Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: applicazione e sviluppo delle norme tecniche di riferimento
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- Giacinta Pisani
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1 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: applicazione e sviluppo delle norme tecniche di riferimento Marco Pirozzi m.pirozzi@inail.it INAIL - DIT 10 giugno 2015 Auditorium S. Artemio - Treviso Le macchine ed attrezzature agricole costruite e vendute oggi sono davvero sicure?
2 numero di infortuni Andamento degli infortuni in agricoltura anni Infortuni sul lavoro in agricoltura denunciati all' INAIL e indennizzati a tutto il 31 ottobre Dal 1 giugno '93, sono esclusi dall assicurazione obbligatoria i lavoratori autonomi per i quali l'attività agricola non sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio 1993).
3 Dall inizio degli anni novanta fino ad oggi, si è assistito ad un andamento degli infortuni sul lavoro nel settore agricolo significativamente decrescente. Nel 2012 circa eventi infortunistici (dati INAIL riferiti agli infortuni a indennizzati al 31/10/2014). L inversione di tendenza dell andamento degli eventi infortunistici è sicuramente attribuibile all impatto determinato dall applicazione, nell ordinamento italiano, delle numerose direttive comunitarie sia sociali che di prodotto; ma anche alle modifiche occorse nel tempo alle regole INAIL per l assicurazione obbligatoria nel settore agro-forestale. Difatti dal 1 giugno '93, i lavoratori autonomi per i quali l'attività agricola non sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio 1993) sono esclusi dagli obblighi assicurativi INAIL. Ciò ha determinato l aumentato del numero di lavoratori del settore agro-forestale che non hanno la tutela assicurativa INAIL e quindi non presi in considerazione nelle statistiche INAIL se coinvolti in eventi infortunistici.
4 D.L. 20 maggio 1993 n. 155 convertito dalla Legge n. 243 del 19 luglio 1993 Secondo la modifica intervenuta, pertanto, la tutela infortunistica ricorre nei confronti di: 1. coltivatori diretti, mezzadri e coloni che abitualmente, ossia in maniera esclusiva o prevalente, si dedicano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento e al governo del bestiame (Per attività "prevalente" si intende quella che impegni le suddette persone per il maggior periodo di tempo nell'anno e costituisca per essi la maggior fonte di reddito); 2. appartenenti ai rispettivi nuclei familiari e cioè familiari in senso stretto, parenti e affini entro il quarto grado ed esposti regolarmente affidati che esercitano le medesime attività sugli stessi fondi Sempre come conseguenza delle innovazioni in esame, due sono le condizioni perché operi la tutela: che l'effettiva prestazione di lavoro del nucleo familiare non sia inferiore a un terzo di quella occorrente per le normali necessità della coltivazione del fondo e per l'allevamento e il governo del bestiame (art. 2, comma 1, della legge n. 9/1963); che il fabbisogno per la coltivazione del fondo sia pari o superiore a 104 giornate lavorative annue per i coltivatori diretti e a 120 per i mezzadri e i coloni (come si desume indirettamente dall'articolo 3, comma 1, della stessa legge).
5 infortuni mortali Andamento degli infortuni mortali in agricoltura anni Infortuni mortali in agricoltura denunciati all' INAIL e indennizzati a tutto il 31 ottobre 2014 Dal 1 giugno '93, sono esclusi dall assicurazione obbligatoria i lavoratori autonomi per i quali l'attività agricola non sia prevalente (in base alla legge n. 243 del 19 luglio 1993).
6 Trattore quale agente materiale di infortuni nel settore agricolo 1400 numero di infortuni Mortali Inabilità pe rmane nte Anno Anno Infortuni mortali Inabilità permanente Casi avvenuti nell anno e definiti a tutto il 31 dicembre dell anno successivo, non sono inclusi i contoterzisti
7 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici NECESSITÀ di DATI IN TEMPO REALE Siamo all inizio del 2015 ed abbiamo i dati (non definitivi) degli infortuni definiti ed indennizzati aggiornati al 30 ottobre 2014 relativi al NECESSITÁ di RICAVARE INFORMAZIONI DIVERSE da quelle che derivano dalla codifica ESAW utilizzata dalla banca dati ufficiale INAIL Il mancato conteggio da parte dell INAIL di una quota di infortuni perché ci sono lavoratori del settore agro-forestale che non hanno la tutela assicurativa INAIL OSSERVATORIO DEGLI INFORTUNI IN AGRICOLTURA BANCA DATI popolata attraverso una rilevazione degli infortuni con metodologie e modalità diverse a quelle utilizzate per la popolazione delle banche dati statistiche INAIL.
8 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici L OSSERVATORIO INFORTUNI AGRO FORESTALI L attività dell Osservatorio Infortuni nel settore agroforestale è iniziata alla fine del 2007, ma la rilevazione sistematica dei dati si è consolidata a partire dal I dati dell Osservatorio provengono essenzialmente da ricerche svolte sui principali mezzi di informazione (quotidiani, agenzie di stampa, motori di ricerca, ecc.) presenti sul Web e sono completati dalle informazioni degli organi di vigilanza territoriale (AUSL). Nel corso degli anni l Osservatorio si è sviluppato come un work in progress, nel quale strada facendo si sono affinate le tecniche di rilevazione sistematica dei dati nonché la loro archiviazione mediante sistemi informatici per renderne possibile la fruizione.
