Capitolo 3 DOLORE NEGLI ANIMALI DOMESTICI E IN MEDICINA VETERINARIA. Capitolo 3
|
|
- Bianca Murgia
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DOLORE NEGLI ANIMALI DOMESTICI E IN MEDICINA VETERINARIA Il dolore si è da sempre manifestato in ogni forma di vita da quando essa è presente sul nostro pianeta. Il dolore è al contempo un sintomo e una patologia. Il termine dolore è uno tra i concetti più difficili da definire. Nonostante la scienza abbia chiarito innumerevoli aspetti della sua complicata fisiopatologia, il dolore rappresenta ancora oggi un capitolo non completamente compreso della patologia del paziente. Basti pensare che tradizionalmente, fino a pochi anni fa, il dolore veniva considerato, a torto, come parte integrante del protocollo terapeutico e, in un certo senso, utile per poter limitare le esuberanze del paziente animale. Una sorta di contenimento fisiologico, che permetteva di promuovere l'immobilità e garantire la guarigione (funzione protettiva del dolore). La cruciale differenza è insita nel limite oltre il quale l'alterato funzionamento di tale dispositivo di salvaguardia trasforma il dolore da sintomo della malattia in malattia stessa (dolore che persiste al di là del danno) (Viganò, 2011). L'attenzione veterinaria per il dolore è oggi intesa in una prospettiva terapeutica, forse per questo essa si è sviluppata relativamente correlata alla pratica anestesiologica. Un fondamentale momento nell importanza del dolore in medicina veterinaria deve essere considerato il primo tentativo di affermare la sofferenza animale stabilendo criteri obiettivi per il riconoscimento e la valutazione del dolore (Sanford et al., 1986). Un secondo tentativo può essere considerato la trattazione, nel 1987, di un intero numero sulla principale rivista degli American Veterinary Practitioners sul riconoscimento e il controllo del dolore e dello stress animale ove, già nel titolo era sottolineato come non fosse facile un discrimine tra i due termini (AA VV, 1987). Un terzo momento corrisponde alla pubblicazione nel 1992 di un intero libro sul dolore animale (Short &Van Poznak, 1992). L'attenzione generale però, era prevalentemente rivolta alle modalità di terapia del dolore, solo negli ultimi anni appariranno diversi testi o manuali sulla terapia del dolore e sull'analgesia veterinaria, sia in Nord 41
2 America che in Europa, dove viene trattata anche la neurofisiologia del dolore, prendono come principale riferimento, le acquisizioni tratte dalla medicina umana. D'altra parte, la stragrande maggioranza delle conoscenze sul dolore applicate in Medicina Umana deriva da modelli sperimentali sugli animali; pertanto sostenere che gli animali non possano percepire dolore, equivale ad affermare che tutti gli studi fatti, relativamente alla farmacologia e alla farmacodinamica degli analgesici, sono basati su un principio errato. 3.1 DEFINIZIONE DEL DOLORE IN MEDICINA VETERINARIA Dolore umano non equivale a Dolore Animale, almeno clinicamente, metodi e definizioni della medicina umana possono risultare utili nella comprensione del dolore negli animali (Molony & Kent, 1997). Anche se in genere accettato che la sensibilità dolorifica possa avere le stesse finalità nell'uomo come negli animali, ciò che differisce è il substrato neurale su cui è applicata. Alcune definizioni in medicina umana sembrano utili come punto di partenza. Il dolore, secondo la definizione dell'i.a.s.p. (International Association for the Study of Pain, 2000) è un esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata ad un danno tissutale reale o potenziale, oppure ad un'esperienza descrivibile come tale danno. E' evidente che l'espressione descrivibile attraverso il linguaggio parlato finisce per penalizzare non solo gli animali, ma anche esseri umani (adulti o neonati) incapaci di esprimersi verbalmente, ma non per questo esclusi dall'esperienza dolorosa. D'altra parte una definizione (umana) del dolore animale non è di semplice attuazione e va incontro a più di un adattamento, come il seguente di Molony e Kent, per cui il dolore animale è un esperienza sensitiva avversiva che rappresenta la coscienza da parte dell'animale di un danno o della minaccia (anche senza danno) all'integrità dei suoi tessuti. Ciò cambia la fisiologia e il comportamento dell'animale volto a ridurre o evitare il danno, a ridurre la probabilità della sua ricorrenza e a promuovere il suo sollievo. Ciò nondimeno, mentre può essere non essenziale argomentare se un animale sia auto-cosciente o soffra in un modo umano, è sicuramente un obiettivo medico veterinario cogliere la sottigliezza dell'espressività animale negli atteggiamenti comportamentali in risposta al dolore. Secondo queste definizioni, il dolore implica il coinvolgimento della coscienza, pertanto, il soggetto anestetizzato non può percepire 42
