Fabio Peron. Strumenti legislativi acustica ambientale. La legge Quadro 447 del Scopo. Definisce

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1 La legislazione: tutela dei diritti del cittadino 10 Costituzione, art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività... Lezioni di acustica. Legislazione acustica ambientale Fabio Peron Università - Venezia Codice Civile, art. 844: Immissioni. Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Codice Penale, art. 659: Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. - Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a lire seicentomila. Il reato di cui all'art. 659 c.p. è configurabile allorquando le emissioni rumorose eccedono i limiti della normale tollerabilità, ed è irrilevante che di tali emissioni si sia in concreto lamentata una sola persona o che sia stato leso l'interesse della stessa. 2 Strumenti legislativi acustica ambientale La legge Quadro 447 del 1995 DPCM 1/3/91 Introduce il concetto di limite massimo di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno L. 447/95 Stabilisce i princìpi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico Decreti attuativi della L. 447/95 regolamenti di esecuzione distinti per tipologia di sorgente sonora, attività o requisiti. D.P.R. 142/04 - Rumore stradale. D.P.R. 459/98 - Rumore ferroviario Leggi regionali regolamenti per la classificazione acustica del territorio D.P.C.M. 14/11/97 Valori limite sorgenti sonore D.M.A. 29/11/00 Criteri per la predisposizione dei piani di risanamento D.lgs 194/05 - Recepimento Direttiva Europea Scopo Regolare e disciplinare direttamente la materia dell inquinamento acustico Affrontare il problema inquinamento acustico in chiave preventiva Inserire l inquinamento acustico tra le cause di degrado ambientale Mettere in relazione il concetto di inquinamento acustico e degrado ambientale con il valore della salute Stabilire che chi inquina deve pagare Definisce Valori limite di emissione (di ciascuna sorgente) Valori limite di di immissione (rispetto ad ogni ricettore) in riferimento a specifiche categorie di sorgenti sonore, Valori di attenzione (potenziale rischio per la salute umana o per l ambiente) Valori di qualità (risanamento e tutela dell ambiente) 3 4

2 La legge Quadro 447 del 1995 stabilisce le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni in materia di inquinamento acustico; dispone l adozione di piani di risanamento acustico, nel caso di superamento dei valori di attenzione; dispone la predisposizione di una documentazione di impatto acustico per la realizzazione di opere potenzialmente inquinanti; obbliga alla valutazione previsionale del clima acustico nel caso di nuova realizzazione di insediamenti sensibili. La Pianificazione acustica del territorio Per zonizzazione acustica, siintendeunasuddivisioneinareeomogeneedelterritorio appartenenti alle classi acustiche previste dal DPCM 14/11/97 La zonizzazione acustica è un atto tecnico politico di governo del territorio, in quanto ne disciplina l uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività ivi svolte L obiettivo è quello di prevenire il deterioramento di zone ancora non inquinate fornire un indispensabile strumento di pianificazione territoriale, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale. La normativa comunitaria prevede mappatura acustica per infrastrutture di trasporto e per agglomerati urbani principali (Direttiva 49/2002/CE e D.lgs 194/2005). Inquinamento acustico: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. L. 447/95, art. 2, comma 1, lettera a) Soggetto Agglomerati > ab. Infrastrutture stradali >6 Mln. veicoli/anno Infrastrutture ferroviarie > convogli/anno Aeroporti > movimenti/anno Agglomerati > ab. Infrastrutture stradali >3 Mln. veicoli/anno Infrastrutture ferroviarie > convogli/anno Scadenze temporali 30/06/ /06/ La Pianificazione acustica del territorio Valori limite DPCM Il D.P.C.M. 01/03/91 stabiliva, in via transitoria limiti di accettabilità di livelli di rumore validi su tutto il territorio nazionale, quali misure immediate ed urgenti di salvaguardia della qualità ambientale e della esposizione umana al rumore, in attesa dell'approvazione di una legge quadro in materia di tutela dell'ambiente dall'inquinamento acustico. In attesa della suddivisione del territorio comunale nelle zone acusticamente omogenee previste, si applicano, per le sorgenti sonore fisse, i seguenti limiti di accettabilità: Zonizzazione Limite diurno Leq (A) Limite notturno Leq (A) Tutto il territorio nazionale Zona A (decreto ministeriale n. 1444/68) Zona B (decreto ministeriale n. 1444/68) Zona esclusivamente industriale

