Fiscal News N Inventario: redazione e stampa entro il 31 dicembre. La circolare di aggiornamento professionale
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- Marino Valle
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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Inventario: redazione e stampa entro il 31 dicembre Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Scritture contabili L'inventario, si deve redigere all'inizio dell'esercizio dell'impresa e successivamente ogni anno; deve contenere l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all'impresa, nonché delle attività e delle passività dell'imprenditore, estranee alla stessa. L inventario è necessario anche ai fini fiscali, in quanto previsto dall'art. 15, D.P.R , n. 600, fra le scritture obbligatorie degli imprenditori commerciali. La scadenza per la sua redazione è fissata entro 3 mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, e tenuto conto che, i contribuenti che esercitano attività d'impresa sono in linea di principio tenuti alla trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento, se soggetti passivi Irpef, ovvero entro la fine del nono mese dalla chiusura dell'esercizio, se soggetti passivi Ires, ne consegue che, per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare, la redazione e la stampa (dell inventario relativo al 2012) deve avvenire entro il prossimo 31 dicembre Premessa Il libro degli inventari serve per fornire la "fotografia" della composizione e della valutazione del patrimonio aziendale alla fine dell esercizio, e, in particolare, ad evitare occultamenti a danno dell'erario, dei creditori e, in generale, dei terzi, delle attività dell'impresa, per non sottrarle ad eventuali azioni esecutive individuali o a procedure concorsuali. Disposizioni civilistiche Secondo le prescrizioni del Codice civile sulla tenuta delle scritture contabili da parte degli imprenditori commerciali, è previsto che questi devono, obbligatoriamente, tenere, fra gli altri, il libro inventari, che deve essere numerato progressivamente in ogni pagina. 1
2 Il documento va redatto per la prima volta alla costituzione dell'impresa (evidenziando il patrimonio iniziale) e, successivamente, al termine di ogni periodo amministrativo, con la trascrizione del bilancio dell'esercizio, redatto applicando le norme dettate in tema di S.p.a. L'imprenditore deve sottoscrivere ciascun inventario allibrato, che "deve contenere l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all'impresa, nonché delle attività e delle passività dell'imprenditore estranee alla medesima", prescrizione, quest'ultima, che risulta applicabile all'imprenditore individuale. La tenuta del registro Il registro degli inventari, deve essere tenuto secondo le norme di una ordinata contabilità, ovvero senza abrasioni, interlinee, spazi in bianco o note a margine, in modo tale che, ove fossero necessarie delle cancellature, sia chiaramente visibile quanto è stato stralciato (art c.c.). Formato elettronico Esso può, inoltre, essere formato e tenuto in forma elettronica (art bis c.c.), ma in tal caso sono necessarie la marcatura temporale e la firma digitale dell'imprenditore o di un suo delegato, almeno una volta all'anno. Conservazione Il libro inventari, come le altre scritture, deve essere conservato per un periodo minimo di 10 anni dalla data dell'ultima registrazione, è, anche, possibile l'archiviazione elettronica, la quale deve tuttavia corrispondere a quanto riportato sul supporto cartaceo, e deve permettere la stampa immediata su richiesta (art c.c.). Disposizioni fiscali La normativa fiscale, da un lato, contempla una specifica disciplina in merito alla tenuta anche dei registri civilistici e, dall'altro, prevede la necessità, per l'imprenditore commerciale, di tenere ulteriore documentazione. Vale il principio in base al quale, le norme fiscali in materia di tenuta della contabilità, non derogano alle prescrizioni civilistiche: pertanto, coloro che sono obbligati alla tenuta di scritture contabili per effetto delle previsioni del Codice Civile, non possono evitare tale onere basandosi sull'assenza di prescrizioni, in tal senso, da parte delle leggi tributarie; Viceversa, i libri fiscali obbligatori (ad esempio, i registri Iva) devono essere tenuti anche in assenza di obbligo civilistico, pena l'applicazione di sanzioni tributarie. 2
