LA DELOCALIZZAZIONE DELLE IMPRESE LAZIALI Il fenomeno del traffico di perfezionamento passivo

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1 LA DELOCALIZZAZIONE DELLE IMPRESE LAZIALI Il fenomeno del traffico di perfezionamento passivo

2 Una delle caratteristiche più importanti del processo di integrazione economica degli ultimi anni è il peso crescente del commercio di beni intermedi, di semi-lavorati e di parti e componenti. Le economie nazionali fanno ricorso alla delocalizzazione produttiva per il mantenimento di una posizione concorrenziale sul mercato internazionale. Strettamente legato al concetto di delocalizzazione è quello di frammentazione internazionale della produzione. Si tratta di una forma di internazionalizzazione che consiste nello smembramento in due o più parti di un processo produttivo precedentemente integrato. Le fasi della produzione vengono trasferite in siti produttivi situati in paesi diversi da quello di origine. In questo studio si prende in considerazione una particolare forma di frammentazione produttiva, definita come Traffico di Perfezionamento Passivo (TPP), un regime doganale proprio dell Unione Europea. Attraverso il traffico di perfezionamento passivo è possibile rilevare i movimenti di merci in uscita dal paese di origine destinati ad essere perfezionati al di fuori del territorio nazionale (esportazioni temporanee) e quelli relativi alle importazioni nel territorio nazionale di merci che hanno subito all estero un processo di perfezionamento (re-importazioni). In genere, l analisi del TPP avviene a livello nazionale. Nell ambito di questo lavoro si è scelto invece di effettuare uno studio a livello regionale, dedicando particolare attenzione alla regione Lazio. 2

3 Si considerano, in primo luogo, i valori degli scambi di prodotti trasformati e manufatti 1 delle regioni italiane con il resto del mondo. Vengono presi in esame sia gli scambi temporanei, che danno luogo al traffico di perfezionamento passivo, sia quelli definitivi 2. Il periodo di riferimento va dal 1999 al A partire da questi dati, è stato ricavato un indice che rileva la propensione comparata alla frammentazione produttiva 3 e permette di comprendere se la regione in esame abbia una propensione maggiore o minore dell Italia nel suo complesso, relativamente al corrispondente flusso definitivo, a ricorrere al traffico di perfezionamento passivo. Nel primo caso l indice sarà maggiore dell unità, nel secondo sarà invece inferiore. L indice di propensione alla frammentazione viene calcolato sia in termini di esportazioni temporanee che di re-importazioni. Si confronta il rapporto tra esportazioni temporanee (re-importazioni) ed esportazioni (importazioni) definitive, a livello regionale, con quello tra esportazioni temporanee (re-importazioni) ed esportazioni (importazioni) definitive a livello nazionale. In questo modo si determina in quale misura le regioni facciano ricorso alla segmentazione dei processi produttivi e, quindi, alla delocalizzazione. Dall analisi dei dati si osserva come alcune regioni abbiano una elevata propensione alla frammentazione internazionale della produzione 4. Considerando l intero periodo di riferimento, si ottengono risultati di particolare rilievo per il Veneto, ma anche per il Piemonte e la Lombardia, nell ambito dell Italia settentrionale. Per l Italia centrale sono il Lazio e le Marche a distinguersi con una propensione al perfezionamento passivo 1 Si è scelto questo settore poiché è uno di quelli maggiormente rappresentativi nell ambito dei processi di frammentazione produttiva. 2 I dati sono riportati nella Tabella 1.A dell appendice. 3 L indice è stato ripreso da uno studio di Baldone, Sdogati e Tajoli (2002) che hanno esaminato l incidenza del traffico di perfezionamento a livello nazionale nel contesto europeo. 4 Si veda la Tabella 2.A in appendice. 3

4 spesso superiore a quella italiana. Nel meridione solo la Puglia presenta dei valori significativamente al di sopra dell unità. I dati ottenuti si prestano a numerose elaborazioni che permettono di effettuare raffronti e di identificare le regioni maggiormente interessate da questa forma di internazionalizzazione. In particolare, nei grafici che seguono le regioni sono classificate secondo i valori degli indici regionali di propensione alla frammentazione. Si mette a confronto la performance del 1999 con quella del ,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Grafico 1 Propensione alla frammentazione produttiva (esportazioni temporanee 1999) Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. Lazio Veneto Friuli-V.G. Puglia Abruzzo Sardegna Sicilia Lombardia Marche Umbria Piemonte Valle d'a. Toscana Emilia R. Basilicata Trentino-A.A. Liguria Campania Calabria Molise 5 I dati relativi al 2004 si riferiscono ai primi tre trimestri dell anno. 4

