COMUNE DI ARENZANO REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI
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- Niccolina Longhi
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1 COMUNE DI ARENZANO REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI APPROVATO CON DELIBERA DI C. C. N. 1 DEL
2 INDICE Titolo I - Principi generali Articolo 1 - Finalità Articolo 2 - Il sistema dei controlli interni Titolo II Controllo di regolarità amministrativa e contabile Articolo 3 Finalità del controllo preventivo e successivo Articolo 4 Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile: modalità organizzative Articolo 5 Controllo successivo di regolarità amministrativa: modalità organizzative Articolo 6 - La struttura responsabile Articolo 7 - Esiti e referenti del controllo Titolo III - Controllo di Gestione Articolo 8 - Finalità e modalità organizzative Articolo 9 - La struttura responsabile Articolo 10 Esiti e referenti del controllo Titolo IV Controllo sugli equilibri finanziari Articolo 11 controllo sugli equilibri finanziari Titolo V - Norme finali Articolo 12 - Comunicazioni, entrata in vigore, abrogazione e pubblicità
3 TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Finalità 1. Il presente Regolamento è adottato in attuazione delle disposizioni previste dal D.L. 174/2012 convertito con L. 213/ Esso disciplina principi e criteri generali del sistema dei controlli interni del comune di Arenzano al fine di garantire la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa e una sana gestione finanziaria. 3. Fa parte della disciplina generale dei controlli anche il sistema integrato di pianificazione e controllo per la gestione del ciclo della performance, di cui al Decreto L n. 150 del normato dal Regolamento sull organizzazione degli uffici e dei servizi e sull accesso all impiego. Articolo 2 - Sistema dei controlli interni 1. Il sistema dei controlli si articola nel seguente modo: a. controllo di 1 livello consistente nel controllo di regolarità amministrativa e contabile, nel controllo di gestione e nel controllo sugli equilibri finanziari; b. controllo di 2 livello consistente nel controllo di regolarità amministrativa in fase successiva attraverso controlli a campione per valutare l'efficacia e l'adeguatezza del sistema di controllo sull attività amministrativa; 2. Il sistema dei controlli è attuato nel rispetto del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione e si collega agli strumenti di programmazione, gestione, controllo e rendicontazione che fanno riferimento al sistema di bilancio, come previsto dalla L. 150/2009; 3. Partecipano all'organizzazione del sistema dei controlli interni il Segretario Generale, il Responsabile del Servizio Finanziario, i Responsabili di Area. TITOLO II - CONTROLLO DI REGOLARITÀ' AMMINISTRATIVA E CONTABILE Articolo 3 - Controllo preventivo e successivo Finalità 1. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è volto a garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa; 2. Il controllo di regolarità amministrativa è sia preventivo che successivo. Articolo 4 - Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile: modalità organizzative 1. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile, nella fase preventiva della formazione dell'atto, è assicurato: - dai responsabili delle Aree/Servizi interessati ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa; - dal responsabile del servizio finanziario ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di
4 regolarità contabile e del visto attestante la copertura finanziaria. 2. Sono soggetti al controllo le proposte di deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio che non siano mero atto di indirizzo; 3. Il controllo sulle determinazioni è effettuato attraverso espressa attestazione di regolarità tecnica, rilasciata dal responsabile competente per materia che sottoscrive l atto; 4. I responsabili rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi; 5. Se la Giunta o il Consiglio non intendono conformarsi ai suddetti pareri devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione. Articolo 5 - Controllo successivo di regolarità amministrativa: modalità organizzative 1. Sono soggetti al controllo di regolarità amministrativa, nella fase successiva: a) le determinazioni dei responsabili di Area (impegni di spesa, determinazioni a contrarre accertamenti di entrata); b) i contratti; c) altre tipologie di atti amministrativi 2. Il controllo successivo di regolarità amministrativa viene svolto su un campione rappresentativo non inferiore al 15% per ogni Area di ciascuna tipologia totale di atti di cui al precedenti punti a) e b), selezionato secondo tecniche preferibilmente informatiche ed in ogni caso idonee ad assicurare la rappresentatività e rispondenti ai principi di casualità, perequazione, trasparenza e non discriminazione, e non inferiore a 10% per gli altri provvedimenti individuati di volta in volta dal Segretario generale secondo un sistema di rotazione rispondente anch esso ai principi di casualità, trasparenza e non discriminazione. 