Progetto prevenzione bullismo Report finale

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1 Progetto prevenzione bullismo Report finale Faccio nuove esperienze 1 Faccio nuove esperienze 2 Faccio nuove esperienze 3 Patrocinio morale Ideato e suggerito dalla psicologa e psicoterapeuta dott.sa Enza Sorrentino;proposto, organizzato e finanziato dall ente Comune di Castel San Giorgio, attraverso l Assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Socio-sanitarie; progettato, diretto e coadiuvato dal Servizio Adolescenti ex ASL SA1; con la collaborazione e la compartecipazione degli Istituti Comprensivi n ; col contributo professionale e di competenza della Cooperativa Sociale Sviluppo e Solidarietà di Castel San Giorgio; con la Testimonianza-propostadell equipe Progetto Giovani del Centro La Tenda,; con la partecipazione volontaria della Associazione Culturale OMBRA BIANCA.Il progetto ha ricevuto il PATROCINIO MORALE di: ProvinciaSalerno, ASL Salerno,Piano di Zona S1e Società Scientifica SNAMID Provinciale. 1

2 1. Progettazione La progettazione e la programmazione delle attività sono state realizzate nel mese di settembre 2010 con incontri settimanali tenutisi presso il Servizio Adolescenti dell ASL Salerno 1. In questa fase sono stati individuati gli obiettivi su cui lavorare e gli interventi programmati per i tre step in cui si articola il progetto. Inoltre si è deciso di avviare un indagine conoscitiva sui comportamenti diffusi tra gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni che frequentano le scuole secondarie di I grado del Comune di Castel San Giorgio, utilizzando un questionario già elaborato e testato dal Servizio Adolescenti a. Obiettivi generali: - Potenziare l autostima nell adolescente così da attivare fattori protettivi in situazioni difficili da gestire; - Aumentare la capacità di esprimere le emozioni e i sentimenti; - Migliorare le relazioni all interno del gruppo di classe; - Diffondere la conoscenza del fenomeno del bullismo; - Aumentare la consapevolezza del ruolo che ogni alunno può avere in situazione di prepotenza; - Apprendere strategie per superare e/o gestire le difficoltà; - Aumentare la capacità comunicativa e di empatia; - Potenziare abilità e competenza di aiuto; - Rafforzare la capacità di esprimersi in modo assertivo; - Creazione di una politica antibullismo. b. Sede di attuazione Scuole secondarie di I grado del Comune di Castel San Giorgio, Istituti Comprensivi n c. Destinatari Dirigenti scolastici, insegnanti, personale ATA, alunni e genitori. (tabella scuole classi alunni) 2

3 2. Cronoprogramma Il progetto nella sua complessità sarà attuato in un arco temporale triennale. Tre Fasi o tre annualità scolastiche - Prima fase o annualità attività di prevenzione per gli alunni delle 1^ classi (vedi par. 4b) - Seconda fase attività di prevenzione per gli alunni delle 1^ e 2^ classi - Terza fase attività di prevenzione per l intero corpo studentesco La prima annualità si è svolta nell anno scolastico 2010/2011 e ha visto lo svilupparsi di tre step: a) creazione delle alleanze b) formazione dell equipe di lavoro c) realizzazione del progetto sul territorio a. Creazione delle alleanze In data 27 ottobre 2010 sono state sancite le alleanze attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d intesa tra l ASL Salerno servizio Adolescenti ambito Sa 1, il Comune di Castel San Giorgio, gli Enti e le Associazioni partecipanti sottoelencate. a.1 Enti e associazioni partecipanti 1. Comune di Castel San Giorgio - Assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Socio-sanitarie; 2. Servizio Adolescenti ex ASL SA1 Nocera Inferiore - SA - ; 3. Scuole secondarie di I grado degli Istituti Com prensivi n del Comune di Castel San Giorgio; 4. Cooperativa Sociale Sviluppo e Solidarietà di Castel San Giorgio ; 5. Associazione Culturale OMBRA BIANCA di Castel San Giorgio; 6. Equipe Progetto Giovani e referenti del Centro La Tenda di Salerno. 6. Patrocinio Morale Gratuito la ASL Salerno, il Piano di Zona S1 e la SNAMID Provinciale (Società Scientifica di Aggiornamento e Formazione). Patrocinio Morale e un contributo economico all Assessorato Politiche Socio-Sanitarie della Provincia di Salerno. b. Formazione 3

