Fenomeni d urto. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi
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- Carla Franchi
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1 Fenomeni d urto Dott.ssa Elisabetta Bissaldi
2 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.1 Il pendolo balistico è un dispositivo che veniva usato per misurare la velocità di un proiettile. In questo caso si consideri un dispositivo costituito da un blocco di legno di massa m 2 = 5. 4 kg, tenuto sospeso da due funi. Un proiettile di massa m 1 = 9. 5 g viene sparato contro il blocco e si conficca nel blocco. Il sistema blocco+proiettile si sposta verso destra sollevandosi di h = 6. 3 cm. 1. Calcolare la velocità del proiettile al momento dell urto.
3 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.2 Due sfere metalliche di massa m 1 = 30 g e m 2 = 75 g sono appese come in figura e sono inizialmente in contatto. La sfera 1 viene sollevata verso sinistra sino ad una altezza h 1 = 8 cm e poi viene lasciata libera. Nella caduta urta elasticamente la sfera Calcolare la velocità finale della sfera 1 dopo l urto.
4 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.3 Due punti materiali di massa m 1 = 83 kg e m 2 = 55 kg in moto con velocità v 1 = 6. 2 km/h diretta nel verso positivo dell asse x e v 2 = 7. 8 km/h nel verso positivo dell asse y si urtano nell origine del sistema di riferimento in modo totalmente anelastico. 1. Determinare la velocità finale del sistema dopo l urto.
5 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Un punto materiale di massa m = 1 kg urta anelasticamente un oggetto di massa M = 3 kg inizialmente fermo. In seguito all urto, i corpi proseguono insieme su un piano orizzontale scabro (μ d = 0. 3) per 2 m prima di fermarsi. 1. Calcolare la velocità iniziale. Esercizio 8.4
6 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.5 Un asta libera di massa m 1 e lunghezza l è ferma in un piano orizzontale liscio. Ad un certo momento l asta viene colpita da un punto materiale di massa m 2 e velocità v (perpendicolare all asta) ad una distanza x dal centro O e ci rimane attaccato. 1. Determinare la velocità lineare ed angolare del sistema dopo l urto.
7 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.6 Un asta di massa m e lunghezza l è ferma in un piano orizzontale liscio ed è vincolata nell estremo C. Ad un certo momento l asta viene colpita da un punto materiale m e velocità v (perpendicolare all asta) ad una distanza x dal centro O e ci rimane attaccato. 1. Determinare la velocità angolare del sistema dopo l urto. C
8 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Si consideri un proiettile lanciato ad un angolo θ = con velocità iniziale v = m/s che si frammenta in due pezzi di massa uguale nel punto più alto della sua traiettoria. Uno dei due frammenti cade giù in verticale. 1. Dove atterra l altro frammento? Esercizio 8.7
9 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Esercizio 8.8 Si consideri un corpo di massa m 1 = 1. 6 kg che viaggia a velocità v 1 = 4 m/s e un corpo di massa m 2 = 2. 1 kg che viaggia a velocità v 2 = 2. 5 m/s in direzione contraria lungo l asse x. Al corpo è collegata una molla di costante elastica k = 600 N/m. Non vi sono altri attriti. Si calcolino: 1. La velocità dei due blocchi dopo la collisione; 2. La massima compressione della molla. v 1 v 2
10 Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A Riepilogo (1) Se la forza CAUSA IL MOTO, cos è che CAUSA UNA ROTAZIONE? Si tratta del MOMENTO DELLA FORZA M = r F Il momento della forza dipende: DALL ORIGINE DAL PUNTO IN CUI LA FORZA È APPLICATA MODULO DEL VETTORE M: M = rfsenφ d = rsenφ = BRACCIO
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sfera omogenea di massa M e raggio R il momento d inerzia rispetto ad un asse passante per il suo centro di massa vale I = 2 5 MR2 ).
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5) Due blocchi di massa m 1 = 3 kg e m 2 = 2 kg, sono posti su un piano inclinato scabro che forma un angolo con l orizzontale e sono collegati rigida
1) Due blocchi di massa m 1 = 2 kg e m 2 = 1 kg, sono posti su un piano orizzontale privo di attrito a contatto fra di loro,: una forza orizzontale F = 6 N è applicata al blocco di massa m 1 e spinge l
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Evgenia Tarasova e Vladimir Morozov campione skateboard
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IV ESERCITAZIONE. Esercizio 1. Soluzione
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