Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi

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1 LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA E NELLE ALTRE FASCE A RISCHIO: CONSIGLI E PRECAUZIONI Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi Novara, 29 settembre 2012 Borgomanero, 13 ottobre 2012

2 Allevamento in gabbia tradizionale

3 Gabbie Modificate

4 Sistemi alternativi

5

6 Problemi sanitari delle nuove tipologie di allevamento Associato al maggior costo si associa anche un peggioramento della qualità sanitaria delle uova (uova più sporche e più rotte). Dove è presente lettiera la flora mesofita aumenta nell ambiente e nel guscio dell uovo. In una prova di confronto fra gabbie convenzionali e modificate si è notato in queste ultime un aumento di uova incrinate, rotte e sporche.

7 CONTROLLI - Principale pericolo correlato all allevamento avicolo: Salmonella - Piano nazionale per il controllo della Salmonellosi negli allevamenti (alcuni sierotipi); - Piani di campionamento stabiliti dal Ministero della Salute

8 Le UOVA Centri di imballaggio associati all allevamento. - classificazione - imballaggio - marchiatura

9 Le Uova Classificazione: Categoria A: destinate al consumo umano - Fresche - extra fresche In base al peso sono divise in: - XL, grandissime, >73 g - L, grandi, da 63 a 72 g - M, medie, da 53 a 62 g - S, piccole, <52 g

10 Le Uova Marchiatura: - categoria di peso - numero distintivo del metodo di allevamento - codice ISTAT del comune - sigla Provincia - codice allevamento - data durata minima - numero centro imballaggio CONSERVARLE IN FRIGORIFERO!

11 Le Uova Come riconoscere l uovo non fresco: - se lo si scuote sbatte - se si immerge in acqua e sale galleggia - se si rompe l albume è acquoso, il tuorlo appiattito e si rompe facilmente - dopo cottura la camera d aria è molto ampia e il tuorlo è spostato dal centro

12 SALMONELLA - Famiglia: Enterobacteriaceae - Genere: Salmonella - Bastoncino gram negativo - Aerobio, asporigeno e per lo più mobile - 1 specie: Salmonella enterica - 7 sottospecie: enterica, arizonae, diarizonae, indica, salamae, bongori, houtenae - Più di 2300 sierotipi conosciuti (tutti potenzialmente patogeni)

13 SALMONELLA - Quasi tutti sono causa delle salmonellosi alimentari o salmonellosi minori (grave enterocolite) - Un centinaio di sierotipi si isolano dagli alimenti e possono essere causa di malattia alimentare (typhimurium, enteridis, agona, anatum, bredeney, brandeburg, braenderup, infantis, hadar, manhattan, livingstone, thompson, blockley )

14 SALMONELLA VIRULENZA tutti i sierotipi di Salmonella devono essere considerati potenzialmente patogeni, ma la virulenza dei singoli sierotipi può variare, in base a tre fattori, e questo condiziona l incidenza della malattia

15 SALMONELLA Fattori legati al microrganismo Un ceppo salmonellare può essere volte più virulento di un altro La virulenza dipende dall avere o meno nel genoma, sequenze geniche complete che codificano la sintesi di enterotossine, citotossine e fattori di adesività

16 Fattori dell ospite: condizioni di salute ipocloridria gastrica Caratteristiche dell alimento Alimenti ricchi di grasso e/o mangiati a stomaco vuoto facilitano il transito di Salmonella verso l intestino

17 SALMONELLA carica infettante numero delle salmonelle presenti in un alimento è fondamentale per determinarne la pericolosità occorrono cariche superiori a ufc/g di salmonelle per dare gastroenterite

18 SALMONELLA Condizioni di sviluppo: TEMPERATURA + 7 fino a + 46 optimum tra +35 e + 43 ACIDITA ph fra 3,8 e 9,5 optimum a 7,0-7,5 può crescere anche fino a ph 4,1 (es., yogurt o pomodori) AW: acqua libera deve essere almeno 0,94

19 SALMONELLA Trasmissione: via oro-fecale alimenti più frequentemente contaminati sono quelli ad elevato contenuto proteico ( carni, uova, molluschi eduli) oppure quelli più esposti alla contaminazione fecale ( acque superficiali vegetali trattati con concimi naturali) Periodo di incubazione da meno di 24 ore a oltre 9 giorni

20 SALMONELLA Diffusione: - principale serbatoio di diffusione: il contenuto intestinale degli animali da reddito (soprattutto pollame e suini) - portatori asintomatici nel tratto gastroenterico: pollame: fino all 80% dei capi suini: fino al 60% dei capi bovini ed equini: fino al 30% dei capi

21 SALMONELLA Diffusione: il terreno concimato e le acque superficiali, gli animali da reddito e da compagnia, vegetali e frutta, uova in guscio

22 SALMONELLA Nelle carni: superfici di lavoro personale lavorante macello (avicolo)

23 SALMONELLA Inattivata da: -Trattamento termico -Fermentazione microbica -Additivi alimentari (nitriti) -Radiazioni ionizzanti -Microfiltrazione e alte pressioni -Diminuzione AW

24 Le uova e la salmonella La contaminazione è di origine fecale; Uova conservate a T ambiente in fase di commercializzazione, ma in frigo per conservazione domestica; Ovotransferrina (chelante fe):inibitore G- Sostanze lipidiche del tuorlo: aumentano resistenza al calore La salmonella a 4 C non è in grado di replicare

25 Le uova e la salmonella Cottura: - T conservazione 21 C bollitura 4 T 40 C - T conservazione 4 C bollitura 4 T 28 C Inattivata da: - bollitura per tempi > 8 min e comunque fino a completa solidificazione del tuorlo (periferia del tuorlo verde) - microonde: 90 per uova intere sgusciate 30 per uova strapazzate La cottura inattiva anche l avidina dell albume (antivitamina della biotina) e può inattivare anche eventuali residui di antibiotici

26 Le uova e la salmonella Pericolo: - Uova crude o poco cotte - Prodotti a base di uova crude (creme di pasticceria, maionese) - Manualità non adeguate in cucina

27 Le uova e la salmonella Conclusioni: conservare in frigo cuocere lavarsi le mani dopo averle toccate preferire i prodotti commerciali (perché a base di uova pasteurizzate)

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