Incontri di prima formazione

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1 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio XI Brescia CENTRO TERRITORIALE, RISORSE E SERVIZI PER L HANDICAP BRESCIA E HINTERLAND Incontri di prima formazione IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO normativa, procedure,modulistica Brescia 13, 20, 22 NOVEMBRE 2012

2 GLI INCONTRI Parte teorica Il bagaglio minimo per iniziare Parte pratica Lavoro di gruppo Conoscere la modulistica Presentazione essenziale di un alunno al gruppo Progettare e compilare una parte del PEI Conclusione assembleare Confronto sul lavoro effettuato dai vari gruppi in ordine a : punti di forza punti di debolezza nodi critici

3 PREMESSA L integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un processo irreversibile, e proprio per questo non può adagiarsi su pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale dell integrazione trasformandola da un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni a una procedura solamente attenta alla correttezza formale degli adempimenti burocratici. Linee guida per l integrazione. MIUR agosto 2009 C

4 IL DOCENTE ASSEGNATO ALLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la vera natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione e non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo esclusivo il compito dell'integrazione. Il limite maggiore di tale impostazione risiede nel fatto che nelle ore in cui non è presente il docente per le attività di sostegno esiste il concreto rischio che per l'alunno con disabilità non vi sia la necessaria tutela in ordine al diritto allo studio. La logica deve essere invece sistemica, ovvero quella secondo cui il docente in questione è assegnato alla classe per le attività di sostegno, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza. Questa logica deve informare il lavoro dei gruppi previsti dalle norme e la programmazione integrata.

5 INTEGRARE RICHIEDE DI CONOSCERE E METTERE IN RELAZIONE Normativa di riferimento compiti di ciascuno, tempistica, diritti/doveri Alunno: diagnosi, storia pregressa, le sue abilità, le sue difficoltà, le sue incapacità La scuola con le sue risorse e le sue barriere (umane, professionali, organizzative, materiali, progettuali...) La classe: punti di forza/ di debolezza, (competenze del gruppo docente, competenze dei compagni, organizzazione, progettualità)

6 NORMATIVA MINIMA DI RIFERIMENTO Legge 104/92 Accordo quadro provinciale Linee guida Ministero Istruzione 2009

7 INTEGRAZIONE SCOLASTICA: I COMPITI DELLA SCUOLA cosa chi quando

8 COMPITI DEGLI INSEGNANTI RISPETTO ALL INTEGRAZIONE DELL ALUNNO/A CON DISABILITA cosa quando chi ORGANIZZARE TEMPI SPAZI INIZIO ANNO DOCENTI /DIRIGENTI PDF (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE) PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO) AL CAMBIO DI ORDINE SCOLASTICO CONSIGLIO DI CLASSE, OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ENTRO 30 NOVEMBRE CONSIGLIO DI CLASSE, OPERATORI SANITARI FAMIGLIA AGGIORNAMENTO PEI PERIODICA O A FINE QUADRIMESTRE CONSIGLIO DI CLASSE VALUTAZIONE INCONTRI OPERATORI SOCIO SANITARI PUBBLICI INCONTRI OPERATORI SOCIO SANITARI PRIVATI PERIODICA, COME STABILITO PER TUTTI GLI ALUNNI SOLITAMENTE 2 ALL'ANNO A RICHIESTA SCUOLA O GENITORI CONSIGLIO DI CLASSE CONSIGLIO DI CLASSE, ASSISTENTE PER L AUTONOMIA, FAMIGLIA CONSIGLIO DI CLASSE, ASSISTENTE PER L AUTONOMIA, FAMIGLIA

9 IL P.E.I. Normativa Procedure Modulistica PEI - L.Silini novembre 20112

10 IL PROGETTO DI VITA DALLE LINEE GUIDA Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., riguarda la crescita personale e sociale dell'alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione in prospettiva dell'innalzamento della qualità della vita dell'alunno con disabilità, anche attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di un futuro possibile, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. Risulta inoltre necessario predisporre piani educativi che prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica. PEI - L.Silini novembre 2011

11 LA MODULISTICA Funzione burocratica? Funzione di supporto all integrazione?

12 PERCHÉ UNA MODULISTICA CONCORDATA A LIVELLO PROVINCIALE Favorire la comunicazione orizzontale e verticale Sostenere livelli minimi di qualità Sostenere la necessità di una condivisione collegiale Supportare i nuovi docenti

13 MODULISTICA PROPOSTA DALL'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, CONCORDATA FRA CTRH E GLIP DELLA PROVINCIA DI BRESCIA FASCICOLO PERSONALE - segue l'alunno nel suo percorso scolastico, contiene i suoi dati, evita ripetizioni nel PEI, si aggiorna quando è necessario P.E.I., Piano Educativo Individualizzato, si compila ogni anno entro il 30 novembre nel nuovo modello di PEI è conglobato il PDF ACCORDI PRELIMINARI ALLA STESURA DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO - ALLEGATO E, modello obbligatorio, si compila ogni anno nel primo incontro congiunto con famiglia e operatori socio sanitari, fa firmato da tutti i soggetti coinvolti: famiglia, scuola, ASL/AO, Ente Locale

14 OBBLIGATORIO Compilazione del PEI entro il 30 novembre Allegato E concordato con operatori e famiglia e firmato da tutte le parti coinvolte Presentare e consegnare il PEI alla famiglia

15 OPZIONALE Il modello del PEI Che comunque deve presentare una struttura simile al modello proposto

16 GLI AIUTI NELLA SCUOLA GLH di Istituto Dirigente scolastico Referente area disabilità Formazione Materiali Buone pratiche di altri colleghi Esperienze

17 GLI AIUTI NEL TERRITORIO CTRH di Brescia e hinterland Informazioni Percorsi formativi Consulenza Biblioteca Distribuzione fondi a sostegno della qualità dell integrazione SUPPORTO SUL CAMPO 1. Psicopedagogista 2. Collega esperto Informazioni/ moduli E mail info@ctrhbrescia.it

18 GLI AIUTI NEL TERRITORIO Centro nuove tecnologie per la disabilità Sede c/o IPSSCS SRAFFA per prenotazioni chiamare Dottoressa Monica Capuzzi Ufficio scolastico territoriale Brescia DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) scuola polo I.C. Castenedolo Per consulenze Dottoressa Casnici, Ufficio Scolastico Territoriale Brescia

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