Radicali liberi colesterolo artrite cancro

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1 Radicali liberi La gran parte dei ricercatori che studiano i radicali liberi ritiene che queste molecole mortali contribuiscano a provocare dall 80 al 90% delle malattie degenerative che affliggono l umanità. Un tempo si pensava che la causa principale delle malattie cardiache fosse il colesterolo, ma dalle nuove ricerche è emerso che i veri colpevoli sono i radicali liberi. Da molto tempo sappiamo che l artrite deriva da una infiammazione cronica, ma sono i radicali liberi che provocano tale infiammazione. E chiaro che il cancro è provocato da una mutazione genetica, ma sono i radicali liberi a provocare la maggior parte di tali mutazioni. In molti casi in cui pensavamo che le cause fossero molteplici, in realtà spesso la causa è una sola, e se la causa è una sola, anche la cura potrebbe essere una sola. Controllando i radicali liberi dovremmo riuscire anche a mantenerci in buona salute. Per le persone che cercano di rimanere vitali e in buona salute e per una società che sta andando in rovina, si sono aperte nuovi orizzonti: siamo nel bel mezzo di una rivoluzione in campo medico.

2 Il nostro organismo è formato da miliardi di cellule e ancor più da miliardi e miliardi di molecole, molte delle quali formate da due o tre atomi con ossigeno. Queste molecole con ossigeno sono conosciute come radicali liberi o radicali dell ossigeno, e possono avere una azione distruttiva che provoca devastazione in tutto il corpo. Una buona parte del processo di invecchiamento, come pure le malattie più temute di oggi, dall artrite al diabete, dalle malattie cardiovascolari al cancro, dalle malattie neurologiche alle malattie linfatiche, sono conseguenza dei danni provocati da questi devastanti radicali liberi. Queste piccolissime molecole possono danneggiare non solo le singole cellule, ma interi sistemi fisiologici, producendo per esempio, legami incrociati tra le proteine formando delle masse ingarbugliate che non possono più passare la barriera dei capillari, formando così depositi tossici che quindi produrranno le malattie. Possono contribuire a restringere e a lungo andare a occludere le arterie dirette al cuore, al cervello, e a tutti gli organi e arti, provocando un danno lento e cumulativo o crisi disastrose. Possono rallentare la secrezione delle ghiandole endocrine, privando il corpo degli ormoni necessari e accelerando così il processo di invecchiamento. I radicali liberi comunque non possono nemmeno essere del tutto evitati; in effetti sono una caratteristica costante della vita stessa della cellula basata sul metabolismo dell ossigeno. Essendo parte dei processi vitali che

3 creano energia in tutte le cellule (nei mitocondri), i radicali liberi vengono prodotti come scorie tossiche. Quando ad esempio il sistema immunitario invia delle forze speciali a combattere le infezioni (granulociti neutrofili) queste cellule producono radicali liberi per distruggere gli invasori, ma quando sono prodotti in grande quantità e questo squilibrio non può essere annullato, i radicali liberi si riversano nell ambiente danneggiando l organismo. I pesticidi, i prodotti chimici industriali, i cibi lavorati, il fumo di sigaretta o l alcol, hanno come conseguenza la formazione di radicali liberi; inoltre quando la mente e il corpo sono stressati, i radicali liberi vengono prodotti in grande quantità. Strategia Il medico aspetta che appaiano i sintomi di una malattia e poi cerca una sola medicina per combatterla, una sorta di proiettile magico da sparare contro quella particolare malattia. L allopatia quindi vede ogni malattia come un fenomeno isolato che richiede un trattamento specifico. Per contro, il concetto dei radicali liberi incoraggia un approccio completamente diverso; prevede una sola cura che possa essere utile in una vasta gamma di malattie, non solo, ma consente anche una prevenzione efficace contro queste stesse malattie, obbiettivo che solitamente non è tenuto in molta considerazione dalla medicina allopatica. La soluzione Secondo molti ricercatori, stiamo assistendo ad una rivoluzione in campo medico, una rivoluzione che spazzerà via molte delle malattie più temute, una rivoluzione che cambierà il nostro modo di invecchiare: la nuova spiegazione delle malattie e dell invecchiamento in funzione dei radicali liberi. Questi stessi ricercatori, hanno individuato anche dei mezzi semplici per rallentare e perfino far regredire questi danni, e queste sostanze sono le vitamine antiossidanti A, C, E, i flavonoidi, e soprattutto l acqua ionizzata alcalina. Cambiando abitudini alimentari e sistemi di vita, possiamo sperare di arrivare a 120 o anche a 150 anni di vita, restando giovani più a lungo, mantenere un bell aspetto, usufruire di energie vitali sempre disponibili ma soprattutto mantenere una lucidità mentale fino alla fine dei nostri giorni.

4 Il paradosso dell ossigeno In questi ultimi anni, il paradigma dei radicali liberi ci ha aiutato a capire il misero della malattia e dell invecchiamento, e l idea che sta alla base di questa nuova concezione, è che l ossigeno, la fonte atmosferica della vita, è anche fonte di degenerazione, di malattia e alla fine della morte. L aria che respiriamo è composta per circa il 77% da azoto, il 21% di ossigeno e il restante da acqua, ossido di carbonio e tracce di gas rari. Viviamo circondati dall ossigeno e ne siamo pervasi, lo respiriamo anche avidamente, ma non immaginiamo i danni che ci può provocare. Come se avessimo scoperto improvvisamente che l acqua uccide i pesci, abbiamo scoperto che l ossigeno uccide le cellule, i tessuti e, a lungo andare, il corpo intero. La duplice natura dell ossigeno è nota come il paradosso dell ossigeno.

