Sono qui, su questa terra italiana. Ho quattordici anni e sono solo.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sono qui, su questa terra italiana. Ho quattordici anni e sono solo."

Transcript

1 Questa è una delle storie, in anteprima, di un progetto che sto curando assieme ad Alberto Ramundo. Si tratta di un libro intitolato Vite Sconfinate, che raccoglierà le drammatiche testimonianze di migranti minori, assieme a poesie e immagini fotografiche. Prologo Sono qui, su questa terra italiana. Ho quattordici anni e sono solo. In Egitto vivevo con la mia famiglia: mio padre, mia madre, tre fratelli e una sorella. Alla mattina mi alzavo alle quattro per andare a pulire la mucca e dargli da mangiare, poi tornavo a casa per prepararmi ad andare a scuola. Finita la scuola, tornavo a casa, mangiavo, poi aiutavo di nuovo mio padre nelle faccende domestiche e in tante altre cose da fare. Infine, alla sera, quando erano terminati tutti i lavori da sbrigare, dovevo studiare. Se non lavoravo come diceva mio padre erano botte. Se non studiavo, ancora botte. Se lui era nervoso, giù botte. Se parlavo troppo, sempre botte ed era cosi tutti i santi giorni. Le botte arrivavano con le mani, col bastone, la frusta, così tanto da rompermi un dito, poi un braccio, a bastonate. Tante bastonate. Vivere nella violenza ti porta ad essere violento. Ti porta a pensare che si può dialogare solo con le botte, i pugni, i calci e tutto quello che può servire. Così per difendere mia sorella da mio padre, mi rivoltavo contro di lui e poi fuggivo da casa per un giorno, due giorni, tre giorni, infine ritornavo. Pure un mio fratello mi infastidiva, così una volta gli ho fatto uno sfregio sul collo con un coltello. Lui si è salvato, ma l hanno portato in ospedale e io sono di nuovo fuggito. La mia vita era fatta di fughe continue e di botte. Arrivato a quattordici anni non ce la facevo più e decisi di partire. Era inverno e quella che sto raccontando è la storia di nove giorni di viaggio su una barca, per arrivare in un posto dove speravo che la mia vita sarebbe cambiata. 1

2 La partenza Dopo una settimana di discussioni, sono riuscito a convincere mio padre a lasciarmi andar via da casa per migrare in un altro paese, in un altra nazione. Quella mattina, quando mi sono svegliato, mio padre mi ha accompagnato dalla persona che organizzava il viaggio, ma in quell ufficio situato in un posto nascosto è entrato solo mio padre. Quando lui è uscito ci siamo avviati verso casa, senza dire niente, nemmeno una parola. Una volta a casa ho detto tutto a mia madre. Lei, fino a quel momento non sapeva nulla, così le ho detto che me ne sarei andato il giorno stesso. La mamma si è messa a piangere, non voleva che andassi, Non andare, non andare continuava a ripetermi e per me è stata dura. Lei mi abbracciava tanto, mi teneva stretto a sé e sentivo il suo cuore battere forte. Sentivo la sua ansia, ma continuavo lo stesso a dirle che volevo partire. All inizio, mentre le parlavo, anch io piangevo, ma poi ho smesso, continuando a dirle che dovevo andare. 2

3 Sono uscito di casa nel primo pomeriggio e ho incontrato mia nonna. Anche lei mi ha abbracciato e non voleva che andassi. Continuava a dirmelo, ma io ero deciso. Così ho lasciato le braccia di mia nonna e ho cominciato a camminare, andandomene con quello che avevo addosso: pantaloncini corti, canottiera e scarpe da tennis. Non avevo una borsa, non avevo da mangiare, non avevo nulla, nemmeno il cellulare. Avevo solo dei soldi: 500 ghinee e cinquanta euro, che mi sarebbero serviti per stare tre giorni ad Alessandria, prima di poter partire con la barca. Sono arrivato sull autostrada, per aspettare la persona che mi sarebbe venuta a prendere. Pensavo a mia madre, ai miei fratelli, ma pensavo anche a mio padre, alle sue botte e alla continua violenza. È questo ultimo pensiero che mi dava la determinazione di portare avanti la mia decisione. Mentre pensavo tutto questo, finalmente è giunto quell uomo che mi ha fatto salire in macchina e siamo partiti per Alessandria. Erano le 15:30, siamo arrivati a destinazione alle 20:00. Lì c erano altre persone dell organizzazione che mi hanno preso e mi hanno nascosto in una casa assieme ad altri ragazzi, dove sono rimasto per tre giorni. Con i soldi che avevo, riuscivo a mangiare e bere. Davo i soldi alla persona che mi comprava da mangiare, perché io non potevo uscire. Ogni giorno venivano e dicevano che alla sera saremmo partiti, invece questo è successo solo dopo il terzo giorno, quando già pensavo che non l avremmo più fatto. Mi hanno fatto scendere, insieme agli altri, dall ultimo piano e di corsa, perché avevano paura della polizia e per farci correre ci urlavano parolacce e ci picchiavano. Poi, appena fuori dalla casa, siamo saliti su un autobus. Dentro l autobus eravamo in 250 ragazzi. Abbiamo girovagato nella città per due ore, ammassati e senza la possibilità di muoverci, visto che eravamo schiacciati l uno contro l altro. Era terribile, ma io resistevo. 3

4 Il viaggio Siamo arrivati alla cittadina di Rashid alle due del mattino. Siamo scesi dall autobus e, insieme ad altre quattordici persone, sono salito su una barca piccola. Su questa ci siamo messi a girare in mare, però c era la polizia che controllava e chi conduceva la barca aveva paura di essere scoperto. Dopo un po ci siamo nascosti vicino a una barca più grande, ma appena possibile siamo tornati a riva. Così ci hanno fatto scendere di nuovo a Rashid, ma a quel punto altre persone, che erano nascoste in una casa, sono uscite e ci siamo acquattati tutti assieme sulla spiaggia, finché non è arrivato un camion. Non so quanti eravamo dentro quel camion, ma ci siamo messi accovacciati con la testa tra le gambe per poterci entrare quanti più possibile. Eravamo uno sopra all altro e formavamo tre piani di essere umani. Tre piani di pezzi di carne. Tre piani di stracci da trasportare. Dopo hanno coperto il cassone con un telo e non si riusciva più a respirare, perché c era anche puzza di sterco di mucca. Il camion normalmente trasportava animali e la puzza era 4

