Il progetto Workcare Synergies: risultati dell'attività di disseminazione in Italia. Rossana Trifiletti Elena Elia
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- Aldo Calabrese
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1 Il progetto Workcare Synergies: risultati dell'attività di disseminazione in Italia Rossana Trifiletti Elena Elia
2 Workcare Synergies - Azione di supporto finanziata dalla Comunità Europea - Obiettivo: Disseminare e discutere di conciliazione nei contesti locali sulla base dei risultati di ricerche precedentemente condotte nell'ambito dei progetti finanziati dal Framework Programme europeo - Tema: Conciliazione tra lavoro e lavoro di cura - Dove: Austria, Regno Unito, Danimarca, Ungheria, Polonia, Italia e Portogallo => Restituire feedback alla Comunità Europea
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5 Il team in Italia Coordinamento di progetto: Prof.ssa Rossana Trifiletti Staff di progetto: Elena Elia, Luca Salmieri
6 Gli obiettivi del progetto Il team italiano ha lavorato nel proprio paese, dove il dibattito sulla conciliazione non è ancora di fatto parte del discorso pubblico e politico. Obiettivo del lavoro è stato quello di avere una ricaduta su alcuni dei protagonisti della società civile (anziché solo politici) tra cui studenti, insegnanti, rappresentanti del mondo non profit e for profit.
7 I temi del progetto Il team italiano ha tradotto (raccolto, riassunto e reso più accessibili) i risultati di precedenti progetti di ricerca condotti nell'ambito dei Framework Programmes europei ed ha portato la discussione su contenuti in differenti contesti locali. Il team italiano ha lavorato prevalentemente nelle città di Padova, Firenze, Roma e Napoli.
8 Cosa abbiamo fatto 1. Il film E' stata realizzata una breve docu-fiction basata su estratti dal database delle interviste qualitative realizzate a coppie nell'ambito dei progetto Workcare e Soccare Obiettivo è stato quello di individuare modalità nuove per raccontare in maniera diversa le tipiche situazioni di conciliazione e le strategie che le famiglie, in Italia come anche in altri paesi europei, adottano su base quotidiana per fare fronte alle difficoltà di conciliazione tra lavoro e lavoro di cura, rendendo evidente ciò che normalmente viene dato per scontato.
9 2. Gli incontri nelle scuole secondarie superiori Il film (di circa 35 minuti) è stato utilizzato come stimolo per la discussione che si è realizzata in alcune scuole secondarie superiori del territorio italiano (Padova, Prato, Firenze, Roma e Napoli). Le reazioni degli studenti e delle studentesse, nonché dei loro insegnanti, sono state raccolte attraverso la realizzazione di focus group e sono andate a costituire un'ulteriore base di dati sulle idee rispetto al tema della conciliazione.
10 3. Il convegno con i rappresentanti del Terzo Settore Nel giugno 2011 si è realizzato a Firenze un convegno pubblico con i rappresentanti del Terzo Settore Italiano. Obiettivo dell'iniziativa era discutere anche con loro di conciliazione dal momento che loro si trovano nella posizione di essere, allo stesso tempo: - organizzazioni dove uomini e donne, madri e padri, hanno a che fare su base quotidiana con le sfide poste dalla conciliazione; - organizzazioni che offrono servizi di welfare (basti pensare ai servizi di cura diretti a minori e anziani), a madri e padri e che possono fattivamente aiutarli nella gestione delle sfide poste dalla conciliazione;
11 4. Gli incontri nelle aziende Lavoratori provenienti da due piccoli contesti aziendali delle province di Roma e di Napoli sono stati incontrati e con loro sono stati realizzati focus group del tutto simili a quelli realizzati già nelle scuole (visione del film + discussione). Anche in questo caso l'obiettivo è stato quello di sollecitare e raccogliere le esperienze personali e collettive legate al tema della difficoltà di conciliazone tra lavoro e vita privata con particolare riferimento al tema dei contesti aziendali.