5 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Grafico 2 Propensione alla frammentazione produttiva per regione (esportazioni temporanee 2004) Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. Puglia Lazio Veneto Umbria Lombardia Liguria Valle d'a. Sicilia Piemonte Friuli-V.G. Toscana Trentino-A.A. Marche Abruzzo Emilia R. Campania Basilicata Calabria Sardegna Molise Nel corso del periodo in esame il Lazio ha visto aumentare il proprio indice di propensione alla frammentazione calcolato per le esportazioni, che è passato da un valore di 2,63 ad un valore pari a 2,76. Nella graduatoria regionale, tuttavia, il Lazio ha marginalmente modificato la propria posizione, passando dal primo al secondo posto (si veda il Grafico 2). Puglia, Liguria e Umbria sono le regioni in cui si è verificato un maggiore aumento delle esportazioni temporanee rispetto all Italia nel complesso; mentre Calabria, Molise e Sardegna sono quelle che sono cresciute meno. Non si sono verificati cambiamenti eclatanti nel ranking delle regioni. È tuttavia degno di nota il calo nella performance del Friuli Venezia Giulia. Da notare è il caso della Liguria, che all inizio del periodo di riferimento si trovava quasi in fondo alla classifica, nella quale si è avuto un notevole aumento della propensione alla frammentazione. Ciò potrebbe essere attribuito al fatto che un incremento marginale dei flussi di esportazioni temporanee richiede uno sforzo minore nel caso in cui gli iniziali livelli di esportazioni temporanee siano bassi. Diverso è il caso della Puglia, che si distingue nettamente dal resto 5

6 dell Italia meridionale e presenta, sia per il 1999 che per il 2004, dei valori piuttosto elevati nell ambito di un trend crescente di propensione alla frammentazione. Considerazioni analoghe si possono fare per quanto riguarda lo stesso indice calcolato, però, in termini di re-importazioni. Vi sono alcuni dati simili ed altri in contrasto rispetto a quelli ottenuti nel caso delle esportazioni temporanee. In particolare, come si dirà meglio in seguito, alcune regioni che presentano un elevata propensione alla frammentazione in termini dei esportazioni temporanee, mostrano valori piuttosto bassi degli indici calcolati in termini di re-importazioni. Grafico 3 Propensione alla frammentazione produttiva per regione (re-importazioni 1999) 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. Friuli-V.G. Puglia Marche Veneto Sardegna Umbria Abruzzo Emilia R. Sicilia Lombardia Piemonte Lazio Toscana Trentino-A.A. Campania Liguria Calabria Molise Valle d'a. Basilicata Anche in questo caso per quanto riguarda la posizione del Lazio si è rilevata solo una piccola variazione: si passa infatti da un valore dell indice pari a 0,70 nel 1999 ad un valore di 0,65 nel Le regioni in cui si è avuto un maggiore aumento delle re-importazioni rispetto alle importazioni definitive sono state Basilicata, Valle d Aosta ed Emilia Romagna; quelle in cui invece 6

7 l indice di propensione alla frammentazione è cresciuto meno sono Calabria, Molise e Sardegna. 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Grafico 4 Propensione alla frammentazione produttiva per regione (re-importazioni 2004) Emilia Romagna Puglia Friuli-Venezia Giulia Veneto Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. Sicilia Marche Abruzzo Piemonte Umbria Lombardia Valle d'aosta Toscana Lazio Trentino-Alto Adige Liguria Campania Basilicata Molise Calabria Alcune regioni, come ad esempio la Puglia e il Veneto, presentano una propensione alla frammentazione in termini di esportazioni temporanee simile a quella calcolata in termini di re-importazioni. Vi sono invece altre regioni, tra cui il Lazio, in cui ad elevati livelli di propensione alla frammentazione in termini di esportazioni temporanee non corrispondono livelli simili di propensione alla frammentazione in termini di re-importazioni. Ciò è probabilmente imputabile al fatto che a partire dal 1997 sono stati azzerati i dazi imposti dall Unione Europea sulle importazioni finali di manufatti provenienti dai Paesi che avevano in precedenza siglato Accordi di Associazione con l UE 6. L azzeramento dei dazi riduce l incentivo delle imprese europee ad usare il regime doganale del perfezionamento passivo. Conseguentemente, il traffico di perfezionamento passivo risulta sottostimato 6 Si tratta dei dieci paesi dell Europa centro-orientale, Cipro, Malta e Turchia. 7

