DIREZIONE DIDATTICA II CIRCOLO VITERBO

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1 DIREZIONE DIDATTICA II CIRCOLO VITERBO Alceste Grandori IL CURRICOLO INTRODUZIONE AL CURRICOLO In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente: si moltiplicano sia i rischi che le opportunità. Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Oggi l apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono. Compito della scuola è quindi di promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. L orizzonte territoriale della scuola si allarga. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale il bambino si trova ad interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un identità consapevole e aperta. In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli alunni occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che i bambini acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l autonomia di pensiero degli alunni, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti i bambini, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di diversabilità o di svantaggio.

2 Centralità della persona Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Il bambino è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Particolare cura è dedicata alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Per una nuova cittadinanza Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola perseguirà costantemente l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall autonomia scolastica, al fine di affiancare al compito dell insegnare ad apprendere quello dell insegnare ad essere. L obiettivo è quello di valorizzare l unicità e la singolarità dell identità culturale di ogni alunno nella convinzione che ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Per un nuovo umanesimo Le relazioni tra il microcosmo personale e il macrocosmo dell umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso: da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall altro, ogni persona tiene nelle sue mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell umanità. La scuola si propone di educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità. A questo scopo il bisogno di conoscere dei bambini non si soddisfa con il semplice accumulo di informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l elaborazione delle loro molteplici connessioni.

3 4.1 LA SCUOLA DELL INFANZIA Curricolo stilato secondo le Nuove Indicazioni (Scuola dell Infanzia) IL SE E L ALTRO 1) Il bambino sviluppa il senso dell autonomia personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Riconoscere i cambiamenti che avvengono nella propria persona. Compiere autonomamente azioni dei routine. Riconoscere ed essere responsabile delle proprie cose. Manifestare i propri sentimenti e le proprie emozioni. 2) Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Scoprire con interesse la propria storia personale e sapere di appartenere alla propria famiglia. Scoprire momenti di festa della tradizione. Condividere momenti di festa a scuola e in famiglia. Collaborare all organizzazione di un momento di festa. Avvicinarsi, con modalità diverse, alla storia del proprio territorio. Raccontare piccole esperienze e vissuti personali. 3) Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Prendere coscienza della necessità di regole. Conoscere e rispettare norme condivise di comportamento e di relazione. Rispettare la diversità e la multiculturalità, accettandole e valutandole positivamente. Esprimere le proprie opinioni e accettare quelle degli altri.

4 4) Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. Riconoscersi come membro di un gruppo. Partecipare alla realizzazione di un lavoro di gruppo, agendo in modo cooperativo ed interagendo con i compagni. Confrontarsi con gli altri, superando eventuali conflitti. Collaborare in previsione di un obiettivo comune rispettando le modalità di pensiero diverse dalle proprie. 5) E consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Percepire il sé in relazione agli altri. Riconoscere, accettare e valorizzare le diversità. Comprendere i bisogni altrui, aiutare e cooperare. 6) Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Ascoltare gli altri. Avere fiducia nelle proprie capacità. Interagire correttamente con i compagni, riconoscendo comportamenti positivi e negativi. Lavorare in gruppo e impegnarsi per un progetto comune. Superare il proprio egocentrismo, accettando le opinioni altrui. Superare conflitti all interno del gruppo dei coetanei. Canalizzare l aggressività verso obiettivi costruttivi. 7) Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Rispettare le regole di semplici giochi. Porre domande su fatti e fenomeni della realtà circostante. Formulare ipotesi e cercare soluzioni proponendo suggerimenti personali e originali. 8) Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