5 terribile, ho pensato che sarei morto, che sarei soffocato sotto quel telo. Abbiamo viaggiato fino alle sei del mattino, poi siamo scesi di nuovo e siamo risaliti su un altro autobus. Quindi, dopo un tragitto di dieci minuti, siamo finalmente arrivati alla barca. Mentre scendevo dal bus mi davano schiaffi, perché dovevo sbrigarmi. Tutti dovevamo sbrigarci a salire, perché avevano saputo che li vicino c era stato un incidente e c era in giro la polizia. In mare Dovevamo correre in discesa su degli scogli, era pazzesco perché erano alti almeno sette o otto metri e si frapponevano tra noi e il mare. Io ero ancora sopra e guardavo gli altri correre. Ho visto un ragazzo scivolare e sbattere con la testa tra due scogli. Nessuno l ha aiutato a rialzarsi, penso che sia rimasto li a morire, prima ancora di arrivare alla barca. Ognuno pensava a se stesso. Ognuno pensava solo ad arrivare alla barca. Il mare era mosso, con onde molto alte. Le tre barche che ci avrebbero dovuto portare via continuavano a sbattere sugli scogli, per poi allontanarsi. Così noi dovevamo scendere di corsa e saltare al volo sulle barche: o ci si riusciva o si cadeva in mare e se si cadeva nessuno veniva aiutato, quindi si moriva. Quando stavo per cominciare a correre, infatti, ho visto un ragazzo scivolare e finire in mare, per scomparire inghiottito dalle onde. 5

6 Quando toccava a me ho cominciato a correre. Anch io sono scivolato, ma la mia fortuna è stata che in quel momento la barca stava sbattendo sugli scogli e ci sono finito dentro. Poi altri mi sono caduti addosso, salvandosi anche loro, solo perché in quel momento la barca era vicina agli scogli. Ero cosi concentrato a non morire che non sentivo nemmeno la paura, pensavo solo a non morire. Solo a non morire. La barca ha girato la prua verso il mare aperto, abbiamo navigato per un ora, poi siamo saliti su un altra barca. Questa barca era più grande e noi per salire dovevamo arrampicarci su una corda. Quando siamo arrivati nella barca grande ci hanno messo sotto la stiva, dove di solito mettevano il pesce. Finalmente siamo partiti. Lì sotto però non si riusciva proprio a respirare per la puzza del pesce e per la chiusura totale del locale. Era una situazione pazzesca, allucinante, è stata la seconda volta che ho pensato che non c è l avrei fatta, ma andavo avanti. Quello che succedeva sembrava così irreale, poi ho capito come funzionava: per salire in coperta si doveva pagare qualsiasi cifra, quello che avevi bisognava darlo tutto a loro, in questo caso ti permettevano di 6

7 salire, altrimenti si restava lì sotto. Eravamo circa 250 ragazzi rinchiusi lì ed io ero entrato per primo, così sono andato in fondo alla stiva. Eravamo ammassati l uno contro l altro, non riuscivo a fare un passo verso l uscita, perciò ho dovuto aspettare che gli altri pagassero per poter uscire. Quando sotto si era sfollato, sono andato per pagare e uscire. Per farlo si metteva la mano con i soldi fuori dalla botola, loro prendevano il denaro e ti facevano salire. A me hanno preso cinquanta ghinee, ma non mi hanno fatto salire. Mentre ritornavo verso il fondo della stiva, sono svenuto e cadendo ho battuto per terra, andando a finire sopra un chiodo che mi si è infilzato nella testa. Quando mi sono risvegliato, ho preso gli ultimi soldi che avevo, 350 ghinee e ho rifatto lo stesso gesto e lo stesso tragitto e cosi mi hanno fatto salire, ma forse solo perché ero l ultimo rimasto. Quando sono salito sentendo l aria fresca, mi sono addormentato. In questa barca non avevano né da mangiare né da bere. Eravamo partiti da sei ore e, verso le 15.00, siamo saliti su un altra barca. Anche in questo caso per trasbordare bisognava saltare. Le barche con il mare mosso sbattevano l una contro l altra, poi si allontanavano e noi dovevamo saltare mentre erano vicine. Sono saltati tutti, tranne un ragazzo di colore che aveva paura. L hanno preso, era davanti a me, gli hanno tagliato la testa e hanno buttato il suo corpo e la testa in mare. Era come guardare un film, non riuscivo a capire se ero io che stavo vivendo questa storia oppure se era un incubo. 7

8 Dentro l ultima barca dove siamo saliti c erano altre persone che aspettavano da tre giorni il nostro arrivo. Da qui è partito il mio viaggio per la destinazione finale, verso l Italia. Nella nuova barca ci hanno dato da mangiare un pezzo di pane duro con la muffa verde e con un po di formaggio. Alla sera del secondo giorno siamo arrivati in Libia, ma non ci siamo fermati. La barca si muoveva tantissimo perché il mare era molto mosso. Lo scafo andava giù e poi di nuovo su. Io ero ancora con i pantaloncini e la canottiera e la sera faceva molto freddo. C erano dei ragazzi che per tenere calde le mani abbracciavano il tubo da dove usciva il fumo puzzolente del motore, lo stringevano per scaldarsi, ma quando si staccavano la pelle rimaneva attaccata al tubo e sulle loro mani si vedeva la carne sotto la pelle. Mentre giravo sulla barca per cercare acqua, passando vicino a quel maledetto tubo, sono scivolato. Istintivamente mi sono appoggiato e anch io mi sono bruciato la mano. Dopo un po che cercavo acqua l hanno portata loro, ce l hanno data in un bicchiere che non era 8

9 riempito nemmeno per metà. L acqua era sporca di dentifricio e capelli. Era acqua di mare, ma noi l abbiamo dovuta bere comunque, perché c era solo quella. Da mangiare non c era niente. Per quattro giorni sono stato nella parte alta della barca e non ho mai mangiato. Ogni tanto bevevo un po di acqua, poi mi hanno di nuovo portato sotto la stiva. Lì sotto, insieme ad altri ragazzi, avevo trovato un buco da dove si vedeva il mare, così mettevo lì il bicchiere e bevevo l acqua del mare. Bevevo l acqua e vomitavo e cosi anche gli altri, ma almeno avevamo la sensazione di avere bevuto, anche se poi la vomitavamo. Là sotto non avevamo un posto dove fare la pipì, cosi si faceva nell unico spazio dove potevamo, cioè dove non c era nessuno seduto, ma li c era anche il nostro poco cibo: delle melanzane crude. Delle volte capitava che qualcuno facesse la pipi sopra le melanzane che dopo avremmo mangiato. Le ho mangiate, crude, schifose, ma le ho mangiate. C erano solo quelle se non volevo morire di fame. Potevo mangiare solo le melanzane. Gli ultimi due giorni sono salito di nuovo in coperta. Il tempo non passava mai e ogni giorno ti 9