8 (come fenomeno statistico) e quello definitivo è, viceversa, sovrastimato. Questo fenomeno potrebbe essere più evidente in alcune regioni rispetto ad altre. La creazione di nuovi mercati di sbocco nelle aree di destinazione della delocalizzazione produttiva potrebbe rappresentare un ulteriore spiegazione della differenza tra gli indici di propensione calcolati attraverso le esportazioni temporanee e le re-importazioni. In poche parole, si ipotizza che parte delle esportazioni temporanee venga venduta direttamente all estero, negli stessi paesi in cui sono stati trasferiti i processi produttivi (in tutto o in parte). Nella Tabella 1 (pagina seguente) sono riportati i dati relativi all incidenza delle diverse forme di traffico del Lazio con il resto del mondo per il periodo Con una proporzione è stato inoltre possibile stabilire il peso del traffico temporaneo sui corrispondenti flussi di traffico definitivo. Dall analisi dei dati si evince che la regione Lazio si caratterizza più come perfezionatrice attiva di prodotti originati all estero che non come originatrice di perfezionamento passivo. Con ciò si vuole dire che è particolarmente diffusa la pratica, da parte di paesi stranieri, di frammentare e perfezionare la propria produzione localizzandone alcune fasi nel Lazio. Tuttavia, i dati mostrano anche come la presenza di un trend decrescente per il perfezionamento attivo e un trend crescente per quello passivo. Complessivamente, il valore delle esportazioni laziali legate al traffico temporaneo rispetto a quello delle esportazioni in regime definitivo verso il resto del mondo passa dal 41% del 1999, al 30% del 2001, per poi arrivare al 19% circa nel Nell analizzare i dati relativi al commercio internazionale si deve prestare attenzione a quanto accennato in precedenza rispetto all azzeramento dei dazi avvenuto a partire dal

9 Tabella 1 - Traffico temporaneo e definitivo del Lazio con il resto del mondo PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTI (valori in euro) exp_temp re_imp PERFEZIONAMENTO ATTIVO re_exp imp_temp exp_def imp_def Peso del traffico temporaneo sui corrispondenti flussi di traffico definitivo (%) exp_temp 3,29 1,30 2,13 1,78 1,64 3,06 re_imp 1,15 1,03 2,02 0,74 0,62 0,94 PERFEZIONAMENTO ATTIVO re_exp 37,62 45,09 26,67 33,87 21,39 15,54 imp_temp 19,13 21,63 13,89 14,75 10,90 7,93 exp_def 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 imp_def 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. (I dati relativi al 2004 sono provvisori e si riferiscono al III trimestre 2004.) 9

10 Nel grafico sottostante si può osservare l andamento delle esportazioni temporanee e delle re-importazioni di prodotti trasformati e manufatti del Lazio con il resto del mondo. Grafico 5- Andamento delle esportazioni temporanee e delle re-importazioni del Lazio (Perfezionamento passivo) exp_temp re_imp Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. La Tabella 2 (pagina seguente) riporta un indice di preferenza (comparata) di localizzazione geografica che permette di individuare quali sono le aree principalmente coinvolte nel traffico di perfezionamento attuato dal Lazio. Per il calcolo di questo indice vengono presi i valori delle reimportazioni del Lazio, provenienti dalle aree geografiche considerate, e messi a confronto con i corrispondenti dati a livello nazionale. Valori superiori all unità indicano una maggiore preferenza del Lazio nei confronti di una determinata area geografica rispetto alla media italiana. Dall analisi dei dati emerge che valori piuttosto elevati si riscontrano soprattutto nel caso dell America Settentrionale. Questo dato è particolarmente interessante poiché permette di introdurre una breve 10