5 Scoprire la funzione sociale dell adulto. Riconoscere e rispettare i diversi ruoli. Accettare l autorevolezza dell adulto. Utilizzare e rispettare lo spazio secondo gli oggetti presenti e la sua strutturazione. Riordinare materiali e oggetti. Conoscere i pericoli dell ambiente interno ed esterno. Prendere coscienza della propria responsabilità. IL CORPO IN MOVIMENTO 1) Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell alimentazione e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e sana alimentazione. Assumere corrette abitudini alimentari. Essere consapevole dei propri bisogni e manifestarli. Compiere le azioni igieniche da solo. Riconoscere le differenze sessuali, discriminare ruoli maschili e femminili e comprendere le possibilità dello scambio di ruolo. 2) Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza, quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l uso di attrezzi e il rispetto di regole, all interno della scuola e all aperto. Muoversi agevolmente, controllare e coordinare i movimenti degli arti. Coordinare i movimenti in rapporto a sé, allo spazio, agli altri e agli oggetti. Sviluppare gli schemi corporei di base, camminare, correre, saltare, strisciare, rotolare, arrampicarsi, lanciare. Controllare e padroneggiare gli schemi corporei di base. Sviluppare competenze di motricità fine (strappare, infilare, ecc.).

6 Partecipare ai giochi di movimento rispettando le regole. Sperimentare, verbalizzare, rappresentare percorsi motori su consegna verbale o simbolica. 3) Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità, i rischi dei movimenti incontrollati e violenti. Sperimentare le diverse sensazioni date dal rilassamento e dalla tensione. Eseguire movimenti con finalità espressiva e comunicativa. 4) Esercita le potenzialità sensoriali, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Scoprire e conoscere in modo adeguato i cinque sensi. Seguire andature diverse su base ritmica e musicale all interno di un gruppo. 5) Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento. Percepire il proprio corpo e rappresentare lo schema corporeo. Individuare e nominare le varie parti del corpo. Rappresentare lo schema corporeo in stasi e in movimento. Conoscere e controllare il proprio corpo in relazione ai parametri dell ambiente fisico. Distinguere la lateralità destra-sinistra. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE 1) Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione e l analisi di opere d arte. Conoscere e riconoscere storie viste attraverso varie forme di rappresentazione.

7 Seguire con attenzione spettacoli vari, commentare quanto osservato, esprimere opinioni e preferenze. Avvicinarsi, osservare e familiarizzare con il patrimonio culturale ed artistico. Osservare e descrivere opere d arte, esprimere opinioni e preferenze, associare emozioni e stati d animo. Rappresentare graficamente le opere d arte osservate, interpretandole sia in modo personale e creativo, sia rispettando le strutture formali e le disposizioni spaziali. Avvicinarsi e sperimentare i primi elementi musicali. 2) Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Fare giochi di ruolo e/o finzione. Ascoltare e comprendere il racconto e le parole degli adulti e dei coetanei. Ascoltare e distinguere forme espressive diverse. Esprimere attraverso modalità diverse i propri stati d animo. Riconoscere, accettare e rispettare stati emotivi e/o bisogni altrui. Nominare e descrivere oggetti, parti del corpo, immagini, semplici eventi e fenomeni spontaneamente o su richiesta. Ricordare e rielaborare attraverso diverse forme di rappresentazione (iconica, manipolativa, espressiva). 3) Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Sperimentare le potenzialità manuali e le differenze plastiche dei materiali. Dare forma al materiale a disposizione in base ad un modello proposto e/o in modo personale. Combinare materiali e tecniche diversi. Utilizzare tecniche specifiche. Percepire le potenzialità espressive del colore. Usare creativamente il colore e i materiali a disposizione. Sviluppare il senso estetico e cromatico.