9 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici FLUSSO DELLE INFORMAZIONI OSSERVATORIO REGIONI- OSSERVATORIO Osservatorio Referenti Regionali Referenti Regionali Tecnico di zona
10 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici SCHEDA OSSERVATORIO PER IL TERRITORIO
11 Le problematiche di sicurezza connesse alle macchine agricole e forestali: osservatorio eventi infortunistici SCHEDA OSSERVATORIO PER IL TERRITORIO
12 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Infortuni Mortali Trattore agricolo o forestale Infortuni Modalità evento Capovolgimento Investimento Caduta dal trattore Accensione terra da Non definiti Totale
13 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Infortuni Mortali Trattore agricolo o forestale Classe di età infortuni Fino a 17 anni 4* 1** 8*** 2**** 2***** anni e oltre Non definiti Totale * Gli eventi mortali hanno coinvolto bambini di età rispettivamente di 7, 5, 2 e 2 anni. La dinamica è riconducibile a ribaltamento, investimento e caduta dal trattore. Nei casi di ribaltamento e caduta i piccoli erano trasportati sultrattore ** Gli eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 16. La dinamica è riconducibile a ribaltamento del trattore. L infortunato erano alla guidadel trattore *** Gli eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 2, 5, 7, 8, 12, 15, 15 e 17 anni. La dinamica è riconducibile a ribaltamento del trattore. Tra i quali trasportati e alla guida del trattore. **** eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 10, 16, anni *****eventi mortali hanno coinvolto giovani di età rispettivamente di 16, 17 anni
14 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Infortuni Mortali Trattore agricolo o forestale Luogo di accadimento infortuni Campo Strada pubblica, poderale o interpoderale Altro Non definiti Totale
15 OSSERVATORIO INFORTUNI TOTALE INFORTUNI ANNO INFORTUNI per AGENTE MATERIALE MACCHINE (macchine ed attrezzature) 274 Trattore Morti per Trattore Motocoltivatore/Motozappat rice Morti per Motocolt./Motoz. Albero Cardanico Morti per Albero Cardanico Motosega Morti per motosega
16 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Infortuni Gravi e mortali Motocoltivatore e Motozappatrice Infortuni ANNO Totale infortuni Gli eventi che hanno coinvolto gli utilizzatori hanno provocato quasi sempre lesioni gravissime con postumi permanenti
17 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Infortuni Gravi e mortali Motocoltivatore e Motozzappatrice per classe di età Classe di età Infortuni Fino a 17 anni anni e oltre Non definiti Totale
18 Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agro forestale Sin dalla fase di prima operatività del sistema di rilevazione degli infortuni tramite lo strumento dell OSSERVATORIO sono stati registrati un cospicuo numero di infortuni connessi a carenze costruttive di specifiche famiglie di macchine riconducibili ad errori o carenze valutative delle norme armonizzate di riferimento. È stato riscontrato che macchine coinvolte negli infortuni sono state progettate e realizzate in conformità a norme tecniche armonizzate troppo permissive nella prescrizione di provvedimenti di sicurezza in relazioni a definite situazioni di rischio. Dall analisi effettuata tali norme tecniche presentano o presentavano una serie di problematiche connesse ad aspetti tecnici e valutativi quali ad esempio: -la possibilità prevista dalla norma di sopperire con l avvertenza e la formazione a taluni rischi propri della macchina stessa; - l indicazione di soluzioni tecniche risultate pericolose durante l uso anche quello ragionevolmente prevedibile ancorché vietato; - l indicazione di soluzioni di sicurezza rivelatesi insufficienti all atto pratico. In relazione a ciò l INAIL (e prima ancora l ISPESL) si è attivata chiedendo un intervento della Commissione Europea per la modifica delle parti di norme che erano o sono ritenute errate o inadeguate.
19 Norme tecniche che sono state oggetto di modifica EN 703 EN Macchine agricole - Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati - Sicurezza Macchine agricole e forestali distributori di concimi solidi ISO Agricultural machinery -- Thrown-object test and acceptance criteria -- Part 1: Rotary mowers ISO EN 704 EN 709 Agricultural machinery Rotary and flail mowers Test methods and acceptance criteria for protective skirts Agricultural machinery Safety Pick-up balers Macchine agricole e forestali Motocoltivatori provvisti di coltivatori rotativi, motozappatrici, motozappatrici con ruota(e) motrice(i) Sicurezza EN 690 EN 836 EN EN 1459 EN EN ISO 3691 Macchine agricole Spandiletame Sicurezza Macchine da giardinaggio - Tosaerba a motore Sicurezza Macchine per la manutenzione delle strade - Requisiti di sicurezza Sicurezza dei carrelli industriali - Carrelli semoventi a braccio telescopico Agricultural tractors - Passenger seat - Requirements and test procedures Industrial trucks Safety requirements and verification
20 Norme tecniche che sono oggetto di modifica o di proposta di modifica o di nuova redazione EN ISO EN ISO EN ISO EN ISO EN 690 Agricultural machinery Safety Pick-up balers Agricultural machinery - Safety Seed drills Agricultural machinery - Safety Solid fertilizer distributors Agricultural machinery - Safety Power-driven soil- working machines Macchine agricole Spandiletame Sicurezza EN Macchine agricole e forestali - Sicurezza degli spaccalegna - Parte 1: Spaccalegna a cuneo EN ISO EN EN EN 12965, Garden equipment Safety requirements for combustionengine-powered lawnmowers - Part 3: Ride-on lawnmowers with seated operator Macchine per la manutenzione delle strade - Requisiti di sicurezza Agricultural tractors - Passenger seat - Requirements and test procedures Tractors and machinery for agriculture and forestry Power take-off (PTO) drive shaft s and their guards Safety EN Agricultural and forestry machinery Pedestrian controlled motor mowers Safety EN Self-propelled agricultural machinery Assessment of stability Part 2: Determination of static stability and test procedures
21 SORVEGLIANZA DEL MERCATO Le principali criticità di sicurezza presenti nelle macchine sono evidenziate dall attività di sorveglianza del mercato svolta dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali L INAIL è l organo tecnico del Ministero per lo svolgimento di tale attività. L attività consiste nella valutazione della conformità delle macchine immesse sul mercato ai sensi della direttiva 2006/42/CE (direttiva macchine) cioè La rispondenza delle macchine ai pertinenti requisiti essenziali di sicurezza di cui all allegato I della direttiva.