3. Per il controllo vengono utilizzate apposite griglie di valutazione, predisposte in formato standard, sulla base degli indicatori, individuati in via semplificativa e non esaustiva nei seguenti: a) rispetto delle disposizioni di legge e dei regolamenti, b) regolarità delle procedure, c) rispetto dei tempi, d) correttezza formale nella redazione dell atto, e) adozione di procedure omogenee e standardizzate per l adozione di atti di identica tipologia f) rispetto della normativa sulla privacy nel testo dei provvedimenti e nelle procedure adottate; Articolo 6 - La struttura responsabile 1 Il controllo successivo di regolarità amministrativa è svolto dal Segretario Generale, che si avvale a livello operativo del personale della segreteria generale. Articolo 7 - Esiti e referenti del controllo 1. Le risultanze dei controlli sono trasmesse, con cadenza trimestrale e a cura del Segretario Generale, ai responsabili delle Aree/Servizi, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché al Revisori dei Conti, al Nucleo Indipendente di Valutazione, in quanto documenti utili per la valutazione del personale, ed al Consiglio Comunale. 2. In concomitanza con il report riferito al quarto trimestre dell'anno, il Segretario Generale redige una relazione conclusiva dell'attività di controllo successivo svolta nell'anno di riferimento, nella quale vengono riportati i dati statistici relativi all'andamento dell'esito del controllo nel periodo considerato, gli interventi e le misure correttive adottate e le eventuali indicazioni per la
5 redazione degli atti amministrativi al fine di consentire la omogeneizzazione delle procedure e degli atti amministrativi dell'ente. 3. Ove dal controllo emergano difformità a leggi e/o regolamenti, il Segretario ne dà tempestiva informazione ai Responsabili interessati al fine di attivare l istituto dell autotutela. Qualora il Responsabile di Area/Servizi non intenda riesaminare l'atto, comunicherà per iscritto le ragioni che lo inducono a non riformare il provvedimento. Del mancato riesame viene data informazione al Nucleo di Valutazione ed al Sindaco. TITOLO III - CONTROLLO DI GESTIONE Articolo 8 - Finalità e modalità organizzative 1. Il controllo di gestione ha lo scopo di verificare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra obiettivi, azioni realizzate, risorse impiegate, e risultati. 2. Il controllo di gestione monitora i costi dei processi e dei servizi ai cittadini, anche al fine di creare un confronto con gli altri comuni di analoghe caratteristiche. a) Il controllo di gestione si articola nelle seguenti fasi: b) predisposizione del Piano operativo di gestione - Piano delle performance. Esso è il frutto di una mappatura dei processi legati alle funzioni e ai servizi del comune - in accordo con le missioni individuate nel nuovo schema di bilancio (D. Lgs. 18/2011); c) verifica del livello di raggiungimento dei processi/obiettivi nel corso d'esercizio, mediante l'utilizzo di un sistema di indicatori di efficienza e di efficacia e, qualora i dati lo consentano, indicatori di efficacia qualitativa; d) elaborazione di relazione annuale (referto) riferita alla gestione in cui si rende conto dell'attività svolta. Articolo 9 - Struttura responsabile 1. L esercizio del controllo di gestione compete, in riferimento alle attività organizzative e gestionali di propria competenza ed ai propri obiettivi, ad ogni responsabile di Area, con il supporto del Servizio finanziario che provvederà a redigere il referto con la collaborazione del Segretario generale. Articolo 10 - Esiti e referenti del controllo 1. Il Segretario generale trasmette il referto al Sindaco, alla Giunta, ai Responsabili di Area, alla Corte dei conti e al Nucleo Indipendente di valutazione. 2. I Responsabili di Area, in quanto responsabili della realizzazione dei processi e dei progetti definiti nel Piano operativo di gestione Piano delle performance, utilizzano gli strumenti del controllo di gestione per valutare il grado di realizzazione delle loro attività e per intervenire nel processo gestionale. 3. Le risultanze del controllo di gestione sono utilizzate dal Nucleo di valutazione e dai Responsabili anche per la valutazione del risultato individuale dei dipendenti.
6 TITOLO IV CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI Articolo 11- Controllo sugli equilibri finanziari 1. Il controllo sugli equilibri finanziari è svolto sotto la direzione e coordinamento del responsabile del servizio finanziario e la vigilanza dell Organo di Revisione secondo le modalità contenute nel Regolamento di contabilità e delle disposizioni dell ordinamento finanziario e contabile degli enti locali e delle norme che regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. TITOLO V - NORME FINALI Articolo 12 - Comunicazioni, entrata in vigore, abrogazioni e pubblicità 1. Ai sensi dell'articolo 3 comma 2 del D. L. 174/2012, convertito dalla L. 213/2012, copia del presente regolamento sarà inviata, a cura del Segretario Generale, alla Prefettura ed alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti. 2. Il presente regolamento entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione della deliberazione che lo approva. 3. Con l'entrata in vigore del regolamento restano salve tutte le altre norme regolamentari compatibili con lo stesso. 4. Ai fini dell accessibilità totale di cui all art. 11 del d.lgs. 150/2009 il presente Regolamento verrà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Arenzano.
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