Report Trimestrale SERVIZI

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1 unioncamerelombardia Funzione Informazione Economica Focus Imprese - Osservatorio economico sulle imprese e per le imprese Report Trimestrale SERVIZI L andamento economico in Lombardia - 2 trimestre 2019 InFocus: filiere e relazioni tra imprese

2 1. Gli indicatori congiunturali Prosegue la crescita del fatturato delle imprese lombarde attive nei servizi: la variazione rispetto al secondo trimestre 2018 è pari al +1,5%. Si tratta dell undicesimo incremento consecutivo e, sebbene l entità della crescita risulti inferiore rispetto ai trimestri scorsi, testimonia della resilienza del settore dei servizi, che sembra al momento non risentire delle difficoltà della manifattura. L andamento dell indice destagionalizzato del fatturato (2010=100) conferma il proseguimento del trend positivo in corso: l indice raggiunge quota 102,4, con un recupero di quasi 10 punti rispetto al minimo di inizio Le aspettative degli imprenditori restano però orientate al ribasso. Grafico 1.1 Andamento trimestrale del fatturato Lombardia, imprese dei servizi - anni Variazioni tendenziali e numero indice destagionalizzato (2010=100) Variazione tendenziale (sx) Numero indice destagionalizzato ,0-4,9-4,4-4,4-0,9-0,4-2,0 0,7 0,4-0,3 2,4 1, 2,0 0,7 0,8 0,0 1, -0,2 4,4 2,8 2,4 2,8 2,1 2,8 1, 2,4 2, 1,9 1, , L analisi settoriale evidenzia la variazione negativa del commercio all ingrosso (-0,7%), che rappresenta un segnale di allarme sia perché riguarda uno dei comparti più solidi sia perché in passato questo settore ha mostrato un andamento anticipatorio rispetto agli altri: nel 2013 fu infatti il primo a uscire dalla crisi. Continuano a crescere invece i servizi alle imprese (+1,5%), il comparto più rilevante in termini di addetti, anche se evidenziano segnali di rallentamento. Migliorano i risultati per i servizi alla persona (+4,8%) e per le attività di alloggio e ristorazione (+2,3%), entrambi caratterizzati però da livelli ancora inferiori a quelli pre-crisi. 2

3 Grafico 1.2 Andamento trimestrale del fatturato per comparto Lombardia, imprese dei servizi - anni Variazioni tendenziali (sx) e numero indice destagionalizzato (dx, 2010=100) Commercio all'ingrosso Alloggio e ristorazione Servizi alle persone Servizi alle imprese La distribuzione delle risposte all interno del campione mostra una situazione simile a quella dello scorso trimestre: la percentuale di imprese in crescita registra una lieve riduzione (dal 39% al 37%), ma rimane superiore a quella relativa alle imprese che dichiarano un calo di fatturato su base annua (dal 31% al 32%). Sul fronte dei prezzi si registra un incremento significativo (+0,9% rispetto al primo trimestre 2019), soprattutto per il contributo delle attività di alloggio e ristorazione (+3,2%), dove pesa l aumento dei listini per l avvio della stagione estiva. Prosegue quindi la tendenza positiva degli ultimi anni dopo il calo del periodo Il trend positivo evidenziato dal fatturato si riflette sull andamento occupazionale: il numero di addetti delle imprese aumenta del +0,8% tra l inizio e la fine del trimestre, mostrando anche in questo caso un effetto positivo dei fattori stagionali nell alloggio e ristorazione (+3,2%). Il numero indice conferma la fase espansiva anche al netto della stagionalità, raggiungendo quota 111 (2010=100), valore significativamente superiore al livello pre-crisi. 3

4 Grafico 1.3 Variazioni tendenziali del fatturato Lombardia, imprese dei servizi - anni Distribuzione di frequenze per classe di variazione, dati trimestrali 100% Aumento >+5% Aumento da 0 a +5% Stabilità Diminuzione da 0 a -5% Diminuzione >-5% 50% % Tabella 1.1 Variazioni delle principali variabili Lombardia, imprese dei servizi - II trimestre 2019 Dati per comparto merceologico Fatturato (1) Prezzi (2) Addetti (3) Servizi 1,5 0,9 0,8 - Commercio all ingrosso -0,7 0,1 0,4 - Alloggio e ristorazione 2,3 3,2 3,2 - Servizi alle persone 4,8 0, -1,1 - Servizi alle imprese 1,5 0,7 0, - Trasporti e attività postali 0,5 0,4-0,4 - Informatica e telecomunicazioni 2,7 0,5 0, - Servizi avanzati 1,2 0, 0,3 - Altri servizi 2,2 1,2 1,8 (1) Variazione tendenziale (2) Variazione congiunturale (3) Variazione nel trimestre 4