22 SORVEGLIANZA DEL MERCATO CAMPO DI APPLICAZIONE direttiva 2006/42/CE La direttiva si applica ai seguenti prodotti: a) macchine; b) attrezzature intercambiabili; c) componenti di sicurezza; d) accessori di sollevamento; e) catene, funi e cinghie; f) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica; g) quasi-macchine. Non si applica: a) i componenti di sicurezza, destinati ad essere utilizzati come pezzi di ricambio in sostituzione di componenti identici e forniti dal fabbricante della macchina originaria; Omissis.. e) i seguenti mezzi di trasporto: trattori agricoli e forestali per i rischi oggetto della direttiva 2003/37/CE, escluse le macchine installate su tali veicoli, omissis
23 DEFINIZIONI Macchina: - insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un applicazione ben determinata, - insieme di cui al primo trattino, al quale mancano solamente elementi di collegamento al sito di impiego o di allacciamento alle fonti di energia e di movimento, - insieme di cui al primo e al secondo trattino, pronto per essere installato e che può funzionare solo dopo essere stato montato su un mezzo di trasporto o installato in un edificio o in una costruzione, - insiemi di macchine, di cui al primo, al secondo e al terzo trattino, o di quasimacchine, di cui alla lettera g), che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale, -insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidalmente e destinati al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è la forza umana diretta; -Omissis..
24 Attrezzature intercambiabili: dispositivo che, dopo la messa in servizio di una macchina o di un trattore, è assemblato alla macchina o al trattore dall operatore stesso al fine di modificarne la funzione o apportare una nuova funzione, nella misura in cui tale attrezzatura non è un utensile; Esempi: Macchine operatrici agricole (portate, semi portate, trainate): spandiconcime, irroratrici, aratri, erpici, trinciatrici, ecc. Il fabbricante dell attrezzatura intercambiabile deve assicurare che la combinazione dell attrezzatura intercambiabile e della macchina di base a cui l attrezzatura è destinata soddisfi tutti i requisiti essenziali di salute e sicurezza di cui all allegato I e deve effettuare l opportuna procedura di valutazione della conformità. Marcatura CE, dichiarazione di conformità, fascicolo tecnico.
25 CONFORMITÀ delle MACCHINE/ATTREZZATURE QUALI STRUMENTI PER IL FABBRICANTE? LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE NORME ARMONIZZATE Cioè Norme pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea e recepite da ciascuno Stato Membro che forniscono la presunzione di conformità alla direttiva macchine per i requisiti trattati dalla norma stessa
26 La sorveglianza del mercato nel settore delle macchine agricole e forestali Principali tipologie di macchine oggetto di sorveglianza: - Carridesilatori - Rotoimballatrici - Trinciatrici - Motocoltivatori/Motozappatrici - Macchine semoventi - Spaccalegna a cuneo - Spandiconcime - Retroescavatore - Decespugliatori articolati
27 La sorveglianza del mercato nel settore delle macchine agricole e forestali Carenze riscontrate (r.e.s. segnalati): - Carridesilatori: r.e.s Protezione elementi mobili di lavorazione - Rotoimballatrici: r.e.s e Protezione elementi mobili - Trinciatrici: r.e.s Rischi dovuti alla proiezione di oggetti - Motocoltivatori/Motozappatrici: Principi di integrazione della sicurezza e Dispositivi di comando - Macchine semoventi: Sedili e Ribaltamento e rovesciamento laterale - Spaccalegna a cuneo: 1.4.1, IV trattino Requisiti generali dei ripari - Spandiconcime: Rischi dovuti agli elementi mobili, Elementi mobili che partecipano alla lavorazione e Ripari fissi - Retroescavatore: Rischi di movimenti incontrollati - Decespugliatori articolati: Rischi dovuti alla proiezione di oggetti
28 CARRI TRINCIA MISCELATORI Il problema era legato alla vecchia norma EN 703 Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Sicurezza del Dispositivo di miscelazione Protezione contro i contatti con le parti mobili La macchina deve essere progettata in maniera tale che siano rispettate le distanze di sicurezza conformi ai requisiti dei prospetti 1, 3, 4 e 6 della EN 294:1992 quando gli organi di desilamento sono in posizione bassa. In caso contrario, la macchina deve essere provvista di un comando ad azione mantenuta, progettato o protetto in modo tale che gli organi non possano muoversi senza una manovra intenzionale.