11 digressione su quelle che sono le principali ragioni alla base della decisione di frammentare la produzione e delocalizzarla (tutta o in parte) all estero. Uno dei motivi fondamentali è la riduzione dei costi di produzione, soprattutto tramite ricerca di aree a basso costo del lavoro, ma di grande importanza è anche la dipendenza tecnologica. Proprio a quest ultima si devono infatti imputare i valori elevati degli indici di preferenza geografica nei confronti del Nord America, che si mantengono tali per tutto il periodo considerato. Degni di nota sono anche i dati relativi al Medio Oriente. Inoltre, se si guarda agli anni terminali del campione, si rileva che per il Lazio i perfezionatori con indice di preferenza superiore rispetto alla media Italiana sono gli Altri Paesi Europei 8, gli Altri Paesi Africani, ma anche l America Centro Meridionale e l Oceania e Altri Territori. Tabella 2- Traffico di perfezionamento passivo: indice di preferenza comparata di localizzazione geografica UE15 0,9610 0,8264 1,3248 0,8377 0,9194 0,7821 Europa centro orientale 0,0738 0,0732 0,0339 0,0891 0,1277 0,0744 Altri paesi europei 0,5124 0,7001 1,6399 0,1908 3,2420 5,9643 Africa settentrionale 0,5439 2,7628 0,5966 1,0216 0,3068 0,2643 Altri paesi africani 1,2389 0,6934 2,8013 1,3107 7, ,8419 America settentrionale 6,8258 8,0894 2,9514 6,0955 3,7545 3,3314 America centro meridionale 1,1045 0,6267 2,1044 0,5799 1,2661 1,8924 Medio oriente 2,9899 2,7738 0,8184 1,0992 3,6268 2,3738 Asia centrale 0,0364 0,0109 0,0037 0,0065 0,5340 0,0814 Asia orientale 3,0504 0,8386 0,2005 0,5555 0,2722 1,0848 MONDO 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 Oceania e altri territori 0,9546 2,1713 0,2883 3,1587 1,1674 5,1647 UE25 0,7695 0,7116 1,1604 0,7495 0,8382 0,6637 Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. (Indici calcolati dai valori in euro) Infine, prendendo in esame la specializzazione merceologica del traffico di perfezionamento passivo del Lazio, si può notare il peso particolare di alcuni comparti rispetto alla media nazionale. Anche in questo caso si è 8 Secondo le classificazioni dell Istat, gli altri paesi europei comprendono: Andorra, Cipro, Città del Vaticano, Gibilterra, Islanda, Isole Faeroer, Liechtenstein, Malta, Norvegia, Svizzera, Turchia. 11

12 adoperato un indice comparato, il quale mette a confronto le re-importazioni laziali per ogni settore nell ambito dei prodotti trasformati e manufatti 9 con le corrispondenti re-importazioni italiane. Si osservi la Tabella 3. Valori al di sopra dell unità, fatta eccezione per il 2000, sono inoltre quelli che si riscontrano nel settore delle macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche, come pure in quello dei metalli e dei prodotti in metallo. Dall esame dei dati si osserva inoltre che particolarmente coinvolto dal processo di delocalizzazione è il comparto dei mezzi di trasporto, che presenta per tutto il periodo considerato un indice superiore rispetto alla media italiana. Tabella 3- Traffico di perfezionamento passivo: indice comparato di specializzazione merceologica PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO 0,2715 0,4242 0,1797 0,0502 0,2297 0,2415 PRODOTTI DELLE INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO 0,1230 0,0931 0,0373 0,8401 0,1297 0,0451 CUOIO E PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI 0,0310 0,0124 0,0046 0,1195 0,0159 0,0018 LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO 0,1028 0,6655 1,8789 2,2496 0,3517 0,6841 PASTA DA CARTA, CARTA E PRODOTTI DI CARTA; PRODOTTI DELL'EDITORIA E DELLA STAMPA 1,5641 1,6707 0,7998 0,6675 2,4370 1,0519 COKE, PRODOTTI PETROLIFERI RAFFINATI E COMBUSTIBILI NUCLEARI - 9,7109 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 PRODOTTI CHIMICI E FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 1,8396 1,6913 5,4984 0,0270 0,1991 0,1703 ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 0,0781 0,2292 0,1501 2,4688 1,0891 0,3297 PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 0,1726 0,1370 0,1122 0,6802 0,5628 0,0193 METALLI E PRODOTTI IN METALLO 1,3691 2,7170 0,8497 1,7867 1,3196 0,6577 MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 0,3789 0,9184 0,5351 0,3002 0,7766 0,9759 MACCHINE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE 3,4525 2,5874 0,8975 2,8261 1,7830 1,3049 MEZZI DI TRASPORTO 1,7116 1,0907 1,1454 1,7284 2,1196 2,6290 ALTRI PRODOTTI DELLE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 0,9479 0,5493 0,2215 0,9668 0,9878 1,4664 PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTI 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 1,0000 Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. 9 Si considera la classificazione merceologica Ateco, utilizzata dall Istat. 12

