REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE ECOLOGIA Tutela e Uso Risorse Idriche Integrate I L D I R I G E N T E

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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Tutela e Uso Risorse Idriche Integrate Proposta nr. 32 del 27/05/ Determinazione nr del 27/05/2015 OGGETTO: D.Lgs. 152/06 Sistema Ambiente S.r.l Rinnovo di Autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane provenienti dal depuratore e dallo scolmatore di piena a servizio della rete fognaria della località Campagna. I L D I R I G E N T E PREMESSO CHE: - la Società Sistema Ambiente S.r.l. con sede legale in Brugnera (PN) via San Giacomo n. 9, con nota di data assunta al prot. n del ha presentato, a nome dell Amministratore Unico pro tempore, istanza per il rinnovo dell autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane di cui alle Det. Dir. n del e n del ; - l istanza stessa è stata successivamente completata con le integrazioni di data assunte al prot. n del e di data assunte al prot. n del ; DATO ATTO che alla predetta istanza ed integrazioni sono allegati, fra l altro, i seguenti elaborati che sono presenti in parte nel fascicolo informatico 2008/9.8/8, sottoscritti dal titolare dello scarico: - scheda di rilevamento di scarico di acque reflue, di data ; - dichiarazione relativa alle reti fognarie, di cui all art. 74 comma 1 lettera dd) del D.Lgs. n. 152/2006, di data ; ed i seguenti elaborati, relativi alla perizia suppletiva e di variante al progetto esecutivo, dei lavori di adeguamento del depuratore e di realizzazione della nuova condotta di scarico, di data : - All. n. 1 - Relazione tecnica illustrativa; - All. n. 2 - Planimetria dell impianto di depurazione, manufatto di denitrificazione e stazione di sollevamento; - Cartiglio planimetria imp. Depurazione scala 100.pdf; - Certificato Regolare Esecuzione, di data ; RITENUTO di considerare ai fini istruttori anche la seguente documentazione relativa al progetto definitivo dei lavori di adeguamento del depuratore e di realizzazione della nuova condotta di scarico, di data , inviati con nota prot. n del a firma di professionista abilitato: - All. 1a - Relazione tecnico-illustrativa; - All. 1b Relazione geologica - tecnica; - All. 2 Corografia scala 1:25.000;

2 - All. 3 Estratto P.R.G.C.; - All. 4 Planimetria quotata scala 1:5.000; - All. 8 - profilo longitudinale della condotta di scarico; - All. 9 - Sezioni e manufatti tipo; nota prot. n di data di avvenuto collegamento dello scarico dal depuratore al canale di Colle-Vivaro RICHIAMATA, inoltre, la relazione (Allegato n. 1) relativa al progetto esecutivo delle fognature comunali della frazione di Campagna 1 Stralcio di data allegata all Autorizzazione allo scarico approvata con Determinazione Dirigenziale n del : VISTE la dichiarazione sostitutiva di certificazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio entrambe a firma dell Amministratore Unico pro tempore della Società Sistema Ambiente S.r.l. e di data ; RILEVATO dalla documentazione allegata all istanza, alle integrazioni ed alla precedente autorizzazione che: l istanza di autorizzazione è riferita allo scarico terminale nel canale del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna denominato Colle-Vivaro delle acque provenienti dall impianto di depurazione sito in località Campagna; le acque reflue urbane si originano dalla fognatura di tipo misto che convoglia acque domestiche e meteoriche della frazione di Campagna; il carico totale organico biodegradabile dell agglomerato denominato Maniago Campagna è pari a 826 abitanti equivalenti (di cui 763 abitanti residenti e 63 abitanti fluttuanti), come indicato nella nuova individuazione degli agglomerati approvata dalla Consulta d ambito territoriale occidentale ai sensi della L.R. 6 del (Del. D Assemblea CATO n. 17 del ); la potenzialità di progetto dell impianto di depurazione è di 1100 abitanti equivalenti e ne tratta circa 300; le apparecchiature dell impianto di depurazione sono costituite da: nuova griglia fine a pulizia automatica a nastro continuo autopulente, griglia grossolana a pulizia manuale in by-pass, vasca di dissabbiatura e disoleatura areata, sezione di sollevamento, scarico di emergenza che entra in funzione solo in caso di interruzione di fornitura di energia, avaria delle pompe di sollevamento o altre anomalie, unica vasca di ossidazione-denitrificazione-nitrificazione, vasca di sedimentazione secondaria, vasca di disinfezione, stazione di sollevamento e per i fanghi vasca di ispessimento, letti di essiccamento; i sistemi di controllo di processo prevedono 2 misuratori di redox e 2 misuratori di ossigeno disciolto in vasca di ossidazione per la misura in continuo di detti parametri; in caso di asciutta del canale Consortile Colle-Vivaro, è previsto lo scarico dal depuratore sull alveo del torrente Colvera (suolo), il quale ha portata nulla per oltre 120 giorni all anno; come indicato nella nota della Società Sistema Ambiente S.r.l. del solitamente la manutenzione del canale consorziale di Colle viene effettuata tra i mesi di febbraio e marzo, per una durata di circa 3-4 settimane, durante le quali il canale viene messo in asciutta. Tale periodo di asciutta non supera mai i 120 giorni ; l impianto di sollevamento è dotato di tre pompe sommerse, di cui una di riserva, della portata ciascuna di 20 m³/h; lo scolmatore di piena, ubicato a monte del depuratore, recapita sull alveo del torrente Colvera; nella planimetria generale dell impianto di depurazione All. n. 2 di data è indicato il Pozzetto prelievo a valle della disinfezione;