29 CARRI TRINCIA MISCELATORI In pratica in posizione sollevata degli organi di desilamento (fresa rotativa 1) Si aveva gli organi di miscelazione (2) completamente accessibili.
30 CARRI TRINCIA MISCELATORI le macchine immesse sul mercato o messe in servizio a partire dal 25 ottobre 2000 devono essere rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza e dell allegato I alla direttiva 98/37/CE (sostituita oggi dalla direttiva 2006/42/CE). Un riferimento tecnico per soddisfare tali requisiti è il par della EN 703 pubblicata in data 1 novembre 2004 (oggi sostituita da quella del 2010) Al punto Generalità Omissis.. In posizione aperta, si applicano i requisiti del punto Macchina con utensili di taglio e di carico Per assicurare la protezione dell operatore contro i pericoli di impigliamento e di trascinamento causati dal dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura in movimento e quando gli utensili di taglio e di carico non sono in posizione chiusa, devono essere adottate le soluzioni seguenti: - non deve essere possibile far funzionare il dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura, oppure - il dispositivo di miscelazione e/o di trinciatura deve essere attivato solamente attraverso un comando ad azione mantenuta, oppure - durante il sollevamento e l abbassamento degli utensili di taglio e di carico, il rispetto delle distanze di sicurezza fornite nei prospetti 1, 3, 4 e 6 della EN 294:1992 deve essere garantito da un dispositivo di protezione (per esempio parete mobile).
31 CARRI TRINCIA MISCELATORI Al fine di garantire il rispetto del requisito è possibile installare nella catena di trasmissione della potenza dall albero cardanico alle coclee di miscelazione un dispositivo di disaccoppiamento che, quando gli utensili di taglio e di carico non sono in posizione abbassata, interrompe il movimento delle coclee al rilascio delle leve di azionamento degli organi di taglio o di carico. In figura è mostrato un disaccoppiatore di tipo meccanico comandato idraulicamente posto immediatamente a valle dell albero cardanico. a) esempio di disaccoppiatore b) sensore di posizione Esempio di adeguamento mediante disacoppiatore.
32 CARRI TRINCIA MISCELATORI Al fine di garantire il rispetto del requisito è possibile installare una parete mobile (vedi figura) che si alza e si abbassa seguendo il movimento degli utensili di taglio e di carico. La parete mobile scorre lungo apposite guide poste ai lati dell apertura posteriore ed è spinta verso il basso dal braccio fresa durante l abbassamento dello stesso. In fase di innalzamento del braccio fresa, il ritorno in posizione alzata della parete mobile è reso possibile dalla presenza di apposite molle. In tutte le posizioni della parete mobile deve essere garantito il rispetto delle distanze di sicurezza. a) b) Parete mobile Parete mobile
33 CARRI TRINCIA MISCELATORI
34 ROTOIMBALLATRICI
35 I principali costituenti che risultano interessanti dal punto di vista antinfornunistico sono: il pick-up per la raccolta del foraggio l infaldatore la camera di imballatura il giunto di frizione e il bullone di sicurezza il dispositivo di espulsione della balla
36 Il pick up È un tamburo rotante su asse orizzontale dotato all estremità radiale di denti metallici per il sollevamento e l invio del foraggio nella successiva camera di imballatura. Il pick-up deriva il movimento, tramite un sistema di pignoni e catene dal sistema cinematico generale della macchina collegato direttamente al giunto cardanico del trattore. Il senso di rotazione è inverso a quello di avanzamento della macchina.
37 L infaldatore Posto tra il pick-up e gli organi della camera di compressione strutturalmente è costituito da un piccolo rullo sulla cui superficie sono montati degli organi metallici di presa del materiale. Ha la specifica funzione di facilitare l ingresso del materiale nella camera di imballatura.
38 Requisiti per rotoimballatrici Secondo quanto stabilito dalla norma EN 704:1999 (in vigore fino al 30/06/2011) gli elementi di raccolta e di alimentazione che possono essere fermati da un ingolfamento devono essere forniti di: dispositivo inversore controllato dalla stazione di guida per mezzo di un comando ad azione mantenuta; Oppure dispositivo inversore azionato manualmente facilmente accessibile da terra o da una piattaforma di lavoro. Nel caso sia meccanicamente possibile azionare questo dispositivo inversore mentre la macchina sia azionata deve essere fornita una frizione di sovraccarico sonora di arresto; NOTA: il suono emesso dalla frizione quando è sovraccarica è inteso come avvertimento all operatore che egli deve scollegare l alimentazione prima di qualsiasi intervento e/oppure dispositivo che impedisca a questi dispositivi alimentatori di essere riavviati dopo il blocco senza una azione volontaria eseguita dall operatore (per esempio un bullone di sicurezza, un limitatore di torsione)
39 ROTOIMBALLATRICI Il giunto di frizione e bullone di sicurezza Le rotoimballatrici sono generalmente dotate di meccanismi di blocco della catena di trasmissione del moto nel caso di presenza di materiali (sassi, rami ecc.) ad elevata resistenza o nel caso di ingolfamento dei sistemi di alimentazione. Il giunto di frizione, posto tra l albero cardanico e la catena cinematica della macchina operatrice, è il sistema maggiormente utilizzato e consiste in un complesso dispositivo a molle adeguatamente tarato che disinserisce temporaneamente il movimento degli organi di raccolta quando è raggiunta una coppia massima resistente. L accoppiamento degli organi si reinserisce automaticamente ed istantaneamente al cessare dell ingolfamento. La soluzione a bullone di sicurezza rappresenta invece un sistema a frattura che al raggiungimento della coppia massima cede disinserendo il moto della catena cinematica in maniera definitiva. Per ripristinare il movimento è necessario sostituire il bullone. Il bullone di sicurezza presenta una resistenza di circa kg.
