IL TRUST ED I BENI CULTURALI MOBILI
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1 IL TRUST ED I BENI CULTURALI MOBILI 25 Gennaio 2013 Bologna Relatore: Dott. Michele Malerba TEP Amministratore Italian Trust Company SRL
2 IL TRUSTEE PROFESSIONALE: OTTIMIZZARE I VANTAGGI DEL TRUST
3 PREMESSA EFFETTI DEL TRUST L IMPORTANZA DEL TRUSTEE COMPITI DEL TRUSTEE REQUISITI DEL TRUSTEE LA SCELTA DEL TRUSTEE IL TRUSTEE PROFESSIONALE CONCLUSIONI
4 PREMESSA La principale difficoltà che destò l introduzione del TRUST in Italia, fu il presunto rifiuto che si sarebbe riscontrato nel fare accettare con consapevolezza l idea che la segregazione in Trust di un determinato bene comporta la perdita del diritto di proprietà sul bene stesso. Ancora oggi questa affermazione dà luogo, talvolta, a reazioni che possono variare dalla perplessità e alla diffidenza sull utilizzo di questo istituto giuridico. Per questo la funzione di trustee è stata quasi sempre ricoperta da persone fisiche (amici di famiglia o professionisti di fiducia del disponente).
5 LA REALTA ATTUALE vede, invece, preferire in qualità di Trustee persone giuridiche, in particolare società costituite ad hoc da professionisti specializzati nel settore
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7 EFFETTI DEL TRUST Irrevocabilità del Trust Trasferimento della titolarità del bene dal disponente al Trustee Separazione dei beni in Trust rispetto a quelli del disponente e del Trustee. Opponibilità del Trust nei confronti di terzi Il Trustee si attiene alle indicazioni contenute nell atto istitutivo del Trust.
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9 L IMPORTANZA DEL TRUSTEE La scelta del trustee riveste un ruolo fondamentale all interno di un trust, essendo tale soggetto la figura centrale del trust medesimo. Infatti: il trustee è l unico soggetto necessario del trust, che, pertanto, non può mai mancare il trustee è l unico proprietario dei beni segregati in trust È, quindi, evidente che la FIDUCIA riposta nel trustee dev essere un elemento imprescindibile.
10 COMPITI DEL TRUSTEE Il Trustee amministraibeniconferitiintrustconidirittiedipoteridiun vero e proprio proprietario, nell interesse del beneficiario o per unico scopo prestabilito. (*) I compiti del Trustee sono definiti/definibili: - nell atto istitutivo del Trust (che dovrebbe prevedere anche una disciplina su eventuale revoca, sostituzione e dimissioni del Trustee) - nella legge regolatrice del Trust - nelle sentenze (*) vd. Circolare Agenzia Entrate n 48/E del 6 agosto 2007
11 REQUISITI DEL TRUSTEE - requisiti di moralità/onorabilità Non potranno essere nominati trustee coloro che abbiano riportato condanne a pene detentive o che siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza. - requisiti di professionalità Il ruolo del trustee richiede la capacità di assumere decisioni consapevoli. Prevede imprescindibilmente la conoscenza delle norme e degli aspetti giuridici ed operativi del rapporto che lega il trustee al patrimonio amministrato nell interesse dei beneficiari. Per l attività del trustee, inoltre, si deve disporre di risorse umane dedicate e qualificate e di informazioni tempestive per una gestione consapevole e dinamica dei patrimoni.
12 LA SCELTA DEL TRUSTEE La fiducia nel Trustee è condizione senz altro necessaria, ma non sufficiente. Unasceltaragionataèlaricerca di un Trustee che, oltre a godere della fiducia del disponente, sia anche in possesso di ulteriori requisiti. Fra questi risulta primario, nella grande maggioranza dei casi, quello della professionalità. La scelta del Trustee dovrà considerare: - esperienza dell operatore - esistenza di regole e controlli sull operatore del Trustee - struttura organizzativa
13 IL TRUSTEE PROFESSIONALE Posto che la scelta di un Trustee professionale pare spesso essere la migliore, resta da considerare che con il termine Trustee professionale si indicano diverse categorie di soggetti, spesso differenti fra loro, e non sempre adatti a gestire ogni tipologia di Trust: Liberi professionisti che svolgono l attività in forma individuale; Banche o trust company di emanazione bancaria; Società fiduciarie
14 IL TRUSTEE PROFESSIONALE
15 I liberi professionisti poco diffusa; NON rappresenta la soluzione ideale Rapporto di fiducia Troppi rischi la morte del professionista l aggressione dei suoi beni da parte di suoi creditori personali la sua sopravvenuta incapacità lunghe e costose azioni giudiziarie per la salvaguardia dei diritti dei beneficiari
16 Le banche Certamente percorribile NON rappresenta la soluzione ideale una grande banca in linea di principio può rappresentare un soggetto degno della fiducia di un potenziale disponente soggetto istituzionale di emanazione bancaria o comunque di grandi dimensioni componente personale del rapporto è inversamente proporzionale alle dimensioni della struttura Difficoltà nell instaurare un rapporto diretto di fiducia con un solo funzionario
17 Le Fiduciarie SOLUZIONE OTTIMALE La possibilità e capacità di instaurare e mantenere con il cliente un rapporto duraturo gestite da, o comunque siano riferibili, a studi professionali composti da commercialisti e/o avvocati. Requisiti di conoscenza e di etica tipici della libera professione Il trustee ha una consapevolezza immediata delle situazioni che rendono necessario il suo intervento perché più vicine al disponente e ai beneficiari del trust
18 CONCLUSIONI Si è accennato alla notevole diffusione che il Trust ha avuto negli ultimi anni e al ruolo del Trustee professionale. La protezione patrimoniale del professionista è uno dei campi dove il Trust ha trovato in Italia la sua maggiore applicazione, proprio perché in grado di offrire risultati sino ad oggi non perseguibili con nessuno degli strumenti tradizionalmente messi a nostra disposizione dal sistema, e per di più a costi spesso più convenienti rispetto alle ordinarie coperture assicurative. Ferma restando l imprescindibile necessità di ricorrere sempre all assistenza di professionisti in possesso delle specifiche conoscenze specialistiche.
19 ITALIAN TRUST COMPANY SRL Via Milano, Como T E info@trustinitalia.it W trustinitalia.it
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