4 La formazione, rivolta agli operatori della cooperativa sociale, 1 psicologo, 1 sociologo e 1 pedagogista, è stata condotta dagli operatori del Servizio Adolescenti dell Asl Sa1 presso la sede in via Ricco, Nocera Inferiore. Questa è stata articolata in 12 incontri, da ottobre a marzo 2011, nel corso dei quali: E stata costituita l equipe multidisciplinare per l intervento a scuola. Sono state avviate ricerche di approfondimento sul fenomeno bullismo relativamente ad epidemiologia e cause, facendo riferimento ai più accreditati studi sull argomento 1. E stata concordata la stesura di una linea di intervento e della metodologia da seguire a partire da quanto emerso dalle ricercheeffettuate e dall esperienza già maturata dagli operatori del Servizio Adolescenti. Facendo riferimento alle linee guida del Ministero della Salute 2 sono state scelte quelle più aderenti con gli studi di efficacia. È stato elaborato un adattamento del questionario con l inserimento di una domanda sull abitudine al fumo di sigaretta e con la revisione di alcune domande. Sono state definite le attività, le modalità operative e gli strumenti di attuazione delle stesse. A tal fine si è fatto riferimento ai lavori di: Francescato 3, Buccoliero 4, Menesini 5, Sharp e Smith 6, Manes 7 e Marmocchi 8. Sono state selezionate le domande del sociogramma di Moreno 9 da somministrare in tutte le prime classi.si è concordato di elaborare i risultati utilizzando il software Sociogramma dei Gruppi (Erickson, 2003). c Realizzazione progetto sul territorio 1Olweus D. - Bullismo a scuola. Bambini oppressi, bambini che opprimono - Giunti, 2001 Fedeli D. - Strategie antibullismo - Giunti, De Santi A., Fabio V., Filipponi F., Minutillo A., Guerritore R. (Ed.). La promozione della salute nelle scuole. Attività pratiche su: salute mentale, life skills, educazione ai media, bullismo e sessualità, Roma: ISS, 2008 (Rapporti ISTISAN 08/21) 3Francescato D., Putton A. - Star bene insieme a scuola NIS, 1988 Francescato D. - Psicologia di comunità, esperienze a confronto - Il Pensiero Scientifico, Buccoliero E., Maggi M. - Bullismo, bullismi Franco Angeli, Menesini - Bullismo. Che fare? Prevenzione e strategie d intervento nella scuola Giunti, Sharp S. e Smith P.K. - Bulli e prepotenti nella scuola. Prevenzione e tecniche educative Erickson, Manes S. 83 Giochi Psicologici per la conduzione dei gruppi Franco Angeli, Marmocchi P. Educare le life skills Erickson, Reffieuna A. - Le relazioni sociali in classe: il test sociometrico Carocci,