3 il dolore nel senso stretto del termine, ma è in grado di manifestare le sequele fisiologiche dell'attivazione del sistema di percezione dello stimolo nocivo, anche se quest'ultimo non raggiungerà il livello corticale. In corso di anestesia non è corretto parlare di dolore, ma è meglio ricorrere al termine nocicezione. 3.2 FISIOLOGIA DEL DOLORE, NOCICEZIONE Dolore e nocicezione non sono la stessa cosa. La nocicezione rappresenta la recezione di un segnale proveniente dall'attivazione di nocicettori, recettori deputati alla rilevazione di stimoli tissutali dannosi. Il dolore implica che tali stimoli nocivi siano stati percepiti a livello corticale. Il sistema fisiologico che trasforma le stimolazioni algogene in sensazioni dolorose comprende generalmente quattro processi fondamentali: trasduzione dello stimolo algogeno mediante neurotrasmettitori in una serie di fenomeni elettrochimici che portano all'originarsi dell'impulso elettrico. Tale processo avviene a livello dei nocicettori e può essere provocato da stimoli di natura diversa (meccanici, chimici o termici); trasmissione, ossia la propagazione dell'impulso elettrico dalla sede nervosa periferica primaria (nocicettore) al sistema nervoso periferico (midollo spinale e vie ascendenti a livello talamico) e poi a quello centrale a livello della corteccia somatosensoriale; modulazione, ossia il complicato processo che coinvolge sostanze endogene (serotonina, noradrenalina, oppioidi ecc.), le quali influenzano la trasmissione dell'impulso alterandone il segnale percepito. Questo fenomeno è alla base dell'analgesia fornita dalle endorfine e, in modo opposto, dell'iperalgesia centrale; percezione o integrazione, ossia il processo finale attraverso il quale l'individuo percepisce in modo coscio il dolore e reagisce di conseguenza in base alla sua indole o alle sue esperienze passate (Viganò, 2011). 43
4 Figura 3.1.: Rappresentazione schematica della trasmissione segnale dolorifico 3.3 TRASDUZIONE La trasduzione rappresenta la fase di attivazione dei nocicettori, per cui uno stimolo nocicettivo viene convertito in un impulso nervoso. I nocicettori sono recettori sensoriali con un'elevata soglia di attivazione e sono principalmente sensibili al trauma tissutale o a stimoli non nocivi che potrebbero danneggiare i tessuti in caso di esposizione prolungata. Questi recettori sono costituiti dalle terminazioni libere delle fibre nervose afferenti primarie che sono distribuite in tutta la periferia del corpo. Uno stimolo nocivo (quello che, se prolungato, provoca un danno che induce risposte umorali e cellulari infiammatorie) attiva i nocicettori mielinici di tipo A-δ e quelli amielinici di tipo C. I nocicettori A-δ sono unimodali, sensibili a stimoli meccanici e trasducono sensazioni puntorie a velocità di 5-25 m/sec. I nocicettori C sono polimodali, conducono ad una velocità inferiore a 2 m/sec e trasportano impulsi generati dal danno tissutale; essendo polimodali, essi rispondono a insulti termici, chimici, meccanici. Oltre alla nocicezione diretta, il trauma chirurgico produce una risposta infiammatoria neuroumorale che causa la liberazione di prodotti intracellulari (potassio, bradichinina, prostaglandine) da parte delle cellule infiammatorie e di quelle danneggiate. La bradichinina attiva la fosfolipasi presente in tutte le membrane cellulari determinando la sintesi di prostaglandine e leucotrieni, che innalzano la sensibilità dei nocicettori nella sede della lesione. Di conseguenza, vi è 44
5 una risposta maggiore allo stimolo doloroso nella sede del trauma (iperalgesia primaria). Un riflesso assonale invia impulsi verso il midollo spinale, ma anche verso le altre branche periferiche dei nocicettori. Questo causa il rilascio di un neuropeptide (sostanza P), che induce vasodilatazione e degranulazione dei mastociti. Dopo degranulazione dei mastocici vengono rilasciate sia istamina che serotonina. Queste sostanze proinfiammatorie sensibilizzano i nocicettori A-δ e C adiacenti (iperalgesia secondaria). Molti nocicettori ( nocicettori dormienti ) normalmente non possono essere attivati e diventano eccitabili solo in certe condizioni patologiche, come l'infiammazione. 3.4 TRASMISSIONE In questa fase l'informazione viene trasmessa alle strutture del SNC deputate all'elaborazione della sensazione del dolore. Gli impulsi nervosi sensoriali tradotti a livello periferico raggiungono il corno dorsale del midollo spinale attraverso gli assoni A-δ di tipo mielinico, responsabili della sensazione di dolore acuto e immediato, e fibre amieliniche di tipo C polimodale, responsabili della sensazione di dolore localizzata, continua e poco profonda. I gangli della radice dorsale (Dorsal Root Ganglia, DRG) contengono i corpi cellulari dei nocicettori A-δ e C. Dopo essere entrati nel midollo spinale, i nocicettori ascendono o discendono per diversi segmenti del tratto di Lissauer prima di entrare in sinapsi con i neuroni di secondo ordine nelle lamina I, II (sostanza gelatinosa) e V del corno dorsale. Il principale trasmettitore usato dai nocicettori che entrano in sinapsi nel corno dorsale è il glutammato e i recettori maggiormente coinvolti nella sensazione di dolore acuto sono i recettori AMPA (Acido-alfa-amino-3-idrossi-5-metil-isossazolo-4-propionico). Le due principali classi di neuroni di secondo ordine sono i neuroni nocicettivi specifici (NS) e quelli ad ampio range dinamico (Wide Dynamic Range,WDR). I neuroni NS rispondono solamente a un tipo specifico di stimolo nocivo. I loro campi recettivi sono piccoli e sono osservati soprattutto nella lamina I. I neuroni WDR sono neuroni nocicettivi non specifici. Essi rispondono a un'ampia gamma di stimoli, dal tatto lieve agli stimoli nocivi. Essi hanno un ambito di risposta più ampio e si trovano in tutte le lamine ma sopratutto nella lamina V. Entrambi i neuroni di secondo ordine presentano il soma nel corno dorsale del midollo spinale e assone che proietta lo 45