13 Calcolando l indice di preferenza di localizzazione geografica e quello di specializzazione merceologica anche in termini di esportazioni temporanee si ottengono dei risultati simili per quanto riguarda le aree ed i settori maggiormente interessati dai processi di frammentazione e delocalizzazione produttiva. Anche nel caso delle esportazioni temporanee infatti si riscontrano degli indici significativamente al di sopra dell unità con l America Settentrionale, il Medio Oriente e gli Altri Paesi Europei, in particolare nei comparti delle macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche e in quello dei mezzi di trasporto. Questi dati offrono degli spunti di grande interesse. Si consideri ad esempio il settore delle macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche che abbiamo visto essere tra i maggiormente coinvolti nel processo di perfezionamento passivo del Lazio. Secondo la classificazione Ateco adoperata dall Istat tale settore comprende al suo interno, nell ambito di una vasta gamma di strumenti e apparecchiature sofisticate, il comparto delle macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici e, più precisamente, computer, sistemi ed altre apparecchiature per l informatica. Dall indagine dell Osservatorio Filas sulla capacità innovativa delle PMI del Lazio il settore dell informatica è proprio uno tra i più coinvolti nei processi di innovazione. Si potrebbe pensare allora alla frammentazione e alla delocalizzazione produttiva come a forme di innovazione? Considerazioni analoghe valgono per un altro caso particolarmente interessante: quello dei mezzi di trasporto. Tale settore comprende, tra gli altri comparti, quello della costruzione di aeromobili e di veicoli spaziali, particolarmente sviluppato nella regione Lazio. Si ricordi infatti che il Lazio è sede del primo distretto tecnologico aerospaziale italiano Si pensi, ad esempio, al Polo Tecnologico della Tiburtina. 13

14 Concludiamo lo studio con un grafico che mostra la distribuzione delle imprese del Lazio con partecipazioni all estero in termini di numero di addetti per il Si può notare come il fenomeno dell internazionalizzazione interessi principalmente le piccole e le medie imprese. La realtà del Lazio è conforme a quella nazionale, in cui, come emerge dal Rapporto Italia Multinazionale , sono sempre più le piccole e medie imprese ad espandersi oltre confine. A questo dinamismo nella crescita produttiva all estero delle PMI, si contrappone una riduzione della presenza dei grandi gruppi al di fuori dell Italia. Grafico 5 Imprese del Lazio con partecipazioni all estero (per numero di addetti) Meno di 100 addetti Da 100 a 249 addetti Da 250 a 499 addetti Da 500 a addetti addetti ed oltre Dimensioni non note Fonte: elaborazioni Osservatorio Filas su dati Istat. 11 Si deve specificare che tra le modalità di internazionalizzazione sono comprese le partecipazioni azionarie di maggioranza e di minoranza in sussidiarie, filiali, affiliate, joint venture, incroci azionari a supporto di alleanze strategiche. 12 Il Rapporto, realizzato dall Ice in collaborazione con il Politecnico di Milano e R&P- Ricerche e Progetti, è stato presentato nel novembre 2004 a Roma. 14

15 APPENDICE Tabella 1.A - Traffico temporaneo e definitivo delle regioni italiane con il resto del mondo PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTI Valori in Euro Piemonte exp_temp re_imp exp_def imp_def Valle d'aosta exp_temp re_imp exp_def imp_def Lombardia exp_temp re_imp exp_def imp_def Liguria exp_temp re_imp exp_def imp_def Trentino-Alto Adige exp_temp re_imp exp_def imp_def Veneto exp_temp re_imp exp_def imp_def Friuli-Venezia Giulia exp_temp re_imp exp_def imp_def Anche nel caso delle Tabelle 1.A e 2.A i dati relativi al 2004 si riferiscono ai primi tre trimestri dell anno. 15