3 Decreto PCM 14/11/1997 Decreto PCM 14/11/1997 CLASSE I Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Il decreto determina: I valori limite di emissione I valori limite di immissione Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. I valori di attenzione I valori di qualità CLASSE III Aree di tipo misto Rientranoinquestaclasseleareeurbaneinteressatedatrafficoveicolarelocaleodiattraversamentocon media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici CLASSE IV Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie CLASSE V Aree prevalentemente industriali Riferiti alle classi così come definiti nella tabella A (che ricalca la tabella 2 del DPCM 01/03/91 Come definiti dalla legge quadro sull inquinamento acustico 447/95 Con riferimento alle sole sorgenti fisse vengono indicati i valori nella tabella B del decreto DPCM 14/11/1997 e si applicano a tutte le aree del territorio ad esse circostanti, secondo la rispettiva classificazione in zone. I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni 9 10 Decreto PCM 14/11/1997: valori limite emissione VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE I II CLASSI DI DESTINAZIONE D USO DEL TERRITORIO AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE RESIDENZIALI TEMPI DI RIFERIMENTO DIURNO NOTTURNO III AREE DI TIPO MISTO IV V VI AREE DI INTENSA ATTIVITA UMANA AREE ESCLUSIVAMENTE Si riferiscono al rumore immesso nell ambiente esterno dall insieme di tutte le sorgenti e sono indicati nella tabella C del DPCM 14/11/1997 la (tabella 2 del decreto 1/3/91). Tali limiti non si applicano all interno delle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, e aereoportuali. 11

4 VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE (tabella C) VALORI LIMITE DIFFERENZIALI DI IMMISSIONE CLASSI DI DESTINAZIONE D USO DEL TERRITORIO TEMPI DI RIFERIMENTO DIURNO NOTTURNO Valori determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale e e il rumore residuo I AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE II RESIDENZIALI III AREE DI TIPO MISTO IV AREE DI INTENSA ATTIVITA UMANA V VI AREE ESCLUSIVAMENTE db(a) per il periodo diurno 3 db(a) per il periodo notturno Vengono rilevati all interno degli ambienti abitativi e non applicabili nelle aree classificate come classe VI e alle infrastrutture ZONE PARTICOLARI INFRASTRUTTURE STRADALI Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto All interno delle fasce vige una regolamentazione speciale, indipendente dalla zonizzazione acustica. Aree adibite a manifestazioni a carattere temporaneo e cantieri L autorizzazione con eventuale deroga rilasciata dall Autorità Comunale determina l esenzione con modalità e tempi stabiliti, dal rispetto ai limiti acustici definiti nella Z.A.

5 STRUMENTI DI PREVENZIONE La valutazione di impatto e di clima acustico e i requisiti acustici passivi degli edifici Costituiscono gli strumenti fondamentali per prevenire situazioni di criticità In sede di pianificazione (Varianti PRGC, approvazione strumenti urbanistici esecutivi, ecc.) Per il rilascio di concessioni e/o autorizzazioni (Permessi per costruire, uso immobili, esercizio attività, ecc.) STRUMENTI DI PREVENZIONE ARTICOLO 8 (LEGGE QUADRO 447/95) VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO; VALUTAZONE DI CLIMA ACUSTICO; VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO; si verifica se l opera produce emissioni sonore nel rispetto della normativa si accerta che il rumore già presente nell area sia compatibile con la destinazione d uso del ricettore in progetto verificare la compatibilità dell opera in fase di progetto; E fatto obbligo produrre la documentazione di impatto acustico per la realizzazione, potenziamento o modifica delle seguenti opere (comma 2): Aeroporti, aviosuperfici, eliporti; Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere), F (strade locali) [DL n 285 del 1992]; Discoteche; Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari rumorosi; Impianti sportivi e ricreativi; Ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivi su rotaie;

6 ARTICOLO 8 (LEGGE QUADRO 447/95) ARTICOLO 8 (LEGGE QUADRO 447/95) E fatto obbligo produrre una valutazione previsionale di clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamento: Scuole e asili nido; Ospedali; Case di cura e di riposo; Parchi pubblici urbani ed extraurbani; Nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2. E fatto obbligo produrre una valutazione di previsione di impatto acustico contestuale a: Domanda per il rilascio di concessioni edilizie; Provvedimenti che abilitano alla utilizzazione; Domanda di licenza o autorizzazione all esercizio di attività. relativamente alle seguenti opere o attività: Nuovi impianti e infrastrutture adibite ad attività produttive, sportive e ricreative; Nuove postazioni di servizi commerciali polifunzionali.

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