Allegato B alla Delibera di Giunta Provinciale n. 20 del 20/02/2013
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- Anna Valenti
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1 Allegato B alla Delibera di Giunta Provinciale n. 20 del 20/02/2013 INTEGRAZIONI AL PIANO DEGLI INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DELLE POLITICHE DELL ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO INDICAZIONI PER L ANNO 2013 DI CUI ALLA DELIBERA DELLA GIUNTA PROVINCIALE 220/2012 1
2 PREMESSA Il presente documento rappresenta l integrazione al Piano degli interventi per la realizzazione delle politiche dell istruzione, della formazione e del lavoro indicazioni per l anno 2013 di cui alla Delibera della Giunta Provinciale 220/2012, al quale si rinvia per tutto quanto in esso previsto, fatte salve le specificazioni e/o integrazioni disposte con il presente Documento. Si precisa che tale integrazione si è resa necessaria a seguito della assegnazione da parte della Regione Emilia Romagna di ulteriori risorse, pari a euro, afferenti all Asse I Adattabilità del FSE, disposta con DGR n. 141 dell 11/2/2013. Inoltre, si è ritenuto opportuno disciplinare con maggiore dettaglio alcune azioni già previste nel Piano sopra citato, in particolare relative all utilizzo delle risorse del Fondo Regionale Disabili. Infine, si è ritenuto opportuno prevedere espressamente, anche per il 2013, la possibilità di presentazione di domande in modalità just in time, con le specifiche di seguito esplicitate. RISORSE FINANZIARIE Alla luce delle risorse disponibili per il triennio 2011/2013 (DGR n.532 del 18/04/2011, DGR n. 965 del 04/07/2011 e residui precedenti programmazioni, nonché tenendo conto delle economie di gestione e rendicontazione), di quanto già programmato nel biennio 2011/2012, le risorse ancora disponibili per il 2013 risultavano essere le seguenti: TIPOLOGIA RISORSE RISORSE TRASFEITE DISPONIBILI PER PROGRAMMAZIONE 2013 FSE Asse I Adattabilità ,40 FSE Asse II Occupabilità ,81 FSE Asse III Inclusione ,21 L.53/ ,67 Fondo regionale disabili ,63 TOTALE ,72 Tenendo conto delle ulteriori risorse assegnate con DGR 141/2013 e di residui ed economie determinatisi sul Fondo Regionale Disabili, si riporta il nuovo quadro delle risorse effettivamente disponibili per la programmazione 2013, evidenziando in grassetto le voci modificate: 2
3 TIPOLOGIA RISORSE RISORSE TRASFEITE DISPONIBILI PER PROGRAMMAZIONE 2013 FSE Asse I Adattabilità ,40 FSE Asse II Occupabilità ,81 FSE Asse III Inclusione ,21 L.53/ ,67 Fondo regionale disabili ,63 TOTALE ,72 3
4 FSE Asse I Adattabilità RISORSE: ,40 Alla luce delle ulteriori risorse assegnate alla Provincia di Rimini con DGR 141 dell 11/2/2013, le azioni da realizzare nell anno 2013 con le risorse di questo Asse, con il fine di sostenere azioni finalizzate al miglioramento qualitativo e quantitativo delle prospettive occupazionali e professionali dei lavoratori e al miglioramento del profilo competitivo delle imprese, sono le seguenti. Tale paragrafo sostituisce integralmente il corrispondente paragrafo della Delibera GP 220/2012. Così come indicato nell Accordo fra Regione e Province dell'emilia-romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il lavoro, gli interventi dovranno: - favorire la sostenibilità e l equità del modello di sviluppo regionale, attraverso azioni di promozione della qualità, stabilità e regolarità del lavoro, della cultura della sicurezza e della prevenzione dei rischi; - rispondere a bisogni nuovi ed emergenti che la crisi economica ha prodotto per sostenere la permanenza nel mercato del lavoro delle persone occupate, per il reinserimento lavorativo delle persone espulse dal mercato del lavoro; - potenziare l investimento sulle competenze dei lavoratori per rilanciare la competitività dell intero sistema; - sostenere la crescita e la diffusione delle competenze del fare impresa. Nel corso del biennio 2011/2012, al fine di fornire al territorio un ampia gamma di servizi, sono state programmate azioni relative sui tre obiettivi specifici previsti dal POR: Obiettivo specifico a): Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l adattabilità dei lavoratori Obiettivo specifico b): Favorire l innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro Obiettivo specifico c): Sviluppare politiche e servizi per l anticipazione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l imprenditorialità Anche per il 2013, vista la consistenza delle risorse assegnate, si ritiene opportuno prevedere azioni sui tre obiettivi specifici del POR, suddividendo le risorse disponibili, in via indicativa, su ciascun obiettivo del POR come segue. Obiettivo specifico a): Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l adattabilità dei lavoratori RISORSE: ,40 Gli interventi da programmare prioritariamente nell anno 2013 potranno contemplare: 4
