Economia e filiere in agricoltura

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1 Economia e filiere in agricoltura giuseppe timpanaro Modulo Jean Monnet Nuove Competenze per Nuove Sfide: politiche nazionali ed europee per la lotta alla Criminalità Organizzata UNITA TEMATICA del Di3A «Il riutilizzo dei beni confiscati» Responsabile: Prof. Salvatore Cosentino

2 L Agricoltura è stata storicamente considerata un settore strategico. Perché? È parte integrante del territorio l intervento dell uomo ne conseguono implicazioni territoriali ed ambientali (es. sfruttamento risorse; cambiamenti climatici; sviluppo agricolo sostenibile); Produzione di beni alimentari il CIBO è un BISOGNO PRIMARIO (es. sicurezza alimentare); Rilevanza nel commercio internazionale è INEVITABILE il ricorso al commercio per soddisfare la domanda interna (es. confronto mondiale sul protezionismo agricolo e scontro paesi ricchi vs poveri); Importanza sociale del mondo agricolo-rurale cultura, abitudini, stili di vita (es. condizionamenti su diete salutiste e naturiste; identità etniche e nazionali); Peso politico ad esso attribuito e che è stato conquistato dalle organizzazioni agricole; Ecc. Economia e filiere in agricoltura U.T. Di3A

3 Guardiamo alcune statistiche

4 Indicazioni Italia (a) Sicilia (b) % b / a Superficie totale (000 ha) , ,3 9,0 Superficie Agricola Utilizzata (000 ha) , ,5 10,8 Aziende agricole (000) ,9 219,7 13,6 Dimensione media (ha) 7,9 6,3 79,6 Giornate di lavoro (milioni) 250,8 21,8 8,7 Occupati agricoli (000) ,6 % genere femminile 29,0 20,2 69,7 Più tipologie d impresa compresa tra estremi: - Impresa Competitiva - Impresa Multifunzionale Stranieri occupati in agricoltura (%) Maschi Femmine Totale Nel 2013 dichiarati UL straniere

5 Produzione di beni e servizi a prezzi base della branca Agricoltura in Italia 2013 (ISTAT) Carni 21% Latte 10% Uova e altri 3% Attività di supporto all'agricoltura 13% Cereali e legumi secchi 9% Frutta e agrumi 11% Prodotti olivicoltura 3% Prodotti vitivinicoli 9% Ortaggi 15% Colture industriali Florovivaismo 1% Foraggere 2% 3% Valore produzione 2013 (a prezzi correnti) Miliardi Euro

6 Produzione di beni e servizi a prezzi base della branca Agricoltura in Sicilia 2012 (ISTAT) Agrumi 16% Servizi connessi 17% Carni 8% Cereali e legumi secchi 8% Patate e ortaggi 22% Altre colture legnose 2% Uova 2% Coltivazioni foraggere 1% Frutta 5% Fiori e piante da vaso 4% Prodotti vitivinicoli 10% Prodotti olivicoltura 5% Valore produzione 2012 (a prezzi correnti) 4,25 Miliardi Euro

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9 Qual è l importanza relativa dell agricoltura nei sistemi economici avanzati, nel terzo millennio? Globalizzazione dell economia ri-localizzazione di funzioni e attività produttive a livello internazionale Terziarizzazione dell economia e Sviluppo Tecnologico mutamenti nei modelli di organizzazione della produzione con la deverticalizzazione della produzione e la frammentazione delle catene del valore, che si allungano, si fanno più elaborate, quasi polverizzate

10 Sistema Agroalimentare Italiano e fattori evolutivi Nuovo Ruolo e Funzioni della Distribuzione Alimentare Moderna Imposte indirette settore agroindustriale 5% Contributi alla produzione 2% Investimenti agroindustriali 6% VA Agricoltura, silvicoltura e pesca 11% Consumi intermedi 9% Evoluzione Consumi Alimentari VA Servizi ristorazione 17% VA Industria alimentare, bevande tabacco 10% Nel 2013 è pari a 266 miliardi di Euro (17% PIL Italia) Crescente dimensione internazionale dei Mercati Commercio e distribuzione 40%

