L immigrazione in Italia e in Veneto, dieci anni di trasformazioni
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1 Padova, 15 marzo 2015 L immigrazione in Italia e in Veneto, dieci anni di trasformazioni Bruno Baratto
2 DIECI INDICATORI + 1, MA LE TRASFORMAZIONI SONO MOLTE DI PIU : Verso una stabilità maggiore o una rinnovata precarietà? 1. Le variazioni dei residenti 2. La distribuzione sul territorio nazionale 3. L evoluzione delle provenienze 4. I permessi di soggiorno di lungo periodo 5. Le acquisizioni di cittadinanza italiana 6. Le variazioni di genere 7. L incidenza dei minori e la 2^ generazione 8. Gli «alunni con cittadinanza non italiana» 9. Le trasformazioni del mercato del lavoro 10. L evoluzione del bilancio demografico 11. I nuovi arrivi: i «profughi»
3 ITALIA. Residenti stranieri. Valori assoluti effetto censimento effetto sanatoria Elaborazioni su dati Istat.
4 ITALIA - VENETO. Residenti stranieri. Incidenza % su totale residenti Elaborazioni su dati Istat 2,4 3,5 VENETO ITALIA 7,4 7,5 10,0 10,2
5 ITALIA. Residenti stranieri per regioni ANNO 2002 NATI MORTI ACQ. CITT. RESIDENTI DI CUI MINORI 1Lombardia Veneto Lazio Emilia Romagna Piemonte TOTALE ITALIA ANNO 2012 NATI MORTI ACQ. CITT. RESIDENTI 1Lombardia Emilia-Romagna Elaborazioni su dati Istat 3Veneto Lazio Piemonte TOTALE ITALIA
6 ITALIA. Residenti stranieri per ripartizioni ,3% NORD 25,4% CENTRO 13,3% SUD Elaborazioni su dati Istat
7 La distribuzione progressiva dei residenti stranieri sul territorio nazionale: variazioni significative. All inizio, l immigrazione ha seguito una direttrice SUD NORD: progressivamente si sono perseguite le possibilità di regolarizzare la propria posizione attraverso il lavoro regolare. Ultimamente si notano alcuni trasferimenti verso il meridione d Italia, con la speranza di trovare sistemazioni meno care, magari a fronte di una regolarità garantita da un permesso di lunga durata. Nei territori di maggiore presenza, comunque, sembra che l incidenza continui ad aumentare.
8 ITALIA. Residenti stranieri per paesi di provenienza. Primi 15 gruppi. Variazione % Romania Albania Marocco Cina Rep. Popolare Ucraina Filippine Moldova India Polonia Tunisia Perù Ecuador Egitto Macedonia Bangladesh altri 181 paesi primi 15 paesi TOTALE 78,6 98,5 256,8 499,6 919, , ,7 Elaborazioni su dati Istat
9 L evoluzione delle provenienze nazionali: da una grande varietà ad una progressive polarizzazione. Negli anni, soprattutto a partire dalla grande regolarizzazione seguita all entrata in vigore della Bossi Fini (che ha interessato circa persone, oltre la metà degli allora presenti regolarmente in Italia, quasi soltanto nel Veneto), è emersa una presenza sempre più importante di gruppi provenienti da Ucraina e Moldova, a seguito di una trasformazione del sistema di assistenza ad anziani e non autosufficienti: le cosiddette badanti. Un flusso immigratorio al femminile, di età più alta, donne sole e spesso «famiglie spezzate» ancor prima di partire. L entrata della Romania nell UE ha definitivamente sancito una predominanza notevole dei gruppi provenienti dall Europa dell Est, con caratteristiche ultimamente simili ad una sorta di semi-pendolarità, utile a far fronte alla crisi economica e lavorativa. In ogni caso, si nota una maggior polarizzazione attorno ai gruppi che si collocano nelle prime posizioni della «classifica» per nazionalità.
10 TRIVENETO. Permessi di soggiorno di lungo periodo. Valori assoluti Friuli-V.G Veneto Trentino-A.A pds di lunga durata altri pds (in corso di validità) Elaborazioni su dati Istat
11 VENETO. Permessi di soggiorno di lungo periodo. Valori assoluti Veneto Vicenza Verona Venezia Treviso Rovigo Padova Belluno Pds di lunga Permessi durata di lunga durata Permessi Altri pds di (in soggiorno corso di validità) Elaborazioni su dati Istat
12 I permessi di soggiorno di lungo periodo nel Triveneto I permessi di lunga durata (sia ex carte di soggiorno sia permessi per familiari di cittadini UE) rappresentano in Veneto, il 59,5% in Friuli Venezia Giulia, il 53,9% in Trentino Alto Adige, il 65,8% sul totale dei permessi in corso di validità (media nazionale: 52,1%). Ovviamente però, non essendo soggetti ad una effettiva pratica di rinnovo, possono essere sovra-rappresentati rispetto ai permessi in corso di validità, non conoscendo l entità dei permessi in via di rinnovo. Elaborazioni su dati Istat
13 ITALIA. Acquisizioni di cittadinanza italiana tra il 2002 e il 2013 almeno cittadini stranieri sono diventati cittadini italiani, uscendo così dalle statistiche sui residenti stranieri. è probabile che almeno una parte si sia trasferita almeno temporaneamente all'estero alla ricerca di lavoro Elaborazioni su dati Istat
14 Permessi di lungo periodo e acquisizioni di cittadinanza italiana: segnali di maggiore stabilità? Sia i permessi di lunga durata, sia l acquisizione della cittadinanza hanno l effetto di svincolare, in maniera più o meno definitiva, la regolarità della presenza dal contratto di lavoro, e quindi, si suppone indichino scelte di maggiore stabilità. Tuttavia, tali documenti rendono anche disponibile l ingresso e l eventuale accesso al lavoro anche ad altri territori, all interno dell UE, o a mete ancora più ambite quali Usa o Canada. Vengono di fatto percepiti come una possibilità in più per far fronte alla crisi economica ed occupazionale, specie se si è originari di paesi che ammettono la doppia cittadinanza. L interpretazione del loro aumento, quindi, necessita di ulteriori contestuazioni.