3 DATO ATTO che, con nota prot. n del , è stato comunicato l avvio del procedimento, informando anche l ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone, l'azienda per i Servizi Sanitari N. 6 (ora Azienda per l Assistenza Sanitaria N. 5) Friuli Occidentale e il Comune di Maniago. Con successiva nota di Richiesta integrazioni prot. n del ad ARPA è stato chiesto anche di [ ]esprimere un parere in merito allo scarico, esplicitando eventuali osservazioni e suggerimenti finalizzati al rilascio del provvedimento autorizzativo ; DATO ATTO di quanto indicato da ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone nella nota prot. n. 28-P del , assunta al prot. n del , relativamente allo scarico in corpi recettori costituiti da alveo di torrente in secca per più di 120 giorni all anno, sull opportunità, in via cautelativa, di imporre allo scarico i limiti su suolo con il divieto di immissione delle sostanze pericolose previste dal D.Lgs. 152/06, ai fini della salvaguardia delle acque di falda; CONSIDERATO che ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone: - per lo scarico dal depuratore nel canale Consortile denominato Colle-Vivaro con nota prot. n. 1340/2011/ST-VC/26 del , assunta al prot. n del , aveva evidenziato, tra l altro si ritiene doveroso da parte del gestore effettuare degli autocontrolli con cadenze ravvicinate sui reflui sia in ingresso che in uscita dell impianto di depurazione con il fine di..salvaguardare gli utilizzi delle acque convogliate nel reticolo irriguo del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna e ha indicato gli autocontrolli da effettuare; - per gli scarichi nei canali consortili ad uso irriguo, con nota prot. n.13977/p/gen/dpn di data assunta al prot. n del , ha comunicato, tra l altro, che fermo restando i pareri dell I.S.S., tutti gli scarichi degli impianti di depurazione che trattano solo acque reflue domestiche, aventi qualsiasi potenzialità, dovranno rispettare il limite per il parametro E.coli di UFC/100 ml con assenza di Salmonelle ; PRESO ATTO che il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna: - con nota del , assunta al prot. n del aveva, tra l altro, comunicato che le acque della rete idrica consorziale vengono utilizzate per l irrigazione di terreni agricoli e in via secondaria per gli usi domestici irrigazione di orti e giardini o per attività civili legate all ambito domestico escluso l utilizzo potabile inoltre per usi che prevedono delle forniture idriche per l alimentazione di laghetti jemali o ricreativi, per lavorazioni industriali od artigianali e per usi antincendio ; - con nota prot. n del assunta al prot. n del , ancorché riferita ad una diversa pratica, ha trasmesso la nota dell Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) del (ricevuta dal Consorzio in data luglio 2013, prot. del Consorzio n del ) e ha indicato che sulla base delle motivazioni espresse da Istituto Superiore di Sanità si ritiene, in via cautelativa e fino a quando la problematica non sarà affrontata e definita compiutamente attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, che nei vettori e corpi idrici ad uso irriguo: la concentrazione di E. coli deve essere contenuta entro un valore di 1000 UFC/100 ml; deve essere garantita l assenza di Salmonella ; DATO ATTO che la Società Sistema Ambiente S.r.l. con nota prot. n del assunta al prot. n del ancorché riferita ad una diversa pratica ha comunicato, tra l altro, che Si ritengono corretti, ai sensi dei pareri rilasciati dall I.S.S., i limiti di scarico previsti per il parametro E. coli UFC/100 ml. con assenza di Salmonelle ;