5 L andamento dei saldi tra previsioni di aumento e di diminuzione, riportati in media mobile per eliminare gli effetti stagionali, conferma la fase di peggioramento delle aspettative degli imprenditori, in particolare per il fatturato, a cui ha fatto riscontro, almeno finora, un rallentamento dei tassi di crescita ma non una svolta negativa. La quota degli imprenditori che prevede una crescita, sempre considerando le medie mobili, rimane effettivamente superiore a quella relativa alle aspettative di diminuzione, mentre il valore puntuale del saldo assume segno negativo per quello che riguarda il fatturato (-3,4%), risentendo del calo che tipicamente avviene nel terzo trimestre per via delle ferie estive. Il peggioramento del clima di fiducia risulta particolarmente marcato nel commercio all ingrosso, dove il deterioramento delle aspettative nei trimestri scorsi è stato poi confermato dai dati a consuntivo. Grafico 1.4 Aspettative degli imprenditori Lombardia, imprese dei servizi - anni Medie mobili dei saldi trimestrali giudizi aumento-diminuzione Fatturato Occupazione

6 2. Approfondimento: filiere e relazioni tra imprese La maggior presenza di piccole e medie imprese in Lombardia e, più in generale, sul territorio italiano, configura un sistema produttivo piuttosto frammentato che fatica ad attivare relazioni produttive stabili con altre imprese e/o istituzioni, come accade invece in altri Paesi europei. Queste caratteristiche strutturali rendono difficile la trasmissione di efficienza, innovazione e crescita all interno del nostro sistema economico. È pur vero che al sottodimensionamento delle nostre imprese si accompagna una presenza di relazioni interaziendali che compensano parzialmente questa condizione, consentendo il diffondersi di percorsi di crescita tra le imprese. Il focus di approfondimento di questo trimestre mira a fornire alcune informazioni utili per cogliere quanto siano diffuse le relazioni aggregative tra le imprese lombarde e quali siano le loro caratteristiche. Le imprese dei servizi che affermano di appartenere a filiere, cluster tecnologici, distretti o altre forme di aggregazione di impresa sono solo il 4,3%, indicando una propensione ancora scarsa a instaurare collaborazioni e relazioni produttive in rete. Nella maggior parte dei casi si tratta di legami formalizzati in cui è riconoscibile una struttura gerarchica, segnale che probabilmente le relazioni informali non vengono percepite dagli imprenditori come rapporti di filiera veri e propri. Tra le filiere in cui più spesso si riconoscono gli imprenditori ce ne sono alcune tipiche del terziario, come la logistica, l ICT o il turismo, ma anche altre legate a comparti diversi, come la metallurgia-siderurgia e l agribusiness, a conferma della natura intersettoriale delle relazioni tra le imprese. I vantaggi percepiti dell appartenere a una qualche forma aggregativa riguardano soprattutto la trasmissione del know-how (formazione e sviluppo delle competenze, introduzione di nuove tecnologie e coinnovazione) e una maggiore solidità commerciale (accesso a nuovi mercati o clienti, stabilità/garanzie delle commesse).

7 Grafico 2.1 Valutazione dei vantaggi dell appartenere a filiere, cluster tecnologici, distretti o altre forme di aggregazione di imprese (media punteggi da 1 a) Formazione e sviluppo delle competenze Accesso a nuovi mercati o clienti Stabilità/garanzie delle commesse Introduzione di nuove tecnologie e co-innovazione Certificazioni di qualità Riduzione dei costi Migliori condizioni di accesso al credito Sviluppo di politiche ambientali aziendali Sviluppo R&S e rapporti con enti di ricerca,8,7,,5,5,4,3,1 5,9 Sviluppo di un modello produttivo basato sull economia circolare 5,5 per niente vantaggioso - 2,0 4,0,0 8,0 10,0 molto vantaggioso Sono stati inoltre indagati i rapporti che legano ciascuna impresa agli stadi immediatamente a monte a valle della catena di creazione del valore, investigando le relazioni con clienti e fornitori principali in base alla loro localizzazione, dimensione e rilevanza. Tra le imprese lombarde dei servizi prevalgono le relazioni di prossimità: i principali clienti si trovano infatti nella stessa provincia dell impresa nel 59,8% dei casi e nelle altre province lombarde nel 41,8%, mentre relazioni commerciali importanti con l estero riguardano una minoranza di imprese (il 12,8% dichiara di avere i propri clienti principali nei paesi UE e il 7,% in altri paesi esteri). Al crescere della dimensione aumenta la quota di relazioni con le altre province lombarde e con il resto dell Italia, mentre la percentuale di clienti importanti situati nei paesi UE raddoppia superando la soglia dei 10 addetti per poi rimanere sostanzialmente costante intorno al 15%. 7