6 stimolo fino al talamo (Shorten et al., 2006). Figura 3.2: Rappresentazione schematica delle corna dorsali midollo spinale e dei neuroni della I, II e V lamina. Vi sono due principali sistemi ascendenti: la via neo-spino-talamica, la via paleo-spinoreticolo-diencefalica. La via neo-spino-talamica decorre nei quadranti ventro-laterali del midollo e termina nel nucleo dorso laterale del talamo: da qui altri neuroni si proiettano alla corteccia sensitiva. Questa via contiene neuroni che non si interrompono e che conducono informazioni ben discriminate e localizzate. La via paleo-spino-reticolo-diencefalica è una via formata da molti neuroni che conduce afferenze con scarse capacità di localizzazione e di codificazione ma con molte sinapsi nelle strutture implicate nei fenomeni di attivazione e di risposta somatica e vegetativa al dolore. Di essa fanno parte le vie spino-ipotalamica e spino-reticolare che contribuiscono alla responsività neuro-vegetativa al dolore ma sopratutto portano le informazioni nocicettive alla sostanza grigia periacqueduttale, così da attivare il sistema discendente di controllo del dolore (Novelli, et al.,1999). 3.5 MODULAZIONE Rappresenta l'attività neurologica di controllo dei neuroni di trasmissione dello stimolo nocicettivo. Anatomicamente i siti di modulazione del dolore sono periferici e centrali (spinali e sovraspinali). Le connessioni ascendenti attraverso cui le informazioni sensitive 46
7 raggiungono i centri superiori non sono semplici relais: è infatti noto che sono soggette alla modulazione a opera di connessioni intraspinali e di vie discendenti provenienti dal tronco encefalico e dalla corteccia cerebrale. L'inibizione presinaptica influenza molte fibre afferenti primarie. A livello del midollo sono stati descritti due sistemi di modulazione del dolore: 1. Il sistema delle vie inibitorie discendenti 2. Il sistema del Gate Control I meccanismi inibitori centrali sono attivati per modulare il dolore a livello spinale attraverso le vie discendenti tramite neurotrasmettitori (serotonina, endorfina...) rilasciate dagli interneuroni spinali e sovraspinali durante l'evento nocivo. Questi neurotrasmettirori si legano ai recettori per gli oppiacei pre e post sinaptici inibendo il rilascio di neurotrasmettitori e la trasmissione dello stimolo algogeno aumentando la stabilità delle membrane post sinaptiche. La teoria del controllo a cancello (Melzack & Wall, 1965) propone un meccanismo per la modulazione del flusso di informazioni in entrata lungo le vie afferenti nocicettive (Standring, 2008). La teoria del controllo a cancello fu formulata quando ancora mancavano molte conoscenze sui mediatori e sul sistema degli oppioidi; tuttavia rimane univocamente accettato che la trasmissione degli impulsi nervosi dalle fibre afferenti alle cellule T dei gangli del midollo spinale, è modulata da un meccanismo di controllo d'ingresso (cancello) influenzato dall'attività delle fibre di grande e piccolo diametro. L'attività delle grosse fibre tende ad inibire la trasmissione (chiude il cancello) mentre l'attività delle fibre piccole ne facilita la trasmissione (apre il cancello). Dall'altra parte, la persistenza dello stimolo dolorifico facilita la sommazione temporale dei segnali in entrata dalla periferia (wind up) determinando una riduzione della soglia di eccitabilità e amplificando la risposta e lo spettro di azione. Sembra che le cellule continuamente stimolate, producano una maggiore quantità di glutammato e di sostanza P, che stimolano i recettori AMPA e della neurochinina-i. Questo porta all'attivazione dei recettori dell'nmda (N-metil-D-aspartato) normalmente non funzionanati, che reagiscono al glutammato provocando una risposta aumentata. Se la stimolazione persiste in modo cronico, i campi recettoriali dei neuroni WDR si allargano e anche gli stimoli non nocivi sono in grado di attivarli. Tale fenomeno è chiamato iperalgesia secondaria o centrale ed è responsabile della diminuzione della soglia per gli stimoli dolorifici nelle aree 47
8 adiacenti a quella danneggiata, fino a determinare allodinia, che rappresenta la percezione del dolore in risposta a uno stimolo normalmente non doloroso (Viganò, 2011). 3.6 PERCEZIONE Rappresenta la fase di sperimentazione della sensazione soggettiva ed emotiva del dolore, fase terminale. La combinazione di tre livelli psicologici: Discriminazione sensoriale: che fornisce informazioni sull'insorgenza della stimolazione dolorosa (localizzazione, intensità, tipo, durata dello stimolo) e che coinvolge vie laterali spino-talamiche e talamo. Dimensione emozionale: che interferisce con le condizioni di benessere e provoca risposte a carico del sistema nervoso autonomo, realizza la sgradevolezza del dolore e la correla a paura ed ansia e che coinvolge le vie mediali che instaurano sinapsi nella formazione reticolare e nel sistema limbico. Dimensione cognitiva: che risente delle precedenti esperienze e dei processi di condizionamento e che coinvolge l'attività corticale (apprendimento). 3.7 METODI PER LA VALUTAZIONE DEL DOLORE Allo stato attuale non esiste un sistema universalmente riconosciuto per valutare il dolore negli animali. Diverse strategie sono state investigate sia in via sperimentale che nella pratica clinica, nel tentativo di individuare misure oggettive in grado di valutare il dolore acuto e cronico nei cani e nei gatti. Queste includono l'osservazione e la registrazione di risposte fisiologiche (frequenza cardiaca e respiratoria, perfusione sanguigna, perfusione capillare, ventilazione polmonare, gas ematici, dilatazione pupillare, ecc.), metaboliche (metabolismo glucidico, lipidico, proteico, bilancio idrico, ecc.), neuroendocrine (cortisolo, β-endorfine, catecolamine, glucagone, ADH, ecc.) e locomotorie al dolore (Fernandez et al., 2007). Tali misure però non rappresentano, da sole, degli stretti indicatori di stati algici, in quanto risultano influenzate da molti altri fattori oltre il dolore (Taylor & Robertson, 2004). Metodi in grado di quantificare la risposta sensoria (Quantitative Sensory Testing QST), che sono stati usati per identificare la soglia nocicettiva meccanica e termica in seguito ad interventi chirurgici, sebbene siano risultati validi sopratutto per 48