11 Principali fattori di condizionamento l evoluzione del Sistema Agroalimentare Domanda alimentare e relativa evoluzione Cambiamenti di gusti ed abitudini alimentari Qualità; Sicurezza alimentare; Crescita referenze; Certificazione ed Informazioni; Spesa orientata verso consumi alimentari extradomestici e servizi di ristorazione (Ho.Re.Ca); Attenzione alla composizione nutrizionale; Ricerca di alimenti dietetici e similari e di convenience-foods; Ecc. Progressiva crescita della dimensione internazionale dei mercati Abbattimento dei limiti di tempo e spazio che regolano la competizione tra i diversi attori economici; Rivisitazione ruolo ed importanza delle funzioni e dei servizi richiesti al mercato; Avvicinamento emisferi del pianeta e crescita dei consumi di prodotti fuori stagione. Crescita dell importanza e ruolo dominante assunto dalle catene della Grande Distribuzione e, in generale, da tutte le forme di intermediazione commerciale Accordi tra imprese commerciali e distributive; Centralizzazione acquisti (volumi enormi ed uniformi) e sviluppo di strategie di partnership con i fornitori (volumi, gamma, etichettatura, normalizzazione ) e logistiche (tempi consegna, catena del freddo) Riduzione COSTI; Ecc.

12 Guardiamo cosa succede nel sistema agroalimentare (ISMEA, 2014)

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15 Prospettive di adattamento dell impresa Strutturale Tecnologico Relazionale Innovazione nei rapporti verticali tra imprese Organizzazione di canali di marketing innovativi Innovazione nei rapporti con la domanda finale L impresa viene chiamata a rivedere il CORE BUSINESS e ad agire lungo in Sistema Agroalimentare e, quindi, la FILIERA

16 Definizione di filiera agroalimentare L insieme di tutte le imprese che partecipano alla realizzazione di un bene. Le fasi più a monte includono l apporto delle materie prime e quelle più a valle includono l approdo al consumatore finale Caratteristiche Le filiere possono essere più o meno lunghe e complesse, nel senso che vi possono partecipare un numero maggiore o minore di imprese poste in sequenza (es. Produttori di materie prime; Agricoltori, Commercianti/grossisti; Trasformatori di I livello; Imprese di servizio, Trasformatori di II livello, Altri trasformatori., Commercianti/grossisti/esportatori-importatori, Imprese di servizio, Imprese della logistica, Venditori al dettaglio); Filiere nazionali/regionali, Filiere globali/delocalizzate, Filiere incomplete, Filiere con livelli di concentrazione variabili ai diversi stadi, Filiere a composizione stabile, Filiere a composizione e relazioni variabili Cosa accade lungo una filiera? Si genera un flusso circolare di prodotto e di informazioni (I soggetti singoli senza connessioni non si sommano in una filiera. Sono le relazioni tra gli stakeholders che generano/qualificano la filiera)

17 Il concetto di filiera agroalimentare e le sue diverse accezioni e utilizzi: moderno strumento di analisi del sistema agroalimentare Fonte: Malassis, Ghersi, 1995.

18 IMPRESE ORTOFRUTTICOLE COOPERATIVE/OP MEDIATORI/ COMMISSIONARI / GROSSISTI FILIERA ORTOFRUTTA FRESCA CENTRI AGRO- ALIMENTARI, MERCATI ALL INGROSSO DETTAGLIO LIBERO SERVIZIO VENDITA DIRETTA ALTRI CANALI DISCOUNT DETTAGLIO TRADIZIONALE CONSUMATORE SUPER E IPERMERCATI

19 FILIERA ORTOFRUTTA TRASFORMATA Economia e filiere in agricoltura U.T. Di3A

20 IMPRESE CEREALICOLE COOPERATIVE/ CONSORZI AGRARI INTERMEDIARI GROSSISTI MOLINI FILIERA CEREALI PANIFICI/ PASTIFICI INDUSTRIALI PANETTERIE/ PASTIFICI DETTAGLIO LIBERO SERVIZIO VENDITA DIRETTA ALTRI CANALI DISCOUNT DETTAGLIO TRADIZIONALE CONSUMATORE GDO - SUPER E IPERMERCATI

21 IMPRESE VITICOLE COOPERATIVE INTERMEDIARI/ GROSSISTI FILIERA VINO CANTINE/ INDUSTRIE/ IMBOTTIGLIATORI /CONFEZIONATORI DETTAGLIO LIBERO SERVIZIO AMBULANTI ALTRI CANALI DISCOUNT DETTAGLIO TRADIZIONALE CONSUMATORE SUPER E IPERMERCATI VENDITA DIRETTA HOTEL/ RESTAURANT/ CATERING/ BAR

22 IMPRESE OLIVICOLE COOPERATIVE INTERMEDIARI/ GROSSISTI FILIERA OLIO FRANTOI/ SANSIFICI RAFFINATORI/ IMBOTTIGLIATORI /CONFEZIONATORI DETTAGLIO LIBERO SERVIZIO AMBULANTI ALTRI CANALI DISCOUNT DETTAGLIO TRADIZIONALE CONSUMATORE SUPER E IPERMERCATI VENDITA DIRETTA