5 Da un lato l ossigeno serve a produrre l energia vitale. Senza ossigeno una cellula viva può ancora estrarre energia dalle molecole di glucosio attraverso il meccanismo anaerobio, ma con l ossigeno la cellula può estrarre sedici volte più energia dallo stesso numero di molecole di glucosio. Considerando le richieste di energia da parte del corpo umano, la differenza è come tra la vita e la morte. I neuroni del cervello sono particolarmente sensibili all energia e al glucosio, e perfino qualche minuto di carenza di ossigeno porta a una rapida morte dei neuroni. Per contro, l ossigeno è estremamente corrosivo. Una bella automobile nuova lasciata alle intemperie, a lungo andare arrugginisce. L ossigeno fa anche marcire gli alimenti, fa irrancidire il burro e corrode perfino le statue di granito. L idea essenziale del nuovo paradigma dei radicali liberi è che l ossigeno, se ne ha la possibilità, distrugge i componenti molecolari del corpo allo stesso modo con cui distrugge i metalli e il granito. Nella sua forma più distruttiva, l ossigeno si combina con l idrogeno formando varie molecole di radicali liberi instabili e altamente reattive, i superossidi, oltre ad altre specie di ossigeno reattive (ROS). In queste forme virulente, l ossigeno distrugge sistematicamente il DNA, gli enzimi, le proteine e le membrane delle cellule, a meno che le difese del corpo non tengano sotto controllo l aggressione. Questo è il lato più oscuro dell ossigeno. In effetti, al limite più estremo, è un gas velenoso. Chiunque respiri ossigeno puro per poche ore muore vittima del danneggiamento dei tessuti respiratori. L uso che facciamo dell ossigeno quindi, è un po come il patto di Faust: un beneficio che dà la vita abbinato a una maledizione letale. L ossigeno alimenta le reazioni chimiche che danno le energie per il movimento, le emozioni e il pensiero, e per tutto ciò che rende possibile la vita fisica su questo pianeta. Ma l ossigeno che satura le nostre cellule è anche una minaccia costante per la nostra stessa sopravvivenza. Conduce ad un attacco inesorabile che, a lungo andare, esaurisce le nostre difese e distrugge i nostri meccanismi biologici. Il corpo invecchia perchè in gran parte l ossigeno lo distrugge. Il corpo viene colpito da attacchi cardiaci o ictus o si ammala di cancro perchè in gran parte l ossigeno ha fatto i suoi danni. Una fame distruttiva Perchè l ossigeno è così necessario alla vita ma anche così distruttivo? La risposta è semplice, perchè ha una fame insaziabile di elettroni. Gli elettroni sono particelle con carica negativa che ruotano rapidamente intorno al nucleo positivo di ogni atomo. Se l orbitale esterno è completo,

6 (regola dell ottetto) come nei gas nobili, questi atomi sono molto poco reattivi; ma se gli elettroni vengono configurati in modo irregolare, gli atomi e le molecole sono instabili, e tendono a sottrarre gli elettroni circostanti per compensare i loro squilibri interni. Già di per se l ossigeno è relativamente instabile e tende a catturare elettroni da altri atomi e molecole. Combinato in vari modi con l idrogeno, l ossigeno produce diverse piccole molecole ancora più voraci nella loro fame di elettroni: sono queste le molecole pericolose note come radicali liberi. A tutti i radicali liberi manca un elettrone e la loro tendenza a compensare questo squilibrio, li porta ad attaccare freneticamente le molecole vicine. Questi radicali dell ossigeno possono diventare veri e propri terroristi nel nostro corpo: possono attaccare il DNA provocando mutazioni e cancro; possono attaccare gli enzimi e le proteine; possono attaccare la membrana cellulare producendo una reazione a catena distruttiva. Il danneggiamento della membrana delle cellule che rivestono i nostri vasi sanguigni può provocare un indurimento e ispessimento delle arterie, e a lungo andare, infarti e ictus. Gli attacchi dei radicali liberi alla proteina del collageno può portare alla formazione di legami incrociati delle molecole della proteina e un conseguente irrigidimento delle articolazioni e del corpo. Un eccessiva attività dei radicali liberi nella pelle a casa dei raggi del sole, può ridurre l elasticità della pelle e aumentare la formazione di rughe. L elenco delle malattie legate ai radicali liberi dell ossigeno è ormai lungo e sconcertante: - cancro - arteriosclerosi, aterosclerosi - cardiopatie - ictus - enfisema - diabete senile - artrite reumatoide - ulcera - cataratta - morbo di Crohn - malattia di Behcet - morbo di Raynaud - morbo di Parkinson - Alzheimer - sclerosi multipla - senilità per citare solo le più degenerative.

7 Secondo il biochimico giapponese Yukie Niwa, almeno l 85% delle malattie croniche e degenerative, sono conseguenza dei danni provocati dai radicali liberi. Ma il lato positivo è che questi radicali liberi vengono usati nelle reazioni del sistema immunitario e infiammatorie. Certe cellule di questi sistemi dapprima divorano i batteri o i virus invasori. Quindi assorbono molecole di ossigeno dal sangue, creano un flusso di radicali liberi e bombardano l invasore con questa doccia tossica. In misura considerevole questo uso aggressivo dei radicali liberi, riesce a proteggere il corpo contro invasori pericolosi, ma può sfuggire al controllo e invadere l organismo. E importante sottolineare che ancora la sperimentazione medica è alle prime battute, e si sta cercando di produrre delle molecole capaci di intervenire contro questi killer, ma siccome sono anche utili, non è facile conciliare fisiologia e patologia. La cosa più saggia da fare è alimentarsi con cibi antiossidanti e rimettersi alla saggezza del nostro corpo: che il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo questo l insegnamento ancora valido più che mai di Ippocrate.