5 c.1 Presentazione Il progetto è stato presentato presso La sala Consiliare del Comune di Castel San Giorgio in data 25 novembre 2011 e in tale occasione sono stati invitati a partecipare: docenti, personale ATA, genitori, alunni e cittadinanza tutta. L obiettivo dell evento è stato far conoscere alla comunità le motivazioni che hanno portato alla realizzazione del progetto e le sue finalità. Inoltre sono stati presentati gli operatori della Cooperativa Sociale Sviluppo e Solidarietà costituenti l equipe di attuazione delle attività progettuali (Sociologo, Psicologo, Educatore) e gli Enti e le Associazioni partecipanti. c.2 Indagine conoscitiva È stata attuata dai tre operatori dell equipe, nel mese di febbraio, la somministrazione del Questionario Chi siamo, come Siamo" in tutte le classi dei due istituti secondari di I grado. c.3 Formazione docenti E stato organizzato un incontro di sensibilizzazione di 2 ore per ogni istituto con dirigenti, insegnanti, personale ATA e genitori, atto a fornire informazioni e strumenti per il riconoscimento delle situazioni a rischio di atti di bullismo. Gli incontri, tenutisi il 17 febbraio a Castel San giorgio e il 21 febbraio a Lanzara sono stati gestiti dallo staff operativo ed hanno avuto come contenuti: - Definizione del termine Bullismo ; - Caratteristiche del fenomeno e dati statistico - epidemiologici ; - Cause; - Età e luoghi; - Protagonisti (bulli, vittime e spettatori); - Conseguenze per le vittime e per i bulli; - Presentazione del Progetto di PREVENZIONE DEL BULLISMO - FACCIO NUOVE ESPERIENZE 1, 2 e 3 ; - Presentazione del Questionario CHI SIAMO, COME SIAMO (Allegato B); - Strategie efficaci atte a far fronte al fenomeno. c.4 Somministrazione Sociogramma Nel periodo febbraio - marzo si è proceduto alla somministrazione ed elaborazione del Sociogramma. c.5 Realizzazione dei moduli in classe 5

6 Sono stati realizzati nel periodo marzo maggio dall equipe i quattro moduli di due ore ciascuno per ogni classe oggetto di intervento per un totale di 28 incontri. Le attività progettuali previste sono state ripartite in quattro moduli e svolte secondo il seguente ordine: Modulo I Nell ambito del primo modulo sono state condotte attività volte a favorire negli alunni la conoscenza reciproca, facilitare l espressione di parti di sé meno conosciute e scoprire parti comuni tra i membri del gruppo con l obiettivo di creare un clima di nuova consapevolezza di sé e dell altro. Attività svolte: Introduzione al lavoro di gruppo (disposizione in cerchio vantaggi e svantaggi e stati d animo, negoziazione delle regole per stare in gruppo, aspettative sul progetto) Autopresentazione Il positivo che gli altri vedono in me Discussione finale Modulo II Le attività inerenti il secondo modulo sono state incentrate sulle quattro emozioni di base (rabbia, paura, tristezza, gioia). In una prima fase sono stati condotti interventi di tipo psicoeducazionale aventi l obiettivo di promuovere nei ragazzi il riconoscimento e la denominazione delle emozioni e la comprensione della reattività individuale alle diverse situazioni in cui si manifestano; successivamente sono stati effettuati lavori di gruppo durante i quali gli alunni hanno prodotto dei cartelloni per ogni emozione di base e, a partire dai loro lavori, sono state promosse tra gli allievi l autosservazione e il confronto sui loro stati emotivi al fine di potenziare la capacità individuale nel riconoscerli ed esprimerli nonchè stabilire un clima di gruppo improntato all ascolto e al riconoscimento dell altro. Attività svolte: Introduzione sul tema delle emozioni, il loro significato e valore. Brainstorming 6

7 Cartelloni emozionali Oggi io mi sento Discussione finale Modulo III Il terzo modulo è stato incentrato sul tema bullismo per diffondere la conoscenza del fenomeno; spiegare la differenza tra comportamento aggressivo e litigi alla pari con i compagni, aumentare la consapevolezza del ruolo che ogni alunno ha in situazioni di prepotenza, favorire la confidenza, l attenzione e l ascolto. A tale incontro ha partecipato l equipe del Centro di solidarietà La Tenda di Salerno. Attività: introduzione al tema delle prepotenze a scuola e in classe le carte del bullismo discussione visione di uno spot 10 sul bullismo discussione Modulo IV Nell ambito del quarto modulo, partendo dall analisi effettuata nell incontro precedente, sono state richiamate e approfondite le diverse dimensioni del fenomeno attraverso attività di brainstorming. Sono stati definiti: il termine bullismo, i ruoli (bullo, vittima, spettatori), le emozioni provate dai diversi protagonisti e i luoghi. Successivamente sono state condotte attività di problemsolving (circoli qualità) al fine di individuare strategie e competenze per la comprensione e la gestione di situazioni a rischio bullismo indicate precedentemente dai ragazzi nella fase di brainstorming. I ragazzi, divisi in gruppi, hanno prodotto dei lavori in cui hanno analizzato le potenziali cause delle situazioni oggetto di riflessione e hanno trovato soluzioni alternative al dominare e al soccombere. 10 Stop al bullismo spot realizzato dagli alunni del Liceo artistico di Salerno 7

