L orientamento. Laboratorio formativo 4
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- Berto Di Lorenzo
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1 L orientamento Laboratorio formativo 4
2 Di cosa parliamo quando parliamo di orientamento Una bussola interna da saper orientare verso ciò che si crede di saper far meglio Attitudini Un percorso educativo Orientamento in entrata e in uscita (superiori) Incontri di supporto ai ragazzi e alle famiglie per aiutarli nelle loro scelte - In entrata: scuola corrispondente alle aspettative (di alunni e genitori, che non sempre collimano) - In uscita: verso l università Presa di consapevolezza, conoscenza delle proprie aspettative, alla ricerca di un luogo in cui le aspettative trovino un riscontro Aiuto nella scelta consapevole del percorso scolastico di II grado Riorientamento (al biennio) per gestire il passaggio da un istituto a un altro Accoglienza e integrazione alunni stranieri Open day: conoscenza diretta della realtà scolastica nuova, sperimentazione, confronto tra pari Attività pratica, esperienza diretta, fare (imparare facendo) Attività di guida, di supporto Scelta Dare informazioni puntuali a genitori e alunni sui diversi indirizzi delle scuole e sul funzionamento dettagliato della scuola, della vita scolastica, ecc. Consigliare una scelta Il consiglio orientativo test psicoattitudinale colloqui psicologici
3 Le fasi storiche L idea di orientamento nasce all inizio del Novecento nelle nazioni industrializzate al fine di ottimizzare tempi e metodi di lavoro e di incrementare i risultati. Il suo fine è orientare qualcuno a fare qualcosa. È la società che orienta l individuo, prima leggendo le sue attitudini, poi i suoi bisogni e interessi, le sue motivazioni. Gradualmente, a partire dagli anni Sessanta, entra in gioco il soggetto, la persona che sceglie e si attiva, progetta la propria vita nella società. approccio diagnosticoattitudinale fase caratteriologicoaffettiva approccio clinicodinamico fase maturativopersonale orientamento come educazione continua (formativo)
4 Alcune definizioni 1/2 L orientamento è un processo associato alla crescita della persona in contesti sociali, formativi e lavorativi. È un diritto del cittadino e comprende una serie di attività finalizzate a mettere in grado il cittadino di ogni età ed in ogni momento della sua vita di: - identificare i suoi interessi, le sue capacità, competenze e attitudini, - identificare opportunità e risorse e metterle in relazione con i vincoli e i condizionamenti, - prendere decisioni in modo responsabile in merito all istruzione, alla formazione, all occupazione e al proprio ruolo nella società, - progettare e realizzare i propri progetti, - gestire percorsi attivi nell ambito dell istruzione, della formazione e del lavoro e in tutte quelle situazioni in cui le capacità e le competenze sono messe in atto. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l arco della vita, MIUR 2009
5 Alcune definizioni 2/2 L orientamento mira a mettere in grado i cittadini di gestire e pianificare il proprio apprendimento e le esperienze di lavoro in coerenza con i propri obiettivi di vita, in collegamento con le proprie competenze e interessi, contribuendo al personale soddisfacimento. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l arco della vita, MIUR 2009 L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate. Risoluzione del Consiglio d Europa del 21 novembre 2008 (ripreso in Linee guida per l orientamento permanente, MIUR 2014)
6 Le linee guida nazionali sull orientamento permanente (MIUR 2014) Alla scuola è riconosciuto un ruolo centrale nei processi di orientamento (da 3 a 19 anni) e ad essa spetta il compito di realizzare, autonomamente e/o in rete con altri soggetti pubblici e privati, attività di orientamento, finalizzate alla costruzione di specifiche competenze orientative.
7 Le competenze orientative di base Corrispondono alle Competenze chiave di cittadinanza (fonte: C.M. 29/2012 Orientamento longlife): 1) Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. 2) Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. 3) Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative. 4) Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. 5) Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. 6) Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. 7) Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. 8) Acquisire ed interpretare l informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l informazione ricevuta valutandone l attendibilità e l utilità, distinguendo fatti e opinioni.
8 Le competenze orientative specifiche I giovani devono oggi affrontare nel loro percorso di crescita compiti impegnativi, che richiedono la traduzione in comportamenti attivi delle conoscenze e competenze acquisite. In particolare, essi devono imparare a: saper analizzare le proprie risorse in termini di interessi e attitudini ma anche di saperi e competenze; saper esaminare con realismo le opportunità e le risorse a disposizione ma anche vincoli e condizionamenti che regolano la società e il mondo del lavoro; mettere in relazione opportunità e vincoli in modo da trarne indicazioni per scegliere; assumere decisioni e perseguire gli obiettivi; progettare il proprio futuro e declinarne lo sviluppo; attuare i progetti delineati e decisi; monitorare e valutare le azioni realizzate e lo sviluppo del progetto in termini di criticità e forza e di aggiustamenti necessari. C.M. 29/2012 Orientamento longlife
9 Le attività di orientamento Secondo le Linee guida nazionali per l orientamento permanente (2014) le competenze orientative si sviluppano attraverso: 1.Orientamento formativo o didattica orientativa/orientante per lo sviluppo delle competenze orientative di base; 2.Attività di accompagnamento e di consulenza orientativa di sostegno alla progettualità individuale, esercitato attraverso competenze di monitoraggio/gestione del percorso individuale.
10 Orientamento formativo o didattica orientativa Si realizza nell insegnamento/apprendimento disciplinare, finalizzato all acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative metacognitive, metaemozionali, ovvero delle competenze di base e propedeutiche life skills e competenze chiave di cittadinanza
11 Attività di accompagnamento e di consulenza orientativa servono a costruire/potenziare le competenze di monitoraggio e di sviluppo e si realizzano in esperienze non curricolari/disciplinari (competenza Senso di iniziativa e di imprenditorialità). Condotte dai docenti, esse aiutano i giovani a utilizzare/valorizzare quanto appreso a scuola per costruire progressivamente la propria esperienza di vita e per operare le scelte necessarie. Si concretizzano in: - Azioni di accoglienza - Bilanci ( fare il punto su se stessi, sugli sbocchi professionali ecc.)
12 Stage, alternanza scuola lavoro Le Linee guida nazionali sull orientamento permanente chiariscono che: - Gli stage sono attività di primo inserimento negli ambienti di lavoro che possono essere considerate anche azioni di orientamento - L alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che consente a tutti gli studenti delle scuole secondarie di realizzare il loro percorso di studio ( ) alternando periodi di scuola e periodi di lavoro; ( ) è una modalità di realizzazione dei percorsi delle scuole secondarie di secondo grado che equivale all altra. Sicuramente l alternanza ha anche una valenza orientativa, oltre che formativa, ma non è un azione di orientamento.
13 Presentazione elaborata da Simone Giusti in collaborazione con i partecipanti al laboratorio formativo n. 4 nell ambito della FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE NEOASSUNTO PER L A.S Attribuzione -Non commerciale -Non opere derivate CC BY-NC-ND
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