8 Grafico 2.2 Localizzazione dei clienti/committenti principali per classe di addetti dell impresa (possibile risposta multipla) e oltre Resto del mondo 7,% 5,8% 9,7% 7,3%,2% Paesi UE 12,8% 8,5% 15,8% 14,1% 15,5% Altre regioni italiane 32,8% 20,0% 3,0% 43,2% 5,% Altre province della Lombardia 41,8% 32,1% 47,0% 4,1% 53,5% Nella provincia di localizzazione dell impresa 59,8% 4,3% 57,% 58,7% 52,7% L analisi dei settori evidenzia il maggiore peso della clientela estera per le attività di alloggio e ristorazione, dovuta alla capacità di intercettare la domanda dei turisti stranieri, la prevalenza delle reti di prossimità per i servizi alle persone e i rapporti più frequenti del commercio all ingrosso con i territori italiani (lombardi e non) esterni alla provincia di localizzazione. Grafico 2.3 Localizzazione dei clienti/committenti principali per settore di attività economica dell impresa (possibile risposta multipla) COMMERCIO INGROSSO ALBERGHI E RISTORANTI PERSONE IMPRESE Resto del mondo 7,% 11,9% 10,8% 1,4% 5,9% Paesi UE 12,8% 17,8% 20,0% 4,3% 10,4% Altre regioni italiane 32,8% 50,8% 22,3% 11,% 28,9% Altre province della Lombardia 41,8% 55,% 29,2% 2,1% 39,4% Nella provincia di localizzazione 59,8% 49,4% 54,% 75,4% 3,4% Le imprese lombarde dei servizi evidenziano un elevato grado di diversificazione commerciale, con la maggior parte delle imprese (5,2%) che registra una quota di fatturato derivante dal cliente principale inferiore al 25%. Solo nei servizi alle imprese, caratterizzati da una clientela di tipo business, si trova una maggiore dipendenza dal cliente principale, che in quasi quattro casi su dieci (39,3%) genera una percentuale di fatturato superiore al 25%. 8

9 Grafico 2.4 Quota di fatturato dovuta al cliente principale per settore di attività economica dell impresa (percentuali al netto delle mancate risposte) COMMERCIO INGROSSO ALBERGHI E RISTORANTI PERSONE IMPRESE Oltre il 75% 8,7% 5,7% 11,1% 11,% 9,4% Dal 51% al 75% 7,%,2% 9,3% 1,% 8,4% Dal 25% al 50% 18,5% 12,9% 13,9% 15,0% 21,5% Meno del 25% 5,2% 75,2% 5,8% 71,8% 0,7% La dimensione del cliente principale è strettamente legata a quella dell impresa: sotto i 10 addetti le imprese risultano avere come clienti soprattutto micro e piccole imprese (,8%), mentre sopra i 200 addetti il cliente principale è nella maggior parte dei casi a sua volta una grande impresa (4,3%). Sul totale del campione il peso dei grandi clienti è comunque del 27,9%, una quota molto rilevante se confrontata con la percentuale esigua di grandi imprese nel tessuto imprenditoriale regionale, a dimostrazione della rilevanza economica delle imprese di grandi dimensioni e dell ampiezza dell indotto che riescono a creare. A livello settoriale si registra una percentuale maggiore di grandi clienti per il commercio all ingrosso e per i servizi alle imprese; servizi alle persone e alloggio e ristorazione invece, anche quando si rivolgono a una clientela business piuttosto che consumer, tendono a lavorare soprattutto con imprese di piccole dimensioni. Grafico 2.5 Dimensione del cliente principali per classe di addetti dell impresa (percentuali al netto delle mancate risposte) e oltre Grande impresa (oltre 250 addetti) 27,9% 12,% 29,2% 40,0% 4,3% Media impresa (da 50 a 250 addetti) 2,2% 20,% 28,8% 33,7% 24,3% Micro/piccola impresa (fino a 50 addetti) 45,9%,8% 42,0% 2,3% 11,3% In merito alla localizzazione dei fornitori valgono considerazione analoghe a quelle viste per i clienti, con la catena di fornitura che diventa più lunga al crescere della dimensione d impresa, soprattutto per quello che riguarda il coinvolgimento degli altri 9