8 Attività svolte: Presentazione del tema dell incontro (le prevaricazioni nella mia scuola nella mia classe) I circoli qualità Discussioni c.6 Incontro di restituzione Al termine delle attività progettuali è stato relazionato agli insegnanti sulla presenza delle dinamiche che caratterizzano i diversi gruppi classe (presenza di leader, diadi, gruppi chiusi, alunni rifiutati) tenendo conto dei risultati dei sociogrammi precedentemente somministrati e delle osservazioni condotte dagli operatori nel corso dei quattro moduli. Inoltre gli operatori hanno fornito delle indicazioni su come migliorare le capacità relazionali degli alunni e creare un clima di classe favorevole alla socializzazione e all apprendimento. c.7 Valutazione Questionario di gradimento Al termine degli incontri è stato somministrato ai ragazzi un questionario di gradimento teso a valutare la loro soddisfazione sia nei confronti degli operatori che degli incontri e dei loro contenuti. Come si può notare dalla figura1 il soddisfacimento complessivo del progetto risulta essere molto alto. Infatti ben l 82,4% dei ragazzi dichiara di aver apprezzato molto il progetto nel suo complesso. Figura 1: soddisfazione complessiva Tale affermazione trova conferma anche nelle risposte positive che i ragazzi hanno dato ai singoli moduli. Come si evince dai grafici (figura 2) oltre il 70% dichiara che gli incontri sono stati molto interessanti, percentuale che sale al 90% quando consideriamo anche coloro che hanno risposto di averli apprezzato abbastanza. Meno del 10% sono quelli che hanno risposto che gli incontri gli sono piaciuti poco o per nulla. 8

9 Figura 2: soddisfazione per i singoli incontri Di segno positivo risulta essere stato il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività svolte in classe; infatti, l 80% circa di essi, in una scala da 1 a 6, dichiarano di essere stati coinvolti 5/6 (figura 3). Figura 3: coinvolgimento dei ragazzi nelle attività Tale coinvolgimento ha determinato per i ragazzi anche l aumento di alcune capacità individuali che sono state espresse durante i 4 incontri. Nella figura 4 e 5 viene mostrato come oltre il 70% dichiara che il progetto ha facilitato la propria partecipazione e la propria 9

10 espressione delle idee, mentre nella figura 6 sono addirittura il 76,1% ad affermare di aver migliorato la capacità di collaborazione con i compagni di classe. Figura 4: espressione delle idee Figura 5: partecipazione Figura 6: collaborazione con i compagni di classe Infine è stato chiesto ai ragazzi di esprimere liberamente un opinione riguardo tutto quello che hanno vissuto durante gli incontri. 10

11 Figura 7: opinioni Come si può vedere dalla figura 7 nel complesso ciò che è stato evidenziato oltre alla positività emotiva del progetto (l 85% dichiara che è stata una bella esperienza), ciò che colpisce è che il 50% ritiene sia stato utile a contrastare/eliminare il bullismo e, quasi1 ragazzo su 5, dichiara di aver visto un miglioramento nel clima all interne della classe (aiuta a conoscere i miei compagni/lavorare in gruppo). Infine, positiva è stata anche l opinione espressa nei confronti delle operatrici. Anche se la percentuale si è fermata all 11%, c è da sottolineare che le opinioni libere da parte dei ragazzi hanno favorito la loro libera espressione sui contenuti del progetto. c.8 Giornata conclusiva Il giorno 18 giugno si è tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Castel san Giorgio la giornata conclusiva con la presentazione del lavoro svolto e dei primi dati emersi dall intervento a scuola. Hanno partecipato rappresentanti della Giunta comunale, la Responsabile del Servizio Adolescenti, il Preside della scuola media di Lanzara e il Vice Preside della scuola di Castel San Giorgio, una rappresentanza degli alunni delle prime medie dell Istituto n 84, gli operatori dell equipe. 11

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