23 FILIERA ORTOFRUTTA FRESCA 40% 25% 44% 47% 36% 39% 40% 29% Costo dettaglio Costo ingrosso Costo origine 24% 36% 16% 31% Pesche e Pere Lattuga Patate

24 Composizione del prezzo della pasta al dettaglio

25 90% Costi filiera Costo uva 10% Vino Composizione del prezzo del vino al dettaglio

26 71% Costi filiera Costo olive 29% Olio extravergine Composizione del prezzo dell olio al dettaglio

27 Fattori che determinano una possibile configurazione di filiera: Scomponibilità tecnica dei processi Economia di scala/di scopo/di rete Costi di transazione Caratteristiche della domanda Concentrazione/radicamento territoriale della domanda e dell offerta e dai costi del trasporto Livello innovazione Quadro normativo Costi di trasporto Ecc.

28 Caratteristiche del sistema agroalimentare italiano Scarso sviluppo e attuale crisi della cooperazione Distretti sviluppati ma solo in alcune aree Filiere lunghe, incomplete e poco coordinate Trasporti e logistica inadeguati e non uniformemente diffusi Azioni collettive scarse e frammentarie Marchi collettivi e certificazioni spesso esistenti più sulla carta che sul mercato

29 Perché accade tutto ciò? Economia e filiere in agricoltura U.T. Di3A Il tessuto produttivo si compone di una pluralità di soggetti spesso: Poco coesi; Caratterizzati da relazioni precarie Da scarsa efficienza; Da polverizzazione; Da forte asimmetria delle condizioni per gli scambi Le imprese non inserite in un sistema di relazioni soffrono per: Struttura e livello dei costi di produzione; Potere di mercato/posizione contrattuale; Accesso al credito per investimenti; Capacità di innovazione; Capitale umano interno e/o accessibile; Visibilità, comunicazione, reputazione

30 Strategie (sinergiche o alternative) per superare queste limitazioni CRESCITA DIVERSIFICAZIONE Come? Facendo sistema/rete/aggregazione Operando su piccoli mercati locali di nicchia Diversificando le possibilità di collocamento sul mercato, usando le moderne tecnologie Quali forme di aggregazione/reti Coordinamento verticale Coordinamento orizzontale Forme consortili Associazioni in cooperative Associazioni temporanee (per scopi, funzioni, ecc.) Distretti, sistemi locali/territoriali Marchi di qualità, tipicità, ecc.

31 CONCLUSIONE: Viene riconosciuta l importanza della strutturazione delle filiere ai fini della competitività delle singole imprese e dei loro prodotti/servizi; Le imprese agricole vengono spinte ad integrarsi con le fasi a valle nel tentativo di appropriarsi/riappropriarsi di Quote di VA e di spuntare condizioni migliori nelle contrattazioni; Le imprese competitive oggi tendono ad integrarsi: con le catene globali del valore (global value chains) che hanno preso forma con la globalizzazione della produzione e del commercio; con le filiere-territorio con a capo specifiche imprese, che sviluppano relazioni di filiera upstream in un contesto locale e relazioni downstream che si allungano nei mercati internazionali con i distretti agro-alimentari; Le imprese multifunzionali tendono a focalizzarsi sulle: filiere corte del chilometro zero, centrate sulle aziende agricole che vendono i propri prodotti direttamente ai consumatori;

32 CONCLUSIONE: La filiera diviene un passo necessario per realizzare tracciabilità e sicurezza alimentare e in generale rispondere a istanze della domanda e dell offerta; L integrazione dei diversi attori lungo la filiera è il punto cardine della nuova PAC. Gli strumenti di integrazione proposti: Le organizzazioni di produttori (OP) ; Le organizzazioni interprofessionali (OI); I contratti di filiera; La promozione delle filiere corte.

33 CONCLUSIONE: Viene riconosciuta l importanza della strutturazione delle filiere ai fini della competitività delle singole imprese e dei loro prodotti/servizi; Le imprese agricole vengono spinte ad integrarsi con le fasi a valle nel tentativo di appropriarsi/riappropriarsi di Quote di VA e di spuntare condizioni migliori nelle contrattazioni; La filiera diviene un passo necessario per realizzare tracciabilità e sicurezza alimentare e in generale rispondere a istanze della domanda e dell offerta; L integrazione dei diversi attori lungo la filiera è il punto cardine della nuova PAC. Gli strumenti di integrazione proposti: Le organizzazioni di produttori (OP) ; Le organizzazioni interprofessionali (OI); I contratti di filiera; La promozione delle filiere corte del chilometro zero, centrate sulle aziende agricole che vendono i propri prodotti direttamente ai consumatori.

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