9 l'efficacia degli analgesici non è stato stabilito come possano fornire uno strumento sensibile per misurare il dolore nei cani e gatti (Fernandez et al., 2007). Un approccio alternativo/complementare per la valutazione del dolore in tali specie è l'impiego di scale del dolore. Per misurare esclusivamente l'intensità del dolore provato dagli animali sono state testate semplici scale unidimensionali. Tali scale monoparametriche sono state adattate da quelle impiegate in medicina umana e includono la scala visuale analogica (VAS), la scala descrittiva semplice (SDS) e la scala descrittiva numerica (NRS). Le prime due quantificano il dolore prendendo come punti di riferimento l'assenza del dolore, la presenza del dolore estremo e un numero variabile di livelli intermedi. La terza è una scala che descrive dettagliatamente le caratteristiche del paziente in base all'intensità del dolore (es. Mathews Pain Scoring System). Sfortunatamente, sebbene generalmente facili da usare, queste scale risultano poco affidabili quando applicate in campo veterinario, in quanto l'osservatore, sulla base di una valutazione puramente soggettiva, a stabilire il livello di dolore provato dall'animale ed attribuirgli un punteggio. Nel tentativo di superare le carenze delle semplici scale descrittive, sono state sviluppate scale interattive multiparametriche dove vengono valutati gli effetti di interazioni verbali e fisiche tra l'animale e l'osservatore e l'ambiente circostante, comprendenti anche quelli conseguiti ad una lieve palpazione dell'area dolente o del sito chirurgico, eventualmente in associazione ad una valutazione delle modificazioni fisiologiche in atto. Tali interazioni con il paziente hanno lo scopo di aumentare la capacità dell'osservatore di apprezzare gli effetti sia comportamentali che sensoriali del dolore provato dall'animale. In medicina Umana, scale composite come il McGill Pain Questionaire utilizzano proprio questo approccio. Recentemente, diverse scale composite approntate sul modello McGill Pain Questionaire sono state sviluppate tentandone l'applicazione in medicina veterinaria. Tali scale (tra cui la University of Melbourne Pain Scale, la Colorado State University Scale, la 4A Vet Scale e il Glasgow Composite Paine Tool) includono la possibilità di valutare la possibilità di valutare non solo l'intensità dello stato algico, ma anche le risposte fisiologiche e comportamentali al dolore (Bufalari et al., 2007; Dobromylskyj et al., 2000; Fernandez et al., 2007;Hellyer, 2002; Hellyer, 2007; Mathews, 2000). Le scale multiparametriche posso essere impiegate solo in condizioni di dolore acuto conseguente a traumi o ad interventi chirurgici, e alcuni indici comportamentali 49
10 introdotti in alcune di queste scale (in particolare Glasgow, che allo stato attuale appare, tra quelle menzionate la più affidabile e per questo l'unica attualmente validata) sono stati definiti facendo riferimento specificatamente alla specie canina. 50
Una delle più importanti funzioni del Sistema Nervoso è di provvedere a informazioni circa potenziali e attuali danni all organismo Sir Charles
Una delle più importanti funzioni del Sistema Nervoso è di provvedere a informazioni circa potenziali e attuali danni all organismo Sir Charles Sherrington: nocicezione come rilevazione sensoriale di un
DettagliLA PERSO N A C O N DO LO RE : Q U A L I P O S S IB IL IT A E S C E L T E P E R L A Q U A L IT A D E L L A V IT A
LA PERSO N A C O N DO LO RE : Q U A L I P O S S IB IL IT A E S C E L T E P E R L A Q U A L IT A D E L L A V IT A IL DOLORE NELLA MEDICINA TRADIZIONALE: FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO Madonna di Campiglio 9-10
DettagliNeurofisiopatologia del Dolore.
Neurofisiopatologia del Dolore www.fisiokinesiterapia.biz Definizione di dolore (IASP 1994) Esperienza sensoriale ed emozionale sgradevole, associata a danno tissutale reale o potenziale, o comunque descritta
DettagliDEFINIZIONE D O L O R E
DEFINIZIONE D O L O R E Spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata o meno ad un danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale dal paziente International Association for the
DettagliBASI TEORICHE: NEUROFISIOLOGIA E TIPOLOGIE DEL DOLORE
BASI TEORICHE: NEUROFISIOLOGIA E TIPOLOGIE DEL DOLORE Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 IL DOLORE: DEFINIZIONE Spiacevole esperienza sensoriale ed emotiva associata ad un danno tissutale effettivo
DettagliI sensi non ci fanno conoscere le cose reali in modo fedele, ma soltanto alcune selezionate piccole immagini di esse, modificate dai nostri concetti
I sensi non ci fanno conoscere le cose reali in modo fedele, ma soltanto alcune selezionate piccole immagini di esse, modificate dai nostri concetti Principi generali di fisiologia dei sistemi sensoriali
DettagliSistema delle colonne dorsalilemnisco Sistema anterolaterale
Sistema delle colonne dorsalilemnisco mediale Sistema anterolaterale VIE DI TRASMISSIONE DEGLI IMPULSI NOCICETTIVI Tratto Spino-talamico ( STT ) I neuroni del STT sono presenti in tutta la sostanza grigia
DettagliSISTEMA NERVOSO SOMATICO
SISTEMA NERVOSO SOMATICO PARTE PRIMA FGE aa.2015-16 Sistema interagente con l ambiente Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato del sistema Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato
DettagliFISIOPATOLOGIA del DOLORE
PROGETTO DI FORMAZIONE REGIONALE IL MANAGEMENT DEL DOLORE NEL PAZIENTE CON LESIONI OSTEOARTICOLARI TRAUMATICHE in tutte le età della vita FISIOPATOLOGIA del DOLORE Adriana Paolicchi Secondo l Associazione
DettagliLEZIONE 10: SISTEMA SOMATOSENSORIALE
LEZIONE 10: SISTEMA SOMATOSENSORIALE Il sistema somatosensoriale: percezione di stimoli tattili (pressione e vibrazione) variazioni di temperatura senzazioni dolorifiche variazioni della postura. Le sensazioni
DettagliIl dolore, esperienza spiacevole, sensitiva ed emozionale, associata con danno tissutale reale o. è parte integrante della nostra esistenza
DOLORE NEUROPATICO FISIOPATOLOGIA, DIAGNOSI E TERAPIA 2008 Definizione Il dolore, esperienza spiacevole, sensitiva ed emozionale, associata con danno tissutale reale o potenziale oppure descritta nei termini
DettagliSISTEMI SENSORIALI LE VIE SOMATOSENSORIALI
SISTEMI SENSORIALI LE VIE SOMATOSENSORIALI Seconda parte FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Organizzazione generale delle vie somatosensoriali: neuroni di I, II e III ordine; nuclei talamici e corteccia somatosensoriale
DettagliSISTEMI SENSORIALI. Trasformano diversi tipi di energia (LUMINOSA, onde elettromagnetiche) in SENSAZIONI MECCANICA CHIMICA)
SISTEMI SENSORIALI Trasformano diversi tipi di energia (LUMINOSA, onde elettromagnetiche) in SENSAZIONI MECCANICA CHIMICA) Identificano 4 caratteristiche dello stimolo: 1) MODALITA' : 2) INTENSITA' 3)
DettagliNEUROPATHIC PAIN IN ANIMALS: NEUROPHYSIOLOGICAL CONSIDERATIONS AND TERAPEUTICAL APPROACH
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria Sezione di Scienze Sperimentali e Biotecnologie Applicate SSD: VET/07 Corso
DettagliCapitolo 1 IL DOLORE E I SUOI MECCANISMI
Capitolo 1 IL DOLORE E I SUOI MECCANISMI 1.1. Che cosa è il dolore Tutti noi crediamo di sapere esattamente cosa intendiamo per dolore. In realtà definire con precisione un esperienza dolorifica da noi
DettagliLa corretta gestione del paziente con dolore cronico e in Cure Palliative
La corretta gestione del paziente con dolore cronico e in Cure Palliative Casteldelpiano, 25 Settembre 2013 Andrea Salvetti MMG Comm.Reg.le Lotta al Dolore Aspetti di Fisiopatologia del dolore Nonostante
DettagliSistema nervoso. Funzioni:
Sistema nervoso Funzioni: 1. Fornire sensazioni provenienti dall ambiente esterno e interno 2. Integrare le funzioni sensoriali 3. Coordinare le attività volontarie e involontarie 4. Regolare e controllare
DettagliStimolazione della pelle produce sensazioni di tipo diverso: Vibrazione Solletico Pressione o percezioni piu complesse come Liscio Umido Sensazione di temperatura Sensazione di dolore Manipolazione consente
DettagliElaborazione SENSORIALE
Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una
DettagliSistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)
Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni
DettagliI principali meccanismi del dolore cronico. Antonella Galli
I principali meccanismi del dolore cronico Antonella Galli IL DOLORE una spiacevole esperienza sensitiva ed emotiva associata ad un reale e/o potenziale danno tissutale, o descritta come tale. Il dolore
DettagliTERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE
TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:
DettagliMetodiche di valutazione clinica del dolore
SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI I CLINICA NEUROLOGICA Direttore:Prof. R. Cotrufo DOLORE E ALTRI DISTURBI DELLA SENSIBILITA SOMATICA 2007 Definizione Il dolore, esperienza spiacevole, sensitiva
DettagliLE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA
LE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA CORSO DI FORMAZIONE PER MMG AGLIANA 9 FEBBRAIO 2013 DR.SSA LUCIA LARI ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA DEL
DettagliDott.ssa Elisa Franceschini Servizio Anestesia e terapia Intensiva Ospedale Maggiore
Dott.ssa Elisa Franceschini Servizio Anestesia e terapia Intensiva Ospedale Maggiore IL DOLORE È UN CAMPANELLO D ALLARME CHE AVVERTE L ANIMA DI UN PERICOLO IMMINENTE CARTESIO Il dolore é sia una sensazione
DettagliDott. Carmine Finizio. U.O. Riabilitazione Territoriale Area Territoriale ex ASL 3 - Lagonegro
Dott. Carmine Finizio U.O. Riabilitazione Territoriale Area Territoriale ex ASL 3 - Lagonegro Uniformità linguistica Classificazione IASP 1986 Il Dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole
DettagliFisiologia Sensoriale
Fisiologia Sensoriale Apparati recettoriali: Neuroni sensoriali Organi sensoriali (occhio, orecchio) (somatosensoriali) cellula ciliata dell orecchio (anche rec. gustativi e fotorecettori) Stimolo adeguato
Dettaglisistemi sensoriali stimoli che vengono trasdotti, codificati, elaborati e rappresentati rappresentazione interna
sistemi sensoriali stimoli che vengono trasdotti, codificati, elaborati e rappresentati rappresentazione interna 1 sensazione: rilevazione dello stimolo percezione: segnali nervosi a cui rivolgiamo la
DettagliFisiopatologia del Dolore
Fisiopatologia del Dolore Fisiopatologia del Dolore Poche delle cose che il medico fa sono più importanti dell alleviare il dolore ------------------------------------------------------ Angell,1682 Fisiopatologia
DettagliCORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL DOLORE
OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL DOLORE 1 Oggi, anche nelle istituzioni più avanzate, il dolore cronico continua ad essere una dimensione
DettagliSistema Nervoso.