15 VENETO - ITALIA. Composizione % di genere della popolazione straniera ,0 52,0 46,9 53, ,2 45,8 49,9 50,1 Elaborazioni su dati Istat UOMINI Veneto DONNE Veneto UOMINI Italia DONNE Italia
16 Aumento della presenza femminile: ricomposizione familiare o nuova solitudine? Anche l aumento e il progressivo riequilibrio della parte femminile era un tempo letta come indicazione di progressiva stabilizzazione, in quanto tradizionalmente legata al ricongiungimento familiare. Però, con l apertura di occasioni di lavoro quasi esclusivamente femminili come il lavoro domestico e di cura, abbiamo un numero molto alto di donne che immigrano ormai per lavoro, da sole, e che spesso, come si diceva, hanno alle spalle o nell immediato futuro «famiglie spezzate» o comunque di difficile riunificazione. Emerge però una certa disponibilità ad «accasarsi», talvolta con lo stesso «assistito».
17 ITALIA. Minori stranieri residenti. Valori assoluti Elaborazioni su dati Istat
18 ITALIA VENETO. Incidenza % minori stranieri su totale minori residenti ,4 9,8 8,8 9, Elaborazioni su dati Istat 3,6 6,2 VENETO ITALIA
19 Elaborazioni su dati Istat ITALIA. Residenti stranieri nati in Italia (II^ generazione). Valori assoluti
20 Minori stranieri : stranieri a chi? Quali vincoli per le famiglie? Quali percorsi di identità? Nella stragrande maggioranza dei casi, i minori stranieri sono inseriti in famiglia. Indicano quindi una certa qual stabilità. Nell attuale congiuntura, però, possono essere fonte anche di tensioni ulteriori, se la famiglia non riesce a garantire un mantenimento sufficiente al tenore di vita del territorio. In simili casi, i minori rischiano di rappresentare un vincolo rispetto alla libertà di cercar fortuna altrove. E spesso, quando si decide comunque di trasferirsi in toto, o di rimandare parte della famiglia al proprio paese d origine, i ragazzi e le ragazze di seconda generazione si trovano ad affrontare per la prima volta l esperienza della migrazione. Senza entrare nella grande questione della costruzione di un identità in cui molto rimane da inventare
21 ITALIA. Alunni con cittadinanza non italiana. Da scuole dell infanzia a secondarie di II grado. Valori assoluti. AA. SS. 2001/ /13. Elaborazioni su dati Miur
22 ITALIA. Alunni con cittadinanza non italiana. Aumento % su base annua. AA. SS. 2001/ /13. Elaborazioni su dati Miur
23 ITALIA - VENETO. Alunni con cittadinanza non italiana. Incidenza % su totale alunni. AA. SS. 2001/ / ,9 12, ,0 4,6 italia veneto Elaborazioni su dati Istat
24 Alunni con cittadinanza non italiana. Quali opportunità, quali criticità, quali sfide? La presenza» ancora in crescita di alunni «con cittadinanza non italiana, seppur assai rallentata rispetto ai primi anni del duemila, dice comunque una certa stabilità di famiglie che tentano strategie diverse dalla mobilità per resistere alla crisi. Da ricordare che, soprattutto nella scuola per l infanzia e nella primaria, prevalgono nettamente i bambini e bambine «giuridicamente stranieri» ma nati e socializzati, anche linguisticamente, in Italia. E questo è segno di una trasformazione evidente che interroga non solo la scuola, ma tutta la società italiana. Non sembra vi sia molta consapevolezza in questo senso, purtroppo, né a livello ministeriale, né a livello della società civile.