40 ROTOIMBALLATRICI Requisiti per rotoimballatrici A partire dal 01/07/2011 la norma EN 704:1999 è stata sostituita dalla norma EN :2010 che prevede che gli elementi di raccolta e di alimentazione che possono essere fermati da un ingolfamento devono essere forniti di: un dispositivo che previene il riavvio di questi elementi senza un azione intenzionale dell operatore dopo che l ingolfamento è stato eliminato (per esempio un sistema di reset del limitatore di coppia, un sistema di reingaggio della presa di potenza, un dispositivo disaccoppiatore). L uso da solo del bullone di frattura non garantisce il rispetto di questo requisito.
41 ROTOIMBALLATRICI Protezione degli elementi mobili Nella zona anteriore della macchine, se presenti mezzi di accesso o supporti che possano avere la medesima funzione, deve essere verificata la non accessibilità alle cinghie, ed ai relativi rulli, impiegate per la compressione delle balle.
42 Motocoltivatori / motozappatrici
43 Motocoltivatori / motozappatrici
44 Motocoltivatori / motozappatrici I movimenti della macchina e l'azionamento degli utensili di lavoro devono essere possibili solo agendo sui comandi ad azione sostenuta che devono essere localizzati sulle stegole. I comandi ad azione sostenuta non devono sporgere dalla estremità delle stegole. La macchina o gli utensili non devono porsi in movimento a meno che l'operatore sia in grado di afferrare contemporaneamente il comando e le stegole. Con l emendamento A4 del 1/01/2011, richiesto dall Italia, la norma EN 709 è richiama la necessità che il rilascio del comando ad azione mantenuta non deve determinare lo spegnimento del motore ma unicamente l arresto degli utensili e delle ruote. Retromarcia In tutte le macchine provviste di retromarcia, non deve essere possibile passare direttamente dalla marcia in avanti alla retromarcia. In caso di motocoltivatori e motozappatrici con ruote motrici non deve essere possibile far funzionare simultaneamente gli utensili di lavoro e la retromarcia (per esempio per mezzo di un blocco meccanico sulla retromarcia).
45 Motocoltivatori / motozappatrici Inoltre per evitare l azionamento accidentale del comando ad azione mantenuta, questo deve ad esempio deve richiedere due differenti azioni per poter essere attivato NO NO
46 MOTOCOLTIVATORI Velocità di avanzamento Con la pubblicazione dell emendamento A4:2009 la velocità di avanzamento è considerata compatibile con l andatura del conducente quando non eccede gli 8 km/h.
47 FALCIATRICI - TRINCIATRICI Esempi di macchine non conformi con cofano posteriore apribile
48 FALCIATRICI - TRINCIATRICI Protezione dalla proiezione di materiale diverso dalle parti della macchina La falciatrice deve essere dotata di un dispositivo protettivo che prevenga proiezioni di materiale così che le prove di lancio pietre siano soddisfatte. Questo dispositivo protettivo può essere per esempio un telo, un riparo rigido non perforato, catene o strisce di gomma. Nel caso in cui questo dispositivo sia costituito da un telo, questo deve soddisfare alcuni requisiti di resistenza e di usura. La protezione laterale può essere realizzata mediante gonne collegate sulle loro parti superiori.
49 FALCIATRICI - TRINCIATRICI Alla luce di alcuni infortuni avvenuti risulta di fondamentale importanza il dispositivo di protezione contro lanci di materiale oltre che a componenti della macchina. Tali infortuni si sono verificati per la proiezione di parti di lame a seguito di rottura per urto degli stessi contro pietre o materiale dotato di elevata resistenza meccanica Per garantire la protezione contro lanci di materiali oltre che a componenti della macchina, la norma UNI EN 745:2010 al punto 4.3 prevede l applicazione di un dispositivo di protezione che può anche essere un telo purché in possesso dei requisiti di cui al punto 5.2 prove dei teli di protezione della suddetta norma.
50 FALCIATRICI - TRINCIATRICI Esempi di parti di lame spezzate e proiettate verso l esterno
51 FALCIATRICI - TRINCIATRICI A seguito dell attività di ricerca, sono stati incrementati i livelli di accettazione dello standard come segue: Tearing resistance test Longitudinal and cross force: da N a N (9000 N se v >90 m/s) Perforation resistance test perforation force: from N to N (4000 N se v > 90 m/s) perforation energy: from 8 Nm to 24 Nm (40 Nm se v >90 m/s)
52 SPANDICONCIME Macchine per lo spandimento di concimi granulati (Spandiconcime)
53 Riferimenti normativi Le caratteristiche tecniche che devono essere possedute dalle macchine sono differenti a seconda della data di immissione sul mercato o di messa in servizio: Le macchine immesse sul mercato o messe in servizio prima del 18 dicembre 2008 avevano come riferimento tecnico la norma EN versione 2005; Le macchine immesse sul mercato o messe in servizio a partire dal 18 dicembre 2008 hanno come riferimento tecnico la norma EN 14017: A1 del L emendamento A1 è stato richiesto dall Italia a seguito di infortuni avvenuti per contatto non intenzionale con gli organi di distribuzione.