Sistema Nervoso www.fisiokinesiterapia.biz Neuroni Sensoriali afferenti SNC (encefalo e midollo spinale) Neuroni efferenti segnale Neuroni autonomi Neuroni Motori somatici recettori sensoriali simpatici
DettagliCorso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.
Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa Docente: Ricevimento: Esame: Testi di riferimento: Mirta Fiorio III piano, studio Prof. Paola Cesari mirta.fiorio@medicina.univr.it 045
DettagliLa più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi elettro-chimici.
LA TRASMISSIONE SINAPTICA Il neurone : unità elementare responsabile dei messaggi nervosi La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi
DettagliELEMENTI DI ALGOLOGIA
Franco Mongini ELEMENTI DI ALGOLOGIA ARACNE Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978 88 548
DettagliDN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore
DN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore DN 1. Introduzione anatomica e fisiologica DN 1.2 Dolore acuto e cronico DN 1.3 Dolore cronico Allegati: Pain Pathways DN 1.1 Introduzione anatomica e fisiologica
DettagliComprende tutti i sistemi che trasmettono, analizzano e interpretano le informazioni provenienti dall ambiente esterno o interno sino a produrre una
Sistema nervoso centrale Midollo spinale: riceve informazioni sensitive dalla cute, articolazioni e dai muscoli di arti e tronco e ne controlla i movimenti. Tronco dell encefalo: bulbo, ponte, mesencefalo:
DettagliINDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso capitolo 2 Neuroni e cellule associate capitolo 3 Potenziali di riposo e d'azione
INDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso Giovanna Zoccoli Sistema nervoso centrale Sistema nervoso periferico capitolo 2 Neuroni e cellule associate Giovanna Zoccoli Neuroni capitolo 3
DettagliTERAPIA ANTALGICA. Dr.ssa Luciana Ventura. S.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica Ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria
TERAPIA ANTALGICA Dr.ssa Luciana Ventura S.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica Ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria II dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Fisiologia e Biofisica A.A
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Fisiologia e Biofisica A.A. 2015-2016 Sistema nervoso: organizzazione, SNC, sistema periferico afferente ed efferente Riflessi nervosi: si attuano
DettagliSISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO)
IL SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO) MIDOLLO SPINALE VOLONTARIO: NERVI
DettagliMeccanismi patogenetici del dolore acuto meccanico-strutturale. Cesare Bonezzi
Meccanismi patogenetici del dolore acuto meccanico-strutturale Cesare Bonezzi La trasduzione e la codifica La differenza Dolore fisiologico Dolore patologico La soglia di stimolazione Uno stimolo, meccanico,
DettagliIl dolore. June 23, 2011
Il dolore June 23, 2011 Il dolore è una submodalità della sensibilità somatosensitiva e non è da considerarsi sinonimo di nocicezione, in quanto l'elaborazione dei segnali dai nocicettori può essere incosciente
DettagliIL DOLORE: MECCANISMI FISIOPATOLOGICI E TIPOLOGIE 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI
IL DOLORE: MECCANISMI FISIOPATOLOGICI E TIPOLOGIE 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI Il Dolore Definizione... 3 Tipologie di dolore... 3 I meccanismi fisiopatologici alla base della percezione
DettagliLe componenti del sistema nervoso. Sistema efferente motorio Sistema afferente sensoriale
Le componenti del sistema nervoso Sistema efferente motorio Sistema afferente sensoriale Un neurone sensoriale Il corpuscolo di Pacini Recettore fasico che privato della capsula si comporta come un recettore
DettagliCampo recettivo di un recettore
Campo recettivo di un recettore Ogni recettore sensoriale ha un proprio campo recettivo, che è costituito dallo spazio recettivo entro cui si trova e del quale provvede alla trasduzione degli stimoli Più
DettagliTrasduzione sensoriale
Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre
DettagliLA GENESI DELLA SINTOMATOLOGIA ALGICA
LA RIPARAZIONE TESSUTALE DELLE LESIONI CRONICHE CUTANEE Sessione: IL MANAGEMENT DEL DOLORE LA GENESI DELLA SINTOMATOLOGIA ALGICA dott. Armando De Martino U.O. MEDICINA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE HOSPICE
DettagliNEUROSCIENZE SCIENZA DEL CERVELLO. Una introduzione per giovani studenti
NEUROSCIENZE SCIENZA DEL CERVELLO Una introduzione per giovani studenti Titolo originale: Neuroscience - Science of the Brain British Neuroscience Association The Dana Alliance for Brain Initiatives Traduzione
DettagliPROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO FISIOLOGIA UMANA (6 CFU)
Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO FISIOLOGIA UMANA (6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del corso, lo studente avrà acquisito
DettagliSistema Nervoso Autonomo. Croce e delizia dell anestesista
Sistema Nervoso Autonomo Croce e delizia dell anestesista L anestesia è la pratica clinica che si (pre-)occupa del sistema nervoso autonomo (SNA) I dati registrati durante l anestesia riflettono spesso
DettagliNeurofisiologia del dolore
Neurofisiologia del dolore DOLORE ESPERIENZA SENSORIALE E/O EMOZIONALE SPIACEVOLE ASSOCIATA A UN DANNO REALE O POTENZIALE E DESCRITTA IN TERMINI DI TALE DANNO Il dolore è la causa più frequente di sofferenza
DettagliIl dolore addominale in età pediatrica : il punto di vista del gastroenterologo pediatra. Dott. Renzo Pini
Il dolore addominale in età pediatrica : il punto di vista del gastroenterologo pediatra Dott. Renzo Pini IL DOLORE Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, correlata con un danno
DettagliLa sensibilità tattile
La sensibilità tattile Sensazione di : contatto, pressione, vibrazione, solletico Meccanocettori Sensazione Ruolo dei diversi recettori a rapido e lento adattamento nella sensazione 5 4 Stimolo RA SA
DettagliQuesto corso, prendendo le mosse dalle basi fisiopatologiche del dolore, arriverà ad analizzare nei dettagli l armamentario terapeutico disponibile
Questo corso, prendendo le mosse dalle basi fisiopatologiche del dolore, arriverà ad analizzare nei dettagli l armamentario terapeutico disponibile contro i comuni stati dolorosi di natura infiammatoria.
DettagliDifferenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali
Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore solo Ach. Le sinapsi centrali utilizzano
DettagliLA GESTIONE DEL DOLORE
LA GESTIONE RIABILITATIVA ED INFERMIERISTICA DELLE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE LA GESTIONE DEL DOLORE Laura Demartini Responsabile Centro di Terapia del Dolore di II livello ICSMaugeri Pavia CAPIRE
DettagliSISTEMA NERVOSO. Prof.ssa S. Di Giulio
Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora ragionamenti. Il
DettagliLEPs Applicazioni Cliniche Dott. Vincenzo Rizzo
LEPs Applicazioni Cliniche Dott. Vincenzo Rizzo UPDATE SUL DOLORE NEUROPATICO E CRANIO-FACIALE 11 13 Marzo 2010 Palazzo Sclafani, Palermo POTENZIALI EVOCATI LASER (LEP) I LEP sono impiegati nella valutazione
DettagliSistema nervoso. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
IL Sistema Nervoso Sistema nervoso In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema
DettagliI riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente
I riflessi Automatismo motorio, mediato dal SNC in risposta a un certo stimolo che si ripete in maniera stereotipata ogni volta che viene evocato e si attua indipendentemente dalla coscienza del soggetto.
DettagliASPETTANDO LE L ALFABETO DEI NEURONI
ASPETTANDO LE L ALFABETO DEI NEURONI Piero Paolo Battaglini Centro BRAIN, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste Centro BRAIN
Dettaglianatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP)
anatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP) Sistema Nervoso Autonomo (SNA) Sistema Nervoso Enterico (SNE)
DettagliIl dolore è un fenomeno cosciente, percettivo, corticale, estremamente specifico ed ha una funzione protettiva molto
1.1 La percezione del dolore Il dolore è un fenomeno cosciente, percettivo, corticale, estremamente specifico ed ha una funzione protettiva molto importante: avverte l organismo della presenza potenziale
DettagliSISTEMA NEUROENDOCRINO
Mantenimento dell omeostasi Nervoso: risposta rapida +! Endocrino: risposta lenta SISTEMA NEUROENDOCRINO Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato
DettagliCambiamenti durante l esercizio:
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della ventilazione polmonare Aumento della gittata cardiaca Aumento della
DettagliI sistemi sensoriali. Il mondo, quale lo percepiamo, è reale?
I sistemi sensoriali Il mondo, quale lo percepiamo, è reale? Informazioni sensoriali, sensazioni e Sensazione percezioni rilevazione di uno stimolo. Percezione individuazione e interpretazione di una
DettagliDavid Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia.blu. C - Il corpo umano
David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis Biologia.blu C - Il corpo umano 1 Il sistema nervoso 2 Il sistema nervoso (SN) Il SN coordina le attività delle diverse
DettagliCominceremo con il parlare del concetto di dolore e sensibilizzazione centrale del dolore.
L ESPERIENZA DEL DOLORE, LE SUE CAUSE E IL SUO IMPATTO SULLE NOSTRE VITE. COME LA CHIROPRATICA PUÒ AIUTARCI A MIGLIORARE LA SINTOMATOLOGIA E MANTENERE LA FUNZIONALITÀ In questo articolo vi introdurremo
DettagliC.I. ANATOMIA E FISIOLOGIA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA Corso di laurea in Logopedia Anno accademico 2017/2018-1 anno C.I. ANATOMIA E 8 CFU - 1 semestre Docenti titolari dell'insegnamento
DettagliFisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale. FGE aa.2015-16
Fisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale FGE aa.2015-16 Obiettivi Compiti ed organizzazione generale del controllo ventilatorio Central pattern generator, drive
DettagliDolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale
Nocicezione processi coinvolti nella trasduzione periferica e trasmissione centrale dei segnali provenienti dal tessuto danneggiato Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente
DettagliSINAPSI CHIMICA CENTRALE
Sinapsi Elettrica Sinapsi Chimica SINAPSI CHIMICA CENTRALE La trasmissione sinaptica avviene in tre fasi: 1) il potenziale d azione attiva i canali al Ca ++ voltaggio-dipendente e lo ione entra nel terminale
DettagliI recettori sensoriali rappresentano i canali di comunicazione tra il mondo esterno e il sistema nervoso
La capacità di un organismo animale di relazionarsi con il mondo esterno dipende dalla sua capacità di captare ed interpretare in modo corretto le informazioni provenienti dall ambiente esterno e dal suo
DettagliLe sinapsi (1) Agli inizi del 900, l'istologo S.R. Cayal, impiegando tecniche di colorazione, dimostrò che i neuroni all'osservazione microscopica
Le sinapsi (1) Agli inizi del 900, l'istologo S.R. Cayal, impiegando tecniche di colorazione, dimostrò che i neuroni all'osservazione microscopica risultavano unità distinte, malgrado l'opinione allora
DettagliDurata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia,
TIPI DI FIBRE NERVOSE NEI MAMMIFERI Durata P. A.: durata del potenziale d azione; periodo R. A.: periodo refrattario assoluto; nrd: nervi delle radici dorsali; ns: nervi simpatici Fibra Diametro Velocità
DettagliFisiopatologia dei disordini della sensibilità, con particolare riguardo al dolore neuropatico
Fisiopatologia dei disordini della sensibilità, con particolare riguardo al dolore neuropatico Prof. R. Cotrufo, 2010 Organizzazione della sensibilità somatica (somestesia) Esterocettori e propriocettori