25 VENETO. La trasformazione della domanda di lavoro: come cambia l inserimento occupazionale degli stranieri Assunzioni di stranieri nel lav. dipendente* e nel lav. domestico. Composizione % per genere e settore. Confronto * Al netto del lavoro intermittente. Fonte: elaborazione Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 aprile 2013)
26 VENETO. La trasformazione della domanda di lavoro: come cambia l inserimento occupazionale degli stranieri In un contesto caratterizzato da una perdita consistente di posti di lavoro, dalla riduzione delle opportunità di impiego e dal progressivo deterioramento delle modalità occupazionali, con riferimento agli stranieri è possibile osservare: una riduzione complessiva della domanda di lavoro e della quota di stranieri rispetto al totale. Questo è legato al minor fabbisogno in alcuni settori dell industria tradizionalmente interessati da una forte presenza di lavoratori stranieri (maschi); una crescita della domanda di lavoro (femminile) in alcuni ambiti occupazionali del terziario. Crescita determinata sia dalla minore presenza maschile, sia dalla complessiva tenuta delle posizioni occupazionali delle donne straniere e dall incremento delle assunzioni in alcuni settori; una concentrazione delle opportunità occupazionali per le donne straniere legata al lavoro domestico, mentre più in generale a causa della ridotta domanda di lavoro e delle ricadute differenziate della crisi tendono a livellarsi (verso il basso) le differenze e le opportunità per gli stranieri negli altri ambiti occupazionali. Fonte: VenetoLavoro
27 VENETO. La trasformazione della domanda di lavoro: come cambia l inserimento occupazionale degli stranieri Occorrerà attendere per capire se questi cambiamenti siano riconducibili ai soli effetti congiunturali oppure se si tratti di variazioni destinate ad un evoluzione più strutturale della presenza straniera nel mercato del lavoro provinciale E chiaro tuttavia che nonostante la tendenza alla riduzione del fabbisogno di lavoro straniero, non si potrà fare a meno di questi lavoratori in alcuni ambiti occupazionali (ancora caratterizzati da una forte carenza di offerta di lavoro da parte degli italiani). Nel settore industriale molto dipenderà dall evoluzione della situazione economica e dalle strategie intraprese dal sistema produttivo locale. Per quanto riguarda alcuni ambiti del terziario ed in particolare le attività connesse al settore dei servizi alla persona, l evoluzione della situazione socio-demografica nazionale non lascia invece spazio a molti dubbi. Fonte: VenetoLavoro
28 ITALIA. Nati da genitori entrambi stranieri. Valori assoluti Elaborazioni su dati Istat
29 ITALIA - VENETO. Nati da genitori entrambi stranieri. Incidenza % su totale nati ,0 22,0 13,9 21, ,4 6,2 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 VENETO ITALIA Elaborazioni su dati Istat
30 ITALIA. Saldo naturale stranieri, italiani, totale. Valori assoluti stranieri italiani totale Elaborazioni su dati Istat
31 ITALIA - VENETO. Saldo naturale stranieri, italiani, totale. Valori assoluti saldo stranieri saldo italiani saldo totale Elaborazioni su dati Istat
32 Un saldo naturale che sta presentando il conto : quali trasformazioni sono alle porte? In Italia è ancora in aumento il numero di neonati figli di genitori entrambi stranieri. Non riescono tuttavia a tamponare efficacemente il pesante «deficit» nel saldo naturale degli italiani. In Veneto, dove anche le nascite di figli di stranieri hanno iniziato a calare, da almeno quattro anni, dopo un lungo periodo di crescita. E il saldo naturale veneto diventa negativo per la prima volta negli ultimi cinquant anni. Solo ultimamente si inizia a parlare di questo apporto del fenomeno migratorio, al di fuori dei circuiti dei demografi e delle loro previsioni. A livello politico, non sembra ancora ci sia consapevolezza diffusa della necessità di politiche demografiche, che, come qualcuno diceva, hanno strutturalmente una «inerzia» nei tempi di efficacia tale da richiedere uno sguardo lungo, mentre purtroppo la prospettiva sembra presentarsi ormai «corta» per la crisi che tutti, sia migranti sia autoctoni, stiamo vivendo.
33 PROFUGHI, RIFUGIATI, RICHIEDENTI ASILO. 2013/2014 RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO V.ASSOLUTI 1. GERMANIA FRANCIA SVEZIA REGNO UNITO ITALIA Profughi accolti ogni abitanti MALTA 25,4 SVEZIA 14,7 AUSTRIA 9,2 CIPRO 7,6 LUSSEMBURGO 7,1 PAESI BASSI 5,1 GRECIA 4,9 FRANCIA 4,3 GERMANIA 4,0 BELGIO 3,3 DANIMARCA 2,6 IRLANDA 2,5 FINLANDIA 2,3 REGNO UNITO 2,3 ITALIA 1,5 Fonte: Caritas Friuli V.G., Richiedenti asilo e rifugiati, perché aiutarli a casa nostra, 2014
34 PROFUGHI, RIFUGIATI, RICHIEDENTI ASILO. VENETO - ITALIA Belluno 174 Padova 237 0,25% sui migranti residenti Rovigo 168 Treviso 229 Venezia 270 Verona 338 Vicenza 393 TOTALE VENETO ,35% sui migranti residenti Totale Italia ,66% sui migranti residenti in Veneto sono residenti il 10,5% dei migranti e il 5,6% dei «profughi» presenti in Italia Fonte: elaborazioni su dati Ministero dell Interno e Istat
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