54 Organi di distribuzione
55 Macchine per lo spandimento di concimi granulati prima del 18 dicembre 2008 Protezione contro contatti non intenzionali con gli organi di distribuzione Le macchine devono essere progettate o protette in maniera tale che ogni contatto non intenzionale con gli organi di distribuzione, frontalmente, posteriormente e ai lati sia evitato (es. una barriera o parte di macchina). Questo requisito non si applica per quelle macchine con gli organi distributori che derivano il movimento per effetto del contatto di una ruota sul terreno. Per quelle macchine dove l altezza di lavoro (h) in accordo a quanto indicato nel libretto d uso e manutenzione è inferiore a 1500 mm dal terreno, la protezione deve essere ottenuta per mezzo di: Un distanza orizzontale tra il lato della tramoggia o parti strutturali della macchina, ad una altezza di 1500 mm, e la traiettoria del bordo degli organi di distribuzione di: 200 mm minimo nel caso di distributori rotanti; o 50 mm minimo nel caso di distributori oscillanti.
56 Macchine per lo spandimento di concimi granulati prima del 18 dicembre 2008
57 Macchine per lo spandimento di concimi granulati prima del 18 dicembre 2008 una barriera localizzata sopra gli organi di distribuzione in maniera tale da garantire il rispetto delle dimensioni fornite in figura e in tabella. In più, le dimensioni (h + y) non devono eccedere i 1500 mm
58 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Macchine per lo spandimento di concimi granulati prima del 18 dicembre 2008 Per quelle macchine dove l altezza di lavoro (h) in accordo a quanto indicato nel libretto d uso e manutenzione è superiore a mm dal terreno, la protezione deve essere ottenuta per con una barriera localizzata al disotto degli organi di distribuzione in maniera tale da garantire il rispetto delle dimensioni fornite in figura e in tabella.
59 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Macchine per lo spandimento di concimi granulati a partire dal 18 dicembre 2008 In particolare, per macchine che presentano altezza di lavoro inferiore ai 1500 mm dal terreno l emendamento richiede: la presenza di una barriera localizzata al di sopra dei dispositivi di distribuzione e posizionata in maniera tale da rispettare le distanze X e le quote Y di cui alla figura 1 e tabella 2. La somma di h e Y deve in ogni caso essere inferiore ai 1500 mm Fig. 1 Protezione attraverso l uso diunabarriera per macchine che hanno un altezza di lavoro inferiore a 1500mm senza sovrapposizione orizzontale 1 - distributore oscillante 2 - distributore ruotante 3 - barriera 4 - terreno h massima altezza di lavoro x - distanza orizzontale tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera y - distanza verticale tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera
60 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Macchine per lo spandimento di concimi granulati a partire dal 18 dicembre 2008 Distanza orizzontale mm Distanza verticale mm Tabella 2 - distanza tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera - senza sovrapposizione orizzontale
61 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Macchine per lo spandimento di concimi granulati una barriera localizzata al di sopra dei dispositivi di distribuzione e posizionata in maniera tale da rispettare le distanze di cui alla figura 2 e tabella 3. In questo caso deve essere anche garantita, ad un altezza di 1500mm, una sovrapposizione orizzontale tra il lato della tramoggia o il telaio strutturale della macchina, e la traiettoria più esterna degli organi di distribuzione di pari a: 200 mm in caso di distributori ruotanti; o 50 mm in caso di distributori oscillanti. 4 Fig. 2 Protezione attraverso l uso diunabarriera per macchine che hanno un altezza di lavoro inferiore a 1500mm con sovrapposizione orizzontale 1 - distributore oscillante 2 - distributore ruotante 3 - terreno 4 - barriera h massima altezza di lavoro x - distanza orizzontale tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera y - distanza verticale tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera
62 Macchine per lo spandimento di concimi granulati Distanza orizzontale mm Distanza orizzontale mm Tabella 3 - distanza tra l estremità dei componenti di distribuzione e la barriera - con sovrapposizione orizzontale La somma di h e Y deve in entrambi i casi essere inferiore ai 1500 mm
63 Macchine per lo spandimento di concimi granulati Protezione degli organi di alimentazione Per assicurare la protezione degli operatori contro contatti non intenzionali con l agitatore e/o la coclea di alimentazione quando vi è un pericolo di trascinamento o di intrappolamento rischio di trascinamento e le macchine devono essere progettate in modo tale che gli organi di alimentazione non possano essere raggiunti da qualsiasi parte della tramoggia. Per quelle macchine in cui gli organi di alimentazione non derivano il movimento dall azione di una ruota a contatto con il terreno, la tramoggia deve essere dotata di una griglia che presenti le seguenti caratteristiche: fissa (in accordo con della EN ISO :2003); o che rimane attaccata alla macchine quando aperta (per esempio con l utilizzo di una cerniera) e automaticamente bloccarsi in posizione di chiusura senza l uso di attrezzi che sono necessari alla sua apertura; o una combinazione di questi due tipi di griglie. Le aperture sulla griglia e la loro localizzazione devono essere conformi con le distanze di sicurezza di cui alle tabelle 1, 3, 4 e 6 della EN 294:1992 in posizione di chiusura.
