Abusivismo in Oftalmologia e responsabilità professionale. S.O.C. 2-3/10/2015
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1 Abusivismo in Oftalmologia e responsabilità professionale. S.O.C. 2-3/10/2015
2 Le principali figure dell insieme visione Oculista Ortottista Optometrista Ottico abusivo
3 oculista Medico specialista in oculistica
4 Atto medico Il problema principale è la definizione di atto medico che se chiaro servirebbe da discrimen della professione di oculista, oltre che da bussola per le cause di responsabilità medica. (diagnostico, curativo,...?)
5 Tribunale Ravenna n. 1402/14 del 23/7/2014 «Qualsiasi diagnosi di tipo oculistico, necessaria a prospettare una cura, eventualmente da eseguirsi anche da parte di soggetto diverso dal medico, non può che essere eseguita da un medico iscritto all albo professionale dei medici e chirurghi»
6 Tribunale Ravenna /2 «Effettuare visite, prescrivere diete, effettuare interventi terapeutici al di fuori e a prescindere dal controllo medico specialistico sono attività tipicamente riservate agli iscritti agli albi professionali delle discipline sanitarie» «La cura della salute e dell integrità individuale sono riservate a persone le cui qualifiche siano state accertate e riconosciute dalle istituzioni deputate a farlo, gli albi professionali»
7 Ortottista (DM 743/1994) E individuata la figura professionale dell ortottista-assistente in oftalmologia, con il seguente profilo: l ortottista-assistente in oftalmologia è l operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e su prescrizione del medico, tratta i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica 2. L ortottista-assistente in oftalmologia è responsabile dell organizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nell ambito delle proprie mansioni. 3. L ortottista-assistente in oftalmologia svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
8 DM 29/3/2001 E inserito nelle professioni sanitarie riabilitative, come fisioterapista, logopedista ecc. (art. 3)
9 Optometrista Non può essere confuso con ottico; Per la verità l'optometria consiste semplicemente nella misurazione della vista (anche attraverso strumenti più o meno sofisticati), e nella scelta, caso per caso, quali, tra le tanti variazioni possibili, siano - se esistenti - le lenti necessarie per la correzione di quel singolo difetto: è un'attività dedicata non agli strumenti ottici, ma direttamente alla misurazione di quella lente naturale costituita dal cristallino dell'occhio. (Cass. n /2001)
10 E professione vietata? Si tratta, soprattutto, di un'attività che non è regolata dalla legge, ed il cui esercizio - allo stato attuale della normativa - deve, proprio per questo, ritenersi libero, lecito anche penalmente, per la semplice ragione che non sussiste nessuna norma positiva che lo vieti, a condizione che non venga invaso l'ambito, strettamente curativo, riservato al medico oculista (Cass. n /2001)
11 Cosa può fare?... debbono ritenersi lecite una mera attività di rilevazione e misurazione strumentale, ancorché effettuata con mezzi sofisticati, come pure una semplice attività di ginnastica oculare. (ibidem)
12 Cons. St. 5294/2004 L'optometrista è un titolo accademico che non abilità all esercizio della professione sanitaria. La misurazione della vista non può essere confusa con l attività dell ottico, più limitata. L attività dell optometrista consiste nella misurazione della vista, nella scelta delle lenti per la correzione del singolo difetto, purché non sia attività medica e non ci siano manovre che possano provocare danni. Sono consentite attività di ginnastica oculare (sic), misurazione della vista, approntare e vendere lenti per miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia e afachia. L' optometrista non può fare diagnosi, curare, rilasciare ricette, compiere interventi sull' occhio e trattare vere e proprie malattie oculari e non semplici disfunzioni visive.
13 Ottico RD 1334/1928, art 1 : è un arte ausiliaria della professione sanitaria,
14 Art. 12, idem Gli ottici possono confezionare, apprestare e vendere direttamente al pubblico occhiali e lenti, soltanto su prescrizione del medico, a meno che si tratti di occhiali protettivi o correttivi dei difetti semplici di miopia e presbiopia, esclusi l'ipermetropia, l'astigmatismo e l'afachia. È in ogni caso consentito ai suddetti esercenti di fornire direttamente al pubblico e riparare, anche senza prescrizione medica, lenti ed occhiali, quando la persona che ne dà la commissione presenti loro le lenti o le parti delle medesime di cui chiede il ricambio o la riparazione. È del pari consentito ai suddetti esercenti di ripetere la vendita al Pubblico di lenti od occhiali in base a precedenti prescrizioni mediche che siano conservate dall'esercente stesso, oppure esibite dall'acquirente.
