MENOPAUSA E D INTORNI A CURA DEL COORDINAM ENTO DONNE S LP CISL CATANIA. Con la collaborazione della Dottoressa Palmisano

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Gianluca Campo
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1 MENOPAUSA E D INTORNI A CURA DEL COORDINAM ENTO DONNE S LP CISL CATANIA Con la collaborazione della Dottoressa Palmisano

2 MENOPAUSA E D INTORNI COSA SI PUO E COSA SI DEVE FARE? CHE COS E? La menopausa non è una malattia, ma una tappa importante nella vita della donna. La menopausa è definita come il periodo che segue l ultimo flusso mestruale. L età media di insorgenza in Italia è 51 anni; se si verifica prima dei 40 o dei 46 anni si parla rispettivamente di menopausa precoce e di menopausa anticipata. L insorgenza della menopausa non è improvvisa ma è preceduta da diversi segnali che la donna avverte nel proprio organismo. Irregolarità mestruale, irritabilità, ecc., configurano il periodo premenopausale. Durante tale periodo si ha una fisiologica e graduale diminuzione della produzione ormonale da parte delle ovaie. La diagnosi di menopausa conclamata si effettua dopo 12 mesi di assenza del ciclo mestruale. Una diagnosi di menopausa può essere fatta mediante esami ematochimici, ecografie ecc. PERCHE RIVOLGERSI AL MEDICO? Il periodo menopausale è una fase fisiologica della vita della donna. In tale età risulta consigliabile, per tutte le donne, sottoporsi ad alcuni test di screening che consentono, di preservare lo stato di salute prevenendo alcune delle più comuni patologie legate a questo periodo della vita: controllo del livello di colesterolo, mammografia (ogni 2 anni), ricerca sangue occulto nelle feci (ogni anno), Pap test (ogni anno), controllo pressione arteriosa. Risulta inoltre consigliata ogni anno l esecuzione della visita ginecologica,che consente di evidenziare problematiche non riconosciute dalla donna. SINTOMI Il disturbo più caratteristico della menopausa è la vampata di calore, definita come improvviso senso di calore al viso, al collo o al torace, talora associato ad arrossamento e sudorazione, tachicardia, irritabilità, ansietà, fino a crisi di panico. L intensità degli attacchi e la loro frequenza variano da persona a persona; talora insorgono di notte o in concomitanza con eventi scatenanti (assunzione di bevande o cibi caldi, di alcolici, ambiente caldo ). Circa l 80% delle donne presentano questi sintomi. Per molte donne le manifestazioni vasomotorie si risolvono entro un anno dall insorgenza della menopausa, in un terzo delle donne durano 5 anni o più. Altri disturbi che si verificano con l insorgenza della menopausa sono secchezza vaginale, dispareunia cioè dolore durante i rapporti sessuali, infezioni urinarie

L età media di insorgenza in Italia è 51 anni; se si verifica prima dei 40 o dei 46 anni si parla rispettivamente di menopausa precoce e di menopausa anticipata.

3 ricorrenti (cistiti), modificazioni dell umore, insonnia, depressione. Aumentano inoltre il rischio cardiovascolare e di fratture per la riduzione della massa minerale ossea (osteoporosi). COME SI POSSONO CONTROLLARE Un attività fisica costante moderata 30 minuti di cammino, per 5 giorni la settimana. riduce il rischio di malattie cardiovascolari, riduce il rischio di tumori del seno e del colon è utile nella prevenzione e nel trattamento della pressione alta, delle alterazioni della quantità di grassi nel sangue, ha effetti benefici sul sistema muscolo - scheletrico, sull umore e sul sonno. Riduce vampate e sudorazioni. corretta assunzione con gli alimenti (circa un grammo al giorno) aiuta ad irrobustire le ossa riducendo il rischio di fratture. Alimenti molto utili risultano il latte scremato, la frutta, la verdura cruda, i legumi e il pesce che contribuisce a prevenire l eccesso di colesterolo nel sangue. Altre abitudini utili sono: limitazioni del consumo di alcolici e di sigarette, evitare la vita sedentaria. Tali consigli portano benefici alle ossa riduzione del rischio di osteoporosi, al cuore, ai muscoli, all intestino e al sistema nervoso. Gli estrogeni vegetali possono aiutare? Gli estrogeni contenuti nella soia, nei suoi derivati e in altri vegetali possono contribuire a ridurre i disturbi della menopausa. Le prove scientifiche in questo senso sono ancora deboli. In alcune popolazioni orientali, dove la soia e un alimento molto diffuso, i disturbi vasomotori sembrano essere molto più rari. LE ABITUDINI PER UNA VITA SANA L alimentazione è fondamentale in menopausa come in tutte le età della vita. In particolare, in menopausa, la quantità di calcio necessaria all organismo aumenta e la

riduce il rischio di malattie cardiovascolari, riduce il rischio di tumori del seno e del colon è utile nella prevenzione e nel trattamento della pressione alta, delle alterazioni della quantità di