10 dicevano arriviamo domani, arriviamo tra due ore, arriviamo oggi, ma non arrivavamo mai. Nella notte, quando stavo sopra la barca, ho visto un elicottero. Poi la mattina successiva è arrivata una nave italiana. Un ragazzo della Siria che parlava inglese ha denunciato alla polizia italiana i trafficanti che comandavano la barca con cui eravamo arrivati. Sono stati presi e portati in un posto diverso da dove eravamo noi, ma sempre nella stessa nave che ora ci ospitava. La nave italiana Ci hanno dato da mangiare, da bere e ho saputo che giorno era perché avevo perso completamente la cognizione del tempo. Abbiamo mangiato a pranzo, a cena e ci hanno dato una coperta. Poi ci siamo addormentati, fino alla mattina dopo. Quando ci siamo svegliati era molto presto e dopo un po siamo arrivati in Italia, in Sicilia. Ci hanno fatto sbarcare e ci hanno dato di nuovo da mangiare. Dei ragazzi maggiorenni, quando siamo arrivati in Sicilia, hanno bevuto shampoo e dentifricio, perché altrimenti, non essendo minorenni, li avrebbero rispediti subito in Egitto. Invece li hanno dovuti portare all ospedale per aiutarli, ma non li ho più visti. Quindi abbiamo preso l autobus e siamo andati in un hotel, a Castellana Sicula. Sono stato sei mesi in Sicilia, poi mi hanno trasferito in un altra comunità, sempre in Sicilia. Da lì però sono scappato e sono arrivato a Palermo, dove ho preso un autobus per Roma. 10

11 Roma Sono arrivato dopo dodici ore di viaggio e sono sceso alla stazione Termini, ma non capivo nulla, non parlavo ancora italiano e non sapevo dove andare. Quando incontravo dei poliziotti dicevo solo le due parole che conoscevo mangiare, dormire. Loro scendevano dalla macchina, mi controllavano, poi mi lasciavano andare, senza aiutarmi. Tutto il giorno giravo sempre a piedi, cercando un modo per entrare in una comunità e tutte le volte che la polizia mi fermava, poi mi lasciava andare e io restavo sempre solo. Qualsiasi cosa trovavo da mangiare la mangiavo. Cercavo nei secchi dell immondizia e prendevo tutto quello che la gente buttava per strada. Qualsiasi cosa. Camminavo sempre a piedi, fino a notte fonda, poi tornavo alla stazione per riposare. Dormivo sulle rotaie, tra un treno e l altro, perché avevo paura di dormire da una parte più visibile, dato che in Sicilia mi avevano raccontato che avevano ucciso, bruciandolo, un bambino per strada proprio mentre dormiva. 11

12 Mi sentivo male, ero solo, non avevo nessuno e nessuno mi aiutava. Avevo paura e non sapevo più come fare e cosa fare. Solo il venerdì riuscivo ad andare a mangiare in un posto che si chiamava Civico Zero e che faceva mangiare gratis a chi non aveva niente ma, appunto, solo il venerdì a pranzo. Un giorno una signora mi ha trovato sotto il ponte della stazione, stavo piangendo. Mi ha preso con lei, mi parlava, ma non capivo niente. Le dicevo solo le parole che conoscevo: dormire, mangiare. Poi siamo andati alla polizia della stazione. Sono stato lì dentro tutto il giorno, quindi mi hanno dato due merendine da mangiare. Quando la signora è andata via, mi hanno portato in un centro di prima accoglienza della polizia, dove sono rimasto per cinque giorni. Da questo posto però non potevo uscire, era come stare in carcere. Facevamo la doccia tutti insieme e mangiavamo tutti insieme. Dopo cinque giorni mi hanno trasferito in un altro centro, dove sono stato un mese e mezzo e dopo mi hanno trasferito in un casa famiglia, dove finalmente è cominciata la mia storia in Italia. Sentivo male dentro il mio cuore, piangevo spesso, parlavo con la gente ma nessuno mi ascoltava. Mi sentivo come un cane, non ho incontrato mai una persona che mi ha dato un panino o qualcos altro. Quando andavo in giro ed ero stanco, mi mettevo a dormire in mezzo al marciapiede. La gente però mi scavalcava senza preoccuparsi di me, senza rivolgermi la parola. Avevo solo quattordici anni! Delle volte mangiavo dei frutti che trovavo sulle piante, in giro per Roma, erano amari ma io non avevo altro da mangiare. Era inverno, faceva freddo. Tanto freddo Mahmoud, 14 anni (Egitto) *** I muri coltivati dentro e fuori di noi separano l essere dall umano. Le immagini, di Marco Cinque, sono scattate in un centro per migranti minori nel rispetto della loro non riconoscibilità was last modified: Gennaio 27th, 2019 by MARCO CINQUE 12

1. era, 2. avevo, 3. faceva, 4. pensavo, 5. facevano 6.prendevano, 7. era, 8. andavano, 9. ballavano, 10. ero

1. era, 2. avevo, 3. faceva, 4. pensavo, 5. facevano 6.prendevano, 7. era, 8. andavano, 9. ballavano, 10. ero Al cinema 1. Completate con l imperfetto dei verbi dati 1. andava 2. dormiva 3. mangiavano 4. portava 5. studiavamo 6. amava 7. rispondeva 8. speravo 2. Completate secondo il modello 1. guardavo, pensavo

Dettagli

Franceschini Giovanna, Carzano nata nel 1928

Franceschini Giovanna, Carzano nata nel 1928 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Franceschini Giovanna, Carzano nata nel 1928 Perché ha deciso di emigrare? Io qui lavoravo alla

Dettagli

Speranze di una vita migliore

Speranze di una vita migliore Speranze di una vita migliore Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Elena Gambino SPERANZE DI UNA VITA MIGLIORE romanzo www.booksprintedizioni.it

Dettagli

INTERVISTA A DUE RAGAZZI IMMIGRATI IN ITALIA

INTERVISTA A DUE RAGAZZI IMMIGRATI IN ITALIA INTERVISTA A DUE RAGAZZI IMMIGRATI IN ITALIA Giovedì 17 marzo abbiamo incontrato due ragazzi stranieri immigrati in Italia a cui abbiamo posto varie domande su di loro e sulla loro storia. _Come vi chiamate?

Dettagli

Ricomincio a vivere grazie a te

Ricomincio a vivere grazie a te Ricomincio a vivere grazie a te I fatti narrati si ispirano alla realtà ma i personaggi e i luoghi sono frutto della fantasia dell autore. Pertanto, ogni riferimento a persone realmente esistenti è da

Dettagli

INDICATIVO: L IMPERFETTO IL VERBO MANGIARE IO MANGIAVO TU MANGIAVI LUI/LEI MANGIAVA NOI MANGIAVAMO VOI MANGIAVATE LORO MANGIAVANO IL VERBO AVERE

INDICATIVO: L IMPERFETTO IL VERBO MANGIARE IO MANGIAVO TU MANGIAVI LUI/LEI MANGIAVA NOI MANGIAVAMO VOI MANGIAVATE LORO MANGIAVANO IL VERBO AVERE INDICATIVO: L IMPERFETTO IL VERBO ESSERE IO ERO TU ERI LUI/LEI ERA NOI ERAVAMO VOI ERAVATE LORO ERANO IL VERBO AVERE IO AVEVO TU AVEVI LUI/LEI AVEVA NOI AVEVAMO VOI AVEVATE LORO AVEVANO IL VERBO MANGIARE