3 Alla stregua di tale principio va, quindi, risolta la questione della (non) tenuta del libro inventari da parte del piccolo imprenditore, che deve essere tale ai fini civilistici (art c.c.), ma configurarsi, pure, quale "impresa minore", ai sensi dell'art. 18, D.P.R , n Viene, peraltro, espressamente confermata anche agli effetti tributari l'obbligatorietà del libro degli inventari, il quale deve riportare l'elenco e la valutazione delle attività e le passività dell'impresa e, nel caso di impresa individuale, altresì le attività e passività relative all'impresa distintamente da quelle appartenenti al patrimonio personale del suo titolare. Pure agli effetti tributari, inoltre, viene ribadito che il libro inventari deve essere predisposto e firmato dall'imprenditore entro 3 mesi dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, mentre il termine di conservazione è fissato a quando non sia divenuto definitivo (anche per decorso dei termini di legge) l'accertamento per il periodo d'imposta, cui si riferisce l'inventario medesimo: la scadenza è, pertanto, tendenzialmente più breve ai fini tributari rispetto alle prescrizioni civilistiche, ma, in caso di impugnazioni innanzi al giudice tributario che non si risolvano entro il giudizio di appello, ben potrebbero superarsi i 10 anni fissati dall'art c.c.. In ogni caso, le registrazioni su supporto meccanografico o elettronico comportano la necessità di conservare i relativi supporti, finché non siano stati stampati i dati in essi contenuti. La tenuta del libro inventari La Vidimazione Nonostante non sia più prevista alcuna vidimazione iniziale e/o annuale del libro inventari, questo deve, comunque, avere pagine numerate progressivamente per ciascuna annualità (intendendo per tale, quella di riferimento dell'inventario e non quella della sua stampa su libro). Per evitare una consequenzialità illimitata della numerazione, è previsto che la stessa avvenga progressivamente per esercizio di riferimento, attribuendo il n. 1, preceduto dall'anno (ad esempio, pertanto, 2011/1 per quanto concerne la prima pagina dell'inventario 2011), alla pagina che riporta le scritture riferite alle prime operazioni del periodo d'imposta (R.M , n. 85/E). Nel caso di esercizio non coincidente con l'anno solare, l'anno da indicare è il primo dei due a cavallo (R.M , n. 9/E). 3
4 La prassi ministeriale ha affermato che la numerazione non deve necessariamente effettuarsi fin dal principio per l'intero libro e/o per tutto il periodo d'imposta, potendo essere eseguita nel momento stesso in cui si utilizza la pagina e, quindi, anche contestualmente all'effettuazione delle registrazioni. Pagine eccedenti Se sono state pre-enumerate con riferimento a un'annualità, pagine eccedenti rispetto a quelle che si sono poi rivelate in effetti necessarie per la stampa del relativo inventario, le restanti possono essere legittimamente utilizzate per dare corso alla stampa dell'inventario dell'esercizio successivo (C.M , n. 64/E). Se si sono già numerate 100 pagine con riferimento al 2011, ma l'inventario di tale anno ha occupato solo 60 pagine, dalla pagina 2011/61 potranno essere riportati i dati dell'inventario Fogli mobili E possibile tenere il registro inventari anche mediante fogli mobili (oltre che mediante libri o moduli continui), avendo, però, cura di intestare ciascuna pagina con i dati dell'imprenditore: nominativo; denominazione o ragione sociale; codice fiscale e partita Iva. Non sembra possibile tenere più libri degli inventari (Ministero dell'industria, Circolare , n. 3407/C), ma, se motivazioni di tipo organizzativo lo rendono preferibile, si possono redigere più registri "non ufficiali", uno per ciascun elemento patrimoniale (libro dei crediti, libro delle banche, ecc.) o, nel caso di aziende