DettagliPrincipali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali
Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore Ach Le sinapsi centrali utilizzano
DettagliLa nuova biologia.blu
David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Genetica, DNA e corpo umano 2 Capitolo C9 Il sistema nervoso 3 Il sistema nervoso (SN) Il SN opera secondo un preciso
Dettaglisonno & sistema reticolare attivatore
sonno & sistema reticolare attivatore 1 sonno: generalità sonno sospensione dello stato di coscienza comparsa di specifiche onde cerebrali occupa un terzo della vita presente in tutti i mammiferi e vertebrati
DettagliSistema nervoso centrale
Sistema nervoso centrale Obiettivi: Descrizione della conformazione esterna e della conformazione interna del midollo spinale Descrizione dei principali fasci nervosi e delle relative funzioni Introduzione
DettagliIl centro di controllo e le sue cellule. Di Ducati Carloni Valentina
Il centro di controllo e le sue cellule Di Ducati Carloni Valentina Gli stimoli e le risposte IL SISTEMA NERVOSO FUNZIONI? Funzioni del sistema nervoso Raccoglie gli stimoli provenienti dall esterno, li
DettagliSISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani
! SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:! riceve stimoli ed elabora
DettagliEsperienza spiacevole sensoriale ed emozionale associata ad un danno tissutale reale o potenziale
Dott.ssa Paola Sgaramella UO Pediatria e Neonatologia H. San Raffaele Esperienza spiacevole sensoriale ed emozionale associata ad un danno tissutale reale o potenziale Nel 1968.. Swafford et Al. scrissero.
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 12 Il sistema nervoso e gli organi di senso 3 1. La struttura e le funzioni del sistema nervoso /1 Il sistema nervoso è composto da
DettagliIl midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre
MIDOLLO SPINALE Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre, separate fra di loro da dischi intervertebrali. La colonna vertebrale
DettagliCambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della frequenza respiratoria a Aumento della frequenza cardiaca Aumento
DettagliFisiologia della respirazione 12.Controllo della Respirazione-Controllo chimico e risposte funzionali
Fisiologia della respirazione 12.Controllo della Respirazione-Controllo chimico e risposte funzionali Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie-Università di Verona Obiettivi Chemocettori centrali
DettagliNEUROFISIOLOGIA DEL SISTEMA URINARIO MASSIMO TONIETTO D.O.
NEUROFISIOLOGIA DEL SISTEMA URINARIO MASSIMO TONIETTO D.O. CONTROLLO DELLA MINZIONE Il controllo della minzione da parte del sistema nervoso dipende da un complesso sistema di circuiti neurologici che
DettagliControllo Motorio SNC
Controllo Motorio SNC seconda FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari localizzazione topografica delle funzioni cerebellari Nuclei profondi del cervelletto;
DettagliIntroduzione anatomica al sistema nervoso
Introduzione anatomica al sistema nervoso Funzioni del sistema nervoso Tre funzioni sovrapposte I recettori sensoriali eseguono un monitoraggio dei cambiamenti all interno e all esterno del corpo Cambiamento
DettagliIntroduzione alla neurofarmacologia
Introduzione alla neurofarmacologia Il sistema nervoso Suddivisione del sistema nervoso centrale Cervello Diencefalo Mesencefalo Ponte Cervelletto Bulbo Nervi Cervicali Midollo Spinale Il fluido CS viene
DettagliAnatomia Umana: Il tessuto nervoso
Anatomia Umana: Il tessuto nervoso CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA NERVOSO FUNZIONI: monitoraggio dell ambiente mediante ricezione di stimoli integrazione delle informazioni risposta agli stimoli
DettagliMidollo Spinale Vie sensitive
Midollo Spinale Vie sensitive Neuroanatomia: cenni Vie afferenti somatiche e viscerali Nervi cranici e Radici dorsali dei nervi spinali Dermatomeri Colonne dorsali Via spino-talamica Tratti spino-cerebellari
DettagliINDICE. Il neurone e le sue proprietà. Interazioni tra neuroni
Il neurone e le sue proprietà. Interazioni tra neuroni CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 CAPITOLO 4 CAPITOLO 5 Il potenziale di membrana 1 1-1 L equilibrio elettrochimico. Lo ione potassio 2 1-2 L equazione
DettagliCORSO DI ANATOMIA UMANA
Università degli studi di Bari Corso di Laurea in Scienze Fisioterapiche e nella Professione Sanitaria in Infermiere Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI ANATOMIA UMANA Anatomia Umana - Anatomia Macro-
DettagliIl trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta
Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale
DettagliIL DOLORE NEGLI ANIMALI
CORSO INTERDOTTORATO LE FRONTIERE DELL'ANESTESIA NEGLI ANIMALI E NELL'UOMO IL DOLORE NEGLI ANIMALI Prof. Giancarlo Vesce gvesce@unina.it Dip. di Scienze Cliniche Veterinarie Sez. di Clinica Chirurgica
DettagliSISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO.
Il sistema nervoso controlla ogni attività del nostro corpo compresi i movimenti involontari e comprende tutti gli organi dell'apparato nervoso che è composto dal SISTEMA NERVOSO CENTRALE e da quello PERIFERICO.
DettagliSistema Nervoso
Sistema Nervoso WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Il sistema nervoso umano comprende il cervello, il midollo spinale e i nervi che partono da entrambe queste strutture SISTEMA NERVOSO
Dettagli