Dettagli

Racconto di una Ragazza

Racconto di una Ragazza Racconto di una Ragazza Viareggio 27 Gennaio 2018 Un giorno sono andata a fare un giro in passeggiata e ho visto che anche mia cugina stava facendo una passeggiata, cosi sono andata da lei e le ho chiesto

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Campestrin Quinto, Telve nato nel 1933

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Campestrin Quinto, Telve nato nel 1933 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Campestrin Quinto, Telve nato nel 1933 Perché ha deciso di emigrare? Ho deciso di emigrare perché

Dettagli

Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni

Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni Per una fatalità del destino, In te vive un terribile ricordo, Che

Dettagli

Pattinando col sorriso

Pattinando col sorriso Pattinando col sorriso Come sempre, durante l inverno della terza elementare, il docente di educazione fisica Alan organizza sei uscite per prendere contatto con il ghiaccio, con i pattini e per dare le

Dettagli

LA PALESTRA SENZA MURI

LA PALESTRA SENZA MURI LA PALESTRA SENZA MURI Scuola dell Infanzia Saluzzo Sezione 3 anni Insegnante Agnese Borsari INSEGNANTE: ora andremo in palestra come tutti i giovedì, non sarà la stessa palestra, oggi sarà una palestra

Dettagli

Io voglio sentire solo racconti di vacanze in cui qualcosa è andato STORTO. Almeno sono contento che non sia successo a me.

Io voglio sentire solo racconti di vacanze in cui qualcosa è andato STORTO. Almeno sono contento che non sia successo a me. DICEMBRE DOMENICA La cosa peggiore quando la gente ti racconta delle vacanze è dover fare finta di essere CONTENTO per loro. Perché non piace a nessuno stare a sentire che gli altri si sono divertiti e

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Roberto, Torcegno nato nel 1935

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Roberto, Torcegno nato nel 1935 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Furlan Roberto, Torcegno nato nel 1935 Perché ha deciso di emigrare? Qui, dopo il militare sono

Dettagli

Una storia mai vissuta

Una storia mai vissuta Una storia mai vissuta Elena Aron UNA STORIA MAI VISSUTA Racconto www.booksprintedizioni.it Copyright 2019 Elena Aron Tutti i diritti riservati Per mia figlia e per la mia amica E.Z. Sii tutto, in ogni

Dettagli

3B LC_09reksio. LC12_09reksio RIC: mi puoi raccontare quello che hai visto? SCUOLA primaria E. MORANTE INS. LC CLASSE III IN DATA AUTUNNO 2009

3B LC_09reksio. LC12_09reksio RIC: mi puoi raccontare quello che hai visto? SCUOLA primaria E. MORANTE INS. LC CLASSE III IN DATA AUTUNNO 2009 SCUOLA primaria E. MORANTE INS. LC CLASSE III IN DATA AUTUNNO 2009 LC10_09reksio LC10: mh: un cagnolino: che aveva freddo e è andato a suonare la campanello: del suo padrone e: gli ha chiesto se: # mh

Dettagli

5. A pranzo bevo sempre un bicchiere di vino. Ieri un bicchiere di vino. 6. Oggi puoi andare al cinema. Ieri sera.. al cinema.

5. A pranzo bevo sempre un bicchiere di vino. Ieri un bicchiere di vino. 6. Oggi puoi andare al cinema. Ieri sera.. al cinema. PASSATO PROSSIMO 1. Franca arriva domani alle 6.00. Franca ieri. 2. Il treno per Napoli arriva in ritardo. Ieri il treno per Napoli.. in ritardo. 3. Lavori fino a tardi? Ieri fino a tardi? 4. Marco e Maria

Dettagli

seguici su: Edizioni Mesogea Culture Mediterranee Edizioni Mesogea

seguici su:   Edizioni Mesogea Culture Mediterranee Edizioni Mesogea LA PICCOLA 92 ISBN 978-88-469-2165-9 2017, MESOGEA by GEM s.r.l. via Catania 62, 98124 Messina seguici su: www.mesogea.it Edizioni Mesogea Culture Mediterranee Edizioni Mesogea Tutti i diritti sono riservati

Dettagli

Prima della lettura. Forse avete capito chi sarà la vittima, ma l assassino? Abbiamo comunque un primo indiziato: Giulia. Vi ricordate perché?

Prima della lettura. Forse avete capito chi sarà la vittima, ma l assassino? Abbiamo comunque un primo indiziato: Giulia. Vi ricordate perché? Prima della lettura Forse avete capito chi sarà la vittima, ma l assassino? Abbiamo comunque un primo indiziato: Giulia. Vi ricordate perché? E cosa dite della storia d amore tra Ginevra e Christian? Secondo

Dettagli

L orsetta Bruna aveva cominciato piccolissima a

L orsetta Bruna aveva cominciato piccolissima a L orsetta Bruna aveva cominciato piccolissima a recitare la preghiera di Gesù. Non ci capiva molto, ma la diceva lo stesso, insieme a papà Orso e mamma Orsa. Quando però Bruna ebbe sei anni, e da un pezzo

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Trentin Teresina, Telve di Sopra nata nel 1936 Dove e per quanti anni è rimasta all estero? Mio

Dettagli

Sei brutta e cattiva. I ricordi di una bambina e il suo collegio

Sei brutta e cattiva. I ricordi di una bambina e il suo collegio Sei brutta e cattiva I ricordi di una bambina e il suo collegio Martina B. SEI BRUTTA E CATTIVA I ricordi di una bambina e il suo collegio Poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2018 Martina B. Tutti

Dettagli

A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno.

A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno. A.1 Osserva l'immagine: a cosa ti fa pensare? Parlane con un compagno. A.2 Ora ascolterai una canzone che si intitola Io sono Francesco. Secondo te di cosa parla? Parlane con un compagno. B.1 Ora ascolta

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Capraro Ida, Telve nata nel 1938

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Capraro Ida, Telve nata nel 1938 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Capraro Ida, Telve nata nel 1938 Perché ha deciso di emigrare? Sono emigrata per lavoro, perché

Dettagli

(L intervista viene fatta alla signora Silvia, mamma di Chiara, ma, poiché non. parla molto bene l italiano, il figlio Lodovico farà da interprete)

(L intervista viene fatta alla signora Silvia, mamma di Chiara, ma, poiché non. parla molto bene l italiano, il figlio Lodovico farà da interprete) Scuola e culture. Materiali di antropologia della mediazione scolastica Valentina Aufieri, I figli dell altrove. Primi contributi per un archivio scolastico interculturale Tesi di laurea Università degli

Dettagli

Prima della lettura. Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi.

Prima della lettura. Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi. Prima della lettura Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi. Episodio 9 Quando siamo scese Christian era in cucina. Dove eravate? ha chiesto. In solaio ha risposto la nonna. Christian è

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Maria, Torcegno nata nel 1928

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Maria, Torcegno nata nel 1928 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Furlan Maria, Torcegno nata nel 1928 Perché ha deciso di emigrare? Nel 1946 mia mamma mi ha detto

Dettagli

Finalmente quest'anno,dopo che sono andata in pensione, è arrivato il momento di partire.

