimenti nel settore abitativo quarti hanno delle registrato imprese una di costruzioni variazione negativa, -12,4% rispetto al 2013; tra il 2007 negativi sull occupazione, sugli investimenti e sul funzio- I mancati registrano pagamenti ritardi nei della pagamenti P.A. provocano della Pubblica Amministrazione. tuttora effetti I mancati pagamenti della P.A. provocano tuttora effetti negativi e il 2014, le imprese venete hanno sull occupazione, avuto a disposizione sugli investimenti namento e sul funzionamento dell economia: dell economia: a fronte del mancato a fronte investire del mancato in tale pagamento settore. della della P.A., P.A., un terzo un terzo delle imprese delle imprese (il 31%) (il deve 31%) ri- deve ridurre pagamento il 74,5% in meno di mutui per Per quanto riguarda, invece, durre il settore il numero non residenziale dei dipendenti, il la numero metà delle dei imprese dipendenti, (il 41%) la metà riduce delle gli investimenti previsti e il 57% delle imprese ritarda i pagamenti ai propri fornitori. imprese (il 41%) in Italia, nel 2014, i mutui destinati a nuovi investimenti riduce gli investimenti previsti e il 57% delle imprese Secondo le stime dell Ance, circa 10 miliardi di euro di ritardati pagamenti sono tornati a crescere del 6,7%, aumento totalmente ritarda i pagamenti ai propri fornitori. per spese in conto capitale rimangono ancora senza una soluzione. ascrivibile all ultimo trimestre dell anno Nonostante (+74% un lieve rispetto miglioramento, al Secondo in Italia le come stime in dell Ance, Veneto, i circa tempi 10 medi miliardi di di euro di quarto trimestre 2013). pagamento nei lavori pubblici rimangono ritardati pagamenti elevati circa per spese 6 mesi in - conto rispetto capitale agli rimangono In Veneto le erogazioni per standard investimenti europei. nel non residenziale sono aumentate, nel I riscontri 2014, sull attuazione del 20,4% ma, della direttiva Nonostante europea un lieve in Italia miglioramento, mettono inoltre Italia in evi- come in Veneto, ancora senza una soluzione. denza che la normativa comunitaria rimane ancora in larga misura disattesa diversamente a quanto registrato in Italia, nella regione i tempi medi di pagamento nei lavori pubblici rimangono nel settore dei lavori pubblici. La questione è innanzitutto culturale: l inversione di tendenza in tale nell amministrazione comparto, è avvenuta vige ancora elevati l abitudine circa di 6 pagare mesi - quando rispetto si agli può, standard non europei. già nel secondo trimestre del quando 2014, si deve. confermata nei I riscontri sull attuazione della direttiva europea in Italia mesi successivi. Rimane quindi la necessità di adottare mettono nuove inoltre misure in evidenza per il pagamento che la normativa dei comunitaria allentamento rimane ancora una tantum in larga del misura Patto di disattesa stabili- nel settore Dall analisi della situazione dei debiti pagamenti pregressi, della attraverso Pubblica Amministrazione nel settore un tà interno ed interventi relativi ai debiti delle società e enti partecipati, e di riformare dei strutturalmente lavori pubblici le regole dei lavori del Patto pubblici. di stabilità La questione interno e è le innanzitutto modalità di contabilizzazione in cui permangono della spesa nell amministrazione conto capitale vige a livello ancora nazionale. l abitudine di pagare culturale: emerge un quadro in chiaroscuro, più ombre che luci. quando si può, non quando si deve. I ritardi di pagamento della P.A. continuano infatti a determinare una situazione di sofferenza nel settore delle pagamento dei debiti pregressi, attraverso un Rimane quindi la necessità di adottare nuove misure per il allentamento 12 RAPPORTO CONGIUNTURALE ANCE VENETO MAGGIO

11 primopiano tione tturale occa di per il una tantum del Patto di stabilità interno ed interventi relativi ai debiti delle società e enti partecipati, e di riformare strutturalmente le regole del Patto di stabilità interno e le modalità di contabilizzazione della spesa in conto capitale a livello nazionale. Per consolidare i segnali positivi che si stanno manifestando sul mercato residenziale e sull andamento dei bandi di gara e dare avvio alla ripresa del settore delle costruzioni è necessario un impegno concreto per il rilancio delle opere pubbliche. Occorre, in primo luogo, un cambiamento radicale nella politica infrastrutturale; un cambiamento che deve consentire di passare con rapidità ed efficacia dalla deci Per consolidare i segnali positivi che si stanno manifestando sul mercato residenziale e sull andamento dei bandi di gara e dare avvio sione di investimento all effettivo utilizzo delle risorse in alla ripresa del settore modo delle da costruzioni permettere è necessario il progressivo un impegno recupero concreto del gap per il rilancio delle opere infrastrutturale pubbliche. italiano, migliorare la qualità della vita dei Occorre, cittadini in primo e incidere luogo, positivamente un cambiamento sulla radicale ripresa del nella settore politica infrastrutturale; un cambiamento che deve consentire di passare con rapidità ed efficacia dalla decisione di investimento all effettivo utilizzo delle risorse in modo delle costruzioni e di tutta l economia. Purtroppo le ultime misure adottate non sembrano andare in tale direzione da permettere il progressivo recupero del gap infrastrutturale italiano, migliorare Il la Decreto qualità Legge della vita Sblocca dei cittadini Italia, e incidere nonostante positivamente l attenzione sulla ripresa del settore che delle ha posto costruzioni al settore e di delle tutta costruzioni, l economia. 