5 azioni per ampliare o arricchire la professionalità con finalità di promozione professionale, consolidamento occupazionale o sviluppo di carriera; attività di formazione per la qualificazione, riqualificazione e incremento dell adattabilità dei lavoratori con particolare attenzione agli over 45, ai lavoratori con basse professionalità, ai lavoratori con contratti non stabili ed ai lavoratori espulsi od a rischio di espulsione; interventi di formazione continua mirati ad aggiornare, accrescere e specializzare i saperi e le competenze delle imprese in settori e/o comparti strategici dell economia provinciale, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese; azioni di valorizzazione e certificazione delle competenze possedute e, a partire da queste, costruzione di percorsi formativi quanto più possibile personalizzati; piani formativi aziendali, territoriali e settoriali per la valorizzazione delle risorse umane, il consolidamento e lo sviluppo di impresa. Obiettivo specifico b): Favorire l innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro RISORSE: ,00 Gli interventi da programmare prioritariamente nell anno 2013 potranno contemplare: attività per il miglioramento dei sistemi-rete di PMI per lo sviluppo di competenze utili al fine di migliorare la produttività e il posizionamento delle imprese all interno del mercato; azioni di sostegno, qualificazione e consolidamento rivolti alle imprese, loro aggregazioni e reti volte al rafforzamento della capacità di coordinamento e della loro stabilità; attività di formazione per l accompagnamento dei processi di innovazione e di adeguamento ai cambiamenti dei sistemi economici e produttivi, dei sistemi di imprese e delle imprese con particolare riferimento alla costituzione di reti ed alla promozione dell internazionalizzazione. Obiettivo specifico c): Sviluppare politiche e servizi per l anticipazione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l imprenditorialità RISORSE: ,00 Gli interventi da programmare prioritariamente nell anno 2013 potranno contemplare: interventi formativi di supporto all imprenditorialità ed al management con riferimento al posizionamento dell impresa all interno del mercato globale, alla gestione finanziaria ed all accesso al credito, alle esigenze di ricerca ed innovazione dell impresa per sostenerne la qualificazione/consolidamento; azioni formative volte a sostenere l avvio di nuove imprese e/o il ricambio generazionale; azioni formative volte al sostegno di aziende in crisi o in fase di ristrutturazione. 5
6 Si riportano, infine, talune precisazioni relative a tutti gli interventi afferenti l Ambito Adattabilità, relative a: Destinatari Gli interventi saranno diretti alle imprese ed a tutti i lavoratori occupati, includendo oltre ai dipendenti, gli imprenditori, i lavoratori autonomi e professionali, i lavoratori atipici, i lavoratori flessibili ed i lavoratori in CIG e mobilità. Partecipazione finanziaria La partecipazione finanziaria minima da parte delle imprese dovrà rispettare quanto normato dalle Direttive regionali vigenti e dai Regolamenti CE. Sinergia tra Fondi Comunitari In questo Ambito, particolare attenzione verrà posta in termini di ricerca di complementarietà e sinergia con quanto realizzato a valere su altri Fondi Comunitari. Nello specifico: FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). FEP (Fondo Europeo per la Pesca). Sinergia tra Fondi nazionali Al fine di una efficace programmazione delle risorse di cui al presente Ambito si riconferma la necessità di perseguire le massime sinergie possibili con altri fondi nazionali. Fondi interprofessionali Le azioni considerate saranno finalizzate alla definizione di un offerta formativa articolata, senza sovrapposizioni con i Fondi paritetici interprofessionali ma promuovendo opportune forme di integrazione tra i fondi stessi e altri canali di finanziamento, diversificata e in grado di rispondere in modo coerente ai bisogni di imprese e lavoratori. 6