Finalmente quest'anno,dopo che sono andata in pensione, è arrivato il momento di partire. Il Cammino di Santiago di Maria Cristina Brachi Avevamo deciso di fare questo cammino, io e mio marito fin dal 2004, però lo avevamo sempre rimandato, dal momento che, per motivi di lavoro, non era mai

Dettagli

Corso ITALIANO Prof.ssa S. DOTTI Liv. 2

Corso ITALIANO Prof.ssa S. DOTTI Liv. 2 IMPERFETTO INDICATIVO VERBI REGOLARI PARL-ARE CRE-DERE DORM-IRE Io parlavo credevo dormivo Tu parlavi credevi dormivi Lui/Lei parlava credeva dormiva Noi parlavamo credevamo dormivamo Voi parlavate credevate

Dettagli

Prima della lettura. Qual è il tuo personaggio preferito? Perché?

Prima della lettura. Qual è il tuo personaggio preferito? Perché? Prima della lettura Qual è il tuo personaggio preferito? Perché? Episodio 5 Alice è entrata nella stanza e ha gridato contro Federico. Sei il verme più verme del mondo. E tu che cosa vuoi? ha chiesto lui.

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Trentin Carino, Telve di Sopra nato nel 1939 Dove e per quanti anni è rimasto all estero? Sono

Dettagli

17 maggio 2014 ore 19,07. ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un

17 maggio 2014 ore 19,07. ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un 17 maggio 2014 ore 19,07 ho paura di dirglielo, dire ai miei del brutto voto che ho preso nell interrogazione d inglese niente di meno che un. Aspetta che ti racconto tutta la faccenda dall inizio. Oggi,

Dettagli

Quando sono arrivati i tedeschi era buio. La nonna aveva acceso la lampada a petrolio perché doveva ricucire i vestiti che avevo strappato.

Quando sono arrivati i tedeschi era buio. La nonna aveva acceso la lampada a petrolio perché doveva ricucire i vestiti che avevo strappato. Questo quaderno me l ha regalato mio papà che è tornato dalla guerra vivo. Mi ha comandato: Scrivi, fiòl! Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro. Mio papà ha detto

Dettagli

Classe seconda A Scuola media Silvio Pellico - Arese (MI) INTERVISTA SULLA TRAGEDIA DEL VAJONT A LUIGI ROSSI ALPINO CHE PARTECIPO AI SOCCORSI

Classe seconda A Scuola media Silvio Pellico - Arese (MI) INTERVISTA SULLA TRAGEDIA DEL VAJONT A LUIGI ROSSI ALPINO CHE PARTECIPO AI SOCCORSI Classe seconda A Scuola media Silvio Pellico - Arese (MI) INTERVISTA SULLA TRAGEDIA DEL VAJONT A LUIGI ROSSI ALPINO CHE PARTECIPO AI SOCCORSI Come ti sei sentito? Spaventato. Ci hanno chiamato di notte,

Dettagli

Capra Marcello, Carzano nato nel 1947

Capra Marcello, Carzano nato nel 1947 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Capra Marcello, Carzano nato nel 1947 Perché ha deciso di emigrare? Sono partito a 16 anni e mezzo.

Dettagli

Gando Diallo UN AMORE COSTOSO

Gando Diallo UN AMORE COSTOSO Un amore costoso Gando Diallo UN AMORE COSTOSO Autobiografia www.booksprintedizioni.it Copyright 2018 Gando Diallo Tutti i diritti riservati Questo libro è dedicato a tutte le persone vittime di trafficanti

Dettagli

Carla Salvatori LE SORELLE DEL LAGO

Carla Salvatori LE SORELLE DEL LAGO Le sorelle del Lago Carla Salvatori LE SORELLE DEL LAGO racconto A mia figlia Camilla Sempre vorrei nel mio giardino splendesse il sole del mattino Hyro S. ...dai sveglia Ely sei la solita dormigliona,

Dettagli

Il signor Rigoni DAL MEDICO

Il signor Rigoni DAL MEDICO 5 DAL MEDICO Per i giornali, Aristide Rigoni è l uomo più strano degli ultimi cinquant anni, dal giorno della sua nascita. È un uomo alto, forte, con due gambe lunghe e con una grossa bocca. Un uomo strano,

Dettagli

MARIATERESA CI RACCONTA

MARIATERESA CI RACCONTA MARIATERESA CI RACCONTA Venerdì mattina ero emozionata per aver visto volontari e volontarie amiche e amici, il nostro presidente Virginio e sua moglie Susanna. Saliti sul pullman continuavo a domandarmi

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Rigon Lino, Telve nato nel 1941

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Rigon Lino, Telve nato nel 1941 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Rigon Lino, Telve nato nel 1941 Perché ha deciso di emigrare? Sono emigrato per cercare lavoro.

Dettagli

Prima della lettura. Andrea ha confessato di essere l assassino. Secondo te è stato lui? Perché?

Prima della lettura. Andrea ha confessato di essere l assassino. Secondo te è stato lui? Perché? Prima della lettura Andrea ha confessato di essere l assassino. Secondo te è stato lui? Perché? Episodio 7 Tu hai ucciso Federico? ho chiesto. Sì, è morto e l ho ucciso io. Ieri sera sai che ero Cosa?

Dettagli

pa. Completate le sequente frasi con la forma corretta del trapassato prossimo 1. Tu mangiare prima di venire? 2. Loro non arrivare alle 6.00 di sera.

pa. Completate le sequente frasi con la forma corretta del trapassato prossimo 1. Tu mangiare prima di venire? 2. Loro non arrivare alle 6.00 di sera. Mi chiamo Italiano 4 Data Scaldaferri Vocabolario: Luna di miele Stupendo Sevaggio Vulcani Portava Viene Dedicare Calma Litigare Sposare Nascosto Intenzione Avere paura Colazione Oceano Hawaii A letto

Dettagli

Vacanze in campagna. SCUOLA Ripassare PAGG I personaggi. Nonna Onorina (lei) Nonno Orazio (lui) Lucia (la bambina)

Vacanze in campagna. SCUOLA Ripassare PAGG I personaggi. Nonna Onorina (lei) Nonno Orazio (lui) Lucia (la bambina) IL RACCONTO PAGG. 6-7 Vacanze in campagna I personaggi Lucia (la bambina) Nonna Onorina (lei) Nonno Orazio (lui) INIzIO Lucia era molto felice di passare ogni anno le vacanze in campagna dai nonni. A lei

Dettagli

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN 1 A SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN Aprile 2013 ESAME FINALE LIVELLO 1 Nome: Cognome: E-mail & numero di telefono: Numero tessera: 1 A 2 A PROVA DI ASCOLTO N. 1 Ascolta il dialogo e rispondi

Dettagli

Era la storia del suo sogno.