10 territori lombardi e il resto dell Italia. Anche in questo caso, le relazioni con l estero risultano poco diffuse: il 14,8% delle imprese intervistate dichiara di avere i propri fornitori principali nei paesi UE (con una differenza significativa tra imprese sopra e sotto i 10 addetti) e l 8% in altri paesi esteri (senza mostrare una chiara relazione con la dimensione d impresa). Diverso invece il profilo dei settori, in particolare per quello che riguarda il commercio all ingrosso, che evidenzia i legami di fornitura più intensi con l estero, rapporti quasi assenti per le attività di alloggio e ristorazione e i servizi alle persone. Grafico 2. Localizzazione dei fornitori/subfornitori principali per settore di attività economica dell impresa (possibile risposta multipla) COMMERCIO INGROSSO ALBERGHI E RISTORANTI PERSONE IMPRESE Resto del mondo 8,0% 20,% 1,5% 1,4% 4,5% Paesi UE 14,8% 38,1% 3,8% 1,4% 8,3% Altre regioni italiane 29,% 45,8% 20,0% 2,1% 24,9% Altre province della Lombardia 38,0% 35,% 33,8% 50,7% 38,5% Nella provincia di localizzazione 53,2% 28,5%,2% 55,1% 0,8% Il commercio all ingrosso è il comparto che evidenzia il maggior grado di dipendenza dal fornitore principale, con circa un quarto delle imprese (25,%) che effettua oltre la metà dei suoi acquisti presso un unica impresa. Questo dato, congiuntamente alla marcata internazionalizzazione dei rapporti di fornitura, è legato una componente importante del commercio all ingrosso in Lombardia, formata dalle sedi italiane di gruppi internazionali che vendono sul mercato domestico. All opposto il settore che diversifica maggiormente i fornitori, a differenza di quanto evidenziato per i clienti, è quello dei servizi alle imprese. 10

11 Grafico 2.7 Quota di fatturato dovuta al fornitore principale per settore di attività economica dell impresa (percentuali al netto delle mancate risposte) COMMERCIO INGROSSO ALBERGHI E RISTORANTI PERSONE IMPRESE Oltre il 75% 5,8% 13,8% 5,5% 8,0% 2,4% Dal 51% al 75%,3% 11,9% 7,5% 4,8% 4,0% Dal 25% al 50% 23,9% 25,7% 3,1% 24,2% 21,5% Meno del 25% 4,0% 48,% 50,9% 3,0% 72,1% 11

12 Note metodologiche: L indagine di Unioncamere Lombardia sull andamento economico dei settori si svolge ogni trimestre su quattro campioni: imprese industriali, imprese artigiane, imprese commerciali e imprese dei servizi. Il campione industria comprende imprese con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi comprendono imprese con più di 3 addetti. Per la selezione delle imprese da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificato proporzionale secondo l attività economica (in base alla codifica delle attività economiche ATECO 2007), la dimensione d impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o settore. Le interviste vengono realizzate tramite tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview) o CAWI (Computer Assisted Web Interview). Nel secondo trimestre 2019 per l indagine dei servizi sono state realizzate 1.44 interviste, così distribuite per settore e classe dimensionale: 3-9 addetti addetti addetti 200 addetti e più Commercio all'ingrosso Alberghi e ristoranti Servizi alle persone Servizi alle imprese Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell universo. Le informazioni ottenute dall indagine sul settore dei servizi sono disaggregabili per 4 classi dimensionali (3-9 addetti, addetti, addetti, oltre 200 addetti), 4 settori di attività economica (commercio all ingrosso, alberghi e ristoranti, servizi alle persone e servizi alle imprese) e 12 province lombarde. Le serie storiche sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS, che è correntemente impiegata dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali. La procedura opera ogni trimestre su tutta la serie storica e non solo sull ultimo dato inserito, quindi ad ogni aggiornamento possono verificarsi piccole correzioni dei dati dei trimestri precedenti in base alle nuove informazioni acquisite. 12