64 MACCHINE SEMOVENTI Leonardo Vita
65 Lo standard internazionale ISO 8082: 2003 Self-propelled machinery for forestry Roll-over protective structures Laboratory tests and performance requirements fornisce indicazione per le prove da effettuare su strutture di protezione per macchine semoventi ad uso esclusivamente forestale. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Il pericolo di ribaltamento Il pericolo di ribaltamento per le macchine semoventi è contemplato dalle principali norme di carattere costruttivo. Tuttavia tali norme non trattano il pericolo in questione. Norme di riferimento UNI EN 632 Macchine agricole Mietitrebbiatrici e macchine per la raccolta del Foraggio Sicurezza UNI EN 690 Macchine agricole Spandiletame Sicurezza UNI EN 706 Macchine agricole Potatrici per vigneto Sicurezza UNI EN 707 Macchine agricole Spandiliquame Sicurezza UNI EN 745 Macchine agricole Falciatrici rotative e trinciatrici Sicurezza UNI EN 907 Macchine agricole e forestali Irroratrici e distributori di concimi liquidi UNI EN Macchine agricole Macchine per la raccolta delle patate Sicurezza UNI EN Macchine agricole Macchine per la raccolta delle barbabietole da zucchero e da foraggio Sicurezza Pericolo 15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV) 15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (spazio vitale DLV) 15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV) 15.3 pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione: DLV) 15.3 Pericoli dovuti a rovesciamento (spazio vitale DLV) 15.3 rovesciamento (spazio vitale DLV) 15.3 Pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione; DLV) 15.3 Pericoli dovuti a ribaltamento (volume limite di deformazione: DLV) Soluzione fornita dalla norma non trattato non trattato (rilevante solo per macchine semoventi) non trattato (rilevante solo per macchine semoventi) non trattato (rilevante solo per macchine semoventi) non trattato (rilevante solo per macchine semoventi) non trattato (rilevante solo per macchine semoventi) on trattato (rilevante solo per macchine semoventi) non trattato (pertinente solo alle macchine semoventi)
66 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Il pericolo di ribaltamento L INAIL ha attivato una specifica ricerca finalizzata allo studio del pericolo di ribaltamento trasversale e/o longitudinale nelle macchine agricole operatrici semoventi, ed alla individuazione delle misure di sicurezza da intraprendere in relazione alle normali condizioni di utilizzo ovvero alle condizioni di utilizzo ragionevolmente prevedibili. Procedura per la valutazione e la riduzione del rischio di ribaltamento Effettiva presenza del rischio di ribaltamento Livello di autoprotezione della macchina semovente Strutture di protezione in caso di ribaltamento
67 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Il pericolo di ribaltamento Per stabilire la tendenza al ribaltamento delle macchine semoventi è in linea di principio possibile impiegare l Angolo Statico di Ribaltamento (ASR). Tale angolo può essere valutato: analiticamente, mediante il rapporto della semi-carreggiata e dell altezza del baricentro da terra sperimentalmente, mediante una piattaforma ribaltabile strumentata allo scopo Se la macchina semovente presenta un Angolo Statico di Ribaltamento (ASR), valutato analiticamente o sperimentalmente, superiore ad un definito Angolo Limite di Ribaltamento (ALR), il rischio di ribaltamento non è rilevante e di conseguenza non sono necessarie strutture di protezione e sistemi di ritenzione del conducente.
68 Il pericolo di ribaltamento L autoprotezione della macchina è garantita dalla presenza di punti duri in grado di resistere alle sollecitazioni cui è sottoposta la macchina in caso di rovesciamento. Tali punti duri dovranno essere disposti sulla struttura della macchina in modo da individuare il piano fittizio del terreno. 1 punto duro 2 punto duro 3 punto duro Perché la macchina possa definirsi autoprotetta è necessario che il piano fittizio del terreno non invada il volume di sicurezza dopo che i punti duri sono stati sottoposti ad una forza normale a tale piano.
69 Il pericolo di ribaltamento Nel caso in cui il rischio di ribaltamento sia accertato e la macchina non abbia caratteristiche tali da essere definita autoprotetta, è necessario installare una struttura di protezione contro il rischio di ribaltamento ed un sistema di ritenzione del conducente. Per poter effettuare una prima valutazione delle caratteristiche di resistenza delle cabine attualmente installate sulle macchine semoventi e un primo dimensionamento delle strutture di protezione contro il rischio di ribaltamento è stato impiegato il metodo agli elementi finiti (FEM). In tali simulazioni, stante l assenza di specifiche norme di riferimento, secondo un principio di assimilazione tecnica, è stata riprodotta la sequenza dei carichi, i valori minimi di energia da assorbire e forza da applicare ed il volume di sicurezza in accordo con quanto indicato nella ISO 8082: 2003 e nelle principali norme armonizzate applicabili alle macchine movimento terra (EN 13510:2002)
70 Il pericolo di ribaltamento In molti casi, a seguito dell attività di sorveglianza del mercato, la protezione dell operatore è stata ottenuta installando una struttura di protezione after markert. L INAIL è coinvolto nel nuovo tema di lavoro indetto dal CEN per la definizione di una norma tecnica armonizzata riguardo la protezione dell operatore in caso di capovolgimento nelle macchine semoventi.