16 Emilia Romagna exp_temp re_imp exp_def imp_def Toscana exp_temp re_imp exp_def imp_def Umbria exp_temp re_imp exp_def imp_def Marche exp_temp re_imp exp_def imp_def Lazio exp_temp re_imp exp_def imp_def Abruzzo exp_temp re_imp exp_def imp_def Molise exp_temp re_imp exp_def imp_def

17 Campania exp_temp re_imp exp_def imp_def Puglia exp_temp re_imp exp_def imp_def Basilicata exp_temp re_imp exp_def imp_def Calabria exp_temp re_imp exp_def imp_def Sicilia exp_temp re_imp exp_def imp_def Sardegna exp_temp re_imp exp_def imp_def

18 Tabella 2.A - Indice di propensione comparata relativa alla frammentazione internazionale dei processi produttivi PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTI 101-Piemonte exp_temp 0,7615 0,6374 0,7513 1,0337 0,7891 0,7059 re_imp 0,7083 0,7435 0,8680 1,1568 1,2397 0, Valle d'aosta exp_temp 0,7323 1,2230 3,0479 2,1894 0,1982 0,8210 re_imp 0,1656 0,5305 2,6292 2,4501 0,4004 0, Lombardia exp_temp 0,9018 0,7447 0,8865 0,9597 1,1587 1,0760 re_imp 0,7408 0,6586 0,6464 0,7163 0,7757 0, Liguria exp_temp 0,4555 0,4734 0,6922 0,9272 0,7898 0,8614 re_imp 0,4567 0,3642 0,4265 0,6202 0,7262 0, Trentino-Alto Adige exp_temp 0,6165 0,3954 0,4944 0,6310 0,6725 0,6475 re_imp 0,4817 0,3504 0,4355 0,5652 0,5599 0, Veneto exp_temp 1,5953 2,6166 1,9506 1,9036 1,4925 1,3409 re_imp 2,1307 2,5743 2,3161 2,2637 1,6555 1, Friuli-Venezia Giulia exp_temp 1,5430 2,1647 1,0566 0,3396 0,3127 0,7033 re_imp 3,1706 3,1131 0,9657 0,6153 0,6421 1, Emilia Romagna exp_temp 0,6213 0,4691 0,5522 0,5270 0,5665 0,5841 re_imp 1,0421 1,1129 1,4103 1,2470 1,7065 1, Toscana exp_temp 0,6370 0,5365 0,6530 0,6642 0,6684 0,6968 re_imp 0,7045 0,5429 0,4976 0,5310 0,5520 0, Umbria exp_temp 0,8123 0,7827 0,8099 0,7848 0,8968 1,0909 re_imp 1,2509 1,7512 1,3042 0,6861 0,7600 0, Marche exp_temp 0,8612 0,8857 1,0415 0,8629 0,8104 0,5971 re_imp 2,1863 2,1827 1,9952 2,2665 1,6609 1,

19 312-Lazio exp_temp 2,6278 0,9699 1,6709 1,4405 1,4662 2,7551 re_imp 0,7049 0,6067 1,0996 0,4519 0,4169 0, Abruzzo exp_temp 1,1983 0,6907 0,7332 0,4359 0,6101 0,5950 re_imp 1,2301 1,0425 0,9287 0,8680 0,8667 0, Molise exp_temp 0,1408 0,1646 0,1188 0,0070 0,2205 0,0143 re_imp 0,3045 0,3209 0,2045 0,0146 0,4846 0, Campania exp_temp 0,4126 0,7103 1,1210 0,4554 0,4149 0,4666 re_imp 0,4781 0,4449 0,5155 0,4364 0,3978 0, Puglia exp_temp 1,3327 1,2459 1,6437 2,2164 3,2539 3,4735 re_imp 2,2952 2,3359 2,5809 3,0197 3,8355 3, Basilicata exp_temp 0,6174 0,3406 0,2763 0,0661 0,0357 0,1903 re_imp 0,0996 0,1853 0,1759 0,2881 0,3775 0, Calabria exp_temp 0,3209 0,0844 0,1505 0,2650 0,0655 0,0960 re_imp 0,3147 0,1146 0,1065 0,1744 0,5312 0, Sicilia exp_temp 1,0553 0,4370 0,4935 0,7866 1,1944 0,7229 re_imp 0,9838 0,6662 0,6520 0,6961 0,8989 1, Sardegna exp_temp 1,0709 0,1898 0,2518 0,1952 0,1844 0,0425 re_imp 1,7327 0,6606 0,3042 0,3592 0,4507 0,

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