15 Chi è l ottico? Cass.27853/2001 L ottico è un tecnico, riconosciuto come tale a seguito del conseguimento di un apposito diploma di scuola media superiore, e dotato di una preparazione specifica in fisica ottica e nelle sue applicazioni, costituite, in particolare, dai vari apparecchi ottici (strumenti formati da una lente, o da una combinazione di lenti, realizzate in vetro, o in altro materiale trasparente). L'ambito della sua competenza specifica, e perciò dell'attività riservatagli dal legislatore, è costituito soprattutto da quelli più semplici tra essi, come lenti di ingrandimento ed occhiali, in ogni caso da strumenti, più o meno sofisticati, e non dall'occhio umano, e nemmeno da quella lente naturale che è costituita dal cristallino dell'occhio
16 Cosa può fare l ottico? riparare o sostituire, lenti e occhiali anche senza prescrizione medica, oppure a ripetere la vendita al pubblico di lenti o occhiali in base a precedenti prescrizioni mediche gli ottici possono realizzare o vendere, anche senza prescrizione medica, lenti ed occhiali correttivi per difetti semplici quale la miopia e la presbiobia si ricava a contrario, invece, che è necessaria la ricetta medica perché gli ottici possano realizzare o vendere al pubblico lenti o occhiali per altre disfunzioni,
17 E un abusivo? Non esercita abusivamente la professione di medico allorquando esegue la correzione del difetto visivo dell occhio mediante prismi, non implicando ciò diagnosi clinico-medica. Quindi: la correzione prismatica non è esercizio abusivo della professione, né la prescrizione di lenti a contatto dopo una semplice misurazione della potenza visiva. (Cass. n.35101/2003)
18 Cosa non può fare l ottico Esercitare la professione medica, compiere atti medici, diagnosticare, curare, prescrivere, riabilitare e certamente non gestire un ambulatorio oculistico.
19 abusivo E più semplice difendere la professione di oculista, perché con confini più marcati. Assai più labile i confini dell ortottista, anche perché la giurisprudenza lo ignora (v. problema albo). In giurisprudenza ottico ed optometrista sono spesso equiparati ai fini pratici, anche perché non vi è contenzioso tra le due figure.
20 La punizione dell abusivismo In sede penale In sede civile (ci occuperemo di questa)
21 Chi agisce Il legittimato all azione civile risarcitoria è il professionista che assume di essere leso e anche l ASMOOI ( cfr. precedente ANDI Tribunale e Corte di Appello di Torino)
22 Onere probatorio L onere di provare l abusivismo grava sull attore, così come la prova del danno, che può però essere data anche per presunzioni.
23 Art. 4 codice deontologico... Il medico deve operare al fine di salvaguardare l autonomia professionale e segnalare all Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale.
24 Art.66 codice deontologico Rapporto con altre professioni sanitarie. Il medico deve garantire la più ampia collaborazione e favorire la comunicazione tra tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale, nel rispetto delle peculiari competenza professionali NB: non si menziona lo svolgimento di diverse attività nei medesimi locali.
25 Art. 67 cod. deontologico Esercizio abusivo della professione e prestanomismo - E' vietato al medico collaborare a qualsiasi titolo o di favorire, anche fungendo da prestanome, chi eserciti abusivamente la professione. Il medico che nell'esercizio professionale venga a conoscenza di prestazioni mediche o odontoiatriche effettuate da non abilitati alla professione o di casi di favoreggiamento dell abusivismo, è obbligato a farne denuncia all Ordine territorialmente competente.
26 Art c.c. Responsabilità padroni e committenti. I padroni e committenti sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell esercizio delle incombenze a cui sono adibiti Ciò significa che il titolare di un ambulatorio oculistico risponde, in via generale, dell operato dei suoi dipendenti.
27 L. n. 190/2014 COMMA 566. Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilita' individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
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