4 CONSIDERATO che sono attualmente in corso di approfondimento e di valutazione le condizioni da porre agli scarichi dai depuratori e dagli scolmatori di piena con recapito nei canali del Consorzio di Bonifica Cellina Meduna ad uso irriguo, come da ultime note prot. n del , prot. n del e prot. n del e che pertanto, alla luce delle conclusioni che emergeranno da dette valutazioni si procederà a modificare, se del caso, il presente provvedimento; RITENUTO, pertanto, in relazione alle succitate note di ARPA e del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna (di data e ), di applicare, oltre ai limiti già indicati nel precedente provvedimento (Det. Dir. n. n del ), i seguenti limiti, in relazione agli usi irrigui delle acque: - assenza totale di Salmonelle; - per il parametro Escherichia coli UFC/100 ml; CONSIDERATO che nei periodi di asciutta del canale del Consorzio di Bonifica Cellina Meduna Colle-Vivaro il recapito dello scarico dal depuratore dovrà avvenire nell alveo del torrente Colvera (suolo); CONSIDERATO che l'efficacia del sistema di depurazione in argomento è condizionata dalla corretta e costante manutenzione dello stesso; RITENUTO, pertanto, di prescrivere alcuni interventi di gestione e manutenzione sull impianto di depurazione come riportati nel dispositivo della presente determinazione; EVIDENZIATO che la presente autorizzazione non implica approvazione degli impianti e che le modifiche che dovessero essere apportate ai sistemi di depurazione di progetto dovranno essere comunicate alla Provincia per i provvedimenti eventualmente necessari; RITENUTI gli scarichi autorizzabili con specifiche prescrizioni espressamente riportate nel dispositivo; VISTA la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 163 del , dichiarata immediatamente eseguibile, che determina gli importi da versare alla Provincia per l istruttoria delle pratiche di autorizzazione agli scarichi con decorrenza ; VISTA la ricevuta di versamento di 250,00 introitati al Cap Entrate diverse inerenti gli scarichi D.Lgs n. 152/2006 Istruttoria pratiche giusta reversale n. 383 del ; RILEVATO che le spese da sostenersi quale costo per istruttoria Provincia sono pari all importo versato; VISTO: - il Decreto Legislativo n. 152/06 recante "Norme in materia ambientale, in particolare la parte terza relativa a Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche e successive modifiche; - la L.R. n. 2/2000, la L.R. 7/2001, la L.R. 13/2002 e s.m.i., L.R. 16/2002, la L.R. 25/2005, la L.R. 16/2008 e la L.R. 15/2014; - il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 agosto 1982 n. 0384, di approvazione del "Piano