0 ha mostrato, fin da Purtroppo subito, le alcuni ultime limiti misure relativi, adottate soprattutto, non sembrano al profilo andare temporale in tale direzione. Il Decreto eccessivamente Legge Sblocca lungo delle Italia, risorse nonostante messe a l attenzione disposizione che ha posto al settore delle costruzioni, ha mostrato, fin da subito, alcuni limiti relativi, soprattutto, per le al infrastrutture, profilo temporale che appariva eccessivamente incompatibile lungo delle con risorse l esigenza di per imprimere le infrastrutture, un impatto che immediato appariva incompatibile sull economia. l esigenza di messe a disposizione imprimere Basti considerare un impatto che immediato l 88% dei sull economia milioni Basti destinati considerare a che l 88% dei milioni destinati a opere pubbliche sarà disponibile dal 2017 in opere pubbliche sarà disponibile dal 2017 in poi. poi. 39,0 26, DL SBLOCCA ITALIA: COPERTURA FINANZIARIA INTERVENTI INFRASTRUTTURALI (ART.3) - profilo temporale valori in milioni di euro , , Elaborazione Ance su DL n.133/2014 "Sblocca Italia" 1.073, ,0 148,0 148,0 Successivamente anche la Legge di Stabilità per il 2015 Successivamente anche la Legge di Stabilità per il 2015 non registra quel cambio non di registra passo quel tanto cambio atteso. L analisi di passo degli tanto stanziamenti atteso. L analisi per nuove infrastrutture degli previsti stanziamenti per il 2015 segna per nuove ancora infrastrutture una volta un previsti calo delle per risorse il di circa il 10% in termini reali rispetto allo scorso anno. La stessa manovra di finanza pubblica, in assenza di misure correttive, prevede anche per il 2016 un ulteriore riduzione reale dei finanziamenti per le opere pubbliche 15 del 7%, confermando le previsioni contenute nei documenti di programmazione economica e finanziaria che prevedono un nuovo calo della spesa per investi segna ancora una volta un calo delle risorse di circa il 10% in termini reali rispetto allo scorso anno. La stessa manovra di finanza pubblica, in assenza di misure correttive, prevede anche per il 2016 un ulteriore riduzione reale dei finanziamenti per le opere pubbliche del 7%, confermando le previsioni contenute nei documenti di programmazione economica e finanziaria che prevedono un nuovo calo della spesa per investimenti nei prossimi anni ed in particolare nel RISORSE DISPONIBILI PER NUOVE INFRASTRUTTURE RISORSE DISPONIBILI PER Milioni NUOVE di euro INFRASTRUTTURE 2014 Milioni di euro Competenza TAV Residui Competenza TAV Residui Passivi Passivi Elaborazione Ance su Legge di Stabilità 2015 e Bilancio dello Stato-vari anni Elaborazione Ance su Legge di Stabilità 2015 e Bilancio dello Stato-vari anni Occorre, quindi, invertire la tendenza che ha caratterizzato negli ultim Occorre, quindi, invertire la tendenza che ha caratterizzato negli ultimi venti anni la politica di bilancio, penalizzando sempre la spesa in conto ca anni la politica di bilancio, penalizzando sempre la spesa in conto capitale senza mai riuscire a comprimere quella corrente. senza mai riuscire a comprimere quella corrente. A livello statale, dal 1990 al 2014, le previsioni di spesa segnano una f A livello statale, dal 1990 al 2014, le previsioni di spesa segnano una fortissima riduzione degli stanziamenti per spese in conto capitale (-47,5%) a sima riduzione degli stanziamenti per spese in conto capitale (-47, fronte di un consistente aumento di quelli relativi a spesa corren fronte di un consistente aumento di quelli relativi a spesa corrente al netto degli interessi del debito pubblico (+34%). In particolare, le ri netto degli interessi del debito pubblico (+34%). In particolare, le risorse per nuove infrastrutture hanno subito nello stesso periodo una rid per nuove infrastrutture hanno subito nello stesso periodo una riduzione del 66%. ne del 66%. RIPARTIZIONE DELLA SPESA NEL BILANCIO DI RIPARTIZIONE PREVISIONE DELLA DELLO SPESA STATO NEL BILANCIO DAL 1990 DI AL 2014 PREVISIONE n.i. 1990=100 DELLO STATO a prezzi DAL costanti 1990 AL 2014 n.i. 1990=100 a prezzi costanti 140,0 140,0 +34% 130,0 +34% 130,0 120,0 120,0 110,0 110,0 100,0 100,0 90,0 90,0 80,0 80,0 70,0-47,5% 70,0 60,0-47,5% 60,0 50,0 50,0 40,0-66% 40,0-66% 30,0 30,0 20,0 20, Stanziamenti per spese correnti al netto degli interessi Stanziamenti per spese correnti al netto degli interessi Stanziamenti per spesa in conto capitale (*) Stanziamenti per spesa in conto capitale (*) Stanziamenti per spese per nuovi investimenti in infrastrutture Stanziamenti per spese per nuovi investimenti in infrastrutture (*) Gli stanziamenti per spese in conto capitale sono al netto delle risorse stanziate (*) Gli stanziamenti per spese in conto capitale sono al netto delle risorse stanziate con i DL 35 e 102 del 2013 per il pagamento dei debiti pregressi della PA, con i DL 35 e 102 del 2013 per il pagamento dei debiti pregressi della PA, quantificate dalla RGS in 14,5 miliardi di euro nel 2014 quantificate dalla RGS in 14,5 miliardi di euro nel 2014 Elaborazione Ance su Bilancio dello Stato - vari anni Elaborazione Ance su Bilancio dello Stato - vari anni

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