Era la storia del suo sogno. Eravamo in un prato pieno di fiori colorati con farfalle che andavano a prendere il polline. Si sentiva un profumo buonissimo. Veniva dai petali rossi, gialli, rosa e bianchi. Era giorno; il cielo era

Dettagli

Prima della lettura. Federico è morto. Uno dei suoi ex compagni di classe lo ha ucciso. Chi secondo te?

Prima della lettura. Federico è morto. Uno dei suoi ex compagni di classe lo ha ucciso. Chi secondo te? Prima della lettura Federico è morto. Uno dei suoi ex compagni di classe lo ha ucciso. Chi secondo te? Episodio 6 eri nella stanza di Federico? ha domandato Giorgia. Perché Volevo vederlo volevo stare

Dettagli

La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

La Santa Sede INIZIATIVA IL TRENO DEI BAMBINI PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO Atrio dell'aula Paolo VI Sabato, 3 giugno 2017 [Multimedia] Ragazzi e ragazze,

Dettagli

Il mio universo, mia mamma

Il mio universo, mia mamma Il mio universo, mia mamma Anna Orsola D Avino IL MIO UNIVERSO, MIA MAMMA romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Anna Orsola D Avino Tutti i diritti riservati Dedicato alla donna stupenda che

Dettagli

Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura

Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura N. 0385 Sabato 03.06.2017 Parole del Santo Padre ai bambini che partecipano all iniziativa Il Treno dei Bambini promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura Alle ore 12 di oggi, nell Atrio dell Aula

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Luigi, Torcegno nato nel 1939

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Furlan Luigi, Torcegno nato nel 1939 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Furlan Luigi, Torcegno nato nel 1939 Perché ha deciso di emigrare? Io avevo frequentato un corso

Dettagli

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN 1 A SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN Aprile 2013 ESAME FINALE LIVELLO 2 A Nome: Cognome: E-mail & numero di telefono: Numero tessera: 1 A 2 A 1. Che film piacciono a Michela? PROVA DI ASCOLTO

Dettagli

Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO. pensieri nuovi. AURORA e d i z i o n i

Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO. pensieri nuovi. AURORA e d i z i o n i Chiara Pellegrini NON È UNO SGUARDO pensieri nuovi AURORA e d i z i o n i 1 I racconti di Aurora pensieri nuovi 2 Immagine di copertina: Mirko Zanona, Ketty Aurora edizioni di Mirko Zanona tutti i diritti

Dettagli

ALLA CASA DEL PARTICOLAR

ALLA CASA DEL PARTICOLAR 10 novembre 2009 cl. 2^ SCUOLA PRIMARIA DI CISTERNA D ASTI ALLA CASA DEL PARTICOLAR Oggi siamo andati alla casa del Particolar a sgranare il granoturco. Abbiamo grattugiato il granoturco con una grattugia

Dettagli

TRACCIA 1. Ivo e Caramella

TRACCIA 1. Ivo e Caramella 1 Ivo e Caramella TRACCIA 1 Ciao! Io mi chiamo Ivo. Ho dieci anni. Abito in campagna, con mio padre, mia madre e Caramella. Chi è Caramella? Caramella è il mio cane. È piccolo, bianco e ha sempre un osso

Dettagli

Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo.

Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo. Prova INVALSI 2012 2013 Alunno/a data PARTE PRIMA Questo è il titolo del racconto che poi leggerai: LE MULTE Al. La parola "MULTA" ti fa venire in mente qualcosa di: A. spiacevole B. faticoso C. dispettoso

Dettagli

In un regno lontano lontano viveva tanto tempo fa un ragazzo, Martino. Questo ragazzo era molto stimato dal Re, per i suoi modi gentili e per il suo

In un regno lontano lontano viveva tanto tempo fa un ragazzo, Martino. Questo ragazzo era molto stimato dal Re, per i suoi modi gentili e per il suo In un regno lontano lontano viveva tanto tempo fa un ragazzo, Martino. Questo ragazzo era molto stimato dal Re, per i suoi modi gentili e per il suo cuore coraggioso. 1 Presto Martino imparò a cavalcare,

Dettagli

IL MONDO INTORNO A ME ALLA SCOPERTA DEL MIO PAESE

IL MONDO INTORNO A ME ALLA SCOPERTA DEL MIO PAESE IL MONDO INTORNO A ME ALLA SCOPERTA DEL MIO PAESE è un paese più piccolo della città TIPO NOVELLARA, IO ABITO A NOVELLARA dove ci sono tante nebbie e le persone vanno a lavorare DOVE PASSANO LE MACCHINE

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Trentin Rosanna, Telve di Sopra nata nel 1929 Perché ha deciso di emigrare? Sono emigrata per stare

Dettagli

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Ci abitueremo Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Safi El bassraoui CI ABITUEREMO Romanzo www.booksprintedizioni.it

Dettagli

La maschera del cuore

La maschera del cuore La maschera del cuore Francesco De Filippi LA MASCHERA DEL CUORE romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Francesco De Filippi Tutti i diritti riservati Al mio prof Renato Lo Schiavo che ha permesso

Dettagli

Istituto Comprensivo di Airasca - Scuola primaria Dante Alighieri

Istituto Comprensivo di Airasca - Scuola primaria Dante Alighieri Istituto Comprensivo di Airasca - Scuola primaria Dante Alighieri AL Anno Scolastico 2015/2016 Classi Quarte UNA GIORNATA DIVERTENTE UNA GITA AVVENTUROSA EVVIVA! Si parte... Era mattina, mi sono alzato

Dettagli

mio padrino ha tagliato la coda di una lucertola con un pezzo di vetro. Francesco

mio padrino ha tagliato la coda di una lucertola con un pezzo di vetro. Francesco Io mentre passeggiavo in campagna portando un barattolo ho raccolto un po di terra da un formicaio e mentre le formiche uscivano fuori le catturavo e le mettevo dentro il barattolo. Dopo qualche settimana

Dettagli

La mia vita contorta

La mia vita contorta La mia vita contorta Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Nina LA MIA VITA CONTORTA Autobiografia www.booksprintedizioni.it

Dettagli

Io sono andato in comune a vedere la mostra.