8 4) Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. Formulare ipotesi ed esprimerle agli altri. Compiere scelte secondo le proprie inclinazioni e preferenze. Condividere le proprie scelte con quelle degli altri. Saper lavorare in gruppo, partecipando attivamente. Collaborare in previsione di una meta comune. Elaborare, individualmente e in gruppo, fasi, materiali e tecniche finalizzati ad un progetto comune. Verificare previsione ed ipotesi. 5) E preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Saper rispettare il proprio turno di lavoro. Sviluppare la capacità di esplorare e osservare. Portare a termine un attività rispettando le consegne stabilite. Acquisire padronanza dei mezzi espressivi proposti. Ricordare fatti ed esperienze vissute. Analizzare, sviluppare e organizzare le conoscenze. Comunicare, in momenti di conversazione guidata, esperienze vissute. Esprimere e comunicare le esperienze in forma corretta e comprensibile. 6) Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Esplorare le proprie possibilità sonoro-espressive. Utilizzare oggetti e/o realizzare semplici strumenti per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato con il gruppo. 7) Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Avvicinarsi ai primi elementi musicali e conoscerli. Seguire semplici ritmi e saperli riprodurre. Sonorizzare fiabe e racconti.

9 8) Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie, da soli o in gruppo. Seguire andature diverse seguendo un tempo musicale. Battere il tempo o un semplice ritmo con strumenti diversi. Costruire semplici strumenti musicali per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato con il gruppo. 9) Esplora le possibilità offerte dalla tecnologia per fruire diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. Conoscere e riconoscere storie viste utilizzando video o attrezzature multimediali. Usare immagini e tecniche diverse per rappresentare la realtà. Giocare alla TV. Rappresentare la realtà attraverso l osservazione di immagini fotografiche, videocassette, DVD e altro. Conoscere l utilizzo delle componenti hardware principali del PC (video, tastiera, mouse, stampante, scanner ). Conoscere la sequenzialità delle azioni da compiere con il PC (accensione, spegnimento, lancio e uscita da applicazioni e giochi). Utilizzare correttamente giochi educativi adeguati all età. Utilizzare strumenti multimediali in maniera creativa. I DISCORSI E LE PAROLE 1) Il bambino sviluppa la padronanza d uso della lingua e arricchisce e precisa il proprio lessico. Parlare e dialogare con i compagni e gli adulti. Esprimere verbalmente le proprie esigenze e le proprie intenzioni. Esprimere il proprio parere durante una conversazione.

10 2) Sviluppa fiducia e motivazione nell esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Rendersi conto delle proprie necessità. Riferire situazioni che lo coinvolgono emotivamente. Essere consapevole dei diversi stati emotivi e motivarli. Riconoscere le emozioni, gestirle e confrontarle con gli altri per accrescere l autostima, l autonomia e la sicurezza. 3) Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. Raccontare le sequenze e la trama di una storia ascoltata. Raccontare attraverso le immagini. Raccontare un fatto, un evento. Ricordare i personaggi di una storia. Chiedersi il perché di e chiederlo agli altri. Utilizzare domande per conoscere la realtà che ci circonda. 4) Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Utilizzare la lingua per esprimere, comunicare suoni, parole, frasi, discorsi in maniera ludica e gioiosa. Sperimentare il piacere di giocare con le parole. Arricchire il repertorio lessicale. Stabilire l associazione immagine-parola. 5) Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. Ascoltare, comprendere e inventare filastrocche, poesie e conte. Cogliere il ritmo nelle parole e rime. Ascoltare brani letti, musicali, distinguendo e differenziando i diversi generi di espressione verbale e non.

11 6) E consapevole della propria lingua materna. Riconoscersi come parte integrante del proprio nucleo familiare. (?) 7) Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando tecnologie. Trovare rime, assonanze fonetiche e sinonimi. Trovare simboli e corrispondenze fra il parlare e il rappresentare. Intuire la struttura grafo-fonetica della parola. Conoscere e ripetere alcune parole in altre lingue. LA CONOSCENZA DEL MONDO 1) Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Discriminare le caratteristiche percettive di oggetti e materiali: colore, dimensione, forma. Classificare, ordinare e seriare. Raggruppare. Acquisire il concetto di quantità. Conoscere e discriminare alcune forme geometriche. 2) Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Occupare lo spazio con il corpo. Collocarsi nello spazio secondo richieste date. Collocarsi nello spazio rispetto agli oggetti e alle persone.