5 Generale per il Risanamento delle Acque"; - la Delibera del Comitato Interministeriale per la Tutela delle Acque ; - L.R. n. 16 del recante Norme urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia ; - D.G.R n Deliberazione G.R del ; - L.R. 6/2013; - Del. D Assemblea CATO n. 17 del ; DATO ATTO che il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell'art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica; CONSIDERATO l art. 107 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto Provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale, relativa al conferimento degli incarichi dirigenziali, che attribuisce detta competenza al Dirigente pro-tempore del Settore Ecologia; D E T E R M I N A 1. Fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi persone ed Enti, per quanto di competenza ed ai soli fini di cui al D.Lgs. 152/06, come successivamente modificato, la Società Sistema Ambiente S.r.l., con sede legale in Brugnera (PN), via San Giacomo n. 9, è autorizzata, in persona dell Amministratore Unico Pro tempore, agli scarichi di acque reflue urbane in comune di Maniago provenienti dall impianto di depurazione ubicato in località Campagna e dallo scolmatore di piena, come descritto nelle premesse ed alle prescrizioni e condizioni riportate ai successivi punti. 2. Lo scarico delle acque reflue può avvenire solamente nel rispetto delle seguenti prescrizioni: a) devono essere rispettati, per lo scarico dall impianto di depurazione, i limiti di tabella 3 dell allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06; è vietato lo scarico su suolo delle sostanze di cui al punto 2.1 dell allegato 5 alla Parte terza del D.Lgs. 152/06; b) restano fermi i valori limite fissati per lo scarico sul suolo dal D.Lgs. 152/06 per le sostanze indicate nella tabella 5 dell allegato 5 alla parte terza del medesimo decreto; c) entro un anno dalla data di esecutività della presente autorizzazione, con possibilità di chiedere motivata proroga prima della scadenza del termine, per il parametro Escherichia coli deve essere rispettato, per lo scarico dall impianto di depurazione, il limite di UFC/100 ml; d) le concentrazioni del parametro Escherichia coli nello scarico e il trattamento di disinfezione, da utilizzare secondo le previsioni della normativa tecnica vigente (allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06), non dovrà essere tale da determinare la compromissione dell uso previsto delle acque; e) deve essere garantita allo scarico dal depuratore l assenza del parametro Salmonella; f) il recapito sull alveo del torrente Colvera dello scarico dal depuratore può avvenire solo in occasione dei periodi di asciutta del canale consorziale per il periodo di tempo indicato dal Consorzio medesimo ai fini dell effettuazione degli interventi necessari; g) lo scolmatore di piena, può sfiorare solo in tempo di pioggia e nel rispetto dei rapporti di diluizione del Piano Regionale per il risanamento delle acque (D.P.G.R 384/82);

6 h) le apparecchiature dell impianto di depurazione e gli scolmatori di piena devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e manutenzione; i) predisporre un programma di gestione degli interventi di controllo e manutenzione periodica dell impianto indicando la frequenza con la quale devono essere effettuati e renderlo disponibile all autorità di controllo; j) annotare su apposito quaderno, o con altra modalità, lo svolgimento delle operazioni previste al punto i) a firma del tecnico incaricato e renderlo a disposizione dell autorità di controllo; k) i fanghi e i materiali che si generano dal trattamento di depurazione devono essere periodicamente allontanati e gestiti nel rispetto della normativa vigente; in particolare gli eventuali accumuli superficiali di fanghi e/o schiume nelle vasche di sedimentazione andranno sistematicamente asportati, evitando il loro eccessivo accumulo sulla superficie delle vasche medesime e la loro possibile fuoriuscita con il refluo depurato; l) devono essere resi accessibili da parte dell autorità competente per il controllo: - lo scarico dall impianto di depurazione, dallo scolmatore di piena e gli scarichi finali, subito a monte dell immissione nel corpo idrico recettore; - tutti i componenti dell impianto di depurazione per le eventuali ispezioni. 3. I campionamenti dello scarico dall impianto di depurazione devono potersi espletare con le modalità e i criteri previsti dal D.Lgs. 152/06 e nel rispetto delle seguenti prescrizioni: I. i dispositivi e i manufatti devono essere idonei allo scopo; II. \devono essere effettuati, con l ubicazione e la frequenza precisati e a intervalli regolari nel corso dell anno, almeno i seguenti autocontrolli: a) in maniera immediatamente consequenziale con frequenza mensile in ingresso e uscita dal depuratore, sui parametri: BOD, COD, solidi sospesi ed Escherichia coli; b) sui reflui in ingresso al depuratore, con frequenza almeno annuale, sui parametri: azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto nitroso, azoto totale e fosforo totale; c) sui reflui all uscita dal depuratore, con frequenza almeno mensile, sui parametri: azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto nitroso, fosforo totale, tensioattivi totali, saggio di tossicità acuta; d) sui reflui all uscita dal depuratore, con frequenza almeno annuale, sui parametri: idrocarburi totali, solventi organici aromatici, cloro attivo libero, nichel, rame, zinco, grassi e oli animali/vegetali, alluminio, cromo totale, cromo VI, cadmio, boro, manganese, piombo, stagno, ferro, mercurio, solfati, cloruri, solventi clorurati, azoto totale; la determinazione annuale dei parametri azoto totale e fosforo totale deve essere effettuata in maniera immediatamente consequenziale in modo da poter valutare la percentuale di abbattimento dei due parametri; nella vasca di ossidazione: e) con frequenza almeno settimanale sui parametri solidi sedimentabili dopo 30, ossigeno disciolto; f) con frequenza almeno semestrale sui parametri solidi sospesi, solidi volatili e Indice di volume del fango (SVI), g) con la frequenza che si ritiene opportuna (si suggerisce almeno una volta all anno), al fine di controllare l attività biologica nell impianto su Indice Biotico del fango (S.B.I.). I rapporti di prova di cui ai punti a), b), c), d), e g) devono essere sottoscritti da professionista abilitato e messi a disposizione dell Autorità di controllo.