spazialmente diffuse sul territorio, uno per ogni unità locale in cui viene svolta l'attività, in quanto tali registri potranno assolvere alla funzione di rendere, più rapidamente, disponibili le ulteriori informazioni all'agenzia delle Entrate, in caso di richieste avanzate in sede di accertamento. L imprenditore dovrà poi avere cura di riepilogare le risultanze di tali inventari sezionali in un libro inventari "ufficiale", di sintesi, unitario e cumulativo, munito di sufficiente dettaglio, sul quale andrà poi riportato anche il bilancio dell'esercizio. La sottoscrizione dell Imprenditore Fra i requisiti formali indispensabili dell'inventario, vi è quello della sottoscrizione dell'imprenditore (o del legale rappresentante, nel caso di società). 4
5 Con la firma apposta in calce al registro, il soggetto, si assume la responsabilità della correttezza e della veridicità di quanto esposto. L'adempimento ha un'importanza tale, per l'ordinamento, che, secondo la giurisprudenza di legittimità, l'amministrazione Finanziaria è legittimata a procedere all'accertamento induttivo del reddito dell'impresa, ai sensi dell'art. 39, co. 2, D.P.R. 600/1973, in caso di omessa sottoscrizione da parte del contribuente, dato che tale carenza non può essere derubricata a mera irregolarità, ma implica l'inesistenza giuridica della scrittura contabile medesima, con esclusione, pertanto, della sua attendibilità (Cassazione, Sent , n. 2250). Termine di redazione e stampa Formalità per la tenuta Contenuto Libro inventari Entro 3 mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. Osservanza delle regole di un'ordinata contabilità civilistica; Numerazione progressiva per anno di riferimento; sottoscrizione dell'imprenditore; Assolvimento dell'imposta di bollo. Attività e passività aziendali per gruppi omogenei e sufficiente dettaglio delle stesse. Imposta di bollo Il libro inventari è soggetto a imposta di bollo, e quindi si deve tenere conto degli aumenti che ha subìto il suddetto tributo - con il D.L , n. 43, conv. con modif. dalla L , n. 71, che manifestano i propri effetti già sull'inventario laddove redatto successivamente al , data di entrata in vigore della norma. Per gli imprenditori individuali e le società di persone è previsto l'assolvimento dell'imposta di bollo nella nuova misura pari a 32,00 euro, all'inizio del libro inventari e, successivamente, ogni 100 pagine o frazione; per le società di capitali, che già corrispondono la tassa di concessione governativa annuale, la misura del tributo è dimezzata e attualmente pari a euro 16,00 per ogni 100 pagine o frazione. Il versamento può essere effettuato mediante Mod. F23 o apposizione di marche da bollo sul registro. E' possibile continuare ad utilizzare le vecchie marche da bollo da e 1,81 e da e 14,62, integrandole fino alla nuova misura. 5
6 Come chiarito dalla C.M , n. 92/E, l'imposta di bollo va assolta preventivamente, ossia prima di effettuare le annotazioni sulla prima pagina e sulle successive 100 (o multipli di 100) pagine. Contenuto minimo obbligatorio Relativamente al contenuto minimo obbligatorio del documento, è ravvisabile una notevole elasticità. Normativa civilistica La normativa civilistica individua, in maniera piuttosto generica, gli elementi da indicare nell'inventario identificandoli, in generale, nelle attività e nelle passività dell'impresa. Normativa fiscale La normativa fiscale fornisce maggiori ragguagli, precisando che detti elementi patrimoniali devono essere raggruppati per categorie omogenee in quanto a natura e valore, specificando, inoltre, il valore attribuito a ognuno di tali gruppi: a tale riguardo, è consigliabile procedere all'esplicitazione anche del criterio adottato ai fini della valutazione, tenuto anche conto della non coincidenza fra i metodi ammessi dall'art c.c. e quanto disposto dall'art. 110, D.P.R , n Livello di dettaglio La laconicità del dettato civilistico e il fatto che l'art. 15, co. 2, D.P.R. 600/1973, prevede che: "se dall'inventario non si rilevino gli elementi che costituiscono ciascun gruppo e la loro