12 Occupare lo spazio con oggetti. Collocare gli oggetti in spazi chiusi e aperti. 3) Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Distinguere i diversi momenti della giornata scolastica. Distinguere i momenti della giornata: mattina/pomeriggio, sera/notte. Riconoscere la settimana e la successione dei giorni. Collocare fatti ed eventi nel tempo: prima-dopo, ieri-oggidomani. 4) Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative a futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni temporali. Riconoscere alcune peculiarità delle stagioni. Seguire la successione ordinata di azioni. Registrare il tempo con mezzi convenzionali e non. Formulare ipotesi e verificare. 5) Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Cogliere e verbalizzare i fenomeni meteorologici giornalieri. Registrare con sistematicità tali fenomeni utilizzando semplice terminologia. Conoscere e compiere le azioni per piantare un fiore, un bulbo, un seme. Formulare ipotesi su ciò che si sta osservando. 6) Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. Comprendere il linguaggio tecnologico basilare ed eseguirne semplici consegne. Compiere semplici trasformazioni utilizzando gli utensili. Scoprire alcuni elementi sperimentando. 7) E curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.

13 Esplorare con curiosità materiale nuovo. Formulare ipotesi su oggetti osservati. Manifestare idee e intenzionalità per creare e realizzare. Esprimere ipotesi sulla realizzazione. Riflettere sulle azioni da compiere per arrivare ad una conclusione o alla realizzazione di un progetto. 8) Utilizza il linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze. Intervenire contestualmente. Esprimere il proprio parere durante una conversazione. Chiedersi il perché di e chiederlo agli altri. Utilizzare domande per conoscere la realtà che ci circonda.

14 CURRICOLO DISCIPLINARE DI RELIGIONE CATTOLICA (Scuola dell Infanzia) Il percorso educativo-didattico della religione cattolica vede la scuola dell infanzia quale primo segmento del sistema scolastico, dove ogni bambino è chiamato come regista del proprio processo educativo a promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze, della cittadinanza e della scoperta del mondo. L itinerario dell insegnamento della religione cattolica, per coloro che ne usufruiscono, favorisce un approccio ludico-giocoso, contribuendo alla formazione dei bambini e delle bambine nella totalità delle proprie potenzialità: essere, sapere, fare e saper fare; favorendo così il patrimonio di esperienze che rispondono alle necessità di ognuno. Per promuovere la loro maturazione personale nella sua globalità, i traguardi relativi all IRC sono contenuti nei vari campi di esperienza. Il sé e l altro Conoscere Dio come Creatore del mondo e di tutte le creature che lo abitano. Accogliere l altro come dono di vita e del Signore. Valorizzare la propria identità personale e quella ltrui. Amare e rispettare tutto il creato. Promuovere coltivare lo spirito di pace. Il corpo in movimento Esprimere con il corpo la propria esperienza religiosa per comunicare e manifestare adeguatamente la propria interiorità, emozioni e sentimenti. Muoversi nello spazio circostante e nel gioco, rispettando norme e regole del vivere comune. Prendere coscienza del proprio corpo come strumento per rapportarsi agli altri. Linguaggi, creatività, espressione

15 Riconoscere e decodificare alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita cristiana (feste, preghiere, canti, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo, ricostruire ed elaborare successioni. I discorsi e le parole Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette e raccontate. Parlare, descrivere, raccontare con adulti e coetanei, dimostrando di avere fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione. Acquisire e interiorizzare alcuni termini del linguaggio cristiano. La conoscenza del mondo Osservare con curiosità la realtà circostante, riconoscendo nella stessa il dono della vita e l amore di Dio Padre per tutte le sue creature. Imparare ad amare, rispettare ed aiutare persone, piante, animali e i quattro elementi cosmici: acqua, aria, terra, fuoco. Conoscere la propria realtà territoriale e quella di altri bambini vicini e lontani. Proporre ipotesi e soluzioni ai vari problemi. Interagire costruttivamente con il diverso e l inedito.

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