7 I risultati dei controlli di cui alle lettere e), f) devono essere annotati in apposito quaderno o altra modalità. 4. Nel caso di interruzione del funzionamento dell impianto o parti di esso per ristrutturazione, ampliamento o manutenzione dovrà essere rispettata la disciplina di cui all art. 18 comma 29 della L.R. 13/ E facoltà della Società stabilire, anche mediante informazione e formazione al personale addetto all impianto, un piano di misure operative da adottare in situazioni di emergenza che provocano alterazioni nel normale funzionamento dell impianto. 6. Per quanto non citato dal presente provvedimento, è fatto obbligo di rispettare le norme vigenti in materia di tutela delle acque dall'inquinamento, le norme sanitarie, le disposizioni del D.Lgs. 152/06, e successive modifiche ed integrazioni, e quelle del Piano Generale per il Risanamento delle Acque, per quanto compatibile con il D.Lgs. 152/ Qualora il sistema di collettamento e depurazione dovessero essere soggetti a modifiche da cui derivino variazioni quali e quantitative delle acque reflue scaricate, dovrà essere richiesta l'autorizzazione allo scarico nelle forme previste dalla legge; inoltre dovranno essere comunicate all autorità competente al rilascio dell autorizzazione le eventuali modifiche, in particolare quelle concernenti la titolarità della presente autorizzazione. 8. La presente autorizzazione è valida per quattro anni decorrenti dalla data di scadenza del precedente provvedimento e pertanto fino al Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. 9. La presente autorizzazione non sostituisce visti, autorizzazioni, concessioni, pareri o altri atti di consenso e/o abilitativi anche alla edificazione, o comunque necessari, o previsti dalle normative vigenti, e di competenza di altri Organi regionali, provinciali, comunali, Consorzi o altri Enti che il titolare dovrà provvedere ad ottenere autonomamente prima dell attivazione dello scarico. 10. Si precisa che la presente autorizzazione, in ogni caso, non comporta approvazione di opere. 11. La Provincia si riserva la facoltà di poter aggiornare, modificare, sospendere o revocare in ogni momento la presente autorizzazione nel caso: di applicazione di nuove disposizioni, in cui vengano riscontrate situazioni diverse da quelle previste, ivi compreso il venir meno di altri Atti di consenso necessari alla continuazione dello scarico, si verificassero situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 12. La mancata osservanza dei sopra menzionati obblighi e prescrizioni può determinare la sospensione o la revoca della presente autorizzazione, oltre all applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

8 13. Di dare atto che le spese da sostenersi quale costo per istruttoria Provincia sono pari all importo versato. 14. Di dare atto che il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell'art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 15. Il presente atto verrà trasmesso alla Società Sistema Ambiente S.r.l. quale titolare della presente autorizzazione, al Comune di Maniago nonché all'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone al fine anche dei controlli del caso. Ai sensi dell'art. 3, ultimo comma, della Legge n. 241/90 si precisa che il soggetto autorizzato può ricorrere nei modi di legge contro il presente provvedimento alternativamente al T.A.R competente o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 gg ed entro 120 gg dalla data di ricevimento del presente atto. Pordenone, lì 27/05/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

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