71 Il pericolo di ribaltamento Attualmente è in fase di stesura la norma EN articolata in due parti. La prima parte definisce la metodologia di valutazione del rischio, la seconda parte prevede i metodi di prova in funzione della riduzione del rischio scelta (stabilità, autoprotezione, struttura ROPS). La norma, in analogia a quanto già fatto per le macchine movimento terra dal CEN/TC 151, dovrà essere articolata in maniera tale da includere nel suo campo di applicazione le differenti tipologie di macchine semoventi per uso agricolo. Tale necessità è stata anche condivisa da tutti i costruttori di macchine semoventi aderenti all UNACOMA (Unione Nazionale costruttori Macchine Agricole).
72 SPACCALEGNA A CUNEO
73 SPACCALEGNA A CUNEO I comandi manuali devono essere a due mani del tipo ad azione mantenuta (il processo di taglio si arresta se è rilasciato uno dei due comandi). Deve essere impossibile azionare simultaneamente entrambi i comandi manuali con una mano, un braccio o con altre parti del corpo. Purtroppo tale requisito spesso non è rispettato e vi è la possibilità di azionare i comandi con una sola mano o con un solo braccio.
74 RETROESCAVATORI RES Rischi di movimenti incontrollati Spesso non è presente nessun tipo di staffatura rigida integrata all attrezzatura che eviti un movimento incontrollato della stessa rispetto al trattore. In pratica il solo collegamento mediante l attacco a tre punti non assicura la stabilità della macchina (attrezzatura intercambiabile) in tutte le condizioni d uso previste dal fabbricante poiché un impatto della benna su terreno duro può comportare (a causa della pressione verso il basso esercitata al suolo dalla benna) la rotazione del retroescavatore sull asse dell attacco a tre punti con conseguente possibile rischio di schiacciamento dell operatore tra parti del retroescavatore stesso ed il trattore a cui esso è collegato.
75 QUALI PRIORITÀ di PREVENZIONE? MIGLIORAMENTO DEI REQUISITI DI SICUREZZA DELLE MACCHINE DI PRIMA IMMISSIONE SUL MERCATO ADEGUAMENTO DEL PARCO MACCHINE ESISTENTE INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO
76 QUALI PRINCIPALI INTERVENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI? MIGLIORAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI PRODOTTO (Norme armonizzate a livello europeo) ADEGUAMENTO DELLE MACCHINE AGRICOLE Riferimento legislativo: Allegato V al D.Lgs. 81/08 per le macchine costruite antecedentemente al 21 settembre 1996 e prossimamente la REVISIONE delle macchine agricole ACCORDO STATO, REGIONI E PROVINCIE AUTONOME PER L ABILITAZIONE ALL USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
77 MIGLIORAMENTO DEI REQUISITI DI SICUREZZA DELLE MACCHINE Miglioramento delle norme tecniche (armonizzate)che definiscono lo stato dell arte dei requisiti di sicurezza delle macchine MACCHINE NUOVE DI PRIMA IMMISSIONE SUL MERCATO SICURE
78 ADEGUAMENTO MACCHINE ED ATTREZZATURE DIVERSI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DA INAIL LINEE GUIDA ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI CON STRUTTURE DI PROTEZIONE IN CASO DI CAPOVOLGIMENTO LINEE GUIDA ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI CON CON PIANALE DI CARICO (MOTOAGRICOLE) CON STRUTTURE DI PROTEZIONE IN CASO DI CAPOVOLGIMENTO LINEE GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO TRATTORI AGRICOLI O FORESTALI AI PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL ALLEGATO V D.LGS. 81/08 LINEA GUIDA ADEGUAMENTO CARRI TRINCIA MISCELATORI DESILATORI AI PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL ALLEGATO V D.LGS. 81/08 LINEA GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO MOTOCOLTIVATORI E MOTOZAPPATRICI AI PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL ALLEGATO V D.LGS. 81/08
79 x NOVITÀ 2013 LINEA GUIDA (Documento Tecnico) ADEGUAMENTO MOTOCOLTIVATORI E MOTOZAPPATRICI AI PERTINENTI REQUISITI DI SICUREZZA DI CUI ALL ALLEGATO V D.LGS. 81/08 INDIVIDUA SOLUZIONI TECNICHE RIGUARDO: - Protezione contro il contatto non intenzionale con parti in movimento - Sistema di avviamento - Identificazione dei comandi manuali - Comandi ad azione mantenuta - Retromarcia - Protezione degli utensili per la lavorazione del terreno - Protezione dalle superfici calde Circolare n. 41 del 25 ottobre 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
80 Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Innovazione Tecnologica
81 Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
82 Linee Guida e Documenti Tecnici Prodotti da INAIL Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
83 Obblighi dei rivenditori VIETATA LA VENDITA, IL NOLEGGIO DI ATTREZZATURE DI LAVORO (MACCHINE) NON RISPONDENTI ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. (art.23 c.1 D.Lgs. 81/08)
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