ubicazione, devono essere tenute a disposizione dell'ufficio delle imposte, le distinte che sono servite per la compilazione dell'inventario", induce a ritenere che vale il principio per cui spetta all'imprenditore definire il livello di dettaglio delle informazioni e dei dati da indicare, e in tal senso depone, del resto, la stessa prassi ministeriale, visto che, ad esempio, la R.M , n. 2, ha chiarito che non è necessario menzionare ogni singolo debitore, con l'importo del credito che verso ciascuno vanta l'impresa, ma che, viceversa, i crediti verso i clienti possono essere registrati nell'inventario per il loro ammontare complessivo, fermo restando il diritto degli eventuali accertatori di richiedere l'elenco nominativo dei clienti. Questa, sembra confermare che, come non è necessario riportare il partitario dei clienti (e, specularmente, dei fornitori), allo stesso modo si possa optare 6
7 per un'indicazione sintetica anche degli altri elementi dell'attivo e del passivo aziendale, senza che sia configurabile uno schema standard di notizie, il cui inserimento nell'inventario risulti obbligatorio. Dato atto che la prevalente dottrina propende per un elevato livello di dettaglio dell'inventario, deve notarsi, però, che l'estrema libertà lasciata dalla normativa, va esercitata dagli interessati con specifico riguardo a quella che è la situazione particolare della propria impresa, visto che l'indicazione del massimo dettaglio per ciascuna (classe di) attività e passività, se, a prima vista, parrebbe fornire la massima trasparenza all'operato dell'imprenditore, potrebbe, a ben vedere, essere tacciata di contrasto rispetto al principio di chiarezza e precisione, di cui all'art bis c.c. (Trib. Milano, Sent ; Trib. Torino, Sent ). Inventario sintetico La Cassazione intervenendo con la Sentenza , n. 8273, sul tema del contenuto minimo del libro inventari, ha precisato che le carenze nella redazione dell'inventario sono idonee a legittimare, di per sé, l'accertamento induttivo in capo all'interessato, pur in presenza di un bilancio d'esercizio regolarmente redatto. Con tale presa di posizione, si deve scartare, la possibilità di assolvere alla redazione dell'inventario attraverso la sola stampa del bilancio (e, in particolare, dello Stato patrimoniale) dell'esercizio, che già di per sé riporta le attività e passività aziendali raggruppate in conformità a quanto richiesto dalla normativa (fiscale). Tale modalità, che già di per sé parrebbe contraria al testo della norma, inoltre, renderebbe, nella sostanza, inutile la funzione dell'inventario, che diverrebbe così, un semplice duplicato del libro delle assemblee, ove il bilancio è già riportato, nella sua forma definitiva, in allegato all'adunanza che lo approva. Sintesi Redazione dell Inventario L'art del codice civile, stabilisce che "l'inventario si deve redigere all'inizio dell'esercizio dell'impresa, e successivamente ogni anno, e deve contenere l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all'impresa, nonché delle attività e delle passività dell'imprenditore estranee alla medesima". Il libro degli inventari è necessario anche ai fini fiscali, in quanto previsto dall'art. 15, D.P.R , n. 600, fra le scritture obbligatorie degli imprenditori commerciali. La scadenza per la sua redazione è fissata entro 3 mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, e tenuto conto che, ai sensi dell'art. 2, D.P.R , n. 322, i contribuenti che esercitano attività 7
8 d'impresa sono in linea di principio tenuti alla trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento, se soggetti passivi Irpef, ovvero entro la fine del nono mese dalla chiusura dell'esercizio, se soggetti passivi Ires, ne discende che, per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare, il prossimo Quest'anno occorrerà, poi, prestare attenzione alla nuova misura dell'imposta di bollo - introdotta dall'art. 7-bis, co. 3, D.L , n. 43, conv. con modif. dalla L , n da applicare sull'inventario, a decorrere dal Riproduzione riservata - 8
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