7 Fondo regionale per le persone con disabilità Tale paragrafo integra il corrispondente paragrafo della Delibera GP 220/2012. RISORSE: ,00 Per quanto riguarda gli incentivi alla stabilizzazione occupazionale e le azioni di tutoraggio per il sostegno all inserimento lavorativo e/o per il sostegno nel corso del rapporto di lavoro, già previste nel Piano di cui alla Delibera G.P. n. 220/2012, si precisa che le risorse che, nell ambito della più ampia disponibilità evidenziata nella suddetta delibera, si intendono destinare a tali azioni sono pari complessivamente a euro, comprensive di risorse residue della programmazione delle precedenti annualità. In particolare, nel corso dell anno 2013, verranno finanziati: incentivi alla stabilizzazione occupazionale, secondo gli indirizzi contenuti nella Delibera regionale n. 1152/2012 che prevede la loro attribuzione nei seguenti casi: incentivi ad integrazione del fondo nazionale di cui all art.13 della legge n. 68/1999, con i criteri e le modalità stabiliti con deliberazione di Giunta regionale n. 1379/2010, avente ad oggetto Criteri per la concessione degli incentivi alle assunzioni ai datori di lavoro previsti dall articolo 13 L. 12 marzo 1999 n. 68 ; incentivi per l inserimento lavorativo a tempo indeterminato di persona con disabilità di cui all'art. 1 della legge 68/99, con riduzione di capacità lavorativa non inferiore al 50%, da parte di datori di lavoro non beneficiari di altre agevolazioni relative a tali assunzioni o da parte di datori di lavoro non soggetti all obbligo; contributi, nella misura non superiore al 25 per cento del costo salariale, per l assunzione a tempo determinato superiore a 6 mesi, di persone con disabilità con handicap psichico o intellettivo indipendentemente dalla percentuale di invalidità. Il contributo non può essere utilizzato più volte per l inserimento lavorativo della stessa persona con disabilità nella stessa azienda. azioni di tutoraggio per il sostegno all inserimento lavorativo e/o per il sostegno nel corso del rapporto di lavoro, al fine di favorire la permanenza nel luogo di lavoro, da effettuare con personale idoneo del datore di lavoro obbligato e/o con personale qualificato proveniente da soggetti formativi, cooperative sociali di tipo B o Associazioni delle persone con disabilità facenti parte della Consulta regionale; MODALITA DI REALIZZAZIONE Incentivi alla stabilizzazione occupazionale: FINANZIAMENTI una tantum per assunzioni realizzate nel periodo 1/1/ /12/
8 L azione verrà realizzata attraverso l emanazione di un bando per l acquisizione delle domande di contributo. Il bando specificherà, oltre alle disposizioni generali, le caratteristiche di ammissibilità in quanto a: tipologie di assunzioni: lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 50% o disabili psichici o intellettivi assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato (min. 6 mesi) o indeterminato, valido ai sensi della Legge 68/99 (previo rilascio di N.O. dell Ufficio Disabili Provinciale); caratteristiche delle imprese: verranno finanziati in misura più elevata le assunzioni realizzate da aziende non in obbligo rispetto agli adempimenti previsti dalla L.68/99; entità del contributo: l entità del contributo è determinata in relazione alla tipologia di assunzione, alla riduzione della capacità lavorativa del disabile (comunque non inferiore al 50% o disabili psichici o intellettivi), come di seguito precisato: o Assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni da tempo determinato a indeterminato di contratti per lavoratori assunti tramite collocamento mirato e con disabilità non inferiore al 67% o di tipo psichico Tipologia di contratto Contributo in Euro Azienda obbligata Azienda non obbligata Tempo Pieno 7.000, ,00 Tempo parziale In tutti i casi il contributo viene commisurato all orario svolto rispetto al tempo pieno o Assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni da tempo determinato a indeterminato di contratti per lavoratori assunti tramite collocamento mirato e con disabilità non inferiore al 50% e non superiore al 66% Tipologia di contratto Contributo in Euro Azienda obbligata Azienda non obbligata Tempo Pieno 4.500, ,00 Tempo parziale In tutti i casi il contributo viene commisurato all orario svolto rispetto al tempo pieno o Assunzioni a tempo determinato superiore a 6 mesi (anche a seguito di proroga) di persone con handicap psichico o intellettivo indipendentemente dal grado di disabilità. Il contributo è previsto nella misura non superiore al 25 per cento del costo salariale lordo annuale relativo alla durata del rapporto di lavoro, comunque riferito ad un periodo non superiore a 12 mesi, con un massimo di Euro 4.500,00. TALI INCENTIVI NON SONO CUMULABILI CON EVENTUALI INCENTIVI FINANZIATI CON IL FONDO NAZIONALE DISABILI DI CUI ALL ART. 13 DELLA LEGGE N. 68/99. 8