Io sono andato in comune a vedere la mostra. OGGI, 25 NOVEMBRE 2010 SIAMO ANDATI A VEDERE UNA MOSTRA... Mi sono sentita in un buco nero come se io fossi dentro a quei fogli a quelle leggi dopo altre leggi. Mi sentivo triste nel cuore, è stato come

Dettagli

MD_09reksio1. SCUOLA primaria COLLODI INS. MD CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009

MD_09reksio1. SCUOLA primaria COLLODI INS. MD CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009 SCUOLA primaria COLLODI INS. MD CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009 MD01_09reksio1 RIC: Mi racconti quello che hai visto? MD01: Ho visto che all inizio il cane usciva dalla cuccia, poi poi si stava poi stava

Dettagli

e non capisse bene quel che ci succedeva intorno, con tutta la famiglia di mio padre riunita in salotto disperata, giustamente piangeva. Io, niente.

e non capisse bene quel che ci succedeva intorno, con tutta la famiglia di mio padre riunita in salotto disperata, giustamente piangeva. Io, niente. AVVERTENZA Ho scritto questo libro direttamente in francese, nonostante mi fossi ripromesso di non scrivere mai un testo dalle pretese letterarie in una lingua che non fosse la mia lingua materna. Anche

Dettagli

Sjoerd Kuyper. Hotel grande A. Traduzione dal nederlandese di Anna Patrucco Becchi

Sjoerd Kuyper. Hotel grande A. Traduzione dal nederlandese di Anna Patrucco Becchi Sjoerd Kuyper Hotel grande A Traduzione dal nederlandese di Anna Patrucco Becchi Allora funziona o no? Sta registrando? Prova prova Aspetta un attimo Clic. Sì, funziona. È proprio come se la mia voce uscisse

Dettagli

IL GATTO NERO È UN RACCONTO SCRITTO DA EDGAR ALLAN POE

IL GATTO NERO È UN RACCONTO SCRITTO DA EDGAR ALLAN POE IL GATTO NERO È UN RACCONTO SCRITTO DA EDGAR ALLAN POE MIA MOGLIE AMAVA COME ME GLI ANIMALI. A CASA AVEVAMO TANTI ANIMALI E ANCHE UN GATTO NERO MOLTO BELLO. MIA MOGLIE DICEVA CHE I GATTI NERI SONO STREGHE

Dettagli

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Ropelato Rita, Telve nata nel 1933

Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta. Ropelato Rita, Telve nata nel 1933 Progetto La comunità dell'ecomuseo alla ricerca della sua memoria: i nostri migranti negli anni Cinquanta Ropelato Rita, Telve nata nel 1933 Dove e per quanti anni è rimasta all estero? Quale lavoro svolgeva?

Dettagli

PASSATO PROSSIMO - IMPERFETTO. 2. Completa inserendo l ausiliare e la desinenza del participio passato.

PASSATO PROSSIMO - IMPERFETTO. 2. Completa inserendo l ausiliare e la desinenza del participio passato. 1. Completa la tabella come nell esempio. avere essere Infinito andato andare nato venduto vinto partito visto andato bevuto accaduto 2. Completa inserendo l ausiliare e la desinenza del participio passato.

Dettagli

Un pesce fuor d acqua

Un pesce fuor d acqua ISTRUZIONI GENERALI RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PROVA DI ITALIANO SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO Leggi con attenzione il testo perché poi dovrai rispondere a 15 domande. Per ogni domanda ci sono 4 risposte

Dettagli

Indice. Esercizi...50 Soluzioni degli esercizi...76 Guida per l insegnante...78

Indice. Esercizi...50 Soluzioni degli esercizi...76 Guida per l insegnante...78 Indice La telefonata...5 Dammi la mano...11 Amore impossibile...17 Il mitomane...21 Lui e Laura...24 L uomo più brutto del mondo...27 C eravamo tanto amati...34 Angeli...36 Minitragedia in due battute...49

Dettagli

cugina al mare. zio ha una bella casa. un cane, cane si chiama Tom. E voi, come si chiama cane? lavora e madre sta a casa con sorella.

cugina al mare. zio ha una bella casa. un cane, cane si chiama Tom. E voi, come si chiama cane? lavora e madre sta a casa con sorella. Gli aggettivi possessivi Esercizio 1 : Inserisci l aggettivo o il pronome possessivo adatto 1. Dove abiti? - città si chiama Milano. 2. Dove andate in vacanza? - Andiamo con nonni e cugina al mare. zio

Dettagli

EVITA GRECO Il rumore delle cose che iniziano

EVITA GRECO Il rumore delle cose che iniziano EVITA GRECO Il rumore delle cose che iniziano Proprietà letteraria riservata 2016 Rizzoli / rcs Libri S.p.A., Milano isbn 978-88-17-08765-0 Prima edizione: marzo 2016 Il rumore delle cose che iniziano

Dettagli

IERI, OGGI, DOMANI. Svegliati, è ora di partire! gli sussurrò nell orecchio la madre alle cinque e dieci del mattino.

IERI, OGGI, DOMANI. Svegliati, è ora di partire! gli sussurrò nell orecchio la madre alle cinque e dieci del mattino. Bianca Colella Liceo "Virgilio", Roma IERI, OGGI, DOMANI Svegliati, è ora di partire! gli sussurrò nell orecchio la madre alle cinque e dieci del mattino. Erano passate delle ore dal loro arrivo lì, sulla

Dettagli

Diario di bordo, mercoledì 22 febbraio 2017

Diario di bordo, mercoledì 22 febbraio 2017 Diario di bordo, mercoledì 22 febbraio 2017 Ieri sera a cena abbiamo mangiato risotto, insalata, affettato misto e formaggio. Per dessert c era la banana, ma il Danilo e l Alan hanno deciso di non darcela

Dettagli

Co.As.It. Italian Language Program Learn Italian the FUN way ITALIAN LEVEL B1.2 ANSWERS

Co.As.It. Italian Language Program Learn Italian the FUN way ITALIAN LEVEL B1.2 ANSWERS ITALIAN LEVEL B1.2 ANSWERS Exercise 1: EXAMPLE: Conosco una persona importante; può aiutarvi a trovare lavoro. Conosco una persona importante che può aiutarvi a trovare lavoro. 1. Manuel è un ragazzo spagnolo;

Dettagli

SARA BUTTAU. I tre porcellini

SARA BUTTAU. I tre porcellini SARA BUTTAU I tre porcellini C era una volta una famiglia di tre porcellini che, ormai diventati grandi, andarono a vivere da soli, costruendo ognuno la propria casa. Il più grande decise di costruire

Dettagli

«Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.» A. Silente

«Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.» A. Silente «Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.» A. Silente ISTRUZIONI: Ti verrà proposta una situazione iniziale e ti sarà chiesto di compiere

Dettagli

Le nostre case erano ospitali calde e non molto grandi e le famiglie ci hanno accolto con molta gentilezza.

Le nostre case erano ospitali calde e non molto grandi e le famiglie ci hanno accolto con molta gentilezza. Giorno 1 Arriviamo all aereoporto di Amburgo alle 18.00 circa dove ci attendono le famiglie che ci ospiteranno per 5 giorni. Le famiglie erano abbastanza lontano fra di loro, ma per arrivare a scuola non

Dettagli

Luigi Bernardi - Grazia Lobaccaro CARRIERA CRIMINALE DI CLELIA C.