4 LA TERAPI A O RMON ALE IN MENOPAUSA vantaggio della terapia sulle fratture è molto basso. Per questo a fronte dei rischi e del basso beneficio, non è consigliabile usarla per prevenire le fratture. EFFETTI FAVOREVOLI Le terapie ormonali sostitutive HRT, con estrogeni soltanto o con estrogeni e progestinici: alleviano il numero e l intensità delle vampate; diminuiscono i risvegli notturni per vampate; alleviano la secchezza vaginale per questo disturbo la terapia ormonale può essere usata in forma di crema, gel, ovuli;. riducono il rischio di tumori del colon retto; riducono il rischio di fratture. Se il rischio di fratture è alto? Le donne che hanno un rischio alto diagnosticato mediante esami strumentali MOC (da eseguire ogni anno per fare diagnosi precoce). Possono ricorrere a farmaci efficaci diversi dalla terapia ormonale, a meno controindicazioni. L OSTEOPOROSI cioè la diminuzione della densità minerale ossea non è una malattia,è una condizione che si determina con l avanzare dell età. L obiettivo importante per evitare le fratture è prevenire le cadute, usando gli accorgimenti utili. Effetti favorevoli ma con riserva Non è consigliabile usare la terapia ormonale per prevenire le fratture del femore e delle vertebre perché il rischio aumenta verso i 70 anni. Per le donne tra i 50 e i 60 anni il

vampate; alleviano la secchezza vaginale per questo disturbo la terapia ormonale può essere usata in forma di crema, gel, ovuli;.

5 EFFETTI SFAVOREVOLI Trombi alle vene. Ogni anno su mille donne che assumono la terapia, 4 hanno una trombosi venosa, su mille donne che non la assumono 2 hanno la trombosi venosa, 2 in più su mille donne. Ictus Ogni anno su mille donne che assumono la terapia 3 hanno un ictus, su mille donne che non la assumono 2 hanno un ictus 1 caso in più su mille donne. Ogni hanno su mille donne che assumono la terapia 4 si ammalano di tumore del seno. su mille donne che non la assumono 3 si ammalano di tumore del seno. 1 caso in più su mille donne. Il rischio è minore per le donne che usano la terapia con soli estrogeni, rispetto a quella con estrogeni e progestinici insieme. Dopo 5 anni dalla sospensione della terapia, il rischio sembra tornare quello della popolazione generale. Tumore del seno

Ictus Ogni anno su mille donne che assumono la terapia 3 hanno un ictus, su mille donne che non la assumono 2 hanno un ictus 1 caso in più su mille donne.

6 TANTO O POCO? Il rischio in più di trombi alle vene, ictus e tumore del seno è piccolo a livello individuale. La sua importanza va valutata personalmente considerando se si hanno altri fattori di rischio per queste malattie, e come si vive la menopausa. Diventa comunque una questione di salute pubblica rilevante se si considerano tutte le donne che assumono la terapia ormonale. Per questo è consigliabile usarla per meno tempo possibile, alle dosi minime necessarie,per curare i sintomi. In definitiva la terapia ormonale sostitutiva: è un ottimo mezzo per combattere la sintomatologia vasomotoria, ma l assunzione deve essere a breve termine (2 anni circa) e la dose la più bassa possibile. non deve essere proposta come prevenzione della patologia cardio-vascolare. non deve essere proposta come prima scelta per la prevenzione dell osteoporosi nelle donne con più di 50 anni o a rischio di fratture, ma una opzione per quelle che non rispondono ad altre terapie o che presentano controindicazioni o intolleranze. SI PUÒ USARE NELLE DONNE CHE ENTRANO IN MENOPAUSA PRECOCEMENTE, FINO A 50 ANNI, POI OCCORRE RIVEDERE LA TERAPIA VALUTANDO RISCHI E BENEFICI.

Diventa comunque una questione di salute pubblica rilevante se si considerano tutte le donne che assumono la terapia ormonale.

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