12 5. L'incontro pubblico con i rappresentanti della politica Sempre a Firenze, a novembre, si è poi realizzato un altro incontro pubblico specificamente indirizzato ai policy-makers che si occupano di welfare, politiche della famiglia e del lavoro, cittadinanza, promozione e sviluppo del terzo settore, pari opportunità, immigrazione e coesione sociale, politiche per l'infanzia e per la non autosufficienza, sia di livello locale che nazionale, esperti di conciliazione e Consigliere di Parità All'evento hanno partecipato politiche provenienti da: - Parlamento europeo - Parlamento italiano (Camera e Senato) - Amministrazioni regionali - Amministrazioni locali
13 I principali obiettivi del convegno: 1. Consegnare ai policy makers i risultati del progetto e le raccomandazioni raccolte da studenti, insegnanti, lavoratori e rappresentanti del Terzo Settore, nonché lavoratori delle aziende. 2. Consegnare loro gli elementi sulla base dei quali costruire nuove politiche d'intervento
14 Le raccomandazioni 1. Il lavoro sulla cultura della conciliazione paga, quando effettuato sui giovani, ma dovrebbe diventare sistematico (ed è utile solo quando gli insegnanti continuano a lavorare sul tema oltre gli eventi) 2. Sia nelle scuole che nelle aziende è necessario incorniciare il tema della conciliazione in termini di diritti di cittadinanza 3. La crisi attuale non dovrebbe essere l'occasione per considerare questo tema ancora più secondario, ma anzi per una profonda revisione delle politiche ad esso legate 4. Le politiche pubbliche di supporto alla conciliazione dovrebbero essere maggiormente attente a valorizzare quel patrimonio di solidarietà spontanea che è presente tra i lavoratori e che potrebbe essere potenziato
15 Commenti finali Le attività condotte hanno prodotto alcune considerazioni che pensiamo dovrebbero essere tenute presenti nell'elaborazione di progetti ed attività future sugli stessi temi: 1. Portare la discussione sulla conciliazione tra i giovani è positivo ed utile: si tratta infatti di un tema che considerano importante per la loro vita e per quella delle loro famiglie, anche se non è un tema molto presente nel discorso pubblico. 2. La società italiana ha un grande capitale di creatività, adattamento ed iniziativa che consente di sperimentare e implementare soluzioni creative rispetto alle difficoltà che le famiglie si trovano ad affrontare in termini di conciliazione. Ancora troppo di rado, però, queste soluzioni sono adeguatamente conosciute, supportate e criticamente valutate per diventare eventualmente anche buone prassi da esportare in altri contesti.
16 3. I contesti di lavoro, specialmente quelli più piccoli che abbiamo coinvolto nelle attività del progetto, hanno al loro interno un notevole livello di collaborazione che si mette in atto tra colleghi e con i superiori, al fine di risolvere le problematiche che si presentano su base quotidiana riguardo alla conciliazione. Sia i lavoratori che i dirigenti/proprietari sanno molto bene quanto sia importante trovare un equilibrio tra il benessere delle persone e le necessità operative dell'azienda. Troppo di rado però lo Stato mette loro a disposizione risorse che permettano di gestire adeguatamente tutto questo, lasciando quindi le soluzioni dei problemi all'abilità e alla creatività dei singoli e delle aziende.
17 4. Il Terzo Settore italiano può veramente rappresentare una risorsa per costruire un sistema più coeso ed integrato tra famiglie e singoli da una parte, servizi pubblici dall'altra e contesti lavorativi sui temi della conciliazione. Sperimentano infatti continuamente nuove modalità di conciliazione tra lavoro e vita privata all'interno delle loro organizzazioni e danno un grande aiuto ad altri attraverso i servizi che eragano. Sono anche molto attivi nella promozione di una nuova cultura della conciliazione tra le diverse sfere della vita.
18 5. E' assolutamente fondamentale portare avanti un'azione di stimolo alla politica ed ai politici, come anche ai decisori in generale, a tutti i livelli perché continuino a cimentarsi con il tema della conciliazione confrontandosi direttamente con le persone che hanno a che fare con queste problematiche quotidianamente e con i giovani ragazzi e le giovani ragazze che si troveranno ad affrontarle nel prossimo futuro. Questo può infatti rappresentare un modalità rilevante per stimolare la discussione e l'elaborazione di soluzioni innovative, specificamente costruite a partire dalle necessità delle persone e possibilmente da loro direttamente verificate nella loro possibilità di successo. Tutto questo potrebbe infatti portare alla costruzione di un nuovo patto tra politica e società su questi temi.
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