Luigi Bernardi - Grazia Lobaccaro CARRIERA CRIMINALE DI CLELIA C. Luigi Bernardi - Grazia Lobaccaro CARRIERA CRIMINALE DI CLELIA C. 3 4 5 6 La prima volta avevo tredici anni -- 1981 -- la prima volta avevo tredici anni una bambina il cervello di una bambina in un corpo

Dettagli

L inizio di una grande storia

L inizio di una grande storia L inizio di una grande storia Lorenzo Pugnaloni L INIZIO DI UNA GRANDE STORIA Romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2018 Lorenzo Pugnaloni Tutti i diritti riservati Premessa Tutto iniziò quel fatidico

Dettagli

Capelletti Stefano Angelo

Capelletti Stefano Angelo Capelletti Stefano Angelo Soldato 1^ Compagnia, II Battaglione mortai da 81 nato a Covo (BG) il 29/12/1922 caduto in prigionia presso Tambov il 14/01/1943 foto e lettere concesse dalla nipote Albina Capelletti

Dettagli

Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari. Alice

Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari. Alice Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari Alice Stefano Ferrari ha preparato un documentario che s intitola A braccia aperte pubblicato nel 2009 che parla di un ragazzo, Christian che è alla ricerca di

Dettagli

Cubetto si perde. Libro 2

Cubetto si perde. Libro 2 Cubetto si perde Libro 2 Per consigli su come usare i libri e le mappe, visita primotoys.com/resources Storia di Erin Eby Illustrazioni di Momo Oggi Cubetto non va a scuola, perché la sua mamma lo porta

Dettagli

Succede di notte. Elisa Bertoldi

Succede di notte. Elisa Bertoldi Succede di notte Elisa Bertoldi 1 Immagine di copertina di Elisa Bertoldi 2014 Elisa Bertoldi All Rights Reserved 2 Solo i processi viventi possono sentire la paura; una cosa morta non sente paura. La

Dettagli

CB_09reksio1. SCUOLA primaria S. AGOSTINO INS. CB CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009

CB_09reksio1. SCUOLA primaria S. AGOSTINO INS. CB CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009 SCUOLA primaria S. AGOSTINO INS. CB CLASSE I IN DATA OTTOBRE 2009 CB01_09reksio1 RIC: Raccontami cosa hai visto. CB01: visto ca:ne # RIC: m:? CB01: visto ca:ne RIC: m:m! # e basta?# solo un cane?! cosa

Dettagli

Le nonne raccontano l importanza delle campane a Monzuno

Le nonne raccontano l importanza delle campane a Monzuno Le nonne raccontano l importanza delle campane a Monzuno Il 27 marzo, Anna e Lucia, due nonne che vivono nella frazione di Gabbiano, hanno fatto visita alla classe seconda della Scuola Primaria di Monzuno

Dettagli

Hanno servito l antipasto: affettati1, insalate di pesce e

Hanno servito l antipasto: affettati1, insalate di pesce e Prima della lettura Gli otto giovani si incontrano per una cena. Come leggerai, in Italia spesso le cene sono molto lunghe. Nel tuo Paese, invece, quante portate ci sono di solito? Episodio 2 Hanno servito

Dettagli

MB_09gabb1. SCUOLA primaria COLLODI INS. MB CLASSE I IN DATA MAGGIO 2010

MB_09gabb1. SCUOLA primaria COLLODI INS. MB CLASSE I IN DATA MAGGIO 2010 SCUOLA primaria COLLODI INS. MB CLASSE I IN DATA MAGGIO 2010 MB01_09gabb1 RIC: cosa hai visto oggi MB01: e:: # il petrolio RIC: c era il petrolio MB01: # RIC: allora come è iniziato [interferisce un bambino

Dettagli

Un Amore al disopra della vita

Un Amore al disopra della vita Un Amore al disopra della vita Le fotografie fanno parte della collezione privata dell autrice. Eleonora Castellano UN AMORE AL DISOPRA DELLA VITA Romanzo autobiografico www.booksprintedizioni.it Copyright

Dettagli

Gradara. Frasassi. Urbino. Cattolica. San Marino. San Leo. clicca. clicca. clicca. clicca. clicca

Gradara. Frasassi. Urbino. Cattolica. San Marino. San Leo. clicca. clicca. clicca. clicca. clicca Gradara clicca Frasassi clicca Urbino Cattolica clicca clicca San Marino clicca San Leo Caro diario, siamo stati nelle Marche e oggi ti racconteremo questa gita che è stata bellissima. Siamo partiti

Dettagli

SUONO, RUMORE, SILENZIO

SUONO, RUMORE, SILENZIO SUONO, RUMORE, SILENZIO Andrea m. Andrea m. Mi avete parlato di suono e di rumore ma sono due cose diverse o sono la stessa cosa? Il suono può essere di diverse tonalità, può essere alto o basso, magro

Dettagli

TEST DI LIVELLO - INGRESSO SCUOLA SECONDARIA

TEST DI LIVELLO - INGRESSO SCUOLA SECONDARIA TEST DI LIVELLO - INGRESSO SCUOLA SECONDARIA 1. RISPONDI ALLE DOMANDE. A. COME TI CHIAMI? B. QUANTI ANNI HAI? C. CHE CLASSE FAI? 2. COMPRENSIONE ORALE ASCOLTA E FAI UNA X SULLA PAROLA. NOME MATITA GIACCA

Dettagli

Cercare le tracce preziose lasciate nelle pagine della nostra letteratura può essere avvincente sin da piccoli. Per questo la collana Incontri di

Cercare le tracce preziose lasciate nelle pagine della nostra letteratura può essere avvincente sin da piccoli. Per questo la collana Incontri di Incontri di carta Cercare le tracce preziose lasciate nelle pagine della nostra letteratura può essere avvincente sin da piccoli. Per questo la collana Incontri di carta si rivolge ai lettori più giovani,

Dettagli

Leonardo da Vinci, l Alchimia, la Vibrazione Universale

Leonardo da Vinci, l Alchimia, la Vibrazione Universale Leonardo da Vinci, l Alchimia, la Vibrazione Universale Massimo Di Muzio LEONARDO DA VINCI, L ALCHIMIA, LA VIBRAZIONE UNIVERSALE Arte www.booksprintedizioni.it Copyright 2016 Massimo Di Muzio Tutti i

Dettagli

CATECHESI 3^ el Mirano-San Michele - Vetrego 7 Incontro

CATECHESI 3^ el Mirano-San Michele - Vetrego 7 Incontro CATECHESI 3^ el Mirano-San Michele - Vetrego 7 Incontro SETTIMO INCONTRO UNA PREGHIERA SPECIALE, IL PADRE NOSTRO (Lc 15,11-32) (Lc 23, 39-43) Il bene si avvera. Il figlio minore torna a casa del Padre

Dettagli

Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani

Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani A chi si concede di crollare e riesce a rialzarsi, a chi si ferma a riflettere e non tradisce sé stesso, a chi si accontenta e a chi continua

Dettagli

Abba Filippo ci scrive

Abba Filippo ci scrive Abba Filippo ci scrive Carissimi amici come state? Spero bene, qui la stagione delle piogge sta finendo lentamente cedendo il posto non all inverno, ma alla stagione secca che e poi la nostra estate fino

Dettagli