9 Tutoraggio aziendale Ogni ingresso in azienda è un processo personalizzato verso il lavoro e verso la cultura che contraddistingue una organizzazione. Se è vero che l inserimento lavorativo costituisce una fase importante nella vita di ciascuno di noi, un particolare rilievo assume l inserimento lavorativo delle persone disabili. Infatti un inserimento non sufficientemente mirato e accompagnato della persona disabile provoca disorientamento e sfiducia del soggetto rispetto alle proprie possibilità. Questa e altre situazioni ancora (apprendimento dei compiti legati alle mansioni assegnate, socializzazione, potenziamento dell autonomia, ecc.) è importante siano affrontate con un impegno diretto dell azienda a realizzare progetti d integrazione lavorativa in cui sia prevista la presenza di un lavoratore guida o tutor interno all azienda che utilizzi parte del proprio orario di lavoro per la conduzione di attività di accoglienza e sostegno del lavoratore disabile. Spetta al tutor costruire un rapporto di fiducia con il collega disabile e diventarne punto di riferimento, curare la socializzazione, promuovere forme di solidarietà nei confronti degli altri lavoratori e favorirne l integrazione con la struttura di riferimento, predisporre tutti gli interventi idonei al raggiungimento da parte del lavoratore delle competenze e abilità richieste dal profilo professionale, supportare il processo per il raggiungimento della effettiva autonomia del lavoratore disabile. L azione verrà realizzata attraverso l emanazione di un bando per l acquisizione delle domande di contributo. Il bando specificherà, oltre le disposizioni generali, le caratteristiche di ammissibilità dei progetti quanto a: obiettivi: inserimento lavorativo di persone disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% o disabili psichici o intellettivi indipendentemente dalla percentuale di invalidità; tipologia del contratto: sarà possibile riconoscere alla impresa richiedente l impegno del tutor per una durata massima di sei mesi (max 700 mensili) esclusivamente per assunzioni a tempo determinato (min 9 mesi); caratteristiche delle imprese: verranno finanziati in via prioritaria i progetti promossi da aziende non in obbligo, rispetto agli adempimenti previsti dalla legge n. 68/99; Obblighi dei beneficiari: le aziende beneficiarie dovranno aver stipulato apposita convenzione ai sensi dell art. 11 Legge 68/99 o dell art. 22 della Legge Regionale n. 17/05 con la Provincia di Rimini 9
10 Modalità di presentazione, valutazione, selezione e approvazione dei progetti e gestione delle attività Tale paragrafo integra il corrispondente paragrafo della Delibera GP 220/2012. PROCEDURA JUST IN TIME E possibile prevedere negli Avvisi la presentazione di progetti con procedura just in time. In particolare essa può essere ammessa al fine di dare risposta ai bisogni di utenti che presentino situazioni personali o professionali complesse o situazioni aziendali o lavorative difficilmente prevedibili in tempi predefiniti e che risultino di interesse prioritario per la Provincia, oltre che per le attività autorizzate non finanziate, come sopra definite. I progetti per accedere a tale procedura devono: essere riconducibili ad una tipologia d azione prevista nella programmazione provinciale; documentare i requisiti di coerenza con le finalità della Provincia e, se richiesto, di urgenza motivandone la sopravvenuta attuabilità; garantire una cantierabilità entro 30 giorni dall approvazione. In caso contrario, l attività svolta non verrà riconosciuta ed il finanziamento sarà revocato. In casi particolari e per giustificati e documentati motivi, potrà essere concessa una proroga di 30 giorni. 10
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